V lettera da Entebbe (27 Febbraio 2010)
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V lettera da Entebbe (27 Febbraio 2010)
5a Lettera da Kisoga Entebbe, 27 Febbraio 2010 Carissimi Amici, come potete notare dalla data e dal luogo, non sono più a Kisoga, ieri ci siamo avvicinati e sono ad Entebbe la città giardino, in cui c’è l’aeroporto. Non ho potuto inviare notizie prima di oggi perché in questa ultima settimana si è scatenato il finimondo: piogge torrenziali hanno fatto saltare linee elettriche, eravamo scollegati da internet e la situazione delle piste in foresta è stata disastrosa, pensa che per arrivare a Kampala, la capitale che dista 50 chilometri circa, abbiamo impiegato 4 ore (con una Land Cruiser 4x4, 3000 di cilindrata). Fango rosso ovunque, camion traversati, uomini che spingevano biciclette cariche di sacchi di carbone (naturalmente a piedi nudi) tentando di uscire dai solchi profondi che le ruote dei camion producevano cercando di rimettersi in strada: pieni di fango loro, i sacchi di carbone e le bici. I taxi-pulmini-stramaledetti anche loro traversati o infilati nei canali laterali alla strada, ma poi… una spinta da uno, una spinta da un altro si rimettevano in carreggiata e riprendevano a correre, correre…in condizioni…..Insomma ora sono in un delizioso albergo stile coloniale anglo-africano dove mi lascio un po’ coccolare e soprattutto dove in due giorni cerco di riprendere peso per rendermi presentabile. Domani ho il volo e lunedì arriverò a Bologna. Leonardo e Luciano sono partiti oggi. Questi ultimi dieci giorni sono stati improntati dalla presenza di Leonardo Morozzi e Luciano Fusi che, come sapete, mi hanno raggiunto a Kisoga. Ospiti dei padri della missione per la sistemazione camera, per i pasti venivano dalle suore. Un’esperienza forte anche per loro che avevano già lavorato in Togo, qua è stata un’immersione totale nell’Africa della povertà, delle malattie, degli abbandoni, della sofferenza. La sera successiva all’arrivo dei nostri due eravamo invitati a cena dall’Ambasciatore italiano in Uganda, grazie ai contatti di Giovanna Dani che aveva annunciato la nostra presenza prima che partissimo. Una volta qua sono stata contattata direttamente dall’Ambasciata per l‘invito, quindi tutti belli sistemati siamo andati a casa dell’Ambasciatore. Lui e la Signora ci hanno accolto con vera cordialità e hanno offerto la loro disponibilità a fornire qualsiasi informazione possa servirci. Una bella casa nel quartiere delle ambasciate, la cena servita in terrazza con vista su tutta Kampala. Persone interessantissime: lui è stato per anni ambasciatore in Cina, la moglie, anche lei dipendente dell’Ambasciata, lo ha sempre seguito. Hanno delle storie fantastiche da raccontare, esperienze di vita vissuta in cento luoghi diversi e in situazioni davvero particolari. Leonardo non si è lasciato sfuggire l’occasione per offrire all’Ambasciatore l’adesione al nostro Club Rotary in qualità di socio onorario. Anch’io non mi sono fatta sfuggire l’occasione ed ho proposto alla signora la stessa qualifica in Gocce di Vita. Credo proprio che la sua esperienza e le sue conoscenze ci saranno di grande utilità per i nostri progetti in Uganda. Bella serata! Purtroppo la pioggia ha rallentato le nostre attività questa settimana ma siamo riusciti a far visita a tante famiglie che sono state aiutate con la prima parte dei contributi. Abbiamo raggiunto luoghi inaccessibili e constatato quanto manchino davvero di tutto. Non hanno assolutamente niente altro che un tetto di paglia sulla testa, dormono tutti assieme per terra e non sanno se quel giorno potranno avere qualcosa con cui sfamare i piccoli. Con ciò che abbiamo cominciato a dare loro potranno allevare gli animali da cortile e impiantarsi un orto. Leonardo e Luciano sono rimasti molto colpiti dalla situazione di indigenza di questa area e così abbiamo cominciato a parlare di progetti da realizzare per dare una prospettiva di vita a queste famiglie. Questi spostamenti sono un vero tour de force, le strade anzi…le piste, invereconde! Nel corso della settimana si è avviata anche la seconda fase del progetto con la parte restante del denaro raccolto a Natale con la Cena degli Auguri del Rotary Club Firenze Brunelleschi: di nuovo distribuzione di animali, sementi, arnesi e mangimi. ad altre 40 famiglie. Anche in questa occasione la pioggia ha diluito nell’arco di due giorni il ritiro di animali e cose ma siamo riusciti a documentare con foto e telecamera. In totale abbiamo provveduto a 70 famiglie, inoltre, poiché abbiamo potuto contare su un ottimo cambio Euro-Scellini abbiamo realizzato una bella sommetta che abbiamo affidato a suor Judy per l’acquisto di medicinali per la cura della malaria e per fronteggiare quelle che lei reputerà emergenze mediche. Con il contributo dei soci di Gocce di Vita abbiamo fornito, all’infermeria delle suore, medicinali per la cura della malaria a coprire il fabbisogno di un mese e abbiamo deciso di costituire una Borsa di Studio di un anno per una ragazza che il prossimo mese potrà iscriversi ad una delle rarissime scuole professionali per il turismo. Domenica ci siamo presi una vacanzina per fare un’escursione a Ginjia alle sorgenti del Nilo e alle cascate di Bujagali. Una vera emozione vedere dove il Nilo nasce per poi percorrere 6.000 chilometri in Africa fino a sfociare nel Mediterraneo! La settimana è ripartita con la chiusura delle attività e dei progetti. Leonardo e Luciano stanno verificando la possibilità di istituire una scuola superiore di agronomia e agricoltura per utilizzare quelle risorse naturali che vi sono: una terra fertilissima e tantissimi ragazzi che dopo i 14 anni potrebbero imparare a coltivarla, fornendo loro le conoscenze e gli strumenti adeguati. Ho finito per quanto mi è stato possibile le lezioni di inglese consegnando i libri di testo donati dal British Institute of Florence alle ragazze del Congo. Siamo partiti da Kisoga fra i mille grazie e le tante manine che ci salutavano. Credo che tutti noi di Gocce di Vita, ognuno per la propria parte, abbiamo fatto un gran bel lavoro se consideriamo che siamo nati solo da tre mesi… Vi saluto con molta riconoscenza e vi ringrazio per avermi sostenuto e tenuto compagnia con l’impegno di queste lettere e per avermi dato l’opportunità di condividere con voi ciò che ho vissuto. Vi abbraccio. Daniela Roselli Presidente Gocce di Vita, Onlus P.S…..alla fine ho adottato Brenda, o…..lei ha adottato me??