Per un mondo migliore occorrono uomini migliori

Transcript

Per un mondo migliore occorrono uomini migliori
Anno 54 - n. 1
Noto, 13 Gennaio 2013
SPECIALE
mons. Giovanni blandini nel
1° centenario della morte
Il 5° Vescovo di Noto, Giovanni
Blandini, giganteggia come “profeta”
e testimone evangelico per la nostra
Chiesa e per la nostra storia.
a pag.
PERIODICO DELLA DIOCESI DI NOTO
3
Direzione e Redazione, Via Mons. Blandini n. 7 - 96017 NOTO, Tel. 0931 573868 - Fax 0931 1846661
Amministrazione, Via Mons. Blandini n. 6 - 96017 NOTO, Tel. 0931 835286 - Fax 0931 573310
Editoriale
La posta in gioco: il
rinnovamento della
politica
M
onti scende in campo o, meglio, “sale
in politica” con la sua lista civica “con
Monti per l’Italia” e si scatena il finimondo. Quello stesso professore che fino a qualche
giorno fa era conteso da ogni parte, oggi è diventato il bersaglio di tutte le forze politiche, perfino
di quelle che per un anno ne hanno sostenuto la
linea e l’azione politica. Berlusconi, addirittura, pur
di averlo tra i suoi ranghi avrebbe fatto “cose da
pazzi”. Era disposto, persino, a dare a Monti quello che aveva promesso e che mai ha dato al suo
delfino, Angelino Alfano: il suo scettro. Quando si
parla di “teatrino della politica”, per inciso, è proprio a questo modo di pensare e di agire che ci si
riferisce. E, allora, Monti ha sbagliato a scendere
in campo, compromettendo, così, la sua possibilità di ricoprire, da qui a qualche mese, la più alta
e prestigiosa carica dello Stato? Sì, se il risultato
del suo gesto sarà servito soltanto ad amplificare i
toni della polemica e della litigiosità. No, se, invece,
come si auspica, superata questa prima fase della
campagna elettorale, il centro del dibattito, dalle
polemiche si sposterà sui temi del rinnovamento
della politica. Solo così il gesto del Professore acquisterà un senso. E di esso, oltre al Paese, ne potranno trarre vantaggio le stesse forze politiche che
potranno tentare di riconquistare la credibilità da
tempo perduta. Alla gente non interessa se il rinnovamento della politica porti il nome di Mario Monti
o di Bersani o di qualsiasi altro esponente politico.
Quello che conta è che si volti pagina rispetto ad un
periodo storico che ha registrato i più bassi livelli di
decenza della politica. Se il malgoverno è la causa
principale dei nostri guai – corruzione, debito pubblico, evasione fiscale, costo della politica, sperperi,
inefficienza della pubblica amministrazione, tanto
per citarne qualcuno - è logico che la prima richiesta dei cittadini sia proprio quella della buona politica. E se il governo Monti ha posto le prime basi
in questa direzione, il resto dovranno farlo i partiti. In questo senso, tra l’altro, va letto l’intervento
dell’Osservatore Romano che ha suscitato, anche
fra molti cattolici, qualche perplessità. “Annunciando il suo impegno in politica attraverso le modalità
illustrate (il coinvolgimento di pezzi della società
civile, n.d.r.) - scrive l’organo del Vaticano - il senatore a vita intende aprire la seconda fase di un programma riformatore che è stato solo abbozzato nel
corso dell’ultimo anno sulla spinta della congiuntura finanziaria. Monti è stato chiamato dai partiti a prendere decisioni inderogabili, di cui nessuno
intendeva però prendersi la responsabilità diretta,
per il timore di pagare un prezzo elettorale troppo
alto”. La campagna elettorale , appena iniziata, non
può cancellare come d’incanto le squallide tracce
di malapolitica che fino a ieri hanno visto imputati
esponenti di tutte le forze politiche, nessuna esclusa. Anche di quelle che, per vocazione – Lega nord e
Italia dei Valori, ad esempio - sono avvezze a puntare l’indice contro tutti. E’ necessario, pertanto,
che almeno le forze politiche più rappresentative,
riscoprino, anche durante questa campagna elettorale, quello spirito unitario che ha consentito al governo Monti di prendere, con il loro appoggio, decisioni pesanti, al limite della sopportabilità. Dopo le
tante “lacrime e sangue” è arrivato il momento di
volgere lo sguardo alla moltitudine di famiglie che
vivono in stato di povertà. “Se preoccupa l’indice
differenziale tra i tassi finanziari - ha detto il Papa
nel suo discorso d’ inizio d’anno al corpo diplomatico -, dovrebbero destare sgomento le crescenti
differenze fra pochi, sempre più ricchi, e molti, irrimediabilmente più poveri. Si tratta, insomma, di
non rassegnarsi allo ‘spread del benessere sociale’,
mentre si combatte quello della finanza”.
Alle elezioni (24-25 febbraio) ci separano soltanto
quaranta giorni. Un tempo sufficiente, tuttavia, per
valutare le varie opzioni politiche e maturare una
scelta responsabile.
Pino Malandrino
Poste Italiane Spa Sped. in a.p.
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 1, Siracusa
2,00
Per un mondo migliore
occorrono uomini migliori
«P
er un mondo migliore occorrono uomini migliori»:
lo scrive Benedetto XVI
nel messaggio per la giornata mondiale della pace con cui abbiamo
aperto il 2013. Mi pare un’affermazione importante e non ovvia. Permette, alla radice, di non pensare
che i problemi siano dovuti ad altri
o che li debbano risolvere altri. E,
poiché il papa parla semplicemente
di ‘uomini’, mi pare che con questo
si dica che il grembo di ogni vero
rinnovamento è la nostra vita concreta e quotidiana di uomini comuni. Una vita concreta e quotidiana
preziosa che, per i credenti, è il luogo della santità vera derivante dal
nostro battesimo. Diventa esemplare da questo punto di vista, a cinquant’anni dal Concilio, la figura di
papa Giovanni che ha semplicemente voluto essere un cristiano, e così
ha fatto il papa ed ha avuto quella
lungimiranza e quella freschezza
che gli hanno permesso di convocare il Concilio «con serena audacia» e di scrivere, con la “Pacem in
terris”, parole profetiche sulla pace
ancora attuali. Iniziando un nuovo
anno, è questa la prima dimensione
che dobbiamo riconquistare: una
vita quotidiana integra e semplice,
unificata in Dio e non bisognosa
di esteriorità! Una vita più lenta.
Meno affannata. Meno distratta.
Meno vuota. Per avere il tempo di
ripensarsi, così da ritrovare criteri
di giudizio e di scelta più alti delle
abitudini e delle mode, più alti dei
nostri puntigli e del nostro stesso
carattere. Avendo come «misura» il
dono di Dio, il suo Vangelo. Iniziando un nuovo anno, un altro anno
della lunga crisi che ci colpisce, nel
rallentare e valorizzare la vita quotidiana forse capiremo meglio il senso di quello che siamo vivendo e ciò
che occorre veramente. Capiremo
la chiamata ad una vita più sobria e
più solidale, a ritrovare l’essenziale,
a spogliarci di tante cose e parole
inutili, perfino dannose. Avendo
come «lampada per i nostri passi»
il Vangelo. Iniziando il nuovo anno,
sappiamo che sarà ancora un anno
di crisi ma anche che, per noi cristiani, è anzitutto l’«anno Domini
2013». Dovremo allora, non solo
non abbatterci ed aiutare a non abbattersi, ma continuare a dire come
Dio nel corso delle nostre giornate
è presente e come ci aiuta ad attraversare la crisi e trasformarla in opportunità di rinnovamento. Ed ecco
che – nell’anno della fede e della
visita pastorale – dovremo verificare la nostra fede nell’impatto con la
vita e con la crisi che la caratterizza. Sarà peraltro l’anno in cui verrà
beatificato padre Pino Puglisi, il cui
martirio è stato riconosciuto «in
odium fidei». Con uno scontro con
il potere mafioso che si capisce solo
se ci ricorda che lui voleva essere
prete pienamente, con totale dedizione di sé. E quindi radicato in Dio
e attento alla sua gente, in mezzo a
cui viveva e per la quale si spendeva
senza riserve. Comprendendo che,
se il bambino non andava a catechismo perché costretto rubare, quel
bambino doveva essere seguito con
un amore particolare, con la stessa
predilezione di Dio. E questo rinnova la pastorale, la rende espressione della cura di Dio. E la Chiesa
diventa partecipe del parto di un
mondo migliore attraverso pastori
e fedeli veri testimoni di Cristo. Un
Cristo «riscoperto lungo le strade
della vita», e quindi annunciato veramente, senza artifici o surrogati.
Maurilio Assenza
All’interno
Il Papa al corpo diplomatico:
non solo spread ma anche
pace e difesa della vita
a pag. 2
Aperta la campagna elettorale:
per un impegno a misura
d’uomo
a pag. 2
Noto. Convegno per il
bicentenario di Matteo Raeli
a pag. 4
Beati gli operatori di pace: il
nostro impegno per un mondo
migliore
alle pagg. 6-7
Modica: convegno sul Concilio
Vaticano II
a pag. 8
Rosolini: Celebrazione
con il Vescovo per il 25° di
presbiterato di don Corrado
Lorefice e don Bruno Carbone
a pag. 8