IARD Sintesi - presentazione 20041daniela
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IARD Sintesi - presentazione 20041daniela
Insegnanti e nuove tecnologie: un rapporto che cambia? L’Istituto Iard Franco Brambilla sta realizzando, per conto dell’Associazione Italiana Editori (AIE), una indagine longitudinale di durata triennale sul rapporto tra insegnanti e nuove tecnologie. L’obiettivo conoscitivo di questa ricerca è analizzare il mutamento nel tempo della didattica, alla luce dei processi di innovazione tecnologica in atto. I PRINCIPALI RISULTATI Cosa è cambiato: Gli insegnanti italiani, all’inizio del 2003, erano in gran parte capaci di usare il computer (84%) e Internet (73%), ma non impiegavano spesso queste dotazioni nella prassi didattica. In particolare, gli intervistati usavano poco le nuove tecnologie in aula, nel corso delle lezioni. In altri termini, i mezzi informatici venivano impiegati prevalentemente nella fase di Istituto lard Franco Brambilla Cooperativa di ricerca a r.l. via Olmetto, 9 I - 20123 Milano tel. +39 02 72008383 fax +39 02 865255 [email protected] WWW.istitutoiard.it preparazione della lezione e, comunque, solo da una parte dei potenziali fruitori. La situazione non è cambiata nel corso del 2003: gli insegnanti che usano regolarmente il PC per preparare le lezioni sono, infatti, ancora una minoranza (37%) e solo uno su cinque lo impiega nella presentazione delle lezioni (20%). Internet: SGQ C ERTIFICAZIONE UNI EN ISO 9001: 2000 C ERTIFICATO N. M066 secondo gli insegnanti è ancora solo una grande “biblioteca”…Internet è ancora inteso dagli insegnanti come una grande “biblio teca” più che un luogo in cui trovare strumenti di lavoro. Lo si utilizza per la ricerca di informazioni e approfondimenti, più che per il reperimento di Partita IVA e Codice Fiscale n.O9529370158 REA Milano n. 1298801 Registro Imprese Milano n. 289163 Prefettura Milano n. 1523M materiali da impiegare in aula (presentazioni, software, simulazioni, …). …anche se sarebbero dis posti a pagare di tasca propria per continuare a usarlo: Gli insegnanti che hanno integrato stabilmente Internet nella fase di preparazione delle lezioni (ma non ancora in quella di presentazione) sono motivati, infatti, a continuare a farne uso: quasi un intervistato su due sarebbe disponibile a pagare di tasca propria (43%) e addirittura tre su quattro, se fossero possibili detrazioni (70%). Tra quanti non sono disponibili a pagare in prima persona, l’opinione condivisa è che i costi dovrebbero essere sostenuti dal Ministero o dalla scuola di appartenenza e non dalle famiglie degli studenti. Le nuove tecnologie confinate nella fase di preparazione delle lezioni: ma perché? Quel che manca a molti insegnanti è la possibilità di usare il PC in classe (67%) e appositi software didattici (55%), che pure esistono sul mercato editoriale scolastico. Nelle scuole italiane, infatti, i PC sono presenti, ma quasi sempre solo nei laboratori informatici (78%). Dall’indagine emerge chiaramente che per fare integrare maggiormente le nuove tecnologie nelle lezioni, le scuole dovrebbero investire in software didattici e in videoproiettori. Nessuna novità? Non è vero. Gli insegnanti sono sempre più tecnologici: I dati sembrano suggerire che il 2003 sia trascorso senza cambiamenti nel rapporto tra nuove tecnologie e scuola, ma non è così. E’ soprattutto sul fronte della formazione che gli insegnanti italiani stanno muovendosi: il 42% di quanti non sapevano usare il PC a Gennaio ha imparato a farlo, il 53% di quanti non sapevano usare Internet ha fatto altrettanto e il 55% degli intervistati che già usavano il PC dichiara di aver migliorato le proprie capacità. Questo balzo in avanti delle competenze informatiche degli insegnanti è stato possibile soprattutto grazie ai corsi on line del Ministero e a quelli organizzati dalle scuole: è quindi la scuola stessa il motore del mutamento. Ciò che stenta ancora a farsi strada è un’adeguata formazione degli insegnanti sull’applicazione alla didattica delle nuove tecnologie. I docenti italiani, quindi, rischiano di dover improvvisare un’integrazione, tutt’altro che scontata, tra nuovi media e insegnamento, basandosi solo su informazioni tratte da articoli o da Internet e non da apposite occasioni formative. E gli studenti? Gli studenti sono l’altro potente fattore di innovazione. Gli insegnanti sono probabilmente consapevoli della maggior abilità dei giovani con le nuove tecnologie e li invitano, infatti, a muoversi autonomamente nel Web: il 36% degli insegnanti incita infatti spesso gli alunni a reperire informazioni su Internet. C’è persino un 17% di insegnanti che richiede spesso relazioni ed esercizi direttamente su file. NOTA METODOLOGICA L’indagine panel sugli insegnanti italiani, di cui sono state realizzate le prime due rilevazioni, prevede di intervistare nuovamente gli stessi soggetti, mediante telefono, nel Dicembre 2004. Le rilevazioni qui presentate sono state realizzante nei seguenti modi: nel Gennaio 2003, gli insegnanti sono stati intervistati direttamente nelle scuole, mediante un questionario autocompilato, mentre nel Dicembre 2003, si è compiuta una rilevazione di tipo telefonico sugli stessi soggetti. Il campione iniziale era costituito da 1.565 insegnanti selezionati in modo tale da essere rappresentativi della popolazione complessiva degli insegnanti italiani per grado scolastico (elementare, media, superiore), tipo di scuola secondaria superiore (liceo, tecnico, professionale), tipo di materia insegnata (umanistica, scientifica, tecnico-applicativa), regione di residenza e genere. Gli insegnanti che si sono resi disponibili per la seconda intervista sono stati 1.068, equamente ripartiti per le variabili di stratificazione. Il margine di errore delle stime è del 5% (p=95%).