Presentazione del libro L
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Presentazione del libro L
Presentazione del libro L’Opera di Enzo PUCHETTI scultore a Campobasso di Napoleone Stelluti Finalmente dopo Larino,Riccia e Termoli il libro su Enzo Puchetti curato dal Dott. Napoleone Stelluti viene presentato a Campobasso , che poi è la città natale dell’artista scultore ove nasce il 29 aprile 1894, in Via Ferrari n.26, dal Prof. Nicola (larinese 31enne Professore di Matematica ) e dalla gentildonna Concetta di Tommaso da Casacalenda . Il fatto di essere cresciuto in una strada, formata in prevalenza da negozi e botteghe artigiane di lavoratori del ferro, deve aver influenzato fortemente la sua coscienza per cui chiede al padre di intraprendere gli studi artistici. Difatti a 18 anni è a Napoli al Regio Istituto di Belle Arti dove frequenta il Corso Speciale di Scultura diretto dal Prof. Luigi De Luca. Nell’anno scolastico 1914/15 pur essendo iscritto al 3° anno, non poté sostenere gli esami di licenza del predetto corso, perché richiamato alle armi, cosa che fece (dopo la guerra) nella sessione autunnale dell’anno scolastico 1918/19 riportando alle materie d’esame una votazione di 29 su 30. Parallelamente nel 1914 fece in tempo a conseguire a Roma anche l’abilitazione all’insegnamento di Disegno nelle Scuole Tecniche e Normali. Ufficiale di Complemento in Fanteria nella Grande Guerra resta ferito in combattimento per questo viene pluridecorato con Croce al Merito di Guerra, Croce di Cavaliere della Corona d’Italia e Maggiore di Fanteria del Ruolo d’Onore. Da invalido di guerra usufruisce di una pensione annua da 8a Categoria, anche lui come la maggior parte degli italiani entra nei fasci di combattimento, per cui nel 1925 è in sintonia con il regime. La sua attività di scultore inizia nel 1920, a Napoli abitava in Via Morghen, 181 ed aveva lo studio-laboratorio all’interno del Chiosco di San Domenico Maggiore (Foto della copertina del libro). La sua produzione di monumenti ai caduti di Larino,Termoli,Riccia,Ripabottoni , Trivento ,Boiano,Bonefro,Rotello,Campobasso abbraccia un periodo che va dal 1921 al 1931. Incaricato ed Assistente alla Cattedra di Plastica decorativa e ornato – Figura modellata e disegno di ornato presso il Regio Liceo Artistico e la Regia Accademia di Belle Arti di Napoli, la stessa dove si era formato, dal 1932 e probabilmente fino alla sua morte avvenuta il 15 maggio 1947 sempre a Napoli all’età di 53 anni. Dalla sua unione in matrimonio con Ida PETRINO non ebbe figli, fu compensata invece dall’adozione di un’orfanella di padre e di madre tale Angela GALASSO. Enzo Puchetti si distinse fra l’altro anche nel campo dell’attività sindacale–artistico raggiungendo la carica di Segretario del sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti della Campania. Partecipò con le sue opere a diverse mostre organizzate a Napoli dalla Promotrice Salvator Rosa prima e a quelle de Sindacato poi, sempre nell’ambito partenopeo. A livello nazionale ed internazionale lo troviamo presente alle Quadriennali di Roma e alle Biennali di Venezia CAMPOBASSO – Ex Regio Istituto Magistrale Viale Regina Elena. Tra maggio e giugno1925 si ritrova ad esporre nella sua città natale con la MOSTRA MOLISANA DI ARTE indetta dal Circolo Artistico di Campobasso fondato dal Rag. Pietro Lembo. La mostra fu inaugurata il 24 maggio presso il Regio Istituto Magistrale e vi parteciparono altri artisti, grossi calibri di oggi, come Arnaldo De Lisio (Marechiaro, Il vecchio convento, Natura morta), Marcello Scarano (studio di vecchio, Studio di vecchia), Amedeo Trivisonno (Due lavori ad olio). Il Puchetti presentò “Abbandono”, ”Giocatori di pallone”, “Portatore d’acqua”, non sappiamo se fuori concorso, in quanto il suo nome compare, contro il dispositivo dell’art. 12 del regolamento, anche fra i Componenti la giuria, la quale era così composta: l’Artista Prof. Alfredo Trombetta, lo scultore Prof. Enzo Puchetti, l’Avv. Benedetto Giordano, il Prof. Agostino Fattori e da ultimo il Prof. Bartolomeo Preziosi benefattore e donatore poi nel 1976 della Biblioteca Comunale di Larino. Nella stessa mostra figuravano anche due artigiani probabilmente larinesi, Alfredo Cipolla con “Bifora del Duomo di Larino” e “Rosone del Duomo di Larino” due lavori in plastica, e Giovanni Trivisonno con “Porta piccolo del Duomo di Larino” anche questo lavoro in plastica CAMPOBASSO – Piazza Francesco D’Ovidio In Corso Bucci vicino al cosiddetto grattacielo, al centro del piccolo giardino della Piazza intastata a Francesco D’Ovidio troviamo un busto di questo filologo e letterato molisano opera del Puchetti. L’opera caldeggiata dal Podestà Prof. Renato Pistilli Sipio fu comunque inaugurata sotto un altro Podestà l’Avv. Nicola Correra l’11 novembre 1928 con discorso ufficiale dell’On.le Michele Romano, sottosegretario alla Pubblica Istruzione. CAMPOBASSO – Piazza della Vittoria già Piazza Andrea d’Isernia Il primo monumento ai Caduti di questa città capoluogo, inaugurato in fondo al Corso Vittorio Emanuele in Piazza della Vittoria, fu opera del Puchetti e raffigurava un guerriero sannita loricato con l’elmo, daga e scudo sempre sannitico. La inaugurazione risale al 24 maggio del 1931, fu poi smantellato fra il 1942 ed il 1945, non sappiamo se riciclato in occasione della raccolta del ferro e dell’oro per la guerra come Bonefro oppure, buttato giù e fatto sparire in segno di disprezzo per le opere del regime Al suo posto ora sorge l’obelisco del Prof. Luigi Venturini (ligure) inaugurato il 24 maggio 1956 esattamente 25 anni dopo l’inaugurazione del monumento del Puchetti (campobassano) e qui la massima secondo la quale “nessuno è profeta in patria” ritorna quanto mai attuale. Alla inaugurazione del monumento del nostro Puchetti comunque fu presente il Re in persona S. M. Vittorio Emanuele III il quale (aneddoto molto conosciuto a Campobasso) fatto cadere il panno sembra abbia esclamato “Ma questo non è il mio soldato. Alla cerimonia parteciparono molte delegazioni dei comuni della provincia fra le quali anche una da Larino, per l’occasione l’Arciprete Angelo Tirabasso da Oratino titolare della Tipografia “La Squilla del Molise” pubblicò un opuscolo dal quale stralciamo i dati salienti “Il monumento, che nella sua parte principale è formato da due imponenti colonne, rappresentanti le date gloriose 19151918, e coronato da due grandi bronzee aquile: l’una volta ad occidente e l’altra ad oriente, che denotano la potenza e l’impero, pronte a spiccare il volo per il mondo, foriere dei magnifici destini d’Italia. Nel centro: un fiero guerriero sannita, simbolo del Molise, già culla dell’indomito popolo sannita che osò fino all’ultimo contendere a Roma la supremazia d’Italia. Ai due lati: fontane dal getto poderoso, ricordano le acque tinte da tanto sangue generoso, dell’Isonzo e del Piave”. CAMPOBASSO – Cimitero Comunale- Al cimitero sulla tomba dei Fratelli Giovanni e Federico Romagnoli una grossa lastra e due medaglioni in bronzo e a bassorilievo con il loro busto sono opera del Puchetti. Sulla lastra in particolare è raffigurato un pilota d’aviazione ferito che spara al nemico, difatti dei due quello che più si distinse da eroe fu Giovanni il quale morì durante le operazioni belliche nel deserto sirtico a Biziden nel 1929 . La bella ringhiera di stile liberty è opera dei Fratelli Tucci che operavano in via Ferrari e che anche loro ci hanno lasciato tutto una serie di opere d’arte sparse per Campobasso . CAMPOBASSO –Casa Trombetta . Troviamo un medaglione in bronzo raffigurante Mario Trombetta da bambino e un busto in gesso che ricorda Giulia De Giorgi la mamma della prof.ssa Ada Trombetta ,alla quale la città di Campobasso deve molto, per tutte le sue pubblicazioni che Lei ha realizzato allo scopo e per meglio valorizzare il patrimonio storico e culturale del centro capoluogo di regione. In conclusione un artista illustre figlio di Campobasso, che andrebbe studiato e divulgato presso le scuole e nuove generazioni . Per chi volesse acquistare il libro rivolgersi all’autore in Via san Benedetto,6 a Larino, oppure telefonare 0874823150/3287442511, email:[email protected].