ASCOLTA CON L`ORECCHIO DEL CUORE SYMPOSIO CIB 2014

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ASCOLTA CON L`ORECCHIO DEL CUORE SYMPOSIO CIB 2014
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Italian 14 Sept.10
ASCOLTA CON L’ORECCHIO DEL CUORE
SYMPOSIO CIB 2014 – Sr. Judith Ann Heble, OSB
Alla fine del Simposio nel 2010, fu chiesto alle partecipanti di far emergere idee su un
possibile argomento per questo Simposio. E’ stato abbastanza chiaro, dalle risposte,
che avremmo dovuto concentrarci sull’ASCOLTO per questo Simposio. Così, abbiamo
intitolato il Simposio: “Ascolta….con l’orecchio del cuore” 1.
Ci sono quattro componenti dell’ascolto nella spiritualità Benedettina. Siamo chiamate
ad ascoltare le Scritture, la Regola, il mondo intorno a noi e ad ascoltarci
reciprocamente.
Avremo tre relazioni principali – due al giorno, centrate su tre di queste componenti
dell’ascolto.
1. L’ascolto di Dio.
Relatrice: Dr. Maria Pina Scanu
Queste relazioni si concentreranno sull’ “ascolto” nelle Scritture.
Nelle Scritture ebraiche o Antico Testamento, ascoltiamo il grande SHE MA’,
Ascolta, Israele …. Il Dio degli Ebrei è raffigurato come un Dio che ascolta il
grido del popolo. Dio dice: “Ho osservato la miseria del mio popolo….ho udito il
suo grido…conosco infatti le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo…e per
farlo uscire …” 2
Nelle Scritture ebraiche c’è un evidente movimento dall’ “ascolto” alla “durezza di
cuore”. I profeti sono franchi nel condannare il peccato di Israele come peccato
di “non ascolto”, per il quale sono diventati di cervice dura e testardi. Sempre,
continuamente, i profeti imploravano: “Se ascoltaste la voce del Signore…”.
Nelle scritture cristiane o Nuovo Testamento, Gesù è presentato in ascoIto
attento del Padre. Talmente attento, che Lui e il Padre sono una cosa sola. Dal
suo Battesimo sino alla morte, Gesù è il nostro modello di ascolto. Durante tutta
la sua vita, Gesù è presentato nel suo lasciare la folla e recarsi in un luogo
deserto per immergersi in Dio, stare in silenzio, pregare e ascoltare. Nei suoi
rapporti con gli altri, egli ascolta coloro che vanno a lui. AscoIta il loro pianto e li
aiuta con un cuore pieno di amore e di compassione. Mentre si prepara alla
morte, si allontana dai discepoli per comunicare col Padre ed ascoltare il
progetto del Signore per lui.
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2
RB 1980, The Rule of St. Benedict, (Collegeville, MN: The Liturgical Press, 1981). Prol. 1, p. 157.
Cf. Es 3,7-8. Traduzione it.: Bibbia di Gerusalemme ed. 1973.
2
La dott. Maria Pina Scanu, docente qui a Sant’Anselmo, ci condurrà attraverso le
Scritture invitandoci ad udire ancora l’invito di Dio ad ascoltare con l’orecchio del
cuore.
2. L’ascolto nella Regola di san Benedetto. Relatrice: sr. Aquinata Böckmann
L’ascolto è la disposizione fondamentale richiesta a tutti i Benedettini. Il nostro
Santo Padre Benedetto ci istruisce sulla primissima pagina della Regola:
“Ascolta, o figlio, gli insegnamenti del maestro; apri l’orecchio del tuo cuore,
accogli volentieri le esortazioni del padre, che ti ama, e mettile efficacemente in
pratica” 3.
“‘Ascolta,’ ‘Ascolta,’ dice la Regola. ‘Ascolta,’ dice la campana. ‘Ascolta,’ dice la
spiritualità monastica. E l’ascolto è tutto ciò in cui consiste la spiritualità
Benedettina in una cultura che guarda, ma che molto raramente ascolta” 4.
Benedetto ci chiama ad ascoltare all’interno della nostra comunità: la Priora o
Abbadessa; la giovane e all’anziana, la malata, l’ospite; ascoltarci
reciprocamente; ascoltare nella preghiera e nel silenzio.
Benedetto ci chiama ad ascoltare, a dialogare con Dio, a tradurre in azione ciò
che sentiamo.
Chi altri se non la nostra cara suor Aquinata Böckmann può fornire le migliori
intuizioni dalla Regola di san Benedetto per la nostra esperienza di ascolto su
questo argomento?
3. L’ascolto dei Segni dei Tempi. Relatrice: Sr. Mary John Mananzan
“Ascoltate oggi la sua voce… Non indurite il cuore” 5.
Che cosa ci sta dicendo la voce di Dio oggi?
Come rispondiamo alla voce di Dio?
Siamo bombardati da voci intorno a noi: le grida dei poveri e dei bisognosi, le
condizioni critiche delle donne, dei giovani e degli anziani.
3
Chittister, Joan D., OSB, The Rule of Benedict, Insights for the Ages, (New York, NY: The Crossroads Publishing
Company, 1992), Prologue 1, p. 19. (Per la traduzione italiana si è adottato il testo tradotto dai Monaci di Noci,
decima edizione 2011).
4
Chittister, Joan D., OSB, Wisdom Distilled From the Daily, Living the Rule of St. Benedict Today, (San Francisco, CA:
Harper & Row, 1990), p. 15.
5
Sal95,8.
3
Queste voci non sono per noi “là fuori”, da osservare a distanza senza che esse
tocchino le nostre vite. Sono parte della nostra realtà e richiedono la nostra
attenzione e una risposta da parte nostra.
Queste voci ci chiedono di essere attente a tutte le voci intorno a noi. Dobbiamo
rispondere sia che siamo monache sia che siamo suore. Ognuna di noi deve
ascoltare con l’orecchio del cuore e rispondere secondo le rispettive tradizioni di
vita monastica.
Noi possediamo una voce profetica da aggiungere alle altre voci intorno a noi.
Come parliamo? Cosa diciamo? Come e dove lo diciamo? Ascoltare bene ci
prepara a rispondere bene.
Sr. John Mananzan, una donna che è stata in ascolto dei segni dei tempi per
tutta la vita e che ha risposto con grande compassione e coraggio, ci sfiderà a
guardarci intorno, a vedere, ad ascoltare, a tradurre in azione quello che
abbiamo visto e ascoltato.
4. L’ascolto reciproco.
La quarta componente dell’ascolto sarà un’occasione per praticare l’ascolto in
questi giorni: nei nostri tempi di silenzio, nelle nostre liturgie quando la Parola di
Dio ci è proclamata, nella nostra preghiera personale e nella lectio: “La capacità
di ascoltare l’altro, di sedere in silenzio alla presenza di Dio, di dare saggia
attenzione e di riflettere è il nucleo della spiritualità Benedettina. La Parola che
cerchiamo parla nel silenzio dentro di noi” 6.
Come ascolteremo nel mezzo del nostro vivere ed essere in questi giorni?
Come possiamo gettarci alle spalle quello che succede a casa, i problemi e le
sfide delle nostre comunità, le nostre cure e preoccupazioni, per concentrarci su
ciò che viene detto?
Durante le nostre discussioni e sessioni di condivisione avremo molteplici
occasioni per praticare l’ascolto reciproco. In questi giorni decidiamo di praticare
l’Ob audire: ascoltare, udire, prestare attenzione
Pratichiamo una volontaria ospitale accoglienza nel nostro ascolto in refettorio,
nelle nostre pause, nelle nostre discussioni al tavolo, non solo verso coloro che
parlano la nostra lingua o esprimono il nostro punto di vista. Ognuno è
importante e chiede di essere ascoltato e rispettato. La voce di ciascuna e la sua
prospettiva contano.
Questo tipo di ascolto richiede una mente aperta e un cuore che ascolta anche
quando l’altra può dire qualcosa su cui non siamo d’accordo. Nessuno possiede
o conosce tutto sul valore dell’ascolto e della conoscenza.
6
Chittister, The Rule of Benedict, p. 61.
4
“Significa mettere i nostri bisogni e attività in attesa, mentre offriamo ospitalità
all’altro.Il modo in cui fare questo è rimanere aperti a partecipare alla
conversazione ” 7.
“Un buon conversatore è pronto a lasciare agli altri il loro turno per parlare. Come
si dice spesso, abbiamo due orecchie e una lingua sola: dovremmo ascoltare il
doppio di quanto parliamo” 8.
Il nostro parlarci sia fatto di accoglienza e rispetto. Ascoltiamo bene, rispondiamo
con profondità.
Non è necessario che troviamo soluzioni a quanto l’altro ha detto. Ascoltate i
bisogni delle altre che sono al vostro tavolo. Ascoltate e udite e sentite quello che
l’altra sta dicendo.
“Quando rifiutiamo di dare spazio agli altri, quando consumiamo tutto lo spazio
del nostro mondo con i nostri suoni e le nostre verità e la nostra saggezza e le
nostre idee, non c’è spazio per le idee di nessun altro. Non rimane nessuno da
cui imparare” 9. “Non ascoltare quindi significa non crescere. Ma oltre a questo,
essere incapace di ascoltare significa anche essere incapace di dare” 10.
“Ascoltare i bisogni di coloro che ci sono vicini anche prima che parlino, richiede
molto ascolto. Ma senza questo, non esiste una buona comunità umana.
L’ascolto e l’amore sono chiaramente una parte. Dobbiamo tutti imparare ad
ascoltare le verità di coloro che ci stanno intorno. L’ascolto ha qualcosa a che
fare con la volontà di cambiare noi stessi e il nostro mondo. L’ascolto è una
disciplina religiosa di ordine primordiale che dipende dal rispetto e porta alla
conversione” 11.
Insieme – nel nostro ASCOLTO, determineremo come e chi siamo l’una per
l’altra e cosa speriamo di essere e di fare. Fermarsi, ascoltare e udire il
messaggio di questo momento. Incliniamo l’orecchio del cuore in un ascolto
reciproco di amore, così saremo lo strumento attraverso cui il carisma monastico
sarà condiviso e alimentato in ognuna di noi e grazie a ciascuna di noi.
Per ascoltare bene, dobbiamo fare spazio al SILENZIO. Rendiamo lo spazio
silenzioso di riflessione quotidiano una ricca opportunità per udire quella “voce
ancora leggera”, da qualunque parte essa vi giunga. Il silenzio ci dà la possibilità
di diventare sensibili a tutte le dimensioni di ciò che siamo e di andare al cuore di
ciò che l’altro ci sta dicendo. Nel silenzio notiamo, aspettiamo e ascoltiamo
7
Casey, Michael, OCSO, The Art of Winning Souls, (Collegeville, MN: Cistercian Publication, Liturgical Press, 2010),
p. 118-119.
8
Ibid., p. 120.
9
Chittister, Rule of Benedict, p. 60.
10
Chittister, Wisdom Distilled From the Daily, p. 18.
11
Chittister, Wisdom Distilled From the Daily, p.19.
5
profondamente ciò che semplicemente è. Manteniamo una posizione passiva,
ricettiva.
“Ascolta con il cuore di Cristo. Ascolta con il cuore di un amante. Ascolta la voce
di Dio. Ascolta nel tuo cuore il suono della verità, il modo in cui arriva, come un
pezzo di cristallo di qualità quando è colpito da un’asta di metallo” 12.
“Ascolta. Ascolta soltanto. Mantieniti in ascolto ” 13.
All’inizio di questo Simposio, desidero estendere a voi questa benedizione:
“Che attraverso il nostro ascolto possiamo volgere le nostre anime a Dio. Amen.
Che attraverso il nostro ascolto possiamo volgere i nostri cuori l’una all’altra.
Amen.
Che attraverso il nostro ascolto possiamo volgere tutto il nostro essere a un
mondo che ha bisogno di ciò che voi potete donare. Amen” 14.
12
Ibid., p. 23.
Ibid., p. 16.
14
Pre-capitolo della Federazione di Santa Scolastica, giugno 2013, libretto liturgico.
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