A Pasqua preparava degli uccelli molto particolari. Secondo la
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A Pasqua preparava degli uccelli molto particolari. Secondo la
@@ @*e & @ @*@ W i Mio nonno Alfredo ha avuto da sempre la passione per l'ornitologia. Già da piccolo li riconosceva semplicemente dal loro canto e sapeva chiamarli imitando il loro vefso. A Pasqua preparava degli uccelli molto particolari. Secondo la tradizione istraana, creava dei galletti con i quali addobbava i rami d'ulivo da portare in chiesa alla benedizione della Domenica delle Palme. Mio nonno ha imparato a creare questi uccellini dalla sua mamma e poi lo ha trasmesso a sua figlia, mia zia Daniela. Per non perdere questa tradizione ho chiesto alla zia di spiegarmi come sifa. #fl**Rffi §'§TH p§§l t1à LÀVSRÉ{X[*frif; ; Rami di fico bianco, rametti di ulivo, filo di ferro, colla, piatto con telo umido, pezzo di stoffa di colore rosso per la cresta e ilbecco, una penna biro nera, filo di cotone bianco. 1.5i taglia un ramo di fico da "ginocchio" e si ricavano diversi pezzetti di ramo. lnfiliamo lo stecchino di ulivo dentro il ramo di fico. dall'altra parte inizierà ad uscire il latte (il midollo) che delicatamente stendiamo e appoggiamo sotto un telo umido per evitare che si asciughi troppo presto. Non riesce sempre. Dipende dalfico, che non deve essere troppo asciutto. 2. Si passa ora alla lavorazione. Prendiamo tre pezzi di midollo, uno per le ali, l'atro per il corpo e il terzo tiene tutto assieme. Awolgiamo con ilfilo, e premiamo in corrispondenza dibecco ed ali. 3. Disegniamo il becco e le ali e incolliamo la cresta. Ed ecco la nostra colomba. Con la stessa tecnica si possono creare anche deifiori. Oggi purtroppo queste usanze della tradizione istriana sono scomparse. Sono felice di aver imparato a fare qualcosa che nella mia famiglia si tramanda da generazioni e spero di tramandare un giorno questa tradizione. Alex Auber V ctasse Comunità degli ltaliani di Crevatini