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DIREZIONE DIDATTICA 2° CIRCOLO POGGIBONSI PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2010/2011 “Bisogna puntare alla costruzione di menti ben fatte, atte a organizzare le conoscenze così da evitare la loro sterile accumulazione”.(E. Morin) PROGETTUALITA’ La nostra istituzione scolastica, consapevole della grande responsabilità che deriva dall’accogliere ed accompagnare i bambini ed i ragazzi nel loro processo di crescita culturale, attraverso la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle attività è impegnata: • in una costante ed assidua ricerca psicopedagogica per migliorare le strategie educative e didattiche che consentano di assicurare a ciascuno il successo formativo; • in un lavoro di rete con le realtà socio educative del territorio al fine di promuovere una collaborazione sinergica finalizzata a prevenire il disagio nonché a consentire esperienze varie e diversificate; • in una organizzazione del lavoro all'interno dell'istituto che consenta di affrontare la complessità gestionale con un sistema di responsabilità diffusa e partecipata; • in una stretta collaborazione con le famiglie perché tutti gli adulti diventino punti di riferimento per i bambini ed i ragazzi, pur nella specificità dei ruoli. La progettualità è il risultato del processo di ricerca azione e si esplica in ambito curricolare ed extracurricolare. Per l’ anno scolastico 2010/2011 si è proceduto con l’aggregazione in tre Domini Progettuali: 1. TERRITORIO, attraverso l’attivazione di percorsi didattici che permettano la conoscenza e il rispetto del territorio, del suo patrimonio storico, ambientale e culturale. 2. SAPERI, attraverso l’attivazione di percorsi didattici che promuovano l’attitudine al pensiero riflessivo e creativo attraverso linguaggi diversi. 3. CITTADINANZA, attraverso l’attivazione di percorsi didattici che promuovano la partecipazione responsabile, come persona e cittadino, alla vita sociale e culturale nella difesa dell’identità personale e nella comprensione dei valori dell’inclusione e dell’integrazione DOMINIO PROGETTUALE AMBITO 1) AMBIENTE PROGETTI A.S. 2010/2011 “BIO+ECO=LOGICO” VALENZA FORMATIVA INTERDISCIPLINARE TERRITORIO SAPERI 2) CONTESTO “POGGIBONSI (LA INTERDISCIPLINARE CITTA’ IN CUI VIVO) A) LINGUAGGI “CONOSCO, INTERDISCIPLINARE COMPRENDO E ANIMO I LINGUAGGI” B) MUSICA “MUSICANDO” SOVRADISCIPLINARE C) MATEMATICA MATEMATICAMENTE (RALLY TRANSALPINO) MULTIDISCIPLINARE D) SCIENZE DAL CIELO ALLA TERRA MULTIDISCIPLINARE 1)Insegnare Scienze Sperimentali 2)Universo…mito, arte, scienza” MULTIDISCIPLINARE PER STAR BENE E) CORPO MOVIMENTO SPORT 1) ORIENTAMENTO “ORA PER IL FUTURO” SOVRADISCIPLINARE CITTADINANZA 2) CITTADINANZA DI GENERE Abbattiamo gli stereotipi SOVRADISCIPLINARE di genere partendo dalle scuole 3) INTERCULTURA “IO + TU = NOI” a) Una voce a… b) Mondofesta c) Welcome SOVRADISCIPLINARE MULTISCIPLINARE MULTISCIPLINARE 4) MEMORIA COLLETTIVA “C’ERA UNA VOLTA IL SOVRADISCIPLINARE NOVECENTO” 5) E-TWINNING “E- TWINNING” 6) SICUREZZA 1) LA CULTURA NELLA SOVRADISCIPLINARE SICUREZZA .. E LA SICUREZZA NELLA CULTURA 2) EDUCAZIONE STRADALE MULTISCIPLINARE Tutte le attività ed i progetti devono avere la loro redazione esplicativa, secondo il modello dato. Alla termine del progetto, i docenti dovranno produrre un monitoraggio con relative riflessioni sui risultati raggiunti dai singoli alunni, un prodotto finale ed una relazione descrittiva del percorso fatto. Solo in tal modo i docenti possano accedere al pagamento delle ore aggiuntive di insegnamento ed alle ore funzionali di insegnamento da retribuire con il FIS. I sottoprogetti, nella loro redazione esplicativa per singoli gruppi e/o gruppi classe, sono esplicati dai docenti nelle assemblee di classe. 2 DOMINIO PROGETTUALE “TERRITORIO” AMBIENTE Progetto “Bio + Eco = Logico” Dobbiamo inscrivere in noi una coscienza ecologica. Il conoscere il nostro legame consustanziale con la biosfera ci porta ad abbandonare il sogno prometeico del dominio dell'universo per alimentare, al contrario, l'aspirazione alla convivialità sulla Terra. Edgar Morin Destinatari del progetto: sezioni Scuola dell’Infanzia e classi Scuola Primaria Partners coinvolti: Ente Locale; ASL 7; Senambiente; Guardia Forestale; Arcipesca; Coop, ASTRA. Descrizione del progetto e sua finalità Il progetto è un percorso interdisciplinare volto ad aiutare gli alunni ad acquisire le conoscenze e le competenze utili a diventare cittadini in grado di adottare uno stile di vita che salvaguardi l'ambiente e, in conseguenza, la propria persona e si inserisce funzionalmente nel percorso di Cittadinanza. La finalità è quella di promuovere l’acquisizione da parte degli alunni non solo di conoscenze, ma di valori e atteggiamenti quali la partecipazione, il senso di comunità, il rispetto del territorio, di se stessi e degli altri e quindi favorire l’acquisizione e lo sviluppo di una coscienza ecologica da parte degli alunni attraverso esperienze concrete diversificate e significative, che diano a ciascuno il senso dell’importanza dell’azione di ciascuno sull’ambiente. Il progetto si propone di: • sensibilizzare gli alunni rispetto alle tematiche della tutela dell'ambiente attraverso una attività multiforme a livello conoscitivo e operativo; • cogliere le reciproche relazioni (alunni-ambiente-salute); • aiutare gli alunni a vivere bene nel loro ambiente. Gli alunni saranno sollecitati a: • rapportarsi all’ambiente che li circonda; • individuare problemi ambientali da affrontare; • individuare possibili progetti di intervento; • sviluppare abitudini alimentari e di gioco rispettose di se stessi e dell’ambiente che li circonda. Verranno inoltre consolidate le attività avviate negli anni precedenti: • raccolta differenziata della carta in aula; • raccolta differenziata dei rifiuti organici della mensa. Una particolare attenzione verrà rivolta, a livello anche di progettazione, agli spazi verdi intorno agli edifici scolastici e/o del paese, quali ambienti deputati al gioco ed alla socializzazione. Verrà inoltre intensificata l’attività di sensibilizzazione delle famiglie e dei cittadini sulla raccolta differenziata attraverso proposte e iniziative degli alunni. Obiettivi specifici - Esplorare gli elementi tipici di un ambiente naturale ed umano, inteso come sistema ecologico. - Comprendere l’importanza del necessario intervento dell’uomo sul proprio ambiente di vita, avvalendosi di diverse forme di documentazione. 3 - - Rispettare le bellezze naturali ed artistiche. Curare e progettare aspetti della manutenzione di giardini. Visitare le principali istituzioni pubbliche che si occupano dell’ambiente e collegarsi per quanto possibile con la loro attività. Individuare un problema ambientale (dalla salvaguardia di un monumento alla conservazione di un fiume ecc…), analizzarlo ed elaborare semplici ma efficaci proposte di soluzione. Individuare forme di risparmio dell’energia e delle risorse idriche. Praticare forme di riutilizzo e riciclaggio dei materiali. Comprendere che l’uomo si deve confrontare con i limiti della salute ed elaborarli, integrandoli nella propria personalità. Attivare comportamenti di prevenzione adeguati ai fini della salute nel suo complesso, nelle diverse situazioni di vita. Riconoscere le esigenze del proprio corpo e individuare l’alimentazione più adeguata alla propria crescita Individuare le modalità di consumo degli alimenti che meglio ne preservano il valore nutritivo Discipline scolastiche interessate Le discipline vengono coinvolte nel progetto come linguaggi specifici per leggere la complessità dell’ambiente. Pertanto sono considerate non in maniera atomizzara, ma reticolare. Principali tematiche/argomenti che saranno approfonditi Le tematiche su cui si focalizzeranno le attività riguarderanno la tutela dell’ambiente e la salvaguardia degli ecosistemi; la raccolta differenziata finalizzata al riciclo dei materiali di scarto; la corretta educazione alimentare ed il consumo consapevole. Fasi di realizzazione Interventi di esperti per lezioni propedeutiche finalizzate a : • Conoscenza dei materiali di cui sono costituiti e loro caratteristiche • Classificazione dei rifiuti • Conoscenza dei materiali e delle intrinseche possibilità di recupero, riutilizzo e riciclo per produrre nuovi oggetti • Informazioni e suggerimenti per una corretta raccolta differenziata Dibattiti con gli alunni per: • Ricercare e poi sperimentare la possibilità di ridurre la quantità di rifiuti attraverso la rivalutazione delle abitudini quotidiane • Stimolare l’attenzione verso i prodotti che riducono l’impatto negativo sull’ambiente (ecoetichette) Azioni dirette: • “chiudere il cerchio” comportandosi come la natura attraverso il riciclaggio della carta e la produzione di composter • laboratori operativi e manipolativi: utilizzo di materiali di rifiuto per la produzione di immagini, di oggetti, di giocattoli, di sussidi • drammatizzazioni • uscite didattiche e visite guidate Risultati attesi: • Pensare per relazioni per comprendere la natura sistemica del mondo • Riconoscere criticamente la diversità nelle forme in cui si manifesta come un valore e una risorsa da proteggere (biodiversità, diversità culturale …) • Divenire consapevoli che le scelte e le azioni individuali e collettive comportano conseguenze non solo sul presente ma anche sul futuro e assumere comportamenti coerenti, cioè individuare e sperimentare strategie per un vivere sostenibile • Sviluppare qualità personali quali l’autonomia, il senso di responsabilità / spirito di iniziativa, la collaborazione/solidarietà, il senso critico e le capacità creative • Porsi correttamente nei confronti dell'ambiente in materia di raccolta differenziata dei rifiuti 4 • e del riciclaggio degli stessi Avere un atteggiamento consapevole e positivo verso il cibo e gli alimenti, che consenta agli alunni di capire, di scegliere, di trovare la propria strada e il proprio benessere a tavola L’insieme di queste qualità, complementari tra loro e in reciproca interazione, consente alla persona di costruire in modo dinamico una propria relazione con l’ambiente, coerente rispetto ad una visione sistemica della realtà e a una maggiore consapevolezza degli effetti del proprio agire, due elementi indispensabili per la definizione di un rapporto sostenibile con l’ambiente e con se stessi. Strumenti e metodologie Le metodologie utilizzabili nel progetto sono vari e diversificati, e cercano di attivare modalità di lavoro dinamiche, operative. Ci riferiamo in particolare a : • la rilevazione delle rappresentazioni mentali dei ragazzi: brainstorming, icebreaker, questionari costituiscono un avvio "caldo" e interattivo per far nascere la motivazione e il coinvolgimento, attraverso la somministrazione di questionari; • la ricerca sul campo: entrare nell’ambiente per percepirlo, esplorarlo, raccogliere dati, modificarlo, attraverso mappe concettuali costruite a priori ed a posteriori; • il problem solving: problematizzazioni, formulazione di ipotesi, ricerca di soluzioni • i diagrammi di flusso: individuazione di aspetti positivi e negativi in relazione a un contesto/tema/problema, attraverso la compilazione di relazioni, forme di autobiografia; • le discussioni, le domande aperte, i giochi di ruolo e di simulazione, le attività artisticoespressive, attraverso letture di testi, analisi di documenti e fotografie; • la realizzazione di interviste, questionari, tabulazione dati e loro interpretazione ricerca – azione, formalizzata utilizzando supporti tecnologici. La metodologia utilizzata è quindi quella della didattica laboratoriale con un approccio interdisciplinare, in un processo di insegnamento-apprendimento che faccia interagire la dimensione socioaffettiva con la dimensione cognitiva. Numero di ore dedicate all'attività didattica Le attività verranno realizzate utilizzando sia ore di didattica disciplinare che ore destinate alle attività laboratoriali. Verifica La rilevazione dell’incidenza formativa delle attività sui singoli alunni e sul gruppo verrà rilevata: a) per quanto riguarda la dimensione dell’apprendimento attraverso la somministrazione di prove strutturate (all’interno del percorso disciplinare); b) per quanto concerne la ricaduta sul piano formativo attraverso osservazioni sistematiche sulla motivazione, il coinvolgimento e l’interesse degli alunni, la valutazione degli aspetti relazionali, delle conoscenze possedute all’inizio del percorso, durante il percorso e alla fine di esso. Pubblicizzazione e socializzazione Gli elaborati risultati del coinvolgimento degli alunni verranno socializzati all’interno di una mostra organizzata in uno spazio da definire. Alla mostra verranno affiancate giornate di incontro/dibattiti, tavole rotonde gestite da docenti ed esperti con la presenza dei genitori. Trasferibilità Il progetto si caratterizza come un’opportunità che il territorio e la scuola offrano agli alunni per rendere i loro apprendimenti significativi. Così come definito potrà essere specializzato negli anni successivi, considerando come nuclei progettuali gli aspetti che hanno più interessato gli alunni (sicurezza, salute e legalità). 5 Il progetto si circoscrive in: • “Un paese fatto di….rocce, sassi, calce, mattoni!”, Progetto di educazione ambientale (in collaborazione con l’A.S.T.R.A.), Scuola Primaria “Bernabei”, classi 4A e 4B • “SCOPRI…AMO LA bioDIVeRsItA’”, Progetto di educazione ambientale (in collaborazione con l’A.S.T.R.A.), Scuola Primaria “Bernabei”, classi 1A e 1B • “Cosa vuol dire Biodiversità”, Progetto di educazione ambientale (in collaborazione con l’A.S.T.R.A.), scuola dell’infanzia di Staggia Senese “Il prato intorno a noi” ”, Progetto di educazione ambientale (in collaborazione con l’A.S.T.R.A.), scuola dell’infanzia Borgaccio 1 • • “Educazione al consumo consapevole” (in collaborazione con Unicoop Firenze), Scuola dell’infanzia Borgaccio, sezz. B,C,D, Scuola dell’infanzia di Staggia Senese, sezz.A,B,C, classi seconde della scuola primaria “Pieraccini” e “Bernabei” classi terze, quarte e quinte della scuola primaria “Bernabei” • Laboratorio di Educazione ambientale con riferimento alla fauna ittica ed alla pesca (Provincia di Siena – PROECO), classi 2^D e 2^E Scuola Primaria “G. Pieraccini” CONTESTO Progetto “ Poggibonsi” (La città in cui vivo) Destinatari del progetto: sezioni Scuola dell’Infanzia e classi Scuola Primaria Descrizione del progetto e sua finalità • • • • • • • • • Acquisire ed interpretare criticamente le informazioni. Individuare e rappresentare fenomeni ed eventi cogliendo analogie e differenze. Verbalizzare, formulare e verificare ipotesi. Individuare le fonti e raccogliere dati. Inserirsi in modo attivo e consapevole nella vita sociale del territorio di appartenenza. Condividere le regole. Valorizzare la comunità di appartenenza. Utilizzare le opportunità e le risorse del territorio. Sensibilizzare al patrimonio storico-archeologico e naturale. Obiettivi specifici • Comprendere, ricordare e riferire contenuti di testi orali e scritti riconoscendone la funzione. • Relazionare sull’ esperienza. • Collocare nel tempo esperienze e fatti. • Analizzare situazioni di concomitanza spaziale e di contemporaneità. • Leggere ed interpretare le testimonianze del passato presenti sul territorio. • Scoprire radici storiche nella realtà locale. • Riconoscere gli elementi fisici e antropici di un paesaggio. • Riconoscere le modificazioni più evidenti apportate dall’uomo sul territorio. • Leggere e utilizzare le carte geografiche. • Raccogliere, classificare, rappresentare dati. • Utilizzare tecniche grafiche, pittoriche, manipolative. 6 • • Utilizzare il materiale raccolto per produrre prodotti multimediali. Cooperare all’interno di un gruppo. Discipline scolastiche interessate Il progetto coinvolgerà tutte le discipline in particolare quelle riguardanti l’ambito antropologico ed espressivo. Principali tematiche/argomenti che saranno approfonditi Storia locale Patrimonio artistico Ambienti naturali Contesto geografico-sociale di Poggibonsi Risultati attesi Riconoscere nell’ambiente in cui si vive gli elementi principali che lo caratterizzano. Individuare il patrimonio artistico presente sul territorio. Conoscere ed utilizzare i servizi presenti. Strumenti e metodologie Discussione, registrazione, analisi dei dati, consultazioni di fonti. Problem solving Numero di ore dedicate all'attività didattica Le attività sono svolte per tutto l’anno scolastico. Il progetto si articola in fasi organizzate secondo una programmazione temporale specifica adatta ad ogni classe. Verifica La rilevazione dell’incidenza formativa delle attività sui singoli alunni e sul gruppo verrà rilevata: a) per quanto riguarda la dimensione dell’apprendimento attraverso la somministrazione di prove strutturate (all’interno del percorso disciplinare); b) per quanto concerne la ricaduta sul piano formativo attraverso osservazioni sistematiche sulla motivazione, il coinvolgimento e l’interesse degli alunni, la valutazione degli aspetti relazionali, delle conoscenze possedute all’inizio del percorso, durante il percorso e alla fine di esso Produzione finale e socializzazione Il percorso sarà rendicontato e validato attraverso la produzione e diffusione di rielaborazioni e prodotti individuali e collettivi, socializzati nei momenti d’ incontro con le famiglie e il territorio. Trasferibilità I criteri di trasferibilità che sono sottesi al progetto sono riconducibili ad una dimensione formativa di tipo reticolare: • linguaggi trasversali • autonomia personale • conoscenza di sé 7 DOMINIO PROGETTUALE “SAPERI” LINGUAGGI Progetto “Conosco, comprendo e “animo” i linguaggi ” ''A volte penso che il paradiso debba essere un continuo e infinito leggere'' Virginia Woolf Destinatari del progetto: sezioni Scuola dell’Infanzia e classi Scuola Primaria Partners coinvolti: Enti Locali: Comune di Poggibonsi e Provincia di Siena; Associazioni del territorio (Valle del Sole, Centro ragazzi, Archeoval, Timbre, LaLut Descrizione del progetto e sua finalità L'apprendimento del leggere qualsivoglia linguaggio costituisce un momento necessario, che serve a dischiudere lo sguardo su un orizzonte più ampio, non solo perché aggiunge nuovi elementi a quelli che già possediamo, ma anche perché fa scorgere nuove e più articolate relazioni tra gli elementi che già sono conosciuti, e dunque allena a pensare in modo complesso per vedere a livelli di profondità sempre maggiori la realtà. Questa capacità nella vita serve non solo a livello di capacità retorica (di parlare) o di capacità cognitiva (di conoscere), ma anche per dominare la realtà e dunque per meglio agire su di essa. Gli alunni devono arrivare a conoscere le diverse pratiche della lettura, cioè l'esistenza e le caratteristiche delle diverse forme e delle diverse finalità attraverso cui si pratica questa attività, perché alla lettura è unanimemente riconosciuto dalle scienze dell'educazione e della formazione un ampio “potenziale formativo”, in quanto essa è in grado di attivare nell'individuo che la pratica un processo di crescita e di arricchimento personale. Le finalità del progetto tengono presenti le COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA: Acquisire ed interpretare l'informazione - interpretare criticamente l'informazione - costruire, confrontare, verbalizzare, rappresentare, formulare ipotesi Risolvere problemi - costruire e verificare ipotesi - individuare le fonti e raccogliere i dati Collaborare e partecipare - comprendere i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità Agire in modo autonomo e responsabile - condividere le regole Comunicare - Progettare - Imparare ad imparare comprendere messaggi di tipo diverso Rappresentare eventi utilizzando linguaggi diversi individuare l'argomento da approfondire definire strategie d'azione fare ipotesi scegliere varie fonti Obiettivi specifici Esplorare materiali in vari linguaggi. Leggere, comprendere e rielaborare linguaggi. Utilizzare i vari linguaggi creando elaborati/prodotti, singolarmente e/o a gruppi. 8 Nello specifico, riprendendo dai Campi di esperienza della Scuola dell’Infanzia: • Ascoltare, comprendere e riesprimere narrazioni lette o improvvisate di fiabe, favole, storie, racconti e resoconti. • Riconoscere testi della letteratura per l’infanzia letti da adulti o visti attraverso mass media (dal computer alla tv), e motivare gusti e preferenze. • Individuare, su di sé e per gli altri, le caratteristiche che differenziano gli atti dell’ascoltare e del parlare, del leggere e dello scrivere, distinguendo tra segno della parola, dell’immagine, del disegno e della scrittura, tra significante e significato. • Elaborare congetture e codici personali in ordine alla lingua scritta. • Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all’esperienza, individualmente e in gruppo, con una varietà creativa di strumenti e materiali, “lasciando traccia” di sé. • Elaborare progetti propri o in collaborazione, da realizzare con continuità e concretezza. Dalle discipline della Scuola Primaria: • • • • • • • • • • • • • • • • • • Utilizzare il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva. Osservare, descrivere e leggere testi di tipo diverso, ad esempio immagini statiche (quali fotografie, manifesti, opere d’arte) e messaggi in movimento (quali spot, brevi filmati, videoclip, ecc.). Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visuale (linee, colori, forme, volume, spazio) e del linguaggio audiovisivo (piani, campi, sequenze, struttura narrativa, movimento ecc.), individuando il loro significato espressivo. Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere. Comprendere testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio, individuandone il senso globale e/o le informazioni principali. Comprendere le informazioni essenziali di un’esposizione, di istruzioni per l’esecuzione di compiti, di messaggi trasmessi dai media (annunci, bollettini...). Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse tipologie di codici, le sequenze narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati. Descrivere tutto ciò che vede in un’opera d’arte, sia antica che moderna, dando spazio alle proprie sensazioni, emozioni, riflessioni. Sviluppare gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento utili per l'esposizione orale e la memorizzazione, la risoluzioni di problemi, acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica e dalle opere artistiche gli aspetti formali. Ricavare da fonti di tipo diverso conoscenze semplici su momenti del passato, locali e non Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di genere diverso, manualistici e non. Ricavare informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, fotografiche, artistico-letterarie). Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino, basandosi su punti di riferimento fissi. Produrre testi di vario tipo legati a scopi concreti (per utilità personale, per stabilire rapporti interpersonali) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico e/o familiare). Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell'aula, di una stanza della propria casa, del cortile della scuola, ecc.) e rappresentare percorsi esperiti nello spazio circostante. Analizzare fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche a diversa scala, carte tematiche, grafici, immagini da satellite. Utilizzare rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative per ricavare informazioni. Rielaborare e/o produrre creativamente testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare) manipolandoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli, utilizzando le immagini attraverso molteplici tecniche, di materiali e di strumenti diversificati (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali) a livello individuale e/o di gruppo. 9 • • • • • • Risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti a un unico ambito) mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il procedimento seguito Sperimentare l’uso delle tecnologie della comunicazione audiovisiva per esprimere, con codici visivi, sonori e verbali, sensazioni, emozioni e realizzare produzioni di vario tipo. Elaborare semplici coreografie o sequenze di movimento utilizzando band musicali o strutture ritmiche. Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, racconti orali, disegni Ricavare informazioni da documenti di diversa natura utili alla comprensione di un fenomeno storico. Distinguere, descrivere con le parole e rappresentare con disegni e schemi elementi del mondo artificiale, cogliendone le differenze per forma, materiali, funzioni e saperli collocare nel contesto d’uso riflettendo sui vantaggi che ne trae la persona che li utilizza. Discipline scolastiche interessate Le discipline vengono coinvolte nel progetto come linguaggi specifici per leggere la specificità e la complessità dei testi. Pertanto sono considerate non in maniera atomizzata, ma reticolare. Principali tematiche/argomenti che saranno approfonditi Il testo come unità di comunicazione: Fasi di • • • - testo testo testo testo verbale non verbale multimediale digitale realizzazione manipolazione dei testi analisi dei testi rielaborazione dei testi Risultati attesi - conoscenza delle diverse pratiche della lettura - comprensione di messaggi di tipo diverso - lettura di linguaggi diversi - confronto di linguaggi - rielaborazione di linguaggi diversi - utilizzo di linguaggi diversi per creare elaborati e prodotti - utilizzo di linguaggi diversi per comunicare ed esprimersi creativamente Numero di ore dedicate all'attività didattica Le attività verranno realizzate utilizzando sia ore di didattica disciplinare che ore destinate alle attività laboratoriali. Strumenti e metodologie Didattica di tipo laboratoriale, giochi ed attività di gruppo, cooperative learning, circle time, discussioni, conversazioni, drammatizzazioni, attività di ricerca di informazioni, utilizzo del pc, esperienze sul territorio, utilizzo della biblioteca scolastica, collaborazione con biblioteche e librerie per creare un rapporto consapevole tra scuola e territorio. Verifica La ricaduta sul piano formativo viene rilevata attraverso osservazioni sistematiche sulla motivazione, il coinvolgimento e l’interesse degli alunni, attraverso la valutazione degli aspetti relazionali, delle conoscenze possedute all’inizio del percorso, durante il percorso e alla fine di esso e delle competenze acquisite. 10 Pubblicazione e socializzazione La diffusione e la comunicazione dei risultati del progetto prevede due momenti di attuazione: 1. Documentazione, che potrà essere trasferita alle famiglie attraverso coinvolgimento diretto e indiretto. 2. Realizzazione di prodotti finali o manifestazioni aperte. Trasferibilità I criteri di trasferibilità che sono sottesi al progetto sono riconducibili ad una dimensione formativa di tipo reticolare: • linguaggi trasversali • autonomia personale • conoscenza di sé Il progetto si circoscrive in: • “Un libro per amico”, progetto di lettura delle scuole primarie del circolo • “Amico libro”, progetto di lettura delle scuole dell’infanzia del circolo • Sezioni aperte: “Sperimento i linguaggi”, progetto delle scuole dell’infanzia del circolo • “Il bambino e la natura: acqua, aria, terra, fuoco, cielo”, progetto di carattere artistico che svolgerà la sez. A della scuola dell’infanzia di Staggia Senese in collaborazione con l’associazione “Stacciaburatta” • “Orientamento Lingue” per le classi quinte (docenti ISS Roncalli-Sarrocchi) MUSICA MUSICANDO -Laboratorio operativo interdisciplinare(Mappa: linguaggio universale multiculturaliltà espressione della propria identità personalizzazione occasione di rapporto con l’altro cittadinanza) La Direzione Didattica 2° Circolo Poggibonsi è situata in una cittadina che, per la sua posizione geografica (al centro fra importanti vie di comunicazione tra Siena e Firenze) e per i posti di lavoro che offre sia nel settore industriale che terziario, è interessata da forti flussi migratori che determinano un’evoluzione continua della realtà socio-culturale .La presenza di più culture nel territorio caratterizza il contesto per una pregnante dimensione di multiculturalità, alla quale la Scuola deve dare risposta. Il primo flusso riguarda l’immigrazione interna che determina una forte presenza di famiglie provenienti dal sud Italia; il secondo flusso riguarda l’immigrazione europea ed extraeuropea. I cittadini stranieri residenti nel comune di Poggibonsi sono circa 2.500 (questo dato comprende sia gli extracomunitari sia i cittadini stranieri provenienti dalla comunità europea). 11 Nel 2° Circolo vi sono inoltre numerosi alunni in situazione di disagio e di handicap, che evidenziano la necessità di promuovere e valorizzare opportunità di incontro,collaborazione e partecipazione. Del resto la diffusione dei massi-media, il loro uso spesso inconsapevole e la mancanza di esperienze dirette (a favore di esperienze virtuali) determinano negli alunni scarsa motivazione all’apprendimento e la conseguente non interiorizzazione all’apprendimento stesso. Pertanto, nel quadro generale delle caratteristiche del 2° Circolo, emergono necessità quali: -incrementare lo sviluppo e il rafforzamento della motivazione all’apprendimento; -offrire una risposta ai bisogni dei bambini, che si vanno generalizzando nel nostro contesto sociale : a)livelli di attenzione all’ascolto molto labili b)incertezza nella comunicazione personale c)insicurezza nell’espressione di sé d)livelli di autonomia da rinforzare. Per questo la progettazione privilegiata è quella laboratoriale, all’interno della quale le attività pratico-manipolative /ludico-espressive, consentono la destrutturazione e la ristrutturazione delle esperienze. La musica è sicuramente la forma di pensiero da considerare nell’azione/risposta ai bisogni dell’alunno ed è il linguaggio che più facilmente può instaurare una relazione positiva tra i alunni e adulti, in un processo di insegnamento-apprendimento che coniuga la dimensione socio/affettiva con la dimensione cognitiva e relazionale. Risorse Il 2° Circolo, sensibile e attento alle potenzialità del linguaggio musicale, ha maturato una serie di esperienze sonore significative realizzando attività integrate in un’ottica transdisciplinare e finalizzate anche alla socializzazione con le famiglie ed il territorio. Ogni plesso è dotato di uno spazio od un’aula per il laboratorio musicale attrezzati con un corredo base di strumenti musicali didattici: strumentario Orff e pianoforte digitale e/o tastiera, impianto stereo. Nel 2° Circolo di Poggibonsi sono presenti docenti specializzati, con diploma di Conservatorio, ed anche docenti con esperienze pluriennali nell’ambito musicale che quindi sono dotati di competenze utili a supportare la progettazione e l’operatività. Inoltre , ad integrazione e specializzazione dei percorsi progettati come ampliamento dell’offerta formativa, possono essere previste collaborazioni con l’Ente Locale (Scuola Pubblica di Musica), con associazioni o realtà musicali, anche per creare un rapporto consapevole tra la scuola e il territorio. Destinatari Il Progetto “Crescendo.. in musica” coinvolge gli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria nell’ottica di una ricerca-azione per un curricolo verticale di musica, tenuto conto anche del fatto che la Scuola secondaria di I° grado di Poggibonsi ha ottenuto dall’anno scolastico 2010/2011, la concessione per l’apertura di una sezione ad indirizzo musicale. Fasi di attuazione Il percorso si articola in fasi organizzate secondo una progressione temporale specifica ad ogni ordine di scuola: -Scuola dell'Infanzia. -Scuola Primaria (classe prima ) -Scuola Primaria (classi seconda e terza ) -Scuola Primaria (classi quarta e quinta ) 12 SCUOLA DELL’INFANZIA Si parte dall’esperienza del bambino nel mondo dei suoni e dei linguaggi non verbali, considerato che ..”I bambini sono portati ad esprimere con immaginazione e creatività,le loro emozioni e i loro pensieri…Lo sforzo di esplorare i materiali,di interpretare e creare sono atteggiamenti che si manifestano nelle prime esperienze artistiche e che possono estendersi ed appassionare ad altri apprendimenti.I bambini possono esprimersi in linguaggi differenti:con la voce,il gesto, la drammatizzazione,i suoni,la musica, la manipolazione e la trasformazione dei materiali più diversi, le esperienze grafico –pittoriche, i mass-media..La fruizione di questi linguaggi educa al senso del bello,alla conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà. strumenti di orientamento e di costruzione della realtà”. (Ind.Curricolo 2007) Il laboratorio musicale I laboratori saranno strutturati in attività di ascolto-vocalità-produzione-interpretazione, finalizzate alla maturazione globale ed armonica delle capacità musicali di ciascun individuo. Attività di ascolto -riconoscimento,discriminazione,classificazione,interpretazione di eventi sonori e/o di alcune caratteristiche degli eventi percepiti. -sperimentazione,combinazione-ascolto attivo di testi musicali(attenzione –analisiinterpretazione verbale,grafica,motoria). -improvvisazione,produzione di fatti sonori. Attività vocali -controllo ed utilizzo della voce in modo corretto nel parlato e nel cantato. -esecuzione di canti adeguati all’età curando l’intonazione e la respirazione. Attività di produzione sonora -estrapolazione di ritmi da parole,filastrocche, proverbi,non sense.. -riproduzione di ritmi verbali con i suoni del corpo, degli oggetti, degli strumenti musicali costruiti e strutturati. -acquisizione e rinforzo di capacità ritmiche ed uso di cellule e schemi ritmici individualmente e in gruppo. -esplorazione/improvvisazione su strumenti melodici . -invenzione,esecuzione di semplici linee melodiche. Attività psico-motorie -sperimentazione dell’espressività corporea seguendo ritmi,suoni,musiche. -esecuzione di semplici danze in forma di gioco motorio. -invenzione di semplici coreografie. Questi percorsi,che possono essere utilizzati funzionalmente ai bambini in difficoltà (alunno straniero, in disagio, con handicap) , sono propedeutici alle esperienze dei successivi periodi didattici,nell'ottica di una verticalità curricolare. SCUOLA PRIMARIA Il percorso per la Scuola Primaria ( in continuità verticale con quello pianificato per la Scuola dell’Infanzia) si realizza in diversi “ momenti laboratoriali”: laboratorio di” coro e di vocalità espressiva “ ● esplorazione delle possibilità sonore della voce ● controllo della respirazione 13 ● ● ● ● ● ● imitazione di eventi sonori e suoni riproduzione di eventi sonori invenzione di semplici linee melodiche riproduzione di canti per imitazione esecuzione di brani in forma di canone esecuzione di brani a più voci. laboratorio di ”costruzione ed uso di strumenti musicali” esplorazione delle possibilità sonore degli oggetti giochi di riconoscimento timbrico di oggetti e materiali di vario tipo progettazione di oggetti costruzione di strumenti musicali con materiali di recupero sperimentazione e verifica della sonorità degli strumenti costruiti utilizzo degli strumenti per accompagnare canti, giochi cantati invenzione e produzione di sequenze ritmiche invenzione e produzione di brani per sonorizzazioni. laboratorio di “musica d’insieme” • Esplorazioni delle sonorità degli strumenti ritmici , melodici,armonici dello strumentario Orff. • Uso corretto dei vari strumenti (impugnatura,modalità di produzione dei suoni..). • Classificazione degli strumenti;improvvisazione,invenzione di testi con diverse combinazioni di strumenti e gruppi strumentali. • Utilizzo del flauto dolce: giochi ed esercizi sull’emissione del suono e sulla respirazione (durata, intensità) • Conoscenza graduale delle posizioni delle note sul flauto dolce e della loro corrispondenza grafica (inizio della notazione musicale su pentagramma). • Esecuzione di melodie con due suoni, tre suoni e così via fino alla conoscenza di una più ampia gamma sonora. • Coinvolgimento di alunni di classe che studiano altri strumenti (al di fuori della Scuola Primaria),per allargare la formazione del gruppo di musica d’insieme. • Esecuzione di brani (anche per lettura) con lo strumentario ORFF, il flauto dolce e gli strumenti disponibili. • Scelta del repertorio e affidamento delle parti ai vari strumenti. • Prove di musica di insieme a piccoli e/o grande gruppo. laboratorio di” scrittura musicale : produzione di arrangiamenti e partiture” • Utilizzo della voce in modo ritmico con l’ausilio di materiali verbali. • Invenzione di ostinati ritmici da riprodurre con la voce utilizzandone le varie possibilità sonore. • Invenzione/esecuzione di ostinati ritmici , ritmico/melodici e/o a blocchi armonici • Scrittura/lettura/ di brani ritmici, utilizzando segni non convenzionali, con strumenti costruiti dagli alunni , con strumenti strutturati. • Lettura /esecuzione di brani ritmici , scritti in notazione tradizionale, utilizzando strumenti costruiti dagli alunni, strumenti dello strumentario Orff,i suoni del corpo. • Introduzione del concetto di altezza del suono e riconoscimento di tale qualità. • Scrittura o disegno delle altezze del suono. • Invenzione, individuale e a piccoli gruppi, di sequenze ritmiche e di semplici linee melodiche utilizzando sia segni convenzionali che non. Verifiche La rilevazione dell’incidenza formativa delle abilità acquisite verrà rilevata attraverso la somministrazione di prove strutturate, per quanto riguarda le dimensioni di apprendimento all’interno del percorso disciplinare. Per quanto riguarda la ricaduta sul piano formativo verrà rilevata attraverso la rilettura critica delle elaborazioni dell’alunno . 14 Risultati attesi Poiché il Progetto è una ricerca-azione,come previsto dalle Indicazioni per il Curricolo,i risultati attesi vengono declinati tenuto conto che...”l'apprendimento della musica esplica specifiche funzioni formative fra loro indipendenti: funzione cognitivo-culturale,linguisticocomunicativa,emotivo-affettiva,identitaria e interculturale,relazionale,critico-estetica...” e concorre allo sviluppo cognitivo,emotivo e relazionale dell’alunno. Documentazione Il percorso sarà rendicontato e validato attraverso la produzione/diffusione di rielaborazioni e prodotti individuali e collettivi,che saranno socializzati nei momenti di incontro con alunni di altre classi, con le famiglie ed il territorio. Trasferibilità Dalle definizioni delle Indicazioni per il curricolo emergono chiaramente i criteri di trasferibilità che sono sottesi al presente progetto e che sono riconducibili ad una dimensione formativa di tipo reticolare: - conoscenza di sé - autonomia personale - linguaggi trasversali Piano economico Laboratori musicali svolti dalla Scuola Pubblica di Musica per coprire le sezioni/classi del 2° Circolo nelle quali non operano i docenti esperti. Curricolo musicale dalla scuola dell'infanzia verso la secondaria di 1° grado A completamento del progetto Crescendo in Musica, - sulla base delle Indicazioni del Curricolo,delle Indicazioni Nazionali per i Piani di studio Personalizzati,degli emendamenti espressi dalla SIEM (su richiesta del Miur) avvalendosi di curricoli sperimentati pregressi (vedere Progetto Zero Dieci realizzato dagli operatori della Scuola Pubblica di Musica) alla luce di un confronto con curricoli musicali di altri paesi Europei il 2°Circolo Didattico sta elaborando un Curricolo Agito di Musica, quale punto di riferimento sia per le insegnanti del Circolo che per gli operatori esperti esterni . MATEMATICA MATEMATICAMENTE Destinatari del progetto: sezioni Scuola dell'Infanzia e classi Scuola Primaria Partners coinvolti: per la continuità verticale, la Scuola Secondaria di I grado di Poggibonsi 15 Descrizione del progetto e sua finalità La matematica costituisce la base del ragionamento logico applicato alla capacità di osservare, analizzare, interpretare, argomentare la realtà quotidiana e quindi il problem solving è il filo conduttore nello svolgimento delle varie attività. Esplorare e risolvere problemi costituisce per i bambini un’attività fondamentale per costruire nuovi concetti e abilità per arricchire di significati concetti già appresi. Le attività ricche e motivanti permettono esperienze cognitive significative che portano l’alunno, all’uso del linguaggio e del ragionamento matematico. Il progetto favorisce la costruzione di competenze trasversali, quali osservare, interpretare i simboli, chiedere spiegazioni, riflettere, ipotizzare e formulare soluzioni. Elemento fondamentale è il laboratorio, inteso come momento in cui l'alunno è attivo, formula le proprie ipotesi e ne verifica le conseguenze, progetta e sperimenta, discute ed argomenta le proprie scelte. Il progetto si propone di: ● promuovere la competenza attraverso il consolidamento dell'identità e dell'autonomia, come capacità di affrontare e gestire situazioni problematiche; ● offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi di base; ● far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere e selezionare le informazioni, la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli apprendimenti personali; ● favorire l'autostima di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione dei saperi a partire da concreti bisogni formativi Obiettivi specifici Scuola dell'Infanzia Individuare gli elementi di una struttura e riconoscerne ed esplicitarne le relazioni usare simboli e mezzi di registrazione confrontare quantità e grandezze usare procedure di conteggio, operando con oggetti, disegni e persone Scuola Primaria Sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti della matematica grazie ad esperienze in contesti significativi Eseguire mentalmente e per iscritto calcoli con i numeri naturali Conoscere e saper utilizzare in modo appropriato vari linguaggi (verbale, algebrico, simbolico, grafico, informatico) Rappresentare forme, relazioni e strutture con strumenti per il disegno geometrico Affrontare i problemi con strategie diverse rendendosi conto che possono ammettere più soluzioni Risolvere problemi e spiegare a parole il procedimento seguito Modellizzare situazioni problematiche non completamente formalizzate Effettuare valutazioni probabilistiche, interpretare dati statistici, stimare ordini di grandezza Formulare ipotesi, verificarle Discipline scolastiche interessate: tutte Attività ● giochi ● rappresentazioni/riproduzioni iconiche ● riflessioni/discussioni di gruppo e collettive ● stesura di testi individuali e collettivi ● realizzazione di cartelloni ● Rally di matemnatica (Classi terze, quarte e quinte)∗ 16 Risultati attesi Sviluppare un atteggiamento corretto verso la matematica inteso come capacità di affrontare e porsi problemi per esplorare, percepire e operare nella realtà e non come una memorizzazione di regole da applicare Strumenti e metodologie Gli alunni sono i protagonisti del proprio apprendimento; l’insegnante, il regista nella costruzione delle loro conoscenze. Le attività educativo-didattiche sono proposte attraverso una didattica laboratoriale che si articola nelle seguenti fasi di lavoro: • Sperimentazione/manipolazione di materiale strutturato e non. • Osservazione dell’esperienza. • Discussione. • Rappresentazione grafica. • Descrizione scritta • Rappresentazione simbolica. • Condivisione di significati Numero di ore dedicate all'attività didattica Le ore verranno stabilite in base all'età degli alunni e alla tipologia delle attività proposte Verifica La verifica dell'incidenza formativa delle attività sui singoli alunni e sul gruppo verrà rilevata attraverso: ● il monitoraggio continuo sull'interesse e sul coinvolgimento degli alunni nelle attività proposte; ● la somministrazione di prove strutturate e non Pubblicizzazione e socializzazione La socializzazione con le famiglie degli prodotti/elaborati potrà avvenire: ● all'interno della classe ● mostra organizzata in uno spazio da definire ● mercatino e/o spettacolo finali Le attività prevedono momenti di collaborazione sia all’interno della classe che nei gruppi. I tempi di attuazione tengono conto delle esigenze dei bambini. ∗ IL RALLY MATEMATICO TRANSALPINO (RMT) è una gara internazionale fra classi, dal terzo anno di scuola primaria (categoria 3) al secondo anno di scuola secondaria di secondo grado (categoria 10) (allievi da 8 a 16 anni), basata sulla risoluzione di problemi di matematica. E’ organizzato dall’«Associazione Rally Matematico Transalpino» (ARMT) il cui statuto precisa: L'ARMT è un'associazione culturale avente lo scopo di promuovere la risoluzione dei problemi per migliorare l'apprendimento e l'insegnamento della matematica attraverso una gara fra classi. L'associazione non persegue finalità di lucro. Le attività dell'associazione si possono svolgere in tutto il mondo. Gli obiettivi • • • 1) Il RMT propone agli allievi: di fare matematica risolvendo problemi; di imparare le regole elementari del dibattito scientifico, discutendo e difendendo le diverse soluzioni proposte; di sviluppare le capacità, oggi fondamentali, di lavorare in gruppo, caricandosi dell'intera responsabilità di ogni prova; 17 • di confrontarsi con altri compagni di altre classi. • • • • • 2) Per gli insegnanti il RMT permette: di osservare gli allievi (i propri in occasione delle prove di allenamento o quelli di altre classi in occasione della gara ufficiale) in attività di risoluzione di problemi; di valutare le produzioni dei propri studenti e la loro capacità d'organizzazione; di discutere in classe le soluzioni e di sfruttarle ulteriormente nell’attività didattica; di introdurre elementi di innovazione nell’insegnamento grazie agli scambi con altri colleghi e all'apporto di problemi stimolanti; di partecipare, secondo la propria disponibilità, alla preparazione, discussione e scelta dei problemi, alla correzione collettiva degli elaborati, all'analisi delle soluzioni. 1) Per l’insegnamento della matematica in generale e per la ricerca in didattica, il RMT costituisce una sorgente molto ricca di risultati, osservazioni e di analisi. La gara Il RMT prevede quattro fasi: 1. una o più prove di allenamento nel periodo novembre-dicembre (questa fase è interamente affidata alla responsabilità dell’insegnante di classe che provvede alla scelta dei problemi da edizioni precedenti del RMT); 2. una prima prova valida per la classifica, in gennaio o febbraio; 3. una seconda prova valida per la classifica, in marzo o aprile; 4. una prova finale, in maggio, alla quale sono ammesse le classi, di una stessa regione, che hanno ottenuto i punteggi più alti sommando quelli delle due prove precedenti (solitamente si tratta di tre classi per ogni categoria. SCIENZE DAL CIELO ALLA TERRA INSEGNARE SCIENZE SPERIMENTALI "L'apprendimento delle scienze naturali e sperimentali deve procedere attraverso percorsi progressivi e ricorrenti, fatti ed esperienze, riflessioni e formalizzazioni" Indicazioni per il curricolo, 2007 Destinatari del progetto:sezioni Scuola Infanzia e classi scuola primaria Partners coinvolti: Ente locale; A.S.T.R.A.; Arcipesca; Università di Siena, facoltà di fisica; docenti esperti di altri ordini di scuola, Tutor del Piano Nazionale I.S.S., formatori presso il presidio della provincia di Siena. 18 Descrizione del progetto e sua finalità Il percorso proposto è un percorso multidisciplinare di conoscenza, consapevolezza e partecipazione, che possa coinvolgere gli alunni in una ricerca-osservazione sull’ambiente naturale, con materiali e strumenti adeguati al loro livello di scolarità. Il lavoro sarà integrato da alcune uscite sul campo e da attività di sperimentazione, in itinere, che serviranno a mettere in atto quanto portato avanti in sezione e in classe o nel laboratorio scientifico della scuola. La finalità è quella di promuovere l’acquisizione, da parte degli alunni di “conoscenze agite”, competenze capaci di misurarsi con la realtà in modo concreto; di avviare gli alunni a padroneggiare alcuni grandi organizzatori concettuali che si possono riconoscere in ogni contesto scientificamente significativo; di favorire l’acquisizione di linguaggi e strumenti appropriati, funzionali a dare forma al pensiero scientifico attraverso esperienze concrete, diversificate e significative per stimolare e sostenere la riflessione metacognitiva. Il progetto si propone di sollecitare gli alunni: o Ad un’interazione diretta con gli oggetti e le idee coinvolti nell’osservazione e nello studio, per sollecitare il desiderio di continuare ad apprendere e il lavoro mentale e operativo o Alla discussione e al confronto, per rafforzare la comprensione e la motivazione o Alla riflessione sul percorso compiuto, sulle competenze acquisite, sulle strategie poste in atto, sulle scelte effettuate e su quelle da compiere Obiettivi specifici ● esplorare le proprietà che caratterizzano un organismo animale o vegetale, un sistema biologico, o un determinato fenomeno del mondo naturale ● sapere osservare e rilevare, con il solo utilizzo dei sensi, le caratteristiche degli ambienti e degli organismi che ci circondano. ● saper descrivere le sensazioni, porsi domande e formulare ipotesi. ● organizzare le proprie esperienze nel tempo e nello spazio ● progettare e perseguire progetti nel tempo, documentandone gli sviluppi ● acquisire abilità operative, registrare, ordinare e correlare dati. ● riflettere sui principi fisici che sottendono al funzionamento di semplici strumenti. ● costruire semplici strumenti con materiali di facile reperibilità. ● saper utilizzare strumenti di laboratorio. ● saper descrivere un fenomeno, formulare delle ipotesi e verificarle per trovare la spiegazione ad un determinato fenomeno. ● saper collaborare con i coetanei e con gli insegnanti. ● confrontare le proprie idee con quelle degli altri ● sviluppare il senso di responsabilità verso l’ambiente ● affinamento del linguaggio che, nella sua dimensione sociale, consentirà ai bambini, attraverso il confronto, la discussione, la negoziazione, di definire i significati favorendo l’astrazione e quindi la simbolizzazione dei concetti. Discipline scolastiche interessate Gli ambiti coinvolti sono l’ambito logico matematico-scientifico, linguistico - espressivo, storico - geografico e tecnologico. Principali tematiche/argomenti che saranno approfonditi Le tematiche su cui si focalizzeranno le attività riguarderanno le esperienze pregresse degli alunni e quelle che si potranno realizzare nell'ambiente scolastico (aula, laboratorio, giardino), utilizzando le piante e piccoli invertebrati come esempio per sviluppare concetti e caratteristiche che riguardano tutti i viventi ma soprattutto , come occasione per conoscere i fondamentali processi che regolano la vita stessa (analogie , differenze, trasformazioni....) 19 Fasi di realizzazione Nel dettaglio, si possono individuare tre fasi, una preliminare, una di osservazione e una di sintesi. I - INTRODUZIONE IN CLASSE In questa fase il docente con la classe introduce l'argomento da trattare . Si propone quindi la possibilità di esplorare le proprietà che caratterizzano un organismo animale o vegetale, un sistema biologico, o un determinato fenomeno del mondo naturale . Si può approfondire questo momento analizzando diversi approcci: organizzativi: - diretto (descrizione verbale, discussione collettiva....) indiretto( descrizione delle attività con appositi materiali - approccio problematico: - vissuto (partendo dall'esperienza diretta del ragazzo - disciplinare (studio e approfondimento di aspetti peculiari relativi all'argomento di indagine - approccio esplorativo diretto. Collegamenti interdisciplinari: ambito linguistico espressivo, (redazione della scheda di sintesi con rappresentazione grafica e schemi riassuntivi). Al termine si propone agli studenti una verifica con una scheda di sintesi dell’argomento affrontato, corredata da immagini e schemi riassuntivi. II - LEGGERE L’AMBIENTE La seconda fase dell’attività prevede la scelta di un particolare ambiente naturale, possibilmente di facile accessibilità, in cui si possono effettuare operazioni di lettura delle sue caratteristiche, con modalità diverse, che vanno dalla percezione sensoriale all’osservazione più attenta, alla misurazione mediante l’uso di strumenti. Si raccolgono campioni di terreno da analizzare in seguito in classe, per la ricerca di acqua, di aria e microorganismi. Osservazione e rilevamento con i cinque sensi delle caratteristiche di un ecosistema. Utilizzo di tavolozze dei colori. Raccolta di campioni vegetali (mini erbario) e animali (bacheca) Estrazione di organismi macroscopici (Berlese) .osservazione e studio al microscopio di forme unicellulari presenti in natura o prelevati da colture appositamente effettuate in laboratorio . III - LAVORO FINALE IN CLASSE L’ultima fase del lavoro prevede l’elaborazione dei dati raccolti, la catalogazione dei campioni, e la compilazione delle schede delle esperienze. Al termine gli studenti preparano un lavoro di sintesi in cui mostrare i risultati delle osservazioni e le loro conclusioni. Il lavoro di sintesi può essere un testo espositivo possibilmente accompagnato da immagini (disegni, foto, schemi, grafici), eventualmente con lo stile del diario di bordo o con la preparazione e la messa a punto di cartelloni illustrativi o di riprese video. Risultati attesi • • • • • • • imparare ad esplorare e osservare la realtà circostante usando i cinque sensi utilizzare strumenti specifici per l'osservazione cogliere somiglianze e differenze riconoscere gli aspetti qualitativi di un fenomeno descrivere i fenomeni osservati usando un linguaggio appropriato e sempre più specifico mettere in ordine e in corrispondenza e registrare i dati secondo procedure date mettere in relazione le informazioni per elaborare e verificare previsioni ed ipotesi 20 Strumenti e metodologie L’approccio metodologico prenderà l'avvio dall’individuazione puntuale degli indicatori per l’insegnamento delle scienze sperimentali del Piano Nazionale I.S.S.: -didattica laboratoriale -contesti di senso -modellizzazione -metacognizione -verticalità -centralità delle competenze La metodologia del progetto è prevalentemente sperimentale: le proposte infatti sono strutturate in modo che l’alunno partendo dalla osservazione diretta dell’ambiente risulti il protagonista della sperimentazione: le attività prevedono che i ragazzi lavorino in gruppi, di volta in volta intercambiabili, così da acquisire la capacità di collaborare e la consapevolezza che in ogni ricerca scientifica è di grande importanza la fase di confronto e di discussione dei risultati. I gruppi previsti non sono troppo numerosi (tre o quattro sembra essere il numero migliore) per evitare disordine e inattività da parte di alcuni. Grande importanza viene data fin dall’inizio al lavoro di registrazione dei dati osservati che deve diventare sempre più specifico mano a mano che l’alunno si impadronisce del metodo e si esprime con il linguaggio specifico della disciplina. I dati e le osservazioni si raccolgono in una bozza di diario di bordo che alla fine mostrerà tutto il percorso seguito. Formale-informale Le esperienze sul campo previste dal progetto costituiranno esperienze informali che forniranno agli alunni un insieme di notizie che via via saranno trasformate in conoscenze, infatti per comprendere e memorizzare è sempre meglio operare concretamente, manipolare, simulare, attivare tutto il corpo. Tuttavia essendo la dimensione di tale tipo di apprendimento non immediatamente quantificabile gli insegnanti annoteranno di volta in volta la sua ricaduta sull’insieme delle conoscenze. Gli strumenti utilizzati saranno le risorse tecniche, strumentali e materiali presenti nel laboratorio di scienze,il computer uso di internet come strumento di approfondimento e di ricerca. Numero di ore dedicate all’attività didattica Le attività verranno realizzate sia in ore di didattica disciplinare che in ore destinate alle attività laboratoriali. Verifica La rilevazione dell’incidenza formativa delle attività sui singoli alunni e sul gruppo verrà rilevata: a)per quanto riguarda la dimensione dell’apprendimento attraverso la somministrazione di prove strutturate (all’interno del percorso disciplinare); b)per quanto concerne la ricaduta sul piano formativo attraverso osservazioni sistematiche sulla motivazione, il coinvolgimento e l’interesse degli alunni, la valutazione degli aspetti relazionali, delle conoscenze possedute all’inizio del percorso, durante il percorso e alla fine di esso e attraverso la lettura critica delle rielaborazioni delle esperienze. Pubblicazione e socializzazione Mostra di materiali prodotti dagli alunni (cartelloni illustrativi e riprese video, elaborati multimediali). Condivisione con le famiglie del percorso esperienziale che ha portato ai prodotti 21 finali. Discussione/tavola rotonda tra docenti, esperti e famiglie sul curricolo, le attività svolte e le competenze raggiunte. Trasferibilità Il progetto si caratterizza come un’opportunità che il territorio e la scuola offrono agli alunni per rendere i loro apprendimenti significativi attraverso il fare ed il saper fare. Così come definito potrà essere specializzato negli anni successivi per quanto concerne i contenuti, mentre rimarrà l’approccio metodologico della ricerca-azione. Il progetto si circoscrive in: • • • ISS – classi 3A, 3B, 3E, 3F, 4A, 4E. 5A, 5E. “Scopro il mondo intorno a me”, che coinvolge tutti gli alunni delle classi quarte e quinte e delle classi 3A, 3B, 3E, 3F della scuola primaria Pieraccini “La natura intorno a noi”, progetto di educazione ambientale (in collaborazione con A.S.T.R.A. e Arcipesca), classi 2B,2C,2D,2E, Scuola primaria “Pieraccini” L’UNIVERSO…MITO, ARTE, SCIENZA - Laboratorio operativo interdisciplinare“ Stare con i piedi per terra ”, come si suol dire, è sicuramente una buona prassi! Ma… se pur con i piedi sulla Terra, alziamo lo sguardo verso il Cielo, ci sentiamo parte di un macrocosmo nel quale l’infinitesimale vale quanto l’infinito: l’Universo, un luogo reale e fantastico, dove avventurarsi con la mente, il corpo e il cuore. Per questo un laboratorio di astronomia nella scuola primaria è operativo interdisciplinare e finalizzato a ...costruire un ambiente di apprendimento flessibile, ad osservare, sperimentare ed apprendere in modo ludico concetti scientifici astronomici (ma non solo).. e le loro implicazioni nella vita di tutti i giorni. Destinatari Il progetto è rivolto agli alunni delle classi 3° E e 3° F che già nei due precedenti anni in modo ludico e globale, hanno vissuto significative “ esperienze di astronomia “ ed hanno maturato interesse per la materia. Descrizione del percorso I nuclei tematici che si andranno ad esplorare sono suddivisi in 3 moduli: I° * La Terra ,la Luna…nascita del Sistema Solare. II° * Stelle, Costellazioni......Galassie. III° * Avventure nell’Universo:l ’Uomo e lo Spazio. Il percorso didattico prevede per ognuno dei 3 moduli fasi diversificate nell'approccio alle tematiche : introduttiva -esplorativa e di indagine -conclusiva e di socializzazione dei lavori svolti. 22 1) Fase introduttiva L'approccio ai temi dell'astronomia sarà prevalentemente emotivo/affettivo e sensoriale (ciò che vedo..; ciò che ho visto; ..come è il cielo adesso; dalla mia casa osservo; esperienze di Orienting..; formulazione di mappe..; sperimentazione di percorsi...;ascolto di miti sulle Costellazioni ...miti che riguardano la Luna, la Nascita del Sistema solare..; rappresentazione di immagini dell' Universo con colori e segni;letture di opere d'arte riguardanti i corpi celesti..;poesie lette o inventate) 2)Fase esplorativa e di indagine Gli alunni saranno stimolati ad una conoscenza più oggettiva delle tematiche (filmati, prodotti multimediali, programmi informatici specifici, foto satellitari, uso di Internet, letture mirate ad acquisire informazioni scientifiche, visite guidate a planetari e osservatori astronomici) 3)Fase conclusiva e di socializzazione dei lavori svolti Le esperienze, e conoscenze, i modelli tridimensionali costruiti, le mappe elaborate ,le pitture, le poesie,le storie incontrate... saranno condivise con le famiglie degli alunni sia attraverso l'allestimento di mostre in una serata “con il naso all'insù a guardare le stelle” presso l'Osservatorio Provinciale Astronomico di Montarrenti (Si) Tempi Le attività saranno svolte durante il corso dell'anno, per un'ora settimanale, nello specifico di un laboratorio opzionale che avrà una durata triennale. Il progetto, nello sviluppo delle tematiche scientifiche si avvarrà del contributo di tutte le discipline, ponendo in primo piano l'interazione emotiva- cognitiva- relazionale presente in ogni processo di scoperta/ apprendimento Partners coinvolti Il progetto supervisionato dal Prof. Millucci Vincenzo (docente presso l'Università di Siena Facoltà di Fisica) prevede la collaborazione con strutture specifiche presenti sul territorio nonché la consulenza ed il sostegno di esperti, ad integrazione/ approfondimento delle attività laboratoriali: - Prof.ssa Serena Partini, astrofisica, coordinatrice del Progetto stesso. -”Osservatorio Astronomico Provinciale di Montarrenti (Si),”gestito dall'Unione Astrofili Senesi - Associazione di astrofisici del Planisfero Didattico di Bologna (Museo del cielo e della Terra). Finalità • Prestare attenzione all'interlocutore nelle conversazioni e nei dibattiti. • Acquisire ed interpretare criticamente l'informazione. • Individuare collegamenti e relazionali tra fenomeni ed eventi. • Affrontare situazioni problematiche: costruire e verificare ipotesi,individuare le fonti, raccogliere e valutare i dati,proporre soluzioni utilizzando contenuti e metodi delle varie discipline. • Interagire e cooperare in un gruppo. • Rappresentare eventi utilizzando linguaggi diversi. • Individuare, scegliere, utilizzare varie fonti e modalità d'informazione. Obiettivi specifici • Consultare,estrapolare dati,da testi legati all'argomento di studio e ricerca. • Raccogliere, classificare, rappresentare dati. • Riconoscere la differenza tra mito e racconto storico. • Collocare nello spazio gli eventi. • Leggere rappresentazioni iconiche e cartografiche,utilizzando i punti cardinali. • Orientarsi e muoversi nello spazio utilizzando piante. • Riconoscere,interpretare ed inventare simboli convenzionali. • Effettuare misure dirette ed indirette di grandezze . 23 • • • • • • • • • Ipotizzare unità di misure diverse per misurare realtà diverse. Caratterizzare suoni e luci di un contesto ambientale. Riconoscere situazioni certe e qualificare situazioni incerte. Realizzare modelli ricorrendo a schematizzazioni essenziali. Accedere ad Internet per cercare informazioni. Usare la videoscrittura. Utilizzare la gestualità fino-motoria nelle attività manipolative, grafico pittoriche. Osservare e descrivere testi visivi. Utilizzare le risorse espressive della voce nella lettura, recitazione, drammatizzazione di testi. Strumenti e metodologie Didattica di tipo laboratoriale, lavoro di gruppo, conversazioni, elaborazioni, rappresentazioni, giochi di ruolo, esperienze sul territorio, ricerca di informazioni, uso di diversi media, uso del computer, ideazione e rappresentazione di modelli tridimensionali. Risultati attesi • Acquisizione di strategie e metodi di studio personalizzati. • Sviluppo delle capacità critico-creative nella lettura della realtà. • Motivazione alla ricerca e all'apprendimento. Verifiche La rilevazione dell’incidenza formativa delle abilità acquisite verrà rilevata attraverso la somministrazione di prove strutturate, per quanto riguarda le dimensioni di apprendimento all’interno di percorsi specificatamente disciplinari. Per quanto concerne la ricaduta sul piano formativo attraverso osservazioni sistematiche sulla motivazione, il coinvolgimento e l’interesse degli alunni, la valutazione degli aspetti relazionali, delle conoscenze possedute all’inizio del percorso, durante il percorso e alla fine di esso e attraverso la lettura critica delle rielaborazioni delle esperienze. Trasferibilità I criteri di trasferibilità sono riconducibili ad una dimensione formativa di tipo reticolare: • linguaggi trasversali • conoscenza di sé , dell'altro e della realtà circostante. • autonomia personale. Documentazione Il percorso sarà rendicontato e validato attraverso la produzione/diffusione di rielaborazioni e prodotti individuali e collettivi, che saranno socializzati nei momenti di incontro con alunni di altre classi, con le famiglie ed il territorio. CORPO MOVIMENTO SPORT PER STAR BENE Destinatari del progetto: tutti gli alunni delle scuole dell’Infanzia e delle scuole Primarie del Circolo 24 Partners coinvolti: istruttori C.O.N.I. , operatori U.P.P. , operatori F.G.I.C Partner 1) Istruttori C.O.N.I. 2) Operatori U.P.P. 3) Operatori F.G.I.C. Tipologia di contributo 1) - Partecipativa 2) - Partecipativa 3) - Organizzativa Descrizione del progetto e sua finalità generale: Il Progetto vuole ricercare il benessere psico-fisico dei bambini, che devono poter star bene con loro stessi e con gli altri. Le attività ad esso legate permettono a ogni bambino di vivere esperienze corporee, sperimentare momenti di giocosport, effettuare e comunicare emozioni, porsi in relazione con oggetti e persone. Tale percorso vuole identificare l’attività ludico motoria e di Giocosport come occasione per sviluppare corrette posture, una buona motricità generale ed acquisire stili di vita ed abitudini alimentari corrette. • • • • Obiettivi specifici: Conoscere se stesso: il proprio corpo e le proprie capacità motorie; Acquisire la motricità generale mediante il gioco; Padroneggiare schemi motori di base; Partecipare ad attività legate a vari tipi di gioco-sport rispettando le regole. Discipline scolastiche interessate dal progetto: Il corpo in movimento; Linguaggi , creatività, espressione; Corpo movimento sport; Musica; Scienze. Principali tematiche/argomenti che saranno approfonditi: • “L’ottica del ciascuno” : definisce a priori il valore incondizionato di ciascun bambino; • “Il corpo e il vissuto” : quando si svolge un’esperienza non si può sfuggire né al proprio corpo né al proprio vissuto. • “Vissuto e formazione di sé” : Un’idea di sé positiva, il sentirsi capaci, favorisce l’autostima e l’impegno nella realizzazione delle propri potenzialità; • “Nessuno escluso” : Il gioco attivo e coinvolgente costituisce l’elemento fondamentale che attira l’attenzione e motiva la partecipazione attiva del bambino, portandolo ad acquisire abilità e stili di vita attivi. Attività: • Correre, saltare,lanciare e loro combinazioni. • Rotolare, stare in equilibrio, seguire ed eseguire un ritmo, manipolare, piccoli attrezzi, ecc. • Palleggiare, passare, tirare, lanciare, afferrare, parare, battere, respingere, calciare una palla. • Danzare. Risultati attesi: Le esperienze motorie proposte devono promuovere un proprio vissuto (motorio) positivo, tale da favorire un’idea di sé positiva, fattore di equilibrio personale e sociale. Tutti i bambini, accomunati nel gioco dall’entusiasmo, dall’emozione, dalla scoperta, dall’impegno e dalla passione, sperimentino “lo star bene con se stessi” dimostrando di aver sviluppato un buon senso di educazione alla salute, all’inclusione sociale, all’accoglienza e alla relazione. 25 Strumenti e metodologie: Le attività saranno svolte nell’ottica del “ciascuno” rispettando i tempi e le capacità di ogni alunno, dando spazio alla relazione, alla costruzione, alla creatività, per favorire una progressività dell’impegno che porti ai “saper fare” ipotizzati. Numero di ore dedicate all’attività didattica: Il percorso sarà svolto in ogni sezione/classe, da ottobre a maggio, un’ora a settimana. Numero degli allievi coinvolti nel progetto (sul totale degli allievi) e numero di classi coinvolte (sul totale delle classi della scuola): Tutti gli allievi delle sezioni di tutte le scuole dell’Infanzia del Circolo. Tutti gli allievi di tutte le classi delle scuole Primarie del Circolo. Prodotto finale da realizzare: La crescita funzionale, comportamentale, mentale, può essere documentata, attraverso la raccolta e la conservazione di registrazioni idonee ad essere comprese dai bambini per favorire la consapevolezza del proprio cambiamento in positivo nel tempo. Trasferibilità del progetto, comunicazione dei risultati: Partecipazione a manifestazioni sportive. Il progetto si circoscrive in: • “IL BAMBINO SCEGLIE LO SPORT”, sottoprogetto del progetto “Per star bene”, è rivolto agli alunni delle scuole primarie ed è portato avanti dagli istruttori del CONI, in collaborazione con gli insegnanti. Il progetto tende a far conoscere le attività ludico motorie e di gioco sport come occasione per sviluppare posture corrette, una buona motricità generale ed acquisire stili di vita ed abitudini alimentari corrette. A conclusione del progetto gli alunni partecipano alla manifestazione sportiva “Giochi d’incontro e Triathlon scolastico 2011” organizzata dal CONI e dall’UPP. 26 DOMINIO PROGETTUALE “CITTADINANZA” ORIENTAMENTO “Ora per il futuro” PROGETTO IN RETE CON L’ENTE LOCALE, IL 1° ED IL 2° CIRCOLO DI POGGIBONSI SULLA BASE DELLA GOVERNANCE ALLARGATA IN UN SISTEMA DI SCUOLA CONDIVISA IL TERRITORIO Poggibonsi è un comune della provincia di Siena che conta circa 29000 abitanti. Si espande su una superficie di 60,72 km quadrati e si trova ad un'altitudine di 116 metri slm. Sorge nel territorio dell'Alta Val d'Elsa alle propaggini occidentali delle Colline del Chianti, dove sono molto diffuse la coltivazione della vite e dell'olivo. Importante il polo industriale che è sorto alla periferia della città in modo massiccio. Molto fiorente anche l'edilizia. Fondata solamente nel 1156, sulla sponda destra del fiume Elsa, nel mezzo della Val d'Elsa, ebbe fin da subito una posizione strategica poiché situata all'incrocio con la Via Francigena; per questo fu contesa nel corso della storia tra Firenze e Siena. Il secolo scorso ha apportato un significativo cambiamento alla città di Poggibonsi, dapprima con la nascita di un'intensa attività commerciale e con il consolidamento di svariate industrie; successivamente con una completa ricostruzione urbanistica e strutturale che ha restituito un volto nuovo alla città dopo i bombardamenti della II Guerra Mondiale che seminarono distruzione e morte tanto da far conferire alla città la Medaglia di Bronzo al Valor Civile dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi il 26 luglio 1961. Poggibonsi fin dal Medioevo, quando già la città svolgeva la funzione di emporio sulla Via Francigena, ha sempre avuto una particolare vocazione commerciale che l'ha posta al centro degli scambi economici transitanti per la Valdelsa. Attualmente la città è il capoluogo del Distretto Industriale dell'Alta Valdelsa ed è un punto di riferimento occupazionale di un vasto bacino che interessa le province di Firenze, Siena e Pisa. Oltre alla produzione industriale, un'altra voce importante per l'economia locale è rappresentata dalle società di servizi. Molte società sono nate a supporto delle imprese locali ma sono poi diventate con gli anni punti di riferimento per un vasto territorio che interessa gran parte della Toscana centrale. Altro settore che negli ultimi anni si è andato affermando e che attualmente è in forte espansione è il turismo. Questo grazie alla riscoperta di molte attrazioni storico culturali recentemente valorizzate, una invidiabile realtà di chiese romaniche, castelli medioevali e ville rinascimentali disseminati sul territorio, ma soprattutto grazie a una posizione geografica fortunata. Poggibonsi infatti, data la sua centralità rispetto ad importanti città d'arte, ha visto crescere la propria capacità ricettiva, con la nascita di moltissime strutture alberghiere e aziende agrituristiche che, oltre a soddisfare la domanda ricettiva, svolgono un importante ruolo di commercializzazione dei prodotti locali dell'agricoltura. Come tutto il Territorio italiano anche in questo Comune i processi migratori sono diventati negli ultimi anni uno dei fenomeni sociali e culturali più significativi, di cui si discute e si dibatte spesso in modo ideologico o stereotipato a partire dalle valenze simboliche, dalle paure e dai timori che è in grado di suscitare nell'arena della ricerca dei consensi in ambito politico. Ciò risulta tanto più facile mettendo in risalto gli aspetti legati alla criminalità e ai casi di devianza piuttosto che le opportunità e le risorse che ne risultano. I flussi migratori hanno visto protagonisti molteplici gruppi etnici provenienti dall'est Europa (Albania, Bulgaria, Croazia, Kosovo, Macedonia, Polonia, Romania, Russia), dall'Africa (Marocco, Tunisia, Senegal), dal Sud-est asiatico (Cina), ma anche da altre regioni italiane, soprattutto del sud. 27 A livello locale, molte amministrazioni pubbliche prendono le distanze da un modo strumentale di affrontare l'immigrazione e si concentrano sui problemi concreti, sulle difficoltà e sulle politiche da intraprendere per "pensare" in modo coerente una nuova forma interculturale di integrazione sociale. In linea con gli altri Comuni della Valdelsa senese (Casole d'Elsa, Colle di Val d'Elsa, Radicondoli e San Gimignano) Poggibonsi si è da sempre mostrato molto attento ed interessato a conoscere in modo approfondito la situazione migratoria locale muovendo da tre settori strategici per la riuscita dell'integrazione: la scuola, la salute, il lavoro. IL CONTESTO SOCIALE In un contesto sociale così eterogeneo e culturalmente dinamico, la scuola può costituire non solo una fondamentale esperienza educativa, culturale e sociale, ma anche un prezioso ed importante punto di riferimento per l’integrazione, l’interculturalità ed il consolidamento dell’identità personale e civile. Negli ultimi decenni il contesto sociale, non solo locale, ma anche nazionale, ha subito profondi cambiamenti che ne hanno progressivamente modificato la struttura e la natura. La famiglia sembra costituire un punto di riferimento sempre più instabile e incerto. Essa appare tuttora in divenire, alla ricerca di una nuova identità che superi il concetto di “famiglia” tradizionalmente inteso, ormai obsoleto, ma non ancora in grado di fornire un senso di sé stabile che possa fungere da modello alternativo. I bambini di oggi, infatti, crescono e vivono la propria infanzia e la propria fanciullezza inciampando quotidianamente i prodotti di una crisi sociale e culturale che ha avuto inizio da ormai più di trent'anni e che attualmente risulta in costante e turbolento divenire. Nella vita dei nostri figli vengono a mancare quei punti di riferimento che molti genitori hanno dovuto e potuto mettere in discussione. I ruoli sono confusi e confusivi , discussi e ridiscussi, ma ancora in via di definizione e si trovano ad assumere una valenza patogena che nutre ed alimenta il disagio sociale. La nostra società vive un'interminabile adolescenza in cui la contraddizione e l'ambiguità fondano l'esperienza quotidiana. Tutto è possibile, tutto è a portata di un clic, tutti possono accedere a tutto con il minimo investimento. Una cultura dell'immediato, del “take it easy”, che ha tempi e spazi virtuali, dove il nostro avatar può costruirsi la propria second life. I ragazzi di oggi sono spesso fragili, caratterizzati da una forte mancanza di principi. Mancano del senso del limite, credono sia possibile far tutto e sempre. Mancano del senso della storia, ma anche della propria storia personale, per loro i principi morali, etici, poetici o esistenziali sono discutibili. Sicuramente per loro esiste l'etica della circostanza: si può fare...dipende da come e quando. Tutto questo non spunta dal nulla, non arriva inatteso da una galassia lontana, ma nasce da un humus creato dalle generazioni precedenti. Lo stravolgimento dei ruoli, la sensazione di potere assoluto rivoluzionario, l'interesse al successo, alla corsa affannosa alle conquiste dei genitori ha creato degli anatroccoli desiderosi di trasformarsi in qualcosa che non si conosce, non si capisce e non si trova. Resta quindi da chiedersi cosa possano fare le Istituzioni per intervenire su queste tendenze, e come possa in particolare la Scuola rispondere alle esigenze della popolazione per proteggere i giovani dal disagio, ma anche stimolare e sostenere lo sviluppo di strategie e soluzioni alternative che arricchiscano e valorizzino l'individuo e la collettività. LE SCUOLE COINVOLTE Per poter stabilire una qualunque forma o modalità di intervento è indispensabile osservare e comprendere il contesto specifico in cui si trovano inserite le scuole proponenti il Progetto. I due Circoli Didattici di Poggibonsi, infatti rispondono all'esigenza formativa di un bacino di utenza piuttosto eterogeneo. Ci sono infatti scuole, come le Primarie “Bernabei” di Staggia Senese e “Vittorio Veneto” di Poggibonsi che accolgono abitualmente alunni provenienti da contesti familiari e sociali svantaggiati, con famiglie multi-problematiche e con situazioni non solo socio-relazionali e culturali, ma anche economiche, critiche. Le zone urbanistiche cui fanno riferimento queste scuole, infatti, sono state protagoniste negli ultimi decenni di ondate 28 immigratorie caratterizzate dalla massiccia affluenza di gruppi sociali connotati da un significativo tasso di devianza sociale, livello socio-culturale basso/medio-basso e condizioni economiche critiche. Questo fenomeno migratorio, sebbene abbia riguardato tutta la Valdelsa, all'interno del territorio del Comune di Poggibonsi, ha connotato in modo specifico e significativo le aree urbane in cui sono presenti queste due scuole, richiedendo alle Autorità ed Istituzioni locali un interesse ed un'attenzione particolari. Nel 1° Circolo di Poggibonsi sono iscritti n.17 alunni diversamente abili, di cui n.5 nelle Scuole dell’Infanzia e n. 12 nelle Scuole Primarie. Tra questi n.5 sono in situazione di gravità (n.2 nella Scuola dell’Infanzia e n.3 nella Scuola Primaria). Nel 2° Circolo di Poggibonsi sono iscritti n.18 alunni diversamente abili, di cui n.4 nelle Scuole dell’Infanzia di Staggia e del Borgaccio e n. 12 nelle Scuole Primarie (n.9 c/o “G. Pieraccini” e n.5 c/o “C. Bernabei”). Tra di essi n.8 sono in situazione di gravità (n.2 nella Scuola dell’Infanzia di Staggia e n. 6 nella Scuola Primaria). ESPERIENZA PRECEDENTE Durante lo scorso anno scolastico ha avuto inizio una nuova forma di collaborazione tra L'U.F. S.M.I.A. dell'Az. U.S.L. 7 di Zona (neuropsichiatra infantile: dr.ssa Lucia Tafi, psicologa tirocinante: dr.ssa Claudia Brighenti) ed i Circoli Didattici della Valdelsa. Con tale collaborazione la U.S.L. 7 ha fornito un servizio di consulenza psicologico-educativa così articolato: ● ● ● osservazioni dei gruppi classe condotte dall'esperto collaborazione e supporto psicologico-educativo rivolto ai docenti percorso formativo di aggiornamento del personale docente Tale esperienza ha permesso di cogliere tempestivamente sia nelle Scuole per l'Infanzia che nelle Scuole Primarie le situazioni critiche, ma anche di intervenire con prontezza ed efficacia nelle condizioni di disagio già in essere. Ha permesso inoltre di creare una rete di comunicazione tra l'Istituzione e la Struttura Sanitaria Locale che si è caratterizzata e distinta per l'intento preventivo oltre che di risposta alle situazioni di emergenza. Alla luce dell'esperienza pregressa, che ha riguardato l'anno scolastico appena conclusosi (2009/2010) e che ha visti coinvolti tre dei Circoli Didattici della Valdelsa, le scuole di Poggibonsi nelle persone delle loro rispettive Dirigenti Scolastiche (Prof.ssa Maria Grazia di Iasio e Prof.ssa Manuela Becattelli) hanno sentito l'impellente necessità di continuare il percorso di intervento intrapreso. PARTNERS COINVOLTI Comune di Poggibonsi per materiali specifici, contributi per esperti ed aspetto relativo a “Genitori e genitorialità” FTSA per laboratori ed aspetto relativo a “Genitori e genitorialità” AUSL 7 – U.F. Salute mentale Infanzia ed per educatori adolescenza Esperti esterni: 1) dott.ssa Claudia Brighenti per osservazione, consulenza, operatività 2) ins. Rita Bevacqua Esperti interni/esterni Per aspetto relativo a “Genitori e genitorialità” 29 DESTINATARI Il Progetto è rivolto a tutti gli alunni, alle famiglie ed ai docenti delle classi delle Scuole dell'Infanzia e delle Scuole Primarie delle Direzioni Didattiche del 1° e del 2° Circolo di Poggibonsi. DESCRIZIONE DEL PROGETTO E SCOPI/OBIETTIVI GENERALI Il Progetto nasce da un'esigenza concreta, emersa nell'esperienza quotidiana, di unire ed integrare le risorse e le competenze presenti nel Territorio con lo scopo di arricchire ed incrementare la qualità dell'offerta formativa. Esso ha l'obiettivo di “educare oggi per il domani” ed è finalizzato ad integrare l'offerta formativa sia nell'ambito del disagio che dell'handicap. Nello specifico è volto a 1) prevenire le situazioni di potenziale criticità 2) intervenire in situazioni di disagio di natura emotiva, relazionale, sociale e cognitivocomportamentale 3) distinguere ed evidenziare le situazioni di deficit cognitivo, motorio e sensoriale 4) supportare i docenti curricolari nella progettazione e nella gestione delle problematiche 5) sviluppare azioni diverse di ricerca, confronto, informazione, formazione, promozione culturale e documentazione finalizzate a sperimentare, individuare e proporre direzioni di lavoro progettuale. 6) attivare prassi significative ed efficaci partendo dalla condivisione di alcune letture della realtà che sappiano poi declinarsi in coordinate capaci di orientare i molti progetti e le molte iniziative che si possono realizzare, con l’obiettivo che i progetti e le iniziative riescano ad assumere sguardi nuovi, apertura al cambiamento, flessibilità nel ridefinirsi e rimodularsi continuamente assumendo come orizzonte di attenzione la quotidianità della vita dellefamiglie e delle comunità (aspetto relativo a “Genitori e genitorialità” OBIETTIVI SPECIFICI Dall’analisi della popolazione e delle caratteristiche del Territorio possono essere individuati i seguenti bisogni: • • • Valorizzare le risorse e le potenzialità individuali al fine di limitare il rischio di dispersione e insuccesso scolastico e di sostenere uno sviluppo quanto più possibile armonico dell'identità personale, civile e sociale. Garantire pari opportunità formative Sollecitare e rafforzare il reale senso di appartenenza al Territorio Come intervenire quindi sul contesto scolastico per rispondere ai bisogni emergenti nel Territorio? Un primo obiettivo che si viene a definire è rappresentato dalla necessità di stimolare, promuovere e sostenere lo sviluppo del senso di sé di ogni individuo e del senso di appartenenza alla collettività. Un ulteriore obiettivo consiste nell'indirizzare tale sviluppo in più direzioni, andando a coinvolgere ed attivare i vari ambiti di sviluppo della persona: ○ ambito cognitivo-comportamentale ○ ambito emotivo ○ ambito sociale-relazionale 1. Ambito cognitivo-comportamentale Molto spesso in ambito scolastico prima e lavorativo poi ci imbattiamo in situazioni di difficile inquadramento e comprensione. Capita che talvolta la Scuola non riesca a cogliere la natura di 30 alcune caratteristiche o difficoltà degli alunni e che per questo motivo tali individui si trovino a subire percorsi didattici inappropriati rispetto alle loro caratteristiche, che li portano col tempo a esperire situazioni di disagio progressivamente invalidanti. Emerge sempre più frequente e significativa la necessità di riuscire a cogliere le potenzialità e ad orientare in modo più efficace la didattica. L'intervento formativo in quest'area mira, pertanto, a promuovere e sostenere lo sviluppo di abilità, prima, e competenze, poi, di tipo cognitivo e metacognitivo, che possano stimolare nella persona le capacità di controllo del comportamento, attraverso l'acquisizione di stili attributivi interni alternativi e maggiormente funzionali. Attualmente nel contesto scolastico e sociale in cui siamo inseriti ci imbattiamo sempre più nella necessità di conoscere, comprendere e affrontare una molteplicità di condizioni che mal sono rappresentate dal termine “difficoltà di apprendimento”. Sempre più frequentemente ed in modo sempre più forte ci troviamo di fronte ad esigenze didattiche e formative specifiche, che richiedono alla Scuola di possedere conoscenze e competenze quasi specialistiche. La letteratura nazionale ed internazionale più recenti hanno ben mostrato come già alla Scuola per l'Infanzia un osservatore attento e competente potrebbe evidenziare i primi segnali o le caratteristiche prodromiche di future difficoltà di apprendimento, ma anche semplicemente la presenza di scarse abilità e competenze fonologiche e psicomotorie, prerequisiti molto importanti perché si verifichi l'atteso apprendimento negli anni scolastici successivi. Il cambiamento delle modalità di comunicazione, la diffusione e l'intrusività dei mass media nella vita delle persone, ma anche i tempi ed i ritmi di vita che caratterizzano l'esistenza di ciascuno di noi si traducono col tempo a livello cognitivo in abilità e caratteristiche cognitive che divengono via via qualitativamente differenti. I bambini che incontriamo a scuola hanno infatti modalità attentive, visive, percettive, motorie molto differenti da quelle che rintracciamo nella nostra memoria, all'interno delle nostre rappresentazioni mentali. Sempre più spesso, infatti, emerge impellente il bisogno nei contesti educativi di fornire un supporto che consenta di sostenere ed indirizzare lo sviluppo delle abilità attentive e meta-attentive della persona, l'acquisizione di strategie e tecniche di memorizzazione facilitanti l'apprendimento, nonché la promozione di specifiche abilità di problem solving. Sempre in quest'ambito l'intervento formativo è finalizzato, infine, a stimolare la conoscenza e l'acquisizione di forme e modalità comunicative, come il linguaggio scritto e parlato, con particolare attenzione all'uso della lingua e dei linguaggi come strumenti per creare cultura. La comunicazione, infatti, rappresenta il contesto entro il quale prende vita e forma la realtà socialmente negoziata e condivisa; infatti, le persone nel loro incontro e confronto quotidiano danno vita a significati ed esperienze sempre nuove attraverso l'uso di molteplici ed eterogenee modalità di espressione di sé. Come supportato dalle correnti di pensiero costruttiviste l'ambito comunicativo assume attualmente un ruolo di fondamentale importanza nell'esistenza umana: la narrativa e l'espressione di sé e del mondo diviene la via maestra per dar vita a ciò che percepiamo, a ciò che significhiamo, ovvero per costruire socialmente e in modo condiviso la nostra realtà dominante. 2. Ambito emotivo Il concetto di contesto sociale, scolastico, o semplicemente di “Ambiente” fa riferimento ad un duplice livello: da un lato l’ambiente fisico, naturale, dall'altro anche quello sociale che accoglie e accompagna l’individuo nel suo percorso di crescita e formazione. Ma c'è un terzo livello che è altrettanto importante. L'ambiente interiore, l'individuo in ogni sua emozione e vissuto. Ciò che dovrebbe avvenire nel corso dello sviluppo ontogenetico e che la formazione dovrebbe stimolare è proprio la maturazione della consapevolezza della necessità di una profonda e rispettosa interazione tra il mondo interiore della persona e quello esteriore. Promuovere la coscienza di sé per raggiungere la conoscenza di sé e, attraverso la relazione, stimolare la conoscenza del mondo. Vivere emotivamente oggi non è semplice. Sempre più spesso le persone sono spinte a considerare i propri vissuti come fastidiosi, o comunque come ostacolanti la completa espressione di sé in termini di performance. Stando a contatto con le persone emerge con forza tutta la loro difficoltà ad avere a che fare con certe parti di sé e la necessità di intervenire stimolando il riconoscimento, l'espressione, la modulazione e la regolazione delle emozioni proprie ed altrui. 31 In particolare, in un contesto sociale multietnico appare ancora più importante la necessità di offrire esperienze formative che stimolino la conoscenza e la comprensione da un lato della transculturalità delle emozioni e, dall'altro, della specificità dell'espressione e del significato dell'esperienza emotiva all'interno di gruppi etnici diversi. 3. Ambito sociale-relazionale Date le caratteristiche della società attuale, in perenne fermento e divenire anche da un punto di vista demografico oltre che culturale, un obiettivo centrale in un piano di offerta formativa è rappresentato dalla promozione della capacità di stare insieme agli altri, attraverso lo sviluppo di specifiche abilità e competenze sociali (rispetto delle regole, rispetto di sé e degli altri, competenze di problem solving sociale) e pro-sociali. Vivere insieme nel rispetto di sé, dell'altro e del noi comporta responsabilità e richiede specifiche consapevolezze che non possono prescindere dalla capacità di analisi del contesto e dalla possibilità di scelta dei comportamenti pertinenti/non pertinenti. Pertanto, un obiettivo necessario è costituito dalla promozione di un atteggiamento riflessivo ed analitico dei comportamenti propri e altrui, che consenta la contestualizzazione e la comprensione dei significati espressi attraverso il comportamento nelle diverse culture. Per quanto concerne gli alunni diversamente abili è di fondamentale importanza che essi acquisiscano le regole del vivere insieme, in quanto già nell’immaginario collettivo inspirano una certa “titubanza” sia perché “diversi” e spesso “più brutti”, sia in quanto meno capaci di adattamento a situazioni diverse e diversificate. MODALITÀ, METODOLOGIE APPROFONDITI) E STRUMENTI (ATTIVITÀ, TEMATICHE, ARGOMENTI Gli obiettivi descritti saranno perseguiti attraverso tre modalità e livelli di intervento: ● Osservazione Questo strumento prevede la partecipazione di personale esperto e qualificato (psicologo) e consiste nell'inserimento per periodi di tempo definiti di tale figura nel gruppo classe. L'intervento è minimamente invasivo e richiede l'attivo coinvolgimento del corpo docente (fatta eccezione per specifiche e contingenti necessità) ● Collaborazione con i docenti Tale metodologia prevede il coinvolgimento di figure professionali specialistiche (psicologo ed insegnante di sostegno) che con la qualifica di esperto possano creare una equipe interdisciplinare ed integrare le risorse dei docenti nella definizione degli interventi sia nell'ambito dell'handicap, che nell'ambito del disagio. Programmazione di una didattica laboratoriale in collaborazione con le risorse presenti sul territorio (Fondazione Territori Sociali Alta Valdelsa) Questo strumento consentirà di completare l'offerta formativa andando ad integrare gli interventi precedenti con competenze educative specifiche e affiancando alla didattica curricolare una didattica esperienziale, pragmatica e più mirata, che tenga conto delle esigenze specifiche del contesto. ● 4. Progetto “Genitori e genitorialità” In riferimento al continuo cambiamento che attraversa le storie delle persone, delle famiglie e delle comunità, la scuola ha posto al centro la necessità di elaborare e diffondere riferimenti culturali e prassi di intervento a sostegno della genitorialità, non solo biologica e intrafamiliare, ma diffusa e sociale. Si tratta di favorire uno sguardo degli adulti, genitori e non, sui “figli degli altri”, come mutua assunzione di responsabilità e cura dei bambini e dei ragazzi (genitorialità diffusa). Una comunità che sperimenta una genitorialità diffusa permette di intrecciare dialoghi di reciprocità e alleanze tra le famiglie, costruisce una rete di relazioni e di sostegno e così 32 facendo si prende cura anche delle biografie familiari che attraversano momenti di fragilità, partendo dall’idea che non esistano “famiglie-problema”, ma problemi da affrontare. Questo approccio chiama in causa anche quanti ricoprono ruoli all’interno delle istituzioni e delle organizzazioni delle comunità (amministratori, insegnanti, operatori, educatori, sacerdoti, medici, allenatori, volontari, vigili…) affinché costruiscano reti, tutelino processi, stimolino alla partecipazione e alla responsabilità sul bene comune, promuovano legami e attivino azioni concrete di ricomposizione sociale (genitorialità sociale). MONITORAGGIO 1) Le riunioni di progettazione serviranno come monitoraggi in itinere; 2) nel mese di gennaio (a metà percorso) verrà stilato un questionario di verifica degli interventi attuati e dei risultati conseguiti (alunni e docenti); 3) al termine del progetto un ulteriore questionario metterà in luce a) i risultati conseguiti dagli alunni b) la validità dei percorsi laboratoriali c) gli esiti degli interventi degli esperti esterni RISORSE Per tale progetto risultano necessari 1) laboratori FTSA per disagio/handicap; 2) contributi finanziari da parte dell’Ente Locale per le attività inerenti gli alunni: a) 1° Circolo Poggibonsi Materiali Collaborazione dott. Claudia Brighenti n.100 ore b) 2° Circolo Poggibonsi Materiali Collaborazione dott. Claudia Brighenti Collaborazione ins. Rita Bevacqua n.100 ore ∗ n.100 ore ∗∗ ∗ € € 800,00 4.680,00 € € € 800,00 4.680,00 3.800,00 TOTALE € 14.760,00 3) n.15 ore per 6 incontri (aspetto relativo a “Genitori e genitorialità”) di 2h30’ Esperti per Progetto “Genitori e genitorialità” € 1.500,00 Materiali e/o pubblicazione Atti € 1.200,00 (esperti dott.ssa Bianca D’Amato, dott.ssa Lucia Tafi. Dott. Pierangelo Pedani, dott.ssa Claudia Brighenti) TOTALE COMPLESSIVO € 17.460,00 ∗L'importo prevede un costo orario di € 45,00 (euro quarantacinque/00), è soggetto a Ritenuta d'Acconto (20%), a contributo previdenziale aggiuntivo (4%) ed è esente I.V.A. ai sensi dell'art.1 comma 100, Legge 244/2007. Al termine della prestazione sarà rilasciata ricevuta fiscale. Segue dettaglio. 33 Importo orario Contributo Previdenziale (4%) Totale orario Ritenuta d'Acconto (20%) bollo € 45,00 € 1,80 € 46,80 -€ 9,00 € 1,81 ∗∗ Costo orario Importo orario IRAP a carico della scuola 8,5% Totale orario Ritenuta d'Acconto (20%) € 35,00 € 2,975,80 € 37,975 -€ 7,60 Il progetto si circoscrive in: • Progetto “STO BENE A SCUOLA” i cui destinatari sono tutti gli alunni che per la prima volta frequentano la scuola dell’infanzia. • Progetto Accoglienza “BENVENUTO IN CLASSE” rivolto a tutti gli alunni iscritti nelle classi prime e seconde del circolo. • Progetto “BEN…ESSERE”, rivolto agli studenti e le loro famiglie, mira alla prevenzione del disagio alla promozione dello “star bene” • “SCUOLA E CIBO”, progetto di educazione alimentare e alla salute CITTADINANZA DI GENERE Abbattiamo gli stereotipi di genere partendo dalle scuole Laboratori dal Centro Pari Opportunità Valdelsa 1) “Un mito d’argilla” a cura della Cooperativa La Valle del Sole per la Scuola dell’Infanzia: sez. B della Scuola dell’Infanzia di Cedda e sezz. A, B, C della Scuola dell’Infanzia di Staggia; 2) “Le scatole delle emozioni” a cura dell’Associazione LaLut per la Scuola Primaria: 2A e 2B della scuola primaria “Pieraccini”. INTERCULTURA “IO + TU = NOI” Destinatari del progetto: sezioni Scuola dell'Infanzia e classi scuola Primaria Partners coinvolti e tipologie di contributo: Partners coinvolti: ASL 7; Comune di Poggibonsi (Fondazione Alta Valdelsa); Provincia di Siena (Centro Pari Opportunità Valdelsa); Università per Stranieri di Siena; Centro Interculturale Empolese 34 Valdelsa. Facoltà di Scienze della Formazione-Università degli Studi di Firenze, UNICEF, Associazione LaLut, Associazione Stacciaburatta, Associazione Teatro Dei Vari Colle Di Val D’elsa, Associazione Shalom, Emergency, Medici Senza Frontiere Tipologie di contributo: testi bilingui, mediatori culturali, laboratori, formazione docenti, educatori. Descrizione del progetto e sua finalità Il progetto favorisce l'incontro, il confronto e la valorizzazione delle multiculture attraverso il dialogo, la comprensione e la collaborazione per l'arricchimento reciproco di se stessi e del gruppo. Il progetto ha come finalità la promozione dei legami cooperativi fra i componenti del gruppo classe e la gestione di inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. Pertanto la scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini a un progetto educativo condiviso. Obiettivi specifici ● Scoprire le proprie abitudini ● Scoprire elementi di uguaglianza e diversità ● Costruire la propria identità ● Acquisire la lingua per comunicare, per esprimere sentimenti, per organizzare i saperi Discipline scolastiche interessate Tutte le discipline sono coinvolte per esprimere la complessità dell'individuo. Principali tematiche/argomenti che saranno approfonditi Le tematiche si cui si focalizzeranno le attività riguarderanno i vissuti personali e l'originalità delle esperienze, utilizzando canali diversi di comunicazione (arte, musica, linguaggi). Attività ● Esperienze ludiche e comunicative per piccoli gruppi ● Interventi di personalizzazione per singoli ● Laboratori Risultati attesi Realizzazione di forme di integrazione e di rispetto reciproco Strumenti e metodologie ● Analisi degli elementi comuni e caratterizzanti ● Conoscenza delle variabili ● Uso delle variabili Numero di ore dedicate all'attività didattica Le ore verranno realizzate utilizzando sia ore di didattica disciplinare che ore destinate alle attività laboratoriali Verifica La rilevazione dell’incidenza formativa delle abilità sui singoli alunni e sul gruppo verrà rilevata: a) per quanto riguarda la dimensione dell’apprendimento attraverso la somministrazione di prove strutturate (all’interno del percorso disciplinare); b) per quanto concerne la ricaduta sul piano formativo attraverso osservazioni sistematiche sulla motivazione, il coinvolgimento e l’interesse degli alunni, la valutazione degli aspetti relazionali, delle conoscenze possedute all’inizio del percorso, durante il percorso e alla fine di esso. 35 Pubblicizzazione e socializzazione La socializzazione con le famiglie degli elaborati, risultanti dal coinvolgimento degli alunni all'interno dei vari percorsi didattici, potrà avvenire: ● all'interno della classe ● mostra organizzata in uno spazio da definire ● mercatino e/o spettacolo finale Trasferibilità I vari percorsi didattici strutturati servono a sviluppare un'intelligenza, che è quella dell'accoglienza, nel rispetto di un modo diverso di vivere le cose, le persone, gli ambienti. Il progetto si circoscrive in: • “UNA VOCE A…”, progetto di educazione interculturale svolto in continuità orizzontale tra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria di Staggia Senese, in collaborazione con l’Associazione “VARII ARMONICI”( prof. Zingoni) • “MONDOFESTA” , progetto di educazione interculturale rivolto a tutti gli alunni della scuola primaria “Pieraccini”, in collaborazione con le suore missionarie delle Filippine e le associazioni SHALOM, EMERGENCY, UNICEF, MEDICI SENZA FRONTIERE • “WELCOME”, progetto di laboratorio per Italiano L2 MEMORIA COLLETTIVA “C’ERA UNA VOLTA IL NOVECENTO” Destinatari del progetto: Tutte le classi della Scuola Primaria Partners : Famiglie e SPI-CGIL Descrizione del progetto e sua finalità Il progetto è finalizzato allo sviluppo graduale e consapevole dell’identità individuale, sociale e alla maturazione del senso di appartenenza ad un determinato contesto territoriale e culturale. In un territorio come il nostro caratterizzato da un continuo flusso migratorio e quindi da una costante presenza di extracomunitari, diventa indispensabile promuovere la scoperta delle proprie “radici” non solo per imparare ad apprezzarle e a valorizzarle, ma soprattutto per promuovere la capacità di accettare e di rispettare la diversità culturale attraverso confronti, somiglianze e differenze. Gli argomenti trattati riguarderanno vari aspetti della vita quotidiana: la casa, l’abbigliamento, il cibo, i mezzi di trasporto, il tempo libero degli adulti e dei bambini, i mestieri, la scuola, le veglie, le paure, gli avvenimenti storici del novecento (II Guerra Mondiale) ricostruiti principalmente attraverso i racconti dei nonni. Obiettivi specifici - Rivalutare il ruolo dei nonni all’interno della famiglia e della società; - rafforzare la sinergia scuola-famiglia; - mantenere viva la memoria della nostra cultura, degli usi e dei costumi locali; - educare ai valori attraverso le tradizioni e la conoscenza della cultura autoctona; 36 - comprendere meglio il presente alla luce del passato; - acquisire la capacità di vivere con gli altri nel tempo storico, in un atteggiamento di integrazione e reciprocità - conoscere le modifiche avute dal nostro territorio nel tempo e saperle valorizzare - promuovere modelli culturali e comportamentali rispettosi delle diverse identità. Discipline scolastiche interessate Il progetto ha raccordi interdisciplinari con tutte le materie. ITALIANO: - comprendere le informazioni essenziali di un'esposizione; - ricercare informazioni in testi di diversa natura per scopi conoscitivi; - raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto; - scrivere racconti sulla base di tracce; CITTADINANZA E COSTITUZIOME - prendere gradualmente consapevolezza del mondo circostante, partendo da ciò che si conosce del proprio ambiente e allargando il proprio punto di vista per giungere alla scoperta dei diritti-doveri dei cittadini; - svolgere incarichi e compiti per lavorare insieme con un obiettivo comune. STORIA: - individuare le tracce e usarle come fonti; - ricavare da fonti diverse, conoscenze semplici su momenti del passato; - avvalersi delle conoscenze acquisite attraverso le esperienze personali per affrontare lo studio del passato; - individuare i cambiamenti del territorio circostante attraverso i racconti degli abitanti. GEOGRAFIA: - esplorare il territorio circostante attraverso l'approccio senso-percettivo e l'osservazione diretta; - individuare elementi fisici e antropici del paesaggio fissi e mobili, spazi aperti e spazi chiusi. MATEMATICA: - realizzazione di diagrammi che riassumono i risultati delle interviste. TECNOLOGIA - analizzare la possibile pericolosità di materiali e oggetti; - videoscrittura Principali tematiche/argomenti che saranno approfonditi storia recente del paese, abitudini alimentari, mezzi di trasporto, uso del tempo libero di bambini ed adulti (spazi, strutture, giocattoli), mestieri scomparsi, scuola, proverbi e leggende, 2^ guerra mondiale Fasi di realizzazione Il lavoro si articolerà in più fasi: la PRIMA FASE sarà dedicata alla conoscenza del vissuto dei nonni, attraverso la trasmissione “orale” di racconti e la descrizione di fatti del passato; nella SECONDA FASE saranno avviate attività concrete e pratiche con la collaborazione dei nonni (es. la costruzione di vari oggetti del passato, preparazione di cibi, ecc…), si effettueranno ricerche sul territorio, verranno analizzati documenti, ecc; nella TERZA FASE sarà organizzata una manifestazione per la socializzazione dei risultati. Attività ricostruzione della storia recente del paese; - ricerca foto/disegni delle abitazioni di ieri e confronto con quelle di oggi; - ricerca delle abitudini alimentari del novecento e preparazione di alcune vivande in classe; ricerca sui mezzi di trasporto di ieri e confronto con quelli di oggi; - stesura questionari sull’uso del tempo libero di bambini ed adulti (spazi, strutture, giocattoli), - costruzione di giocattoli sotto la guida dei “nonni”; 37 - - indagine per l’individuazione di mestieri scomparsi e confronto fra strumenti; analisi delle modalità e delle tecniche di lavorazione di ieri ed oggi; questionari per alunni di ieri e di oggi sulla scuola: analisi e sintesi; ricerca, analisi e produzione di testi, di racconti, di canzoni, di filastrocche, di proverbi e di leggende; ricerche sulla 2^ guerra mondiale. Strumenti e metodologia Verranno utilizzati come strumenti di lavoro conversazioni, interviste, raccolta ed analisi di documenti, elaborati scritti, griglie, grafici, osservazioni dirette, uscite, computer, cartelloni, materiale multimediale.La metodologia utilizzata sarà quella della ricerca e del problem solving, con un lavoro a piccolo e a grande gruppo. Risultati attesi - Maggiore conoscenza del proprio territorio; - Sviluppo della consapevolezza della propria identità; - Sviluppo di comportamenti rispettosi nei confronti degli altri. Verifica • Osservazione dei comportamenti e degli atteggiamenti assunti nei confronti degli altri durante i vari momenti della giornata scolastica • Verifica dell’interesse e della partecipazione degli alunni • Verifica delle competenze conseguite attraverso l’utilizzazione di questionari, risposte vero/falso, risposte a scelta multipla, domande aperte. Pubblicizzazione e socializzazione Mostra finale dei lavori realizzati dagli alunni: - illustrazione del percorso esperienziale - cartelloni di sintesi sugli argomenti trattati e sulle varie fasi del percorso documentati attraverso foto e video Trasferibilità I criteri di trasferibilità che si individuano nel progetto portano ad un graduale e consapevole sviluppo dell’identità individuale e sociale attraverso un confronto fra generazioni ed a un maggiore senso di appartenenza al proprio territorio. ETWINNING eTwinning Destinatari del progetto Gli alunni della classe 1B, 3C, 3D, 3E, 3F della scuola primaria “Pieraccini”, 5A e 5B scuola primaria “Bernabei” Descrizione del progetto e sua finalità generale Avvicinare gli alunni a culture diverse permettendo loro, attraverso l’uso della L2 e delle TIC, di comunicare con un partner europeo e condividere con esso un progetto comune. Finalità: sensibilizzare gli alunni alla cittadinanza europea; usare le TIC per accorciare le distanze e consentire agli insegnanti e agli allievi di raggiungere realtà diverse; motivare gli alunni con attività innovative; migliorare la conoscenza delle lingue straniere e delle TIC; condividere e scambiare opinioni in ambito pedagogico con altri insegnanti arricchendo la propria esperienza. 38 Obiettivi specifici In base agli ambiti disciplinari coinvolti si prevedono i seguenti obiettivi specifici: acquisizione e uso di un programma di grafica e videoscrittura; uso di semplici strutture linguistiche in L2, conoscenza di aree geografiche e tradizioni locali; sviluppo dell’interesse verso culture diverse. Discipline scolastiche interessate dal progetto Materie del curriculum scolastico o discipline di tipo trasversale. Principali tematiche/argomenti che saranno approfonditi Gli argomenti dovranno essere concordati con la/e scuola/e partner. Attività • Attività organizzativa: ricerca scuola/e partner e progettazione del lavoro • Attività didattica: descrizione del blog agli alunni; • Attività di ricerca e documentazione attraverso foto e video. • Produzione di semplici testi in L2. • Uso del computer per creare semplici presentazioni. Risultati attesi • Acquisire la consapevolezza della L2 e del computer come mezzi di comunicazione. • Acquisire nuove strutture linguistiche in L2 e nuove abilità nell’uso delle TIC. Interesse per le attività di scambio; conoscenza delle aree geografiche attinenti al progetto. Strumenti e metodologie Strumenti: laboratorio di informatica con connessione ad Internet, posta elettronica, programmi per la creazione di video, macchina fotografica digitale e videocamera. Metodologia: scambio sul twinblog di materiale illustrativo e descrittivo tra le scuole gemellate (su argomenti concordati con il partner e trattati in classe con gli allievi). Numero di ore dedicate all’attività didattica Per la produzione del materiale saranno utililzzate le ore di attività didattica. Per l’utilizzo della piattaforma si ipotizza un’ora settimanale quando necessaria. Prodotto finale da realizzare Realizzazione di elaborati multimediali, documentati sul twinspace. Trasferibilità del progetto, comunicazione dei risultati Integrazione delle fasi del progetto in percorsi didattici che riguardano contesti interdisciplinari. Monitoraggio e verifica finale 1) un monitoraggio intermedio riguardante gli esiti formativi del progetto (conoscenze acquisite e motivazione della classe) attraverso momenti di circle time e osservazioni sistematiche; 2) una verifica finale sui risultati del progetto in termini di efficacia (realizzazione di elaborati multimediali finali) e di efficienza attraverso il confronto delle esperienze con altri docenti. 39 SICUREZZA La Cultura nella sicurezza … e la sicurezza nella cultura Il Progetto, in rete, tende a sviluppare una cultura della sicurezza in tutte le componenti che gravitano intorno alla scuola: alunni, famiglie, personale docente ed A.T.A., EE.LL. Esso in particolare, volge all'acquisizione di atteggiamenti adeguati in merito alla salute e alla prevenzione dei rischi e mira, nello stesso tempo, allo sviluppo di una sensibilità riguardo la tutela e la salvaguardia dell'ambiente in generale. Le attività proposte infatti, saranno finalizzate alla sensibilizzazione verso la cura e la conoscenza degli spazi scolastici e dell'ambiente circostante, verso il rispetto delle regole di convivenza civile e la gestione della sicurezza propria e altrui. Affrontare il tema della sicurezza nella scuola, significa infatti offrire un ambiente favorevole e quanto più possibile sicuro e, soprattutto, investire sul futuro della comunità , educando e formando le nuove generazioni verso “ il rispetto della personalità collettiva ed individuale ed il miglioramento della qualità della vita” Finalità generali • Promuovere atteggiamenti volti alla prevenzione dei rischi e alla tutela della salute • Educare alla cittadinanza e alla legalità • Favorire la formazione di una corretta coscienza civica • Stimolare comportamenti che salvaguardino l'ambiente • Assumere comportamenti adeguati alle emergenze • Favorire l'interdisciplinarietà ABILITA’ COINVOLTE • Osservare e descrivere • Esprimere emozioni • Decodificare • Collaborare e partecipare • Agire in modo autonomo e responsabile Struttura del progetto Il progetto si articolerà in due parti: 1. una a carattere formativo-didattica , destinata agli alunni e a cura dei docenti 2. una con funzioni tecnico-organizzative e informative, riguardante il personale scolastico, a cura di docenti formati edelle Figure preposte 40 Per la realizzazione del progetto potrebbero essere previste collaborazioni con Enti Esterni quali: Polizia Municipale, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, ASL, Polizia e Carabinieri. Obiettivi educativo- didattici Le tematiche della sicurezza e della salute verranno collegate alle singole materie in maniera trasversale e coinvolgeranno i diversi ambiti disciplinari. L' Educazione Stradale∗ ∗, insieme ad altre forme di educazione come quella Alimentare o Ambientale indurranno verso il rispetto delle regole e il bene comune e costituiranno processi formativi essenziali per la convivenza civile e la cultura della salute e della prevenzione. Gli alunni, nei modi e nei tempi adeguati all'età, saranno portati ad assumersi responsabilità e a partecipare in modo costruttivo alla vita della comunità scolastica. Saranno previste due simulazioni di evacuazione degli edifici scolastici nel corso dell'anno : gli alunni di tutte le classi e sezioni verranno opportunamente addestrati dai propri insegnanti, all'assunzione di comportamenti adeguati allo scopo. Obiettivi specifici del progetto • Promuovere atteggiamenti volti alla prevenzione dei rischi e alla sicurezza in generale • Far acquisire le abilità necessarie per superare le situazioni di emergenza • Indurre verso comportamenti corretti e consapevoli dei pericoli • Promuovere la cultura della sicurezza attraverso l'acquisizione di stili di vita salubri • Affinare la sensibilità ecologica • Comprendere il significato delle regole nella convivenza civile Modalità e tempi di attuazione Ogni ordine di scuola sceglierà le modalità e gruppo-classe e all'età degli alunni. i percorsi da attuare in relazione al proprio I tempi di realizzazione verranno specificati a seconda delle attività proposte e affronteranno tematiche varie in relazione agli obiettivi specifici prima esposti ( dalla salvaguardia dell'ambiente, al rispetto delle regole stradali e scolastiche; dalla segnaletica di sicurezza, all'acquisizione di comportamenti adeguati per la prevenzione dei rischi in tutti gli ambienti, compreso quello domestico ) Documentazione e verifica Il monitoraggio e la verifica del percorso effettuato verterà essenzialmente su alcune delle seguenti modalità: • Rappresentazioni grafiche, fotografiche o filmate sui percorsi effettuati • Creazione di file multimediali • Partecipazione alle prove di evacuazione ( generale) • Redazione di relazioni finali da parte dei docenti sulle attività realizzate ∗Educazione stradale “ La scuola si adopera affinché i linguaggi corporei, sonori e visuali più accessibili ai bambini vengano accolti ed usati il più consapevolmente e correttamente 41 possibile, al fine di avviarli tempestivamente ad una fruizione critica dei messaggi diretti ed indiretti dai quali sono continuamente investiti.” A queste considerazioni degli Orientamenti possiamo collegare l’educazione stradale poiché il Decreto legge n. 285 del 30 Aprile 1992 “ Il nuovo codice della strada” prevede all’art. 230 che siano svolti programmi di educazione stradale come attività obbligatoria nelle scuole di ogni ordine e grado. In questa prospettiva l’educazione stradale acquista una funzione importante nella scuola dell’infanzia: sviluppa la sicurezza nei bambini nei riguardi della strada, aiutandoli a conoscerne le regole, e sollecita la conoscenza dei linguaggi non verbali, tipici dei segnali stradali, che hanno una “rilevanza educativa” considerevole, inoltre, promuove tutti quei comportamenti che favoriscono la convivenza civile. La strada, infatti, è un ambiente caratterizzato dalla complessità e dalla pluralità dei fenomeni, organizzato secondo regole di comportamento che vanno rispettate per la salvaguardia e la sicurezza di tutti. Le sue “regole” sono indicate da messaggi in codice ( i segnali stradali, i colori del semaforo, i movimenti del vigile, le strisce sulla strada….) che devono essere compresi e padroneggiati per un uso corretto degli spazi comuni. Ecco che l’attuazione del progetto di Ed. Stradale nella Scuola nasce dalla consapevolezza che già nella primissima età si consolidano comportamenti corretti per cui non il rispetto delle regole per paura della punizione, ma la consapevolezza che rispettare le regole è utile per sé e per gli altri. OBIETTIVI GENERALI • • Sensibilizzare il bambino ad un comportamento corretto per strada. Conoscere le regole fondamentali del codice stradale. TEMPI Il progetto verrà attuato nell’arco dell’anno scolastico. METODOLOGIA La modalità di attuazione del progetto consiste nel distribuire le varie attività lungo tutto l’anno scolastico in collegamento con altre unità di apprendimento. Si fa presente che alcune proposte operative ed obiettivi saranno comuni. SPAZI Interni: classe/ giardino MEZZI E STRUMENTI Macchina fotografica Lavagna luminosa Tv Videoregistratore Libri Cartelli stradali Giochi Materiali vari OBIETTIVI FORMATIVI • Riconoscere attraverso la motricità, alcuni concetti topologici fondamentali (prima/dopo, avanti/indietro,in alto/in basso, dentro/fuori, primo/ultimo, destra/sinistra). • Compiere discriminazioni a livello senso-percettivo. • Esplorare lo spazio a disposizione in modo guidato da soli e in gruppo, in base a suoni, rumori, musica, indicazioni. • Fare un percorso simulato nel rispetto delle regole. 42 • • • • • • • • • • Riconoscere e rispettare le regole della sicurezza stradale. Conoscere e discriminare la segnaletica orizzontale e verticale. Scoprire la relazione colore/significato nel semaforo. Riconoscere e discriminare i rumori della strada. Osservare e rilevare comportamenti scorretti. Percepire il senso del pericolo. Formulare e sperimentare ipotesi e imparare a verificarle. Conoscere la figura del vigile e suscitare curiosità ed interesse per gli argomenti proposti. Riconoscere e classificare i diversi mezzi di trasporto Classificare i segnali stradali. PROPOSTE DIDATTICHE • Collaborazione della Polizia Municipale del comune di Poggibonsi per l’osservazione della strada e dei segnali. • Rappresentazione grafica delle esperienze vissute • Esercizi di simulazione e interpretazione dei vari ruoli assunti sulla strada dal pedone, dal ciclista, dal vigile. • Realizzazione con materiale vario di cartelli stradali. • Racconti e drammatizzazioni. • Utilizzo di materiale audiovisivo o multimediale. • Incontro con il vigile urbano a scuola ( iniziativa prevista solo per i bambini delle classi quinte). • Attività e giochi con il vigile e le insegnanti. • Conoscenza degli oggetti del vigile. • Utilizzo di immagini libri e foto per la conoscenza dei più comuni mezzi di trasporto. . . 43 LABORATORI FACOLTATIVO- OPZIONALI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Per l’a.s. 2010/2011 nello specifico vengono realizzate le seguenti attività: SCUOLA PRIMARIA “G. PIERACCINI” CLASSI PRIME La 1A in due ore di laboratorio svolgerà il progetto “Un libro per amico”; la 1B svilupperà il progetto “E-twinning” e il progetto “C’era una volta il Novecento”; le prime C,D,E in due ore svolgeranno il progetto “Un libro per amico”, nella terza ora il progetto di educazione ambientale “Bio+Eco=Logico”. CLASSI SECONDE La 2A in due ore di laboratorio svolgerà il progetto “Un libro per amico”; la 2B svolgerà i progetti “Un libro per amico” e “La natura intorno a noi” per un’ora settimanale ciascuno; le seconde C,D,E svolgeranno il progetto “Un libro per amico” per due ore ed il progetto di educazione scientifica “La natura intorno a noi” per un’ora settimanale. CLASSI TERZE Le classi terze A e B in un’ora di laboratorio svolgeranno il progetto di carattere scientifico: “Insegnare scienze sperimentali”, nella seconda ora verrà sviluppato il progetto sulla lettura “Un libro per amico”; la classe 3C svilupperà i progetti “Un libro per amico” ed “E-twinning” per un’ora settimanale alternativamente, la seconda ora sarà dedicata al progetto di educazione ambientale “Bio+Eco=Logico”; la 3D dedicherà un’ora al progetto “E-twinning”, un’ora al progetto “Un libro per amico” e un’ora al progetto di educazione ambientale “Bio+Eco=Logico”; le classi terza E e F svilupperanno i progetti “Un libro per amico”, “E-twinning” ed il progetto di Astonomia “Universo…mito, arte, scienza” per un’ora settimanale ciascuno. CLASSI QUARTE Le classi 4A e 4B svolgeranno per un’ora settimanale il progetto “Un libro per amico” e per un’ora il progetto di carattere scientifico “Insegnare scienze sperimentali”; le classi 4C, 4D, 4E svolgeranno in un’ora il progetto “Un libro per amico” , per due ore il progetto “Insegnare scienze sperimentali”. CLASSI QUINTE Le classi 5A, 5B svolgeranno attività di carattere scientifico legate al progetto “Insegnare scienze sperimentali” per due ore settimanali; le classi 5C,5D svolgeranno in un’ora il progetto “Un libro per amico”, per due ore il progetto “Insegnare scienze sperimentali”, la classe 5E svolgerà in un’ora il progetto “C’era una volta il 900”, per due ore il progetto “Insegnare scienze sperimentali”. SCUOLA PRIMARIA “C. BERNABEI” Le classi a tempo pieno svilupperanno i progetti con la seguente organizzazione: 1 ora : progetto “Un libro per amico” 2 ore: progetto di educazione interculturale “Una voce a…”, le attività legate al progetto saranno svolte a classi aperte, con didattica laboratoriale ed in continuità con la scuola dell’infanzia. Le classi a tempo breve hanno due ore di laboratorio facoltativo/opzionale in cui svolgono il progetto di educazione interculturale “Una voce a…”, le attività legate al progetto saranno svolte a classi aperte, con didattica laboratoriale ed in continuità con la scuola dell’infanzia. 44 FUNZIONIGRAMMA Anno scolastico 2010/2011 Attraverso l’organigramma predisposto, le figure di riferimento, componenti lo Staff di direzione, curano la comunicazione, i rapporti, le relazioni tra tutto il personale della scuola, gli alunni e le loro famiglie, nonché la predisposizione dei momenti di incontro e raccordo. Vi sono inoltre i Responsabili dei laboratori dei vari Plessi: - Laboratorio informatica: Scuola Primaria “G. Pieraccini” ins. Dani; Scuola Primaria “C. Bernabei” ins. Ferrante. - Laboratorio di Scienze Scuola Primaria “G. Pieraccini” : ins. Senesi - Laboratorio di musica Scuola Primaria “G. Pieraccini” : ins. Baldascino responsabili materiali musicali negli altri plessi il docente coordinatore di plesso - Palestra: Scuola Primaria “G. Pieraccini” ins. Serafini ; Scuola Primaria “C. Bernabei” ins. Comito responsabili materiali negli altri plessi il docente coordinatore di plesso. DIRIGENTE SCOLASTICO MARIA GRAZIA DI IASIO RESPONSABILI TERRITORIO Responsabile: Ins. Paola Cini SAPERI Responsabile: Ins. Loretta Borghi CITTADINANZA Responsabile: Ins. Antonella Benini REFERENTI - REFERENTE DSA Ins. Roberta Lorenzetti -AMBIENTE E SALUTE Ins. Elisabetta Brogini -INTERCULTURA Ins. Silvia Galigani -VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE Ins. Ravenni Laura FUNZIONI STRUMENTALI -GESTIONE P.O.F. Ins. Claudia La Verde -SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI/MULTIME DIALITA’ Ins. Lucia Dani -CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA Ins. Antonella Benini - ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ins. Sandra Sancasciani - REFERENTE DISAGIO Ins. Andreina Sottile - RALLY MATEMATICA Ins. Luciana Giannozzi -INNOVAZIONE Ins. Giovanna Bucciarelli COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Ins. Concetta Maria Farruggio Ins. Paola Cini COORDINATORE DI PLESSO DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI AMMINISTRATIVI Dott. Giovanni Sangalli G. PIERACCINI Ins. Laura Conti C.BERNABEI Ins. Bruna Casassa INFANZIA CEDDA Ins. Daniela Mecacci INFANZIA BORGACCIO Ins. Anna Capobianco SEGRETERIA Bacci Claudia Cresti Cinzia Lapini Sabrina Pucci Stefania Coppi Tiziana INFANZIA STAGGIA Ins. Tiziana Aiazzi 45 Il Collegio dei docenti, presieduto dal Dirigente Scolastico e formato da tutti i docenti della scuola dell’infanzia e dalla scuola primaria identifica in coerenza con il P.O.F. le seguenyi Funzioni Strumentali con particolari compiti: AREA 1 GESTIONE P.O.F. Docente La Verde Claudia - Revisione ed aggiornamento del P.O.F - Monitoraggio del P.O.F - Progettazione e realizzazione della comunicazione P.O.F. alle famiglie -Partecipazione al gruppo di coordinamento (staff di presidenza e gruppo di lavoro) AREA 2 SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI (MULTIMEDIALITA’) Docente Dani Lucia - Aggiornamento del sito Internet - Consulenza ai docenti - Progetti europei - Partecipazione al gruppo di coordinamento (staff di presidenza e gruppo di lavoro) AREA 3 CONTINUITA’ DIDATTICA ED EDUCATIVA Docente Benini Antonella - Orientamento in ingresso e in uscita, - Rapporti tra i vari ordini di scuola, - Sviluppo progetti in continuità orizzontale e verticale, - Curricoli verticali, - Partecipazione al gruppo di coordinamento (staff di presidenza e gruppo di lavoro) AREA 3 ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Docente Sancasciani Sandra - Rilevazione dei bisogni e loro tabulazione - Stesura e coordinamento di un progetto di integrazione in accordo anche con gli enti esterni - Stesura e coordinamento di piani didattici ed operativi in accordo con i docenti - Verifica delle attività svolte - Gestione GLIC e GLIS - Partecipazione al gruppo di coordinamento (staff di presidenza e gruppo di lavoro) - Coordinamento attività di ricerca-azione classi terze - Coordinamento verifica ricerca-azione classi prime e seconde - Collaborazione con Università, Ente Locale, altre scuole per la stesura del curricolo agito - Partecipazione al gruppo di coordinamento (staff di presidenza e gruppo di lavoro) AREA 4 INNOVAZIONE Docente Bucciarelli Giovanna 46 Il Collegio dei docenti al suo interno si è articolato in: - GRUPPI DI LAVORO - DIPARTIMENTI - COMMISSIONE ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI, che si riunisce secondo le necessità GRUPPI DI LAVORO COMPITI INSEGNANTI 1-revisione ed integrazione del P.O.F, Carta dei servizi, Regolamento d’Istituto • Benini 2-predisposizione di appositi strumenti per l’analisi del • Borghi contesto e la rilevazione dei bisogni • Cini 3-supporto alla realizzazione delle attività del piano • Farruggio 4-predisposizione di apposite procedure e strumenti per il P.O.F. controllo dei livelli di coerenza della progettazione curricolare con l’impianto complessivo del P.O.F. 5-predisposizione e somministrazione di strumenti per l’autoanalisi d’Istituto 6-raccolta e tabulazione dei dati raccolti 7- diffusione dei risultati 8-predisposizione di un format di progetto GRUPPO INTERNO: • Calugi 1-predisposizione di appositi strumenti per la rilevazione dei CONTINUITA’ bisogni • Capobianco 2-collaborazione all’organizzazione di attività • Cerri espressive,comunicative e sportive • Coccetti 3-promozione e pianificazione di attività di continuità e • Rossi orientamento • Vecchierelli • Tanganelli • Tanzini • Iasevoli • Pasqualetti • Comito • Ravenni P. • Farneti • Gallipoli • Sancasciani GRUPPO H RICERCA AZIONE PER IL CURRICOLO in collaborazione con l’Università degli studi di Firenze, facoltà di Scienze della Formazione GRUPPO ISTITUZIONALE: • Benini • La Verde • Pasqualetti • Rilevazione alunni problematici; • Docenti di • gestione della comunicazione Scuola- Famiglia- ASL. sostegno • Cura della documentazione (P.E.I……) • Docenti di • Monitoraggio classe • Bucciarelli Sperimentazione di un curricolo per le classi terze • Carlino • La Commare • Sottile • Bellucci • Pirrone 47 RICERCA AZIONE Predisposizione di un curricolo verticale PIANO NAZIONALE di scienze naturali a partire alle scuole dell’infanzia I.S.S. in collaborazione con l’URS per la Toscana ed in Rete di scuole • • • • • • • • • • • • RICERCA AZIONE PROGETTO NAZIONALE “MUSICA 2020” • • • • • • • • Bucciarelli Sottile Bruni Giannini Carlino Comito La Verde Renzi Senesi Tinti Lorenzetti La Commare Baldascino Bucciarelli Carlino Casassa Galigani Lenzerini Malzone Piritore • Mecacci • • • • • Di Martino Serafini Brogini Pasqualetti Ravenni Laura Predisposizione di un curricolo verticale di educazione musicale a partire dalla scuola dell’infanzia RICERCA AZIONE PER IL COORDINAMENTO DEL CURRICOLO VERTICALE A PARTIRE DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA COMPITI COMMISSIONE ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI Le competenze del gruppo di lavoro hanno carattere consultivo, gestionale e progettuale. La commissione: pianifica gli interventi di prima accoglienza tiene rapporti con le amministrazioni e le associazioni presenti sul territorio monitora e valuta il protocollo. COMPONENTI • • Dirigente Scolastico, personale ATA (un assistente amministrativo e un collaboratore scolastico alla porta), • referente per l'intercultura • docenti: Benini Bonavita Campanili Ferrante Ferruzzi Garofalo Giannozzi La Verde Sottile Tanzini 48 DIPARTIMENTI AREA LINGUISTICO/ ESPRESSIVA matematica AREA STORICO/ GEOGRAFICA INSEGNANTI Responsabili Italiano/ inglese arte immagine/ musica AREA MATEMATICO/ SCIENTIFICA COMPITI scienze Storia, geografia e cittadinanza 1. individuazione dei contenuti dei curricoli verticali ad integrazione del P.O.F. delle 2. ricerca potenzialità trasversali dei progetti legati al territorio 3. programmazione di interventi migliorativi sulla base delle criticità emerse 4. analisi dei regolamenti attuativi Iasevoli Filomena Lorenzetti Roberta Barucci Paola I Gruppi di ricerca-azione si riuniscono collegialmente o partecipano alle riunioni con i tutor d’aula e/o docenti che svolgono lezioni. Ogni riunione è verbalizzata e sottoscritta con firma dai presenti. I gruppi di lavoro si riuniscono collegialmente o per sottogruppi, suddividendosi i compiti da svolgere, ogni riunione è verbalizzata e sottoscritta con firma dei presenti. La Commissione ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI si riunisce nei casi di inserimento di alunni neoarrivati per progettare azioni comuni, per monitorare i progetti esistenti, per operare un raccordo tra la scuola e il territorio, per reperire risorse e materiali 49 SICUREZZA NELLA SCUOLA La scuola promuove lo sviluppo della cultura della sicurezza in tutte le componenti che gravitano intorno ad essa: alunni, famiglie, personale docente ed A.T.A. Per ogni plesso scolastico sono stati predisposti il Documento di Valutazione dei Rischi ed il Piano di Gestione delle Emergenze. Tutto il personale ne è informato. Il Dirigente Scolastico nella sua qualità di datore di lavoro è affiancato da un RSPP, nella figura dell’Ing. Marco Costantini, e dagli ASPP: Paola Barucci, Emanuela Dini, Stefania Pucci, Daniela Rubechini per il plesso “Pieraccini”, Stefania Cerri per la scuola dell’infanzia del Borgaccio, Daniela Mecacci per la scuola dell’infanzia di Cedda, Bruna Casassa per la scuola primaria “Bernabei”, Maristella Carnemolla per la scuola dell’infanzia di Staggia Senese. Vi sono inoltre i preposti, sulla base del T.U.81/2009 vengono definiti come “ …persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa”. In ogni Plesso è istituita una squadra di emergenza sia con addetti antincendio che con addetti al Primo soccorso. Vi è quindi un Responsabile della Sicurezza per ogni Plesso, il quale si incarica di effettuare i controlli previsti dal Registro antincendio,coadiuvato da un Collaboratore scolastico (nella Scuola Primaria “G. Pieraccini”, tenuto conto delle dimensioni del plesso è incaricato anche un secondo docente), in modo da controllare se nella scuola esistono fattori di rischio e da darne immediata informazione agli ASPP, ai preposti ed al datore di lavoro (DS). Gli ASPP sono stati appositamente formati. Gli insegnanti, sensibilizzati alla responsabilità sulla sicurezza sul luogo di lavoro, svolgono opera di informazione/formazione sulla sicurezza con gli alunni e con le famiglie. Periodicamente vengono svolte prove di evacuazione degli edifici (almeno due ogni anno scolastico). RESPONSABILI SICUREZZA PLESSI Emanuela Dini PIERACCINI Bruna Casassa BERNABEI Marcella Giuntini INFANZIA STAGGIA Daniela Mecacci INFANZIA CEDDA Stefania Cerri INFANZIA BORGACCIO 50 PERSONALE A.T.A. UFFICIO AMMINISTRATIVO L’ufficio di segreteria si trova nella sede principale. Si occupa della gestione dei fondi del P.O.F. e d’Istituto e dello stato giuridico ed economico del personale docente e ATA (Amministrativo Tecnico Ausiliario) E’ a disposizione dell’utenza per fornire informazioni sul funzionamento delle scuole e per rilasciare certificati ed attestati. L’orario di apertura al pubblico è il seguente: LUNEDI’……………....……..…11,00/13,00 MARTEDI’……………………….. 8.00/10.00 MERCOLEDI’………....…….… 11.00/13.00 GIOVEDI’………………..…....… 8.00/10.00 VENERDI’…………………..……11.00/13.00 e 16,00/17,30 e 16,00/17,30 Nell’ufficio amministrativo presta servizio il seguente personale: Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi SANGALLI Giovanni Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi amministrativo-contabili, ne cura l’organizzazione e organizza il personale amministrativo e ausiliario Assistenti Amministrative BACCI Claudia AMMINISTRAZIONE PUCCI Stefania COPPI Tiziana DIDATTICA CRESTI Cinzia LAPINI Sabrina PERSONALE Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi riceve solo su appuntamento. 51 COLLABORATORI SCOLASTICI Del personale ATA fanno parte anche i collaboratori scolastici, che svolgono la loro attività nell’ambito dei compiti stabiliti dal Contratto Nazionale del comparto scuola. In particolare: - compiti di accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche, durante la ricreazione, per brevi assenze dei docenti, durante le uscite didattiche; - vigilanza sugli alunni e assistenza durante il pasto nelle mense scolastiche; - collaborazione con i docenti; - ausilio materiale agli alunni portatori dei handicap. Nel nostro Circolo prestano servizio 18 collaboratori scolastici così suddivisi nei vari plessi: Scuola dell’Infanzia Via Borgaccio Scuola dell’Infanzia Cedda 2 2 Scuola dell’Infanzia Staggia Senese 2 Scuola Primaria “G. Pieraccini” Scuola Primaria “C. Bernabei” 10/9 2/3 Tenuto conto delle esigenze di servizio e del budget per le supplenze, ai collaboratori scolastici potrà essere richiesto di effettuare il loro servizio in altra sede ed in altra turnazione 52 PIANO ANNUALE FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO Il Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione, sulla base dell’art. 66 del CCNL 29 novembre 2007, deve essere coerente con gli obiettivi e con i tempi del POF. Il Piano si articola in iniziative: promosse prioritariamente dall’Amministrazione progettate dalla scuola autonomamente o consorziata in rete, anche in collaborazione con l’Università, le Associazioni professionali qualificate, gli Istituti di Ricerca e gli Enti culturali e scientifici accreditati. DOCENTI A) INIZIATIVE PROMOSSE DALL’ISTITUZIONE SCOLASTICA 1) Supporto ai processi di riforma - Indicazioni per il curricolo ( dott.ssa Margherita Bellandi) 2) Formazione/autoformazione disciplinare (Italiano-Matematica) 3) Formazione utilizzo TIC nel laboratorio di scienze 4) Sicurezza D.Lgs 81/2008 B) INIZIATIVE DELLA RETE SCUOLE DELLA VALDELSA 1) Formazione Piano Nazionale ISS. 2) Formazione Rete per le istituzioni scolastiche e gli Enti per la sicurezza per la provincia di Siena 3) Formazione Rete “Insieme per costruire il Piano di Gestione delle Diversità” Italiano L2 e discipline. 4) Formazione Italiano L2 (Centro Interculturale Empolese Valdelsa) 5) Formazione Progetto “Genitori e genitorialità” C) INIZIATIVE PROMOSSE DA AMMINISTRAZIONE, EE.LL., UNIVERSITÀ, ENTI CULTURALI E SCIENTIFICI, SINDACATI, ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI 1) 2) 3) 4) 5) 6) Formazione iniziale per docenti e personale ATA neoassunto. Formazione per l’utilizzo delle LIM. Formazione Lingua Inglese. Formazione sull’Educazione Ambientale (ASTRA). Formazione Scuola Pubblica di Musica – Progetto ZERODIECI. Formazione storico-artistica (Museo del Bambino di Siena, Associazione Archeoval Poggibonsi). 7) Formazione Musica 2020. 8) Formazione Rete per le istituzioni scolastiche e gli Enti per la sicurezza per la provincia di Siena. D) CORSI DI FORMAZIONE DISCIPLINARI LIBERAMENTE SCELTI DAI SINGOLI DOCENTI, SENZA ONERI PER L’ISTITUZIONE SCOLASTICA. L’avvenuta partecipazione alle iniziative di aggiornamento espressamente autorizzate verrà documentata nelle modalità sottoelencate: 53 a) per le iniziative promosse direttamente dal Collegio mediante firma sul foglio di presenza; b) per la partecipazione ad iniziative esterne con attestato di partecipazione rilasciato dall’Istituzione o dall’Ente organizzatore. In ogni caso chiunque partecipi ad attività formative esterne all’Istituto dovrà presentare relazione scritta al D.S. e mettere a disposizione dei colleghi il materiale prodotto o distribuito in sede di corso e/o relazionare al Collegio dei Docenti. 54