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questo un modo efficace per promuovere la Alessandro Capoccetti
loro presenza attiva nella vita civile, politica,
economica, sociale e culturale.
Tante persone disabili dovrebbero, infatti,
capire che i tempi sono cambiati. In passaa qualche tempo a questa parte i meto l’obiettivo principale era quello di attrarre
dia italiani hanno cominciato a trattal’attenzione sui temi della disabilità, ignorati dal sistema informativo. Era perciò funre il tema della disabilità con la dovuta
zionale un sensazionalismo fatto di accuse, attenzione e, soprattutto, dando il giusto vaimmagini con persone incatenate, eccetera. lore alle persone che incarnano un modelOggi, invece, bisogna lavorare sullo sviluppo lo fisico differente. È cominciato tutto con
di una vera cultura della disabilità, passando le Paralimpiadi di Londra, quattro anni fa.
dalla quantità alla qualità dell’informazione. Poi l’interesse per gli sportivi si è esteso anLo scopo non deve essere più quello di finire che agli altri, creando maggiore attenzione
in prima pagina, ma far capire ai cosiddetti per l’intera categoria. Tutto nasce, infatti,
decision maker che l’attenzione verso le per- dall’ammirazione per la persone con disabilità è un investimento, non sona disabile che affronta e
una spesa. E che questa logica è più fruttuo- supera la propria disabilità,
lasciando fuori dalla porta
sa per l’intera società.
Poi, se è vero che ci sono tanti e bravi gior- ogni pietismo. Di conseguennalisti, blogger e comunicatori con disabilità, za le stesse persone disabili
è anche vero che l’auto-rappresentazione non hanno smesso di nasconderè sufficiente. Bisogna condividere discipline si. In altre parole, ciò che pridiverse e prospettive multiple per fonderle ma si sentiva il bisogno di
in qualcosa di nuovo. È necessario che la co- coprire o di mimetizzare ogmunicazione non sbocci soltanto da meeting gi tende a diventare oggetto
Alessandro Capoccetti è
settoriali e che i disabili partecipino anche da mettere in mostra. E i me- fotografo.
Nato ad Avezzano,
a progetti ed eventi estranei alla disabilità. dia possono alimentare for- (L’Aquila) 38 anni fa, nel 2010
Bisogna farlo per due ragioni. Uno: i “prin- temente questo processo: più inizia a lavorare per la campacipianti della disabilità” non sono appesan- l’occhio di chi guarda sarà gna sociale inglese Models of
titi né dall’esperienza diretta né dal sapere abituato alla diversità, più le diversity, che oggi rappresenta
convenzionale e possono essere più “leggeri” persone disabili cominceran- in qualità di direttore italiano.
Classificato alla nascita come
nell’affrontare il tema con ironia o irriveren- no a uscire allo scoperto.
focomelico, scopre da adulto
za. Due: i disabili vivono le difficoltà in priUn contributo in questa di- di avere una malattia genetica
ma persona e possono cogliere dettagli che rezione viene anche da parte molto rara, che comporta malsfuggono ad altri, ispirando soluzioni che fa- di tanti programmi tv, in cui formazioni alle gambe e alle
cilitano la vita di tutti anche se nate per su- la persona disabile diventa mani. Oltre che di fotografia, è
perare una disabilità.
parte del gruppo. Basta pen- appassionato di musica ed è diIn definitiva, bisogna cambiare prospet- sare al successo di Giusy Ver- plomato al Saint Louis College
tiva partendo dalla disabilità per arrivare a sace a Ballando sotto le stelle. of music di Roma.
una comunicazione che non sia semplice- Programmi di questo genemente inclusiva, ma creativa e innovativa. re stanno influenzando il pubblico generaliSoltanto in questo modo si può uscire dai sta, veicolando una diversa immagine della
media specializzati e dai programmi strap- disabilità. Anche nel mondo della fotograpalacrime per essere voci credibili su tutti i fia l’evoluzione è evidente: ci sono molte più
mass media, a prescindere dalla propria di- persone disposte a mettersi in gioco. Nella
sabilità.
mia esperienza, la condizione di fotografo
Denunciare sì, fare
la lagna mai
D
SuperAbile INAIL
15 Dicembre 2016