La vendita diretta non conosce crisi, aziende del porta a
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La vendita diretta non conosce crisi, aziende del porta a
La vendita diretta non conosce crisi, aziende del porta a porta in crescita Le aziende della vendita diretta ottengono risultati migliori della grande distribuzione ott 3, 2013 Ecco come un fenomeno presente dagli anni ’70 sotto il nome di vendita diretta torna a farsi sentire. Sebbene delle rilevazioni di Confcommercio avessero fatto notare come il consumo di beni per la casa fosse diminuito dell’1,1% nel 2013, il mercato della vendita diretta, che tratta principalmente di prodotti per la casa o la cura della persona, non conosce crisi. Secondo dei dati rilevati dall’Unione italiana della vendita diretta, presentati prima del Macef (fiera internazionale della casa) svoltosi a Milano a metà settembre, si sarebbero riscontrati nel primo trimeste 2013 dei guadagni del 6,5% in più rispetto al 2012. Questi dati sono molto positivi, soprattutto se confrontati con quelli catastrofici derivati dalle altre aziende italiane. Nei canali tradizionali, come la grande distribuzione dei supermercati, i beni per casalinghi hanno subito un calo. Questi dati sono sorprendenti e ci fanno capire come, in un periodo di crisi come quello attuale, le persone preferiscono pagare di più se in cambio ricevono qualità e competenza di venditori professionisti. Questo è ciò che ha dichiarato anche il presidente di Univendita. Univendita, insieme ad Avedisco, sono le due principali associazioni di categoria e rappresentano le aziende specializzate in vendita diretta. Per citarne alcune delle più conosciute, tra le aziende rappresentate da Univendita troviamo Bofrost, Just, Tupperware, Vorwerk bimby e Folletto; Avedisco invece rappresenta marchi come Avon, Herbalife, Yves Rocher e Eismann. Tutte queste aziende sono pilastri della vendita diretta, alcune di esse presenti nel mercato italiano da oltre 30 anni. Oltre a proporre prodotti che difficilmente si riescono a trovare sul mercato, in particolare i beni durevoli per la casa, basano il loro successo sul tipo di vendita e sul passaparola. Chi vende, infatti, cerca di relazionarsi al potenziale acquirente come se fosse un amico o un parente, e molte volte lo sono davvero, convincendoli a comprare il prodotto grazie a delle tecniche caratteristiche del venditore diretto. Non solo i prodotti venduti direttamente non subiscono crisi, ma questo settore continua a offrire posti di lavoro. Tutti possono diventare venditori, non c’è un età specifica e spesso non servono abilità particolari, se non quelle relazionali. Alla base di tutto ci sono le conoscenze di persone che potrebbero essere interessate e molta forza di volontà. Ogni azienda offre al suo incaricato un corso specifico per il bene che andrà a vendere, in quanto la professionalità è il punto chiave della vendita diretta. Altra caratteristica richiesta agli aspiranti venditori è l’altaflessibilità data da un lavoro di vendita diretta. Non esistono tempistiche di lavoro prestabilite, permettendo anche a chi ha già un lavoro o alla casalinga di arrotondare nel tempo libero. Il sistema funziona su base meritocratica, più si vende e più si viene ricompensati, con commissioni sulla vendita, viaggi o prodotti omaggio. Molti, adattandosi al mestiere del porta a porta, hanno trovato in questo lavoro un sostentamento più che gratificante. Che sia uno dei settori non colpiti dalla crisi è ovvio, che possa essere un modo per uscirne forse è azzardato. Ciò che è chiaro è che queste aziende continuano a portare a casa un risultato positivo alla fine di ogni esercizio, assumono personale, e offrono prodotti di qualità.