il test day model: capiamoci ancora un po

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il test day model: capiamoci ancora un po
DALL’UFFICIO RICERCA E SVILUPPO
IL TEST DAY MODEL:
CAPIAMOCI ANCORA UN PO’
di Fabiola Canavesi
NEL MODELLO attuale di valutazione genetica, che utilizza le lattazioni, i dati vengono riportati alla lunghezza standard di 305 giorni attraverso le proiezioni e a
equivalente vacca matura per quanto riguarda età, zona
di produzione, ordine di parto e mese di parto. Se per
fare la valutazione genetica si utilizzano i singoli controlli tali fattori vanno comunque considerati, dato che i
confronti sono fatti all’interno del gruppo di animali
controllati lo stesso giorno, ma che possono avere giorni di lattazione diversi fra loro come anche età, ordini
di parto e stagioni di parto.
Nel test day model a regressioni casuali questi effetti
sono calcolati attraverso una funzione che stima l’andamento medio della produzione per tutti questi fattori
FIGURA 2
L’ANDAMENTO DELLA PRODUZIONE NELLE
DUE STAGIONI NEL NORD (VACCHE DI TERZO PARTO)
dall’inizio alla fine della lattazione. Ma vediamo insieme alcuni esempi.
L’EFFETTO DELL’ETÀ La figura 1 ci riporta in grafico
l’andamento della produzione media giornaliera al variare dell’età nella stagione di parto autunnale nel Nord
Italia.
Il fascio delle curve blu sono le primipare dalle più
FIGURA 1
IL CRESCERE DELLA PRODUZIONE AL CRESCERE DELL’ETÀ (ZONA DI PRODUZIONE 1 E STAGIONE DI PARTO
AUTUNNALE)
15
10
5
Latte kg
Nella valutazione basata sui singoli controlli è fondamentale confrontare correttamente le vacche a parità di giorni di lattazione, stagione di parto, zona di
produzione, età. Tutti questi fattori sono considerati
nel modello, monitorando l’andamento delle curve di
produzione per età, zona di produzione e stagione
di parto nel corso dei 305 giorni di produzione. Quel
che viene fuori dall’analisi di queste curve ci conferma che la produzione aumenta all’aumentare dell’età
della bovina, che la stagione invernale è quella più
produttiva, che la persistenza media di lattazione
delle primipare è migliore delle pluripare.
-10
-15
5
25
45
65
85
105 125 145 165 185 205 225 245 265 285 305
gg lattazione
FIGURA 3
L’ANDAMENTO DELLA PRODUZIONE NELLE
DUE STAGIONI NEL SUD (VACCHE PRIMIPARE)
15
15
10
10
5
Kg latte
Kg latte
0
-5
0
-5
-10
5
0
-5
-10
-15
5
36
67
98
129 160 191 222 253 284
-15
gg di lattazione
98 129 160 191 222 253 284
gg di lattazione
stag1
stag1
stag2
5
36
67
stag2
BIANCONERO . MARZO 2004
1
L’EFFETTO DELLA STAGIONE DI
PARTO Come negli attuali coeffi-
cienti di proiezione a 305 giorni, le
stagioni di parto considerate sono
due: aprile-settembre e ottobre-marzo. L’effetto della stagione varia al
variare della zona di produzione. Le
zone considerate sono quelle dell’EVM: Nord, Centro, Sud e Parmigiano Reggiano. Le figure 2 e 3 ci
riportano l’effetto della stagione di
parto in vacche di terzo parto al
Nord e al Sud. E’ interessante verificare come le differenze siano più
piccole al Sud, rispetto al nord.
L’ANDAMENTO DELLA PRODUZIONE NELLE QUATTRO REGIONI A PARITÀ DI ETÀ (PLURIPARE)
FIGURA 4
FIGURA 5
(STAGIONE AUTUNNALE)
10
10
5
5
Kg latte
Kg latte
giovani alle più vecchie, le curve
verdi sono le vacche di secondo
parto e le curve rosse le vacche di
terzo parto. Riconosciamo la diversa
persistenza fra primipare e pluripare e il crescere della produzione
con l’età e l’ordine di parto.
0
-5
(STAGIONE PRIMAVERILE)
0
-5
-10
-10
5
5
37 69 101 133 165 197 229 261 293
gg di lattazione
Nord
Centro
l’andamento delle differenze fra zone nelle vacche di terzo parto, nella
stagione autunnale prima e nella
stagione primaverile poi. In questo
caso le differenze fra le zone sono
più marcate nella stagione autunnale rispetto alla stagione primaverile
e lo sono più nella fase del picco di
lattazione che nella fase finale.
L’EFFETTO DELLA ZONA DI PRODUZIONE Già nelle figure 2 e 3 era
MODELLO NUOVO, EFFETTI CO-
possibile evidenziare una differenza
nella produzione media tra Nord e
Sud. Le figure 4 e 5 ci riportano
NOSCIUTI La filosofia che sta dietro
al nuovo modello di valutazione
pensa alle vacche nella loro dinami-
37 69 101 133 165 197 229 261 293
gg di lattazione
Sud
Parmigiano Reggiano
cità di produzione ed espressione
dei geni di cui sono portatrici. Gli
effetti ambientali che influenzano le
produzioni sono parte del modello
e non possono essere che quelli
che abbiamo imparato a conoscere
anche attraverso gli strumenti precedenti: proiezioni ed EVM. L’età, la
stagione di parto, la zona di produzione hanno effetti piuttosto marcati sulla quantità di latte prodotta. Il
test day model ha un modo diverso
di tenerne conto, ma la sostanza di
questi effetti non cambia.