Sant`Agnese in Agone e la nuova illuminazione della Sagrestia del

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Sant`Agnese in Agone e la nuova illuminazione della Sagrestia del
Sant’Agnese in Agone
e la nuova illuminazione
della Sagrestia del Borromini
“La vera opera è illuminata solo
dalla luce del cuore e del cielo.
Non ha bisogno di oro o di altro
preziosismo”.
Francesco Borromini
Edificata sul lato occidentale dell’emiciclo
dell’antico Stadio di Domiziano, al centro di Piazza
Navona, la chiesa di Sant’Agnese in Agone è uno
degli esempi più rappresentativi di architettura
barocca. Complici importanti interventi di
Francesco Borromini, venne completata nel 1672
da Carlo Rainaldi, figlio del Girolamo che
vent’anni prima aveva realizzato i disegni del
progetto, su commissione di papa Innocenzo X
Pamphili.
Il progetto per la realizzazione dell’impianto
d’illuminazione della chiesa ha previsto tre distinti
sistemi luminosi, il primo di base il secondo
d’accento ed infine il terzo dedicato alle
celebrazioni. L’illuminazione di base è stata
studiata per offrire una generale lettura
dell’impianto architettonico a croce greca della
chiesa, mediante proiettori dedicati alle volte in
oro, ai transetti con le cappelle di Sant’Agnese e
San Sebastiano, all’altare maggiore e al tamburo
con la cupola. Attraverso l’illuminazione d’accento
si è voluto dare risalto a tutte le opere scultoree e
pittoriche che caratterizzano e rendono unica la
chiesa di Sant’Agnese in Agone. L’altorilievo
dell’altare maggiore è stato illuminato con lampade
orientate con un taglio di luce diagonale che
mettono in giusto risalto l’opera scultorea. Per le
quattro pale marmoree sono stati utilizzati
apparecchi di tipo lineare facilmente occultabili,
mentre per i pennacchi lampade con rifrattore
incorporato, posate all’altezza del marcapiano e
orientate in modo incrociato così da illuminare in
maniera uniforme ciascun pennacchio.
I cori sono stati messi in evidenza attraverso una
illuminazione d’ambiente, mentre dell’organo
sono state illuminate le canne. L’illuminazione
della splendida cupola è stata ottenuta con
proiettori posati lungo il perimetro d’imposta del
tamburo.
Per l’illuminazione dedicata alle celebrazioni, sono
stati previsti quattro corpi illuminanti fissati sulle
mensole poste all’altezza del marcapiano ed
orientati verso il piano di calpestio.
Inaugurata il 19 maggio 2010, la nuova
illuminazione della Sagrestia del Borromini
soddisfa obiettivi fondamentali: un elevato comfort
visivo e una lettura degli elementi architettonici e
artistici, completa e sgombra da apparecchiature
tecnologiche.
Sono state scelte un’illuminazione diffusa, senza
particolari accenti se non per l’altare, e
apparecchiature illuminanti con lampade ad alta
resa cromatica, che consentono di mantenere nel
giusto equilibrio l’illuminamento delle volte con
quello del pavimento.
L’ambiente della Sagrestia, utilizzata per le
celebrazioni ma anche per concerti di musica sacra,
ha richiesto un sistema di illuminazione altrettanto
versatile e dunque la possibilità di gestire in modo
differenziato le accensioni e, mediante regolatori
elettronici di tensione, i livelli d’illuminamento.
L’impiego totale di 22 punti luce ha dato giusto
risalto all’intero impianto architettonico della
Sagrestia del Borromini, facendo salire a quota 180
i corpi illuminanti utilizzati per l’intero complesso
chiesastico di Sant’Agnese in Agone.
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