NL Amb_sett_2010_4_revised.pub - Ambasciata d`Italia
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GIORDANIA NEWS Periodico di informazione dell’Ambasciata d’Italia ad Amman NEWSLETTER n. 3 – settembre 2010 LA TARANTA DI EUGENIO BENNATO ALLA CITTADELLA DI AMMAN RE ABDALLAH PARTECIPA A WASHINGTON AL RILANCIO DEI NEGOZIATI DIRETTI FRA ISRAELIANI E PALESTINESI Politica: Re Abdallah partecipa a Washington al rilancio dei negoziati diretti tra israeliani e palestinesi. In Primo Piano: Missione di esperti italiani nel settore nucleare. “Che Mediterraneo sia”, concerto di Eugenio Bennato alla Cittadella di Amman. Esibizione dei “Royal Jordanian Falcons” in occasione del 50esimo anniversario delle Frecce Tricolori. Alitalia e Air France-KLM inaugurano il nuovo ufficio ad Amman. Cooperazione: Partono i lavori della nuova fase del Programma di Emergenza per i profughi palestinesi. Nasce ARCHEOGIORDANIA. Economia: Le imprese italiane in Giordania: la storia di CONDOTTE SPA. Il Progetto “Halal Italia”. Ambasciata d’Italia ad Amman SOMMARIO POLITICA Re Abdallah II a Washington per il rilancio dei “direct talks”. P.3 IN PRIMO PIANO Missione tecnica in Giordania di esperti italiani nel settore del nucleare. “Che Mediterraneo sia” Concerto di Eugenio Bennato alla Cittadella. Esibizione dei Royal Jordanian Falcons in occasione dei 50’anni delle Frecce Tricolori. Alitalia e Air France KLM inaugurano il nuovo ufficio ad Amman. P.5 P.6 P.7 P.8 LA COOPERAZIONE Iniziativa d’Emergenza IEPPG Fase II. Cooperazione Regionale: nasce ARCHEOGIORDANIA P.9 P.11 P.12 P.13 P. 14 P.15 P.16 P.17 ECONOMIA Halal Italia Forum Italo Arabo a Pesaro Prima conferenza internazionale sulla gestione ambientale e tecnologica Progetto per la costruzione della ferrovia leggera Amman—Zarqa Realizzazione linea trasporti pubblici Costruzione tratta ferroviaria Giordania, Arabia Saudita, Siria, Iraq. Presenza in Giordania delle imprese Italiane Attività ICE Amman Settembre— Dicembre 2010 IL CULTURALE Le borse di studio MAE 2010-2011 Nuovi libri per l’insegnamento della lin gua italiana 22esimo Festival del cinema Europeo Informazioni consolari Le attività della Società Dante Alighieri Caro Lettore, malgrado la pausa estiva, non sono certo mancati eventi ed iniziative che hanno animato la scena giordana e la presenza del Sistema Italia nel Regno Hashemita. Questo Numero 3 della Newsletter dell’Ambasciata d’Italia in Amman mette infatti doverosamente in copertina la foto del rilancio dei Negoziati Diretti tra palestinesi ed israeliani, svoltosi a Washington all’inizio di settembre e promosso dal Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che è riuscito a far sedere nuovamente al tavolo delle trattative il Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen ed il Primo Ministro israeliano Netanyahu. Re Abdallah II e la diplomazia giordana si sono fortemente impegnati, specialmente in questi ultimi mesi, in favore della ripresa del Processo di Pace. Alla cerimonia di Washington non era purtroppo presente un rappresentante dell’Unione Europea ma sono stati chiamati a partecipare Re Abdallah ed il Presidente egiziano Mubarak, in riconoscimento del loro impegno in favore della pace e del particolare interesse dei loro Paesi alla buona riuscita dei “colloqui diretti”. Purtroppo, nel momento in cui scriviamo queste righe, le speranze di appena un mese fa sono già appese ad un filo. Ma, come si suol dire, la speranza è l’ultima a morire. Mentre avevano luogo questi eventi di grandissimo rilievo per il futuro della Regione, la vita è andata avanti e il 20 settembre l’Ambasciata ha organizzato il riuscitissimo Concerto dei “Taranta Power” di Eugenio Bennato, nella suggestiva cornice della Cittadella. Il folklore e la musica trascinante della “taranta”, nata come rimedio musicale per espellere dal corpo il veleno della tarantola, ha consentito, almeno per una sera, a quanti hanno assistito alla straordinaria esibizione di mettere da parte tutte le preoccupazioni quotidiane per godersi due ore di ritmo, melodia e colori assolutamente coinvolgenti. Un evento dal vivo che il pubblico di Amman ricorderà a lungo. Un altro evento degno di nota, anche se meno “eclatante”, svoltosi in questi giorni è stata la missione guidata dal Ministero dello Sviluppo Economico, con la partecipazione di esperti ENEA, ENEL ed Ansaldo per avviare la collaborazione bilaterale nel settore del nucleare civile. La missione, uno degli attesi seguiti della visita ad Amman del Vice Ministro Urso lo scorso giugno (v. Newsletter n.2), ha aperto delle eccellenti prospettive di collaborazione tecnologica ed industriale. Sia per l’Italia, che sta per riprendere il proprio programma nucleare, abbandonato ormai da due decadi, che per la Giordania, che ha deciso di costruire le sue prime centrali per affrancarsi dalla dipendenza energetica dal gas e dagli idrocarburi, si tratta di un dossier della massima rilevanza. Per quanto riguarda, invece, la cooperazione “classica” (quella allo sviluppo), siamo lieti di annunciare l’inizio della seconda fase del Progetto di Emergenza per i Rifugiati Palestinesi (IEPPG II, per un finanziamento di 880.000 Euro), che consentirà a molte famiglie dei campi di Suqneh e Talbieh di abitare in case completamente nuove o debitamente ristrutturate. A fianco di questa importante iniziativa, segnaliamo anche il seminario, che si è svolto nelle scorse settimane ad Amman, per il progetto DIARCHEO (che mira a rilanciare una gestione archeologica integrata del sito di Jerash). Auguro, quindi, una buona lettura e La invito a condividere con noi le Sue impressioni sulla Newsletter e sul nostro lavoro. Cordiali saluti, L’Ambasciatore d’Italia Francesco Fransoni CONTATTI Ambasciata d’Italia ad Amman Jabal Al Weibedh, Hafiz Ibrahim St, 5 P.O.Box 9800 Amman – 11191 Jordan e-mail: [email protected] Tel. 00962.6.4638185/4636413/ 4624342/4647275 Fax. 00962.6.4659730 www.ambamman.esteri.it Ufficio Commerciale e-mail: [email protected] Ufficio Culturale e-mail: [email protected] Ufficio Consolare E-mail: [email protected] Ufficio di Cooperazione allo Sviluppo Jabal Amman, Riad El Mefleh St. 17 E-mail: [email protected] Tel. +962.6 5927086 Tel/fax: +962.6.5927089 www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it www.itcoop-jer.org Società’ Dante Alighieri Jabal Al Weibedh, Kulliat Al-Sharia' St. E-mail: [email protected] Tel. +962.6.4640350 www.dantejo.org ICE—Istituto nazionale per il Commercio con l'Estero Shmeisani- Abdel Hamid Shoman 10 P.O. Box 940711 E-mail: [email protected] Tel. 00962.6.5622751/5622750 Fax. 00962.6.5622750 www.ice.it Info newsletter [email protected] Politica RE ABDALLAH PARTECIPA A WASHINGTON AL RILANCIO DEI NEGOZIATI DIRETTI FRA ISRAELIANI E PALESTINESI Chi ha assitito alla cerimonia di Washington che, circa un mese fa, ha segnato il rilancio dei negoziati diretti fra israeliani e palestinesi, si sarà forse stupito di vedere, accanto al Presidente americano Obama, al Primo Ministro Israeliano Nethanyau e al Presidente palestinese Abu Mazen, anche Re Abdallah di Giordania. In realtà, la presenza del Sovrano Hashemita - insieme al Presidente egiziano Mubarak, gli unici invitati che non erano direttamente parte in causa – è del tutto normale. Se si è arrivati all’evento di Washington, infatti, una parte del merito va indubbiamente anche alla diplomazia giordana, che ha svolto - e continua a svolgere - un lavoro davvero notevole per arrivare ad una soluzione pacifica e sostenibile dell’annoso conflitto arabo-israeliano. di uno Stato palestinese indipendente entro i confini precedenti alla guerra del 1967 e con Gerusalemme Est sua capitale. Egli si è speso senza remore nel tentativo di compattare il fronte arabo (cercando di rintuzzare le continue richieste di rottura da parte di alcuni dei membri della Lega Araba), in modo da offrire al Presidente della Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, il sostegno senza il quale egli non avrebbe potuto accettare di sedersi nuovamente al tavolo dei nogoziati con il Primo Ministro Nethanyau. Pur consapevole dei rischi insiti nel cominciare un dialogo in cui le parti sono ancora lontanissime nelle proprie posizioni, Re Abdallah ha fatto notare che il pericolo maggiore, per la stabilità della regione, sono l’inazione e la stasi, che potrebbero lasciare l’iniziativa a quanti predicano la violenza come strumento di pressione più effiLa Giordania, sotto la guida di Re Hussein, prima, e di cace del negoziato. Re Abdallah, dopo, ha da tempo effettuato la scelta strategica di siglare un Trattato di Pace con Israele (con cui L’avvio dei colloqui diretti, quindi, è stato accolto con ha combattuto e perso la guerra nel 1967) e si è conse- soddisfazione ad Amman, ma non senza preoccupazioni. guentemente posizionata alla guida (insieme all’Egitto) I giordani sono ben consci che, se non dovessero seguire di un drappello di Stati arabi moderati che cercano, in risultati concreti in tempi brevi, le conseguenze negative sintonia con USA e UE, di arrivare ad una soluzione del- potrebbero essere molte. Oltre a rinforzare il campo dei le annose controversie che dividono il Governo di Geru- Paesi arabi che sono contrari a qualsiasi dialogo con Israsalemme non solo dai Palestinesi, ma anche da altri Paesi ele, l’ondata di disillusione conseguente a un fallimento arabi quali Libano e Siria. È una scelta illuminata, ma che potrebbe investire in pieno la leadership palestinese, la non è priva di rischi: così facendo, il Regno Hashemita si quale ha già ampiamente dato fondo alla propria credibiè esposto all’ostilità di quanti ritengono che anche solo lità, accettando di negoziare senza chiare garanzie nè da trattare con le autorità israeliane sia un tradimento della parte israeliana nè americana. I moderati in tutti i campi causa araba. La Giordania è diventata un bersaglio per la avrebbero difficoltà a far prevalere nuovamente la proretorica anti-imperialista ed anti-occidentale degli estre- pria voce. Potrebbe aprirsi un nuovo periodo di scontri e misti islamici, nonchè – ciò che è ben più grave – per i violenze, che segnerebbe un’altra lunga interruzione di terroristi di Al Qaeda e per i loro emuli. questo tormentato Processo di Pace. E proprio mentre scriviamo, il Governo Si capisce, quindi, che il israeliano e l’ANP stanno successo del Processo di affannosamente cercando Pace sia una priorità assouna soluzione per non far luta per Re Abdallah, sia abortire il dialogo, appena per togliere un argomento riavviato, di fronte alla alla propaganda degli decisione israeliana di non integralisti islamici, sia rinnovare la moratoria per lo sviluppo, la sicuOccupati. rezza e, nella visione di alcuni, la sopravvivenza stessa del Regno Hashemita. Il Re è sempre stato un paladino della “Soluzione dei Due Stati”, che prevede la creazione 3 Politica D’altronde, con oltre tre milioni di palestinesi sul proprio territorio ed il confine più esteso con Israele, è scontato che Re Abdallah e i suoi collaboratori seguano gli sviluppi con un’attenzione che va ben oltre quella di semplici, per quanto interessati, osservatori. La fine dell’instabilità regionale avrebbe certamente effetti altamente benefici per l’economia e lo sviluppo del piccolo Regno Hashemita. Altresì, le difficili dinamiche interne fra l’elemento transgiordano e quello palestinese che, a fasi alterne, creano indesiderate tensioni (basti pensare alla tormentata questione della riforma della legge elettorale) potrebbero anch’esse trovare un assetto definitivo. Infatti, si sgombrerebbe finalmente il tavolo dall’ombra, per alcuni sempre troppo incombente, della famosa “opzione giordana”, secondo la quale proprio la Giordania dovrebbe fungere da “patria alternativa” dei palestinesi. Ed infine, “last but not least”, il Sovrano ed il suo Governo non dovrebbero più fronteggiare le continue proteste di quanti, nel Paese, si oppongono alla “normalizzazione” dei rapporti con il vicino israeliano. Ben si capisce, quindi, che il processo che si è faticosamente rimesso in moto a Washington ad inizio settembre, con i buoni uffici del Presidente Obama e la rassicurante presenza di Re Abdallah e Mubarak, ha una posta davvero alta. Non solo per gli israeliani ed i palestinesi, ma anche per i giordani e per tutti gli abitanti di una regione che, da troppo tempo, vive ostaggio dell’insicurezza, del terrorismo e della paura di un nuovo conflitto. In alto: alcuni momenti della Cerimonia di Washington per la ripresa dei “direct talks”. Qui di fianco: uno dei contesati insediamenti israeliani nei Territori Occupati. 4 In Primo Piano MISSIONE TECNICA IN GIORDANIA DI ESPERTI ITALIANI NEL SETTORE NUCLEARE Tra gli esiti più importanti della missione di sistema in Giordania guidata in giugno dall’On. Adolfo Urso, Vice Ministro dello Sviluppo Economico (v. Newsletter N.2), è sicuramente rilevante la proposta di intavolare un dialogo tra i due Paesi nel campo dello sviluppo dell’energia nucleare a scopi pacifici, con l’obiettivo di studiare eventuali ambiti di cooperazione bilaterale. Un momento della riunione. Al centro: l’Ambasciatore Fransoni ed il Direttore della JAEC Touqan. EC, alla presenza anche dei rappresentanti della JNRC (Jordan Nuclear Regulatory Commission), della JERI (Jordan Energy Resources Inc.) e della JFUMC (Jordanian French Uranium Mining Co.), gli esperti italiani hanno discusso tutti i principali aspetti del programma nucleare giordano, nell’ambito del quale l’Italia ha ottime possibilità di trovare uno spazio importante. Nei giorni dal 26 al 28 settembre si è svolta ad Amman una prima missione esplorativa da parte di esperti italiani, al fine di valutare, insieme ai tecnici ed alle autorità del Regno Hashemita, le reciproche potenzialità e le possibili sinergie. Si tratta di un settore che vede i due Paesi molto attivi ed entrambi intenzionati, rispettivamente, ad intraprendere e a rilanciare il proprio programma nucleare civile. Ad oggi, sono ben nove gli Accordi di Cooperazione bilaterale già conclusi dalla JAEC con altrettanti Paesi, potenziali partner nel settore, tra cui in particolare quello con la Francia ed il più recente con il Giappone, mentre entro la fine dell’anno potrebbe arrivare anche la sigla di altri tre accordi, tra i quali quello con gli USA. La delegazione italiana, composta di rappresentanti delle Istituzioni (Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero degli Affari Esteri, ENEA) e delle principali società impegnate nel settore (ENEL, Ansaldo Nucleare), ha avuto modo di approfondire con gli esperti della Jordan Atomic Energy Commission (JAEC) i molteplici aspetti che ruotano attorno alle produzione di energia da fonte nucleare (quali, ad esempio, quelli legati alla normativa di riferimento ed alla sicurezza nucleare), ponendo le basi per una potenziale collaborazione, che potrà essere sviluppata in seguito attraverso ulteriori incontri finalizzati alla conclusione di un accordo di cooperazione in campo nucleare (NCA). Nell’arco delle riunioni svoltesi presso la sede della JA- 5 In Primo Piano “C H E M E D I T E R R A N E O S I A” CONCERTO DI EUGENIO BENNATO ALLA CITTADELLA Il morso del ragno “Tarantula” a cui è ispirata la musica di Eugenio Bennato potrebbe non essere contagioso, ma la sua musica lo è senz’altro. Bennato ne ha dato prova lunedì notte, con una performance unica, da togliere il fiato. (The Jordan Times, 20 settembre 2010) La suggestiva atmosfera della Cittadella di Amman, circondata dalle luci notturne della capitale giordana, ha fatto da cornice suggestiva, il 20 settembre scorso, al concerto di Eugenio Bennato “Che Mediterraneo sia”, organizzato dall’Ambasciata d’Italia. All’evento, realizzato in collaborazione con il Dipartimento delle Antichità giordano e posto sotto il patrocinio diretto del Ministro del Turismo e delle Antichità, Suzanne Afaneh, ha preso parte un pubblico di circa 500 persone, tra rappresentanti istituzionali, comunità diplomatica, connazionali e, soprattutto, spettatori giordani: un dato importante per l’Ambasciata, che punta a proporsi quale protagonista della scena culturale per tutto il pubblico del Paese. In alto: Eugenio Bennato. La scelta di portare ad Amman un genere musicale differente da quello “classico” e, in particolare, operistico – un genere al quale il nostro Paese è associato in modo quasi esclusivo – ha avuto l’obiettivo di offrire un aspetto diverso e più originale del nostro patrimonio culturale, e si è rivelata certamente vincente. Il merito del fortissimo apprezzamento di critica e pubblico va però, naturalmente, alla musica di Eugenio Bennato e del suo gruppo, la cui performance coinvolgente ha letteralmente trascinato gli spettatori presenti. Ingredienti fondamentali di questo successo sono stati i ritmi mediterranei della “taranta”, una delle danze più tipiche e più rappresentative delle tradizione del Sud Italia, senz’altro la più adeguata a ricreare l’atmosfera di scambi e rapporti culturali che hanno unito nel corso dei secoli le genti del Mediterraneo, infrangendone le barriere linguistiche; la presenza nel gruppo di un artista marocchino che ha cantato in lingua araba; le sonorità raffinate e vibranti degli strumenti utilizzati e la riconosciuta professionalità degli artisti, che hanno mantenuto elevato lo stesso livello di attenzione e coinvolgimento del pubblico nell’arco di quasi due ore. Uno dei momenti più alti del concerto si è avuto con l’interruzione della musica in concomitanza con la preghiera serale islamica. Pochi minuti, nel corso dei quali la preghiera del muezzin è divenuta in modo naturale parte del concerto stesso, dando vita a una commistione artistica e culturale irripetibile. L’adesione al progetto del Ministero del Turismo e delle Antichità, principale partner istituzionale dell’Ambasciata nell’attività di promozione della cultura italiana ha rappresentato un ulteriore atout dell’evento. Il Ministro Suzanne Afaneh ha concesso il patrocinio al concerto e vi ha assistito, insieme al Segretario Generale Ministero, Dr. Issa Gammoh e al Direttore del Dipartimento delle Antichità, Dr. Ziad Al Said. Lo spirito di genuina partnership dell’iniziativa ha così consentito di consolidare la collaborazione bilaterale e di ribadire il nostro forte interesse alla realizzazione di progetti congiunti. Un ringraziamento particolare va infine agli sponsor dell’evento: Alitalia e l’Hotel Intercontinental, che hanno coperto una parte importante degli oneri finanziari, rendendo possibile la realizzazione di una serata di musica e dialogo interculturale di altissimo livello. 6 In Primo Piano La Pattuglia Acrobatica Militare Giordana, i “Royal Jordanian Falcons”, partecipa alle celebrazioni del Cinquantesimo anniversario della costituzione delle “Frecce Tricolori”. I “Royal Jordanian Falcons”, la pattuglia acrobatica dell’aeronautica militare giordana, ha partecipato, lo scorso, insieme alle più importanti pattuglie acrobatiche militari del mondo, alle celebrazioni per il Cinquantesimo Anniversario della costituzione delle nostre Frecce Tricolori. Oltre ai Royal Falcons e, ovviamente, alle Frecce Tricolori, si sono esibiti il 12 settembre a Rivolto (Udine) anche le britanniche “Red Arrows” (Royal Air Force Aerobatic Team), la “Patrouille de France Acrobatique”, la “Patrulla Aguila” (Spagna), la “Patrouille Suisse”, il “Team Iskry” (Polonia) e la “Krila Oluje” (Croazia), mentre rappresentanze di altri team acrobatici erano presenti a terra, per partecipare ad un evento che si è configurato anche come un entusiasmante raduno delle più prestigiose pattuglie acrobatiche internazionale. La ricorrenza è stata l’occasione per l’Aeronautica Militare Italiana di condividere con tutti i valori e la passione del nostro Paese per il volo, come pure di mostrare, attraverso l’esibizione dei più rappresentativi velivoli in dotazione, il livello di preparazione raggiunto dall’Arma Azzurra e le potenzialità Aeronautiche e Spaziali del “Sistema Italia”, evidenziando come le Frecce Tricolori siano un eccellente esempio del Made in Italy. L’Aeronautica Militare è una Forza Armata moderna che impiega mezzi dall’elevato contenuto tecnologico e personale altamente addestrato per assicurare il controllo, 24 ore su 24, dello spazio aereo nazionale e per assolvere a tutte le altre missioni assegnate con il massimo grado di efficacia e di sicurezza. La Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN) è una tessera del più ampio mosaico composto da tutte le realtà operative dell’Aeronautica Militare. Si ringrazia lo Stato Maggiore Aeronautica - Ufficio Pubblica Informazione per il testo ed il Comando AMI Rivolto per le foto che pubblichiamo in questa Newsletter. 7 In Primo Piano ALITALIA E AIR FRANCE-KLM INAUGURANO IL NUOVO UFFICIO AD AMMAN Alitalia e Air France-KLM consolidano la loro presenza in Giordania, mettendo in comune le loro risorse e condividendo “lo stesso tetto”. Il 21 settembre ha infatti avuto luogo ad Amman l`inaugurazione dei nuovi uffici congiunti, situati nel quartiere di Shmeisani. La cerimonia si è svolta con il patrocinio dell’Ambasciatore Francesco Fransoni e dell’Ambasciatrice francese in Giordania, Corinne Breuze, che hanno tagliato il classico nastro insieme alla Ambasciatrice olandese in Giordania, Johanna Van Vliet, al Vice Presidente di Air France-KLM per Africa e Medio Oriente, Pierre Descazeaux, e al Vice Presidente di Alitalia per l’area EMEA (Europa, Africa e Medio Oriente), Thierry Aucoc. Taglio del nastro durante la cerimonia di inaugurazione Secondo quanto dichiarato dai manager delle due compagnie aree, “l`inaugurazione della City Ticket Offices & Management illustra la nuova strategia, che mira a offrire il meglio ai clienti, in termini di collegamenti, prodotti e servizi”. Insieme, Alitalia e Air France-KLM offrono una vasta possibilità di destinazioni da Amman, attraverso i loro rispettivi scali, grazie anche alla nuova collaborazione strategica ormai avviata dal 12 Gennaio 2009, quando Air FranceKLM è entrata nella compagine azionaria della nuova Alitalia CAI con il 25% delle quote. Grazie anche alla partnership con Air France-KLM, leader mondiale tra le compagnie aeree, l’Alitalia ha ampliato la rete dei suoi collegamenti e riguadagnato importanti posizioni sui mercati internazionali. Il principale obiettivo perseguito è quello di garantire un servizio il più possibile completo tra Europa e resto del mondo, facendo affidamento su una rete globale e su una combinazione più armonizzata di scali dal Nord al Sud del continente europeo. A cio’ si aggiunge, a partire dall’aprile del 2010, anche la collaborazione con la Delta Air Lines per i voli transatlantici, con un network organizzato attorno a sette scali principali: Amsterdam, Atlanta, Detroit, Minneapolis, New York (JFK), Parigi (CDG) e Roma (FCO), insieme a Cincinnati, Lione, Milano, Memphis e Salt-Lake City. Scheda dei voli 2010: Air France: un volo giornaliero per Parigi Alitalia: 4 voli settimanali per Roma Indirizzo dei nuovi uffici: Abdelhamid Sharaf Street, 95 Alwaleed Complex, Shmeisani – Amman L’Ambasciatore Francesco Fransoni ed il Presidente Alitalia per l’area EMEA, Thierry Aucoc. Sullo sfondo, il Direttore dell’Ufficio Alitalia di Amman, Fabio Campitelli 8 La Cooperazione INIZIATIVA D’EMERGENZA A FAVORE DEI PROFUGHI PALESTINESI IN GIORDANIA (IEPPG II): cominciano i lavori di riqualificazione delle unità abitative nei campi profughi di Al-Sukhneh e Al-Talbieh. La seconda fase dell’iniziativa, che ancora una volta vede il Governo italiano impegnato a sostenere gli sforzi del Regno Hashemita a favore di un miglioramento delle condizioni di vita dei profughi Palestinesi in Giordania, sta procedendo spedita. Selezionate le proposte progettuali presentate dalle ONG Italiane AVSI ed ICS, i lavori di riqualificazione delle unità abitative dei profughi Palestinesi residenti nei due campi di Al-Sukhneh e Al-Talbieh sono stati avviati in questi giorni. Da parte sua, l’Ufficio della Cooperazione Italiana allo Sviluppo dell’Ambasciata realizzerà in gestione diretta interventi di restauro su ben 37 unità abitative nel campo profughi di Al-Talbieh e su 5 unità nel campo di Al-Sukhneh. La restante parte degli interventi di riqualificazione edilizia verrà realizzata mediante l’affidamento alle due ONG italiane selezionate, AVSI ed ICS, con l’obiettivo di arrivare a “rimettere a nuovo” tutte le abitazioni dei profughi Palestinesi residenti nei due campi, come richiesto e concordato con il Dipartimento Affari Palestinesi. Il Piano Operativo Generale dell’iniziativa prevede, inoltre, attività finalizzate a favorire l’accesso al mondo del lavoro di giovani disoccupati dei campi, in particolare donne e disabili, al fine di promuoverne l’integrazione sociale. Un obiettivo importante, che sarà raggiunto mediante l’organizzazione di corsi di formazione professionale, di servizi all’avvio di micro imprese e/o di attività finalizzate alla generazione di reddito. Sia l’Ufficio della Cooperazione Italiana allo Sviluppo che le ONG italiane coinvolte nella realizzazione dell’iniziativa hanno già provveduto ad avviare le attività di formazione professionale e gli interventi di supporto psico-sociale, avendo già siglato accordi e protocolli d’intesa con partner locali ed altre associazioni, ed avendo già avviato la fase di selezione dei beneficiari sulla base dei criteri di bisogno e vulnerabilità. Le foto si riferiscono al sopralluogo effettuato dall’Ufficio della Cooperazione Italiana di Amman assieme ai rappresentanti delle imprese edili che hanno partecipato alla gara d’appalto per i lavori di riqualificazione delle abitazioni nei due campi di Sukhneh e Talbieh (28 luglio 2010). 9 La Cooperazione FIRMA DEL MEMORANDUM D’INTESA TRA L’AMBASCIATA D’ITALIA ED IL DIPARTIMENTO AFFARI PALESTINESI PER LA REALIZZAZIONE DELLA SECONDA FASE DELL’INIZIATIVA IEPPG A sancire il lancio della Seconda fase dell’Iniziativa d’Emergenza a favore dei Profughi Palestinesi in Giordania (di cui alla pagina precedente) il 20 settembre si è tenuta, presso la sede del Dipartimento Affari Palestinesi (DPA), la cerimonia di firma di un Memorandum d’Intesa tra l’Ambasciata ed il DPA. I fondi messi a disposizione dal Governo italiano ammontano ad un importo di 880.000 Euro. L’iniziativa ha riscosso grande successo ed ha avuto ampio risalto sui media locali, così confermando la gratitudine giordana nei confronti dell’Italia per la continuità del suo impegno a favore dei rifugiati Palestinesi nel Regno Hashemita. regione, sia attraverso il sostegno all’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNRWA) che mediante le relazioni di cooperazione bilaterale con i vari Paesi ospitanti (Siria, Libano e Territori Palestinesi). Tale continuità riveste una particolare importanza soprattutto in una congiuntura di crisi finanziaria internazionale che ha coinvolto anche l’Italia. Malgrado la riduzione delle risorse finanziarie disponibili, la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Esteri ha comunque fatto in modo di rinnovare il proprio sostegno alla Giordania. Nel suo breve intervento, l’Amb.Fransoni ha sottolineato l’attenzione che il Governo italiano intende rivolgere alle fasce più deboli della comunità dei rifugiati: i bisogni cui rispondere devono essere individuati in base al criterio della maggiore vulnerabilità dei destinatari, individuando i potenziali beneficiari in stretta collaborazione sia con i community leader che con le competenti autorità locali, al fine di evitare che un’azione mirata all’aiuto e al sostegno delle persone finisca per provocare dissenso o tensioni. Particolare cura La cerimonia è stata aperta dal Direttore Generale del DPA, dovrà essere poi richiesta ai community leader, alle autorità Wajeeh Azayzeh, che ha espresso apprezzamento per il co- giordane ed agli stessi beneficiari, nell’attenta conservazione stante impegno italiano per il miglioramento delle condizioni delle opere che saranno realizzate attraverso le attività di cooperazione, affinché gli sforzi di tutti quanti si sono adopedi vita dei profughi palestinesi. rati in tal senso non si vanifichino nel tempo. Il Direttore Generale Azayzeh ha precisato che, con la seconda fase di questa iniziativa, si completa la riabilitazione di tutte le unità abitative dei due campi di Sukhneh e Talbieh, grazie al contributo italiano e dell’Unione Europea. Il nostro programma è stato particolarmente apprezzato per l’attenzione rivolta a oltre 90 tra le famiglie più vulnerabili residenti in entrambi i campi e per l’importanza dedicata alla formazione professionale per l’avviamento al lavoro dei giovani disoccupati e delle donne, oltre che alle esigenze speciali dei disabili. Per le necessità di questi ultimi sarà costruito un apposito Centro Polivalente per servizi medici e fisioterapici. L’Ambasciatore d’Italia in Amman, Francesco Fransoni, ha espresso la determinazione del Governo italiano nel rinnovare il proprio impegno per alleviare le difficoltà affrontate dalla comunità dei rifugiati non solo in Giordania ma in tutta la Alcune immagini della cerimonia di firma del MOU presso il DPA del 20 settembre 2010. Nella foto qui in alto, da sinistra, il Dott. Amjad Yaaqba, Coordinatore dei Programmi di Cooperazione Italiana in Giordania, S.E. l’Ambasciatore Francesco Fransoni, il Direttore Generale del DPA, S.E. Wajeeh Azayzeh. 10 La Cooperazione COOPERAZIONE REGIONALE: NASCE ARCHEOGIORDANIA Il 20 settembre si è tenuta ad Amman la riunione del Comitato di Coordinamento del Progetto Integrato DIARCHEO, che fa parte del Programma di Sostegno alla Cooperazione Regionale del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero dello Sviluppo Economico. Il progetto si colloca nell’ambito della linea “Dialogo e Cultura” dell’area Mediterranea e vede coinvolti, oltre alla Giordania, l’Egitto, il Marocco e la Tunisia, i cui rappresentanti istituzionali hanno anch’essi preso parte alla riunione. Scopo dell’iniziativa è promuovere il patrimonio archeologico come strumento di dialogo interculturale e sostenere forme di sviluppo locali, consapevoli delle ricchezze culturali del proprio territorio ed orientate alla loro piena valorizzazione. Attraverso DIARCHEO, si vogliono quindi evitare quelle forme indiscriminate di sfruttamento che conducono, a lungo andare, alla rovina dei siti archeologici e culturali. Da sinistra, D.ssa Maria Grazia Rando, DGCS, Dott. Amjad Yaaqba, Coordinatore dei Programmi di Cooperazione Italiana in Giordania, Dott. Ziad Al Saad, Direttore Generale del Dipartimento delle Antichità. Durante la prima parte della riunione - nel corso della quale è intervenuta anche il Ministro del Turismo e delle Antichità, Susanne Afaneh - sono stati presentati i vari subprogetti del Programma di Sostegno alla Cooperazione Regionale. ARCHEOGIORDANIA è il titolo del progetto pilota di collaborazione italo - giordana che vuole valorizzare maggiormente i siti archeologici di Jerash, Umm Qais e Pella, con la collaborazione della Regione Basilicata (regione capofila) e della Regione Umbria (regione partner). L’obiettivo di questo sub-progetto è la realizzazione di uno studio di fattibilità che si propone, attraverso l’analisi delle caratteristiche storico-culturali dei territori e del contesto socioeconomico, di fornire dati ed informazioni che siano propedeutici all’incremento dell’occupazione attraverso lo sviluppo di un concetto di promozione integrata. Altro obiettivo del programma, poi, è quello di migliorare la conoscenza reciproca fra i paesi partner, attraverso l’individuazione di azioni specifiche che consentano l’interazione, lo scambio di informazioni e la produzione di risultati comuni, che abbiano come oggetto il patrimonio culturale ed archeologico dell’area mediterranea. Il progetto prende in considerazione non solo la dimensione strettamente archeologica e scientifica, ma anche gli aspetti legati alla fruibilità da parte del pubblico dei siti archeologici e della loro potenzialità di generatore di sviluppo per la comunità locali. I siti individuati da DIARCHEO sono l’Oasi di Siwa in Egitto,; in Tunisia, Bulla Regia, Nabeul; in Marocco, Tangeri – Tetouan; ed in Giordania i siti di Jerash, Umm Qais e Pella. Nella foto qui a destra, il Ministro del Turismo e dell’Antichità, Susanne Afaneh. 11 Economia FORUM ITALO ARABO A PESARO HALAL ITALIA Il 24 giugno 2010 è stata firmata alla Farnesina, la Convenzione interministeriale di sostegno al progetto "Halal Italia". Progetto che punta a creare un marchio italiano di qualità "Halal" che certificherà la conformità alle leggi coraniche dei prodotti made in Italy dei settori alimentare, cosmetico e farmaceutico. La Comunità Religiosa Islamica (Coreis) Italiana ha partecipato al primo progetto pilota in materia, realizzato della Camera di Commercio di Milano, e ha istituito al proprio interno un apposito organo, con marchio registrato, che rilascerà su scala nazionale ai prodotti italiani certificazioni Halal garantite da un elevato grado di serietà e trasparenza, in totale conformità con la normativa italiana ed europea in materia sanitaria. Attraverso la Convenzione interministeriale, nel contesto dell'impegno per l' internazionalizzazione del sistema produttivo italiano, ed alla luce del crescente interesse manifestato dai nostri operatori economici per i mercati del mondo islamico, il Governo italiano garantirà un adeguato sostegno istituzionale all'iniziativa, promuovendo presso le Associazioni di categoria e le imprese la certificazione Halal registrata dalla Coreis, accreditandola allo stesso tempo presso le Autorità dei Paesi islamici come “certificazione di qualità riconosciuta dallo Stato italiano per l' esportazione di prodotti conformi alle leggi coraniche”. La firma della Convenzione interministeriale consentirà di illustrare le potenzialità dell' iniziativa e le misure che verranno intraprese per diffonderla e garantirne l' efficacia, grazie all' attivo coinvolgimento di tutte le componenti del "Sistema Italia". Un’occasione di grande interesse viene offerta alle aziende italiane da un importante evento che avrà luogo presso i Padiglioni di Fiere di Pesaro nei giorni 13/14 ottobre 2010. L’evento è stato organizzato dall’Unione delle Camere di commercio delle Marche, dalle Aziende Speciali delle Camere di commercio marchigiane, dalla Regione Marche, dall’ICE, dalla Camera di commercio Italo-Araba, dalla Camera di commercio di Pesaro e Urbino, dalla Fiera di Pesaro ed dai distretti manifatturieri regionali. In occasione dell’evento le imprese italiane incontreranno operatori provenienti dall’Arabia Saudita, dai Paesi del Golfo ed anche dalla Giordania. Obiettivo dell'evento è migliorare e ampliare i rapporti con i il Regno Hashemita ed i Paesi del Golfo attraverso tre giorni di lavori, nel corso dei quali si terranno: forum istituzionale con presentazione delle opportunità rappresentate dall’Arabia Saudita, dalla Giordania e dai Paesi del Golfo; giornate di incontri con oltre 100 operatori economici arabi appartenenti ai settori mobile/arredamento, meccanica (in particolare macchine per la catena del freddo,componentistica per raffinerie), moda (abbigliamento e accessori, calzature), agroalimentare, cantieristica. PRIMA CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA GESTIONE AMBIENTALE E TECNOLOGICA. Si terrà in Giordania dall’1 al 3 novembre 2010 al Grand Hyatt Amman Hotel, la Prima Conferenza Internazionale sulla gestione ambientale e le sue tecnologie. L’ICEMT (International Conference on Environmental Management & Technologies) riunirà un pubblico internazionale e interdisciplinare per affrontare tematiche connesse con la gestione ambientale, emissioni zero, inquinamento, gestione dei rifiuti, e sviluppo sostenibile. Di particolare interesse per la conferenza è la gestione ambientale nel mondo arabo. I centri urbani della regione, infatti, sono caratterizzati da uno dei più veloci tassi di sviluppo nel mondo. Tuttavia, questa rapida crescita, spesso irregolare, non è avvenuta senza conseguenze indesiderabili sull'ambiente. L'obiettivo della conferenza è di presentare i risultati della ricerca e le tecnologie innovative ad esse collegate. In questo ambito l’ICEMT ha invitato i partecipanti a presentare delle proposte in tutti i settori legati alla gestione ambientale ed alle sue tecnologie. 12 Economia PROGETTO PER LA COSTRUZIONE DELLA FERROVIA LEGGERA AMMAN-ZARQA. COSTRUZIONE TRATTA FERROVIARIA GIORDANIA, ARABIA SAUDITA, SIRIA, IRAQ. Il Ministero dei Trasporti giordano ha in progetto la realizzazione di una nuova rete ferroviaria per ottimizzare i collegamenti del porto di Aqaba con Arabia Saudita, Siria e Iraq. Si stima che di circa 20 milioni di tonnellate di merci movimentate in Giordania lo scorso anno, solo il 15-20% sia stato trasportato su rotaia. L'attuale rete ferroviaria giordana, utilizzata prevalentemente per il trasporto merci, si snoda sulla direttrice nord-sud lungo l'asse Mafraq-ZarqaAmman-Aqaba. E' lunga 620 km ed è assegnata a due differenti concessionari. Un primo tratto di 328 km (di cui 111 km abbandonati) è gestito dalla Jordan Hedjaz Railway; il secondo di 293 km è gestito da Aqaba Railway ed è utilizzato prevalentemente per il trasporto di fosfati e potassio dalle miniere di Hassa e Abiad al porto di Aqaba. Il piano si articola in tre fasi, per complessivi 1600 km di estensione. Una prima fase prevede la riabilitazione della rete esistente. Essa dovrebbe essere seguita dal raddoppio di alcune linee e, infine, dovrebbero essere realizzate diverse nuove tratte, dal nuovo porto di Aqaba alle miniere di Shidiya, e da Amman verso il confine iracheno e quello siriano. Il costo complessivo dei diversi interventi sarebbe, secondo una prima stima, di oltre 2 miliardi e 430 milioni di Euro, di cui la maggior parte per le infrastrutture (materiale rotabile, segnaletica, depositi, stazioni di controllo ecc.) e il restante (circa 300 milioni di Euro) per le infrastrutture di manutenzione. Le modalità di copertura finanziaria non sono ancora state definite. Il Ministero dei Trasporti Giordano ha approvato il progetto per la costruzione della ferrovia leggera Amman-Zarqa (costo previsto 370 milioni di JD, circa 400 milioni di Euro). Lo schema di finanziamento e le eventuali opzioni sono affidati all’International Finance Corporation. Secondo quanto affermato dal Ministero dei Trasporti, il progetto ha carattere di assoluta priorità: esso prevede la costruzione di una ferrovia a doppio binario di 28 km dalla stazione di Raghadan, in Amman, a Zarqa, la seconda città più importante del paese. La progettazione preliminare è stata realizzata dallo studio libanese Dar al-Handasah. REALIZZAZIONE LINEA TRASPORTI PUBBLICI. La Municipalità di Amman ha iniziato la realizzazione dei lavori di costruzione del Bus Rapid Transit (BRT). Il progetto è suddiviso in due sezioni che partono entrambe dalla centralissima Queen Rania Al Abdullah Street. BRT sarà un mezzo di trasporto pubblico integrato e flessibile, costituito da autobus, ed offrirà un servizio rapido e sicuro, con alta affidabilità, includendo, tra l’altro, veicoli con ampia capienza. La Municipalità di Amman ha inoltre previsto la realizzazione di corsie preferenziali per i bus e impianti semaforici con alta priorità di passaggio, al fine di migliorare la puntualità e la rapidità delle corse. La capacità del progetto supera i 6.000 passeggeri l'ora, con autobus a due piani che potranno ospitare ospitare fino a 120 passeggeri. Si calcola che i tempi di attesa alle fermate saranno, in media, inferiori ai tre minuti. Il progetto si distingue anche per il suo moderno sistema di pagamento elettronico, che consente ai passeggeri di pagare il biglietto prima di entrare nel bus, ed includerà un sistema di informazione per gli utenti sui tempi di arrivo degli autobus, nonchè un servizio di pianificazione del percorso. Il progetto BRT sarà eseguito con tre linee di circolazione e contempla la realizzazione di una corsia di 32Km riservata al transito dei bus. 13 Economia LA PRESENZA IN GIORDANIA DELLE IMPRESE ITALIANE Riteniamo interessante, all’interno della nostra Newsletter, dedicare uno spazio di presentazione alle principali realtà imprenditoriali italiane che operano con successo in Giordania e che, attraverso la propria attività, contribuiscono a rafforzare l’immagine positiva del nostro Paese nel Regno Hashemita e a favorire i già ottimi rapporti tra il Sistema Italia da una parte e le istituzioni e gli operatori economici locali dall’altra. Progetti realizzati in Giordania: Da ormai circa 15 anni, la Condotte è impegnata nel Regno di Giordania in numerosi progetti, conlusi o in corso d’opera, nei quali l’azienda ha dimostrato la sua capacità di esportare le competenze italiane nel mondo. Le principali opere realizzate in Giordania sono: Raccordo autostradale posteriore, di Ras El Naqab, presso Aqaba. “Condotte S.p.A.”: una storia di successo Tra le aziende italiane attive ormai da anni in Giordania, un ruolo di primo piano è svolto dalla Società Italiana per Condotte d’Acqua S.p.A., (membro del Gruppo Ferfina) cui è dedicata questa prima presentazione. La “Condotte”, con sede legale a Roma, rappresenta una delle principali società italiane di ingegneria civile ad aver raggiunto negli anni un elevato grado di internazionalizzazione, operando in diversi Paesi del mondo, anche attraverso l’apertura di filiali estere in differenti aree geografiche. Infatti, oltre alla presenza europea, vanno presi in considerazione anche i cantieri attivi nel continente americano, in Africa e Medio Oriente. Costituita nel lontano 1880, con 130 anni di esperienza maturata in grandi progetti di opere civili nazionali ed internazionali, la Condotte è oggi una delle maggiori imprese di costruzione in Italia, con un fatturato annuo medio di circa 750 milioni di euro ed un “portafoglio ordini” che si aggira intorno ai 4,2 miliardi di euro. Oltre 1900 sono i dipendenti impiegati tra l’Italia ed l’estero, tra i quali un cospicuo numero di ingegneri, tecnici e dipendenti altamente specializzati. L’azienda, registrata presso l’Ordine dei Costruttori Italiani in 31 categorie di lavori, per un importo illimitato, è in grado di realizzare un ampio ventaglio di opere di costruzione, tra cui, ad esempio, porti, opere marittime, terminali di mare, strutture marine, dighe e complessi idroelettrici, opere idrauliche, acquedotti, strade, autostrade, ferrovie, metropolitane, edifici residenziali, pubblici e industriali, infrastrutture urbane e territoriali e persino ricostruzione e restauro di monumenti storici. 1995-1999: costruzione della strada Ras El Naqab, presso Aqaba (“Back Road”); 2001-2003: costruzione dello svincolo Wadi El Yutum, per l’ingresso ad Aqaba; 2003-2006: costruziono della strada “Mar Morto – Ma’in”; 2003-2004: ampliamento del “King Hussein International Airport” ad Aqaba; 2004-2005: ampliamento del “King Faisal Air Base Project”; 2006-2008: costruzione del Centro Formazione per le Operazioni Speciali di Re Abdullah II; Dal 2008 ed ancora in corso: la prima fase del progetto “Ayla Oasi Land Development Package” nella zona di Aqaba. Visita dell’Ambasciatore Francesco Fransoni presso il cantiere “Ayla Oasi” di Aqaba. La principale opera che vede impegnata attualmente l’azienda in Giordania è il progetto denominato “Ayla Oasi - Land Development Package - Phase 1A”, un complesso residenziale e turistico situato nella Zona Economica Speciale di Aqaba, lungo la costa del Mar Rosso, e diviso in quattro fasi a causa delle considerevoli dimensioni delle opere da realizzare. Il progetto include la costruzione di lagune artificiali su una superficie di 820,000m2 con la creazione di servizi infrastrutturali (strade, ponti, fognature, lavori di comunicazione, elettricità ed irrigazione) e la realizzazione di lavori marittimi. La percentuale dei lavori finora eseguiti è all’incirca del 70%, mentre il completamento dei lavori è previsto per il mese di luglio 2011. CONTATTI: Società Italiana per Condotte d’Acqua S.p.A Sede: Via Salaria 1039-00138, Roma, ITALY Tel.: 00-39-06-88334-262 Fax: 00-39-06-88334-295 Ufficio di rappresentanza in Giordania: Jabal Amman - 7th Circle,Zahran Complex, 2nd floor – n. 105 P.O. BOX 941333 - AMMAN 11194 Tel : 00962 06 – 5820371 Fax: 00962 06 – 5820372 Middle East Area Manager: Ing. Ernesto Guerrieri ([email protected]) 14 Economia ATTIVITA’ ICE AMMAN , SETTEMBRE - DICEMBRE 2010 - MISSIONE DI OPERATORI GIORDANI IN VISITA ALLA EXPODENTAL, ROMA, 6 - 9 OTTOBRE 2010; - MISSIONE DI OPERATORI GIORDANI AL WORKSHOP GIOIELLERIA VALENZA, CASABLANCA, 19/20 ottobre 2010 - invito Buyers; - MISSIONE DI OPERATORI GIORDANI IN VISITA ALLA FIERA E.I.M.A. INTERNATIONAL BOLOGNA 10 - 14 NOVEMBRE 2010; - MISSIONE MISSIONE DI OPERATORI GIORDANI IN VISITA ALLA FIERA SICUREZZA 2010, Milano, 17-19 NOVEMBRE 2010; - PROGETTO MED IN ITALY, MISSIONE DI OPERATORI GIORDANI PER INCONTRI D’AFFARI CON IMPRENDITORI ITALIANI, CAMERA DI COMMERCIO DI RIMINI, RIMINI 20 – 23 NOVEMBRE 2010; - MISSIONE IMPRENDITORIALE IN GIORDANIA, CONFINDUSTRIA PESARO URBINO, AMMAN, 29-30 NOVEMBRE 2010; - MISSIONE IMPRENDITORIALE MULTISETTORIALE IN GIORDANIA, PROMOS – CAM. COMM. MILANO, AMMAN, 12-14 DICEMBRE 2010; - CREAZIONE DI UN CENTRO TECNOLOGICO DELL’INDUSTRIA PLASTICA IN GIORDANIA, TRA ICE - ASSOCOMAPLAST E JORDAN CHAMBER OF INDUSTRY, ATTUALMENTE IN FASE DI BOZZA DEL MOU. 15 Culturale LE BORSE DI STUDIO DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI P E R L ‘A N N O A C C A D E M I C O 2 0 1 0 – 2 0 1 1 Per l′anno accademico 2010-2011, il Ministero degli Affari Esteri ha offerto agli studenti giordani borse di studio di 52 mensilità di 700 euro l’una, concesse dal Governo italiano su base annuale. A seguito della presentazione delle candidature on line, aperta dal 22 febbraio al 31 marzo 2010, ha avuto inizio la procedura di controllo delle 46 richieste pervenute. La selezione definitiva degli aspiranti borsisti è stata effettuata da un Comitato Misto composto da rappresentanti dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata e dei Ministeri giordani dell’Istruzione Superiore e del Piano e della Cooperazione Internazionale, che ha assegnato le borse di studio a sei cittadini giordani. Due di essi sono ricercatori, che potranno completare i progetti avviati (entrambi per un anno), altri due studenti potranno frequentare un corso di Dottorato in Scienze Agrarie e un Master sul Turismo (anch’essi per 12 mesi) e, infine, due borsisti seguiranno corsi di lingua italiana di due mesi. Il periodo di fruizione della borsa è limitato all’anno accademico 2010-2011 (1° ottobre 2010 / 30 settembre 2011). Per i corsi di Dottorato e/o di Master è consentito il prolungamento fino al 31 marzo 2012. Le borse di studio costituiscono uno degli strumenti più preziosi dell’attività di promozione culturale dell’Ambasciata. Negli anni ’70 e ’80 migliaia di giovani giordani si sono trasferiti nel nostro Paese per studiare e laurearsi. Rientrati in patria, questi professionisti, che sovente occupano posizioni di grande rilievo, hanno contribuito a vivificare e alimentare un’intensa domanda di cultura, stile e qualità “Made in Italy”, che si mantiene elevata nonostante le limitate risorse dell’Ambasciata e la concorrenza degli altri centri culturali europei presenti a Amman. Le borse di studio vengono concesse per svolgere studi e/o ricerche presso le seguenti istituzioni statali o legalmente riconosciute: •Università degli Studi, Istituti Universitari e Politecnici; •Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale; •Istituti di Restauro; •Scuola Nazionale di Cinema; •Centri o Laboratori di Ricerca, Biblioteche, Archivi e Musei collegati con corsi universitari e post-universitari cui il candidato deve essere obbligatoriamente iscritto. Il bando per le borse di studio 2011-2012 sarà pubblicato, come ogni anno, sul sito dell’Ambasciata d’Italia. NUOVI LIBRI PER L‘INSEGNA MENTO DELLA LINGUA I TA L I A N A 22esimo F E S T I V A L D E L C I N E M A EUROPEO IN GIORDANIA Circa 200 testi di insegnamento della lingua italiana (tra manuali, dizionari, cd e materiale didattico per i docenti) sono stati distribuiti, all’avvio dell’anno accademico 2010-2011, alle Università giordane di Amman, Irbid e Mafraq, dove operano tre lettori italiani e sono iscritti circa 750 studenti di lingua italiana. Anche quest’anno l’Ambasciata d’Italia ha preso parte all’organizzazione del Festival del Cinema Europeo, la rassegna curata dalla Delegazione dell’Unione Europea che permette ogni anno ai cittadini giordani di avere “un assaggio” della varietà e della ricchezza della produzione cinematografica dei Paesi membri dell’Unione Europea. Le proiezioni sono previste all’Al-Hussein Cultural Center e alla Royal Fim Commission dal 25 settembre al 2 ottobre. Il film che ha rappresentato quest’anno l’Italia, “Mio Fratello è figlio unico” di Daniele Luchetti, percorre quindici anni di storia d’Italia (fra i ‘60 ed i ‘70), attraverso le avventure di Accio e Manrico, due fratelli uniti quanto diversi, impegnati in un confronto senza fine di fughe, di ritorni e di grandi passioni. In assenza di un Istituto Italiano di Cultura e di un Addetto Culturale a tempo pieno, i tre Atenei fungono da preziosi centri propulsori delle attività di studio e diffusione dell'italiano in territorio hashemita. L’Ambasciata d’Italia, garantendo la fornitura di materiale didattico aggiornato, grazie al contributo stanziato dal Ministero degli Affari Esteri, ha confermato il proprio impegno ad offrire i mezzi più adeguati per coltivare e sostenere l’interesse dei giordani che intraprendono lo studio dell’italiano e che contribuiranno a consolidare, negli anni a venire, i rapporti di scambio e collaborazione tra i due Paesi. 16 INFORMAZIONI CONSOLARI L’Ufficio Visti dell’Ambasciata d’Italia in Amman informa il gentile pubblico che, per ragioni tecniche, il servizio di prenotazione per appuntamento è sospeso. Gli appuntamenti fino ad ora accordati (l’ultimo dei quali è previsto per il prossimo 28 novembre) sono ovviamente validi. Per presentare la domanda di Visto d’ingresso, quindi, sarà, dalle prossime settimane, necessario recarsi di persona presso l’Ambasciata ed attendere il proprio turno allo sportello. Si ricorda che, a partire dal 28 novembre p.v., l’orario di ricevimento al pubblico dell’Ufficio Visti sarà il seguente: solo per l’accettazione della domanda di visto: dalle ore 9 alle ore 12 di Domenica, Martedì, Mercoledì e Giovedì; solo per restituzione del Passaporto: dalle ore 13 alle ore 14 di Domenica, Martedì, Mercoledì e Giovedì. DANTE ALIGHIERI—Cultura e Lingua Italiana nel Mondo L E A T T I V I T A’ D E L L A S O C I E T A’ D A N T E A L I G H I E R I Con la ripresa autunnale, riprendono le attività didattiche e culturali del Comitato della Società Dante Alighieri. I corsi: Corsi di italiano per stranieri (adulti) 18 SETTEMBRE – 16 NOVEMBRE 2010 -Corso di arabo per stranieri 5 ottobre – 9 dicembre -Corso Integrativo di Lingua e Cultura per bambini italofoni (ex Legge 153) Anno scolastico 2010/2011 pre-iscrizioni aperte Inizio lezioni è previsto a partire da metà ottobre Le proiezioni cinematografiche: 12 Ottobre IO, L’ALTRO di Mohsen Melliti Hussein Cultural Centre ore 20.00 (ingresso gratuito – sottotitoli in inglese) 9 novembre IL PAPÀ DI GIOVANNA di Pupi Avati 14 dicembre QUESTIONE DI CUORE di Francesca Archibugi Comitato SDA ore 20.00 (ingresso gratuito – sottotitoli in inglese) La Biblioteca della Dante Alighieri riaprirà nel mese di ottobre. Ambasciata d’Italia ad Amman 17