la pop filosofia - Comune di Corbetta
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la pop filosofia - Comune di Corbetta
filosofia scienza società LA POP FILOSOFIA riflessioni sul contemporaneo La pop filosofia è il tema della prima edizione di filosofia scienza società-riflessionisulcontemporaneo,un’iniziativadidivulgazione e di approfondimento culturale su tematiche filosofiche e scientifiche - promossa ed organizzata dall’ Assessorato alla Cultura e dalla Biblioteca Comunale di Corbetta - per riflettere su aspetti del pensiero e della società contemporanei. Su questa tendenza è in corso un acceso dibattito in Italia tra chi la considera un bluff, una forma di banalizzazione della riflessione filosofica, e chi invece la considera un modo efficace affinché la “ricerca della verità” possa raggiungere il grande pubblico anche attraverso le forme di espressione e i linguaggi moderni. Obiettivo del breve ciclo di incontri non è di entrare nel merito di dibattiti e polemiche tra intellettuali, ma di presentare alcune riflessioni sui temi affrontati dalla pop filosofia, in modo che ciascuno possa farsi una propria opinione in proposito. la pop filosofia Sede incontri: Sala Grassi (c/o palazzo comunale) Via C. Cattaneo 25 Corbetta (MI) Corbetta 22, 29 ottobre, 5 novembre 2012 Modalità di partecipazione: Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Prenotazione telefonica obbligatoria negli orari di apertura della Biblioteca. Info e prenotazioni: Servizio Cultura e Biblioteca piazza 25 aprile 10 Corbetta (MI) Tel. 024543152/4 www.biblicorbetta.it www.biblicorbetta.blogspot.it Si ringrazia per la collaborazione la dottoressa Ferdinanda Pioselli Stampa Real Arti Lego - Il Guado - Corbetta (MI) Lapopfilosofiaèunatendenzadirecenteaffermazioneneldibattito filosofico che si pone l’intento di far uscire l’antica disciplina del saperedalleauleaccademicheedallaspeculazioneperspecialisti ed élite intellettuali per costringerla a confrontarsi con l’universo dellacosiddetta“popularculture”delnostrotempoeconifenomeni che la connotano e di cui tutti, più o meno, facciamo esperienza (social network, internet e dispositivi tecnologici di ultima generazione, sport e calcio, ecc.), nel tentativo di costruire un pensiero ed un percorso critico sui “luoghi comuni” della nostra società. Comune di Corbetta Assessorato alla Cultura Biblioteca Ugo Parini Lunedì 22 ottobre 2012, ore 21.00 Lunedì 29 ottobre 2012, ore 21.00 Lunedì 5 novembre 2012, ore 21.00 Facebook e la filosofia l’Ipad DI PLATONE. FILOSOFIA DELLA SCRITTURA E ANIME DIGITALI Filosofia del Gioco Calcio: idee, schemi e goal da Socrate a Maradona Facebook ha cambiato le nostre vite. Il villaggio globale non è più una metafora, (quasi) tutti possono comunicare con (quasi) tutti. Per i cosiddetti nativi digitali non essere su Facebook equivarrebbe al precetto epicureo: “vivi nascosto”. Al di là dei problemi di tipo giuridico ed etico sollevati dall’impatto del dispositivo Facebook sulle nostre vite online - e ce ne sono - il popolare social network suscita domande importanti per il pensiero filosofico. Circa duemilacinquecento anni fa Platone metteva in guardia dai rischi della scrittura, contribuendo però di fatto a sancirne la diffusioneel’affermazionecomeprincipaletecnologiadelpensiero occidentale. E’ possibile pensare la pratica del calcio all’interno di un orizzonte di senso filosofico? Può il calcio, con la sua storia, i suoi protagonisti, le sue regole, le sue idee, costituire un problema per la filosofia? E quali implicazioni concettuali comporta un gesto atletico, un risultato sportivo o un sistema di gioco? E’ possibile porre queste domande? E come rispondere? La pop filosofia ha molto da dire su Facebook, ma gli strumenti concettuali necessari per parlare del fenomeno possono essere utilmente scelti anche dal repertorio della filosofia analitica e delle scienze cognitive. Facebook ci fa pensare, pensiamo Facebook. Edoardo Acotto Nato a Torino nel 1972. Si è addottorato in filosofia a Paris8, Vincennes-Saint Denis, con una tesi sulla nozione di stile filosofico. Insegna filosofia e storia al Santorre di Santarosa di Torino. Attualmente sta facendo un dottorato in scienze cognitive all’Università di Torino. Collabora con Vogue.it. Ha tradotto dal francese (Guy Debord, Christian Jacq) e dall’inglese (Slavoj Zizek, Gandhi, Krishnamurti). Si occupa di psicologia e filosofia della musica, filosofia cognitiva, nonviolenza e politica. Ha pubblicato Senza violenza (2004), supplemento a L’Unità, Narradiohead (2008); ha curato In cammino verso Dio (2006) un’antologia del pensiero religioso del Mahatma Gandhi. L’iPad, i tablet e gli smartphone, oggi al centro di dibattiti ancora caratterizzatidallatensionetradiffidenzapreconcettaeentusiasmo acritico, spingono a riflettere ancora su origini e destino della riproducibilità dei testi tra comunicazione effimera e memoria digitale. Quali sono le forme che le nuove forme di scrittura imprimono alla conoscenzaeall’esperienza,equaliledifferenzerispettoalleforme dei media precedenti? Quali equilibri di potere prendono corpo tra pratiche di consumo, produzione e comunicazione nella cultura della convergenza? Il tablet, per molti simbolo del passaggio all’era “post-pc”, non è solo uno strumento tra i tanti ma un vero e proprio mediumtattilecheimponeunanuovariflessionesuanimaetecnica. Mario Pireddu Ricercatore presso la Facoltà di Scienze della Formazione della Università Roma Tre, dove è membro del Laboratorio di Tecnologie Audiovisive. Insegna Mass media, new media e società delle reti presso l’Università IULM di Milano. Si occupa di comunicazione e forme dell’apprendimento. Tra le sue pubblicazioni: Storia e pedagogia nei media (con Roberto Maragliano), Garamond, Roma, 2012; Mediologia. Una disciplina attraverso i suoi classici (a cura, con Marcello Serra), Liguori, Napoli, 2012; Galassia Facebook. Comunicazione e vita quotidiana (cura, con Giovanni Fiorentino), Nutrimenti, Roma, 2012; Pós-Humanismo: as relações entre o humano e a técnica na época das redes, (a cura, con Massimo di Felice), Difusão Editora, São Paulo, 2010. Una riflessione, insomma, sul significato del gioco del calcio rovesciando la formula classica con la quale solitamente la filosofia tende ad assumere i propri oggetti e a desumere da sé i propri concetti con l’obiettivo di mostrare come da ultimo, sia il calcio ad avere per oggetto la filosofia stessa e come, per tale ragione, esso contenga in sé posizioni filosofiche differenti e categorie capaci di esprimesi secondo quella particolare forma del gesto fisico che il calcio, come gioco con la palla e della palla, rappresenta. Un gioco che è dunque la filosofia stessa ed una filosofia che pensando il calcio, penserà se stessa giocando. Davide Grossi Nato a Napoli nel 1984, ha studiato filosofia con E. Severino e M. Donà presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano dove attualmentesvolgeildottoratodiricercainMetafisica,collaborando alla cattedra di Ontologia Fondamentale e di Metafisica. È autore di alcuni studi sul pensiero antico (L’Infinito Intorno, Milano 2006; Dell’Uno e Del Nulla, Milano 2010) e curatore delle lezioni milanesi di Emanuele Severino. Si occupa di logica classica, di storia del pensieroitaliano,diletteraturafantasticaedifilosofiadellamusica.