Mesi di paziente cecchinaggio via mail, una

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Mesi di paziente cecchinaggio via mail, una
Atrocity
Giovedì 05 Marzo 2009 23:20 - Ultimo aggiornamento Domenica 07 Aprile 2013 17:34
Mesi di paziente cecchinaggio via mail, una venerazione mistica ai confini del ricovero in
strutture specializzate .... dopo averli visti suonare dal vivo questa estate (e dopo averli ascoltati
su disco per anni, anni e anni) è finalmente giunta l'ora di sconvolgere anche le vostre
miserabili vite con una eccelsa intervista agli Atrocity. Sua maestà Alexander Krull e soci!!!
Eccovi i nuovi Signori di Atlantide, emersi dalle profondità oceaniche per conferire con l'unica e
sola webzine aliena, la vostra inseparabile voce (amica) dalla stelle, Stereo Invaders.
- Ciao ragazzi!! Chiariamo subito i termini di questa intervista: qui non c'è altro che un
fan che intervista i suoi Dei! Quindi innanzitutto lasciatevi ringraziare per aver accettato
questa intervista. Uno dei miei primi acquisti in gioventù è stato “Todessehnsucht”, nel
lontano 1992. E fu amore a prima vista! Da allora non vi ho mai più abbandonati e anzi,
grazie per tutti questi deliziosi anni di grande musica! Mi sento onorato!
- Alex Krull: Hey Marco, grazie! E' fantastico conoscere gente come te che ci segue da così
tanto tempo!!!!
- Come sta andando il vostro ultimo "Atlantis"? Avete ottenuto buoni risultati?
- A. K.: Si, i feedback sono stati ottimi. Al momento stiamo attraversando molti paesi per il tour ,
siamo proprio di ritorno da alcune date negli U.S.A., in Canada, Gran Bretagna e Messico. Gli
show sono stati eccellenti come tutto il tour per l'album. E per dicembre è anche in programma
il nostro primo viaggio in Russia.
- A cosa è stata dovuta la scelta di un concept album? Quale è la fascinazione esercitata
dal mondo atlantideo, nella vostra visione?
- A. K.: Sono sempre stato attratto dal mito di Atlantide, che poi è il più grande mistero che sia
mai esistito ad oggi. Le leggende sparse in tutto il mondo sono state una grande ispirazione
nello scrivere della ascesa e della caduta dell'impero sommerso! Effettivamente cose come i
riferimenti religiosi al paradiso perduto potrebbero essere connessi ad Atlantide, che era
ritenuta la culla dell'umanità.
- "Gemini", che precede "Atlantis", risale al 2000. Come mai sono trascorsi tutti questi
anni tra i due album?
- Mathias Röderer: Come molti sapranno abbiamo iniziato a costruire il nostro studio di
registrazione personale, il Mastersound Studio. Ci ha richiesto un anno tra progettazione e
costruzione, finché non ce l'abbiamo fatta. Abbiamo anche iniziato il progetto Leaves' Eyes, una
ulteriore band per la quale scrivevamo musica contemporaneamente ai lavori per lo studio.
Quindi abbiamo avuto un bel po' da fare mentre il tempo scorreva inesorabile.
- Secondo me il tratto fondamentale degli Atrocity è che non si sa mai cosa sta per
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arrivare. Mi spiego: ogni vostro nuovo album è completamente differente dai precedenti,
a partire da “Hallucinations” fino ad “Atlantis”. Qualcuno potrebbe ritenerlo una sorta di
“tradimento”, ma al contrario io penso che sia una dimostrazione di coraggio, talento e
creatività. Ogni uscita degli Atrocity è una garanzia di qualità e rappresenta una certezza
di ascoltare buona musica. Voi cosa ne pensate?
- Thorsten Bauer: Penso che tu abbia ragione per come hai esposto il tuo pensiero. Da una
parte è bello avere bands come gli AC/DC che suonano lo stesso stile di musica per tutta la
carriera. D'altra parte ci sono bands come noi sempre alla ricerca di come portare nuove idee
fresche per quanto riguarda la definizione del proprio sound, l'estetica degli artwork, etc.. Ogni
album degli Atrocity rappresenta un tipo di sound differente dai precedenti. “Atlantis” riunisce e
dispiega tutta la forza e i trademarks degli Atrocity, una sorta di best of - album, haha.
- Avete attraversato svariati generi di musica metal: death metal con “Hallucinations”,
progressive death metal con “Todessehnsucht”, avantgarde thrash /death metal con
“Blut” e “Willenskraft”, sperimentazione con influenze folk, acoustic, electro e industrial
con “Die Liebe” ( featuring Das Ich) e “Calling the Rain”, cover pop degli anni '80 rilette
in chiave metal con “Werk ‘80”, industrial /gothic metal con “Gemini”, death /gothic
metal con “Atlantis”; senza dimenticare “ Non Plus Ultra”, la splendida raccolta di due
CD che rappresenta un vero regalo per tutti i vostri fans! Semplicemente meravigliosa
(tantissime ghiottonerie tra inediti, remix e video)!! Che dite a riguardo?
- M. R.: Hai già dato una buona descrizione di tutte le differenti direzioni dei nostri album. Non
potrei esser più preciso in così poco spazio. Vorrei solo aggiungere che mi sento molto
soddisfatto delle nostre passate release soprattutto se si considera da quanto tempo siamo
sulla scena e che continuiamo ad avere un sound fresco e “hungry”.
- Cosa potete dirmi di Yasmin Krull, la sorella di Alex? Che fine ha fatto??! E' sempre
coinvolta nella scena musicale?
- A. K.: Mia sorella vive in Inghilterra. Ma continueremo a lavorare insieme in un prossimo
album, il seguito di “Calling The Rain”. Abbiamo fatto una canzone speciale, “Desert Land”, per
la collection della rivista tedesca Orkus un po' di tempo fa e pare che molte persone auspichino
una nuova collaborazione. Abbiamo già delle idee pronte per un altro album degli Atrocity con
Yasmin!! E Yasmin tornerà presto anche con un album solista!
- Leaves' Eyes sembra essere il connubio perfetto tra gli Atrocity e Liv Kristine. Come
riuscite a gestire i due progetti in modo che suonino differenti? Lavorare su due fronti
non è complicato? Sicuramente richiede molto impegno, immagino!
- T. B.: No, è molto facile poiché il processo di lavoro delle due bands è assai differente. Gli
Atrocity hanno un lavoro orientato sulle chitarre, quindi le idee solitamente iniziano da quello
strumento, che poi è il mio lavoro e quello di Mathias. Nei Leaves' Eyes c'è un processo più
mirato sulle orchestrazioni e i ritornelli, quindi molte idee provengono da Chris. Le chitarre in
questo caso sono obbligate ad occuparsi di quelle armonie che non toccheresti mai se tutto
fosse iniziato dalle sole chitarre. Quindi il sound, tutto il processo di lavoro, gli arrangiamenti
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delle canzoni, sono differenti nelle due bands.
- Una domanda per Alex, (ho chiesto la stessa cosa a Liv Kristine nella sua intervista):
cosa comporta vivere e lavorare al fianco della medesima persona, ovvero tua moglie?!
Questo secondo te facilita le cose o le complica? E i ragazzi della band come vivono
questa situazione?
- A. K.: Devo innanzitutto dire che tutta la band lavora come una grande famiglia, un vero team!
Per me e Liv è fantastico condividere gli stessi interessi e le stesse passioni, oltre che lo stesso
lavoro, la musica. Entrambi amiamo lavorare assieme e credo che il nostro sia un bel rapporto.
Ovviamente talvolta abbiamo divergenze di opinione su come dovrebbero andare le cose nella
band o riguardo alla musica, ma penso sia normale per qualsiasi rapporto di coppia. Devo
anche dire che ho un grandissimo rispetto per Liv non solo come grande cantante ma anche
come meravigliosa moglie e madre!
- So che state lavorando al seguito di “Werk '80”, vero? Vi prego, diteci qualcosa!
- A. K.: Non ti riveleremo un solo titolo per il momento, haha, ma puoi star certo che si tratterà di
un magnifico seguito di “Werk ‘80”. Abbiamo apportato qualche nuova idea al tutto. State pronti
per un'altra release speciale!
- E cosa potete anticiparci su di un nuovo studio album di inediti degli Atrocity? In che
direzione vi muoverete? Previsioni?
- A. K.: Probabilmente in futuro inizieremo un nuovo concept, una trilogia dark. E sono
dannatamente sicuro che sarà heavy, bombastic e atmosferica, tutto allo stesso tempo!
- Avete mai preso in considerazione l'idea di pubblicare un dvd per i vostri fans?
- A. K.: Oh certo, la storia infinita ... stiamo ancora raccogliendo materiale e se troveremo il
tempo di mettere tutto insieme nel modo giusto di sicuro pubblicheremo un dvd! E'
programmato già da tempo.
- Questa estate, il 16 luglio, ho assistito al vostro concerto, in prima fila tra il pubblico, al
Badia Rocks Festival. Che straordinaria devastante, esaltante, suggestiva serata è stata!
E' solo durata troppo poco (gli Atrocity hanno suonato appena un'oretta, ma ovviamente
si erano già esibiti come Leaves' Eyes) .... e sfortunatamente questa volta non c'erano
modelle fetish a ballare sul palco, uh! Permettetemi di approfittare per ingraziarvi di quel
meraviglioso show, l'ho davvero apprezzato. Voi che ricordi avete della serata? Avete
avuto buone vibrazioni dall'Italia?
- T. B.: Devo dire che amo l'Italia. Sono già stato in vacanza a Napoli nel 2002 quindi sono stato
molto lieto di avere l'opportunità di suonare là con le due bands. Mi piace molto la parte vecchia
della città, la ricca cultura di Napoli e l'ottimo cibo. E ovviamente le persone del Badia Rocks
Festival, addetti ai lavori e pubblico, sono stati eccezionali. Quindi posso solo dire: grazie Italia,
siete fantastici.
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- Siete musicisti di gran talento. Chris è un magnifico bassista, anche solo vederlo
toccare le corde è divino, Mathias e Thorsten suonano come le furie dell'Inferno ed
hanno al contempo un'accuratezza ed una precisione fuori dal comune, Alex poi non ha
rivali. Lui è davvero il re! Ritenete di essere cresciuti sotto questo aspetto, col passare
degli anni, se pensate ai vostri inizi? E cosa potete dirmi del vostro batterista, Martin
Schmidt? Lui non è più il batterista degli Atrocity, vero?
- M. R.: Martin non è più nella band. Abbiamo un nuovo batterista dall'inizio del 2005 che si
chiama Moritz Neuner. Riguardo al nostro talento come musicisti, immagino che abbiamo
almeno un decente livello di comprensione di cosa occorra per registrare un buon album, cosa
che non sono sicuro che tutte le altre bands posseggano. Parlando per me stesso, suono la
chitarra da 20 anni ed ora sono contento di come la suono (ovviamente potrebbe andare
meglio). Thorsten ha molta dedizione verso lo strumento e con ogni probabilità è il miglior
chitarrista con cui abbia mai suonato, inoltre andiamo molto bene insieme.
- Quale è la vostra opinione sulla scena metal odierna, sia in Europa che in America?
- T. B.: Penso che ci sia molta differenza tra la scena americana e quella europea. Quella
americana ha grandi bands per quello che riguarda le ritmiche, i grooves ed il sound, ma
secondo me a loro mancano armonie e melodie. Le bands europee sono solitamente molto
orientate verso la melodia, ma talvolta sono deficitarie di potenza e ritmo rispetto a quelle
americane. Ritengo quindi che entrambe le scene potrebbero trarre ispirazione ed
apprendimento vicendevolmente.
- Che musica ascoltate al momento? Qualche artista che apprezzate particolarmente?
- A. K.: Mi piacciono tutti i tipi di musica. Oltre al metal mi piacciono le colonne sonore e le cose
atmosferiche alla Dead can Dance. Inoltre mi piace la musica classica soprattutto per rilassarmi
dopo il lavoro in studio.
- M. R.: Il classic metal con il quale sono cresciuto, come Slayer, Exodus o Judas Priest, fino a
tutta la storia della musica estrema iniziando dal thrash, dal death e dal black metal. Oggi le
bands che mi piacciono sono Nile, Dying Fetus, Hate Eternal, Satyricon, Deftones e ovviamente
i grandi compositori come Richard Strauss e Richard Wagner. T. B.: Riguardo al metal
preferisco i classici come Slayer, Led Zeppelin, Deep Purple. Ma mi piacciono anche Coldplay,
Depeche Mode, Maria Callas, la musica spagnola per chitarra .......
- Un'altra domanda per Alex: sei un produttore stimato nella scena metal e hai anche
vinto dei premi per questo. Raccontaci qualcosa di Alex come produttore. Quali sono le
cose più importanti da sapere al riguardo?
- A. K.: Al momento le cose stanno andando molto bene con i Mastersound Studios ed il mio
lavoro come produttore. Sostanzialmente mi piace molto lavorare con altri musicisti e vedere
come un disco si sviluppa dalla sua registrazione fino al mastering finale. E' eccitante per me
sentire il risultato finale e cerco sempre di fare del mio meglio per tutte le bands che vengono ai
Mastersound, come anche Mathias and Tosso che lavorano come ingegneri del suono.
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Atrocity
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- Un messaggio per i fans italiani?
- M. R.: Molte grazie ai nostri fedeli fans che da tanto tempo ci seguono da quella bellissima
terra (ho trascorso le mie vacanze in Sicilia ed è stato meraviglioso, amo la cultura romane e
greca ed anche il cibo)!!!
- Uso privato del mezzo pubblico: al Badia Rocks Festival ho acquistato un paio di
magliette dal ragazzo che si occupava del vostro stand del merchandising. Vi prego di
salutarlo a nome mio perché è stato davvero gentilissimo! Mi ha persino regalato un
vostro poster.
- A. K.: Hey è Robert, il mio assistente, anche lui lavora nella direzione dei Mastersound!
- Ok ragazzi! Grazie per il prezioso tempo dedicatomi. Spero di vedervi presto in giro e
con un nuovo lavoro all'attivo, e soprattutto spero di vedervi ancora molto presto sulle
pagine di Stereo Invaders!!. Vi prego, tornate presto in Italia!
- A. K.: See you on tour next time!!!!
- M. R.: Metal up your ass and stay heavy
- T. B.: Italy rules. We will come back. Take care! Bye.
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