Se la notizia è una

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Se la notizia è una
È morta a soli 60 anni la principessa
Leila di “Star Wars”: Carrie Fisher. Era
anche la fidanzata mollata da John
Belushi in “Blues Brothers”. Una vita
difficile a Hollywood Crespi P. 13
Fondata da
Antonio Gramsci
nel 1924
Questo giornale
ha rinunciato
al finanziamento
pubblico
l
€1,40
Anno 93 n. 333
Mercoledì, 28 Dicembre 2016
unita.tv
Che fine faranno i voucher
l Verifica sui nuovi obblighi di tracciabilità, torna l’utilizzo solo per prestazioni occasionali
l Possibile divieto in alcuni settori come l’edilizia e la pubblica amministrazione P. 3
Il pericolo
proporzionale
I
y(7HD9B7*KKMKKT( +.!#!?!?!:
Sapere prima
di giudicare
Perché non dobbiamo abituarci alle fake news Cundari P. 6
Vladimiro Frulletti
Valter Vecellio
eri i rappresentanti di Forza
Italia hanno alzato le
barricate di fronte alla volontà
del Pd di far incamminare il
Parlamento verso una legge
elettorale maggioritaria come
il Mattarellum. Uno stop che rende
esplicita l’intenzione degli Azzurri di
rinverdire un sistema essenzialmente
proporzionale. Ad esempio per il
presidente dei senatori di Forza Italia,
Paolo Romani, servono «modelli
elettorali che privilegino fortemente la
coerenza tra voto popolare e sua
rappresentanza politica, per
consentire al nostro Paese di isolare
ogni forma di estremismo al governo».
Tradotto significa evitare che siano gli
italiani a decidere da chi essere
governati. Che poi è la ragione di
fondo che sta guidando le mosse di un
pezzo del Parlamento e che si sposa
bene con l’indicazione fatta qualche
giorno fa da Silvio Berlusconi per un
sistema elettorale proporzionale e per
un futuro governo di larghe intese
assieme al Pd (e magari guidato da
Mario Draghi e quindi a caratura più
tecnica che politica). Una proposta
che, fra tanti difetti (politici) almeno
un pregio lo ha: svela le vere
motivazioni che hanno spinto tanti
dirigenti politici sia di destra che di
sinistra a bocciare la riforma della
seconda parte della Costituzione e
rende così trasparente il rapporto di
causa effetto fra la vittoria del No al
referendum del 4 dicembre e un
ritorno al passato che, almeno per chi
ha creduto e s'è battuto per una
democrazia dell'alternanza, sa tanto di
incubo. Non tanto un remake della
Prima Repubblica che non potrà mai
più tornare vista la situazione
geopolitica completamente differente
e vista soprattutto l’assenza di partiti
politici realmente di massa e popolari.
Quanto la volontà di chiudere dentro
un recinto sempre più stretto la
possibilità per i cittadini di incidere
col proprio voto sulla vita e sulle scelte
delle istituzioni lasciando così spazio
ad altri poteri e ad altri “esperti”. In
sintesi è la certificazione della
sconfitta della politica come libera
competizione fra programmi e
progetti alternativi da presentare ai
cittadini, i quali poi decidono (“la
sovranità appartiene al popolo”
stabilisce la nostra Costituzione) da
chi essere governati e ne valutano le
azioni riservandosi di cambiare alle
successive elezioni il destinatario
dello scettro. Se ai cittadini viene
riservato solo il potere di scegliersi i
rappresentanti (firmando così quasi
una cambiale in bianco per la
formazione dei governi), è ovvio che la
loro sovranità ne risulterà sminuita. Il
che non rafforzerà certo il rapporto fra
cittadini e politica.
Segue a pag. 4
aro Sergio, hai proprio
ragione: "sapere è meglio";
dobbiamo tutti essere grati
e riconoscenti a Cristian
Movio e a Luca Scatà per quello
che hanno saputo fare; come
dobbiamo essere grati a tutti coloro
che indossano una divisa e ogni
giorno, in cambio di poche
soddisfazioni concrete e morali,
fanno un lavoro duro, faticoso,
pericoloso.
Rifletti e inviti a riflettere (e fai
bene) sul fatto che questi due
ragazzi mostrano di nutrire
ammirazione per Mussolini e
disprezzo per il 25 aprile. Come te
mi auguro che possano ripensarci; e
certo non dobbiamo invocare
censure o altro; quelle che
esprimono sono opinioni;
discutibilissime, ma c’è chi è morto
anche perché queste opinioni
discutibilissime, finché restano tali,
le si possa coltivare.
Carlo Mazzantini (uno di quei
ragazzi della "bella morte") una
volta disse a Vittorio Foa che in
fondo, lui repubblichino, l’altro
antifascista con tanti anni di galera
per questo, erano comunque
animati da un identico spirito
ideale. “È vero”, ne ebbe come
risposta. “Ma se aveste vinto voi, io
non sarei qui. Abbiamo vinto noi, e
tu ci sei”. Questa è la differenza.
Segue a pag. 11
Se la notizia è una
bufala
Queste
sembravano
notizie ma erano
false. Il ministro
Orlando propone
di rendere
responsabili come
editori i social
network
Staino
C
Legge elettorale, il Pd
Ora il parroco
stringe i tempi: basta melina rischia
FUNERALE DEL BOSS
Il Pd vuole andare a vedere le carte di
tutti i partiti e quindi stringere i tempi
sulla legge elettorale. L’impressione di
Renzi infatti è che ci sia chi punta a far
melina. Il rischio è che si compatti il
partito del non voto, di chi punta ad arrivare a fine legislatura o comunque a
scavallare l’estate. Lo stesso M5s di
fronte agli scivoloni della sindaca di
Roma Raggi pur gridando «al voto al
voto» non sembra abbia gran voglia di
correre verso le urne. P. 4
Luca Lotti
sentito dai
pm: «Sono
sereno»
di essere
allontanato
L’INTERVISTA
Per il sindaco si tratta di
persona «incompatibile»
Fusani P. 7
L’INTERVISTA
Orfini: tutti
i partiti
al tavolo
per decidere
P. 5
Zegarelli P. 5
Erekat: sulle
colonie Israele
sta violando
la legge
Il negoziatore palestinese:
ma l’intesa è possibile
De Giovannangeli P.8
Radar Le fatine Winx diventeranno un film con attrici in carne e ossa. Lo svela il loro inventore P. 12-13