Monza, sedicenne discriminato a scuola perché gay?
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Monza, sedicenne discriminato a scuola perché gay?
4 Mercoledì 30 Settembre 2015 Gazzetta del Sud Attualità . Operazione antidroga Il caso in un istituto professionale cattolico Monza, sedicenne discriminato a scuola perché gay? Lezioni di spaccio ai figli piccoli La famiglia: l’hanno messo fuori dall’aula per un giorno. La scuola: volevamo proteggerlo dalle angherie «La nonna sta aspettando. Fai presto!». E poi: «Non fare rumore, non aprire a nessuno». Consigli di genitori premurosi rivolti ai figli? Niente affatto. Sono «pezzi» di «lezioni di spaccio» impartite dai genitori ai figli. L’operazione condotta dai carabinieri e che ha portato in provincia di Napoli all’esecuzione di 25 misure cautelari per spaccio di droga ha fatto emergere – attraverso le intercettazioni – anche le indicazioni che due coniugi di Torre del Greco davano a quattro figli, tre dei quali minori, per spacciare la droga ed eludere i controlli. «Pure quando veniamo noi, vedi sempre – è un altro consiglio – da dentro all’occhio magico, se è il caso butta dentro il bagno». In una delle intercettazioni emerge anche che padre, madre e due figli minori viaggiano in auto per rifornire gli spacciatori del Cilento. Parlano tra di loro di stupefacenti e fanno nascondere la droga ai figli. Quando dialogano tra loro gli adulti usano un linguaggio anch’esso criptico e definiscono la droga «magliette rosa», «giubbini» e pezzi di auto. L’indagine ha consentito di ricostruire 37 episodi di trasporto e cessione di stupefacenti, realizzati dall’organizzazione sgominata dai carabinieri di Torre del Greco e il cui motore erano proprio i genito- Silvia Bracigni MONZA «Anche Papa Francesco è stato chiaro sulla questione, figuriamoci se noi ci mettiamo ad emarginare un ragazzo». Non ha esitazioni a parlare di quello che è successo alcuni giorni nella sua scuola il preside di un istituto professionale cattolico di Monza. La madre di uno studente e il patrigno hanno denunciato che il sedicenne sarebbe stato più volte discriminato perché gay. L’ultimo episodio alcuni giorni fa, quando il ragazzo è stato tenuto per una mattinata fuori dalla classe. «Il caso è scoppiato mercoledì dopo che su un social è comparsa una foto dello studente con un altro ragazzino e la foto è stata segnalata ad un insegnante – spiega il preside – . Alcuni suoi compagni sono riusciti a far rimuovere l’immagine, ma la maggior parte ha avuto per lui commenti forti». Nella foto i due mimerebbero un atto sessuale. Il ragazzino, secondo il preside, rischiava quindi di diventare vittima per tutta la mattinata di angherie ed è per questo che si è deciso di farlo uscire dall’aula e aspetta- re la fine delle lezioni in un’altra stanza. «Abbiamo telefonato subito alla madre – dice ancora il preside – ma non ha mai risposto». Il ragazzino comunque è rimasto a casa fino alla fine della settimana scorsa. Secondo i familiari perché era stato sospeso per due giorni. Un particolare di cui però non si ha conferma dalla scuola. Comunque sia, lunedì il ragazzo è tornato regolarmente a lezione e nella sua classe. Molto diversa è la versione che presenta la famiglia. Il patrigno riferisce di aver subito scritto al preside e, non ricevendo risposta («non ha alcun diritto legale», ha replicato in proposito il dirigente scolastico), si è rivolto ad un periodico locale. Nel suo racconto l’uomo non si limita a segnalare l’episodio della foto, ma denuncia una lunga serie di discrimina- All’origine del controverso episodio la pubblicazione online di una foto ”particolare” zioni al quale il ragazzo sarebbe stato sottoposto anche durante lo scorso anno scolastico: temi in cui era costretto a «raccontarsi» e «spiegarsi», un’espulsione dopo una lite con un compagno. Insomma una situazione difficile, che la stessa scuola non nega, dal momento che, dice il preside, erano stati avvisati pure i servizi sociali. «Mai visti neppure loro», aggiunge. In attesa di chiarire cosa sia successo effettivamente la settimana scorsa (nel pomeriggio di ieri madre e patrigno sono stati per ore nella caserma dei carabinieri a Monza), non sono mancate le reazioni sia da parte di associazioni dei diritti civili che di esponenti politici. A cominciare da Equality («intervenga il Papa»), fino agli esponenti politici. Il deputato del Pd Alessandro Zan chiede l’intervento del Governo, mentre la deputata e responsabile Scuola e università di Forza Italia Elena Centemero preannuncia un’interrogazione parlamentare. E Arcigay chiede l’intervento del ministero dell’Istruzione, anche se l’istituto si occupa di formazione professionale e rientra sotto la compe- Milano, erano “soci occulti” di un imprenditore Giro di tangenti, arrestati due dipendenti comunali In manette altri due, tra cui un ex dirigente dell’amministrazione Igor Greganti MILANO Non solo sarebbero stati «soci occulti» di un imprenditore interessato a vincere gare d’appalto per la manutenzione di case popolari e scuole, ma si sarebbero anche assentati regolarmente dagli uffici, in qualche caso per frequentare escort. E così con le accuse di associazione per delinquere, corruzione e truffa sono finiti in carcere due dipendenti del Comune di Milano in un’inchiesta su un presunto giro di tangenti nell’edilizia che ha portato all’arresto di altre due persone, tra cui anche un ex dirigente dell’amministrazione comunale. Nell’ambito delle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Giulia Perrotti e dal pm Luca Poniz e condotte dal Nucleo di polizia tributaria della Gdf, sono stati arrestati Giuseppe Amoroso e Angelo Russo, entrambi appartenenti all’Ufficio settore manutenzione del Comune, Luigi Mario Grillone, fino al 2011 direttore del Settore tecnico Scuole e Strutture sociali ed attualmente «percettore di redditi da City Life spa», e Marco Volpi, titolare della Professione Edilizia Srl, società di cui, stando all’ordinanza del gip Alfonsa Ferraro (le richieste d’arresto sono del 2013, poi integrate qualche mese fa), gli altri tre arrestati sarebbero stati «amministratori di fatto». Proprio grazie alla collaborazione dei due dipendenti comunali e dell’ex manager, infatti, l’ imprenditore sarebbe riuscito Sarebbero stati anche assenteisti da record: in orario di lavoro erano nei locali della movida Nel Napoletano 25 misure cautelari Usati minori come pusher NAPOLI Un caso delicato. Il ragazzo sarebbe rimasto a casa per tutta la settimana tenza della Regione Lombardia. Intanto Gay Center segnala un altro caso di discriminazione a Roma, zona periferica di Primavalle. Un giovane è stato aggredito a pugni e calci, nell’indifferenza delle persone che lo circondavano, da due trentenni che hanno iniziato ad insultarlo al grido «gay di m...». Il giovane stava per salire sulla sua auto, parcheggiata nella stessa area dove l’aveva lasciata otto giorni prima, trovando al suo ritorno una gomma fora- ad accaparrarsi una serie di appalti. E i reati contestati, tra cui anche la turbativa d’asta e il falso, sarebbero stati commessi tra il 2005 e l’ottobre 2012, durante l’amministrazione di Letizia Moratti e in parte anche in quella attuale di Giuliano Pisapia. E mentre sequestri di documenti sono stati effettuati sia a Palazzo Marino che presso la sede dell’Aler, l’azienda di edilizia residenziale, dagli atti emerge che tra i 12 indagati a piede libero figurano anche altri 4 dirigenti comunali. Volpi, in cambio di informazioni, li avrebbe corrotti con dei tablets. Nel frattempo Amoroso e Russo, stando all’ordinanza, avrebbero raggiunto tassi d’assenteismo record anche per recarsi in centri commerciali e in locali di Corso Como, zona della movida. Amoroso, inoltre, sarebbe sparito «durante l’orario di lavoro» per andare anche in «luoghi di meretricio in appartamenti». 3 Ha usato proiettili non compatibili con la pistola Agente della Digos rapinatore “sbagliato” Aveva sgominato le nuove Br e catturato Cinzia Banelli LUCCA Il passamontagna in testa e la pistola d’ordinanza caricata, secondo la Questura di Lucca, con proiettili non compatibili che, scarrellando l’arma, sono finiti a terra. La rapina commessa ieri sera dal poliziotto della Digos di Pisa, Daniele Trubiano, in un supermercato di Lucca sembra uscita dalla trama del suo ultimo romanzo, «Il commissario Brusco Luzzi, l’odore dei funghi», dove il noir lascia spazio alla verve comica per raccontare le gesta di un commissario pasticcione. In precedenza, Trubiano aveva pubblicato altri due romanzi polizieschi. Errori macroscopici che confliggono WzBqbLTOxtDV/HQEc6elD5W64cHc5eVcqCKfNrovEK4Z/2tFsyu9EmuKxnAl051tbGGUYFcWSA+H 4rnYIHSNL2uRgdvX0fdhc8B2kd7c0/+D2Y3pTZ4hqg== però con la sua storia professionale, giudicata dai colleghi «assai più importante del grado che aveva»: l’assistente capo della Digos pisana, infatti, è considerato un investigatore brillante, capace nel 2003 di sgominare la cellula delle nuove Br di cui facevano parte Cinzia Banelli e Nadia Desdemona Lioce. Un poliziotto esperto che certamente sapeva maneggiare armi e che rende ancora più incomprensibile il fatto che abbia scelto proiettili incompatibili con l’arma usata per la rapina. Così come è inspiegabile l’atto stesso di averla compiuta: «Non sappiamo perché lo abbia fatto – dice il questore di Pisa, Alberto Francini – e ora siamo sconcertati. Negli ultimi tempi non ha mai dato segni di nervosismo o altri segnali che lasciassero prevedere Daniele Trubiano. Il poliziotto in una foto tratta dal suo profilo Facebook qualcosa di preoccupante. Lunedì Trubiano non era in servizio e spetta ora ai colleghi di Lucca ricostruire gli ultimi spostamenti. Dal momento dell’arresto, il poliziotto-rapinatore si è chiuso in un mutismo assoluto. In tasca aveva il distintivo, ma non è stato difficile per i colleghi della questura di Lucca riconoscerlo. Dopo il colpo messo a segno, fruttato meno di 4 mila euro, sono stati due cassieri e un venditore senegalese a bloccarlo durante la fuga a piedi: in quei momenti drammatici Trubiano ha scarrellato ripetutamente l’arma ma non è chiaro se lo abbia fatto per intimidire gli inseguitori e se davvero avesse in animo di sparare contro di loro. Dubbi che semmai saranno chiariti da esperti balistici in attesa che il poliziotto decida di raccontare che cosa gli è saltato in testa.3(g.m. e g.d.f.) ta. A Rimini denunciati per evasione fiscale i gestori del Classic Club, nota discoteca riminese nel panorama gay italiano associata Arcigay, dopo una verifica fiscale della Finanza per gli anni 2009-12. Per la Gdf l’ente no profit ha esercitato una attività commerciale, beneficiando impropriamente della più favorevole disciplina tributaria riservata alle associazioni non commerciali, con un’imposta evasa di circa 396 mila euro. 3 ri dei quattro figli: 14 le persone finite in carcere, 8 ai domiciliari mentre per altre tre è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e spaccio di stupefacenti le accuse contestate. Le indagini, condotte dalla Dda, hanno consentito di documentare l’esistenza dell’organizzazione finalizzata all’acquisto e al trasporto di ingenti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana nonchè all’immissione sul mercato locale e su quello dei comuni della provincia di Salerno, in particolare località balneari dell’area cilentana, dove il sodalizio poteva disporre di una fitta rete di spacciatori, tra i quali anche titolari di ristoranti, bar e locali di intrattenimento. Individuati i canali di approvvigionamento della sostanza, costituiti da fornitori legati ai clan «Gionta» di Torre Annunziata e «Falanga» di Torre del Greco. Cinque gli arrestati in flagranza.3 «Nonna aspetta». L’operazione è stata condotta dai carabinieri Meteo Maltempo in arrivo da oggi al Centrosud L’ospedale Martini Torino Appalti Asl truccati, altri cinque arresti TORINO Altri cinque arresti per gli appalti truccati nella sanità torinese. Sette mesi dopo i primi nove, la Guardia di Finanza ha eseguito una nuova ordinanza di custodia cautelare: ai domiciliari sono finiti un dirigente e un funzionario dell’Asl To1, il rappresentante legale di una azienda e due soci di un’altra azienda di Genova. «Turbata libertà degli incanti» e «falsità ideologica» i reati contestati loro dal pm Gianfranco Colace. Per l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, si chiude così «un’epoca grigia, in cui gli appalti erano fuori controllo». Al centro dell’inchiesta è finito, in particolare, l’appalto da 112 mila euro, più altri 20 mila euro di manutenzione annua, per i sistemi audio all’ospedale Martini di Torino. Secondo le Fiamme gialle, l’assegnazione è avvenuta sulla base di «un articolato sistema di aggiudicazione fraudolenta», basato su «amicizie e interessi reciproci» in grado di far vincere sempre gli stessi. 3 Vortice di bassa pressione sul Mediterraneo Piogge e forti temporali ROMA In arrivo un deciso peggioramento del tempo con piogge e temporali, anche forti, a partire da oggi. Colpa di un vortice di bassa pressione che si sta per formare sul Mediterraneo occidentale e che avrà come primo bersaglio, oggi, la Sardegna. Domani invece saranno colpite dalla perturbazione le regioni tirreniche e la Sicilia, mentre venerdì toccherà al Nordovest. Al Centrosud, il tempo sarà variabile con acquazzoni e temporali sparsi. Questa fase di maltempo potrebbe durare almeno fino al week-end, dice il meteorologo di “3bmeteo.com”, Edoardo Ferrara. «In Sardegna – spiega – già entro stasera arriveranno piogge e temporali anche di forte intensità, con rischio di locali nubifragi. Sul resto della Penisola sono previste nubi e schiarite con qualche pioggia occasionale su Alpi, dorsale adriatica, Romagna, Marche e Sicilia». La fase clou del peggioramento si avrà tra domani e venerdì. «Piogge e rovesci – aggiunge Ferrara – saranno inizialmente concentrati sulle zone tirreniche, in particolare Lazio e Toscana, e sulla Sicilia; ma entro venerdì anche al Nord e in particolare al Nordovest. Non mancheranno temporali sparsi mentre sulle Alpi occidentali la neve potrà spingersi a tratti fin sotto i 1800-2000 metri». Attenzione inoltre al vento, che soffierà anche forte sul Tirreno e tra le Isole maggiori dapprima da grecale e levante, poi diventerà scirocco, con raffiche a volte superiori ai 60-70 km orari. Quanto al week-end, sempre secondo il meteorologo di “3bmeteo.com”, «il tempo dovrebbe mantenersi incerto al Nord con ancora possibilità per qualche pioggia o rovescio specie ad Ovest. Mentre al Centrosud dovrebbe tornare più stabile e soleggiato grazie al rinforzo dell’alta pressione». «Le temperature –conclude – si manterranno su valori piuttosto freschi, in particolare al Nord e sul medio Adriatico dove potranno risultare anche sotto le medie del periodo; qualche grado in più altrove, ma con massime in genere comprese tra 20 e 25 gradi. Un nuovo rialzo termico è invece atteso nel weekend».3 Questa fase di maltempo potrebbe durare quasi certamente sino al week-end Maltempo. Previsti forti temporali e temperature in diminuzione