1) introduzione alla normativa

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1) introduzione alla normativa
HP 1
C1 CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITA’
HP1: ESPLOSIVO1
Il regolamento 1357/20142 riconferma la procedura di valutazione, applicata in precedenza,
mediante l’esecuzione di prove di esplosività:
Il rifiuto che contiene una o più sostanze classificate con uno dei codici di classe e categoria di
pericolo e uno dei codici d’indicazione di pericolo figuranti nella tabella 13 è valutato rispetto
alla caratteristica di pericolo HP1, ove opportuno e proporzionato, in base ai metodi di prova. Se
la presenza di una sostanza, una miscela o un articolo indica che il rifiuto è esplosivo, esso è
classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 1.
I rifiuti sono classificati esplosivi in base ai risultati delle prove eseguite sul rifiuto, descritte nel
regolamento 440/20084, metodo A.14: “Proprietà esplosive”.
C1.1 Definizione di rifiuto esplosivo
Il regolamento 1357/2014 definisce un rifiuto con la caratteristica di pericolo HP1 "Esplosivo",
come:
Rifiuto che può, per reazione chimica, sviluppare gas a una temperatura, una pressione e una velocità tali
da causare danni nell'area circostante. Sono inclusi i rifiuti pirotecnici, i rifiuti di perossidi organici
esplosivi e i rifiuti autoreattivi esplosivi.
C1.2 Esplosivi per uso civile
In Italia, i materiali che sono esplosivi sono regolamentati dal Regio Decreto del 1931, noto come
Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS)5 come modificato, dei successivi
regolamenti emanati in base alla legge e del D. Lgs. 2 gennaio 19976, n. 7 “Recepimento della
1
Raccolta di schede sulle caratteristiche di pericolosità HP dei rifiuti, in Appendice C a “La nuova classificazione dei
rifiuti pericolosi” a cura di W. Formenton (scaricabile da www.ecochemgroup.it), tratte e adattate alla normativa
italiana da: Draft waste classification, Guidance on the classification of waste (1st edition 2015) Technical Guidance
WM3. (ww.environment-agency.gov.uk).
2
regolamento (UE) N. 1357/2014 della Commissione del 18 dicembre 2014 che sostituisce l’allegato III della direttiva
2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive. (GUUE L 365/89
del 19/12/2014)
3
del regolamento 1357/2014
4
Regolamento (CE) n. 440/2008 della Commissione. del 30 maggio 2008, che istituisce dei metodi di prova ai sensi del
regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione,
l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) (GUCE L 122 del 31/5/2008
5
Regio Decreto 18 giugno 1931, n. 773 " Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza "( Gazz. Uff. del 26 giugno
1931, n. 146, Suppl. Ord.) e s.m.i. http://www.sanzioniamministrative.it/collegamenti/I%20Codici/TULPS/TULPS.htm
6
GU n 2 del 28/1/1997
1
direttiva 93/15/CEE relativa all'armonizzazione delle disposizioni in materia di immissione sul
mercato e controllo degli esplosivi per uso civile”.
Gli esplosivi in disuso non sono rifiuti, come espressamente riportato all’art. 185 del TUA (Testo
Unico Ambientale, D.Lgs. 152/2006 s.m.i.), modificato dall’art. 13 del D. Lgs. 205/20107 punto
e). Le direttive e i regolamenti europei sulla gestione dei rifiuti hanno da sempre escluso, dal loro
campo di applicazione, i materiali esplosivi in disuso, poiché questi prodotti sono disciplinati da
disposizioni specifiche in merito alla loro gestione dalla produzione, classificazione, detenzione,
spedizione, etc. Il T.U.L.P.S. prevede che i prodotti esplosivi in disuso debbano essere conferiti in
appositi "cantieri di scaricamento", conformi alle disposizioni tecniche emanate dal Ministero
dell'Interno.
In base all’art. 82 del regolamento al T.U.L.P.S, come modificato dall’art. 12 del D.Lgs.
272/2002,8 i prodotti esplodenti sono distinti nelle seguenti categorie:
1) «polveri» e prodotti affini negli effetti esplodenti;
2) «dinamiti» e prodotti affini negli effetti esplodenti;
3) «detonanti» e prodotti affini negli effetti esplodenti;
4) «artifici» e prodotti affini negli effetti esplodenti;
5) «munizioni di sicurezza» e giocattoli pirici.
I prodotti pirotecnici sono disciplinati dal D. Lgs. 4 aprile 2010, n. 589 - Attuazione della direttiva
2007/23/CE relativa all'immissione sul mercato di prodotti pirotecnici.
Con il recepimento da parte del Codice della Strada delle norme ADR, con l’allegato A al
TULPS, così come modificato dal D.Lgs. 7/1997, dal D.M. 272/200210, dal D.Lgs. 58/201111 e
con la direttiva 2003/105/CE recepita in Italia con D.Lgs. 238/05 (Seveso Ter)12, la classificazione
ADR13 è indispensabile per l’identificazione di un prodotto esplosivo anche in Italia.
L’Elenco Europeo dei Rifiuti (EER o CER) contiene le seguenti voci di rifiuti, predefiniti
pericolosi, che si riferiscono direttamente ai rifiuti esplosivi. Tuttavia quando tali materiali sono
regolati dal T.U.L.S.P. sono esclusi dalla disciplina dei rifiuti essendo “ materiali esplosivi in
disuso” e nella valutazione si debbono escludere come rifiuti.
16 01 veicoli fuori uso appartenenti a diversi modi di trasporto (comprese le macchine
mobili non stradali) e rifiuti prodotti dallo smantellamento di veicoli fuori uso e
dalla manutenzione di veicoli (tranne 13, 14, 16 06 e 16 08)
16 01 10 * componenti esplosivi (ad esempio "air bag")14
7
Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008
relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive (SO n. 269 alla GU 10/12/2010,n. 288).
8
G. U. n. 291 del 12 dicembre 2002, Suppl. Ordinario.
9
GU n.93 del 22-4-2010
10
Regolamento di esecuzione del D.Lgs. 7/1997, recante le norme di recepimento della direttiva 93/15/CEE relativa
all’armonizzazione delle disposizioni in materia di immissione sul mercato e controllo degli esplosivi civili (SO GU n.
291 del 12/12/2002).
11
GU n.98 del 29-4-2011 ).
12
Attuazione della direttiva 2003/105/CE, che modifica la direttiva 96/82/CE, sul controllo dei pericoli di incidenti
rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose (SO GU n. 271 del 21/11/2005).
13
ADR: Accord europeen relatif au trasport international des marchandises Dangerous par Route, accordo firmato a
Ginevra il 30 settembre 1957, ratificato in Italia con la legge 1839/1962 (SO GU n. 20 del 23/1/1963. I testi ufficiali
ADR sono esclusivamente quelli in inglese, francese e russo pubblicati dall’ONU sul sito web dell’UNECE:
http://www.unece.org./trans/danger/publi/adr_e.htlm
14
La colorazione in rosso indica che i rifiuti sono pericolosi assoluti.
2
Questa voce è considerata rifiuto essendo stata declassificata come esplosivo.15
16 04 esplosivi di scarto
16 04 01 * munizioni di scarto
16 04 02 * fuochi artificiali di scarto
16 04 03 * altri esplosivi di scarto
Queste voci, pur essendo riportate nel CER, tuttavia non sono rifiuti quando contemplati dal
T.U.L.P.S. Nel capitolo 16 04 del CER ritroviamo gli esplosivi, vale a dire tutti quei prodotti che
hanno caratteristiche esplosive ma che non sono soggetti a normative sugli esplosivi dal punto di
vista della sicurezza.
Altri rifiuti possono contenere sostanze classificate come esplosive, per esempio acido picrico da
laboratorio, che potrebbe rientrare nella voce a specchio
16 05 gas in contenitori a pressione e prodotti chimici di scarto
16 05 06 * sostanze chimiche di laboratorio contenenti o costituite da sostanze pericolose,
comprese le miscele di sostanze chimiche di laboratorio
Ai rifiuti che contengono sostanze esplosive deve essere assegnata la categoria di pericolo HP1.
Particolari tipologie di tali rifiuti, a titolo di esempio, possono essere16 :


componenti esplosivi , sia air bag e sia pretensionatori;
altri rifiuti esplosivi che possono essere di diverse provenienze e tipologie, a solo
titolo di esempio:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
rifiuti delle industrie esplosive e pirotecniche;
scarti di produzione, uso e impiego di esplosivi;
reagenti di laboratorio con caratteristiche esplosive
alcune tipologie di perossidi;
prodotti soggetti a esplosioni;
scarti di poligoni di tiro;
Alcuni esempi:



15
16
I componenti esplosivi dell'auto sono stati declassificati dal Ministero dell'Interno già dal
1999 perché non sono idonei a provocare danni a cose e/o persone se utilizzati come tali,
quindi sono soggetti alla normativa sui rifiuti. Tuttavia, se dal componente dell’auto è
separata la carica esplosiva, questa ritorna oggetto di autorizzazione del T.U.L.P.S. e non
è più considerata rifiuto ma esplosivo.
Un poligono di tiro produce degli scarti costituiti da componenti di oggetti la cui gestione
è soggetta al TULPS. Tuttavia gli scarti disinnescati non sono più soggetti al TULPS e
devono essere gestiti come rifiuti che presentano contaminazione da sostanze esplosive.
Il filtro di un aspiratore antideflagrante, che aspira da una vasca contenente sostanze
esplodenti, sicuramente non è un prodotto soggetto al TULPS ma è certamente un rifiuto.
Se contiene sostanze che hanno un grado di sensibilità agli urti e agli attriti maggiore del
dinitrobenzene, si associa la caratteristica di pericolo HP1 e si procede a scegliere il
codice CER più appropriato: in questo caso il 15.02.02*, indicando nel documento di
Decreto 8 aprile 1999, Gazzetta Ufficiale n. 88 del 16-04-1999.
http://www.primissrl.it/web/index.php?option=com_content&view=article&id=48&Itemid=66
3

classificazione, in particolare, la caratteristica di pericolo HP1. Tuttavia a scopo di
cautela si potrebbe assegnare il codice 16.04.03*, che mette chiaramente sull’avviso il
destinatario che deve possedere una struttura adeguata per vagliare i rischi specifici per le
tipologie di rifiuti che possono produrre esplosioni.
E' necessario svuotare la vasca di accumulo dell'aspiratore di cui al punto precedente: se
lo scarto presenta delle sostanze soggette al TULPS si deve richiedere la licenza di
trasporto al Prefetto; se non classificato di I° per quantitativi inferiori ai 5 Kg, oppure di
V° per quantitativi inferiori ai 25 Kg. In entrambe le circostanze è destinato a “cantieri di
scaricamento” dotati di forni di inertizzazione con appositi impianti di abbattimento degli
inquinanti.
Se il rifiuto non contiene sostanze soggette al TULPS, si procede alla classificazione con
l'attribuzione del CER; se il rifiuto ha una sensibilità maggiore del 1,3-dinitrobenzene si
attribuisce la caratteristica HP1; in questo caso il codice appropriato è il 16.04.03*.17
C1.3 Classificazione
Un rifiuto è classificato esplosivo (HP1) se contiene sostanze appartenenti alle classi di pericolo
del CLP18: esplosivi, sostanze o miscele autoreattive, perossidi organici.
Esplosivi
La classe degli esplosivi comprende:
a) le sostanze e miscele esplosive;
b) gli articoli esplosivi, ad eccezione dei dispositivi contenenti sostanze o miscele esplosive in
quantità tali o di natura tale che la loro accensione o il loro innesco involontari o accidentali non
causano alcun effetto esterno al dispositivo consistente in proiezione, incendio, fumo, calore o
forte rumore;
c) le sostanze, le miscele e gli articoli non menzionati alle lettere a) e b) che siano fabbricati al
fine di produrre un effetto pratico esplosivo o pirotecnico.
Ai fini del CLP, s’intende per:
sostanza o miscela esplosiva: una sostanza solida o liquida (o una miscela di sostanze) che può,
per reazione chimica, sviluppare gas a una temperatura, una pressione e una velocità tali da
causare danni nell’area circostante. Le sostanze pirotecniche sono comprese in questa definizione
anche se non sviluppano gas;
sostanza o miscela pirotecnica: una sostanza o miscela di sostanze destinata a produrre un effetto
calorifico, luminoso, sonoro, gassoso o fumogeno o una combinazione di tali effetti, a seguito di
reazioni chimiche esotermiche automantenute non detonanti;
esplosivo instabile: una sostanza o miscela esplosiva termicamente instabile e/o troppo sensibile
per essere manipolata, trasportata e utilizzata in condizioni normali;
articolo esplosivo: un oggetto contenente una o più sostanze o miscele esplosive;
articolo pirotecnico: un oggetto contenente una o più sostanze o miscele pirotecniche;
esplosivo intenzionale: una sostanza, una miscela o un articolo fabbricati con lo scopo di
produrre un effetto pratico, esplosivo o pirotecnico.
17 L. Cipressi Gestione delle sostanze esplosive :lo smaltimento e la distruzione:
http://www.safetyworkingareas.org/Download/reportage/Gestione-sostanze-esplosive-SMALTIMENTO-edistruzione.pdf
18
Regolamento (CE) N. 1272/2008 (GUCE L 353 del 31/12/2008) del Parlamento europeo e del Consiglio del 16
dicembre 2008 relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele che
modifica e abroga le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e che reca modifica al regolamento (CE) n. 1907/2006 (GUCE
L 353 del 31/12/2008) s.m.i., in particolare gli ATP (Adeguamenti al progresso tecnico).
4
C 1.3.1 Classificazione CLP degli esplosivi
L’allegato VI del CLP, tab. 1.1, suddivide la classe di pericolo esplosivo in sette categorie di
pericolo e la categoria degli esplosivi (Expl) in sei divisioni:
Classe di
pericolo
Codice della classe e
categoria di pericolo
Unst. Expl19
Indicazione
di pericolo
H200
Expl. 1.1
H201
Expl. 1.2
H202
Expl. 1.3
Definizione della divisione
esplosivo instabile, una sostanza o miscela esplosiva
termicamente instabile e/o troppo sensibile per essere
manipolata, trasportata e utilizzata in condizioni normali;
Sostanze, miscele e articoli che presentano un pericolo di
esplosione di massa (un’esplosione di massa è un’esplosione
che interessa in modo praticamente istantaneo la quasi
totalità della quantità presente);
Sostanze, miscele e articoli che presentano un pericolo di
proiezione senza pericolo di esplosione di massa;
Sostanze, miscele e articoli che presentano un pericolo di
incendio con leggero pericolo di spostamento di aria o di
proiezione o di entrambi, ma senza pericolo di esplosione di
massa:
H203
i) la cui combustione dà luogo a un considerevole
irraggiamento termico;
ii) che bruciano gli uni dopo gli altri con effetti ridotti di
spostamento di aria o di proiezione o di entrambi;
Esplosivo
Sostanze, miscele e articoli che non presentano un pericolo
significativo:
Expl. 1.4
— sostanze, miscele e articoli che presentano solo un pericolo
minore in caso di accensione o innesco. Gli effetti sono
essenzialmente limitati al collo e di norma non danno luogo
alla proiezione di frammenti di dimensioni significative o a
distanza significativa. Un incendio esterno non deve causare
l’esplosione praticamente istantanea della quasi totalità del
contenuto del collo;
H204
Expl. 1.5
H205
Expl. 1.6
Nessuna
Sostanze o miscele molto poco sensibili che presentano un
pericolo di esplosione di massa:
— sostanze e miscele che presentano un pericolo di
esplosione di massa ma che sono così poco sensibili che la
probabilità di innesco o di passaggio dalla combustione alla
detonazione è molto ridotta in condizioni normali;
Articoli estremamente poco sensibili che non presentano un
pericolo di esplosione di massa:
— articoli contenenti solo sostanze o miscele detonanti
estremamente poco sensibili e per i quali la probabilità di
innesco o di propagazione accidentale è trascurabile
La suddivisione è effettuata mediante prove utilizzando i metodi di prova del Manuale delle prove
e dei criteri delle raccomandazioni delle nazioni Unite sul trasporto di merci pericolose (ADR)20.
19
Esplosivo instabile, una sostanza o miscela esplosiva termicamente instabile e/o troppo sensibile per essere
manipolata, trasportata e utilizzata in condizioni normali. Fanno parte di questa categoria: nitroglicerina; etil nitrato,
fulminato di mercurio, Piombo azide; dicloroacetilene; etilenglicole dinitrato; Pentaeritrite tetranitrato (P.E.T.N.);
nitromannite; idrossilamina (>55% in soluzione acquosa).
20
http://www.unece.org trans danger ... Rev5 ... ST-S -AC10-11-Rev5-EN.pdf
5
Criteri
Categoria
Per gli esplosivi delle divisioni da 1.1 a 1.6, devono essere
effettuate le seguenti prove di base:
Esplosività: prove della serie 2 di cui alla sezione 12 delle
Raccomandazioni delle Nazioni Unite sul trasporto di merci
pericolose, Manuale delle prove e dei criteri. Gli esplosivi
intenzionali (1)non sono sottoposti alle prove della serie 2
delle Nazioni Unite;
Esplosivi instabili o esplosivi delle divisioni da 1.1 a 1.6
Sensibilità: prove della serie 3 di cui alla sezione 13 delle
Raccomandazioni delle Nazioni Unite sul trasporto di merci
pericolose, Manuale delle prove e dei criteri.
Stabilità termica: prove della serie 3 c) di cui alla
sottosezione 13.6.1 delle Raccomandazioni delle Nazioni
Unite sul trasporto di merci pericolose, Manuale delle prove
e dei criteri. Ulteriori prove sono necessarie per
l’assegnazione alla divisione appropriata.
( 1 ) Comprendono le sostanze, le miscele e gli oggetti che sono fabbricati al fine di produrre un effetto pratico esplosivo o
pirotecnico.
Per un’estesa trattazione di tale suddivisione sulla base dei risultati delle prove, si rimanda al
manuale delle prove e dei criteri.
Sostanze e miscele autoreattive
Le sostanze o miscele autoreattive sono sostanze o miscele liquide o solide termicamente instabili,
che possono subire una decomposizione fortemente esotermica, anche in assenza di ossigeno
(aria). Questa definizione esclude le sostanze e miscele classificate, conformemente a questa
parte, come esplosivi, perossidi organici o comburenti.
Si considera che una sostanza o miscela autoreattiva possiede proprietà esplosive se, durante le
prove di laboratorio, si rivela in grado di detonare, deflagrare rapidamente o reagire violentemente
al riscaldamento sotto confinamento.
Le sostanze o miscele autoreattive sono suddivise in sette categorie, solo le categoria Self-react. A
e B sono prese in considerazione per la classificazione dei rifiuti come esplosivi.
Perossidi organici
I perossidi organici sono sostanze organiche liquide o solide che contengono la struttura bivalente
-O-O- e possono quindi essere considerate come derivati del perossido d’idrogeno, nei quali uno o
due atomi di idrogeno sono sostituiti da radicali organici. Sotto questa denominazione sono
comprese anche le miscele (formulazioni) di perossidi organici contenenti almeno un perossido
organico. I perossidi organici sono sostanze o miscele termicamente instabili che possono subire
una decomposizione esotermica autoaccelerata. Inoltre, possono avere una o più delle seguenti
proprietà:
i) sono soggetti a decomposizione esplosiva;
ii) bruciano rapidamente;
iii) sono sensibili agli urti e agli sfregamenti;
iv) reagiscono pericolosamente al contatto con altre sostanze.
Si considera che un perossido organico possieda proprietà esplosive se, durante le prove di
laboratorio, la miscela (formulazione) si rivela in grado di detonare, deflagrare rapidamente o
reagire violentemente al riscaldamento sotto confinamento.
6
I perossidi organici sono suddivisi in sette categorie, solo le categorie Org. Perox. A e B sono
considerate per la classificazione dei rifiuti esplosivi.
C 1.3.2. Classificazione dei rifiuti
Ai fini della classificazione dei rifiuti esplosivi si prende in considerazione la presenza di sostanze
classificate con i codici di classe e categoria di pericolo e codici di identificazione di pericolo
della tabella 1 sottostante.
Tab. 1
Codici di classe e categoria
di pericolo
Codici di indicazioni di
pericolo
Indicazioni di pericolo
Unst. Expl.
Expl. 1.1
Expl. 1.2
Expl. 1.3
H 200
H 201
H 202
H 203
Expl. 1.4
H 204
Esplosivo instabile
Esplosivo; pericolo di esplosione di massa
Esplosivo; grave pericolo di proiezione
Esplosivo; pericolo di incendio, di spostamento
d’aria o di proiezione
pericolo di incendio o di proiezione
Self-react. A
Org. Perox. A
Self-react. B
Org. Perox. B
H 240
Rischio di esplosione per riscaldamento
H 241
Rischio d’incendio o di esplosione per
riscaldamento
Non sono considerati gli esplosivi della divisione 1.5, con l’indicazione di pericolo H205 Pericolo
di esplosione di massa in caso di incendio, che fanno riferimento alla caratteristica di pericolo
differita HP15 e gli esplosivi della divisione 1.6 che riguarda gli articoli esplosivi estremamente
poco sensibili, per i quali comunque non vi è nessuna avvertenza e nessun consiglio di prudenza.
Le sostanze autoreattive di tipo CD, EF come pure i perossidi organici di tipo CD, ed EF danno
luogo a rischio di incendio e non di esplosione e vanno valutati per il pericolo HP3. Le sostanze
autoreattive e i perossidi di tipo G non hanno elementi specifici di pericolo.
C 1.4 C 1.5 Indicazioni di pericolo correlate
Alcune indicazioni di pericolo non sono legate direttamente alle proprietà esplosive, ma piuttosto
alla capacità di causare esplosioni in presenza di o in combinazione con altre sostanze. I rifiuti
contenenti le sostanze con queste indicazioni di pericolo sono candidati al pericolo HP15. Ad
esempio, una sostanza EUH001, esplosivo allo stato secco, non è pericolosa quando è bagnata, ma
è chiaro che i responsabili della gestione dei rifiuti dovrebbe essere informati delle sue proprietà
esplosive allo stato secco. Le indicazioni di pericolo da considerare per HP15, legate e rischio di
esplosione differita sono:
H205
EUH001
EUH019
EUH044
Pericolo di esplosione di massa in caso di incendio
Esplosivo allo stato secco
Può formare perossidi esplosivi
Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato
C 1.5 Concentrazione limite
Non è possibile stabilire una concentrazione limite generica per questo pericolo. Pertanto i rifiuti
contenenti qualsiasi concentrazione di sostanze con le indicazioni di pericolo
7
H200, H201, H202, H203, H204, H240, H241
dovrebbero essere classificati come rifiuti pericolosi con caratteristica di pericolo HP1 salvo che:


sia noto che altre sostanze presenti nei rifiuti li modificano nella misura in cui essi non
sono esplosivi; oppure
un test dimostri che i rifiuti non sono più esplosivi del 1,3-dinitrobenzene.
Molte delle sostanze classificate come esplosivi manifestano anche altri pericoli. Per esempio, il
1,3,5-trinitrobenzene è classificato come Expl. 1.1 nella tabella 3.1 del CLP con l’indice di
pericolo H201. Questa sostanza è anche classificata:
Acute Tox. 2*
H330 Letale se inalato
Acute Tox. 1
H310 Letale per contatto con la pelle
Acute Tox 2*
H 300 Letale se ingerito
STOT RE 2
H373** Può provocare danni agli organi in caso di esposizione prolungata
Acquatic Acute 1 H400 Molto tossico per gli organismi acquatici
Acquatic Chronic 1 H410 Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
Un rifiuto contenente una concentrazione ≥ 0,25% di tale sostanza sarà pericoloso anche per HP6
in virtù della sua tossicità. Inoltre il rifiuto sarà classificato anche HP14 se il risultato di una delle
prove di tossicità acquatica sarà positiva o la concentrazione è ≥ 0,25%. Tuttavia, in Italia, nel
caso di classificazione secondo ADR, il rifiuto sarà HP14 se la concentrazione è ≥ 2,5%.
C 1.5.1 Limite di Soglia per i perossidi
Un rifiuto contenente perossidi organici classificati come H240 o H241 non ha bisogno di essere
valutato per HP1 se sussistono, entrambe, le seguenti condizioni:


non è presente nessun’altra sostanza pericolosa con gli indici di pericolo elencati nella
tabella 1, e
è soddisfatto uno dei seguenti due criteri21:
(i) il rifiuti contiene > 1% ma ≤ 7% di perossido di idrogeno, e il contenuto di ossigeno
disponibile del perossido organico è ≤ 0,5%;
(ii) il rifiuto contiene ≤ 1% di perossido di idrogeno, e il contenuto di ossigeno disponibile
del perossido organico è ≤ 1%.
Il tenore di ossigeno disponibile, Oi (%) per una determinata perossido organico si calcolo nel
seguente modo:
Oi(%) = ∑ (16*(ni*ci/mi)
dove:
ni = numero di gruppi perossidici per molecola di perossido organico;
ci = concentrazione (% in peso) di perossido organico nel rifiuto;
mi = Massa molecolare del perossido organico.
21
CLP 2.15.2.1
8
C 1.6 Schema del processo decisionale
Il rifiuto è un materiale sottoposto alle
norme sugli esplosivi ?
Il Rifiuto contiene sostanze con codici di indicazione
di pericolo
NO
H 200, H 201, H 202, H 203, H 204, H 240, H 241 ?
SI
NO
oEscluso dalla disciplina
rifiuti
SI
SI
Vi sono informazioni idonee a
dimostrare che il rifiuto non è
esplosivo (es. risultati di test) ?
NO
RIFIUTO NON PERICOLOSO
HP1
RIFIUTO PERICOLOSO
HP1
C 1.7 Metodi di prova
Il metodo di prova UE, che corrisponde alla definizione di HP1 "Esplosivo" è il metodo A.14
della direttiva 92/69/CE, trasposto nel regolamento 440/2008.
Ci sono importanti rischi per la sicurezza nell’esecuzione del test sulle sostanze esplosive e, per
queste ragioni, le prove per il pericolo HP1 devono essere prese in considerazione solo in
circostanze eccezionali, ad esempio, se le decisioni prese senza eseguire test non sono in grado
d’identificare correttamente i rifiuti come pericolosi o meno.
Poiché la caratteristica di pericolo HP1 è molto probabile per un numero di rifiuti potenzialmente
esplosivi, è generalmente possibile prendere una decisione senza eseguire test e classificare i
rifiuti direttamente rifiuti pericolosi HP1.
C 1.7.1 Procedura di screening 22
Le proprietà esplosive sono associate alla presenza in una molecola di taluni gruppi chimici che
possono reagire producendo un aumento molto rapido della temperatura o della pressione. La
procedura di screening è finalizzata a individuare la presenza di questi gruppi reattivi e la loro
capacità di liberare rapidamente energia. Se la procedura di screening indica che la sostanza o la
miscela è potenzialmente esplosiva, la sostanza o miscela deve essere sottoposta alla procedura di
prova (cfr. anche la sezione 10.3 delle Raccomandazioni delle Nazioni Unite sul trasporto di
merci pericolose, Manuale delle prove e dei criteri).
Una sostanza o miscela non è classificata come esplosiva:

22
se la molecola non contiene alcun gruppo chimico associato a proprietà esplosive.
Esempi di gruppi che possono indicare proprietà esplosive figurano nella tabella A 6.1
Ripreso dal CLP
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all'appendice 6 delle Raccomandazioni delle Nazioni Unite sul trasporto di merci
pericolose, Manuale delle prove e dei criteri. La tabella è riportata di seguito, tab. 2.
Tab. 2 Esempi di gruppi chimici che indicano proprietà esplosive in materiali organici.
Struttura chimica
C=C C≡C insaturo
C-Metallo, N-metallo
Atomi di N contigui
Atomi di O contigui
N-O
N-alogeni
O-alogeni

Esempi
Acetileni; acetiluri; 1,1-dieni
reattivi di Grignard, composti organo-Litio
Azidi, composti azo alifatici, sali di diazonio, idrazine, sulfonilidrazidi
Perossidi, ozonuri
Idrossilammine, nitrati, nitrocomposti, nitrosocomposti, N-ossidi,
1,1.ossazoli
Clorammine, fluorammine
Clorati, perclorati, iodosilcomposti
se la sostanza contiene gruppi chimici associati a proprietà esplosive e comprendenti
ossigeno e se il bilancio d’ossigeno calcolato è inferiore a − 200;
Il bilancio d’ossigeno è calcolato per la reazione chimica:
CxHyOz+ [x+ (y/4)-(z/2)] O2 = x CO2 + (y/2) H2O
utilizzando la formula:
Bilancio d’ossigeno = - 1 600 [2x + (y/2)-z]/peso molecolare;


se la sostanza organica o una miscela omogenea di sostanze organiche contiene gruppi
chimici associati a proprietà esplosive, ma l’energia di decomposizione esotermica è
inferiore a 500 J/g e la temperatura iniziale di decomposizione esotermica è inferiore a
500 °C. L’energia di decomposizione esotermica può essere determinata utilizzando
un’appropriata tecnica calorimetrica, o
se, per le miscele di sostanze comburenti inorganiche con materie organiche, la
concentrazione della sostanza comburente inorganica è:
— inferiore al 15 % in massa, nel caso di una sostanza comburente di categoria 1 o 2;
— inferiore al 30 % in massa, nel caso di una sostanza comburente di categoria 3.
Nel caso di miscele contenenti sostanze esplosive note, deve essere applicata la procedura di
classificazione.
C 1.7.2. Metodo di prova A.14/CE.23 Proprietà esplosive
Questo metodo è stato progettato per stabilire se una sostanza o preparato presenta un pericolo di
esplosione quando è sottoposta all'effetto di una fiamma (sensibilità termica) o a urti o
sfregamenti (sensibilità agli stimoli meccanici).
Principio del metodo
Il metodo comprende tre parti:
1) Prova di sensibilità termica. Il metodo prevede di riscaldare la sostanza o il preparato in un
tubo d’acciaio, con vari gradi di costrizione ottenuti mediante piastre forate con diametri diversi di
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Regolamento 440/2008 che sostituisce la Direttiva 92/69/CEE (GUCE L 383 del 29/12/1992) della Commissione, del 31 luglio
1992, recante diciassettesimo adeguamento al progresso tecnico della direttiva 67/548/CEE del Consiglio concernente il
ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative relative alla classificazione, all'imballaggio e
all'etichettatura delle sostanze pericolose.
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orifizio. Questo determina se la sostanza o il preparato tende a esplodere nelle condizioni di stress
termico. La sostanza è considerata esplosiva se si verifica un'esplosione (ad esempio il tubo si
frammenta in tre o più parti) entro un numero fissato di prove di sensibilità termica.
2) Prova di sensibilità meccanica (rispetto agli urti). Il metodo prevede che la sostanza o
preparato sia sottoposta all'urto di una massa lasciata cadere da un'altezza specificata. La sostanza
è considerata esplosiva se i risultati mostrano che si verifica un’esplosione (la combustione con
sviluppo di fiamme è equivalenti a un'esplosione) in almeno una delle sei prove con impatto
specificato, o se il campione è più sensibile del 1,3-dinitrobenzene in una prova d'urto alternativa.
3) Saggio di sensibilità (rispetto all’attrito). Il metodo prevede che la sostanza solida
o pastosa sia sottoposta ad attrito tra superfici standard in condizioni specificate di carico e
movimento relativo. La sostanza è considerata esplosiva se i risultati mostrano che si verifica
un'esplosione (crepitio o combustione con sviluppo di fiamme sono equivalenti a un'esplosione) in
almeno una delle sei prove con attrito specificato, o se il campione è più sensibile del 1,3dinitrobenzene in una prova d’attrito alternativa.
Il metodo di prova fornisce informazioni sulla probabilità che certe sollecitazioni comuni
provochino un'esplosione. Non è idoneo per stabilire se una sostanza o preparato è in grado di
esplodere in qualsiasi condizione.
Le prove sono irrilevanti quando i dati termodinamici disponibili, come ad esempio il calore di
formazione, il calore di decomposizione o l'assenza di certi gruppi reattivi nella formula di
struttura24, stabiliscono, al di là di ogni ragionevole dubbio, che la sostanza o il preparato non è in
grado di decomporsi, formare gas e produrre calore molto rapidamente (cioè il materiale non
presenta alcun rischio di esplosione).
Il metodo non è esclusivo. Esso comprende una pluralità di tipi di apparecchi scelti
specificatamente che sono ampiamente utilizzati a livello internazionale e che danno normalmente
dei risultati significativi. Le persone che effettuano le prove possono utilizzare apparecchiature
differenti per i tre metodi previsti, purché esse possiedano validità scientifica e siano riconosciute
a livello internazionale. In tal caso, si deve determinare la correlazione dei risultati con quelli
ottenuti con il dispositivo specificati dalla norma.
Per evitare danni agli operatori è necessario eseguire un test preliminare per stabilire le condizioni
di sicurezza per l'esecuzione delle tre prove e quindi accertare se le prove di sensibilità prescritte
debbono essere condotte con precauzioni particolari.
Per il test preliminare campioni molto piccoli (circa 10 mg) della sostanza o del preparato devono
essere sottoposti a riscaldamento in una fiamma a gas senza contenimenti fisici, a urti in
qualunque tipo di apparecchio e allo sfregamento con l'impiego di un martello contro un’incudine
o con qualsiasi tipo di macchina che produca attrito.
Il saggio di sensibilità all’attrito non si esegue su liquidi.
Il lettore deve fare riferimento al metodo di prova completo per i dettagli sugli apparecchi e le
sostanze di riferimento specifiche, in aggiunta ai requisiti previsti per le condizioni di prova,
l’esecuzione della stessa, la stesura dei risultati e i criteri di valutazione.
C 1.8 Classificazione ADR dei rifiuti esplosivi HP1
I criteri di classificazione dei rifiuti UE, esplosivi, coincidono con quelli previsti da ADR per il
trasporto solo per la classe Expl. del CLP, che coincide con la classe 1 ADR, ma solo
parzialmente per HP1( divisioni da 1.1 a 1.4). Pertanto un rifiuto classificato HP1 sarà classificato
in classe 1 ADR solo con indicazioni di pericolo H 201, H 202, H 203 e H 204 per i costituenti.
24
Bretherick, L. Handbook of Reactive Chemical Hazards. 4° edition, Butterworths, London 1990 ISBN 0-750-60103-5, 1990, pp. 60
-63.
P.Carson, C. Mumford, 2002. Hazardous Chemicals Handbook. Butterworths Heinemann, pag. 235http://ccc.chem.pitt.edu/wipf/Web/HCH.pdf
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I rifiuti H241 sono classificati in classi diverse in ADR, 4.2 per le sostanze autoreattive e 5.2 per i
perossidi organici.
La categoria di pericolo HP1 per i rifiuti comprende anche gli esplosivi instabili H200, esclusi dal
trasporto in ADR come le materie autoreattive e i perossidi di tipo A, H240.
Al contrario gli esplosivi delle divisioni 1.5 e 1.6 sono esclusi da HP1 ma appartengono alla classe
1 in ADR.
L’assegnazione in ADR della divisione e del gruppo di compatibilità, oltre al numero ONU si
effettua sulla base della tabella A dell’ADR, nota la natura e composizione del rifiuto esplosivo.
Si rammenta, tuttavia, che la maggior parte delle sostanze e degli articoli esplosivi, classificati in
ADR, non sono rifiuti dato che sono esclusi dalla disciplina dei rifiuti gli esplosivi in disuso.
HP1
Unst. Expl. H 200
Self React A H240
Org. Perox.A H240
Expl. 1.1 H 201
Expl. 1.2 H 202
Expl. 1.3 H 203
Expl. 1.4 H 204
ADR
Esclusi al trasporto
Expl. 1.5
Expl. 1.6
ADR classe 1
Self React B ADR 4.1
Org. Perox.B ADR 5.2
Ad esempio, considerando i rifiuti con codice CER 16 caratterizzati dal pericolo esplosivo HP1, la
classificazione ADR risulta:
16 01 10* componenti esplosivi (ad esempio air bag)
ADR:
 UN503 GENERATORI DI GAS PER AIR BAG O MODULI PER AIR BAG O
RETRATTORI DI CINTURE DI SICUREZZA, 1.4 G25
16 04 01* munizioni di scarto
ADR:
 UN0014 CARTUCCE A SALVE PER ARMI o CARTUCCE A SALVE PER ARMI DI
PICCOLO CALIBRO o CARTUCCE A SALVE PER ATTREZZI, 1.4S
 UN0327 CARTUCCE A SALVE PER ARMI o CARTUCCE A SALVE PER ARMI DI
PICCOLO CALIBRO, 1.3C
 UN0275 CARTUCCE PER USI TECNICI, 1,3C
 UN0323 CARTUCCE PER USI TECNICI, 1,4S
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Se sono stati provati conformemente alla serie 6(c) della parte I del Manuale delle prove e dei criteri senza che siano
stati osservati esplosione del dispositivo, frammentazione dell’involucro, né rischio di proiezione o effetto termico che
possa intralciare in maniera significativa le attività di lotta all’incendio o altri interventi di emergenza nelle immediate
vicinanze, si classificano, sulla base della disposizione speciale 280 dell’ADR, come:
UN 3268 DISPOSITIVI DI GONFIAGGIO PER AIR BAG o MODULI DI AIR BAG o RETRATTORI DI CINTURE
DI SICUREZZA, 9, MS, III
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16 04 02 * fuochi artificiali di scarto
ADR:





UN0333 FUOCHI PIROTECNICI, 1.1G
UN0334 FUOCHI PIROTECNICI, 1.2G
UN0335 FUOCHI PIROTECNICI, 1.3G
UN0336 FUOCHI PIROTECNICI, 1.4G
UN0337 FUOCHI PIROTECNICI, 1.4S
16 04 03 * altri esplosivi di scarto
esempio: filtro antideflagrante contaminato con una sostanza esplosiva come perclorato di
ammonio
ADR: UN0402 PERCLORATO D’AMMONIO, 1.1D
16 04 03* altri esplosivi di scarto
esplosivo da mina a base di nitrato d’ammonio, NON HP1
ADR: UN0331 ESPLOSIVO DA MINA TIPO B, 1.5D
16 06 03* Perossidi, esempio perossido di idrogeno
Un rifiuto contenente bis(4-methylbenzoyl)peroxide H 241 risulta :
ADR: UN3101 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO B, LIQUIDO, 5.2 P1.
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