GIORGIO BIANCHI – MATRICOLA 51520 LA PIAZZA
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GIORGIO BIANCHI – MATRICOLA 51520 LA PIAZZA
GIORGIO BIANCHI – MATRICOLA 51520 LA PIAZZA FINANZIARIA LUSSEMBURGHESE: OICR E STRUTTURE SOCIETARIE RIASSUNTO La tesi presenta una trattazione dei caratteri generali e dei principali punti di forza della piazza finanziaria lussemburghese, che permettono al Granducato del Lussemburgo di essere, nonostante le dimensioni geografiche esigue, un Paese di fondamentale importanza per il sistema finanziario sia a livello europeo che a livello mondiale. Gli elementi che consentono al Lussemburgo di attrarre capitali da ogni parte del mondo sono molteplici e possono essere così riassunti: stabilità politica ed economica, Stato membro dell’Unione Europea e come tale beneficia del regime previsto dalle direttive europee (di particolare importanza la direttiva madre-figlia), fitta rete di trattati bilaterali contro la doppia imposizione, legislazione flessibile e in evoluzione in base alle esigenza degli investitori, segreto bancario, regime fiscale favorevole per l’insediamento di holding finanziarie, possibilità di dialogo con le autorità fiscali, sviluppo negli anni di un alto livello di professionalità ed esperienza nei servizi accessori (es: i servizi giuridici). I settori nei quali eccelle la piazza lussemburghese sono essenzialmente due: l’offerta legislativa di strutture societarie a fiscalità vantaggiosa e la tradizione nella creazione e gestione di organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR). La legge del 31 luglio 1929 fu la prima che introdusse dei vantaggi fiscali cospicui in capo alle holding di partecipazione, esonerandole da qualsiasi imposta societaria sul reddito. Questi tipi di società sono stati considerati aiuto di Stato da parte della Commissione Europea e saranno messe definitivamente al bando a partire dal 1 gennaio 2011. Al fianco delle Holding 29 sono comparse all’inizio degli anni novanta le cosiddette Soparfi (abbreviazione di società di partecipazioni finanziarie), che al contrario delle Holding 29 sono a tutti gli effetti società commerciali di diritto comune ma che beneficiano del regime della Participation exemption, il quale esonera dalle imposte societarie i redditi generati dalle partecipazioni “qualificate”, al verificarsi di determinate condizioni. Le Soparfi non sono considerate da “black list” da parte degli altri Stati e possono quindi beneficiare dell’applicazione delle convenzioni bilaterali contro la doppia imposizione e delle norme previste dalle direttive europee. Negli ultimi anni sono comparsi altri tipi di strutture societarie, la più importante delle quali è la SICAR (Société d’Investissement en Capital à Risque), il cui scopo è effettuare investimenti in attivi a rischio elevato, generalmente società non quotate, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di tali società e la realizzazione di una plusvalenza nel medio termine. Oltre alla domiciliazione di strutture societarie con lo scopo di sfruttare i vantaggi offerti dalla disciplina fiscale sulle holding, la piazza lussemburghese si è specializzata negli anni come maggiore centro a livello europeo, e secondo a livello mondiale, in tema di gestione di organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR). L’attenzione da parte dei governi del Granducato verso questo settore del mercato finanziario ha cominciato a manifestarsi a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta. Il Lussemburgo cercava infatti in quel periodo storico di attrarre capitali stranieri e identificò proprio la gestione collettiva del risparmio come quella nicchia di mercato che ancora non era stata sviluppata da altri Stati. Nel corso degli anni, i governi hanno emanato una serie di leggi che disciplinano la materia, tutte volte ad offrire agli investitori vantaggi in termini di flessibilità, realizzazione di economie di scala nei costi di gestione e di amministrazione e sicurezza, grazie ai compiti di vigilanza da parte della CSSF (Commission de Surveillance du Secteur Financier) sull’osservanza della norme di legge da parte dei gestori dei fondi, in particolare in ciò che concerne le restrizioni e i limiti all’investimento. La situazione di difficoltà che sta attraversando il settore finanziario a livello mondiale sarà un duro banco di prova anche per una piazza stabile ed importante come quella lussemburghese (si pensi all’impatto che ha avuto lo scoppio della bolla speculativa sui mutui subprime e lo scandalo della frode operata dal Bernard L. Madoff Investment Securities LLP). I prossimi mesi diranno se il Lussemburgo riuscirà a confermare la capacità dimostrata nel tempo di superare le sfide portate dalle crisi internazionali e dagli attacchi degli altri Paesi contro la sua disciplina fiscale ed il segreto bancario.