Lucernare Natale impaginato

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Lucernare Natale impaginato
ARCIDIOCESI DI AGRIGENTO
VEGLIA
LUCERNARE
NELLA NOTTE
DI NATALE
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1
T.
La liturgia si svolge in quattro momenti:
I Ringraziamento Lucernare,
II Offerta dell’incenso,
III Preghiera dei Salmi,
IV Celebrazione Eucaristica
La Chiesa è semibuia. Si preparino:
la Lampada della Missione accesa accanto all’Ambone;
le candele o i lumini per tutti i presenti;
un turibolo acceso;
l’incenso e
i fogli per tutti.
Dopo il saluto e le invocazioni, alla Lampada della Missione il sacerdote per primo
accende la candela; da quella stessa fiamma si accendono le candele dell’altare e
quelle dei presenti, secondo l’opportunità si illumina tutta la Chiesa. Nel
frattempo si canta o si recita l’antico inno Luce Gioiosa. A questo segue la
preghiera dei salmi e la Celebrazione Eucaristica. Si conclude la celebrazione con
la benedizione portando a casa quella luce che abbiamo ricevuto, segno di Cristo
Luce del mondo che visita le nostre case e le nostre famiglie.
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Celebra, anima mia, la Vergine Santa che ha generato
Cristo il Re.
S.
I magi e i pastori vennero ad adorare Cristo nato nella
città di Betlemme.
T. Oggi la Vergine partorisce il Re delle genti dentro la
grotta.
S.
Oggi il Re delle genti viene partorito come un bambino
dalla Vergine Madre.
T. Oggi i pastori contemplano il Salvatore, avvolto in
fasce e posto in una mangiatoia.
S.
Oggi il Sovrano viene avvolto in miseri stracci,
l’intangibile come un bambino.
T. Oggi tutta la creazione esulta e gioisce perché Cristo è
stato partorito dalla Vergine fanciulla.
S.
Gli angeli annunciano al mondo che è nato il Salvatore,
il Signore, il Sovrano, e noi in questa Notte Santa
uniamo le nostre umili voci al loro canto di gloria:
(dalla Liturgia Bizantina)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli….
segue il canto del Gloria, nel frattempo viene portato il Bambinello, viene
sistemato nel luogo predisposto e viene incensato.
IV. CELEBRAZIONE EUCARISTICA
Continua la Celebrazione Eucaristica come di consueto.
Dopo l’omelia può avvenire la consegna del “Padre nostro” ai missionari,
secondo il rito previsto, se questo non venga fatto in una delle Messe del
giorno.
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Signore».
Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta
stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio
Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la
vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà
Emmanuele».
VEGLIA LUCERNARE
NELLA NOTTE DI NATALE
CANTO D’INGRESSO
scelto liberamente tra i canti della comunità
RESPONSORIO
Ecco compiuta la profetica parola di Isaia: vergine,
S.
infatti, hai generato il Salvatore del mondo e dopo il
parto sei rimasta come prima. Perché era Dio il
generato, e perciò ha rinnovato la natura, ti preghiamo:
T.
S.
T.
SALUTO E INVOCAZIONI
S.
Benedetto il regno del Padre,
del Figlio e dello Spirito Santo,
ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
T.
Amen.
S.
Venite, adoriamo il re nostro Dio!
Venite, adoriamo Cristo, vero Dio e vero uomo,
e facciamo attenti i nostri orecchi.
Venite, adoriamo Cristo stesso, il Re e nostro Dio,
e accogliamolo nel nostro cuore.
Venite, adoriamo, e prostriamoci a lui!
T.
Santo, Santo, Santo
il Signore Dio, l’Onnipotente,
Colui che era, che è e che viene!
Intercedi per la salvezza delle anime nostre.
Non disprezzare dunque, o Genitrice di Dio, le
suppliche dei servi tuoi, offerte a te nel tuo santuario:
poiché porti tra le braccia il Salvatore del mondo, abbi
pietà dei tuoi servitori.
Intercedi per la salvezza delle anime nostre.
in piedi
PREGHIERA CORALE
S.
Celebra, anima mia, colei che è più onorabile e gloriosa
delle schiere celesti.
T. Celebra, anima mia, il Dio che è stato generato nella
carne della Vergine.
S.
Celebra, anima mia, il Re che è stato partorito nella
grotta.
T. Celebra, anima mia, colui che è stato adorato come Dio
dai Magi.
S.
Celebra, anima mia, colui che è stato indicato ai Magi
dalla stella.
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Alla lampada della missione il sacerdote per primo accende la candela; da
quella stessa fiamma si accendono le candele dell’altare, di tutti i presenti
e si illumina tutta la Chiesa. Nel frattempo si canta il seguente inno, che
può cantarsi con le melodie riportate in appendice o in altro modo o si
può aggiungere alla recita del suddetto uno dei canti che lodino Cristo
Luce del mondo portati in appendice o conosciuti dalla comunità.
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I.
INNO VESPERTINO DI RINGRAZIAMENTO
Luce gioiosa della gloria santa
del Padre immortale,
celeste, santo, beato,
o Cristo Gesù!
Giunti al tramonto del sole,
scorgendo la luce della sera,
cantiamo il Padre, il Figlio
e lo Spirito Santo, Dio.
T.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era
nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli.
Amen.
Sulle tue labbra è diffusa la grazia,
Dio ti ha benedetto per sempre.
Il sacerdote invita alla preghiera.
S.
Tu sei degno in ogni tempo
di essere celebrato da voci sante.
Figlio di Dio, che doni la vita,
per questo il mondo ti da gloria!
Che cosa possiamo offrire in dono a te, Cristo,
poiché sei apparso in terra come uomo per noi?
Ciascuna delle creature create da Te
porta a Te il suo rendimento di grazie:
gli angeli: l’inno,
i cieli: la stella,
i magi: i doni,
i pastori: lo stupore,
la terra: la grotta,
il deserto: la mangiatoia,
noi: la Vergine Madre.
Gloria a Te nei secoli. Amen
Poi il sacerdote continua:
S.
L.
Grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene
e da Gesù Cristo, il testimone fedele,
il principe dei re della terra.
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Preghiamo
Tutti si alzano e il sacerdote continua:
S.
T.
Signore Gesù, che facendoti uomo hai unito la fragile
natura umana alla divina grandezza, fa’ che risplenda
sempre in noi la verità, la mitezza e la giustizia,
affinché un giorno possiamo essere accolti alla tua
destra. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen.
Oppure:
S.
O Dio, Padre santo, che hai rinnovato il mondo con
l’incarnazione del Verbo, fa’ che ascoltiamo la parola di
Cristo e ci dedichiamo al suo servizio, per essere degni
di entrare in gioia ed esultanza nella beatitudine del
tuo regno. Per Cristo nostro Signore.
T.
Amen.
LETTURA
Dal libro del profeta Isaia 7, 10-14
In quei giorni, il Signore parlò ad Àcaz: «Chiedi per te un
segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure
dall’alto».
Ma Àcaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il
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L.
T.
L.
T.
L.
T.
L.
T.
Ami la giustizia e l’empietà detesti: Dio, il tuo Dio ti ha
consacrato con olio di letizia, a preferenza dei tuoi
eguali. Le tue vesti son tutte mirra, aloè e cassia, dai
palazzi d’avorio ti allietano le cetre. Figlie di re stanno
tra le tue predilette; alla tua destra la regina in ori di
Ofir.
Sulle tue labbra è diffusa la grazia,
Dio ti ha benedetto per sempre.
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio, dimentica il
tuo popolo e la casa di tuo padre; al re piacerà la tua
bellezza. Egli è il tuo Signore: prostrati a lui. Da Tiro
vengono portando doni, i più ricchi del popolo cercano
il tuo volto.
Sulle tue labbra è diffusa la grazia,
Dio ti ha benedetto per sempre.
La figlia del re è tutta splendore, gemme e tessuto
d’oro è il suo vestito. E’ presentata al re in preziosi
ricami; con lei le vergini compagne a te sono condotte;
guidate in gioia ed esultanza, entrano insieme nel
palazzo regale.
T.
E con il tuo spirito.
S.
A colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il
suo sangue, che ha fatto di noi un regno di sacerdoti per
il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli.
T.
Gloria a te, Signore e Dio nostro,
gloria a te nei secoli dei secoli! Amen.
S.
Preghiamo:
Signore Dio le nostre lucerne sono accese per lodarti e
pregarti in questa notte santa: previenici sempre e
dovunque con la tua luce celeste affinché contempliamo
con sguardo puro il mistero dell’incarnazione di cui ci
hai voluto partecipi. Per Cristo nostro Signore.
T.
Amen.
Oppure:
S.
Sulle tue labbra è diffusa la grazia,
Dio ti ha benedetto per sempre.
Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli; li farai capi di
tutta la terra. Farò ricordare il tuo nome per tutte le
generazioni, e i popoli ti loderanno in eterno, per
sempre.
T.
Preghiamo:
O Dio, che con l’inizio del mondo, creando la luce,
dissipasti le tenebre, ti preghiamo: venga presto il
creatore della luce, affinché i popoli, liberati dal dominio
del peccato, vadano degnamente preparati incontro al
tuo Figlio che viene, Gesù Cristo nostro Signore. Egli
vive e regna per tutti i secoli dei secoli.
(dal Rotolo di Ravenna)
Amen.
Sulle tue labbra è diffusa la grazia,
Dio ti ha benedetto per sempre.
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5
II.
più attentamente il misterioso messaggio del
firmamento, possiamo unire l’inno della nostra lode al
grande coro dell’universo. Per Cristo nostro Signore.
OFFERTA DELL’INCENSO
Segue il canto che accompagna l’Offerta dell’incenso, o un altro canto
conosciuto dalla comunità.
Rit. Gloria a te, Cristo Gesù,
oggi e sempre Tu regnerai!
gloria a te! Presto verrai:
sei speranza solo Tu!
Sia lode a te! Verbo del Padre,
Figlio dell'uomo, nato a Betlemme,
ti riconoscono magi e pastori.
Solo in te pace e unità!
Amen! Alleluia! Rit.
Sia lode a te! Tutta la Chiesa
celebra il Padre con la tua voce
e nello Spirito canta di gioia.
Solo in te pace e unità!
Amen! Alleluia! Rit.
Quindi il Sacerdote pone l’incenso nel turibolo e durante il canto incensa
la croce e l’altare, poi recita la Preghiera:
S.
Tutti gli esseri ti rendono omaggio, o Dio,
quelli che parlano e quelli che non parlano,
quelli che pensano e quelli che non pensano.
Il desiderio dell’universo,
il gemito di tutte le cose,
salgono verso di Te.
Tutto quanto esiste, Te prega,
e a Te ogni essere
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T.
Amen.
L’antifona può essere cantata o sostituita con un ritornello adatto.
Salmo 44
L.
T.
L.
T.
L.
T.
seduti
Effonde il mio cuore liete parole, io canto al re il mio
poema. La mia lingua è stilo di scriba veloce.
Sulle tue labbra è diffusa la grazia,
Dio ti ha benedetto per sempre.
Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo, sulle tue labbra è
diffusa la grazia, ti ha benedetto Dio per sempre. Cingi,
prode, la spada al tuo fianco, nello splendore della tua
maestà ti arrida la sorte, avanza per la verità, la
mitezza e la giustizia.
Sulle tue labbra è diffusa la grazia,
Dio ti ha benedetto per sempre.
La tua destra ti mostri prodigi: le tue frecce acute
colpiscono al cuore i tuoi nemici; sotto di te cadono i
popoli. Il tuo trono, Dio, dura per sempre; è scettro
giusto lo scettro del tuo regno.
Sulle tue labbra è diffusa la grazia,
Dio ti ha benedetto per sempre.
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(Frisina)
seduti
Dall’Ambone un cantore canta le strofe e tutti rispondono con il
Ritornello.
Salmo 18 A
T.
I cieli narrano la gloria di Dio
e il firmamento annunzia l’opera sua;
Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia!
Cant. Il giorno al giorno ne affida il messaggio,
la notte alla notte ne trasmette notizia;
non è linguaggio non sono parole
di cui non si oda il suono. Rit.
T.
Oppure:
S.
Cant. Là pose una tenda per il sole che sorge,
è come uno sposo dalla stanza nuziale;
esulta come un prode che corre
con gioia la sua strada. Rit.
Cant. Lui sorge dall’ultimo estremo del cielo
e la sua corsa l’altro estremo raggiunge.
Nessuna delle creature potrà
mai sottrarsi al suo calore. Rit.
Cant. La legge di Dio rinfranca l’anima,
la testimonianza del Signore è verace.
Gioisce il cuore ai giusti precetti
che danno la luce agli occhi. Rit.
Il sacerdote invita alla preghiera.
S.
Preghiamo
Tutti si alzano e il sacerdote continua:
S.
O Dio, che per mezzo del tuo Figlio hai fatto di noi una
nuova creatura, illuminaci affinché, ascoltando sempre
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che sa vedere dentro la tua creazione,
un silenzioso inno fa salire a Te.
(S. Gregorio di Nazianzo “Poesie dogmatiche”)
Amen.
T.
O Re della pace, dacci la tua pace e perdona i nostri
peccati. Allontana i nemici della Chiesa e custodiscila,
affinché non venga meno.
L’Emmanuele nostro Dio è in mezzo a noi nella gloria
del Padre e dello Spirito Santo. Ci benedica e purifichi
il nostro cuore e risani le malattie dell’anima e del
corpo. Ti adoriamo, o Cristo, con il tuo Padre buono e
lo Spirito Santo, perché sei venuto e ci hai salvati.
(Tradizione Copta “Preghiera dell’incenso”)
Amen.
Oppure:
S.
Padre santo, tu hai voluto che alla sua nascita Gesù
ricevesse dai santi Magi, il dono dell’incenso. Ora,
anche noi lo offriamo a te con devozione nella tua casa;
riconosciamo Gesù vero Dio e manifestiamo il nostro
impegno di celebrare e vivere con la Chiesa i misteri
della sua vita e della nostra salvezza.
Questo buon profumo riempia la tua dimora della
presenza dello Santo Spirito, e allontani da noi lo
spirito del male.
Mentre da questa casa sale a te l’adorazione e la lode, ti
chiediamo, o Signore, di nutrire la nostra fede e di far
crescere in noi e attorno a noi la carità e le opere buone,
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perché tutta la nostra vita, come questo profumo, possa
essere gradita a te, ora e sempre.
T.
Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato.
L.
E ora, sovrani, siate saggi istruitevi, giudici della terra;
servite Dio con timore e con tremore esultate; che non
si sdegni e voi perdiate la via. Improvvisa divampa la
sua ira. Beato chi in lui si rifugia.
T.
Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato.
Segue la preghiera dei Salmi, possono essere usati quelli dell’Ufficio delle
Letture di Natale oppure come riportati di seguito. Dall’Ambone un
lettore proclama le strofe e tutti rispondono con l’antifona, questa può
essere cantata o sostituita con un ritornello adatto.
L.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era
nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli.
Amen.
Salmo 2
seduti
L.
Perché le genti congiurano, perché invano cospirano i
popoli? Insorgono i re della terra e i principi
congiurano insieme contro il Signore e contro il suo
Messia:
T.
Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato.
T.
Amen.
III. SALMI E ORAZIONI
Il sacerdote invita alla preghiera.
S.
Preghiamo
Tutti si alzano e il sacerdote continua:
T.
Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato.
L.
«Spezziamo le loro catene, gettiamo via i loro legami».
Se ne ride chi abita i cieli, li schernisce dall’alto il
Signore.
T.
Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato.
L.
Egli parla loro con ira, li spaventa nel suo sdegno: «Io
l’ho costituito mio sovrano sul Sion mio santo monte».
Annunzierò il decreto del Signore. Egli mi ha detto:
T.
Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato.
L.
Chiedi a me, ti darò in possesso le genti e in dominio i
confini della terra. Le spezzerai con scettro di ferro,
come vasi di argilla le frantumerai».
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S.
O Dio, padre dei credenti, che hai costituito nostro re
Cristo, ascolta la nostra preghiera: concedici di servirlo
con timore, superando le insidie dei nemici, per poter
partecipare, con gioia, alla sua eterna gloria. Per Cristo
nostro Signore.
T.
Amen.
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