Lo sviluppo del Mobile Payment in Italia: i vantaggi per i
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Lo sviluppo del Mobile Payment in Italia: i vantaggi per i
Lo sviluppo del Mobile Payment in Italia: i vantaggi per i consumatori e gli ostacoli al suo decollo Mariadaniela Cucchiani* e Mario Ravasio** L’Istituto di ricerche Tns Italia ha condotto una ricerca sullo sviluppo del Mobile Payment, cioè il pagamento effettuato per mezzo del telefono cellulare. Scopo della ricerca è comprendere quali siano le reali opportunità di sviluppo del Mobile Payment in Italia. I risultati sono stati resi noti in occasione del Prepaid Cards Summit 2010, organizzato da Vrl a Milano, il 13 e 14 ottobre. Al momento dell’avvio della ricerca il mercato italiano del Mobile Payment è ancora allo stato embrionale e le informazioni disponibili sono scarse. Questi presupposti inducono all’adozione di un approccio combinato di tipo qualitativo e quantitativo, poiché l’uso congiunto di questi due approcci permette di ricostruire un quadro più completo ed articolato delle variabili che possono influenzare lo sviluppo del Mobile Payment. L’approccio metodologico «misto» adottato per la realizzazione della ricerca ha comportato dapprima la realizzazione di dodici interviste qualitative con altrettanti corporate respondent operanti nel settore finanziario (banche e circuiti), delle telecomunicazioni, della ricerca universitaria e del commercio al dettaglio. È seguita una rilevazione quantitativa online, orientata in base alle evidenze emerse nella fase qualitativa, presso un panel di 1.000 utilizzatori di telefonia mobile, rappresentativo della popolazione nazionale per età (18-55 anni), genere e area geografica. La fase qualitativa è stata anche oggetto, nell’ambito del Master in Metodi della Ricerca Qualitativa dell’Università Cattolica, di una tesi finalizzata ad approfondire aspetti metodologici (difficoltà e vantaggi) delle interviste a corporate respondent. * Ricercatore Qualitativo freelance, ha conseguito il Master in Metodi della Ricerca Qualitativa presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (edizione 2009-2010). ** Docente di Psicologia dei consumi e del marketing presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Qualitative Associate Director di Tns Italia. MICRO & MACRO MARKETING / a. XX, n. 3, dicembre 2011 641 Nel presente contributo vengono sintetizzati i risultati principali della ricerca condotta da Tns Italia: • i vantaggi del Mobile Payment nella percezione degli utenti e gli ambiti prefigurati di utilizzo; • gli ostacoli che i player ritengono vadano superati per favorire il decollo del Mobile Payment in Italia. 1. Proximity e Remote Mobile Payment: come la tecnologia influisce sulle variabili «spazio» e «tempo» Lo sviluppo del Mobile Payment segue essenzialmente due direzioni: il Mobile Proximity Payment utilizza tecnologie che operano a corto raggio (in genere la tecnologia Nfc: Near Field Communication) e richiedono quindi un device a cui avvicinare il cellulare nel punto vendita; il Mobile Remote Banking permette invece di effettuare pagamenti a distanza (attraverso applicazioni installate sul cellulare, collegamento a Internet, sms, ecc.). L’impiego dell’una o dell’altra tecnologia influisce in modo diverso sull’importanza delle variabili temporali e spaziali del pagamento. Nel caso di un Mobile Payment effettuato in modalità Proximity assume infatti particolare rilevanza il luogo di effettuazione del pagamento, ovvero il punto di vendita, che deve appunto essere munito di un particolare device, in grado di ricevere le informazioni inviate dal cellulare. La modalità di pagamento Remote, invece, non pone particolari limiti temporali e spaziali all’effettuazione del pagamento (sempre e dovunque). 2. I vantaggi del Mobile Payment per l’utenza rispetto ad altre forme di pagamento e prefigurazioni di utilizzo Circa il 40% degli intervistati considera il Mobile Payment una modalità di pagamento comoda, perché velocizza le transazioni, riduce o addirittura annulla i tempi d’attesa (niente più code) ed è di facile impiego. Il poter effettuare pagamenti attraverso un oggetto (il cellulare/ smartphone) che ormai si ha sempre con sé costituisce un indubbio vantaggio, soprattutto se si considera che, con l’aggiunta del pagamento, questo device concentra in sé tutte le funzioni (telefono, agenda, sms, ecc.) utili alla gestione della propria vita quotidiana (tutto in uno). Le principali resistenze all’uso del Mobile Payment sono riconducibili ai timori circa la sicurezza: frodi, perdita del cellulare, ecc. 642 D: Pensi agli strumenti di pagamento che lei utilizza attualmente (contante, Bancomat, carta di credito, carte prepagate, assegno). Lei pensa che userà il pagamento via telefono cellulare... 22% ...in aggiunta agli altri strumenti di pagamento 41% ...al posto del contante 29% ...al posto della carta di debito/Bancomat ...al posto della carta di credito ...al posto della carta prepagata ...al posto dell’assegno Non so 16% 13% 7% 16% FIG. 1. Utilizzo prefigurato del cellulare (Mobile Proximity Payment) rispetto agli altri strumenti di pagamento. Il Mobile Payment, in particolare in modalità Proximity, viene inoltre percepito come una sorta di «borsellino elettronico», che oltre a liberare dall’obbligo di avere sempre con sé il denaro contante per le piccole spese, consente di tenere traccia delle spese effettuate. Questa percezione trova conferma nelle prefigurazioni d’impiego del 41% degli intervistati, che prevedono di utilizzare il Mobile Payment in modalità Proximity in sostituzione del denaro contante, in particolare per effettuare micro-pagamenti (transazioni di importo inferiore a 20 euro). Per contro, i mezzi di pagamento tradizionali come la carta di debito, la carta di credito e gli assegni si immaginano impiegati per importi superiori. Quanto agli ambiti di impiego, la maggioranza dei rispondenti immagina di ricorrere al Mobile Payment mentre si muove. Tra le occasioni di impiego «in mobilità» maggiormente citate per la modalità Proximity figurano l’acquisto di biglietti di viaggio, il pagamento del parcheggio, l’acquisto di carburante, il pagamento del taxi e dei pedaggi autostradali. 3. Gli ostacoli da superare per favorire il decollo del Mobile Payment in Italia secondo il parere dei player I player interpellati nella fase qualitativa dello studio concordano sul fatto che il decollo del Mobile Payment – sia in modalità Proximity che in modalità Remote – sia ostacolato nel nostro paese da alcuni problemi di natura tecnica, economica e culturale. Primo tra questi è la mancanza di uno standard tecnologico comune e condiviso, che renda possibile 643 D: Le mostreremo una lista dettagliata di occasioni in cui il telefono cellulare potrebbe essere utilizzato come strumento di pagamento. Per ciascuna di queste, mi dica se lei lo userebbe oppure no. In mobilità (83%) Parcheggio Biglietti treno/aereo Divertimento/svago (59%) 52% 36% Abbigliamento 36% 52% Benzina/ carburante 50% Pedaggi autostradali 50% Quotidiani e riviste 38% Acquisto viaggi da agenzie 32% Libri, Cd e Dvd 39% Cibo/bevande al distributore 33% Sigarette/ tabacco 30% Cibo da asporto 29% Drink al bar/ pub 27% 34% Elettrodomestici 31% Prodotti di elettronica/ high tech 30% Spesa alimentare (51%) Bollette e multe (47%) Bollette 43% Servizi (42%) Quote associative e rette 29% Parrucchiere e trattamenti estetici 28% Dentista/visite mediche specialistiche 26% Manutenzione casa Spesa quotidiana 38% Multe 37% FIG. 2. Occasioni d’uso in dettaglio (Mobile Proximity Payment). 644 37% 34% 39% Taxi Spesa settimanale o mensile Ristorante 52% Biglietti trasporto pubblico urbano Abbonamenti trasporti pubblici urbani Biglietti per eventi Occasioni sociali (54%) 23% Baby sitter 19% Collaborazione domestica (pulizie, stirare) 18% a tutti utilizzare le stesse modalità per veicolare informazioni e transazioni, e di un ambiente tecnologico multi-operatore e multi-servizio, che permetta di gestire molteplicità di servizi erogati da operatori diversi tramite device diversi a disposizione della clientela. Inoltre manca al momento una sufficiente diffusione o massa critica: il Mobile Payment (in particolare Proximity) diventerà realmente interessante quando il consumatore potrà utilizzarlo ovunque, con qualsiasi tipo di esercente e in qualsiasi area geografica. Emerge anche la convinzione che un ulteriore impedimento allo sviluppo e alla diffusione del Mobile Payment in Italia sia rappresentato dall’assenza di un «capofila»: un operatore interessato ad investire massicciamente nel Mobile Payment, coinvolgendo le altre tipologie di operatori (banche, telco, circuiti, fornitori di tecnologia, merchant). Sembra che per ora molti operatori si limitino a «stare alla finestra» in attesa di sviluppi. Non va inoltre dimenticato che, se non opportunamente affrontato, anche il problema dei costi può costituire un ulteriore ostacolo al decollo del Mobile Payment. Nel caso, infatti, di pagamenti di piccola entità (Proximity), l’incidenza dei costi sulle singole transazioni deve necessariamente rimanere contenuta, per rendere interessante il servizio; nel caso di pagamenti in modalità Remote, il costo della connessione Internet diventa un fattore determinante. Infine un ostacolo di natura culturale è stato ravvisato nella reticenza di molti esercenti italiani ad accettare il tracciamento di tutte le transazioni di pagamento effettuate, in particolare quando si tratta di micropagamenti. 4. Conclusioni La ricerca mostra che c’è interesse potenziale per il Mobile Payment da parte dei consumatori, molti dei quali sono in grado di coglierne chiaramente i vantaggi. I potenziali utilizzatori sono riconducibili a 3 profili, che si rivelano i più ricettivi nei confronti della proposta: • native mobile: giovani adulti avvezzi alla tecnologia e già abituati ad un utilizzo plurifunzionale (telefonata, sms, musica, agenda, internet, ecc.) del cellulare; • light banking fans: per loro la relazione con la banca ed i sistemi di pagamento è paritetica e autonoma; sono utilizzatori evoluti delle carte (come tali sostenitori della dematerializzazione del danaro) e propensi all’innovazione sia nel banking, sia nell’ambito tecnologico; 645 • adulti con dimestichezza tecnologica: già abituati (in genere per lavoro) ad utilizzare soluzioni tecnologiche evolute (smartphone, BlackBerry, ecc.). Benché il Mobile Payment possa effettuarsi attraverso due modalità (Proximity e Remote), il consumatore tende a viverle unitariamente come: possibilità di effettuare qualsiasi tipo di pagamento tramite smartphone/cellulare. I risultati della ricerca e in particolare le prefigurazioni di utilizzo del Mobile Payment segnalano tuttavia che la modalità Proximity è quella maggiormente in grado di modificare le abitudini di pagamento dei consumatori, potendo essere utilizzata per una miriade di micro pagamenti per i quali oggi si ricorre ancora al denaro contante. 646