8 maggio 2016

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8 maggio 2016
Club Alpino Italiano
Sezione di Firenze
GEEO - Gruppo Escursionistico “Emilio Orsini”
Via del Mezzetta 2/M – 50135 Firenze
8 MAGGIO 2016
PARCO REGIONALE DEI LAGHI DI SUVIANA E BRASIMONE
Questa seconda escursione nel Parco Regionale (che vanta una estensione di
3.300 ettari) si svolge nell’area limitrofa al Lago di Suviana seguendo un
percorso anulare che si sviluppa fra le quote di 700 e 1214 metri.
Punto di partenza è il piazzale di parcheggio (m. 790) poco sopra il
“Belvedere”, a monte dell’abitato di Stagno, antico borgo sviluppatosi attorno
alla sua chiesa in periodo medioevale, meritevole di una visita.
Scendendo a valle lungo la strada asfaltata si incontra una strada sterrata, da
seguire per tutto il suo sviluppo di circa 2,5 km prevalentemente in moderata
salita, che costeggia le pendici del versante occidentale di Monte Calvi (la
massima elevazione del Parco con i suoi 1283 m.), spettacolare finestra sulla
storia geologica di queste zone: siamo in presenza della Formazione del
Monte Cervarola composta da arenarie torbiditiche ritmicamente intercalate a
strati di marne e argille; ci accompagna un ambiente a bosco misto,
densamente popolato di cervi (circa 2.500 capi nell’intero territorio del Parco),
che molto probabilmente ci faranno sentire la loro presenza.
Superata una fonte, tra le tante che scaturiscono da queste montagne ed
oltrepassato un tratto di ruscello a cascata, tra castagni secolari si scorgono i
tetti delle prime case, ormai in abbandono, dell’abitato di Chiapporato (m. 877), antica borgata del XVI° secolo di confine tra i territori dello
Stato Pontificio e del Granducato di Toscana (dettagli nella scheda allegata).
Dopo la visita al borgo ed alla sua chiesa, restaurata di recente grazie ad un progetto del Parco, il percorso si innesta sul sentiero CAI 21A
attraversando il bosco, dapprima un castagneto da frutto poi un ombroso ceduo via via più rado man mano che ci si avvicina al valico. In
questo tratto l’itinerario inizia ad essere più impegnativo sia per la costante salita, sia per la presenza di massi sul sentiero, testimoni della
vicinanza delle ripide pareti rocciose di Monte Calvi. Si prosegue in direzione della Pianaccia (il cosiddetto Eremo del Viandante, un bivacco
curato dai volontari della sottosezione del CAI di Castiglione dei Pepoli, a quota m. 1140). Valicata una sella, nei pressi della Pianaccia, ci si
trova sulla testata di valle del torrente Brasimone, da cui si apre un panorama che difficilmente si trova altrove nel Parco.
Ci si immette nel sentiero CAI 001, per abbandonarlo quasi subito seguendo una traccia che con breve salita in forte pendenza ci consente di
arrivare alla Croce di Geppe (m. 1214) per apprezzare bellissime vedute sia su Chiapporato che verso la Valle del Limentra di Treppio.
Ripreso il sentiero CAI 001 lo si segue integralmente in direzione del Monte di Stagno, attraversando pendii un tempo coltivati o tenuti a
pascolo, ora in parte rimboschiti con differenti specie di conifere, in parte lasciati alla naturale evoluzione, costeggiando Monte Calvi sul
versante Est. Giunti in località “il Balinello di Sopra” (m. 1140) il sentiero termina nel 155 che, con brevissima deviazione, ci porta al Monte
di Stagno (m. 1213) da dove la vista spazia sull’intero territorio del Parco, lago di Suviana compreso, e oltre. Si scende in direzione di
Capravecchia, e si prosegue verso Stagno immersi in boschi di faggio, rimboschimenti di conifere e campi abbandonati. Nell’ultimo tratto si
segue l’antica strada lastricata che in breve ci riporta al piazzale di parcheggio. Lasciati gli zaini si prosegue l’escursione sempre sul sentiero
155 attraversando il “Belvedere” e scendendo fino a Stagno (m. 700) per una breve visita dell’antico, piccolo e grazioso borgo, sempre abitato.
Difficoltà: E
Tempo di percorrenza: 5 ore (escluse le soste)
Dislivello: m. 700 in salita e m. 700 in discesa
Equipaggiamento: scarponi alti con suola scolpita (tipo Vibram), abbigliamento adatto all’ambiente montano
Iscrizioni: tassativamente entro Giovedì 5 Maggio
Viaggio: in pullman al costo di € 17 se si raggiungeranno almeno 26 iscritti. In caso diverso il viaggio sarà con auto
proprie con posti condivisi e costo del viaggio ripartito fra tutti i partecipanti eccetto gli accompagnatori e gli autisti.
Chi cancella la prenotazione dopo il 5 Maggio dovrà comunque pagare un parziale rimborso delle spese per il pullman
(8,5 €) se effettivamente utilizzato, e i non soci anche le spese dell’assicurazione (8 €)
Ritrovi: ore 7,15 Lungarno Aldo Moro (sede RAI); ore 7,30 Viale Guidoni (ex Mercato ortofrutticolo)
Sosta colazione: a Roncobilaccio
Pranzo: a sacco
Sosta bar pomeridiana (dopo l’escursione): sul lago di Suviana
Quota di adesione: soci CAI € 4, non soci CAI € 11. La quota comprende la copertura assicurativa per i non soci, l’assistenza
organizzativa e degli accompagnatori
Informazioni ed iscrizioni: presso la sede CAI di Firenze, via del Mezzetta 2/m dal Lunedì al Venerdì ore 16/19; Venerdì anche
in orario 9/13. Oppure per e-mail [email protected], per tel. 055-6120467. Chi si iscrive per e-mail dovrà comunicare:
nome e cognome e, se non socio CAI, anche la data di nascita (necessaria per stipulare la copertura assicurativa) ed un
riferimento telefonico
Accompagnatori: Fabio Falciani (389.1671672) e Paola Pagliai (333.4137037)
Il Regolamento gite della sezione fiorentina è consultabile all’indirizzo: www.caifirenze.it (Escursionismo-Gruppo Esc. E. Orsini)
Gli accompagnatori si riservano di modificare o annullare l’escursione, a loro discrezione, dopo la verifica delle condizioni
ambientali, qualora si presentassero situazioni di rischio per la sicurezza dei partecipanti o per altri motivi
BORGO CHIAPPORATO
Il passato ….
Il toponimo Chiapporato è documentato per la prima volta nel 1145, quando qui aveva possessi l’Abbazia di S. Salvatore di
Vaiano. Si tratta di un territorio compreso fra i più antichi centri abitati di Stagno e Fossato, che nei secoli del Medioevo
appartennero alla stessa signoria della progenie Stagnese.
Un vero e proprio centro abitato sorse a cominciare dal secolo XVI quando ormai da tre secoli il confine vicino separava la
Toscana dal Bolognese. La nascita di questo paese deve essere ricondotta al più generale fenomeno di allargamento delle
coltivazioni e di incremento demografico tipici di quel secolo. Gli abitanti ricavarono i loro campetti disboscando le foreste
antiche e costruirono le loro abitazioni utilizzando le stesse pietre e gli stessi alberi della montagna: una vita durissima in
continua lotta con gli elementi naturali.
Nel 1597 Don Stefano Battaglioli fece costruire la chiesa di S. Maria della Neve nella borgata di Chiapporato di là, nel territorio
toscano della parrocchia di S. Lorenzo di Fossato, mentre ecclesiasticamente faceva parte della diocesi di Bologna. La chiesetta
venne regolarmente officiata per i secoli XVII e XVIII; nel 1784 la parrocchia di Fossato passò al Vescovato di Pistoia; per
questo S. Maria rimase all’interno di un’altra diocesi. Sempre per questo nel 1793 gli abitanti costruirono l’attuale chiesa di S.
Giovanni Battista, a poca distanza dall’antica chiesa ed in sua sostituzione.
Nel 1847 Pietro Daldi fece costruire un piccolo cimitero, di fianco alla chiesa, a causa delle
difficoltà del trasporto dei cadaveri, soprattutto in inverno, alla chiesa parrocchiale di
Stagno; caratteristiche sono le tombe contrassegnate da croci in ferro con targhette in
smalto numerate progressivamente.
L’oratorio fu sussidiale della parrocchia di Bargi e dal 1840 di quella di Stagno, che in
quell’anno divenne nuovamente autonoma.
Nel 1914 la chiesetta fu arricchita della canonica per volere di Don Giovanni Guidoni,
cappellano curato che andò ad abitare nella nuova canonica.
La chiesa di San Giovanni Battista è stata recentemente restaurata. Grazie a questo restauro
nel 2005 è stata portata nel borgo anche l’energia elettrica.
Chiesa di San Giovanni Battista e Oratorio
Borgo Chiapporato
Il presente ….
Il Borgo di Chiapporato sorge sulle pendici del Monte Calvi, nel Comune di Camugnano, in
provincia di Bologna.
Situato a 877 metri s.l.m., circondato da una natura forte e rigogliosa, tra il passo della Cisa e
delle Forbici, a ridosso del confine tra Emilia e Toscana è immerso nei crinali boscosi ricchi di
antichi castagni e querce, faggi e abeti bianchi.
Il Borgo di Chiapporato offre un impatto visivo unico e straordinario. Le caratteristiche case in
sasso con i tetti in lastre di arenaria contribuiscono a ricreare un’atmosfera d’altri tempi,
un’eco del passato che si affaccia sui giorni nostri. La natura accoglie il borgo, in un contesto
dove parole come “caos” ed “inquinamento” non sono applicabili, dove lo scenario
naturalistico la fa da padrone.
Qui l’armonia tra l’uomo e la natura sfocia in un diffuso senso di pace e tranquillità, con un
connubio perfetto tra vecchio e nuovo, una amalgama fatta di storia e natura.
Il forno ed il vecchio lavatoio, incastonati nella vegetazione, catalizzano l’attenzione,
trascinando in un susseguirsi d’emozioni ogni sguardo volto alle case e agli alberi che
maestosi e imponenti si stagliano verso l’azzurro.
Il Borgo di Chiapporato è il posto ideale dove dare continuità tra passato e futuro, vivendo un
presente in armonia, perfettamente adagiati su colline che trasudano tranquillità.
case di Borgo Chiapporato
Borgo Chiapporato da Chiapporato di là
il Forno