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Modulo 1: Le I.C.T. UD 1.4g: Periferiche di Output DISPOSITIVI DI OUTPUT: LO SCHERMO Prof. Alberto Postiglione Curtin, 4.10-4.11 Dipartimento di Scienze della Comunicazione Corso di “Informatica Generale” (AA 07-08) Corso di Laurea in “Scienze della Comunicazione” Università degli Studi di Salerno Modificata il 21/11/2007 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output Il monitor: CRT e LCD e Lo schermo CRT è dotato di un tubo a raggi catodici, zziioonne iccaa tecnologicamente simile a quello di un televisore, ma unnicon m mu o o C aa C risoluzione molto migliore. ellll dde zzee n n e e ccii ii SS Lo schermo Piatto è più leggero e meno oo dd ingombrante t t enn me di diodi che al precedente, ma più costoso; griglia tiim aarrt p p i passaggio di elettricità emettono luce DDi Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output Il monitor: pixel e Per generare un’immagine, il monitor è suddiviso in una zziioonne aa nniicc griglia di punti luminosi (pixel) muu oom aa CC eellll d d e nnzze cciiee S S i ddi ttoo eenn m m i i rtt paar DDiip del ¾ LCD, schermo a cristalli liquidi, con strato di fosfori RGB 9 Matrice Passiva 9 Matrice Attiva (TFT-LCD) che producono immagini più luminose e nitide, a un costo maggiore e con un maggiore dispendio di energia. ¾ Plasma, pannelli di vetro con gas all'interno # 3 UD 1.4g Modificata il 21/11/2007 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output Il monitor: caratteristiche nnee zziioo iiccaa n n Dimensione del monitor, misurata in pollici, calcolati sulla uusua m m CCoo diagonale. llaa l l e e d d e Dimensione del singolo pixel, misurata in Dot Pitch. nnzze cciieepixel numero di colori visualizzabili da ogni singolo S S i ddi ttoo risoluzione grafica, data dal numeroemassimo di punti enn m m i i tt colonna dello schermo visualizzabili per ogni riga e per aogni r r pa DDiip Frequenza di scansione (o refresh), ossia quante volte in un secondo lo schermo viene “rinfrescato”, fattore importante per la stabilità dell’immagine Le caratteristiche importanti di un video sono: ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ UD 1.4g # 5 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno # 4 UD 1.4g Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output Il monitor: Dimensione e nne Misurata in pollici. Indica la lunghezza della zziioo iiccaa n n diagonale dello schermo. u mu oom ¾ 14” e 15” (obsoleti) e nnzze cciiee S S ¾ 19” usati in uffici o per l’editoria elettronica i i oo dd ¾ 21” usati in studi di progettazione eenntt m m i i rtt paar DDiip ¾ 17” di uso comune UD 1.4g # 6 CC llllaa ddee Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 1 Modificata il 21/11/2007 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output Il monitor: dot pitch e nne La dimensione dei punti (dot pitch) determina la zziioo iiccaa n n nitidezza dell’immagine. u mu oom Quanto più è piccolo aa CC eellll d d zzee il pixel, tanto più nitida iieenn è l’immagine. SScc i i dd ttoo eenn m m i i intercorre rtt tra due pixel che uno paar DDiip Distanza minima che schermo è in grado di visualizzare ee ioonn aazzi nniicc ¾ In questo caso per rappresentare un pixel è sufficiente 1 uubyte m m CCoo llaa l l e e d d zzee 16.777.216 colori (Modalità True Color). iieennIn questo caso SScc i i dd il colore del pixel è dato dalla composizione di 3 colori ttoo eenn m principali (rosso, verde e blu), ognuno dei quali presenta m i i rtt paar 256 variazioni. DDiip 256 colori. ¾ In questo caso per rappresentare un pixel è sufficiente 1 byte per ognuno dei colori base (in quanto ognuno ha 256 variazioni), per un totale di 256x256x256 = gradazioni di colore per pixel. Ogni pixel richiede, quindi, 1+1+1=3 bytes (24 bits) per essere rappresentato. ¾ misura la dimensione di ogni pixel ¾ espressa in millimetri. ¾ Un buon valore non supera gli 0.22 mm # 7 UD 1.4g Modificata il 21/11/2007 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno UD 1.4g oo aa CC eellll d d e La risoluzione “fisica” di un Monitor è data nnzzedal numero cciiee S S massimo di pixel che sono visualizzabili sullo schermo. i i o dd nntto e e m im rtti paar Risoluzioni standard: DDiip ¾ VGA (Video Graphics Array): 640 x 480 ¾ XGA (Extended Graphics Array): 1024 x 768 ¾ 1280x1024, 1600x1200 (Monitor di fascia media) ¾ Risoluzione fino a 4096x3300 (Monitor usati in applicazioni grafiche) Modificata il 21/11/2007 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno e Immagine 500x405 pixel con profondità di colore a 24zziioonne aa nniicc bit. muu UD 1.4g # 11 Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output Il monitor: risoluzione nnee zziioo iiccaa n n ¾ Quanto più è alta la risoluzione più è piccola la dimensione u dei mu oom singoli punti, per cui l’immagine apparirà più piccola. llaa CC l l e e e dd sono i pixel, ¾ Quanto più è bassa la risoluzione tanto più grandi nnzze cciiee tanto più grande, ma più sgranata, risulteràSSl’immagine ii o dd nntto e e m im rrtti sola risoluzione (monitor I primi monitor presentavanoiippaauna DD A parità di dimensione fisica del monitor Attualmente un Monitor che supporta una risoluzione, supporta anche quelle inferiori (Monitor Multifrequenza o Multisync) UD 1.4g # 10 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output Il monitor: risoluzione e nnzze cciiee S S i ddi ttoo eenn m m i i rtt paar DDiip Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno a frequenza fissa) ¾ SVGA (Super VGA): 800 x 600 # 9 # 8 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output Il monitor: risoluzione nnee Caratteri e immagini sono costituiti da un numero fissoziiodi zo iiccaa punti (bitmap). n n u m mu UD 1.4g Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output Il monitor: numero dei colori m CCoo llllaa ddee Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output Il monitor: risoluzione nnee zziioo iiccaa n n u Stesso Monitor (17 pollici) m mu CCoo llaa l l e Risoluzioni differenti del monitor dde zzee iieenn c c ii SS o dd VGA (640x480) SVGA (800x600) nntto XGA (1024x768) e e m im rtti paar DDiip Stessa immagine (500x405 a 24 bits) UD 1.4g # 12 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 2 Modificata il 21/11/2007 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output Il monitor: refresh e Le immagini sul monitor vanno “rinfrescate” un certo zziioonne iccaa numero di volte al secondo perché il monitor non èmin unni mu o o C aa C grado di “conservarle” per più tempo. ellll dde Più alta è la velocità stabile. è # 13 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modificata il 21/11/2007 iccaa unni Aumentare la risoluzione non significa migliorare m mu la o o C aa C nitidezza dell’immagine. eellll ee dd z z Cambiando la risoluzione si modifica laccdimensione dei iieenn ii SS d d punti ma non il numero di punti ttoo enn me ¾ punti troppo piccoli perdono in nitidezza. ttiim r r paa DDiip e nne Esiste un rapporto ottimale tra dimensione dello zziioo iiccaa n n schermo e sua risoluzione muu e nnzze cciiee S S i ddi # 14 UD 1.4g Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output Rapporto tra risoluzione e grandezza ttoo enn me ttiim r r paa DDiip m CCoo llllaa ddee Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output Il monitor: Risoluzione e DPI nnee zziioo iiccaa n n u Dipende da m mu CCoo ¾ Dimensione del monitor (misurata sulla diagonale) eellllaa dd zzee ¾ Risoluzione scelta (misurata sulla base e sull’altezza) iieenn c c ii SS Poiché la risoluzione è espressa in punti o dd orizzontali e nntto e e verticali, bisogna trasformare ttiliimm valore della dimensione r paar (cioè la diagonale) nel valore DDiip della base e dell’altezza. A quanti dpi visualizza il Monitor? Applicando una semplice formula matematica risulta che: Diagonale 15 17 19 # 15 UD 1.4g Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modificata il 21/11/2007 nnee A questo punto basta dividere il numero di punti zziioo iiccaa orizzontali per il valore della base e il numero diuunnpunti m m CCoo verticali per l’altezza. llaa I ll ddee valori sono i seguenti: zzee n n e cciie BASE ALTEZZA BASE ALTEZZA ii SS BASE ALTEZZA oo dd t 640x480 800x600 1024x768 t nn mee 15 51 55 64 aarrttiim 68 82 87 p DDiip 17 45 48 56 60 72 77 40 43 51 54 65 69 Da cui si evince che la risoluzione di un monitor non supera i 90 dpi. # 17 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Base 9,4 10,6 11,9 Altezza 11,7 13,3 14,8 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output Il monitor: memoria richiesta e nne Le schermate che appaiono su un qualsiasi monitor zziioo iiccaa n n vengono muu oom aa CC ¾ prima “composte” una per una e pixel per pixel in llmemoria ee ll d d e centrale nnzze cciiee ¾ poi inviate alla scheda grafica S S i ddi ttoo ¾ e da questa vengono poi spedite al monitor eenn m m i i rtt Un monitor con risoluzione 1024x768 (ormai standard) paar DDiip ¾ presenta 786.432 pixel e richiede 2.359.296 (2,25 MB) bytes complessivi (in RGB ogni pixel richiede 3 bytes). ¾ devono essere “spediti”, dalla memoria centrale, 2,25 Mb per 6080 volte al secondo (a causa del refresh), cioè 135 – 180 MB di dati al secondo. Di norma se un’immagine è destinata solo ad un monitor, la si memorizza a 72 dpi (risparmiando spazio) UD 1.4g # 16 UD 1.4g Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output Il monitor: Risoluzione e DPI 19 e nne Ogni immagine è costituita da un numero fisso di punti zziioo Un buon monitor effettua almeno 60-80 cicli di “refresh” al secondo., cioè l’immagine viene inviata 60-80 volte al secondo dalla memoria al monitor. UD 1.4g zzee iieenn SScc i i dd più l’immagine di refresh ttoo eenn m m i i rtt paar DDiip Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output Rapporto tra risoluzione e grandezza UD 1.4g # 18 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 3 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output La stampante nnee La differenza tra le varie tipologie di stampante dipende ziioo z iccaa uunni m m CCoo ¾ dal numero di colori, llllaa ddee ¾ dalla risoluzione di stampa (numero di punti per eepollice, dpi) zz iieenn ¾ dalla velocità di stampa (espressa in pagine SSccper minuto, ppm) i i dd ttoo eenn m m i i rtt le seguenti: Le tecnologie più utilizzate sono paar DDiip ¾ Laser ¾ dal tipo di tecnologia adottata, DISPOSITIVI DI OUTPUT: STAMPANTE Curtin, 4.12 - 4.13 ¾ Aghi ¾ A getto d'inchiostro ¾ Plotter ¾ Termica ¾ Altre (Sublimazione di colore, …) UD 1.4g Modificata il 21/11/2007 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output La stampante e e Quando si acquista una stampante, oltre alla spesa ioonn aazzi nniicc cui iniziale, occorre tener conto dei costi di esercizio,muusu oom aa CC incidono: ellll dde zzee ¾ il costo delle singole cartucce, dei nastri di inchiostro, dei toner n n e e ccii S ecc. S i ddi ttoo ¾ il tipo di carta suggerita. eenn m m i i rtt ¾ Il costo e la durata di altro materiale di consumo (testine di paar DDiip stampa, cilindro, …) # 21 UD 1.4g Modificata il 21/11/2007 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno e cciie ¾ La qualità di stampa dipende dal numero di aghi. ii SS d d ttoo ¾ Questo tipo di stampante è piuttosto ennrumorosa e la qualità della me ttiim r r stampa ottenuta risulta abbastanza paa scadente; DDiip ¾ è particolarmente adatta nel caso di stampe su modulo continuo. # 23 Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno e nne Le stampanti laser presentano un'alta qualità di stampa. zziioo iccaa unni m mu o o C aa C eellll Sono silenziose e veloci, e generano un'immagine ee dd z z nn trasferendo sulla carta, mediante particelle di toner cciiee ii SS d d elettrostatico, la scansione ottenuta da un raggio ttoo enn me laser. ttiim r r paa DDiip Una stampante laser compone l’intera pagina prima di stamparla e ne conserva una copia in memoria fino ad ultimazione della stampa. Una pagina con grafici richiede molta memoria. UD 1.4g Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno La stampante Laser # 22 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output La stampante ad aghi nne Le stampanti ad aghi (o a matrice di punti) sfruttano zziioo iiccaa n n l'impatto di una serie di aghi, inseriti in una testina u di m mu CCoo stampa, contro un nastro inchiostrato, trasferendo llaa l l e dde zzee l'inchiostro sulla carta. enn UD 1.4g # 20 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output La stampante: il plotter e nne Il plotter è un dispositivo di stampa di grosse dimensioni, zziioo iiccaa n n in cui la testina di stampa è costituita da uno ompiù uu oom aa CC pennini di diversi colori; ellll e e dd equipaggio mobile con 2 gradi di libertà iieennzze cc ii SS viene utilizzato per riprodurre grafici, oo dd schemi tecnici o t t enn me analogo. altri disegni al tratto di carattere im rtti r paa Diip D I plotter trovano largo utilizzo nel settore CAD (Computer Aided Design, progettazione assistita dal calcolatore) e sono in grado di operare su fogli di grandi dimensioni. UD 1.4g # 24 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 4 Modificata il 21/11/2007 Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output La stampante offset e La stampa offset digitale è utilizzata quando c’è da zziioonne iccaa stampare molte copie di un unico documento (ad esempio il unni m mu o o C C a numero di una rivista). a ellll dde zzee n n e e ccii ii SS Con la stampa offset digitale si elimina oo dd gran parte del t t enn me lavoro preparatorio, che ha unarttinotevole incidenza sui im aar p p i costi e sui tempi di un processo di stampa. DDi Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output La stampante Termica e nne Le stampanti termiche imprimono la carta bruciando dei zziioo iiccaa n n punti su di essa, tramite un gruppo di piccoli e veloci u mu oom aa CC elementi riscaldanti. ellll dde zzee ¾ Risultano tra quelle più economiche e sono utilizzate spesso nelle n n e e ii SScc calcolatrici da tavolo e nei fax di basso costo. i i dd ttoo ¾ Richiedono carta speciale, trattata echimicamente, che può enn m m i i t scolorire nel tempo. aarrt p p i DDi Uno dei sistemi più usati è la tecnologia Digital Offset Color, sviluppata dall’Indigo, che utilizza speciali inchiostri e può stampare su ogni genere di materiale. # 25 UD 1.4g Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno # 26 UD 1.4g Modificata il 21/11/2007 DISPOSITIVI DI OUTPUT: STAMPANTE A COLORI Curtin, 4.14 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output Come si formano i colori nelle stampanti e Le stampanti usano i colori primari sottrattivi (CMYK zz=iioonne aa nniicc Cyan Magenta Yellow blacK) muu oom aa CC eellll d d e nnzze Colori Uniformi (senza gradazioni) cciiee S S i i ddsfondo ¾ Per ottenere un colore uniforme (es. uno a tinta unita), la ttoo eennpunto uno due o tre dei stampante sovrappone su ogni singolo m m i i rtt colori base (il bianco è dato dall’assenza di colori) paar DDiip ¾ Ad esempio Cyan+Magenta=viola. ¾ Una stampante riesce, quindi, a produrre su un singolo punto solamente 8 differenti colori UD 1.4g Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output Come si formano i colori nelle stampanti nnee zziioo iiccaa n n u m mu CCoo llaa dalle l l e Per simulare variazione d’intensità di un colore, dde zzee tonalità più chiare a quelle più scure, la cstampante usa il iieenn c ii SS processo detto di ditherizzazione tooo ddmezzatinta. t enn me ttiim r r paa DDiip Colori in Tono Continuo (con Gradazioni) Modificata il 21/11/2007 # 29 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output Ditherizzazione e nne I punti sono raggruppati in unità dette celle, ognuna zziioo iiccaa n n composta da 8x8 punti contigui, che vengono trattate u mu oom aa CC come fossero un’unità, in fase di stampa. ellll dde zzee n n e cciie ii SS oo dd t t enn me tiim aarrt p p i DDi UD 1.4g # 28 Per dare l’effetto della sfumatura, i 4 colori primari (CMYK) vengono distribuiti opportunamente nei punti di ogni cella. UD 1.4g # 30 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 5 Modificata il 21/11/2007 e Le stampanti a getto d'inchiostro, spruzzano ad alta zziioonne iccaa pressione sulla carta o sul lucido piccoli getti d'inchiostro unni m mu o o C aa C tramite piccolissimi iniettori. ellll ¾ ¾ ¾ ¾ Modificata il 21/11/2007 Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output La stampante Ink Jet dde zzee Sono piuttosto silenziose, ma relativamente veloci. n n e e ccii Cartucce durano poco e sono costose ii SS oo dd t t nn La stampa può presentare sbavature ee(soprattutto se il foglio m tiim assorbe molto o se l’inchiostro non aarrt si asciuga bene) p p i DDi Dopo qualche tempo la stampa tende a perdere i colori Usano tre getti d’inchiostro diversi, uno per ognuno dei tre colori primari sottrattivi. Modulo 1: Le I.C.T. - Periferiche di Output La stampante laser a colori e Laser a colori presenta 4 cartucce di toner, una per zziioonne aa nniicc ognuno dei 4 colori primari sottrattivi muu oom aa CC eellll d d zzee Il tamburo viene passato 4 volte, per l’applicazione iieenn SScc i i dd Cyan e Nero. successiva dei 4 colori: Giallo, Magenta, ttoo eenn m m i i rtt paar DDiip Quando tutti e 4 i colori sono stati applicati, l’immagine viene trasferita sulla carta Alcune stampanti usano anche un getto per l’inchiostro nero. UD 1.4g # 31 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno UD 1.4g # 32 Prof Alberto Postiglione – Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Università Salerno 6