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L’Osservatorio sul sistema montagna “Laurent Ferretti”, della Fondazione Courmayeur, prosegue nelle iniziative atte ad illustrare i rapporti tra l’architettura e la montagna. Dopo aver affrontato in precedenti convegni “La residenza e le politiche urbanistiche in area alpina”, “I rifugi” ed i “I campi da golf”, l’Osservatorio intende evidenziare la specificità dell’architettura confrontata con le esigenze e le condizioni imposte dall’ospitare i servizi sociali necessari alle comunità di montagna. Abitare la montagna risulta più difficile, faticoso, costoso rispetto all’abitare la pianura o la città. Ne è stata la dimostrazione l’abbandono di intere vallate, contrastato solo là ove si sono affermate nuove forme di economia, specie quella turistica. Numerose possono essere le politiche atte a contrastare questo fenomeno negativo. Una delle principali tende a garantire alle popolazioni sparse, o insediate in territori aspri, condizioni di vita, se non identiche, paragonabili a quelle urbane. Riflessioni sulla domanda di servizi sociali in località di montagna, nello specifico la Valdigne in Valle d’Aosta, sono già state svolte a fine 2006 nell’ambito di una ricerca commissionata dall’Osservatorio sul sistema montagna “Laurent Ferretti”. Oggi si vuole approfondire queste riflessioni con attenzione agli aspetti fisici dei servizi sociali, cioè ai contenitori che li ospitano e che sovente ne qualificano o condizionano la funzionalità e la qualità. Si vuole valutare se esista una specificità di tale “casa dei servizi” in ordine, sia alle condizioni dell’ambiente montano, sia alla multifunzionalità della struttura. Costruire nell’ambito montano differisce profondamente dal costruire entro un reticolo urbano. Il clima, il panorama, la visibilità, il pendio, la dimensione ed i materiali comportano condizioni e stimoli particolari che possono, e devono, essere evidenziati ed accentuati. La rarefazione dell’utenza e le difficoltà di accesso portano a scelte di concentrazione e di multifunzionalità in strutture forzatamente di piccola taglia, diversamente dagli impianti urbani aventi carattere più specializzato. Il confronto con la tradizione storica e l’edilizia rurale comporta forti stimoli formali e conduce spesso al recupero di strutture esistenti. La “casa dei servizi” può assolvere diverse funzioni, quali ad esempio di scuola, municipio, pensionato anziani, edificio di culto, presìdi sanitari, attrezzature sportive, luoghi di incontro, biblioteche, ecc. L’ambito interessato dalle relazioni del Convegno coinvolge in modo transfrontaliero l’intero arco alpino, e specificatamente le Alpi occidentali, la Valle d’Aosta, il Trentino Alto Adige, le Alpi centrali, la Svizzera, la Savoia e l’Alta Savoia. PROGRAMMA Sabato 20 ottobre 2007 ore 9.00 Presentazione Lodovico Passerin d’Entrèves, presidente della Fondazione Courmayeur Saluti Roberto DOMAINE, soprintendente per i Beni e le Attività culturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta Alberto CERISE, assessore al Territorio, Ambiente e Opere pubbliche della Regione Autonoma Valle d’Aosta Luciano CAVERI, presidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta ore 10.15 Relazione introduttiva Giuseppe NEBBIA, presidente dell’Osservatorio sul sistema montagna “Laurent Ferretti” Una montagna incantata: una identità oggi, fra infrastrutture e servizi Maurizio VOGLIAZZO, architetto, ordinario di architettura del paesaggio al Politecnico di Milano Una montagna troppo stretta Luciano BOLZONI, architetto ore 11.00 L’ARCHITETTURA DEI SERVIZI IN VALLE D’AOSTA La chiesa di Pila Roberto ROSSET, architetto Les Portes du Grand-Saint-Bernard à Gignod Michele SAULLE, architetto ore 11.30 Coffee Break PROGRAMMA Sabato 22 ottobre 2005 ore 11.45 L’ARCHITETTURA DEI SERVIZI NELLE ALPI CENTRALI Il Kongress Haus a Macugnaga Mario ERMINI, architetto L’area di sosta e giardino belvedere sulla Statale dello Spluga Enrico SCARAMELLINI, architetto ore 12.15 L’ARCHITETTURA DEI SERVIZI IN SVIZZERA L’architettura dei servizi in Svizzera Luca MORETTO, architetto; docente al Politecnico di Torino Services et populations locales Michel CLIVAZ, architecte EPFZ, docteur en achitecture de l’Université de Genève Les services autour d’un téléphérique: le cas de Salève Bruno VAYSSIERE, architecte, directeur de la Fondation Braillard de Genève ore 13.00 Intervallo con Buffet PROGRAMMA Sabato 22 ottobre 2005 ore 14.15 L’ARCHITETTURA DEI SERVIZI IN ALTO ADIGE La Cantina vinicola Manincor di Caldaro, il Museo storico-culturale di Castel Tirolo e l’accesso polifunzionale al lago di Carezza Walter ANGONESE, architetto, docente all’Accademia di architettura di Mendrisio, Università del Ticino La Centrale di teleriscaldamento a Sesto (Bolzano) e la Casa delle associazioni a Ortisei Siegfried DELUEG, architetto L’architettura dei servizi in Valle Aurina: la casa polifunzionale di San Giacomo, l’ampliamento del cimitero di Lutago e la miniera di Predoi Heinrich MUTSCHLECHNER, architetto ore 15.00 L’ARCHITETTURA DEI SERVIZI IN SAVOIA ED ALTA SAVOIA Les Sanatorias du plateau d’Assy Arnaud DUTHEIL, architecte, directeur du CAUE – Conseil d’Architecture, d’Urbanisme et de l’Environnement de Haute Savoie Le nouveau chalet d’accueil de Tignes Bruno LUGAZ, architecte, directeur du CAUE – Conseil d’Architecture, d’Urbanisme et de l’Environnement de Savoie ore 15.30 Dibattito e chiusura Traduzione simultanea per la lingua francese Segreteria scientifica e organizzativa Fondazione Courmayeur Via dei Bagni, 15 11013 Courmayeur, Valle d’Aosta Tel. +39/0165 846 498 - Fax +39/0165 845 919 E-mail: [email protected] – Home page: www.fondazionecourmayeur.it Sede dei lavori: Centro Congressi Grand Place – 11020 Pollein - Aosta Lodovico PASSERIN d’ENTRÈVES, presidente Enrico FILIPPI, vice presidente Camilla BERIA di ARGENTINE, Pierluigi DELLA VALLE, Giuseppe DE RITA, Alessia DI ADDARIO, Lukas PLATTNER, Emilio RICCI, Giuseppe ROMA, Roberto RUFFIER, Lorenzo SOMMO componenti del Consiglio di amministrazione Franzo GRANDE STEVENS, presidente Alberto ALESSANDRI, Stefania BARIATTI, Guido BRIGNONE, Dario CECCARELLI, Ludovico COLOMBATI, Mario DEAGLIO, Stefano DISTILLI, Gianandrea FARINET, Gianluca FERRERO, Waldemaro FLICK, Stefania LAMOTTE, Jean-Claude MOCHET, Paolo MONTALENTI, Giuseppe NEBBIA, Guido NEPPI MODONA, Livia POMODORO, Ezio ROPPOLO, Igor RUBBO, Giuseppe SENA, Camillo VENESIO componenti del Comitato scientifico René BENZO, Alessandro FRAMARIN, Giuseppe PIAGGIO componenti del Comitato di revisione COME RAGGIUNGERE GRAND PLACE A POLLEIN • da Aosta: sulla strada statale in direzione Torino al secondo semaforo prendere a destra seguendo le indicazioni per Pollein; • da Torino/Milano: uscire dall’autostrada ad Aosta est, al terzo semaforo verso Aosta prendere a sinistra per Pollein. Al centro di un ampio prato dopo il sottopasso dell’autostrada ed oltre la Dora sorge a destra il basso edificio della Grand Place. AOSTA USCITA AOSTA EST autostrada GRAND PLACE = SEMAFORO POLLEIN