PROGETTO DI RICERCA SisMa Il titolo del progetto è “Sistema di
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PROGETTO DI RICERCA SisMa Il titolo del progetto è “Sistema di
PROGETTO DI RICERCA SisMa Il titolo del progetto è “Sistema di Monitoraggio Marino” ed il suo acronimo è SisMa. Base di partenza scientifica Il monitoraggio continuo dei parametri ambientali (temperatura, concentrazione di inquinanti, rumore e segnale sismico,…) riveste un ruolo sempre maggiore nell'ambito delle metodologie per la gestione e mitigazione dei rischi naturali ed indotti dall'attività industriale. La necessità di un'informazione sulle variazioni dei parametri ambientali uniformemente distribuita sull'area geografica d'interesse, è spesso incompatibile con la conformazione e l'accessibilità del territorio su cui viene installato il sistema di monitoraggio. Con particolare riferimento alle aree costiere, l'ambiente marino costituisce attualmente una grossa limitazione per il monitoraggio di parametri ambientali derivante dalle difficoltà tecnologiche e logistiche nella acquisizione, gestione remota e trasmissione di dati da una rete permanente. In taluni casi, ad esempio le aree vulcaniche napoletane, questa limitazione impedisce di avere una visione completa dei fenomeni sismici e vulcanici, data l'estensione in mare del sistema vulcanico. L'acquisizione in continua dei dati in ambiente marino viene normalmente effettuata con sistemi remoti posti sul fondo, equipaggiati con uno o più sensori che registrano su supporto locale, o con sensori collegati via cavo a sistemi galleggianti (boe attrezzate), in eventuale trasmissione radio con un centro di acquisizione posto a terra. Nel primo caso i dati diventano accessibili solo con il recupero parziale o totale dell'apparecchiatura installata, che può avvenire anche in periodi lunghi successivamente all'installazione con grande impegno organizzativo ed economico. Nel secondo caso l'uso di boe e cavi è fortemente impedita in zone costiere con intenso traffico marittimo o attività di pesca di fondo. Risulta quindi argomento di ricerca avanzata ed altamente innovativa, nonché di grande interesse industriale, la progettazione e realizzazione di sistemi di monitoraggio in ambiente marino, con acquisizione di dati in tempo reale, che permettano una gestione remota efficiente, robusta e flessibile. Il presente progetto affronta la problematica del rilevamento dati in ambiente marino e ne propone una soluzione tecnologicamente avanzata per la teletrasmissione in acqua e l'integrazione con un sistema di monitoraggio a terra. Si propone infatti di sviluppare un sistema modulare di rilevamento dati su fondale marino, mediante sensori ed acquisitori in grado di comunicare tra di loro e/o ad un centro di controllo tramite canale acustico subacqueo. L'implementazione di una modalità di comunicazione bi-direzionale permette la gestione remota dei singoli sensori e la possibilità di recuperare i dati in forma originale o pre-elaborata, consentendo una rapidità decisionale nella gestione dei rischi ambientali. [Progetto SisMa] 1 di 7 PROGETTO DI RICERCA SisMa Obiettivi generali del progetto Gli obiettivi generali si possono così riassumere: • Definire un sistema innovativo di controllo di parametri ambientali, modulare, flessibile ed integrabile con gli esistenti sistemi terrestri. • Studiare le tecnologie idonee a realizzare un canale acustico di comunicazione in ambiente marino • Studiare componenti e sistemi sensoriali innovativi atti ad ottimizzare la velocità di trasmissione dati, la semplicità strutturale e la flessibilità d’impiego • Studiare modi di codifica e decodifica dei segnali che consentano collegamenti affidabili nella complessa propagazione in mare • Ottimizzare l'architettura studiando un sistema modulare di facile estensione • Consentire un valido sistema di sorveglianza di zone costiere • Promuovere lo sviluppo degli studi dell’ambiente e favorire lo spirito di cooperazione tra gruppi scientifici ed industriali. La ricerca si propone di sviluppare un prototipo dimostrativo che, implementando un canale informatico subacqueo, estenda le capacità di controllo ambientale anche al settore marino. Nello specifico il sistema sarà validato attraverso l'acquisizione, trasmissione ed elaborazione del dato sismico. Il risultato atteso è quello di realizzare strumenti sensoriali sottomarini integrabili nelle esistenti reti di sorveglianza terrestri così da estendere il controllo ambientale alle zone marine costiere. Sulla base degli obiettivi descritti il progetto si inserisce nelle problematiche di : 1) sviluppo di sistemi di monitoraggio ambientale, telecontrollo e telesorveglianza 2) sviluppo di componenti e sistemi per il rilevamento di eventi ambientali, anche estremi, alle diverse scale temporali e territoriali. 3) sviluppo di componenti e sistemi di rilevamento integrato dell’evoluzione di eventi meteoidrologici. Inoltre i risultati del progetto potranno essere direttamente trasferiti alle tematiche che riguardano le Nuove tecnologie di analisi e monitoraggio per la tutela dell’ambiente e del territorio, in quanto si propone la messa a punto di un sistema di monitoraggio di parametri ambientale in ambiente marino costiero. Le caratteristiche e le prestazioni sono quelle di Sistemi di Supporto verso tutti quegli Enti che hanno necessità di conoscere lo stato del territorio e/o che hanno la responsabilità di intraprendere azioni in caso di necessità (es. Eventi sismici, Attività devastanti, ecc.). [Progetto SisMa] 2 di 7 PROGETTO DI RICERCA SisMa Struttura del sistema Il progetto si propone la realizzazione di un sistema di monitoraggio multi-parametrico operante in mare, costituito da sensori posti sul fondo marino, in connessione tramite telemetria acustica con un sistema di controllo posto su di una boa. La boa sarà connessa via trasmissione radio con un centro di controllo a terra che svolge funzioni di supervisione del sistema ed integrazione con un sistema analogo operante a terra. La struttura del sistema può essere rappresentata come mostrato in Figura 1 Figura 1 Prototipo di sistema di monitoraggio marino per il controllo di parametri ambientali. Gli elementi di rilevazione saranno sensori da fondale marino. Il controllo e la teletrasmissione dati avviene mediante link acustico in acqua tra i sensori e l'elaboratore di gestione, allocato in una boa. Il sistema è connesso via radio ad un centro di controllo posto a terra. Il sistema sarà costituito da: • • • Un gruppo di teste telemetriche (Slave = Stazione di misura), poste a fondo mare e che acquisiscono i dati forniti da appositi sensori e li trasmettono, su richiesta o su intervento automatico, per mezzo di un link acustico Una stazione di controllo a mare (Master secondario), posta su una boa in posizione opportuna rispetto alle teste telemetriche, che interroga le stesse, riceve i dati ed invia gli eventuali comandi di operatività Una stazione di controllo a terra (Master primario), che gestisce il collegamento attraverso un link radio con la stazione a mare [Progetto SisMa] 3 di 7 PROGETTO DI RICERCA SisMa I dati relativi all’ambiente provenienti dalla rete subacquea vengono convogliati ad un Centro di Acquisizione Dati e verso gli Enti che hanno la responsabilità di intraprendere azioni in caso di necessità. Eventuali elaboratori periferici che potranno essere allocati nelle Unità Master, avranno il compito di concentrare informazioni provenienti da più sonde di rilevamento e di convogliarle alla rete attraverso un protocollo comune, possibilmente standard. Inoltre, dovranno consentire alla rete subacquea di operare secondo logiche di intervento automatico per la rilevazione e segnalazione di eventi. Infine dovranno gestire il sincronismo delle Unità Slave in modo da consentire successivi processi di correlazione da parte del Servizio di Sorveglianza. Il progetto si focalizzerà sui seguenti aspetti: − − − − − − Studio architetturale del sistema di controllo remoto dei parametri ambientali, con particolare riferimento all'ambiente sottomarino Studio della tecnologia dei Trasduttori Elettroacustici per l’applicazione in un link subacqueo Studio delle codifiche ed interfacce per il trasferimento di dati attraverso un canale acustico subacqueo Raccolta e gestione delle informazioni da sorgenti diversamente spaziate Qualità della comunicazione (intellegibilità bi-direzionale) Autonomia operativa e gestione della rete sensoriale subacquea Il Progetto si propone, utilizzando idonei modelli fisici e/o matematici, di: − Razionalizzare ed aggregare le informazioni provenienti da punti di raccolta diversi; − Sviluppare un link acustico idoneo alla trasmissione subacquea delle informazioni; − Correlare le strutture dati in modo flessibile in funzione delle esigenze dell'utenza (aggregazione finalizzata alle applicazioni richieste); − Normalizzare le informazioni; − Standardizzare le modalità di connessione e di sviluppo delle applicazioni per consentire rapidamente l’introduzione di nuove utenze e/o gruppi sensoriali. [Progetto SisMa] 4 di 7 PROGETTO DI RICERCA SisMa Aspetti Principali della Ricerca Tra le problematiche da affrontare, particolare rilevanza assumono quelle afferenti al canale di comunicazione subacquea ed alla tecnologia dei trasduttori elettroacustici che si intende impiegare nel suddetto sistema di comunicazione. Canale di Comunicazione Acustica Subacquea La ricerca nel campo della trasmissione di dati digitali attraverso il canale acustico subacqueo (link acustico) è principalmente afferente ai seguenti aspetti: Capacità di trasmissione ad elevate bit rate (ordine di grandezza dei kbit/s), necessarie a trasferire, dal sito subacqueo a terra, elevate quantità di informazioni in real time, in modo da minimizzare l’elettronica di elaborazione in parte bagnata; Raggiungimento di portate dell’ordine di alcuni chilometri, anche se il campo delle frequenze adottate dal link acustico è quello delle alte frequenze (generalmente dai 10 KHz ai 30 KHz), ove le perdite di propagazione per assorbimento sono elevate (qualche dB/Km proporzionalmente al valore di frequenza), mantenendo nel contempo alta affidabilità di comunicazione in termini di probabilità di corretta detezione del messaggio trasmesso (Pdc > 99%) ¸ l’incremento di portata presenta il forte vantaggio di poter effettuare monitoring e sorveglianza di aree estese minimizzando i nodi intermedi di comunicazione, consentendo di ottenere sistemi complessi più efficaci (maggiore affidabilità di comunicazione complessiva) e meno costosi; Individuazione di tecniche di trasmissione e di elaborazione del segnale, tese a minimizzare gli effetti deteriori del multipath, che rappresenta un fattore molto limitante negli ambienti costieri caratterizzati da bassi fondali (10-150 m) di tipologia mista (sabbia-roccia con presenza di detriti variamente distribuiti); in presenza di tale fenomeno, i dati trasmessi possono subire forte distorsione nell’attraversare il canale acustico, con conseguente abbassamento dell’affidabilità della comunicazione. La risoluzione di tutti gli aspetti sopra citati costituisce una sfida per la ricerca industriale, nella concezione e realizzazione di un link acustico altamente performante non solo in condizioni di acque alte e nel caso di link verticale, ma essenzialmente in condizioni ambientali costiere, che, oltre a presentare i fattori limitanti descritti nel caso del multipath, sono anche caratterizzate da alta variabilità delle condizioni di propagazione a seconda della stagione e delle fasce orarie. In campo internazionale, i sistemi di link acustico attualmente più all’avanguardia sono realizzati da ditte statunitensi; le frequenze adottate sono nell’intorno o di 10KHz o dei 20KHz o dei 30KHz: in tutti i casi la banda operativa è circa 5KHz e le tecniche di codifica sono del tipo FSK. In condizioni di acque basse e link orizzontale, la bit rate massima è di 1200 bit/s. Non viene dichiarato un dato quantitativo riguardo al degrado di portata, ma è lecito stimare che, tali sistemi, alla frequenza di 30 KHz, non coprano distanze superiori a 1000 m. Le prestazioni massime si ottengono in condizioni di acque alte (tipiche dei fondali oceanici) e di link verticale: portate massime di 6 Km (alla frequenza di 10 KHz) a portate di circa 3 Km (alla frequenza di 30 Khz); bit rate massima pari a 2400 bit/s. La Ditta WASS, coinvolta nel progetto, opera prevalentemente nel settore della Difesa e si è anche interessata agli aspetti civili sviluppando e realizzando, fino dagli anni 70, sistemi di telecomando e [Progetto SisMa] 5 di 7 PROGETTO DI RICERCA SisMa telemisura per applicazioni subacquee. Tali sistemi operano in banda frequenziale nell’intorno di 10KHz, e adottano tecniche di modulazione del segnale di tipo FSK e diversity sia in frequenza sia in spazio. Data la consolidata esperienza nel settore elettroacustico subacqueo (sonar di detezione e classifica per imaging), acquisita per soddisfare alle richieste di mercato, la WASS ha maturato il know-how necessario per affrontare e risolvere le problematiche di ricerca industriale connesse alla trasmissione dati in acqua ad elevata bit-rate. Le attività di ricerca relative al canale acustico di comunicazione saranno indirizzate alla soluzione delle diverse problematiche sopra esposte, con riferimento ad un sistema che operi in acque costiere e per il quale assume rilevanza la massimizzazione della bit rate, più che della portata (distanze di comunicazione di 1000 m al massimo sono più che sufficienti). Pertanto, la ricerca sarà mirata ad ottimizzare i risultati ottenibili, mediante l’adozione di frequenze da selezionarsi nel campo che va da 80 KHz a oltre 100 KHz, con una banda operativa maggiore dei 5 KHz (valore di obiettivo: 10 KHz). La variabilità dipendente dalla frequenza selezionata e da condizioni ambientali reali, più o meno favorevoli in dipendenza del punto di prova e delle fasce orarie/stagionali (il sito di prova sarà il Golfo di Pozzuoli o il Golfo di Napoli che rappresentano una condizione acusticamente molto critica). La propagazione del segnale acustico in mare dipende fortemente dalla variabilità delle proprietà chimico-fisiche della colonna d'acqua (temperatura, salinità, pressione etc.). In condizioni di particolare disturbo nella propagazione dei segnali acustici, come ci si aspetta nelle zone costiere, si rende necessario uno studio specifico dell'affidabilità della comunicazione acustica. A questo scopo è di primaria importanza simulare con codici numerici il campo acustico (generato da una certa sorgente) che si propaga in un mezzo caratterizzato da un fissato modello di velocità delle onde acustiche. Le simulazioni giocano un ruolo decisivo anche per quanto riguarda la scelta dei siti di misura in funzione delle problematiche sismologiche e tecniche in modo da garantire un rapporto ottimale segnale/rumore ed una buona copertura azimutale dell'area in studio. La scelta dei siti sarà effettuata anche considerando l'estensione a mare delle aree sismicamente attive e/o vulcaniche da monitorare. Trasduttore Elettroacustico Il trasduttore oggetto della ricerca sarà ad alta frequenza (nel campo 80-100 KHz) e sarà realizzato in tecnologia diced. Tale tecnologia consente di ricavare da un unico blocco ceramico, mediante opportune incisioni di precisione, array di trasduttori lineari o matriciali; la peculiarità della tecnologia risiede nel fatto che gli elementi dell’array, pur rimanendo fisicamente non indipendenti, risuonano indipendentemente l’uno dall’altro. Essi presentano i seguenti vantaggi: uniformità di caratteristiche (impedenza, capacità bloccata, etc.) di ciascun elemento dell’array rispetto a quelli costituiti da elementi fisicamente discreti (si evita così il problema della selezione degli elementi); possibilità realizzativa di array molto direttivi, operanti a frequenze anche elevatissime (anche dell’ordine di grandezza dei MHz) ove le dimensioni di ciascun elemento possono anche essere inferiori al mm. In campo internazionale, la ricerca e lo sviluppo nell’ultimo decennio si sono sempre più orientati verso le problematiche relative all’adozione delle alte/altissime frequenze in campo acustico (oltre [Progetto SisMa] 6 di 7 PROGETTO DI RICERCA SisMa i 30 KHZ fino all’ordine di grandezza dei MHz), essenzialmente per applicazioni a sonar per acquisizione di immagini. In questo contesto, i trasduttori più comunemente impiegati sono quelli costituiti da array ad elementi discreti caratterizzati da bassissimi rendimenti di trasduzione (molto inferiori al 20%) e che necessitano di accurati processi di selezione ed accordo delle singole ceramiche per ottenere le altissime direttività richieste. Trattasi sempre di applicazioni nell’ambito di sistemi i cui requisiti di portata vanno da qualche decina di metri (sonar per imaging) a pochi centimetri (sistemi ecografici nel campo bio-medicale). Sporadiche applicazioni di array trasduttori realizzati in tecnologia diced sono riscontrabili nel suddetto settore dei sonar per acquisizione di immagini. Nell’ambito del presente progetto, la tecnologia dei trasduttori elettroacustici su richiamata, è particolarmente mirata per le frequenze superiori a 80 KHz. La capacità di progettare, realizzare e caratterizzare antenne acustiche a tali frequenze, costituisce, in sintesi, uno degli obiettivi della ricerca industriale specifica in questo campo. L’obiettivo sarà mirato ad ottimizzare i parametri del trasduttore che presentano particolare rilevanza nell’applicazione del link acustico proprio del presente progetto di ricerca, e cioè il rendimento di trasduzione e la direttività. È da rimarcare la versatilità insita nella ricerca relativa al trasduttore; la tecnologia diced, infatti consente di realizzare array ben più direttivi di quanto necessario per l’applicazione nel presente progetto (aumentando la frequenza operativa o , a parità di frequenza, le dimensioni), laddove l’impiego di tecnologie tradizionali (elementi fisicamente indipendenti) presentano forti limiti realizzativi (allineamento di elementi di dimensioni anche inferiori al mm) con prestazioni degradate a causa della difficoltà di accordare i vari elementi per ovviare alle disuniformità delle loro caratteristiche acustiche individuali. L’adozione di array trasduttori ad alta frequenza consente di estendere la capacità di comunicazione sottomarina; tali array aprono la strada ad innumerevoli applicazioni, che vanno dal controllo dei parametri ambientali del presente obiettivo tematico alla sorveglianza, in prospettiva, per la sicurezza delle zone costiere, alla classifica dei fondali e di oggetti sommersi. Lo studio per l’ottimizzazione dei processi di telemetria acustica, nel quadro degli innumerevoli fattori limitanti tipici dell’ambiente marino, assicura una competitività nel campo delle comunicazioni subacquee di tipo acustico (che quindi non necessitano di supporti fisici quali i cavi sommersi) ed, in particolare, nel campo dalle applicazioni per l’osservazione e il controllo degli ambienti sommersi. Le tecnologie dei trasduttori ad alta frequenza aprono la strada a diverse applicazioni innovative tra le quali si citano: • • • • Telecamere acustiche subacquee Trasferimento dati ad alta bit rate con unità subacquee non connesse via cavo Dispositivi di equipaggiamento per la robotica sottomarina (es. sonar alta risoluzione classe imaging) Telecontrollo/Telecomando di equipaggiamenti subacquei. [Progetto SisMa] 7 di 7