Le plastiche dai fiumi trentini Nuove fogne per il basso lago

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Le plastiche dai fiumi trentini Nuove fogne per il basso lago
RIVA DEL GARDA
32 venerdì 25 novembre 2016
IL GARDA
Cresce l’attenzione per la salute ambientale
del Grande lago. «Legambiente» ha trovato
25 mila particelle di microplastiche per
chilometro quadrato, più nelle nostre acque
In «Gazzetta Ufficiale», intanto, assicurato
lo stanziamento da 100 milioni di euro per
il nuovo impianto fognario che dovrà servire
tutto il basso lago. Dove sarà il depuratore?
Le plastiche dai fiumi trentini
Nuove fogne per il basso lago
Nella foto
di Jacopo Salvi
rifiuti di
plastica
riportati a riva
sulle spiagge
tra punta Lido
e i Sabbioni
Nel Garda
sarebbero
presenti
mediamente
25 mila
frammenti
di plastica
per ogni
chilometro
quadrato
di acqua
ANTONIO GATTO
DAVIDE PIVETTI
Attorno allo stato di salute del Garda
ruotano interesse non solo ambientali ma anche economici. Basterebbe
poco per rovinare l’immagine del più
grande lago italiano.
Anche questo spiaga l’attenzione posta da più soggetti alla presenza di
inquinanti, di diversa origine, nelle
acque gardesane.
Come nei nostri mari, ad esempio,
anche nel lago c’è plastica. «Legambiente» effettua ormai da anni una serie di monitoraggi su i laghi italiani
tramite la campagna «la goletta dei
laghi». Ogni anno preleva campioni
d’acqua per ricercare la presenza di
batteri fecali, che nel caso della zona
trentina del lago, risultano ampiamente al di sotto dei limiti, come anche dimostrato dalle analisi effettuate
dalla nostra azienda sanitaria. Altri
risultati emergono dal dossier di «Legambiente», presentato a Milano un
paio di settimane fa, sulla presenza
di particelle di plastica della dimensione tra i 5 millimetri e 1 millimetro,
nelle acque dolci. Tutti i laghi esaminati, Iseo, Maggiore e Garda hanno
evidenziato la presenza di queste particelle. Solitamente tale tipologia di
rilevamento viene fatto in acque marine, ed è la prima volta che si effettua
nei bacini lacustri. Stando ai dati il
Benaco avrebbe una presenza media
di 25.000 particelle per chilometro
quadrato con un picco oltre le 50.000,
nella zona nord, dovuto, secondo la
relazione, all’influenza del fiume Sarca e dei torrenti Varone e Albola. Per
capire di più abbiamo contatto a Roma il responsabile scientifico della
ricerca, il dottore Giorgio Zampetti:
«È la prima volta che si fa un monito-
raggio del genere su i laghi e serviranno più dati per capire la gravità o
meno del fenomeno. La maggior parte
delle microplastiche - continua Zampetti - è composta da frammenti provenienti dalla disgregazione di rifiuti
più grandi, in primavera dovremmo
avere le analisi anche sulla composizione chimica delle plastiche».
L’Agenzia provinciale per la protezione ambientale rassicura sulla qualità
delle acque del Garda. Contatta telefonicamente la direttrice Raffaella Canepel, precisa: «Purtroppo è un problema diffuso, ma non ci sono riferimenti di legge per stabilire dei parametri. Comunque effettuiamo costantemente analisi chimiche, fisiche e
batteriologiche alla ricerca di sostanze inquinanti e pericolose, fino ad ora
non se ne trovano. Il lago di Garda sta
bene».
Stupito dalla notizia il presidente dei
pescatori Silvano Tabilio: «Non ho
mai notato nulla di strano nelle viscere dei pesci, faremo più attenzione.
Alcuni pesci - precisa Tabilio - negli
anni, sono calati molto come l’alborella e il carpione, ma non sappiamo
se le cause siano naturali o dovute
all’attività dell’uomo».
Notizie confortanti, intanto, arrivano
dal basso lago. Da decenni si attendono i denari necessari per rimettere
mano al grande collettore fognario
che serve buona parte del Garda veronese e lombardo. Un impianto che
risente del tempo e che già in passato
ha dimostrato di non essere più sicuro dal punto di vista ambientale.
SOCCORSI
l'Adige
Redazione: 0464 552236 fax 0464 551580
email: [email protected]
Da Roma è arrivata la notizia tanto
attesa: in «Gazzetta Ufficiale», infatti,
è stato formalizzato lo stanziamento
governativo che dovrà coprire buona
parte - si parla di circa 100 milioni di
euro - dei costi per il rifacimento totale dell’intero sistema. I primi cantieri potrebbero partire nel 2018,
mentre resta ancora da capire dove
sarà collocato il futuro super-depuratore del Garda. Quello attuale è a
Peschiera, quello al quale farà riferimento il nuovo sistema fognario gardesano dovrebbe invece essere a Visano oppure a Lonato, in terra bresciana. La sponda Trentina, come noto, dispone già, invece, di impianti di
depurazione in funzione da molti anni
e che, finora, hanno preservato il Garda dagli inquinanti peggiori.
IN BREVE
RIVA
Oggi riparte «Time Out»
Ritorna Time Out, settima
edizione del percorso a sostegno
della genitorialità, realizzato dal
Comune di Riva in
collaborazione con Casa Mia. Da
oggi si riparte con un evento
formativo aperto a ragazzi e
genitori, in momenti distinti,
nella sede del Casa Mia in viale
Trento. Partecipazione libera e
gratuita. Per i ragazzi s’inizia
alle 18 con un incontro con
Andrea Picco, psicologo e
drammaterapeuta esperto di
formazione della persona, sul
tema «Gioco, musica e teatro».
A seguire cena e divertimento.
Per i genitori appuntamento alle
20.30, in programma un
incontro formativo condotto da
Pietro Lombardo, pedagogista,
giornalista e direttore del Centro
Studi Evolution di Verona.
L’intervento, dal titolo «Come
trasmettere l’autostima ai figli».
La serata si concluderà per tutti,
ragazzi e genitori insieme, con
un’anticipazione musicale del
giovane duo composto da
Mariapia Molinari e Francesco
Moncher, di alcuni brani tratti
da «La bella e la bestia»,
anticipando il musical che sarà
realizzato nei prossimi mesi.
SAN TOMASO
Festa di classe del ’56
Cena di classe del 1956 il 3
dicembre all’hotel
«Campagnola» di San Tomaso.
Iscrizioni entro il 29 novembre
presso il negozio «Four Stars»
Verona, a «L’impronta
calzature» di Arco, alla distilleria
«Angeli» di Dro, oppure per
Tenno chiamando al 3406290683 e per Nago al 3472770797.
TORBOLE
C’è anche «Torboli»
Tra gli esercizi aperti in questo
periodo di novembre a Torbole
c’è anche la «Gioielleria
Torboli», giusta precisazione in
riferimento al nostro servizio
dedicato alla sostanziale
«chiusura per ferie» del centro
lacustre.
Ponale, bimba si rovescia nel rimorchietto
Il camion prende fuoco
I soccorsi alla bimba di un anno all’imbocco della Ponale (Jacopo Salvi)
Momenti di paura ieri attorno a mezzogiorno
all’imbocco del sentiero del Ponale. Una cicloturista che stava affrontando la breve ma
impegnativa salita che dalla Gardesana conduce all’inizio vero e proprio della strada panoramica, ha visto rovesciarsi il rimorchio
da bicicletta nel quale viaggiava la figlioletta
di un anno. Un momento di grande spavento,
anche perché la bimba avrebbe battuto la
testa, nonostante le protezioni e il cappello
pesante indossato.
Vista l’età e la dinamica dell’incidente la centrale operativa ha fatto subito alzare in volo
l’elicottero con l’equipe medica a bordo, inviando sul posto anche l’ambulanza di «Tren-
tino Emergenza» assieme ai vigili del fuoco
di Riva. Per fortuna appena giunti i soccorsi
sul posto si è capito che la piccola non aveva
subito traumi seri. È stata comunque trasferita in pronto soccorso a Rovereto per accertamenti. Illesa, invece, la madre.
Altro intervento, sempre lungo la Gardesana
Occidentale, ma questa volta a Limone, ieri
mattina alle 5.30. Era ancora buio quando i
vigili del fuoco di Riva sono andati a spegnere
l’incendio che stava avvolgendo un camion
spazzatrice in servizio a quell’ora. Cinque i
pompieri rivani intervenuti con l’autobotte,
in loro aiuto anche i colleghi di Salò. Illeso il
conducente ma camion semidistrutto.
Intervento alle 5.30 del mattino a Limone