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BUSINESS IN MOZAMBIQUE
LA NEWSLETTER MENSILE DI ECONOMIA E TUTTO CIO’ CHE BISOGNA SAPERE SUL MOZAMBICO
SETTEMBRE 2013
ECONOMIA
ll 26 agosto scorso è stata inaugurata la 49° edizione della
Fiera internazionale multisettoriale campionaria (FACIM),
tenutasi nel distretto di Marracuene, a circa 30 chilometri
a nord della capitale Maputo.
La grande affluenza registratasi durante la fiera ha testimoniato l’esponenziale crescita degli
investimenti in corso nel paese, in particolare nel settore estrattivo con le recenti scoperte di
carbone e gas naturale, così come il potenziale nel settore turistico, dei servizi, delle costruzioni,
della logistica e dell’agro-industria, che stanno incrementando l’importanza e la centralità del
paese nel panorama economico e finanziario internazionale.
Le circa ottanta aziende italiane partecipanti alla fiera, sotto il coordinamento dell'Ambasciata in
Mozambico e dell'agenzia ICE, sono state ospitate
nel Padiglione Italia, all'interno del quale si sono
presentate agli operatori mozambicani e
internazionali.
Leonardo Business Consulting, a supporto delle
attività delle imprese italiane interessate ad operare
in Mozambico, ha avuto, come ogni anno, un
proprio stand presso la fiera, nel quale sono state
organizzate sessioni di incontri B2B con gli operatori
locali e attività promozionali.
ENI ANNUNCIA UN’ULTERIORE SCOPERTA DI GAS NATURALE
Lo scorso 3 settembre ENI ha annunciato un’ulteriore importante scoperta di gas naturale
nell’area in concessione (Area 4), nel bacino di Rovuma. In un comunicato stampa ENI ha reso
noto che il sito di al Agulha, in cui è stata effettuata la scoperta, può contenere dai 5 ai 7 miliardi
di metri cubi di gas. Il pozzo di Agulha, situato a circa 80 km dalla terraferma, è stato perforato in
un punto di profondità delle acque pari a 2.492 metri, mentre il pozzo ha raggiunto una
profondità totale di 6.203 metri. Si tratta del decimo pozzo perforato nell’Area 4, che a detta dei
vertici ENI “apre nuovi scenari di esplorazione nella parte meridionale dell’area".
ANADARKO OTTIMISTA SUL PROGETTO LNG
L’americana Anadarko si dice convinta di poter mantenere invariato il proprio programma
originale relativo alla realizzazione degli impianti di gas naturale liquefatto (LNG) nella provincia
settentrionale mozambicana di Cabo Delgado, che renderebbe possibili le prime esportazioni di
gas nel 2018.
Parlando alla Fiera Internazionale di Maputo (FACIM)
il 31 agosto, il manager di Anadarko Roberto Abib, ha
reso noto che l'investimento totale richiesto per la
realizzazione del progetto va dai 25 ai 30 miliardi di
dollari – in assoluto il più grande investimento mai
effettuato nella storia economica del Mozambico. Si
stima che le unità di trattamento onshore saranno in
grado di produrre dai 3.000 ai 5.000 barili di LNG al
giorno, per una durata complessiva del progetto
stimata in 30 anni.
PREVISIONI SUL GAS: 10 MILIARDI DI DOLLARI ANNUI
Secondo il Ministro delle Risorse Minerarie, Esperanca Bias, la produzione di gas naturale
liquefatto (GNL) nella provincia settentrionale mozambicana di Cabo Delgado potrebbe assicurare
al paese entrate annuali per più di 10 miliardi di dollari.
Parlando il 4 settembre a Manhica, in apertura di una riunione del Consiglio di Coordinamento del
proprio Ministero, Bias ha sostenuto che le riserve di gas naturale finora calcolate nell’Area 1 del
bacino di Rovuma sono pari a più di 95 miliardi di piedi cubi, mentre altri 75 miliardi di metri cubi
di gas naturale sono situati nella vicina Area 4.
Una simile quantità, ha sottolineato il Ministro, giustifica la costruzione di quattro unità di
produzione di LNG onshore, la cui capacità produttiva annua sarà di 20 milioni di tonnellate, con
conseguenti volumi di fatturato annuo pari ad oltre 10 miliardi di dollari.
Le scoperte effettuate nel bacino di Rovuma pongono il Mozambico tra i dieci paesi al mondo con
le maggiori riserve conosciute di gas naturale. Una simile circostanza potrebbe consentire, in un
prossimo futuro, non solo la realizzazione di ulteriori impianti LNG, ma anche la creazione di
nuove industrie che vedono nel gas naturale la propria materia prima, come ad esempio le
industrie produttrici di fertilizzanti o combustibili sintetici.
Bias ha infine annunciato che è in corso l’elaborazione da parte del governo di un piano generale
del gas, avente l'obiettivo di definire le linee guida “per un ottimale utilizzo, consumo interno ed
esportazione del gas, al fine di massimizzare i benefici e favorire lo sviluppo sociale ed economico
di tutto il paese”.
RILASCIATE DUE NUOVE CONCESSIONI MINERARIE
Il Governo del Mozambico ha rilasciato lo scorso
20 agosto due nuove concessioni minerarie
aventi ad oggetto la ricerca ed estrazione del
carbone, ciascuna della durata di 25 anni, nel
bacino carbonifero di Moatize (provincia
occidentale di Tete).
La concessione che si è aggiudicata l’indiana
Midwest Africa, ha una superficie di 15.840 ettari
ed è situata a circa 50 chilometri dalla città di
Tete. Il relativo studio di fattibilità ha mostrato
riserve di carbone stimate in circa 480 milioni di
tonnellate, di cui 363 milioni di carbone coke, e la
restante parte di carbone termico. L'investimento complessivo che verrà effettuato nell’area è
stimato in oltre 1,4 miliardi di dollari. La produzione di carbone, che dovrebbe iniziare entro il
2019, è stimata in circa un milione di tonnellate l’anno di coke e sei milioni di tonnellate l’anno di
carbone termico.
La seconda concessione è stata accordata a Rio Tinto Mozambique, la filiale locale del gruppo
anglo-australiano Rio Tinto. La concessione è nota come “Progetto Zambeze”, con una superficie
di 9.700 ettari, ed è a soli dieci chilometri dalla città di Tete. Rio Tinto prevede di investire 3,3
miliardi di dollari nell’area. Durante la fase di produzione, che dovrebbe iniziare tra il 2023 e il
2025, la miniera dovrebbe produrre 7 milioni di tonnellate di carbone da coke e cinque milioni di
tonnellate di carbone termico l'anno.
CONCESSIONE MINERARIA PER NCONDEZI
Secondo quanto dichiarato da Ncondezi lo scorso 28 agosto, il governo del Mozambico ha
rilasciato all’inglese Ncondezi Energy una concessione mineraria avente ad oggetto lo
sfruttamento di una miniera di carbone e la realizzazione di un progetto di centrale a carbone.
Nell'ambito della concessione, la società avrà i diritti esclusivi sulla miniera di carbone per 25
anni. La concessione si trova nel quartiere Moatize, nella provincia occidentale di Tete, non
lontano dalle miniere di carbone gestite dalla società anglo-australiano Rio Tinto e dal colosso
minerario brasiliano Vale. Accanto alla miniera è prevista la localizzazione di una centrale elettrica
di 1.800 megawatt, che verrà realizzata in successive fasi progressive da 300 megawatt.
Secondo Ncondezi il proprio progetto “presenta un vantaggio unico rispetto agli altri potenziali
progetti minerari nella regione, dal momento che è pensato per rispondere esclusivamente alla
domanda interna del Mozambico, è già vicino alle infrastrutture di trasmissione esistenti e, ancor
più importante, è un progetto il cui successo non dipende dallo sviluppo dei progetti
infrastrutturali (portuali e ferroviari) nella regione”.
Infatti, a differenza delle altre società minerarie che operano nell’area di Tete, la priorità di
Ncondezi non è il carbone coke di alta qualità, la cui estrazione è finalizzata all'esportazione, ma il
carbone termico da utilizzare per soddisfare la domanda locale di energia.
PRODUZIONE DI CEMENTO: ELABORATO MECCANISMO DI CONTROLLO
Il governo del Mozambico ha approvato lo scorso 27 agosto un meccanismo di controllo della
produzione domestica di cemento, finalizzato a garantire la disponibile del cemento in tempi utili
ed in quantità sufficienti per il soddisfacimento
delle richieste provenienti dal mercato.
Secondo le dichiarazioni rilasciate dal Vice
Ministro degli Esteri, Henrique Banze, il governo
sta facendo ogni sforzo per garantire una sempre
maggiore offerta di cemento nel mercato
domestico, che sia in grado di rispondere
adeguatamente alla crescente domanda,
generata soprattutto dai diversi progetti
infrastrutturali in corso.
Per fare ciò, il governo ha effettuato un’analisi del rendimento delle industrie esistenti per
verificare la loro idoneità a produrre sufficiente materia prima da soddisfare le esigenze del
mercato. Lo scopo è quello di ridurre al minimo le importazioni di cemento.
Il meccanismo di controllo permetterà al governo di seguire da vicino la situazione delle industrie
nel settore, che in caso di necessità verranno incoraggiate ed incentivate a produrre di più al fine
di soddisfare la crescente domanda.
Attualmente sono solo otto le industrie di cemento operative in Mozambico. Nei primi 6 mesi di
quest'anno, tali 8 industrie hanno prodotto complessivamente poco più di 2,4 milioni di
tonnellate di cemento, ovvero il 14% in più rispetto alle 2,1 milioni di tonnellate prodotte tra
gennaio e giugno 2012.
IL MOZAMBICO ESPORTA ENERGIA ELETTRICA IN NAMIBIA
Il Mozambico prevede di esportare in Namibia circa 122 megawatt di energia elettrica prodotta
nella centrale a gas situata a Ressano Garcia, al confine con il Sudafrica. Ad alimentare la centrale
è il gas naturale estratto dal gigante
petrolchimico sudafricano Sasol nel
sito di Temane, nella provincia
mozambicana di Inhambane.
Il parco di generazione elettrica di
Ressano Garcia è gestito dalla
britannica Aggreko. Nella prima fase
del progetto, inaugurato nel 2012, la
centrale aveva una capacità di
generazione pari a 110 megawatt. Ora la centrale ha incrementato la propria capacità di ulteriori
122 megawatt al fine di soddisfare la domanda proveniente dalla Namibia, arrivando all’attuale
capacità complessiva di 232 megawatt.
In base all’accordo, l’energia prodotta a Ressano Garcia e gestita da Aggreko raggiunge la Namibia
tramite delle linee di trasmissione di proprietà di EDM e ESKOM, le società pubbliche per l’energia
elettrica, rispettivamente, di Mozambico e Sudafrica. La distanza complessivamente percorsa
dall’energia elettrica dalla centrale di Ressano Garcia alla Namibia è di 1.500 chilometri circa.
Aggreko è al momento il secondo produttore di energia elettrica del Mozambico, superato solo da
Hidroelectrica de Cahora Bassa (HCB), la società che gestisce la diga di Cahora Bassa sul fiume
Zambesi.
DA MAGGIO IL GAS DI PANDE E TEMANE ARRIVERA’ A MAPUTO
Il progetto per la distribuzione del gas naturale nella città di Maputo e nel vicino distretto di
Marracuene partirà con la fornitura dei principali consumatori di energia, quali ospedali, alberghi
e centri commerciali, mentre solo in un secondo momento arriverà nelle case.
Parlando ai giornalisti, il ministro dell'Energia Salvador Namburete ha reso noto che entro maggio
2014 potrebbero iniziare le prime forniture di gas. “In base al contratto, nel mese di aprile/maggio
del prossimo anno i consumatori su larga scala inizieranno a ricevere gas in filodiffusione", ha
sostenuto. “Il passo successivo sarà collegare le abitazioni private ai gasdotti”.
Il progetto della filodiffusione del gas, il cui budget è pari a circa 38 milioni di dollari, ha avuto
inizio nel marzo di quest'anno. Il gas proviene dalle riserve di Temane e Pande, nella provincia di
Inhambane, gestite dal colosso petrolchimico sudafricano Sasol.
RIFLESSIONE CONGIUNTA SULLO STATO DEL SETTORE AGRICOLO IN MOZAMBICO
Nel corso del seminario “Stato dell’agricoltura in Mozambico:
opportunità e sfide” organizzato dalla CTA, in concomitanza con la
49esima edizione della Facim, è stato reso noto che la produzione
saccarifera è aumentata del 2% rispetto al 2011 e che le
esportazioni di anacardi sono passate da un valore di 26 milioni di
dollari nel 2010 agli attuali 73 milioni (fine 2012).
Rogerio Manuel, Presidente della CTA, ha dichiarato che lo scopo
del seminario era quello di “avviare una riflessione comune sulla
situazione del settore agricolo in Mozambico e sulla sua importanza
economica e sociale, al fine di evitare un suo declassamento a settore di secondaria importanza.
*…+ C’è l’intenzione di contribuire alla crescita e allo sviluppo dei piccoli progetti agricoli,
avanzando proposte concrete di riforma per favorire lo sviluppo dell’agro-business nel contesto
attuale di boom delle risorse naturali”.
Alla conclusione dei lavori, il Ministro dell’Agricoltura, Antonio Limbau, ha dichiarato che la
politica attuale mira a stimolare la produzione e la produttività, cosa che implica necessariamente
il miglioramento delle tecnologie in campo agricolo e la facilitazione dell’accesso al credito per gli
agricoltori.
CONCORRENZA CON QUALITA’
Il progetto “Concorrenza con qualità” patrocinato dal Ministero dell’Industria e del Commercio,
finanziato dall’Unione Europea e posto in atto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo
Sviluppo Industriale (UNIDO), ha come obiettivo la promozione del settore privato e della qualità
di prodotti e servizi nel mercato mozambicano.
Il progetto mira a favorire una migliore applicazione
spontanea in Mozambico delle norme internazionali sulla
concorrenza, il mercato e la qualità. La linea d’azione è
duplice: da un lato il sostegno alla formazione di
consulenti nazionali ed il sostegno alle imprese nei processi di certificazione. La relativa gara
d’appalto finalizzata alla selezione dei consulenti e delle imprese necessari all’implementazione
del programma, aperta lo scorso 15 agosto, si è appena conclusa.
Tutte
le
Confederação das Associações
Moçambique (CTA) e dall’Agência de Informação de
elaborate dalla Leonardo Business Consulting
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