vanity - ITALYROCKLIVE

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vanity - ITALYROCKLIVE
DICEMBRE 2011
VANITY
VANITY
dicembre 2011
anno II, numero 12
Periodico d’informazione musicale
mensile a diffusione gratuita
Supplemento a NOTE anno XXV
dicembre 2011
Autorizzazione del tribunale d Lucca n° 459 del 30/09/1987
Direttore:
Luca Franceschini
Redazione:
Carlo Matteoli,
Fabio “Norway” Casapieri,
Luca Franceschini,
Anteprima Live:
Carlo Matteoli
ANTEPRIMA:
La direzione non è responsabile di
eventuali cambiamenti nelle date
delle manifestazioni
VANITY
Partiamo subito chiedendovi di presentarvi ai lettori di Note Live.
Francesco - Innanzitutto grazie per averci dato spazio qui all’interno di Note Live.
Ci siamo formati all’incirca 2 anni e mezzo fa quando io (basso) e Filippo (chitarra)
che suonavamo già insieme in un precedente progetto abbiamo incontrato Nuri
(voce). Inizialmente non avevamo batterista visto la difficoltà di trovarne uno che
facesse al caso nostro, cosi abbiamo incominciato a scrivere pezzi nel nostro studio con l’aiuto di una drum machine. Arrivati al punto di avere abbastanza canzoni
ne abbiamo scelte 4 da registrare e per le batterie ci siamo affidati ad un nostro
amico. Così è nato il nostro E.P “The First Quiet Night”.
Come avete scelto il nome Vanity? Tra l’altro molto azzeccato in quanto
riesce a descrivere con una sola parola il vostro sound!
Nuri - Vanity è saltato fuori perché cercavamo un nome che fosse di una parola
sola, d’impatto, ma di uso comune e che rimanesse impresso. La sfida era trovare
una parola facile ed internazionale ma che tra tutte le band potesse essere associata solo a noi. Pensa alla banalità e all’uso comune che facciamo della parola
killer ad esempio, ma se dico Killers pensi subito ad una band invece che agli altri
significati che la parola può avere. Mi piace pensare che Vanity sia un po’ così. Il
nome ci identifica certamente, sia nel sound che nei testi, è la proiezione di noi
all’esterno e ci fa piacere che si colga questo fatto.
Come componete i brani?
Francesco - I brani nascono in
studio o in sala prove, da un
idea di base che sia, o un giro
di chitarra, o un giro di basso,
oppure una linea vocale o un
suono di synth. Se sentiamo
che l’idea iniziale funziona e ci
piace, viene presto sviluppata
fino a diventare una canzone, alcune volte in un paio di
ore altre nel giro di qualche
giorno.
I testi ricoprono un ruolo
importante; risultano musicali e di impatto. Come
nascono?
Nuri - Premetto che non scrivo
con molta facilità, sono molto critico nei confronti delle
liriche sia come significati che
come metriche. Di solito immagini e parole si formano di pari passo con la musica,
altre volte ho già qualche appunto scritto. Alcune parti del testo sono buone fin da
subito altre poi vengono modificate. Alcuni brani raccontano delle vere e proprie
storie come This Is Not An Option e Stormrise, altri testi invece sono più “metafisici” e si basano più sulle immagini evocate e sensazioni più che raccontare qualcosa.
Le canzoni dell’ep suonano benissimo e hanno caratteristiche in grado di
renderle, fin dal primo ascolto, orecchiabili e ricordabili ma senza che si
cada nella canzoncina composta con l’intento di arruffianarsi il pubblico.
E’ un equilibrio che vi viene naturale o ci avete attentamente ragionato?
Francesco - Se debbo essere sincero ne l’una ne l’altra, visto che,le cose che
facciamo, si ci vengono naturali,ma siamo anche molto autocritici nel riconoscere
se alcune cose funzionano davvero senza scadere come hai detto te nell’intento di
arruffianarsi l’ascoltatore. Nel primo E.P era nostro intento comunque scrivere canzoni che piacessero ad una larga parte di pubblico, anche di chi non ascolta rock.
Quali sono i gruppi dai quali traete ispirazione? Ho visto con soddisfazione che anche voi apprezzate gli Ulver, immagino nella loro nuova veste
melodica che ricorda l’ambient piuttosto del black metal.
Nuri - Ascoltiamo di tutto ma proprio di tutto, anche se ognuno ha le proprie preferenze. Comunque ci teniamo sempre aggiornati e discutiamo spesso di dischi e
di altri artisti, andiamo spesso ai concerti. Gli Ulver sono una mia personale passione da tempo, li conoscevo già dai tempi di Bergtatt, mi hanno appassionato con
Shadows Of the Sun, hanno una discografia complessa.
In realtà ci piace parecchio il metal, soprattutto Black e Doom, sia musicalmente
che l’estetica. E’ una cosa che si sentirà in parte nel nuovo disco.
Quali sono state le esperienze più importanti che avete fatto fino ad ora?
Francesco - Il video del nostro singolo è andato abbastanza bene, in rotazione su
diversi canali digitali e poi abbiamo suonato molto quest’ultimo anno sia in Toscana che soprattutto fuori dalla nostra regione, credo che questa sia stata la soddisfazione maggiore dopo l’uscita dell’ Ep.
Riuscite a ritagliarvi spazi
all’interno delle programmazione dei locali della nostra
zona?
Francesco - Abbastanza, non abbiamo mai avuto grossi problemi,
anche perché giochiamo in casa.
Come si sa, la musica live non è
che sia in una situazione felice di
questi tempi, pensare che spesso
un dj in un locale ha un cachet più
alto di una band che suona musica inedita da anni.
Riuscireste a descrivere le
sensazioni che date al pubblico che vi ascolta?
Francesco - questa è una domanda che dovresti fare al pubblico,
spesso lo scarto tra quello che si
vuole comunicare e quello che è
effettivamente percepito è grande,
lavoriamo per assottigliare sempre
di più questo scarto.
La line-up rimarrà così o in futuro sono previsti dei cambiamenti?
Francesco - La line-up in effetti è già cambiata da circa 3 mesi. Il nostro vecchio
batterista per motivi lavorativi purtroppo non riusciva più a seguirci con costanza,
cosi si è visto costretto ad abbandonare il progetto. A quel punto abbiamo dovuto
cercare un nuovo batterista (con non poche difficoltà). Alla fine abbiamo trovato in
Tommaso (Batteria) quello che cercavamo. Per quanto concerne la dimensione live
avevamo in mente di aggiungere una seconda chitarra/sintetizzatori, anche se è
ancora tutto da decidere.
Parlateci del nuovo disco e dei prossimi impegni.
Francesco - A breve entreremo in studio per registrare il nostro primo disco , per
un’etichetta indipendente. Il disco sarà molto diverso da quello che è stato il nostro primo Ep. vi posso anticipare che sarà molto più psichedelico e scuro, senza
però abbandonare quella vena melodica che ci contraddistingue. Dopo le registrazioni e l’uscita del disco i primi mesi del 2012 saremo in giro a suonare dal vivo
per promuovere il disco. La dimensione live è quella che più ci si addice, siamo i
Vanity.
Grazie per l’intervista e complimenti per il vostro progetto. Note Live è
con voi!
MUSIC&COMICS 2011
Lucca Comics&Games è l’evento italiano più importante per ciò che
riguarda i fumetti e il variopinto mondo dei giochi di ruolo e dei cartoni animati. La parte musicale dei Comics vede ormai da alcuni anni
un’attenzione particolare non soltanto per le cover band e agli autori
di sigle di cartoni animati ormai diventate pezzi di storia musicale
popolare, ma anche a realtà musicali inedite, provenienti da mondi diversi, che hanno poco a che fare con la linea artistica principale della
manifestazione.
Nelle 5 giornate di programmazione musicale abbiamo avuto l’occasione di assistere a dei mini live di gruppi emergenti espressioni delle
ultime due edizioni del concorso regionale per band emergenti Summer Giovani. Ci ha particolarmente colpito le esibizioni dei Deltanabla
e dei Gonzaga; gruppi con sonorità totalmente diverse tra loro, ma
con una cura del suono e un affiatamento molto simile.
Armando Ippolito, in arte Deltanabla, ha presentato dopo l’ospitata
alla finale del Summer Giovani 2011, il suo progetto con tutto il gruppo al seguito, formato da musicisti professionisti provenienti da esperienze diverse e tutte di livello.
I Deltanabla hanno suonato senza sbavature o incertezze, riuscendo
a richiamare l’interesse del pubblico. Risultato tutt’altro che semplice
se si pensa a come sia difficile farsi apprezzare per le proprie canzoni
specialmente in un contesto pieno zeppo di esperti in sigle dei cartoni
animati, arrivati da ogni dove per sentire, magari più di una volta, la
sigla del proprio cartone preferito.
Altro successo è stato il live dei Gonzaga.
La formazione lucchese è definitivamente pronta per fare il grande
passo, ormai esperta e pratica di palchi professionali davanti a numerosi spettatori.
D’impatto è stata l’esecuzione di tutti i pezzi caratterizzati da sonorità
simili a quelle dei Muse ma molto più noise e rock. Inesistenti i momenti di calo di qualità e di groove del terzetto, tutto tirato al massimo senza tempi morti. Testi originali e melodie commerciali al punto
giusto, senza che si cada in facili ritornelli o melodie dal sapore troppo
pop.
Assieme al gruppo Vanity recensito mese, possiamo affermare con
gioia che la nostra scena musicale sta migliorando e si sta facendo
strada in mezzo ai soliti problemi che affliggono la musica indipendente e inedita.
Complimenti a loro.
Due date italiane per i
RED HOT CHILI PEPPERS
L’attesa dei fans è terminata. I Red Hot Chili Peppers tornano in
Italia dopo l’ultimo tour che li ha portati in giro per l’Europa nel
2007.
La band, nuovamente orfana di John Frusciante (sostituito da
Josh Klinghoffer), eseguirà alcuni brani tratti dall’ultimo lavoro
“I’m With You”, uscito lo scorso 30 Agosto e presentato lo stesso
giorno con un concerto trasmesso via satellite in tutto il mondo.
Non mancheranno ovviamente anche le grandi hits che hanno
reso celebre i RHCP in tutto il mondo.
Il tour è partito lo scorso 7 ottobre in Germania, alla Lanxess
Arena di Colonia e terminerà il 17 dicembre al the Palacio de Deportes de la Comunidad di Madrid, in Spagna.
Due date in Italia:
10 dicembre – Torino – Palaolimpico
11 dicembre – Milano – Mediolanum Forum
Registrato agli studi East West di Los Angeles e agli studi Shangri-la di Malibu, California, “I’m With You” è stato prodotto da
Rick Rubin, già produttore dei cinque dischi precedenti della
band, Stadium Arcadium del 2006, By The Way del 2002, Californication del 1999, One Hot Minute del 1995 2 Blood Sugar
Sex Magik del 1991. L’album è stato remixato da Andrew Scheps
e Greg Fidelman.
Queste le tracce dell’album:
Monarchy of Roses, Factory of Faith, Brendan’s Death Song,
Ethiopia, Annie Wants A Baby, Look Around, The Adventures of
Rain Dance Maggie, Did I Let You Know, Goodbye Hooray, Happiness Loves Company, Police Station, Even You Brutus?, Meet
Me at the Corner e Dance, Dance, Dance.