Una passione tramutata in lavoro,La nuova evoluzione
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Una passione tramutata in lavoro,La nuova evoluzione
Jack Huston protagonista della nuova campagna pubblicitaria di Tod’s Milano 17 agosto 2016 – Cosa hanno in comune il remake di BenHur, il film colossal statunitense e il brand marchigiano Tod’s produttore di scarpe e accessori di lusso? Una sola è la risposta: Jack Huston. L’attore statunitense, infatti sarà il protagonista del remake diretto dal regista kazako Timur Bekmambetov, che ha scelto la città di Matera e Cinecittà per le riprese, e verrà proiettato nelle sale cinematografiche dal 29 settembre, in concomitanza con la campagna autunno/inverno 16/17 del marchio marchigiano. Una celebrazione all’ennesima potenza per il lifestyle italiano, dove l’attore arrivato in Italia a maggio, è stato immortalato dal fotografo inglese Tom Craig, per interpretare la nuova campagna che rivive l’Italian lifestyle. Jack Houston afferma in più interviste che ama il cibo, la cultura e le persone italiane, un amore accentuato durante le riprese del film. L’amore quindi palese per l’Italia e la passione per i prodotti di Tod’s, hanno reso ancor più affascinante la sua interpretazione per la campagna pubblicitaria. di Cristiano Gassani Una passione lavoro tramutata in Firenze 7 agosto 2016 – Il tatuaggio da molti secoli è stato impiegato presso moltissime culture, accompagnando l’uomo per gran parte della sua esistenza. Una forma d’arte sempre più diffusa, un segno indelebile sulla pelle, diffuso a tutte le età. Potremmo considerare il tatuaggio come una traccia di noi, che racconta il nostro vissuto, ma anche un nuovo inizio, oppure una pazzia del momento. Oggi ormai oltre la metà della popolazione mondiale ha un tatuaggio, tanto che, forse, possiamo affermare che in questo momento la vera trasgressione risiede nel fatto di possedere un corpo immacolato. Sono sempre stato un amante del tatuaggio così decido di andare in uno studio della mia città natale, per capire meglio qual è la tendenza del tatuaggio in questa estate 2016, e se farne uno oppure no. Arrivo allo studio di un tatuatore che mi hanno consigliato degli amici, subito noto l’ambiente che ricorda una vecchia “tatueria”, con qualche accenno di modernità. Mi viene incontro Matteo, meglio conosciuto in città come il Chizo, un corpo cosparso di tatuaggi e un gran sorriso, sono le prime cose che noto. Visto che al momento non c’erano ancora clienti inizio una chiacchierata con lui. Mi racconta che, non si reputa assolutamente un tatuatore ne un artista, ma semplicemente una persona che fa con amore il suo lavoro, e che si è costruito tutto con calma, pazienza e umiltà. Figlio di operai, mi confessa che ha sempre voluto fare questo mestiere, da sempre è stato un sogno, fin dalla tenera età quando andava al mare e con una penna si divertiva a scarabocchiare la gente. Oggi il “Chizo”, vanta un’importante collaborazione con lo studio “Electric Tattoing Viareggio”, il rinomato studio viareggino di Pepe e Zuno, che credendo nelle sue possibilità hanno iniziato una collaborazione mossa da una gran passione, che lo farà sicuramente crescere. “Amo il mio lavoro, non ho mai voluto fare altro , questo è il sogno di una vita, vivo tatuando, amo tatuare, ogni giorno penso quanta fortuna ho avuto per tutto questo” afferma Matteo, che confessa che tanto sostegno gli arriva dalla famiglia, dalla fidanzata Michela e gli amici più stretti, senza dimenticare i tanti clienti affezionati a lui e ai suoi tatuaggi. Una lunga chiaccherata che mi invoglia a farmi un tatuaggio dal Chizo, naturalmente appena avrò deciso il soggetto. Con una gran saggezza sempre accompagnata da una gran umiltà, visto l’arrivo di clienti pronti a farsi “scarabocchiare” la pelle, mi congeda dicendo che il tatuaggio è qualcosa che ti porti dentro , è qualcosa di talmente estremo e drastico che ti resterà per la vita, qualcosa che ti cambierà per sempre e non morirà mai, quindi di pensarci bene se farlo e se decidessi in positivo di pensare bene al soggetto. Naturalmente non posso che seguire il suo consiglio e tornare quando sarò convinto. di Cristiano Gassani La nuova evoluzione di Nike Air Max Milano 28 luglio 2016 – Ormai da alcuni decenni Nike è un brand innovativo, sempre attento ai cambiamenti e ai bisogni dei suoi compratori mediante l’uso di tecnologie innovative, come ad esempio la “Visible Air”, adottata per Air Max 1. Il marchio americano di sportswear, presenta Nike Air Max 1 Ultra Flyknit, la più leggera e tecnologica Air Max mai prodotta, firmate dal designer e capo del progetto Ben Yun. La struttura più corposa sul tallone garantisce ulteriore supporto, accompagnate da cuciture sopra la suola intermedia che ricordano la prima Air Max nata nel 1987. Leggera e flessibile, fornisce maggior comfort e performance presenta un tessuto Flyknit, leggero sulla punta e sulla linguetta, per garantire massima traspirazione. La scarpa, che sarà disponibile nei negozi a partire da mercoledi 28 luglio in tutti gli store. di Cristiano Gassani Una mostra luminosa Gagosian Gallery alla Roma 23 luglio 2016 – Frank Gerhy, architetto canadese, noto per il suo approccio scultoreo e organico alla progettazione, e per i progetti audaci e l’impiego creativo dei materiali, è tra i massimi esponenti della corrente “Decostruttiva”. Un lungo percorso di ricerca e sperimentazione nel campo della scultura e anche dell’arredamento, è oggi presente alla Gagosian Gallery di Roma, nella veste di scultore. La galleria, presenta invece le Fish Lamps, sculture luminose che rappresentano pesci. “Una forma perfetta”, secondo l’architetto, che inseguendo quello movimento particolare creò le prime sculture luminose poi esposte in mostra a Londra, Parigi, Hong Kong. Gerhy adottò il pesce come motivo ricorrente del suo imprevedibile lavoro, segno rintracciabile in molte linee ondulate e curve dei suoi edifici. Nel 2012, Gerhy è anche tornato a rielaborare il suo progetto originale, avviando la realizzazione di un flessuoso gruppo di Fish Lamps, che oggi potrete ammirare di persona a Roma. di Cristiano Gassani Adidas NMD: la nuova sneakers firmata Pharrel Williams Milano 20 luglio 2016 – Dopo aver personalizzato a più non posso Superstar e Stan Smith, Pharrell Williams sempre in collaborazione con Adidas, personalizzerà la NMD. Design decisamente accattivante, che unisce tecnologia all’avanguardia con il DNA del brand tedesco, la nuova sneaker è dotata di una tomaia gialla traspirante, con un nuovo sistema di allacciatura che crea una sensazione di libertà e movimento, Un comune denominatore di amore, passione, entusiasmo, energia e colore, rende questo nuovo concept creativo, un collegamento tra le persone, attraverso innumerevoli sfaccettature. Venduta al prezzo di 240 euro, la NMD sarà disponibile in quantità limitata, a partire dal 22 luglio presso i rivenditori selezionati, e presso i negozi Billionaire Boys Club Flagship Stores di tutto il mondo. Mentre dal 25 agosto, sarà disponibile presso i negozi Adidas Originals Flagship Store. .E allora non ci resta che augurarvi buon acquisto. di Cristiano Gassani Una urban collection pensiero ecologico dal Milano 17 luglio 2016 – Presentata al FuoriSalone 2016, Amor Vacui si presenta come una urban collection composta da complementi d’arredo. Nata dalla collaborazione tra Callesella Lab e SID, la collezione si presenta come un concept proposto da un team di studenti. Composta da tre elementi “Joint”, “Twist” e “Freedom”, un mix che va dalla libreria al tavolino, hanno tutte in comune il punto di partenza ovvero la considerazione per il living. Dotata di personalità, la collection, adatta soprattutto per un pubblico attento alla sostenibilità, alla sperimentazione e alla possibilità di cambiare gli elementi. Materiali come il legno, vengono espressi attraverso una lavorazione naturale con cura dei dettagli e delle finiture. Un pensiero quindi ecologico propenso alla sperimentazione. di Cristiano Gassani Luca Rubinacci: imprenditore su misura un Milano 13 luglio – Sportivo dalla nascita, forte spirito “Made in Italy” e due generazioni alle spalle di imprenditori della sartoria napoletana, mixati ad una verve rigorosamente prestigiosa, sono i tratti distintivi di Luca Rubinacci. Ambizioso dalla classe innata, ha sempre avuto un gran amore per il mare che l’ha spinto fino ai 20 anni a fare il velista, per poi entrare in seguito nell’ azienda di famiglia. Un brand in forte ascesa, quello della famiglia Rubinacci, ad oggi presente con i suoi atelier nelle città di Milano, Napoli e Londra. Luca, cosmopolita per dedizione, è spinto da una forte passione che lo porta in giro per il mondo sempre pronto a creare ogni giorno per il singolo cliente un abito, dietro il quale si cela tanto amore e tradizione. Luca ci spiega che i suoi clienti, sono uomini che non vestono bene soltanto per andare al lavoro, ma anche per altre occasioni sentendosi appagati da prodotti di qualità, desiderosi di apparire impeccabili e disinvolti. Un vero e proprio lifestyle insomma, creato in base all’esigenza del cliente, le sue abitudini e il contesto in cui vive. Con gran umiltà, racconta che l’unica fonte da cui trae ispirazione per tutto è il padre. Con le sue foto del passato crea le nuove collezioni, e con i suoi consigli ha un positivo approccio alla vita. Non si può non notarlo durante le numerose Fashion Week e le manifestazioni di Pitti Immagine, eventi che Rubinacci vede come una buonissima occasione per far Public Relations, ma anche per sfoggiare elegantissimi e impeccabilissimi outfit, poi minuziosamente postati sulle sue seguitissime pagine Facebook e Instagram. Una chiaccherata interessante quella con Luca Rubinacci che ci sottolinea che il suo desiderio per il futuro è continuare senza mai guardarsi indietro e senza mai fare il passo più lungo della gamba, perché piano piano si arriva ovunque. E noi siamo sicuri che di strada questo giovane imprenditore ne farà ancora tanta. di Cristiano Gassani Quando luminosa l’arte diventa Milano 10 luglio 2016 – Il nome “Nepenthes Paisleyi” deriva da una pozione magica greca che causerebbe al bevitore di dimenticare il dolore, l’afflizione e la tristezza, il solito nome che il designer americano Dan Corson ha dato alla sua scultura. Una speranza che auspica a chiunque ne entri visivamente in contatto, un abbaglio, dato dalla bellezza e imponenza delle sue sculture. Come quasi entrare in un mondo parallelo, le opere installate nella città di Edmonton, in Canada, sono luminose monocromatiche di giorno, con un carattere completamente diverso di notte. Luci led rendono dinamiche e impossibili da non notare, queste opere che abbracciano più ambiti e più discipline come ad esempio arte, architettura e design, senza mai perdere il contatto con quella magia che solo le opere d’arte posso regalare. di Cristiano Gassani Alessandro Squarzi: passione e un amore diventa lavoro una che Milano 6 luglio 2016 – Il destino spesso regala fantastiche sorprese, e quasi per caso a volte nascono delle passioni, come quella di Alessandro Squarzi per la moda. Difficile non notarlo, un’eleganza decontratta che rispecchia lo stile gypsyclassic, un’aspetto da teenager con quel vissuto da attore hollywoodiano, accompagnato sempre dal suo sorriso ammaliante che rispecchia l’idea di “belle epoque” ed eleganza fuori dai canoni. Alessandro, fascinoso imprenditore 50enne romagnolo, è uno degli uomini italiani più famosi nel fashion system e nella rete. Non passa certo inosservato, una vita on the road, sempre alla scoperta di nuove tendenze e alla ricerca di mercati vintage inesplorati. Classe innata, dinamico, innovativo, dal forte spirito cosmopolita, inizia quasi tutto per caso comprando i suoi primi “Levis Big E” e le camicie militari nell’adolescenza, al mercato della Montagnola a Bologna. E’ forte il trasporto di Alessandro per la moda, così all’età di 20 anni ci racconta che inizia a lavorare in un negozio d’abbigliamento a Forlì dove divenne responsabile, per poi fare in seguito il rappresentante. Una passione e amore per questo mondo che ad oggi gli hanno regalato tante soddisfazioni, come ad esempio lo sviluppo e il crescere dei due suoi brand Fortela e AS65. Vederli nelle vetrine dei negozi più belli, afferma Mr Squarzi è la dimostrazione del fatto che la passione investita nel crearli è stata compresa e apprezzata. Il mondo del vintage è sempre stata la più grande fonte d’ispirazione di Alessandro, che ci spiega che anche grandi maison guardano al passato per cercare spunti per le nuove collezioni, basti pensare a Saint Laurent, Gucci. Secondo la sua concezione i capi vintage possiedono un’anima e un fascino che i capi nuovi non potranno mai avere. Una delle manifestazioni dove Squarzi è sempre sotto l’occhio del riflettore, assieme ad amici e colleghi è Pitti Immagine. Un appuntamento che secondo l’imprenditore romagnolo, si conferma ogni anno un’ occasione imperdibile e sempre molto interessante, dove vi è sempre una continua evoluzione del prodotto. Grande estimatore e sostenitore della manifattura e dell’artigianato soprattutto “Made in Italy”, paragona esso a una vera e propria forma d’arte. Convinto sostenitore dei social media, afferma che hanno rivoluzionato le nostre vite e soprattutto il settore della moda. La sua idea di far social è condividere con le persone che lo seguono momenti di vita quotidiana e la passione per il suo lavoro. Seduto davanti a me con l’aria di chi ha ancora tanto da raccontare si congeda con una forte e decisa stretta di mano, pensando e ponderando chissà quale idea per il futuro, in un presente pieno di amore e passione per il proprio lavoro. di Cristiano Gassani L’espressione dell’animo Firenze 3 luglio 2016 – Oggi più che mai in un mondo dove la parola chiave sembra esser globalizzazione, l’arte influenzata da notevoli cambiamenti diventa un’eccellente compagna di vita. Colto così da questa riflessione, decido di andar a vedere una mostra d’arte. La mostra che si tiene fino al 9 luglio a Villa Cuturi, residenza novecentesca sul lungomare di Marina di Massa, ospita la “personale” di un’artista locale, Marco Host. Timido, riservato dall’aria spensierata e sbarazzina, Host, illustratore, pittore, classe 1973, dalle origini austroungariche, è fin dalla prima giovinezza conosciuto nella zona e non solo come un talentuoso artista. Appena arrivato vengo colpito subito da un quadro, e Host che mi accoglie con un gran sorriso mi spiega da subito che la conoscenza dell’anatomia nelle sue opere è fondamentale, ed è stata fonte di ricerca nei suoi primi anni di lavoro. Marco nato come illustratore, fin dagli inizi mixa e sperimenta nelle sue opere acrilico, pittura a olio, decupage, dove spinto dalla gran curiosità affronta le tematiche del corpo, in particolare le espressioni di movimento. Un desiderio sempre maggiore di migliorare le sue tematiche lo spinge agli inizi degli anni 2000 a partecipare a diversi stages a New York, che sviluppano in lui una sorta di alter ego, influenzati anche da diversi accadimenti del suo vissuto. Homo Sapiens questo il suo nuovo profilo dell’artista, vede una predominanza di toni scuri, influenzata dalle emozioni attuali, mentre con “Marco Host”, firma i quadri dipinti con metodo d’illustrazione. Ispirazioni derivanti dalle pellicole cinematografiche anni 50, accennano un gusto rivolto al genere noir, mescolate ad atmosfere venate, di gesti lenti e misurati. Soffusa, monocromatica, che crea un’umanità complessa ma semplice allo stesso tempo, la sua pittura è attenta al tema dell’economia globale. che ultimamente si amalgama alla cultura Profondamente colpito da questa esposizione saluto l’artista, mentre lui con un gesto educato e uno sguardo sognatore mi congeda. di Cristiano Gassani