FAQ nascita - Azienda Usl 9 Grosseto

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FAQ nascita - Azienda Usl 9 Grosseto
A chi mi rivolgo durante la gravidanza?
Il punto di riferimento del percorso nascita del servizio sanitario della Toscana è
il consultorio.
L'intera équipe consultoriale accompagna la donna durante tutto il percorso,
sostenendola fisicamente ed emotivamente.
In alcuni consultori sono presenti i mediatori culturali che aiutano le donne
straniere ad orientarsi in un paese che ha pratiche e strutture diverse da quello di
origine. La legislazione italiana tutela la maternità consentendo un accesso libero
e gratuito ai servizi anche alle donne non in regola con le norme di ingresso e di
soggiorno.
Quando iniziare i corsi di preparazione alla nascita?
Intorno al settimo mese di gestazione è possibile seguire gratuitamente un corso di
preparazione alla nascita organizzato dai consultori o dai punti nascita. Il corso
fornisce preziose informazioni che vanno dall'alimentazione all'allattamento, a
tutto ciò che concerne la cura del bambino.
Dove partorire?
In uno dei 26 punti nascita presenti in Toscana.
I punti nascita sono strutture ospedaliere attrezzate in modo da gestire in sicurezza
il momento del parto.
Il punto nascita dell'ospedale di Grosseto
L'Ospedale Misericordia di Grosseto, sede del Punto Nascita di tutta la provincia,
garantisce l'assistenza al parto 24 ore su 24, con guardia attiva continua di medici
ginecologi e con i pediatri.
L’accesso al ricovero per le donne in stato di gravidanza è diretto, mentre per le
pazienti che devono effettuare un taglio cesareo elettivo il ricovero è di norma
programmato e la data dell’intervento viene sempre comunicata con congruo
anticipo.
Dove avviene il ricovero?
Il ricovero avviene nel Modulo di degenza V (ricovero a ciclo continuativo), che
fa parte dell’Area Funzionale Materno Infantile, ubicato al 4° piano del P.O.
Misericordia di Grosseto. Sotto il profilo fisico e logistico il modulo è articolato in tre
aree:
• area destinata al Parto (per le donne che sono in procinto di partorire - 4°
piano, ingresso da portineria, scala A)
• area Puerperio (per coloro che hanno partorito - 4° piano, ingresso da
portineria, scala A)
• area destinata alla Patologia Ostetrica (4° piano, scala B).
La sala parto è ubicata al 4° piano, in collegamento funzionale e strutturale con le
specialità di Pediatria e di Ostetricia-Ginecologia. È favorita la presenza di una
persona, scelta dalla donna, durante il travaglio e il parto e, nei casi ritenuti utili, è
garantito il supporto di Mediatori linguistico-culturali e di psicologi.
Cosa portare per il ricovero ?
Oltre agli effetti personali ed alla carta/tessera sanitaria elettronica è importante
portare con sè copie di cartelle cliniche o lettere di dimissione relative a ricoveri
precedenti, esami, accertamenti diagnostici eseguiti, lastre radiologiche, nonché i
farmaci che si assumono abitualmente. E’ inoltre necessario riferire al personale
sanitario l’eventuale presenza di allergie, intolleranze o prescrizioni dietetiche
particolari.
E’ necessario disporre anche di tutto ciò di cui il nascituro avrà bisogno:
● Magliette di cotone (estate)/lana (inverno)
● Golfini di cotone/lana
● Calzine di cotone/lana
● Mutandina corta (estate)/lunga (inverno) di spugna
● Lenzuolini (sopra)
● Copertina di cotone (estate)/lana (inverno)
● Federine
● Asciugamani
● Ciuccio e portaciuccio
● 1 pacco di pannolini per il bimbo
Come si svolgono l'accoglienza e la presa in carico?
All'ingresso nella struttura (Degenza V) l’ostetrica di turno in collaborazione con il
Medico si occuperà dell'accettazione, fornendo tutte le informazioni necessarie,
nel rispetto della riservatezza, con l’obiettivo di personalizzare il servizio. Dopo esser
stata accompagnata nella stanza, alla partoriente saranno indicati il posto letto
riservato, l'armadietto (cui verrà consegnata la chiave), il comodino, i servizi
igienici e rilasciata ogni altra informazione utile. Verrà chiesto di firmare il modulo
per il consenso al trattamento dei dati personali nel quale indicare i nominativi
delle persone autorizzata a ricevere informazioni sulla presenza in ospedale e sullo
stato di salute (Legge sulla Privacy).
Tutte le donne in difficoltà o che manifestano dubbi rispetto alla futura maternità
hanno diritto ad essere accolte e sostenute nell’assunzione di della decisione di
tenere o meno il bambino così come di partorire in assoluto anonimato e a non
riconoscere il neonato.
Le modalità di parto
I punti nascita offrono diverse modalità di partorire: il parto tradizionale, il
parto attivo e il parto in acqua.
Il parto tradizionale è la modalità più diffusa, permette di partorire stando sdraiate
sul lettino ginecologico.
Il parto attivo sottolinea il ruolo decisionale della donna, che può muoversi
liberamente durante il travaglio e scegliere la posizione del parto nel rispetto dei
suoi tempi e delle sue esigenze.
Il parto in acqua prevede invece che il travaglio ed il parto si svolgano in acqua, e
ciò presenta benefici sia per la mamma che per il bambino, crea infatti per la
mamma una condizione di rilassamento mentale, fisico ed emotivo e per il
neonato una continuità d'ambiente. Inoltre per tutte le donne per le quali il dolore
rappresenta un ostacolo ad un parto sereno è stato introdotto il parto in analgesia
perdurale. Per scegliere tale pratica è necessario un colloquio con il personale
medico del Punto nascita, per chiarirne i vantaggi e gli eventuali rischi.
Dopo il parto
Tradizionalmente il bambino viene portato al nido per essere accudito dal
personale specializzato e torna con la mare in orari stabiliti per l'allattamento.
Negli ultimi anni però questa prassi sta cedendo il posto a nuove pratiche, dette di
rooming in, volte a diminuire il più possibile i tempi di separazione tra mamma e
neonato. Due sono i modelli di rooming-in:
In alcuni punti nascita viene, infatti, data la possibilità di scegliere tra la formula "24
ore su 24" oppure solo diurna - rooming-in parziale -. In questo caso i bimbi
rimangono con la mamma durante tutto il giorno accuditi da lei e dal personale
ospedaliero, mentre la notte vengono portati al nido consentendo alla donna di
riposare tranquillamente. Questa soluzione è decisamente indicata quando il
parto è stato lungo e difficile o ha richiesto un intervento cesareo.
Nell’ospedale di Grosseto è consentito il cosiddetto “Rooming in”, cioè la
permanenza del bambino nella camera con la mamma, dove viene comunque
assicurata ogni cura dal personale della Neonatologia e dell’Ostetricia. Il team di
professionisti si prenderà cura di entrambi attraverso il collegamento funzionale e
strutturale tra l’attività ostetrica e quella pediatrica.
Sono inoltre curati l’avvicinamento e il contatto puerpera- neonato attraverso la
promozione dell’allattamento al seno (è presente una banca del latte materno) e
vengono promossi dalle ostetriche programmi per la riabilitazione perineale, da
attuare con l’esecuzione di semplici esercizi.
Le visite di parenti e amici
Per far sì che anche il momento della visita di parenti, amici e conoscenti sia un
piacevole momento di condivisione della gioia per la nascita, nel rispetto degli
altri utenti è cortesemente richiesto di osservare gli orari indicati, di limitare il
numero di persone in stanza per ogni paziente, di parlare sottovoce. La
collaborazione dei visitatori è fondamentale per la tranquillità di tutti.
Gli operatori faranno osservare gli orari solitamente previsti per le visite: dalle 13.00
alle 14.00 e dalle 19.00 alle 20.00. E' consentito ai papà di trattenersi fino alle
21.00.
Sarà comunque possibile, previo accordo con l’Infermiere e/o Ostetrica di
riferimento estendere l’orario delle visite, per permettere ai familiari di prestare il
loro sostegno.
Dove fare la dichiarazione alla nascita ?
La denuncia di nascita è obbligatoria, in base al D.P.R. 3 novembre del 2000, n°
396, e va fatta indistintamente da uno dei genitori, entro tre giorni dalla nascita
presso, presso la Direzione Sanitaria dell’Ospedale ( tutti i giorni dal lunedì al
venerdì dalle ore 13,30 alle ore 15,30 – il sabato dalle ore 10 alle ore 12), o entro
dieci giorni dal lieto evento presso l’ufficio di Stato civile del Comune di residenza
dei genitori. Se i genitori non sono coniugati, per la denuncia è necessaria la
presenza di entrambi. In alternativa ai genitori, la denuncia di nascita può essere
fatta da un procuratore speciale, o dal medico o l’ostetrica o altra persona che
abbia assistito al parto. Chi fa la dichiarazione deve sempre rispettare l’eventuale
volontà della madre di non essere nominata.
Il ritorno a casa
E' un momento carico di emozioni, ma anche di interrogativi a cui non sempre è
facile dare una risposta, specialmente se non è disponibile una rete familiare di
sostegno.
Presso molti consultori, su richiesta dell'interessata, è possibile ricevere una visita
dell'ostetrica a domicilio o partecipare ad incontri di gruppo post partum.
Inoltre, molti consultori prevedono gratuitamente almeno una visita a casa da
parte dell'ostetrica e/o incontri per condividere e ricevere un sostegno rispetto alle
tante novità del momento.