Libera la fantasia dei bambini con i giochi della natura: spazio a
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Libera la fantasia dei bambini con i giochi della natura: spazio a
PRIMA INFANZIA GIORNALE DI BRESCIA LUNEDÌ 30 MARZO 2015 11 EVERGREEN Libera la fantasia dei bambini con i giochi della natura: spazio a legno e tessuto Quante «situazioni» si possono inventare davanti ad una pila di mattoncini, un carrettino, una cucina di legno? Infinite storie per giocare Castelli, cavalli a dondolo, macchinine ma anche costruzioni e pastelli. Chi non ha mai provato a giocare a «Memory» oppure a costruire manieri con dei semplici mattoncini? Eppure siamo pur sempre nella società delle tecnologia, quella dei videogiochi, dell’intrattenimento davanti a uno schermo. Allora perché i giochi di una volta, quelli che non avevano bisogno di bottoni o leve, non muoiono mai? Anzi, sembrano proprio tornare in auge? Gli esperti, ovvero coloro che i giochi li pensano, li producono e li vendono consapevolmente, non sembrano avere dubbi: in un tempo in cui tutto appare artificiale, i bambini (e i genitori per loro) premiano la naturalezza e la spontaneità di alcune forme di intrattenimento. Quelle più genuine, costruite con materiali naturali, in primis legno e tessuto; quelle più rispettose dell’età di chi li utilizza; quelle che ben si Szwt6MikbtINeCg526x9l5ZO2a6Gpb5578HrkTHDwyQ= adattano all’evoluzione delle capacità e delle competenze dei piccoli fruitori; quelle che, infine, non mettono confini alla fantasia. Un videogioco è un videogioco per chiunque se lo trovi fra le mani. Ma tanti pezzettini di legno possono diventare un castello per qualcuno, una barca per qualcun altro. Così come dei cubi di tessuto possono essere impilati a formare una torre oppure disposti in modo da creare una pista per le macchinine. I giocattoli più genuini sono quelli pensati proprio per aprire le porte dell’immaginazione, in modo che gli unici freni alla fantasia siano quelli posti dallo stesso bambino. Che, oltre a fantasticare, farà tesoro di esperienze utili alla sua formazione, senza mai perdere il distacco con la realtà. Ecco perché i genitori sembrano essere sempre più a favore di una tipologia di giocattoli che, nei materiali e nei colori, richiama la natura e tutto ciò che ci circonda. Il legno dei mattoncini, delle macchinine, dei cavalli a dondolo, dei giochi trainabili, delle piste e perfino dei tasselli dei puzzle non può che rispecchiare una delle anime della natura. Parallelamente alla scelta di un intrattenimento «genuino», le famiglie sembrano apprezzare sempre di più i laboratori tenuti da personale qualificato (fra cui educatori, insegnanti e professionisti di vari settori): veri e propri spazi gioco che permettono ai bambini di divertirsi avvicinandosi, ogni volta, a mondi ed esperienze diverse. Dalla musica al teatro fino alle arti manuali: attività studiate da chi conosce e ama il mondo della prima infanzia, senza mai dimenticare l’aspetto ludico. Ovvero il divertimento. Giocare infatti, prima ancora che imparare, significa divertirsi. Non a caso il gioco è il primo vero «lavoro» di ogni essere umano.