Fattori di rischio e di incertezza

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Fattori di rischio e di incertezza
Fattori di rischio
e di incertezza
Stogit Relazione Finanziaria Annuale 2014
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PREMESSA
La controllante Snam è dotata, alle dirette dipendenze dell’Amministratore Delegato, dell’unità Enterprise
Risk Management (ERM), al fine di presidiare il processo di gestione integrata dei rischi aziendali per tutte
le società del Gruppo. I principali obiettivi dell’unità ERM riguardano la definizione di un modello di
valutazione dei rischi che consenta di individuare gli stessi secondo logiche omogenee e trasversali, di
identificare i rischi prioritari, nonché di garantire il consolidamento delle azioni di mitigazione e
l’elaborazione di un sistema di reporting.
ERM opera nell’ambito del più vasto Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi del Gruppo
Snam.
IL PROCESSO DI ENTERPRISE RISK MANAGEMENT IN STOGIT
Stogit da sempre conosce e gestisce i propri rischi, ma attraverso ERM ha scelto di dotarsi di un metodo di
individuazione, valutazione, gestione e controllo dei rischi strutturato e omogeneo valido per tutte le proprie
funzioni. Il modello ERM prevede una valutazione dei rischi integrata, trasversale e dinamica che valorizza i
sistemi di gestione già esistenti nei singoli processi aziendali.
La funzione dedicata al processo di Enterprise Risk Management di Snam gestisce e presidia le seguenti
principali attività:
-
identificazione e misurazione dei rischi;
-
valutazione enterprise e prioritizzazione dei rischi;
-
definizione della strategia di gestione dei rischi;
-
monitoraggio e reporting;
-
manutenzione ed evoluzione del modello.
L’obiettivo della fase di identificazione dei rischi è di individuare gli eventi rischiosi afferenti ai processi
aziendali di Stogit ed esterni agli stessi che potrebbero influire sul conseguimento degli obiettivi aziendali.
La misurazione dei rischi è svolta in modo integrato e
trasversale attraverso scale di classificazione delle probabilità e
degli impatti definite che riguardano sia aspetti quantitativi (es.
impatti economici e finanziari) sia aspetti più qualitativi e
intangibili (es. impatti reputazionale, salute, sicurezza e
ambiente).
A ciascun evento viene assegnata una misurazione enterprise.
Tale misurazione sintetizza per ciascun rischio le diverse
valutazioni effettuate dai Risk Owner e dalle unità centralizzate
con competenze specialistiche.
La prioritizzazione dei rischi è definita dalla combinazione delle
misure di impatto e probabilità.
Per tutti i rischi vengono individuate le azioni di gestione ed
eventuali interventi specifici con le relative tempistiche di
attuazione e viene associata una tipologia di gestione dei rischi
tra quelle codificate.
La mappatura dei rischi è dinamica e va di conseguenza riverificata periodicamente. La periodicità è
funzione della valutazione enterprise ed è comunque almeno annuale anche per i rischi a bassa
prioritizzazione.
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L'attività periodica di reporting garantisce, ai diversi livelli aziendali, la disponibilità e la rappresentazione
delle informazioni relative alle attività di gestione e di monitoraggio dei rischi di competenza.
La manutenzione del modello di ERM avviene ininterrottamente e indipendentemente rispetto alle fasi del
processo con l’obiettivo di disporre con continuità di un modello efficace e coerente con il progresso
tecnologico e metodologico in materia di risk manangement.
I principali rischi identificati e gestiti da Stogit S.p.A., società operante in Italia in regime di regolazione nel
settore dello stoccaggio del gas naturale, sono i seguenti:
-
il rischio mercato, derivante dall’esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse;
-
il rischio credito, derivante dall’esposizione della Società a potenziali perdite conseguenti al mancato
adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti;
-
il rischio liquidità, derivante dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni a breve
termine;
-
il rischio di default e clausole restrittive sul debito;
-
il rischio operation, derivante dalla possibilità che si verifichino incidenti, malfunzionamenti e guasti con
danni alle persone e all’ambiente e con riflessi sui risultati economico-patrimoniali.
RISCHIO MERCATO
Rischio di variazione dei tassi di interesse
Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie
dell’impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L’obiettivo della Società è la minimizzazione del rischio di
tasso d’interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti e approvati nei piani
societari.
Stogit intrattiene rapporti finanziari unicamente con la controllante Snam S.p.A., che svolge attività
finanziaria per conto delle società del Gruppo, in forza di una convenzione in base alla quale provvede alla
copertura dei fabbisogni finanziari e all’impiego della liquidità della Società. Al 31 dicembre 2014
l’indebitamento finanziario risulta a tasso variabile per il 32% e a tasso fisso per il rimanente 68%.
Al 31 dicembre 2014 il Gruppo Snam utilizza risorse finanziarie esterne nelle forme di contratti di
finanziamento bilaterali e sindacati con Banche e altri Istituti Finanziatori, di debiti finanziari a medio - lungo
termine e linee di credito bancarie a tassi di interesse indicizzati sui tassi di riferimento del mercato, in
particolare l’Europe Interbank Offered Rate (EURIBOR), e di prestiti obbligazionari essenzialmente a tasso
fisso, collocati nell’ambito del programma Euro Medium Term Notes (EMTN).
RISCHIO CREDITO
Il rischio credito rappresenta l’esposizione della Società a potenziali perdite derivanti dal mancato
adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti. Il mancato o ritardato pagamento dei corrispettivi
dovuti potrebbe incidere negativamente sui risultati economici e sull’equilibrio finanziario di Stogit.
Relativamente al rischio di inadempienza della controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del
credito è affidata alla responsabilità delle unità di business e alle funzioni accentrate di Snam per le attività
connesse al monitoraggio del credito, alla gestione delle garanzie attive, all’attività di recupero crediti e
all’eventuale gestione del contenzioso.
La Società presta i propri servizi di business a un numero limitato di operatori del settore del gas, tra i quali il
più significativo per volume di affari è Eni S.p.A..
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Le regole per l’accesso degli utenti al servizio di stoccaggio del gas sono stabilite dall’Autorità e sono
previste nel Codice di Stoccaggio, che regola i diritti e gli obblighi dei soggetti coinvolti nel processo di
erogazione del servizio di stoccaggio e detta clausole contrattuali che riducono i rischi di inadempienza da
parte degli utenti.
Nel Codice è previsto, in particolare, il rilascio di garanzie a parziale copertura di alcune obbligazioni assunte
qualora il cliente non sia in possesso di un rating creditizio rilasciato da primari organismi internazionali.
Nel 2014 sono proseguite le iniziative, anche di natura giudiziale, che la Società ha avviato nel 2011 nei
confronti degli utenti che, negli anni 2010 e 2011, hanno prelevato volumi di gas strategico e non hanno
provveduto a reintegrarlo nei termini previsti dal Codice di Stoccaggio. Si è, inoltre, provveduto a tenere
informata l’Autorità e il Ministero dello Sviluppo Economico, per ogni intervento di competenza, sia in
relazione ai comportamenti di tali utenti, sia con riguardo alle iniziative che Stogit ha intrapreso.
Non può essere escluso, tuttavia, che la Società possa incorrere in passività e/o perdite derivanti dal
mancato adempimento di obbligazioni di pagamento dei propri clienti, tenuto anche conto dell’attuale
congiuntura economico-finanziaria che rende l’attività di incasso crediti più complessa e critica.
RISCHIO LIQUIDITÀ
Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity
risk) o di liquidare attività sul mercato (asset liquidity risk), l’impresa non riesca a far fronte ai propri impegni
di pagamento determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l’impresa sia costretta a
sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione
di insolvibilità che pone a rischio l’attività aziendale. L’obiettivo di Stogit è quello di porre in essere una
struttura finanziaria (in termini di rapporto tra indebitamento e Regulatory Asset Base, tra indebitamento a
breve e a medio lungo termine e di indebitamento a tasso fisso e a tasso variabile) che, in coerenza con gli
obiettivi di business, garantisca un livello di liquidità adeguato, minimizzando il relativo costo opportunità, e
mantenga un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito.
Ad oggi Stogit si finanzia quasi interamente tramite prestiti da parte della società controllante Snam S.p.A.
che svolge attività finanziaria per conto delle società del Gruppo, in forza di una convenzione in base alla
quale provvede alla copertura dei fabbisogni finanziari e all’impiego della liquidità della Società.
RISCHIO DEFAULT E CLAUSOLE RESTRITTIVE SUL DEBITO
Il rischio di default nei contratti di finanziamento sussiste qualora nei contratti di finanziamento sottoscritti vi
siano contenute disposizioni che prevedono la facoltà da parte del soggetto finanziatore di attivare
protezioni contrattuali che possono arrivare fino al rimborso anticipato del finanziamento al verificarsi di
precise circostanze, generando così un potenziale rischio di liquidità. Al 31 dicembre 2014 la Società ha in
essere contratti di finanziamento in prevalenza con la controllante Snam e, marginalmente, con la Regione
Emilia Romagna e la Regione Lombardia. I contratti con la controllante Snam contengono, inter alia,
clausole di change of control che prevedono l’obbligo di Stogit di rimborsare anticipatamente l’intero
importo del finanziamento in caso di perdita del controllo di Stogit da parte di Snam. Inoltre, per alcuni di
questi sono previsti obblighi di rimborso anticipato al verificarsi di eventi stabiliti nei contratti di provvista
stipulati da Snam che causano l’obbligo di rimborso anticipato di questi ultimi.
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RISCHIO OPERATION
Le attività svolte da Stogit sono soggette al rispetto delle norme e dei regolamenti a livello comunitario,
nazionale, regionale, locale. Gli oneri e i costi associati alle necessarie azioni da mettere in atto per
adempiere agli obblighi previsti costituiscono una voce di costo significativa negli attuali esercizi e in quelli
futuri. Il rispetto delle norme e regolamenti, oltre che a minimizzare i rischi delle proprie attività, è
indispensabile per l’ottenimento delle autorizzazioni e/o di permessi in materia di salute, sicurezza e
ambiente. La violazione delle norme vigenti comporta sanzioni di natura penale e/o civile e, per gli specifici
casi di violazione della normativa sulla sicurezza e sulla tutela ambientale, sono previste sanzioni a carico
delle aziende sulla base di un modello europeo di responsabilità recepito anche in Italia (D.Lgs n. 231/01).
Non può essere escluso con certezza che Stogit possa incorrere in costi o responsabilità anche rilevanti.
La normativa vigente ha enfatizzato il valore dei modelli organizzativi, finalizzati a prevenire la possibilità di
commissione degli illeciti in caso di violazioni delle disposizioni legislative sulla salute e la sicurezza sui posti
di lavoro e sull’ambiente, specificando la responsabilità amministrativa delle Società. Attraverso gli strumenti
normativi interni e gli strumenti organizzativi, in Stogit sono stabilite le responsabilità e le procedure da
adottare nelle fasi di progettazione, realizzazione, esercizio e dismissione per tutte le attività della società, in
modo da assicurare il rispetto delle leggi e delle normative interne in materia di salute sicurezza e ambiente.
Stogit si è dotata di sistemi di gestione per l’ambiente e per la salute e sicurezza dei lavoratori, basati sui
principi di una propria Politica di Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità, consolidata ormai da diversi anni in
azienda.
La documentazione e l’applicazione dei Sistemi di Gestione della società sono certificati conformemente a
normative internazionali.
L’adozione di procedure e sistemi di gestione che tengono conto delle specificità dell’attività di Stogit,
congiuntamente al costante miglioramento e ammodernamento degli impianti, garantiscono l’individuazione,
la valutazione e la mitigazione dei rischi, seguendo un ciclo di miglioramento continuo.
Stogit pone la massima attenzione ai propri processi operativi in maniera globale: dalla progettazione e
realizzazione degli impianti e al successivo utilizzo e manutenzione. Per la gestione delle attività e il controllo
operativo, vengono utilizzate specifiche tecniche in continuo aggiornamento e sviluppate in conformità alle
best practices internazionali.
Lo sviluppo e il mantenimento della normativa tecnica e dei sistemi di gestione per l’ambiente e per la salute
e sicurezza dei lavoratori, sono basati su un ciclo annuale di pianificazione, attuazione, controllo, riesame
dei risultati e definizione di nuovi obiettivi. Il sistema di controllo dei sistemi di gestione è garantito dal
monitoraggio degli indicatori di salute, sicurezza e ambiente, dalla reportistica periodica e attraverso
verifiche ispettive nei siti operativi e di sede che prevedono:
-
Technical Audit, volti ad accertare la corretta applicazione dei Sistemi di Gestione, in coerenza con il
Codice Etico e il Modello Organizzativo 231;
-
verifiche di certificazione/mantenimento/rinnovo delle certificazioni dei sistemi di gestione (con frequenza
almeno annuale effettuate da un ente certificatore esterno);
-
verifiche sulle attività in appalto in materia di salute, sicurezza e ambiente.
I rilievi riscontrati vengono esaminati unitamente ai risultati ottenuti dal controllo dei processi operativi,
fornendo le informazioni di base per la pianificazione delle attività future e per la definizione dei nuovi
obiettivi, nel rispetto dei principi assunti da Snam.
Sono adottati gli strumenti normativi e organizzativi di prevenzione (reperibilità, contratti di beni e servizi,
formazione e addestramento, ecc.) e di gestione di eventuali emergenze operative che possono avere
impatto su asset, persone e ambiente, individuando le dovute azioni finalizzate a limitare i danni.
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Rischi legati al mancato raggiungimento dei previsti obiettivi di sviluppo del sistema di stoccaggio
gas
Il raggiungimento dei previsti obiettivi di sviluppo del sistema di stoccaggio, in termini di incremento di
working gas e di punta erogativa, attraverso lo sviluppo di progetti economicamente redditizi, è condizionato
da una serie di fattori esterni alla Società. In particolare, il quadro normativo, il sistema tariffario, il quadro
autorizzativo e la risposta dal mercato per approvvigionamento di beni e servizi. La Società non può, quindi,
escludere che alcuni progetti di sviluppo già in corso possano essere ripianificati a seguito di incertezze
derivanti dai succitati fattori esogeni.
Rischi derivanti da eventuali malfunzionamenti degli impianti
Come per ogni attività industriale, anche la gestione di un sistema di stoccaggio comporta l’ipotesi remota di
accadimenti non prevedibili e non dipendenti dalla volontà della Società, quali incidenti, guasti o
malfunzionamenti di apparecchiature o sistemi di controllo, minor resa di impianti ed eventi straordinari tali
da sfuggire ai rigorosi protocolli di controllo messi in atto. Eventuali obblighi di risarcimento conseguenti a tali
eventi potrebbero incidere sui ricavi e/o sui costi.
A copertura di alcuni rischi, Stogit ha stipulato specifici contratti di assicurazione. Tuttavia, trattandosi di
mere ipotesi, le relative coperture assicurative potrebbero risultare insufficienti per far fronte agli obblighi.
Rischi derivanti dalla necessità di gestire un rilevante flusso di informazioni per operare i servizi di
stoccaggio
Il quadro regolamentare in cui la Società opera prevede che la stessa, nello svolgimento della propria attività
di stoccaggio del gas, raccolga ed elabori in modo continuativo un rilevante flusso di informazioni provenienti
dagli utenti (ovvero le imprese che utilizzano i servizi di stoccaggio offerti). Le informazioni indirizzate alla
Società comprendono, fra l’altro, richieste di conferimento di capacità e di dati riguardanti le previsioni di
utilizzo delle disponibilità contrattuali, oltre a richieste di gestione di cessioni di capacità e di gas presente nel
sistema di stoccaggio della Società. Questo flusso informativo, gestito anche attraverso un esteso utilizzo di
sistemi informativi, è ampio e articolato e, pertanto, Stogit non può garantire che la gestione dello stesso non
possa comportare difficoltà operative, anche se le conseguenze sulla propria attività possono essere
valutate di limitato impatto.
Rischio evoluzione normativa
Stogit svolge la propria attività in un settore del gas soggetto a regolamentazione. Le direttive e i
provvedimenti normativi emanati in materia dall’Unione Europea e dal Governo italiano e le decisioni
dell’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) e più in generale la modifica del
contesto normativo di riferimento possono avere un impatto significativo per Stogit sull’operatività, i risultati
economici e l’equilibrio finanziario.
Considerando la specificità del business e il contesto in cui Stogit opera, particolare rilievo assume
l’evoluzione del contesto regolatorio in materia di criteri per la determinazione delle tariffe di riferimento.
Nel 2014, con la Delibera n. 531/2014/R/gas, l’AEEGSI ha definito i criteri di determinazione delle tariffe di
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riferimento per il quarto periodo di regolazione del servizio di stoccaggio del gas naturale (2015-2018) .
Non si possono escludere futuri cambiamenti nelle politiche normative adottate dall’Unione Europea o a
livello nazionale che potrebbero avere ripercussioni impreviste sul quadro normativo di riferimento e, di
conseguenza, sull’attività e sui risultati di Stogit.
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Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo “Quadro tariffario” della Relazione sulla gestione.
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Rischi derivanti dal futuro andamento dei volumi di gas naturale
In base al sistema tariffario vigente, i ricavi della Società sono in parte legati ai volumi di gas naturale
effettivamente movimentati da e verso il proprio sistema di stoccaggio. Tali volumi di gas naturale dipendono
da fattori che esulano dal controllo della Società, quali ad esempio il prezzo del gas naturale rispetto a quello
di altri combustibili, lo sviluppo del settore elettrico, la crescita economica, le evoluzioni climatiche, le leggi
ambientali, la continua disponibilità di gas naturale importato da paesi esteri e la disponibilità di sufficiente
capacità di trasporto. Pertanto, qualora i volumi fossero significativamente inferiori a quelli previsti per la
determinazione del relativo corrispettivo tariffario, i risultati economici della Società potrebbero esserne in
parte condizionati.
Rischi derivanti dalla stagionalità del business
L’attività svolta dalla Società non presenta nel complesso fenomeni di stagionalità in grado di influenzare
significativamente i risultati economico-finanziari semestrali e annuali.
Rischi relativi alla titolarità delle concessioni di stoccaggio del gas
La Società è titolare di dieci concessioni di stoccaggio del gas. Di queste, otto (Alfonsine, Brugherio,
Cortemaggiore, Minerbio, Ripalta, Sabbioncello, Sergnano e Settala) scadranno nel dicembre 2016, una
(Bordolano) nel novembre 2031 e una (Fiume Treste), oggetto nel 2011 della prima proroga decennale, nel
giugno 2022. Le concessioni rilasciate prima dell'entrata in vigore del D.Lgs n. 164/00 sono prorogabili dal
Ministero dello Sviluppo Economico per non più di due volte per una durata di dieci anni ciascuna, ai sensi
dell'art. 1, comma 61 della Legge n. 239/04. Ai sensi dell'art. 34, comma 18, del Decreto Legge n. 179/12,
convertito dalla Legge n. 221/12, la durata dell'unica concessione rilasciata dopo l'entrata in vigore del D.Lgs
n. 164/00 (Bordolano) è trentennale con possibilità di proroga per ulteriori dieci anni.
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