RITRATTI DI FABBRICHE

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RITRATTI DI FABBRICHE
FONDAZIONE 3M: GABRIELE BASILICO IN MOSTRA DURANTE
IL SALONE DEL MOBILE 2014 CON “RITRATTI DI FABBRICHE”
Le foto originali di paesaggi industriali milanesi a firma Gabriele Basilico, appartenenti all’Archivio
Storico della Fondazione 3M, in mostra dall’8 Aprile all’8 Maggio nella sede dell’Ordine degli
Architetti della provincia di Milano
In occasione del Salone del Mobile 2014, la Fondazione 3M in collaborazione con dell’Ordine
degli Architetti della provincia di Milano e il patrocinio dello Studio Basilico apre il proprio archivio
fotografico e propone in mostra in omaggio a Gabriele Basilico “Ritratti di Fabbriche”.
Le 28 foto originali di paesaggi industriali, scattate dal 1978 al 1980, si potranno ammirare dal 9
Aprile all’8 Maggio presso la sede dell’Ordine degli Architetti della provincia di Milano di via
Solferino 19, nel cuore del Brera Design District.
La mostra verrà inaugurata mercoledì 9 Aprile, alle ore 21.15 con ingresso libero,
contestualmente al dibattito “Lo sguardo dell’architetto”, moderato da Franco Raggi e con gli
interventi di Stefano Boeri, Roberto Mutti, Claudio Sabatino, Roberta Valtorta.
Roberto Mutti firma la curatela di questa mostra, così come delle numerose altre di Fondazione
3M che in questi anni valorizzano temi di interesse sociale, autori di notorietà internazionale e
contemporanei, letture intriganti dell'identità storica nazionale.
“Ritratti di Fabbriche” nasce nella primavera del 1978, quando l’Istituto Nazionale di Urbanistica
chiede a Gabriele Basilico di realizzare un servizio fotografico su Milano. Il fotografo ha ideato un
progetto capace di indagare nell’animo più profondo della città, quello caratterizzato dalla
presenza di costruzioni industriali. Dal 1978 al 1980 ha così frequentato diverse zone di Milano
alla ricerca dei segni architettonici più marcati da riproporre all’occhio spesso distratto dei
milanesi. Nel 1981 il lavoro viene pubblicato dall’editore Sugar in un volume che, pur stampato in
modo non impeccabile, è impreziosito dalla cartina di Milano con le indicazioni dei luoghi
fotografati, diventerà una pietra miliare nella storia della fotografia italiana di questo genere.
Per maggiori informazioni:
UFFICIO STAMPA FONDAZIONE 3M
Carla Trigilia – [email protected]
Tel. 366 6134629
FONDAZIONE 3M
Un’istituzione culturale permanente, snodo di divulgazione e formazione dove scienza e ricerca, arte e
cultura, discipline economiche e sociali, vengono approfondite, tutelate, promosse e valorizzate, nella
consapevolezza dei valori d'impresa e della cultura dell'innovazione. La Fondazione 3M è proprietaria di un
archivio fotografico che si caratterizza per un patrimonio di oltre settantamila immagini (lastre, dagherrotipi,
cartoline fotografiche, negativi, stampe originali e riproduzioni), provenienti dalla storica azienda fotografica
italiana Ferrania (acquisita negli anni '60 da 3M) e da una serie di donazioni e di acquisizioni avvenute nel
tempo. Inaugurata nel 1984, la Fototeca è stata costituita sistematizzando un ricco patrimonio iconografico
raccolto grazie ad un illuminato approccio alla comunicazione istituzionale, alla divulgazione tecnica, al
lancio della tecnologia innovativa di rappresentazione, nel corso delle vicende aziendali di Ferrania prima e
di 3M poi.
BIOGRAFIA
Gabriele Basilico
Gabriele Basilico (1944 – 2013), fotografo e architetto milanese, è stato uno tra i più influenti fotografi e
documentaristi europei. Autore di reportage in tutto il mondo, i suoi soggetti privilegiati – ritratti quasi
esclusivamente in bianco e nero – sono stati il paesaggio industriale, le aree urbane e il territorio. Il suo
primo lavoro, realizzato tra il 1978 e il 1980, è dedicato alle architetture industriali delle periferie milanesi ed
è intitolato “Ritratti di fabbriche”: “Ho sempre pensato che i miei "ritratti di fabbriche" nascessero dal bisogno
di trovare un equilibrio tra un mandato sociale - che nessuno mi aveva dato, ma che era la conseguenza
dell'ammirazione che io provavo per il lavoro dei grandi fotografi del passato - e la voglia di sperimentare un
linguaggio nuovo, in grande libertà e senza condizionamenti ideologici". Le fotografie di questo periodo
imprimono per la prima volta sulla carta fotografica quegli spazi industriali e metafisici ritratti a loro volta da
Mario Sironi nei primi decenni del ‘900.