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08/06/2012 : Notizie di oggi
Italia Oggi
Sospeso il legale che non comunica il volume d'affari
Occidentale, L'
Pur di vincere le legislative Hollande propone d'abbassare l'età
pensionabile
Sole 24 Ore, Il
Senza titolo
Telegraph.co.uk
Pensioner couples 4,000 a year worse off in three years
Women 6,000 worse off in retirement
Tirreno, Il
dal "libretto" allo "zero davvero"
sopra i mille euro scatta l'obbligo del conto corrente
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Italia Oggi
"Sospeso il legale che non comunica il volume d'affari"
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Data:
08/06/2012
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ItaliaOggi
sezione: Giustizia e Società data: 08/06/2012 - pag: 24
autore: Debora Alberici
Sentenza della corte di cassazione
Sospeso il legale che non comunica il volume d'affari
Avvocato sospeso a tempo indeterminato se non comunica al Servizio tributi della Cassa nazionale di
previdenza forense il volume d'affari dichiarato al fisco. Ciò anche se non è iscritto all'ente previdenziale. Lo
hanno sancito le Sezioni unite civili della Suprema corte di cassazione con la sentenza numero 9184 del 7
giugno 2012. Cambiando rotta rispetto alla sezione lavoro, il Massimo consesso di Piazza Cavour ha spiegato
che l'obbligo di comunicazione sussiste per tutti gli avvocati abilitati, anche quelli non iscritti alla Cassa di
previdenza, ne restano esclusi solo i praticanti. Sul punto in sentenza si legge che «deve ritenersi pertanto
non condivisibile il principio affermato, con carattere di generalità e non per i soli casi, del tutto particolari,
specificamente esaminati (relativi ad avvocati, cittadini di paesi dell'Unione europea, già iscritti negli albi dei
paesi di provenienza ad alle relative casse previdenziali e, successivamente iscritti in albi professionali
italiani, optanti per il mantenimento dell'iscrizione originaria) dalla Sezione Lavoro di questa Corte, secondo
cui inequivocabile dato letterale della disposizione comporterebbe che il presupposto dell'obbligo di
comunicazione sia costituito non già dalla sola iscrizione all'Albo degli avvocati ma si richiede anche
concorrente requisito dell' iscrizione alla Cassa di previdenza che si riferisce non solo ai praticanti procuratori,
ma anche agli iscritti nell'albo degli avvocati (e in passato anche procuratori), pur individuando «la ratio di
tale obbligo agganciato all'iscrizione alla cassa nell'utilità per la Cassa di conoscere i flussi di reddito
professionale degli iscritti all'albo degli avvocati, destinatari o comunque potenziali destinatari di prestazioni
previdenziali della Cassa stesso e in ogni caso soggetti all'obbligo del contributo soggettivo».La vicenda
riguarda un avvocato di Pescara non iscritto alla Cassa di previdenza forense. L'uomo, nonostante le ripetute
sollecitazioni, non aveva mai trasmesso il volume d'affari dichiarato al fisco. Per questo era stato sospeso a
tempo indeterminato. Contro il provvedimento disciplinare il professionista ha presentato ricorso al Consiglio
nazionale forense che, però, ha confermato il verdetto, sancendo, fra l'altro, l'ineludibilità dell'obbligo «a
carico di ogni avvocato italiano».Contro questa pronuncia il legale ha presentato ricorso in Cassazione ma
senza successo. In particolare secondo la difesa tenuti alla comunicazione sono solo i professionisti iscritti
alla Cassa, fatta eccezione che per i praticanti.Ma le Sezioni unite civili di Piazza Cavour hanno respinto la
tesi e, contrariamente a quanto in passato affermato dalla sezione lavoro del Palazzaccio, hanno sancito che
l'obbligo incombe su tutti gli avvocati del Belpaese, generalizzando così l'incombenza. La decisione all'interno
del Palazzaccio metterà proprio tutti d'accordo. Infatti anche la Procura generale aveva sollecitato in udienza
di respingere il ricorso del legale.
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Occidentale, L'
"Pur di vincere le legislative Hollande propone d'abbassare l'età pensionabile"
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Data:
08/06/2012
Stampa
Pur di vincere le legislative Hollande propone d'abbassare l'età pensionabile
di Andrea Doria
“France in denial”, la Francia in negazione, titolava durante l’ultima campagna presidenziale francese il
pedante settimanale britannico ‘The Economist’, riferendosi a una campagna elettorale surreale,
contraddistinta da una strano distacco di candidati ed elettori dalla realtà della crisi europea del modello
di spesa pubblica. Anzi, i francesi hanno eletto alla presidenza un politico che più statalista e anticapitalista non si potrebbe.
A solo un mese dal proprio insediamento, infatti, il presidente francese François Hollande fa già parlare
di sé e mostra la sua vera identità. Come si sarà immaginato, non sono buone notizie quelle che arrivano
da Parigi. L’Eliseo ha messo il proprio sigillo politico - che è operazione molto provvisoria visto che
senza maggioranza all’Assemblea nazionale il governo Ayrault di Hollande non va da nessuna parte - su
una proposta di riforma delle pensioni, scritta dalla ministra degli Affari sociali, Marisol Touraine e
promossa al Consiglio dei ministri di questa settimana, che ha l’indubbio privilegio di essere un unicum
europeo.
Perché? La Francia, se la sinistra dovesse conquistare la maggioranza al parlamento francese alle
legislative del 10 e del 17 Giugno prossimo, sarebbe infatti l’unico paese a diminuire l’età di
pensionamento, invece di aumentarla, come accade invece nel resto d’Europa da almeno trent’anni a
questa parte. E anche rispetto alla storia franco-francese, è una mossa abbastanza sorprendente. E’ dal
1981, anno dell’insediamento di François Mitterrand all’Eliseo, eletto con voti socialisti e comunisti, che
l’età di pensionamento non veniva abbassata. Ed è tutto dire.
La proposta Touraine prevede il pensionamento all’età di 60 anni per coloro che hanno versato
contributi sociali per 41,5 anni, avendo iniziato a lavorare a 18-19 anni. Anche le donne con tre o più figli
potranno a loro volta andare in pensione a 60 anni, come pure i vecchi disoccupati. La “riforma” - che
sembra più una restaurazione! - verrà finanziata con maggiori tasse su lavoro e imprese. ‘In negazione’
appunto. Come se in tempo di recessione (e potenzialmente di deflazione europea, stando a quello che ha
affermato nei mesi scorsi il finanziere, e arcigno progressista, George Soros) tassare maggiormente sia la
soluzione ai problemi della Francia e dell’Europa in generale.
La legge, se dovesse passare nella nuova Assemblea che uscirà dalle imminenti legislative, costerà alle
casse dello stato francese 1,1 miliardo di euro solo sul 2013, ed è previsto che nel 2017 lo ‘scherzetto’ costi
già 3 miliardi d’euro all'anno in più rispetto all'anno base 2012. Risultato: cento mila persone in più
all’anno prima in pensione .
E così siamo finalmente arrivati ai primi passi del presidente “de la justice”, della giustizia, come si era
proposto Hollande durante le presidenziali. Ma è davvero una riforma “giusta” questa presentata dalla
ministra Touraine e sigillata dall'Eliseo? Per Dominique Seux, giornalista de “Les Echos”, il Sole 24
francese, questa riforma non solo non risolve le storture dell’attuale situazione previdenziale d’Oltralpe,
ancora piena di privilegi (i dipendenti delle SNCF, i ferrovieri francesi possono andare in pensione a 50
anni!), ma manda il segnale peggiore ai francesi, forse nel breve periodo elettoralmente pagante, di
protezione di privilegio.
V'è certamente un cotè, un lato elettoralistico in questa mossa. I socialisti devono a tutti i costi
conquistare un pezzo significativo degli scranni dell'emiciclo dell'Assemblea se vogliono riuscire a dettare
le regole a tutta la sinistra e fare del quinquennato di Hollande un lasso di governo e non di litigi.
Ancora da capire come il governo Ayrault intenda difendersi dal rischio declassamento. La Francia, già
osservato speciale, rischia di pagare cara la mossa di più tasse e di riforme controcorrente rispetto al
corso europeo. Il rischio in sostanza che già durante l'estate possa arrivare un declassamento del debito
francese da parte delle agenzie di rating. E' accaduto all'America quasi un anno or' sono (salvo che il
presidente di Standard&Poor's, Deven Sharma, dopo aver tolto la tripla A agli Usa si è ritrovato di lì a
poco senza lavoro) e non dovrebbe stupire nessuno se accadesse alla Francia. Questo è il prezzo che si paga quando il proprio debito è detenuto, per più del 60%, all'estero come nel
caso francese. Anche il costo dell'ideologia sale. It's the market, stupid! Prendere nota all'Eliseo.
8 Giugno 2012
Source URL: http://www.loccidentale.it/node/116898
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Sole 24 Ore, Il
"Senza titolo"
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Data:
08/06/2012
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Il Sole- 24 Ore edizione: NAZIONALE
sezione: RISPARMIO GESTITO data: 2012- 06- 08 - pag: 37
Nella tabella Fondi Comuni a Confronto, che verrà pubblicata nell'edizione di PLUS24 di sabato 9.06, saranno pubblicati i rating, la performance e
i rendimenti a 3, 5 e 10 anni relativi a tutti i fondi suddivisi per Cat. Assogestioni di appartenenza. Per i Fondi Pensione Aperti saranno indicati il
rating, la performance a uno e 3 anni dei fondi, con i relativi benchmark.
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Telegraph.co.uk
"Pensioner couples 4,000 a year worse off in three years"
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Data:
08/06/2012
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Pensioner couples £4,000 a year worse off in three
years
A couple retiring today would be almost £4,000-a-year worse off than
those who stopped work just three years ago because of plunging
pension returns, figures show.
According to the Prudential a man retiring this year could expect to receive an annual pension of £18,000, 11 per
cent lower than one who retired in 2009 when they averaged £20,313 Photo: ALAMY
By John Bingham, Social Affairs Editor
10:00PM BST 07 Jun 2012
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The Bank of England’s policy of printing money to help kick-start the economy has been widely blamed for a drop
in annuity rates which determine how much people receive each year on their pensions.
A study by Prudential found that retirement incomes have fallen to a five-year low as separate figures from the
Office for National Statistics also showed that working households are almost £400 a year worse off than at the
start of the financial crisis.
According to the Prudential a man retiring this year could expect to receive an annual pension of £18,000, 11 per
cent lower than one who retired in 2009 when they averaged £20,313.
A woman retiring today will receive just £12,250 in average - including both state and private pensions - down
from £13,671 three years ago.
The gap between men’s and women’s retirement income has narrowed in comparison with last year but mainly
because of the drop in men’s pension returns, Prudential said.
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When they retire, workers use their pension pot to buy an annuity from an insurer, a decision which sets the size of
their pension for life.
But analysts say that, because of historically low interest rates on bonds, hundreds of thousands of people in recent
years have had to buy an annuity which will pay less.
The Bank of England’s policy of Quantitative Easing (QE) is widely credited with driving down annuity rates.
QE works by electronically creating new money which is used to buy government bonds, known as gilts.
Increased demand pushes down the interest rate paid on gilts.
Vince Smith-Hughes, Prudential's retirement income expert, said: “It is imperative for anyone looking to secure a
sufficient income when they retire to begin saving as much as they can, as early as they can, and to do so regularly
through life.
“For those who are still working, it has never been a more important time to save into a pension.”
Meanwhile official figures from the ONS published yesterday show that the number of people classed as at risk of
poverty has fallen over the last five years – but only because the rest of the population is less well off overall.
The ONS calculated that 17.1 per cent of the population, or 10.7 million people, were at risk of poverty down from
19 per cent.
Relative poverty is defined as having less than 60 per cent of the median disposable income.
In 2010 the median household incomes in Britain stood at £14,673, some £395 lower than the figure for 2008.
Pensions
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Telegraph.co.uk
"Women 6,000 worse off in retirement"
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Data:
08/06/2012
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Women £6,000 worse off in retirement
The gap between men's and women's retirement incomes is narrowing,
but this is more due to male incomes falling than women boosting their
pension pots, a study has found.
The Bank of England's decision to inject a further £125bn into the economy had hit pension funds 'harder than
expected', according to the NAPF Photo: Ian Jones
6:00AM BST 08 Jun 2012
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The typical sum that men and women expect to retire on in 2012 including their private, company and state
pensions has reached a five-year low of £15,500 annually, compared with £16,600 in 2011, Prudential said.
Women retiring this year expect to have a typical annual income of £12,250, around £5,750 less than the £18,000a-year for a man retiring in 2012, according to the research.
The gender gap has been narrowing since 2010, when it stood at £7,400, something which the study said was
mainly due to falls in male incomes.
Men retiring two years ago had an expected annual income of £19,600, while women were retiring on around
£12,200 a year.
Nearly half (49%) of women surveyed believe they will not have enough income for a comfortable retirement,
compared with 40% of men.
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01 Jun 2012
Low interest rates and quantitative easing (QE) have particularly hit annuity rates, which analysts say has resulted
in more than a million pensioners buying an annuity which will pay less for the rest of their lives.
When they retire, workers use their pension pot to buy an annuity from an insurer, a decision which sets the size of
their pension for life.
Annuity rates are linked to the yields on government bonds, called gilts, which have been dramatically reduced by
QE.
Analysts have found that a 65-year-old man with £100,000 could have bought a level income of £7,855 in July
2008, but someone in the same situation this year would only receive an income of £5,923, a drop of just under
25%.
Vince Smith-Hughes, Prudential's retirement income expert, said: "The pension gender gap appears to be
narrowing, but there is still a long way to go.
"Not only does the gap remain stubbornly wide, but anticipated retirement incomes have this year hit a five-year
low for both men and women.
"The practical steps that women can take to improve their retirement income prospects include maintaining pension
contributions during career breaks and, if possible, making voluntary National Insurance contributions after
returning to work."
The retirement gender gap was found to be widest in the South East, where women retiring this year expect to have
£7,878 less income a year on average than men at £12,259 compared with £20,137.
It is narrowest in the North West, with women in the region having an income of around £13,087 a year, compared
with £15,632 for men, a gap of £2,545.
Pensions
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Tirreno, Il
"dal "libretto" allo "zero davvero""
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Data:
08/06/2012
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Pagina 11 - Regione Dal “Libretto” allo “Zero davvero” Ecco alcuni dei prodotti in circolazione: gratis estratti
conto e prelievi, a volte anche l’imposta di bollo Ecco alcune delle offerte che le banche fanno ai pensionati.Unicredit. Si chiama "Conto di Base Unicredit B" ed è
rivolto a chi ha una pensione mensile che non supera 1.500 euro. Annualmente e gratuitamente offre: 6 elenchi
movimenti; 12 prelievi contante allo sportello; operazioni illimitate di prelievo allo sportello automatico dell'istituto
o di quelli del gruppo, sul territorio nazionale; operazioni illimitate di pagamenti ricevuti tramite bonifico nazionale
o Sepa (mercato europeo - Area Euro), incluso l'accredito della pensione; operazioni illimitate di pagamento
attraverso carta di debito; 4 invii di estratto conto e documenti di sintesi; un invio di comunicazione di trasparenza;
un’emissione, rinnovo e sostituzione carta di debito. Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa, Livorno - Banco Popolare.
Battezzato "Conto Libretto", anche questo prodotto è pensato per chi ha una pensione mensile non oltre i 1.500
euro, o per chi ha un Isee pari o superiore a 7.500 euro (a chi ha un Isee inferiore a 7.500 euro, il Banco Popolare
offre un'altra opzione di conto corrente, senza spese ed esente da bollo). Non c'è canone annuo. E non c'è limite al
numero delle operazioni per tutte le tipologie di servizi tipiche di un conto corrente: elenco movimenti, prelievo
contante allo sportello, prelievo tramite Atm (bancomat) dell'intermediario o del Gruppo di appartenenza, ma anche
di altro intermediario; operazioni di addebito diretto, anche area Sepa; pagamenti ricevuti tramite bonifico
nazionale o Sepa, incluso l'accredito della pensione; pagamenti ricorrenti o effettuati tramite bonifico nazionale o
Sepa, con addebito in conto; versamenti contanti e versamenti assegni; operazioni di pagamento mediante carta di
debito; invii di estratto conto, documenti di sintesi, comunicazione di trasparenza; emissione, rinnovo e sostituzione
di carta di debito. Cassa di Risparmio di San Miniato. La proposta si chiama "Zero davvero". È subordinata
all'accredito della pensione (o dello stipendio), in via permanente, sul conto corrente. Possono averlo i clienti che
presentano un amico e i nuovi clienti che si fanno avanti entro il 30 giugno 2012. È un conto ad operazioni
illimitate gratuite, compresa la domiciliazione delle utenze domestiche. Include l'internet banking, bancomat anche
in Europa, carnet di assegni, e l'imposta di bollo è a carico della banca anche se il deposito supera i 5mila euro.
Monte dei Paschi. È il "Conto Gratuito" ed è destinato a chi ha una pensione non superiore a 1.500 euro mensili o
al pensionato che ha un Isee pari o superiore a 7.500 euro. Il canone annuo è azzerato. Senza oneri, sono concesse
queste operazioni: 6 elenco movimenti; 12 prelievi contante allo sportello; nessun limite, invece, per il prelievo
tramite Atm (bancomat) dell'intermediario o del suo Gruppo, sul territorio nazionale; operazioni illimitate per i
pagamenti attraverso carta di debito e per pagamenti ricevuti tramite bonifico nazionale o Sepa, incluso l'accredito
della pensione; 4 invii di estratto conto e documenti di sintesi (spese postali incluse); un invio di comunicazione di
trasparenza; un’emissione, rinnovo e sostituzione di carta di debito. Niente imposta di bollo se il valore medio della
giacenza non supera 5mila euro. Credito cooperativo di Castagneto Carducci. Si chiama "Conto Zero - Pensione" e
lo può avere chi ha una pensione mensile sino a 2mila euro. Non ci sono spese per l'apertura del conto né per il
conteggio di interessi e competenze, non si paga canone annuale ed è gratuita anche la carta di debito nazionale
bancomat/pagobancomat. Non prevede oneri l'invio dell'estratto conto mediante internet banking, il prelievo di
contante allo sportello automatico della stessa banca in Italia, e la domiciliazione delle utenze. Cassa di Risparmio
di Firenze - Gruppo Intesa Sanpaolo. Disponibile un libretto nominativo "Pensione per te" sul quale è possibile
accreditare la pensione. Il libretto è abbinato ad una carta che consente di prelevare contante e di accedere ai
servizi informativi presso tutti gli sportelli automatici del Gruppo, a costo zero. Libretto e carta sono gratuiti. Poste
Italiane. Oltre ai Conti BancoPosta, al Libretto postale ordinario nominativo e alla InpsCard, tra gli strumenti più
facili da usare c'è il Libretto di risparmio nominativo ordinario della Cassa Depositi e Prestiti. Non comporta spesa
di apertura o di gestione, può essere intestato anche ad altre persone e può essere associato gratuitamente alla Carta
Libretto postale. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Tirreno, Il
"sopra i mille euro scatta l'obbligo del conto corrente"
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Data:
08/06/2012
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Pagina 11 - Regione Sopra i mille euro scatta l’obbligo del conto corrente Stop ai contanti: il codice Iban deve
essere comunicato con un modulo che si trova agli uffici Inps o su internet di Giovanna Mezzana Dal primo luglio non sarà più possibile riscuotere in contanti le pensioni di importo pari o
superiore a mille euro; a partire da questa data - salvo ulteriori proroghe dell'ultimo momento - scatta l'obbligo di
avere un conto corrente postale o bancario, oppure un libretto postale o una carta prepagata abilitata, sul quale farsi
accreditare la pensione. Dal primo giugno, Poste Italiane e banche hanno l'obbligo di offrire un conto corrente "di
base" - cioè senza spese di apertura e di gestione delle operazioni standard come l'accreditamento e il prelievo della
pensione - a tutti i pensionati che non percepiscono più di 1.500 euro mensili; tale agevolazione discende da una
convenzione tra ministero delle Finanze, Banca d'Italia, Associazione Bancaria Italiana (Abi), Poste Italiane,
Associazione italiana Istituti di Pagamento e di moneta elettronica (Aiip). Le opzioni sono due: o ci si rivolge a
una banca o alle poste. Aperto il conto, dovremo comunicare le coordinate di esso (il codice Iban) all'istituto di
previdenza (Inps, ex Inpdap, eccetera), mediante un modulo. Pensionati Inps. Il modulo è disponibile presso gli
uffici Inps, ma è anche scaricabile da internet. Fatevi aiutare da chi ha praticità con la rete. Sia il modulo per
l'accreditamento bancario che quello per l'accreditamento presso Poste Italiane sono reperibili su internet; ad
esempio, con il browser Explorer, digitare nel campo di ricerca "inps accreditamento pensione": il primo risultato vi
porta al modulo per l'accreditamento bancario, il terzo risultato al modulo per l'accreditamento postale. Pensionati
ex Inpdap. Il modulo può essere ritirato negli uffici relazioni con il pubblico dell'istituto. Oppure si può scaricare
dal sito www.inpdap.gov.it: in alto sulla destra cliccate "modulistica", nella nuova pagina, al centro, scegliete
"modulistica per la richiesta di prestazioni", quindi "prestazioni pensionistiche", vi si aprirà un lungo elenco di
titoli, scorrete la lista sino al diciannovesimo che recita "Modalità riscossione pensione", cliccate e si aprirà il
modulo. Se aprite un conto corrente postale o un libretto postale, non dovrete comunicare la nuova modalità di
accredito: tali informazioni saranno fornite da Poste Italiane. Attenzione alle spese "occulte". Industria bancaria e
postale sono costrette ad offrirvi conti correnti vantaggiosi. Aprite gli occhi, però, su quel che è incluso nel
pacchetto del conto base. L'Abi precisa che a chi ha una pensione sino ai 1.500 euro mensili deve essere offerto un
conto base per accredito e prelievo della pensione, «fermo restando l'onerosità di eventuali servizi aggiuntivi
richiesti dal titolare». Il che equivale a dire che sarà a pagamento qualunque servizio non esplicitamente previsto
che richiediate. Non solo: tutte le offerte "basic" prevedono un tot di operazioni gratuite (per la "stampata" dei
movimenti al bancomat, per i prelievi contante, eccetera); superato quel limite, si paga tutto, a meno che il conto
corrente non preveda che per una certa tipologia di movimenti le operazioni siano "illimitate". Inoltre, conti correnti
a canone zero non significa automaticamente l'abolizione di tutte le spese. L'imposta sui bolli (trentaquattro euro
circa), per depositi superiori a quota cinquemila euro, nella maggior parte dei casi rimane a vostro carico. Gli
interessi sulle somme depositate, inoltre, spesso sono risicati o la giacenza non è remunerata. Dovete stare attenti
anche allo strumento delle "carte": per disporne, in molti casi, dovrete compilare un contratto a parte, leggete le
eventuali voci di costo. Dalla parte del consumatore. «Sappiate che non avete alcun obbligo ad accettare, ad
esempio, una carta di credito», specifica Giuseppe Minigrilli, presidente di Federconsumatori Toscana, che, rivolto
alle banche, aggiunge: «Date la possibilità di fruire di ulteriori servizi solo laddove vengano richiesti. Che le
banche non utilizzino l'opportunità di avere nuovi clienti come l'occasione per offrire prestazioni accessorie e per
mettere in atto operazioni commerciali». « Su questo aspetto - conclude Minigrilli - vigileremo e saremo molto
severi, anche se apprezziamo lo sforzo in nome della trasparenza dimostrato da alcuni istituti». ©RIPRODUZIONE
RISERVATA