Energia Geotermica - Scuola Edile di Bergamo
Transcript
Energia Geotermica - Scuola Edile di Bergamo
Energia Geotermica Energia termica che dalle profondità della terra sale verso la superficie sotto la forma di un flusso di calore di circa 0,063 W/m2, presumibilmente dovuto, in larga misura, ai nuclei radioattivi presenti nella crosta terrestre, troppo diluito però per uno sfruttamento economico. Lo sfruttamento dell'energia geotermica è oggi limitato ai cosiddetti sistemi idrotermali, cioè a situazioni abbastanza rare, in cui si ritrovano insieme un'intrusione magmatica sottostante (che fa da fonte di calore), una massa d'acqua sotterranea, in genere di origine meteorica (che fa da fluido termovettore), una roccia serbatoio (vedi), porosa o fratturata (che la contiene) e una copertura di roccia impermeabile (che ne impedisce la dispersione). L'acqua calda viene estratta e utilizzata per produrre energia elettrica mediante turbine a vapore a bassa pressione, se è in fase vapore, per riscaldamento, se in fase liquida. Mentre il flusso di calore proveniente dal profondo è rinnovabile a tutti gli effetti, lo stesso non può dirsi dell'acqua del bacino geotermico, che è rinnovabile, nella misura in cui le entrate, naturali o artificiali (reiniezione), equilibrano le uscite, in modo da mantenere la pressione. L'energia geotermica nel 1993 ha contribuito per lo 0,3% (circa 40 TWh) alla produzione mondiale di energia elettrica. La centrale di Larderello (1904) è stata il primo esempio di sfruttamento di un campo geotermico per produrre energia elettrica. 1/1