Claudio Grenzi Editore

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Claudio Grenzi Editore
Claudio Grenzi Editore
Quando un libro può essere definito raro
e quando curioso?
La risposta non è semplice, tuttavia, muovendoci
non senza difficoltà nella letteratura sinora prodotta
dai bibliotecari tuttora impegnati a confrontarsi
sull’argomento, potremmo provare ad azzardare una
definizione, senza alcuna pretesa, comunque, di esaurire
in questa sede la vexata quaestio.
A nostro parere, il raro sarebbe da identificarsi con
l’edizione, di argomento vario, stampata tra la fine del
XV secolo ed il XVIII, ed il curioso con la pubblicazione
apparsa in tiratura assai limitata, tra i primi del 1800
sino al 1950, su argomenti particolari riguardanti
un territorio, urbano o provinciale, ben determinato
spazialmente e cronologicamente.
Sebbene tanto diversi, il libro raro e quello curioso
hanno, comunque, più elementi in comune di quanto
non possa sembrare: ambedue, ad esempio,
si caratterizzano tanto per l’originalità delle informazioni,
quanto per la difficile reperibilità sul mercato. E, ancora,
particolare non trascurabile, vengono assiduamente
richiesti dai bibliofili, sempre a caccia dell’edizione poco
comune, ma anche da bibliotecari e studiosi, da
ricercatori e docenti e, perché no, dal lettore smaliziato,
interessati soprattutto alle informazioni contenute
nel testo, appunto raro o curioso.
Questa sezione di Bibliofiles raccoglie, in versione
digitale, edizioni in facsimile di libri ormai introvabili
precedute da un breve saggio introduttivo, curato
da uno specialista, allo scopo di evidenziare i caratteri
storici, letterali o filologici del lavoro riprodotto.
In una prima selezione di libri, in corso di pubblicazione,
si è privilegiata la rappresentazione della Capitanata
secondo ottiche e fonti differenti: le storie dei paesi,
la storia dell’arte, l’architettura monumentale e minore,
i grandi interventi come la bonifica, la viabilità, le strutture
portuali e le industrie. E ancora argomenti di attualità
quali la tutela dell’ambiente, la botanica, la geologia;
oppure le contese territoriali, le inchieste di grande
interesse sociale; le biografie. Infine, come trascurare
la produzione editoriale “di viaggio” e le guide alla
scoperta dei tanti segreti custoditi dal territorio.
Non sono molti i volumi che inquadrano le tappe
della ricerca archeologica in Daunia, ed in questo
senso il libro L’oro della Daunia di Marina Mazzei
risulta un prezioso collettore della storia archeologica
del territorio.
Questa collana è il naturale sviluppo della bibliografia
ragionata a carattere storico-archeologico, frutto di
un progetto della stessa autrice, finalizzato al riordino
soprattutto di quanto edito nelle epoche più remote
delle esplorazioni, avviato per conto della Fondazione
della Banca del Monte “Domenico Siniscalco Ceci”
di Foggia, con la collaborazione della Soprintendenza
per i Beni Archeologici della Puglia e del Centro
Distrettuale FG/32 della Regione Puglia.
Bibliofiles mira all’ambiziosa pubblicazione degli studi
editi sulle ricerche effettuate nella Daunia antica,
comprendendo anche alcune località poste a confine
della piana del Tavoliere, oltre che delle Isole Tremiti,
dell’area sud-ofantina e del Melfese, a partire dai
primi documenti stilati dai viaggiatori del Cinquecento
fino alla fine degli anni Cinquanta dello scorso secolo,
con l’obiettivo di superare i limiti che scaturiscono
dalla non agevole reperibilità di molti dei documenti
proposti, in questa sede per la prima volta consultabili
nella versione integrale.