DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE

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DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE
COMUNE DI BERBENNO
Provincia di Bergamo
VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
ORIGINALE
Codice Ente 10024
DELIBERAZIONE NUMERO 8 DEL 26-02-2016
Adunanza straordinaria di Prima convocazione, seduta pubblica
Oggetto: VARIANTE GENERALE PER LA RIDEFINIZIONE DEL RETICOLO IDRICO DEL COMUNE DI
BERBENNO, COMPONENTE IDROGEOLOGICA E SISMICA GIA' ALLEGATA AL PGT A
SEGUITO DELLA D.G.R. 23.10.2015 N. X/4229 (RIORDINO DEI RETICOLI IDRICI DI
REGIONE LOMBARDIA E REVISIONE DEI CANONI DI POLIZIA IDRAULICA) - ADOZIONE
L’anno duemilasedici addì ventisei del mese di febbraio alle ore 20:30, nella solita sala delle adunanze. A
seguito di regolare convocazione nei modi e nei termini di legge si è riunito il Consiglio Comunale.
All’appello risultano:
SALVI CLAUDIO
TODESCHINI GAIA
SALVI MARCO
PARAZINI GIUSEPPE
OFFREDI ALMA
SALVI HUGO
P
P
P
P
P
P
SALVI MANUEL
QUARTI ROSSANA
OFFREDI MARCO
VASSALLI PIERANGELA
SALVI CRISTIAN
P
P
P
P
P
ne risultano presenti n. 11 e assenti n. 0.
Assiste il Segretario Comunale Signor Russo Santo, il quale provvede alla redazione del presente verbale.
Essendo legale il numero degli intervenuti, il Signor SALVI CLAUDIO in qualità di Sindaco assume la
presidenza e dichiara aperta la seduta, per la trattazione dell’oggetto sopra indicato.
Soggetta a controllo
N
Immediatamente eseguibile
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S
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Il Sindaco:
introduce l’argomento con l’illustrazione delle attività svolte prima di arrivare alla presentazione in
consiglio della variante in discussione. Comunica che in sala è presente il dott. Granata estensore della
variante del reticolo idrico minore (RIM) per la sua presentazione.
Fa presente che a seguito di alcune segnalazioni di incongruenze e discordanze del Reticolo Idrico
Minore con la stato di fatto del territorio, arrivate in Comune dal mese di giugno scorso,
l’Amministrazione comunale, dovendo dare una risposta con chiarimenti concreti e tangibili e volendo
essere il più possibile trasparente verso i cittadini, operando comunque unicamente per il
perseguimento dell’interesse pubblico e, il Sindaco tiene a precisare e sottolineare, non per perseguire
l’interesse privato, ha voluto dare corso a una revisione del Reticolo Minore con una variante, in
attuazione peraltro della nuova Delibera Regionale dell’ottobre 2015 che per l’appunto disciplina il
riordino dei reticoli idrici della Lombardia. Il Sindaco fa presente che questa Nuova d.g.r. 4229 del 23
ottobre 2015 "Riordino dei reticoli idrici di Regione Lombardia e revisione canoni", sostituisce la
precedente d.g.r. n. 2591 del 31 ottobre 2014 e recepisce anche le modifiche apportate con la d.g.r. n.
3792 del 3 luglio 2015 cha a sua volta sostituiva quella del 2003. (DGR 1 Agosto 2003 – N. 7/13950)
Il dott. Granata, a questo punto, tiene a precisare che per quanto riguarda il Comune di Berbenno il
piano precedente del 2006 era stato fatto in base alle disposizioni del 2003, poi sono intervenuti altri
aggiornamenti, 2010,2011,2013 e per ultima nel 2015;
Il Sindaco riprende la relazione dicendo che nel frattempo è stato acquisito un parere legale pro veritate
dell’avvocato Benedetti che ha consigliato una revisione generale del RIM e dei canoni. A tale proposito
informa che il Comune ha valutato di dare un incarico alla Comunità Montana per fare il censimento
degli attraversamenti al costo di 4.500 euro circa. Per tutti questi motivi si è pertanto convenuto di
procedere con una variante generale del reticolo minore e a una revisione dei canoni di polizia
idraulica. Nel frattempo sono stati eseguiti dei controlli sul territorio da parte del geologo con
l’assistenza del personale comunale. Parallelamente ci sono stati degli incontri con i funzionari dello
STER di Bergamo per approfondire la normativa ed è stato sottoposto il progetto di variante. Lo stesso
progetto è stato poi depositato allo STER per il parere tecnico vincolante. Comunica che nell’insieme
della variante sono state cancellate 4 aste, aggiunte 2 aste e 9 aste sono state parzialmente variate.
Fa presente, inoltre, in via preliminare che è stato fatto un avviso pubblico di preinformazione per la
presentazione di osservazioni e proposte, l’avviso è stato contemporaneamente inviato ai tecnici che
operano sul territorio, poi è stato pubblicato su un quotidiano locale. Precisa infine, che in ogni caso la
variante verrà depositata per 30 giorni in Comune per la presentazione delle osservazioni nei successivi
trenta giorni.
Al termine il Sindaco cede la parola al Dott. Geologo Granata per la esposizione della variante.
Il Geologo dott. Granata inizia con una premessa introduttiva della normativa che disciplina i reticoli
principali, minori e di bonifica e dei criteri di assegnazione o meno di un’asta al RIM, alle carte catastali
della CTR, carta tecnica regionale e della carta dell’IGM. Premette che la carta dell’IGM essendo una
carta a scala piccola 1:25.000 ha un dettaglio molto minore rispetto alla CTR, addirittura ancora minore
rispetto alla carta aerofotogrammetrica comunale redatte in scala 1:1.000, poi ricondotta a 1:2.000.
Precisa che però fa testo quello che c’è sul territorio, che poi non è altro che il contenuto della
aerofotogrammetria. Riferisce anche che le diverse delibere regionali scaturiscono in qualche caso
dalla esigenza di disciplinare la gestione del reticolo da parte del Consorzio di Bonifica o addirittura
dalla Comunità Montane, visto che i comuni non hanno i mezzi sufficienti per la gestione. La normativa
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vigente prevede che nella redazione del reticolo idrico minore bisogna partire dal reticolo master
predisposto dalla Regione Lombardi, acquisibile dal Catasto Regionale di Polizia Idraulica, e una volta
redatto il reticolo la Regione lo vaglia ed emette il suo parere. Il reticolo master è disciplinato dalle linee
guida per la digitalizzazione dei reticoli e delle relative fasce di rispetto e fornisce una fotografia del
territorio derivata dalla settorializzazione della Carta Tecnica Regionale (CT10) scala regionale a
10.000. Fa presente che, in sostanza, la Regione ha fatto un’operazione spinta, ha preso una carta
tipo bitmap e l’ha resa vettoriale, operazione che a volte può generare degli errori. Riferisce che per la
variante è partito dal reticolo master che, in questa sede, ha riportato su un foglio A4 per renderlo
leggibile nella esposizione con la proiezione. A questo punto il dott. Granata fa vedere il reticolo master
con una proiezione della mappa e la descrive. Precisa che in questa mappa alcuni spezzoni del reticolo
minore non vengono riconosciuti perché non ci sono per effetto del rimodellamento naturale del
territorio o magari perché tombinati come peraltro è avvenuto per parte del territorio comunale. In
sostanza il lavoro che ha fatto nel redigere la variante consiste nell’aver aggiunto al reticolo master le
parti che riteneva si dovessero completare con le aggiunte, perché lo stesso non li riconosce come
reticolo minore. Fa presente, tra l’altro, che le linee guida dicono che qualora il tecnico che redige il
reticolo minore ritiene che qualcuno delle aste non sia del reticolo le può anche togliere, ovviamente poi
sarà la Regione a decidere se va bene. Porta l’esempio della zona Pasano dove il reticolo che va nel
torrente Val Brunone, prima arrivava molto più in alto, adesso non c’è più perché il reticolo master non
lo riconosce, mentre riconosce solo un pezzettino in alto. Sottolinea che le linee guida ormai dicono che
in questi casi il tecnico che redige il reticolo può anche non riconoscerle nella compilazione. Il dott.
Granata informa inoltre che seguendo il reticolo master è stato poi costruito il reticolo minore con
l’aggiunta, l’eliminazione e la modifica di alcune aste. Per una lettura più facile informa che ha
trasmesso al Comune una tavola di raffronto in scala 1:2.000 perché quella al 5.000 è difficile leggerla.
Per l’occasione ha predisposto, inoltre, dei file divisi per zona che provvede a illustrare con la
proiezione sulla parete nella sala del consiglio. Rileva che i file contengono nello specifico gli interventi
effettuati con la variante. Presenta poi con la illustrazione le aste aggiunte, le aste tolte e quelle variate
(allegato a)
Terminata la esposizione chiede ai consiglieri se ci sono delle richieste di chiarimenti.
Il consigliere Vassalli P. chiede se per caso è stato modificata qualcosa nella zona della frana.
Il dott. Granata risponde che non è stato toccato niente. A tale proposito coglie l’occasione per spiegare
che un reticolo viene considerato tale se c’è una incisione, tant’è che le fasce di rispetto di 10 mt si
dovrebbero creare partendo dal ciglio. Riferisce che a volte è difficile individuare il ciglio perché bisogna
vedere se c’è o non c’è un inciso. Rileva che in genere le fasce partono dalla mezzaria della linea del
reticolo, però dove non esiste un punto di riferimento precisa che ha fatto finta che lateralmente ci
fossero circa 2 o 3 mt e da lì è partito per calcolare i 10mt e quindi diventerebbero circa 12mt. Sostiene
che però queste distanze si verificheranno al momento in cui il cittadino chiede di intervenire in ambito
di reticolo minore. Il tecnico professionista in quel caso deve avere i punti fiduciari per fare il rilievo dei
10mt e questi si devono stabilire al momento. Ripete, inoltre, che il catastale coincide poco con il
reticolo attuale e spesso si verifica che il catastale ha anche un andamento diverso. Fa presente che
tutte le acque sono demaniali mentre il sedime è demaniale quando è individuato dal reticolo catastale.
A tale proposito riferisce che il reticolo catastale lo aveva inserito nel reticolo sulla base del primo PGT
redatto dal primo progettista il quale l’aveva inserito nella aerofotogrammetria. Quello che ha fatto
l’arch. Bonardi è stato un’operazione manuale di inserimento per sovrapposizione di una mappa
catastale non geo referenziata su una mappa aerofotogrammetrica geo referenziata.
Il consigliere Vassalli P. dice di aver letto, nella proposta, che la variante è stata redatta tenendo conto
delle richieste di privati. Chiede quali sono le parti interessate e se sono state accolte.
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Nel contempo, sovrapponendosi al consigliere Vassalli P., prende la parola il consigliere Offredi Marco
per chiedere al Geologo Granata se può far vedere qualche immagine dei luoghi visitati per redigere la
variante, in modo che si possa vedere nel concreto.
Il Geologo dott. Granata informa che nel 2006 sarà venuto a Berbenno più di 40 volte per poter
prendere visione di tutto il territorio per la redazione del reticolo minore allegato al PGT. Dei
sopralluoghi ha molte fotografie ma non le ha portate in quanto conservate nell’archivio del suo ufficio.
L’unico nuovo sopralluogo che ha fatto riguarda le parti che ha eliminato e la parte a monte del
territorio comunale.
Il consigliere Offredi Marco interrompe ancora l’intervento del geologo chiedendo l’esposizione delle
fotografie.
Il Geologo Granata riferisce, che per redigere la variante, è venuto a Berbenno in una giornata di pioggia
perché aveva già fissato l’appuntamento con il dipendente del Comune che lo ha accompagnato sui
posti interessati. Lo stesso dipendente gli ha anche indicato determinate cose. Riferisce che purtroppo
non ha fotografie a disposizione. Ritiene comunque che le fotografie per l’80% dei casi non dicono
niente, perché il reticolo o è invaso totalmente dalla vegetazione o è spesso tutto interrato perché non
c’è stata mai manutenzione. Fa presente inoltre che qualche reticolo sarà stato coperto da piccole
frane e con il tempo è scomparso. Riferisce che due anni fa aveva visto bene il Fosso Pasano 1 quello
che va nell’Imagna, che è interrato, ci sono piante in mezzo pertanto non è significativo. Precisa che
per tali motivi per l’attribuzione si deve fidare anche della carta al di là del sopralluogo. Precisa che ci
sono ben 77 aste di reticolo sul territorio di Berbenno e questo vuole dire che quasi tutto il territorio è
vincolato dal reticolo minore. Tiene a precisare che un territorio come quello di Berbenno, è
vulnerabile, il reticolo, specialmente quello superficiale, va salvaguardato mentre quello tombinato non
ha più funzionalità di convogliamento diretto superficiale. A tale proposito informa che le norme vigenti
non permettono più la tombinatura. Precisa che gran parte del territorio nella parte alta è stato
urbanizzato. Purtroppo la legge che stabiliva i vincoli, cioè il RD del 1904 n. 523 per oltre 70 anni, è
stata disattesa, ripresa e ribadita solo nel 1994 a seguito della emanazione della legge Galli sulla
demanialità delle acque; nel frattempo nella parte del territorio del comune di Berbenno, interessata da
insediamenti civili, il reticolo minore è stato tombinato e quindi ha perso la capacità di drenaggio delle
acque e dove ci sono le case l’acqua non filtra più, pertanto non ha senso tenere dei vincoli.
Il consigliere Offredi M. prende atto che non ci sono le foto per far vedere le zone visitate.
Interviene anche il dott. Granata mentre parla il consigliere Offredi M., e si parlano sopra.
Il consigliere Offredi Marco ritiene che ci si sta fossilizzando su una cosa molto teorica.
Il dott. Granata ribatte per precisare che non c’è nulla di teorico e che sta seguendo la norma.
Il consigliere Offredi M. ritiene che prima di far decidere al politico sul reticolo minore era necessario
recarsi più volte sul territorio e non trattare le cose in modo generico.
Il dott. Granata si sovrappone al consigliere Offredi M. per dire che non sta generalizzando nulla perché
sta applicando la legge.
Il consigliere Offredi M si sofferma ancora sulle diverse carte e sulle relative scale che consentono di
individuare o meno il reticolo. Inoltre prende atto che il Geologo dice che non è più possibile tombinare i
reticoli e quelli tombinate la legge dice che si possono toglierle come reticolo.
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Il Geologo Dott. Granata riprende il consigliere Offredi per precisare che il reticolo tombinato è stato
tolto perché non ha più capacità di convogliamento e di drenaggio e mantenerlo vorrebbe dire creare
dei problemi ai privati qualora gli immobili richiedono interventi che il vincolo non consente. Ripete che
come redattore della variante del reticolo minore ha tolto quelle situazioni che secondo lui non si
configurano più come reticolo poi sarà la Regione a decidere e dire se mantenerli o meno.
Il consigliere Offredi fa presente che vengono tolti dei reticoli cha hanno una loro importanza, in questo
modo con il tempo il territorio rischia di degradare. A parere del consigliere la norma dice che i canali
appositamente costruiti per scolmare delle acque vengono annoverati come reticoli.
Il consigliere Offredi M. fa presente che ha fatto delle foto dalle quale si rileva che alcuni reticoli hanno
un loro funzionalità. Chiede al dott. Granata di poterle presentarle. Precisa che togliere il reticolo vuol
dire consentire la edificabilità in futuro e questa porterà allo smottamento il territorio. Ricorda che in
fondo alla valle Imagna una casa è stata chiusa, due anni fa il territorio di Berbenno ha avuto una
frana, le strade sono tutte avvallate. Chiede a questo punto al Geologo se conosce realmente il
territorio.
Successivamente il consigliere Offredi M. proietta le foto e le commenta
Il consigliere Offredi M. ritiene che si dovrà fare la compatibilità urbanistica e tra venti anni quando non
ci sarà sicuramente la compatibilità si perderà anche la memoria storica.
Il Geologo Dot. Granata fa presente che la compatibilità di un piano urbanistico la dovrà fare il geologo
incaricato dal Comune ed inoltre il professionista che opera sul territorio dovrà in ogni caso presentare
una relazione geologica.
Il consigliere Vassalli P. si ricorda che in sede di presentazione del PGT ha chiesto all’ing. Fiorina
precisazioni su un reticolo.
Il Geologo Granata fa presente che il reticolo minore denominato Pasano1 è stato mantenuto nella
parte terminale di confluenza nel Torrente Imagna, mentre è stata tolta parte superiore tombinata.
Il consigliere Vassalli P. chiede delucidazioni sulla richiesta dei privati
Il Sindaco fa presente che sono arrivate delle richieste e sono state esaminate.
Il Consigliere Offredi M. a proposito delle osservazioni chiede delucidazioni sulla pubblicazione sul
quotidiano locale in quanto è stata fatta il 16 febbraio e non prima dell’incarico al professionista.
Il Sindaco risponde dicendo che la pubblicazione è stata fatta anche se in ritardo ma che comunque chi
vuole può presentare osservazioni durante il periodo di deposito e di pubblicazione.
Anche il consigliere Vassalli P. rileva che la pubblicità è stata fatta il 16 febbraio e che questo devo
risultare.
L’assessore Salvi Manuel ricorda che l’avviso è stato fatto anche sul sito del comune, è stato inviato a
tutti i tecnici che operano sul territorio e all’albo on line.
Il consigliere Vassalli P. prende atto che non c’è stata una adeguata pubblicità e che alcuni tecnici o
società non sono stati avvisati come la Hidrogest.
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Il Geologo a tale proposito fa presente di aver visto la lettera della Società Hidrogest e che quanto in
essa rilevato non ha niente a che vedere con il reticolo. Ricorda che nella zona indicata dalla Società,
esiste un pozzo e che questo pozzo serviva solo per l’emergenza. Fa presente infine che nel dubbio già
in sede di redazione del PGT e con la redazione della variante il Geologo ha inserito una fascia di
rispetto di 200mt dal punto della captazione e il reticolo non incide.
A questo punto il consigliere Offredi Marco legge una dichiarazione di voto che viene consegnata nelle
mani del Segretario per allegarla al verbale di deliberazione (allegato B)
Il Segretario Comunale richiama i consiglieri sull’obbligo di allontanarsi se ci sono conflitti di interesse
ai sensi dell’art. 78 del dlgs n. 267/2000.
Alle ore 22.00 si allontanano dall’aula i consiglieri Todeschini Gaia e Offredi Alma
Presenti 9 assenti 2
Il Sindaco mette a votazione la variante al reticolo minore
IL CONSIGLIO COMUNALE
VISTO l’art. 5 del regolamento sui controlli interni approvato con deliberazione del C.C. n. 4 del
04.03.2012, in ordine alle modalità da seguire per la predisposizione degli atti deliberativi;
VISTA l’allegata proposta di deliberazione, che ne costituisce parte integrante e sostanziale del
presente provvedimento;
RICONOSCIUTA la piena competenza della Consiglio Comunale a deliberare sulla materia in oggetto, ai
sensi dell’art. 42 del d.lgs. 267 del 18.08.2000;
VISTI i pareri favorevoli espressi sull’allegata proposta di deliberazione, ai sensi degli artt. 49 e 147/bis
del d.lgs. 267/2000, che ne costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
RITENUTO di accogliere ed approvare la proposta per i motivi ivi indicati, ai quali si fa integrale rinvio;
CON VOTI favorevoli 6 Contrari 3 ( Salvi Cristian, Vassalli Pierangela, Offredi Marco)
DELIBERA
1) di APPROVARE e FARE PROPRIA la proposta di deliberazione, allegata alla presente per farne
parte integrante e sostanziale.
2) di APPROVARE quanto riportato in premessa;
3) di ADOTTARE, per le motivazioni meglio specificate in premessa, la variante generale per la
ridefinizione del reticolo idrico del Comune di Berbenno, come da elaborato redatti e depositati
dal dott. Geol. Ezio Granata in data 06.02.2016, effettuato ai sensi del DGR 23.10.2015 – n.
X/4229 (riordino dei reticoli idrici di Regione Lombardia e revisione dei canoni di polizia
idraulica) composta dai seguenti elaborati:
 elaborato tecnico
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Provincia di Bergamo



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elaborato normativo
Tav 1 reticolo idrico scala 1:5000
Tav. 2 reticolo idrico con fasce di rispetto in scala 1: 5000
Tavola di raffronto
Relazione
4) di DARE ATTO che il presente studio di revisione ed adeguamento del reticolo idrico minore
costituisce modifica al vigente Piano di Governo del Territorio e che tale modifica sarà inserita
dopo l’approvazione definitiva del nuovo RIM.
5) di DISPORRE l’invio della presente deliberazione all’ufficio tecnico affinché provveda agli
adempimenti istruttori di legge, ovvero:
 richiedere il parere tecnico vincolante allo STER di Bergamo, competente in materia;
 depositare, per quanto disposto dall’art.13, comma 4, della l.r.12/2005, gli atti nella
segreteria comunale per un periodo continuativo di 30 giorni, ai fini della presentazione
di eventuali osservazioni nei successivi 30 giorni;
 pubblicare gli atti adottati sul sito istituzionale del Comune di Berbenno;
 pubblicare sul BURL e su un quotidiano o periodico a diffusione locale l’avviso circa il
deposito e la pubblicazione degli atti di cui ai punti precedenti.
Successivamente,
IL CONSIGLIO COMUNALE
CONSIDERATA l’urgenza che riveste l’esecuzione dell’atto
VISTO l’art. 134 – comma 4 del decreto legislativo n. 267 del 18/08/2000, che testualmente recita
“ne l caso di urgenza le deliberazioni di Giunta o Consiglio Comunale possono essere dichiarate
immediatamente eseguibili con il voto espresso dalla maggioranza dei componenti”;
CON VOTI unanimi favorevoli espressi nelle forme di legge
DELIBERA
1) di DICHIARARE la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134 –
comma 4^ del decreto legislativo n. 267/00 – TUEL.****************************
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COMUNE DI BERBENNO
Provincia di Bergamo
Letto, confermato e sottoscritto.
Il Presidente
SALVI CLAUDIO
Il Segretario
Russo Santo
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Il sottoscritto Segretario Comunale, su attestazione del Messo Comunale, certifica che il presente atto è
stato affisso all’Albo Pretorio di questo comune il giorno 05-03-2016 e vi rimarrà pubblicato per 15 giorni
consecutivi dal 05-03-2016 al 20-03-2016, reg. di pubblicazione n. 203, ai sensi dell’art. 124, 1° comma del
decreto legislativo n. 267/00.
Berbenno, 05-03-2016
Per attestazione: Il Messo Comunale
Moioli Natalia
IL SEGRETARIO COMUNALE
Russo Santo
CERTIFICATO DI IMMEDIATA ESEGUIBILITA’
La presente deliberazione è stata dichiarata immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134 – comma 4^ del d.vo n. 267/00 – T.U.E.L.
Berbenno, 26-02-2016
IL SEGRETARIO COMUNALE
Russo Santo
CERTIFICATO DI ESECUTIVITA’
Si certifica che la presente deliberazione, non soggetta a controllo preventivo di legittimità, è stata pubblicata
nelle forme di legge all’albo pretorio senza riportare, entro i successivi dieci giorni dall’affissione, denunce di
vizi di illegittimità o incompetenza, per cui la stessa è divenuta esecutiva ai sensi dell’art. 134 – comma 3^
del d.vo n. 267/00 – TUEL.
Berbenno, 30-03-2016
IL SEGRETARIO COMUNALE
Russo Santo
PER COPIA CONFORME ALL’ORIGINALE.
Berbenno,
IL FUNZIONARIO INCARICATO
Moioli Natalia