Comune Cagliari News - Al lavoro senza l`auto»

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Comune Cagliari News - Al lavoro senza l`auto»
AL LAVORO SENZA L'AUTO»
Fonte: L'Unione Sarda
18 luglio 2011
URL della pagina: http://www.comunecagliarinews.it/rassegnastampa.php?pagina=18187
Data scaricamento: 16 marzo 2017, 19:18
La lunga battaglia del direttore generale del Ctm, Ezio Castagna:
rendere attraenti i mezzi pubblici, come avviene in tutta l'Europa
«Il problema dei parcheggi non è dei cagliaritani: a soffrirne di più sono invece i pendolari. Chi
vive e lavora in città sta imparando a utilizzare i mezzi pubblici, che sono l'unica soluzione ai
problemi di traffico e di parcheggio. Si fa da anni in tutta l'Europa anche e soprattutto per i
pendolari, perché non esiste altra via d'uscita, ma per rendere concorrenziali i mezzi pubblici
bisogna investire un po', sapendo fin dall'inizio che si tratta di investimento, non di spesa». La
voce non è esattamente di quelle neutrali, considerato che, con i trasporti collettivi, ha una certa
frequentazione. Chi parla è Ezio Castagna, direttore generale del Ctm (Consorzio trasporti e
mobilità), cioè dell'azienda di proprietà del Comune di Cagliari (67,5 per cento), Provincia (25 per
cento) e Comune di Quartu (7,5).
NUOVA MOBILITÀ Premesso che è parte in causa, Castagna dice una verità che si sente
ripetere da troppi anni, considerato che le contromisure continuano a non arrivare: non a
sufficienza, almeno. «A Cagliari le strisce blu, cioè i parcheggi a pagamento nei quali le auto
dovrebbero ruotare continuamente, sono 2.850. I pass per residenti sono invece 5.150, il che
significa quasi il doppio». Che c'entra, questa tipica soluzione all'italiana che nulla risolve, con
nostro intasamento quotidiano in viale Marconi? In apparenza nulla, ma in sostanza non è proprio
così. Considerato che i parcheggi non ci sono, o sono altrimenti occupati, «c'è un ulteriore motivo
per incentivare l'uso dei mezzi pubblici». Inoltre, la caccia al parcheggio rallenta la circolazione
interna, e i rallentamenti si ripercuotono anche sugli ingressi alla città.
CORSIA PREFERENZIALE Proprio per quanto riguarda viale Marconi, Ezio Castagna è più
diretto che mai: «La corsia preferenziale è indispensabile per convincere i pendolari a lasciare
l'auto a casa, perché si velocizzerebbero gli autobus». Capisce le perplessità del sindaco
Massimo Zedda, il quale dubita che si possa dimezzare lo spazio per le auto private nell'arteria
che collega Cagliari all'hinterland più immediato, quindi rilancia dimezzando: «Non due corsie
preferenziali: ce ne basta una nella direttrice Quartu-Cagliari. Nella direttrice opposta si può
rinunciare senza grandi ripercussioni».
Comune Cagliari News - Testata giornalistica quotidiana del Comune di Cagliari
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari in data 05.12.2005 al n. 31/05 - Direttore responsabile: Gianfranco Luigi Quartu.
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LA FLOTTA Siccome non si chiede mai senza offrire una contropartita, Castagna mette sul piatto
una flotta di nuovi filobus elettrici con motore diesel supplementare, che entro il 2012 saranno in
servizio nelle linee 30 a 31 (gli ex C Rosso e C Nero). «Il motore diesel», precisa il direttore, «non
costringerà l'autista a fermarsi in mezzo a viale Marconi quando un'antenna del filobus si
staccherà dal cavo, come invece avviene oggi. Per non peggiorare gli ingorghi, l'operazione sarà
eseguita appena l'autista raggiungerà, grazie al motore a scoppio supplementare, la prima area in
cui fermarsi senza creare caos. E ora, che cosa facciamo per quella corsia preferenziale?». In
Municipio il suggerimento è stato accolto: i tecnici studieranno la possibilità di espropriare i pochi
metri di terreno necessari per realizzare una corsia per i bus.
Emergenze
Ambulanze
e pompieri
imbottigliati
nelle code
Un'emergenza non ha rispetto di un'altra emergenza. Anche il traffico lo è: in viale Marconi
imbottiglia tutti, compresi i mezzi di soccorso. Mentre le forze dell'ordine, in qualche modo,
riescono a districarsi, la questione è più complessa per Vigili del fuoco e 118: i pompieri hanno
mezzi ingombranti, le ambulanze non posso sballottare troppo i pazienti.
«Il punto più difficile è il cavalcavia di Is Pontis Paris», conferma Giuseppe Iasiello, responsabile
del 118, «e non c'è modo per aggirare il problema: deviare su Monserrato, purtroppo, non fa
risparmiare tempo. Per fortuna», aggiunge Iasiello, «gli automobilisti sono educati: fanno di tutto
per aprirci un varco, e in qualche modo passiamo. Però la situazione è sempre peggiore».
Anche per i Vigili del fuoco, che in viale Marconi hanno la sede, è una prova impegnativa.
«Quando un ritardo di pochi minuti può significare la perdita di vite umane», spiega il vice
comandante, Giampaolo Lampis, «i nostri autisti sono costretti a percorrere alcuni tratti
contromano, ma con grande prudenza: il minimo incidente li costringerebbe a fermarsi e si
comprometterebbe l'intervento di soccorso. Siamo costretti a farlo riducendo un po' i margini di
sicurezza, ma preferiremmo evitarlo, anche se il Codice della strada lo consente».
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Calamità innaturali
Roghi e allagamenti
nel tratto quartese
È un luogo di calamità innaturali, la strada tra Cagliari e Quartu: alcune risolte, altre proprio no.
Peggiora la calamità chiamata traffico, anche se i veterani della coda possono consolarsi nel
ricordare gli anni in cui, invece che lo svincolo-dedalo di Is Pontis Paris, c'era un sistema di
semafori praticamente insuperabile. Però, nel corso degli anni, l'aumento del volume di traffico conseguenza della bolla speculativa nel mercato immobiliare, che ha impedito a molte nuove
coppie cagliaritane di rimanere nella propria città - ha in parte annullato i vantaggi portati dallo
svincolo.
È stato invece risolto il problema degli allagamenti nel tratto quartese, di fronte ai centri
commerciali: ad ogni pioggia si formavano laghetti, pericolosi soprattutto per i motociclisti. Alcuni
accorgimenti hanno in seguito consentito il drenaggio dell'acqua.
Resta il problema degli incendi estivi non solo nel canneto lungo la strada, ma anche nel
Molentargius dalla parte quartese di Santo Stefano: il fumo invade il viale e guidare diventa
impossibile, al punto che i vigili sono costretti a chiuderlo al traffico.
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