Adesso c`è anche la bilancia che parla

Transcript

Adesso c`è anche la bilancia che parla
Adesso c'è anche la bilancia che parla - Massimo Fini
Un autorevole settimanale ci informa, con la dovuta compunzione, che negli Stati Uniti, (e dove
altro sennò?), è nata The new product industry, alias l'industria specializzata nel produrre
«articoli originali mai apparsi sul mercato. Una nuova rivista, subito sorta sull'onda del
fenomeno, New products News, ha calcolato che questi prodotti originali sono attualmente circa
quattromila. Perché questi prodotti non siano «mai apparsi prima sul mercato» il lettore della
Domenica lo capirà facilmente, credo, da qualche esempio che qui forniamo. «Un esempio
tipico» scrive l'autorevole settimanale «è offerto dalle Computer Shoes, le nuove scarpe da
corsa della Puma Usa. Puma ha creato una scarpa fornita di microprocessore capace di
calcolare il tratto percorso, la velocità raggiunta e le calorie consumate da chi le calza. “Ecco
come funziona: dopo una corsa si estrae il piccolissimo chip (pesa 30 grammi) dal tacco della
scarpa sinistra, lo si collega ad un computer [va da sé che bisogna avere un computer, ndr] e,
grazie ad un programma veramente speciale, venduto con le scarpe per un totale di circa 200
dollari ( 400 mila lire ), si ottengono dati sulle prestazioni raggiunte, i grafici a colori e perfino le
distanze e i tempi ottimali». Ma questo è niente in confronto al Benchmark Quantum XL, un
apparecchio che «costa 295 dollari e che, una volta allacciato sul petto con una fascia di stoffa,
rileva il ritmo del battito cardiaco e lo trasmette, attraverso segnali radio, a un ricevitore inserito
in uno speciale orologio da polso». Così si può fare la propria corsetta con l'orecchio teso a
captare i segnali del proprio cuore cosa, come è noto, estremamente rilassante. Più naif invece,
sempre in materia di jogging, sono i calzoncini da corsa lanciati dalla Gold Mills, “con strisce
diagonali d'argento fosforescenti e rifrangenti”. I prezzi qui sono stracciati. Non mai però quanto
quelli del Tan-o-Meter (29,99 dollari, notate, per cortesia la perfidia dei decimali) “della
Biometric Instruments (in italiano si potrebbe tradurre con “abbronzometro”), uno strumento
alimentato da energia solare che calcola l'intensità dei raggi del sole, segnala le ore o i giorni
più adatti per la tintarella». Contro il caldo la Energy Sciences ha invece lanciato un cappello da
safari con incorporato un piccolo ventilatore alimentato da energia solare. Il ventilatore agisce
su una spugna intrisa d'acqua provocando così una leggera ma continua brezza rinfrescante.
Costo 79,95 dollari. Negli articoli da viaggio «di grande successo» è il nuovo cuscino da
viaggio, prodotto dalla Comfortably Yours [notare anche, vi prego, la perfidia dei nomi, ndr], per
i passeggeri di un'automobile. Costa 18 dollari, si indossa intorno al collo e si fissa con tre
bottoni automatici frontali. La federa esterna può essere sostituita e lavata. Permette relax e
sonnellini senza che la testa ciondoli qua e là. Ad altri livelli tecnologici si colloca invece uno
strumento inteso ad evitare i colpi di sonno, che «è applicato sul cruscotto ed emette una sorta
di leggero cinguettio ogni 50 secondi. Dopo questo segnale, il guidatore ha cinque secondi per
premere un bottone per disattivare l'allarme che altrimenti continua a suonare in funzione di
sveglia». Il che, se non ho capito male, significa che uno si fa tutto il viaggio dovendo, ogni 50
secondi, zittire il maledetto cinguettio. Ma il masochismo massimo viene dalla «bilancia
parlante» cui ha pensato la LS&L, bilancia che «non si limita a leggere il peso, ma fa
anche i commenti: “Pesi 60 chili. Hai perso mezzo chilo. Complimenti”. Il tutto alla modica cifra
di 109 dollari. Ma il colpo decisivo viene assestato alla fine dell'articolo: «Infine ai proprietari di
videoregistratori desiderosi di pace e tranquillità è destinata una cassetta da 32 dollari con
immagini di pesci rossi che nuotano in una vasca accompagnata da gorgoglii. In altre parole: i
piaceri dell'acquario senza i fastidi». Il senso di questa New product industry, che, si può
esserne certi, farà presto il suo trionfale ingresso anche in Italia, ce lo spiega il direttore del New
product News, Dan Fitgerald: «La caratteristica principale di questi nuovi prodotti è la loro
1/2
Adesso c'è anche la bilancia che parla - Massimo Fini
capacità di soddisfare esigenze che spesso gli stessi consumatori neppure sanno di avere». E
lo credo bene. In realtà l'unico vero bisogno che questi «nuovi prodotti» soddisfano non è quello
dei consumatori ma dell'economia industriale che deve produrre a certe velocità, sempre più
accelerate, per potere, come la bicicletta, restare in piedi. La civiltà industriale ha bisogno del
bisogno. Perciò lo crea. * * *Come il lettore forse ricorderà, in un “Battibecco di qualche
settimana fa denunciavamo i disinvolti metodi della ditta Euronova (cui aveva prestato anche il
suo nome e la sua immagine Pippo Baudo), che è solita inviare a casa della gente una lettera in
cui si annuncia la vincita di mirabolanti premi, che in realtà non sono stati ancora estratti, se il
destinatario acquisterà materiale della ditta. Il ministro delle Finanze Visentini ha ora stabilito
che questo tipo di «promotion» è illegittimo, dichiarando che «non saranno più autorizzate
quelle manifestazioni strutturate su messaggi pubblicitari tendenti ad accreditare l'avvenuta
attribuzione di un premio a specifiche persone, quando queste, al riscontro, non risultano
esserne destinatarie attuali, ma solo potenzialmente beneficiarie, se effettueranno un acquisto
di prodotti e se saranno poi estratte a sorte». Una piccola soddisfazione anche per noi.
2/2