direzione didattica 2° circolo poggibonsi piano dell

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direzione didattica 2° circolo poggibonsi piano dell
DIREZIONE DIDATTICA
2° CIRCOLO POGGIBONSI
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
a.s. 2010/2011
“Bisogna puntare alla costruzione di menti ben fatte, atte a
organizzare le conoscenze così da evitare la loro sterile
accumulazione”.(E. Morin)
PROGETTUALITA’
La nostra istituzione scolastica, consapevole della grande responsabilità che deriva
dall’accogliere ed accompagnare i bambini ed i ragazzi nel loro processo di crescita culturale,
attraverso la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle attività
è impegnata:
•
in una costante ed assidua ricerca psicopedagogica per migliorare le strategie educative
e didattiche che consentano di assicurare a ciascuno il successo formativo;
•
in un lavoro di rete con le realtà socio educative del territorio al fine di promuovere una
collaborazione sinergica finalizzata a prevenire il disagio nonché a consentire esperienze
varie e diversificate;
•
in una organizzazione del lavoro all'interno dell'istituto che consenta di affrontare la
complessità gestionale con un sistema di responsabilità diffusa e partecipata;
•
in una stretta collaborazione con le famiglie perché tutti gli adulti diventino punti di
riferimento per i bambini ed i ragazzi, pur nella specificità dei ruoli.
La progettualità è il risultato del processo di ricerca azione e si esplica in ambito curricolare ed
extracurricolare. Per l’ anno scolastico 2010/2011 si è proceduto con l’aggregazione in tre
Domini Progettuali:
1. TERRITORIO, attraverso l’attivazione di percorsi didattici che permettano la
conoscenza e il rispetto del territorio, del suo patrimonio storico, ambientale e
culturale.
2. SAPERI, attraverso l’attivazione di percorsi didattici che promuovano l’attitudine
al pensiero riflessivo e creativo attraverso linguaggi diversi.
3. CITTADINANZA, attraverso l’attivazione di percorsi didattici che promuovano la
partecipazione responsabile, come persona e cittadino, alla vita sociale e
culturale nella difesa dell’identità personale e nella comprensione dei valori
dell’inclusione e dell’integrazione
DOMINIO
PROGETTUALE
AMBITO
1) AMBIENTE
PROGETTI A.S.
2010/2011
“BIO+ECO=LOGICO”
VALENZA
FORMATIVA
INTERDISCIPLINARE
TERRITORIO
SAPERI
2) CONTESTO
“POGGIBONSI
(LA INTERDISCIPLINARE
CITTA’ IN CUI VIVO)
A) LINGUAGGI
“CONOSCO,
INTERDISCIPLINARE
COMPRENDO E ANIMO I
LINGUAGGI”
B) MUSICA
“MUSICANDO”
SOVRADISCIPLINARE
C) MATEMATICA
MATEMATICAMENTE
(RALLY TRANSALPINO)
MULTIDISCIPLINARE
D) SCIENZE
DAL CIELO ALLA TERRA MULTIDISCIPLINARE
1)Insegnare
Scienze
Sperimentali
2)Universo…mito, arte,
scienza”
MULTIDISCIPLINARE
PER STAR BENE
E) CORPO
MOVIMENTO
SPORT
1) ORIENTAMENTO
“ORA PER IL FUTURO”
SOVRADISCIPLINARE
CITTADINANZA
2) CITTADINANZA
DI GENERE
Abbattiamo gli stereotipi SOVRADISCIPLINARE
di genere partendo dalle
scuole
3) INTERCULTURA
“IO + TU = NOI”
a) Una voce a…
b) Mondofesta
c) Welcome
SOVRADISCIPLINARE
MULTISCIPLINARE
MULTISCIPLINARE
4) MEMORIA
COLLETTIVA
“C’ERA UNA VOLTA IL SOVRADISCIPLINARE
NOVECENTO”
5) E-TWINNING
“E- TWINNING”
6) SICUREZZA
1) LA CULTURA NELLA SOVRADISCIPLINARE
SICUREZZA .. E LA
SICUREZZA
NELLA
CULTURA
2)
EDUCAZIONE
STRADALE
MULTISCIPLINARE
Tutte le attività ed i progetti devono avere la loro redazione esplicativa, secondo il modello
dato.
Alla termine del progetto, i docenti dovranno produrre un monitoraggio con relative riflessioni
sui risultati raggiunti dai singoli alunni, un prodotto finale ed una relazione descrittiva del
percorso fatto. Solo in tal modo i docenti possano accedere al pagamento delle ore aggiuntive
di insegnamento ed alle ore funzionali di insegnamento da retribuire con il FIS.
I sottoprogetti, nella loro redazione esplicativa per singoli gruppi e/o gruppi classe, sono
esplicati dai docenti nelle assemblee di classe.
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DOMINIO PROGETTUALE “TERRITORIO”
AMBIENTE
Progetto “Bio + Eco = Logico”
Dobbiamo inscrivere in noi una coscienza ecologica.
Il conoscere il nostro legame consustanziale con la biosfera
ci porta ad abbandonare il sogno prometeico
del dominio dell'universo per alimentare,
al contrario,
l'aspirazione alla convivialità sulla Terra.
Edgar Morin
Destinatari del progetto: sezioni Scuola dell’Infanzia e classi Scuola Primaria
Partners coinvolti: Ente Locale; ASL 7; Senambiente; Guardia Forestale; Arcipesca; Coop,
ASTRA.
Descrizione del progetto e sua finalità
Il progetto è un percorso interdisciplinare volto ad aiutare gli alunni ad acquisire le conoscenze
e le competenze utili a diventare cittadini in grado di adottare uno stile di vita che salvaguardi
l'ambiente e, in conseguenza, la propria persona e si inserisce funzionalmente nel percorso di
Cittadinanza.
La finalità è quella di promuovere l’acquisizione da parte degli alunni non solo di conoscenze,
ma di valori e atteggiamenti quali la partecipazione, il senso di comunità, il rispetto del
territorio, di se stessi e degli altri e quindi
favorire l’acquisizione e lo sviluppo di una coscienza ecologica da parte degli alunni attraverso
esperienze concrete diversificate e significative, che diano a ciascuno il senso dell’importanza
dell’azione di ciascuno sull’ambiente.
Il progetto si propone di:
• sensibilizzare gli alunni rispetto alle tematiche della tutela dell'ambiente attraverso una
attività multiforme a livello conoscitivo e operativo;
• cogliere le reciproche relazioni (alunni-ambiente-salute);
• aiutare gli alunni a vivere bene nel loro ambiente.
Gli alunni saranno sollecitati a:
• rapportarsi all’ambiente che li circonda;
• individuare problemi ambientali da affrontare;
• individuare possibili progetti di intervento;
• sviluppare abitudini alimentari e di gioco rispettose di se stessi e dell’ambiente che li
circonda.
Verranno inoltre consolidate le attività avviate negli anni precedenti:
• raccolta differenziata della carta in aula;
• raccolta differenziata dei rifiuti organici della mensa.
Una particolare attenzione verrà rivolta, a livello anche di progettazione, agli spazi verdi
intorno agli edifici scolastici e/o del paese, quali ambienti deputati al gioco ed alla
socializzazione.
Verrà inoltre intensificata l’attività di sensibilizzazione delle famiglie e dei cittadini sulla raccolta
differenziata attraverso proposte e iniziative degli alunni.
Obiettivi specifici
- Esplorare gli elementi tipici di un ambiente naturale ed umano, inteso come sistema
ecologico.
- Comprendere l’importanza del necessario intervento dell’uomo sul proprio ambiente di vita,
avvalendosi di diverse forme di documentazione.
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-
-
Rispettare le bellezze naturali ed artistiche.
Curare e progettare aspetti della manutenzione di giardini.
Visitare le principali istituzioni pubbliche che si occupano dell’ambiente e collegarsi per
quanto possibile con la loro attività.
Individuare un problema ambientale (dalla salvaguardia di un monumento alla
conservazione di un fiume ecc…), analizzarlo ed elaborare semplici ma efficaci proposte di
soluzione.
Individuare forme di risparmio dell’energia e delle risorse idriche.
Praticare forme di riutilizzo e riciclaggio dei materiali.
Comprendere che l’uomo si deve confrontare con i limiti della salute ed elaborarli,
integrandoli nella propria personalità.
Attivare comportamenti di prevenzione adeguati ai fini della salute nel suo complesso,
nelle diverse situazioni di vita.
Riconoscere le esigenze del proprio corpo e individuare l’alimentazione più adeguata alla
propria crescita
Individuare le modalità di consumo degli alimenti che meglio ne preservano il valore
nutritivo
Discipline scolastiche interessate
Le discipline vengono coinvolte nel progetto come linguaggi specifici per leggere la complessità
dell’ambiente. Pertanto sono considerate non in maniera atomizzara, ma reticolare.
Principali tematiche/argomenti che saranno approfonditi
Le tematiche su cui si focalizzeranno le attività riguarderanno la tutela dell’ambiente e la
salvaguardia degli ecosistemi; la raccolta differenziata finalizzata al riciclo dei materiali di
scarto; la corretta educazione alimentare ed il consumo consapevole.
Fasi di realizzazione
Interventi di esperti per lezioni propedeutiche finalizzate a :
• Conoscenza dei materiali di cui sono costituiti e loro caratteristiche
• Classificazione dei rifiuti
• Conoscenza dei materiali e delle intrinseche possibilità di recupero, riutilizzo e riciclo per
produrre nuovi oggetti
• Informazioni e suggerimenti per una corretta raccolta differenziata
Dibattiti con gli alunni per:
• Ricercare e poi sperimentare la possibilità di ridurre la quantità di rifiuti attraverso la
rivalutazione delle abitudini quotidiane
• Stimolare l’attenzione verso i prodotti che riducono l’impatto negativo sull’ambiente
(ecoetichette)
Azioni dirette:
• “chiudere il cerchio” comportandosi come la natura attraverso il riciclaggio della carta e la
produzione di composter
• laboratori operativi e manipolativi: utilizzo di materiali di rifiuto per la produzione di
immagini, di oggetti, di giocattoli, di sussidi
• drammatizzazioni
• uscite didattiche e visite guidate
Risultati attesi:
• Pensare per relazioni per comprendere la natura sistemica del mondo
• Riconoscere criticamente la diversità nelle forme in cui si manifesta come un valore e una
risorsa da proteggere (biodiversità, diversità culturale …)
• Divenire consapevoli che le scelte e le azioni individuali e collettive comportano
conseguenze non solo sul presente ma anche sul futuro e assumere comportamenti
coerenti, cioè individuare e sperimentare strategie per un vivere sostenibile
• Sviluppare qualità personali quali l’autonomia, il senso di responsabilità / spirito di
iniziativa, la collaborazione/solidarietà, il senso critico e le capacità creative
• Porsi correttamente nei confronti dell'ambiente in materia di raccolta differenziata dei rifiuti
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•
e del riciclaggio degli stessi
Avere un atteggiamento consapevole e positivo verso il cibo e gli alimenti, che consenta
agli alunni di capire, di scegliere, di trovare la propria strada e il proprio benessere a tavola
L’insieme di queste qualità, complementari tra loro e in reciproca interazione, consente
alla persona di costruire in modo dinamico una propria relazione con l’ambiente,
coerente rispetto ad una visione sistemica della realtà e a una maggiore
consapevolezza degli effetti del proprio agire, due elementi indispensabili per la
definizione di un rapporto sostenibile con l’ambiente e con se stessi.
Strumenti e metodologie
Le metodologie utilizzabili nel progetto sono vari e diversificati, e cercano di attivare modalità
di lavoro dinamiche, operative. Ci riferiamo in particolare a :
• la rilevazione delle rappresentazioni mentali dei ragazzi: brainstorming, icebreaker,
questionari costituiscono un avvio "caldo" e interattivo per far nascere la motivazione e
il coinvolgimento, attraverso la somministrazione di questionari;
• la ricerca sul campo: entrare nell’ambiente per percepirlo, esplorarlo, raccogliere dati,
modificarlo, attraverso mappe concettuali costruite a priori ed a posteriori;
• il problem solving: problematizzazioni, formulazione di ipotesi, ricerca di soluzioni
• i diagrammi di flusso: individuazione di aspetti positivi e negativi in relazione a un
contesto/tema/problema, attraverso la compilazione di relazioni, forme di autobiografia;
• le discussioni, le domande aperte, i giochi di ruolo e di simulazione, le attività artisticoespressive, attraverso letture di testi, analisi di documenti e fotografie;
• la realizzazione di interviste, questionari, tabulazione dati e loro interpretazione ricerca
– azione, formalizzata utilizzando supporti tecnologici.
La metodologia utilizzata è quindi quella della didattica laboratoriale con un approccio
interdisciplinare, in un processo di insegnamento-apprendimento che faccia interagire la
dimensione socioaffettiva con la dimensione cognitiva.
Numero di ore dedicate all'attività didattica
Le attività verranno realizzate utilizzando sia ore di didattica disciplinare che ore destinate alle
attività laboratoriali.
Verifica
La rilevazione dell’incidenza formativa delle attività sui singoli alunni e sul gruppo verrà
rilevata:
a) per quanto riguarda la dimensione dell’apprendimento attraverso la somministrazione di
prove strutturate (all’interno del percorso disciplinare);
b) per quanto concerne la ricaduta sul piano formativo attraverso osservazioni
sistematiche sulla motivazione, il coinvolgimento e l’interesse degli alunni, la
valutazione degli aspetti relazionali, delle conoscenze possedute all’inizio del percorso,
durante il percorso e alla fine di esso.
Pubblicizzazione e socializzazione
Gli elaborati risultati del coinvolgimento degli alunni verranno socializzati all’interno di una
mostra organizzata in uno spazio da definire. Alla mostra verranno affiancate giornate di
incontro/dibattiti, tavole rotonde gestite da docenti ed esperti con la presenza dei genitori.
Trasferibilità
Il progetto si caratterizza come un’opportunità che il territorio e la scuola offrano agli alunni
per rendere i loro apprendimenti significativi. Così come definito potrà essere specializzato
negli anni successivi, considerando come nuclei progettuali gli aspetti che hanno più
interessato gli alunni (sicurezza, salute e legalità).
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Il progetto si circoscrive in:
•
“Un paese fatto di….rocce, sassi, calce, mattoni!”, Progetto di educazione ambientale
(in collaborazione con l’A.S.T.R.A.), Scuola Primaria “Bernabei”, classi 4A e 4B
•
“SCOPRI…AMO LA bioDIVeRsItA’”, Progetto di educazione ambientale (in collaborazione
con l’A.S.T.R.A.), Scuola Primaria “Bernabei”, classi 1A e 1B
•
“Cosa vuol dire Biodiversità”, Progetto di educazione ambientale (in collaborazione con
l’A.S.T.R.A.), scuola dell’infanzia di Staggia Senese
“Il prato intorno a noi” ”, Progetto di educazione ambientale (in collaborazione con
l’A.S.T.R.A.), scuola dell’infanzia Borgaccio
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•
• “Educazione al consumo consapevole” (in collaborazione con Unicoop Firenze),
Scuola dell’infanzia Borgaccio, sezz. B,C,D,
Scuola dell’infanzia di Staggia Senese, sezz.A,B,C,
classi seconde della scuola primaria “Pieraccini” e “Bernabei”
classi terze, quarte e quinte della scuola primaria “Bernabei”
•
Laboratorio di Educazione ambientale con riferimento alla fauna ittica ed alla pesca
(Provincia di Siena – PROECO), classi 2^D e 2^E Scuola Primaria “G. Pieraccini”
CONTESTO
Progetto “ Poggibonsi” (La città in cui vivo)
Destinatari del progetto: sezioni Scuola dell’Infanzia e classi Scuola Primaria
Descrizione del progetto e sua finalità
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Acquisire ed interpretare criticamente le informazioni.
Individuare e rappresentare fenomeni ed eventi cogliendo analogie e differenze.
Verbalizzare, formulare e verificare ipotesi.
Individuare le fonti e raccogliere dati.
Inserirsi in modo attivo e consapevole nella vita sociale del territorio di appartenenza.
Condividere le regole.
Valorizzare la comunità di appartenenza.
Utilizzare le opportunità e le risorse del territorio.
Sensibilizzare al patrimonio storico-archeologico e naturale.
Obiettivi specifici
• Comprendere, ricordare e riferire contenuti di testi orali e scritti riconoscendone la
funzione.
• Relazionare sull’ esperienza.
• Collocare nel tempo esperienze e fatti.
• Analizzare situazioni di concomitanza spaziale e di contemporaneità.
• Leggere ed interpretare le testimonianze del passato presenti sul territorio.
• Scoprire radici storiche nella realtà locale.
• Riconoscere gli elementi fisici e antropici di un paesaggio.
• Riconoscere le modificazioni più evidenti apportate dall’uomo sul territorio.
• Leggere e utilizzare le carte geografiche.
• Raccogliere, classificare, rappresentare dati.
• Utilizzare tecniche grafiche, pittoriche, manipolative.
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•
•
Utilizzare il materiale raccolto per produrre prodotti multimediali.
Cooperare all’interno di un gruppo.
Discipline scolastiche interessate
Il progetto coinvolgerà tutte le discipline in particolare quelle riguardanti l’ambito antropologico
ed espressivo.
Principali tematiche/argomenti che saranno approfonditi
Storia locale
Patrimonio artistico
Ambienti naturali
Contesto geografico-sociale di Poggibonsi
Risultati attesi
Riconoscere nell’ambiente in cui si vive gli elementi principali che lo caratterizzano.
Individuare il patrimonio artistico presente sul territorio.
Conoscere ed utilizzare i servizi presenti.
Strumenti e metodologie
Discussione, registrazione, analisi dei dati, consultazioni di fonti.
Problem solving
Numero di ore dedicate all'attività didattica
Le attività sono svolte per tutto l’anno scolastico. Il progetto si articola in fasi organizzate
secondo una programmazione temporale specifica adatta ad ogni classe.
Verifica
La rilevazione dell’incidenza formativa delle attività sui singoli alunni e sul gruppo verrà
rilevata:
a) per quanto riguarda la dimensione dell’apprendimento attraverso la somministrazione di
prove strutturate (all’interno del percorso disciplinare);
b) per quanto concerne la ricaduta sul piano formativo attraverso osservazioni
sistematiche sulla motivazione, il coinvolgimento e l’interesse degli alunni, la
valutazione degli aspetti relazionali, delle conoscenze possedute all’inizio del percorso,
durante il percorso e alla fine di esso
Produzione finale e socializzazione
Il percorso sarà rendicontato e validato attraverso la produzione e diffusione di rielaborazioni e
prodotti individuali e collettivi, socializzati nei momenti d’ incontro con le famiglie e il territorio.
Trasferibilità
I criteri di trasferibilità che sono sottesi al progetto sono riconducibili ad una dimensione
formativa di tipo reticolare:
• linguaggi trasversali
• autonomia personale
• conoscenza di sé
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DOMINIO PROGETTUALE “SAPERI”
LINGUAGGI
Progetto “Conosco, comprendo e “animo” i linguaggi ”
''A volte penso che il paradiso debba essere un continuo e infinito leggere''
Virginia Woolf
Destinatari del progetto: sezioni Scuola dell’Infanzia e classi Scuola Primaria
Partners coinvolti: Enti Locali: Comune di Poggibonsi e Provincia di Siena; Associazioni del
territorio (Valle del Sole, Centro ragazzi, Archeoval, Timbre, LaLut
Descrizione del progetto e sua finalità
L'apprendimento del leggere qualsivoglia linguaggio costituisce un momento necessario,
che serve a dischiudere lo sguardo su un orizzonte più ampio, non solo perché aggiunge nuovi
elementi a quelli che già possediamo, ma anche perché fa scorgere nuove e più articolate
relazioni tra gli elementi che già sono conosciuti, e dunque allena a pensare in modo
complesso
per
vedere
a
livelli
di
profondità
sempre
maggiori
la
realtà.
Questa capacità nella vita serve non solo a livello di capacità retorica (di parlare) o di capacità
cognitiva (di conoscere), ma anche per dominare la realtà e dunque per meglio agire su di
essa.
Gli alunni devono arrivare a conoscere le diverse pratiche della lettura, cioè l'esistenza e le
caratteristiche delle diverse forme e delle diverse finalità attraverso cui si pratica questa
attività, perché alla lettura è unanimemente riconosciuto dalle scienze dell'educazione e della
formazione un ampio “potenziale formativo”, in quanto essa è in grado di attivare nell'individuo
che la pratica un processo di crescita e di arricchimento personale.
Le finalità del progetto tengono presenti le COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA:
Acquisire ed interpretare l'informazione
- interpretare criticamente l'informazione
- costruire,
confrontare,
verbalizzare,
rappresentare, formulare ipotesi
Risolvere problemi
- costruire e verificare ipotesi
- individuare le fonti e raccogliere i dati
Collaborare e partecipare
- comprendere i diversi punti di vista,
valorizzando le proprie e le altrui capacità
Agire in modo autonomo e responsabile
- condividere le regole
Comunicare
-
Progettare
-
Imparare ad imparare
comprendere messaggi di tipo diverso
Rappresentare eventi utilizzando linguaggi
diversi
individuare l'argomento da approfondire
definire strategie d'azione
fare ipotesi
scegliere varie fonti
Obiettivi specifici
Esplorare materiali in vari linguaggi.
Leggere, comprendere e rielaborare linguaggi.
Utilizzare i vari linguaggi creando elaborati/prodotti, singolarmente e/o a gruppi.
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Nello specifico, riprendendo dai Campi di esperienza della Scuola dell’Infanzia:
•
Ascoltare, comprendere e riesprimere narrazioni lette o improvvisate di fiabe,
favole, storie, racconti e resoconti.
•
Riconoscere testi della letteratura per l’infanzia letti da adulti o visti attraverso mass
media (dal computer alla tv), e motivare gusti e preferenze.
•
Individuare, su di sé e per gli altri, le caratteristiche che differenziano gli atti
dell’ascoltare e del parlare, del leggere e dello scrivere, distinguendo tra segno della
parola, dell’immagine, del disegno e della scrittura, tra significante e significato.
•
Elaborare congetture e codici personali in ordine alla lingua scritta.
•
Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all’esperienza, individualmente
e in gruppo, con una varietà creativa di strumenti e materiali, “lasciando traccia” di sé.
•
Elaborare progetti propri o in collaborazione, da realizzare con continuità e
concretezza.
Dalle discipline della Scuola Primaria:
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Utilizzare il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva.
Osservare, descrivere e leggere testi di tipo diverso, ad esempio immagini statiche (quali
fotografie, manifesti, opere d’arte) e messaggi in movimento (quali spot, brevi filmati,
videoclip, ecc.).
Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio
visuale (linee, colori, forme, volume, spazio) e del linguaggio audiovisivo (piani, campi,
sequenze, struttura narrativa, movimento ecc.), individuando il loro significato espressivo.
Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un
argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere.
Comprendere testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago,
di studio, individuandone il senso globale e/o le informazioni principali.
Comprendere le informazioni essenziali di un’esposizione, di istruzioni per l’esecuzione di
compiti, di messaggi trasmessi dai media (annunci, bollettini...).
Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse tipologie di codici, le
sequenze narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati.
Descrivere tutto ciò che vede in un’opera d’arte, sia antica che moderna, dando spazio alle
proprie sensazioni, emozioni, riflessioni.
Sviluppare gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti
informazioni su un dato argomento utili per l'esposizione orale e la memorizzazione, la
risoluzioni di problemi, acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica e dalle opere
artistiche gli aspetti formali.
Ricavare da fonti di tipo diverso conoscenze semplici su momenti del passato, locali e non
Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e
consultare testi di genere diverso, manualistici e non.
Ricavare informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari,
fotografiche, artistico-letterarie).
Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino, basandosi su punti di riferimento fissi.
Produrre testi di vario tipo legati a scopi concreti (per utilità personale, per stabilire
rapporti interpersonali) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico e/o
familiare).
Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell'aula, di una
stanza della propria casa, del cortile della scuola, ecc.) e rappresentare percorsi esperiti
nello spazio circostante.
Analizzare fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche a diversa scala,
carte tematiche, grafici, immagini da satellite.
Utilizzare rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative per
ricavare informazioni.
Rielaborare e/o produrre creativamente testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare)
manipolandoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli, utilizzando le immagini
attraverso molteplici tecniche, di materiali e di strumenti diversificati (grafico-espressivi,
pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali) a livello individuale e/o di gruppo.
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•
•
•
•
•
•
Risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti a un unico ambito) mantenendo il
controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il procedimento
seguito
Sperimentare l’uso delle tecnologie della comunicazione audiovisiva per esprimere, con
codici visivi, sonori e verbali, sensazioni, emozioni e realizzare produzioni di vario tipo.
Elaborare semplici coreografie o sequenze di movimento utilizzando band musicali o
strutture ritmiche.
Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, racconti orali, disegni
Ricavare informazioni da documenti di diversa natura utili alla comprensione di un
fenomeno storico.
Distinguere, descrivere con le parole e rappresentare con disegni e schemi elementi del
mondo artificiale, cogliendone le differenze per forma, materiali, funzioni e saperli collocare
nel contesto d’uso riflettendo sui vantaggi che ne trae la persona che li utilizza.
Discipline scolastiche interessate
Le discipline vengono coinvolte nel progetto come linguaggi specifici per leggere la specificità e
la complessità dei testi. Pertanto sono considerate non in maniera atomizzata, ma reticolare.
Principali tematiche/argomenti che saranno approfonditi
Il testo come unità di comunicazione:
Fasi di
•
•
•
-
testo
testo
testo
testo
verbale
non verbale
multimediale
digitale
realizzazione
manipolazione dei testi
analisi dei testi
rielaborazione dei testi
Risultati attesi
- conoscenza delle diverse pratiche della lettura
- comprensione di messaggi di tipo diverso
- lettura di linguaggi diversi
- confronto di linguaggi
- rielaborazione di linguaggi diversi
- utilizzo di linguaggi diversi per creare elaborati e prodotti
- utilizzo di linguaggi diversi per comunicare ed esprimersi creativamente
Numero di ore dedicate all'attività didattica
Le attività verranno realizzate utilizzando sia ore di didattica disciplinare che ore destinate alle
attività laboratoriali.
Strumenti e metodologie
Didattica di tipo laboratoriale, giochi ed attività di gruppo, cooperative learning, circle time,
discussioni, conversazioni, drammatizzazioni, attività di ricerca di informazioni, utilizzo del pc,
esperienze sul territorio, utilizzo della biblioteca scolastica, collaborazione con biblioteche e
librerie per creare un rapporto consapevole tra scuola e territorio.
Verifica
La ricaduta sul piano formativo viene rilevata attraverso osservazioni sistematiche sulla
motivazione, il coinvolgimento e l’interesse degli alunni, attraverso la valutazione degli aspetti
relazionali, delle conoscenze possedute all’inizio del percorso, durante il percorso e alla fine di
esso e delle competenze acquisite.
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Pubblicazione e socializzazione
La diffusione e la comunicazione dei risultati del progetto prevede due momenti di attuazione:
1. Documentazione, che potrà essere trasferita alle famiglie attraverso coinvolgimento
diretto e indiretto.
2. Realizzazione di prodotti finali o manifestazioni aperte.
Trasferibilità
I criteri di trasferibilità che sono sottesi al progetto sono riconducibili ad una dimensione
formativa di tipo reticolare:
• linguaggi trasversali
• autonomia personale
• conoscenza di sé
Il progetto si circoscrive in:
•
“Un libro per amico”, progetto di lettura delle scuole primarie del circolo
•
“Amico libro”, progetto di lettura delle scuole dell’infanzia del circolo
•
Sezioni aperte: “Sperimento i linguaggi”, progetto delle scuole dell’infanzia del circolo
•
“Il bambino e la natura: acqua, aria, terra, fuoco, cielo”, progetto di carattere artistico
che svolgerà la sez. A della scuola dell’infanzia di Staggia Senese in collaborazione con
l’associazione “Stacciaburatta”
•
“Orientamento Lingue” per le classi quinte (docenti ISS Roncalli-Sarrocchi)
MUSICA
MUSICANDO
-Laboratorio operativo interdisciplinare(Mappa: linguaggio universale
multiculturaliltà
espressione della propria identità
personalizzazione
occasione di rapporto con l’altro
cittadinanza)
La Direzione Didattica 2° Circolo Poggibonsi è situata in una cittadina che, per la sua posizione
geografica (al centro fra importanti vie di comunicazione tra Siena e Firenze) e per i posti di
lavoro che offre sia nel settore industriale che terziario, è interessata da forti flussi migratori
che determinano un’evoluzione continua della realtà socio-culturale .La presenza di più culture
nel territorio caratterizza il contesto per una pregnante dimensione di multiculturalità, alla
quale la Scuola deve dare risposta.
Il primo flusso riguarda l’immigrazione interna che determina una forte presenza di famiglie
provenienti dal sud Italia; il secondo flusso riguarda l’immigrazione europea ed extraeuropea. I
cittadini stranieri residenti nel comune di Poggibonsi sono circa 2.500 (questo dato comprende
sia gli extracomunitari sia i cittadini stranieri provenienti dalla comunità europea).
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Nel 2° Circolo vi sono inoltre numerosi alunni in situazione di disagio e di handicap, che
evidenziano la necessità di promuovere e valorizzare opportunità di incontro,collaborazione e
partecipazione.
Del resto la diffusione dei massi-media, il loro uso spesso inconsapevole e la mancanza di
esperienze dirette (a favore di esperienze virtuali) determinano negli alunni scarsa motivazione
all’apprendimento e la conseguente non interiorizzazione all’apprendimento stesso.
Pertanto, nel quadro generale delle caratteristiche del 2° Circolo, emergono necessità quali:
-incrementare lo sviluppo e il rafforzamento della motivazione all’apprendimento;
-offrire una risposta ai bisogni dei bambini, che si vanno generalizzando nel nostro contesto
sociale :
a)livelli di attenzione all’ascolto molto labili
b)incertezza nella comunicazione personale
c)insicurezza nell’espressione di sé
d)livelli di autonomia da rinforzare.
Per questo la progettazione privilegiata è quella laboratoriale, all’interno della quale le attività
pratico-manipolative /ludico-espressive, consentono la destrutturazione e la ristrutturazione
delle esperienze.
La musica è sicuramente la forma di pensiero da considerare nell’azione/risposta ai bisogni
dell’alunno ed è il linguaggio che più facilmente può instaurare una relazione positiva tra i
alunni e adulti, in un processo di insegnamento-apprendimento che coniuga la dimensione
socio/affettiva con la dimensione cognitiva e relazionale.
Risorse
Il 2° Circolo, sensibile e attento alle potenzialità del linguaggio musicale, ha maturato una serie
di esperienze sonore significative realizzando attività integrate in un’ottica transdisciplinare e
finalizzate anche alla socializzazione con le famiglie ed il territorio.
Ogni plesso è dotato di uno spazio od un’aula per il laboratorio musicale attrezzati con un
corredo base di strumenti musicali didattici: strumentario Orff e pianoforte digitale e/o tastiera,
impianto stereo.
Nel 2° Circolo di Poggibonsi sono presenti docenti specializzati, con diploma di Conservatorio,
ed anche docenti con esperienze pluriennali nell’ambito musicale che quindi sono dotati di
competenze utili a supportare la progettazione e l’operatività.
Inoltre , ad integrazione e specializzazione dei percorsi progettati come ampliamento
dell’offerta formativa, possono essere previste collaborazioni con l’Ente Locale (Scuola
Pubblica di Musica), con associazioni o realtà musicali, anche per creare un rapporto
consapevole tra la scuola e il territorio.
Destinatari
Il Progetto “Crescendo.. in musica” coinvolge gli alunni della Scuola dell’Infanzia e della
Scuola Primaria nell’ottica di una ricerca-azione per un curricolo verticale di musica, tenuto
conto anche del fatto che la Scuola secondaria di I° grado di Poggibonsi ha ottenuto dall’anno
scolastico 2010/2011, la concessione per l’apertura di una sezione ad indirizzo musicale.
Fasi di attuazione
Il percorso si articola in fasi organizzate secondo una progressione temporale specifica ad
ogni ordine di scuola:
-Scuola dell'Infanzia.
-Scuola Primaria (classe prima )
-Scuola Primaria (classi seconda e terza )
-Scuola Primaria (classi quarta e quinta )
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SCUOLA DELL’INFANZIA
Si parte dall’esperienza del bambino nel mondo dei suoni e dei linguaggi non verbali,
considerato che ..”I bambini sono portati ad esprimere con immaginazione e creatività,le loro
emozioni e i loro pensieri…Lo sforzo di esplorare i materiali,di interpretare e creare sono
atteggiamenti che si manifestano nelle prime esperienze artistiche e che possono estendersi ed
appassionare ad altri apprendimenti.I bambini possono esprimersi in linguaggi differenti:con la
voce,il gesto, la drammatizzazione,i suoni,la musica, la manipolazione e la trasformazione dei
materiali più diversi, le esperienze grafico –pittoriche, i mass-media..La fruizione di questi
linguaggi educa al senso del bello,alla conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà.
strumenti di orientamento e di costruzione della realtà”. (Ind.Curricolo 2007)
Il laboratorio musicale
I laboratori
saranno strutturati in attività di ascolto-vocalità-produzione-interpretazione,
finalizzate alla maturazione globale ed armonica delle capacità musicali di ciascun individuo.
Attività di ascolto
-riconoscimento,discriminazione,classificazione,interpretazione di eventi sonori e/o di alcune
caratteristiche degli eventi percepiti.
-sperimentazione,combinazione-ascolto
attivo
di
testi
musicali(attenzione
–analisiinterpretazione verbale,grafica,motoria).
-improvvisazione,produzione di fatti sonori.
Attività vocali
-controllo ed utilizzo della voce in modo corretto nel parlato e nel cantato.
-esecuzione di canti adeguati all’età curando l’intonazione e la respirazione.
Attività di produzione sonora
-estrapolazione di ritmi da parole,filastrocche, proverbi,non sense..
-riproduzione di ritmi verbali con i suoni del corpo, degli oggetti, degli strumenti musicali
costruiti e strutturati.
-acquisizione e rinforzo di capacità ritmiche ed uso di cellule e schemi ritmici individualmente
e in gruppo.
-esplorazione/improvvisazione su strumenti melodici .
-invenzione,esecuzione di semplici linee melodiche.
Attività psico-motorie
-sperimentazione dell’espressività corporea seguendo ritmi,suoni,musiche.
-esecuzione di semplici danze in forma di gioco motorio.
-invenzione di semplici coreografie.
Questi percorsi,che possono essere utilizzati funzionalmente ai bambini in difficoltà (alunno
straniero, in disagio, con handicap) , sono propedeutici alle esperienze dei successivi periodi
didattici,nell'ottica di una verticalità curricolare.
SCUOLA PRIMARIA
Il percorso per la Scuola Primaria ( in continuità verticale con quello pianificato per la Scuola
dell’Infanzia) si realizza in diversi “ momenti laboratoriali”:
laboratorio di” coro e di vocalità espressiva “
●
esplorazione delle possibilità sonore della voce
●
controllo della respirazione
13
●
●
●
●
●
●
imitazione di eventi sonori e suoni
riproduzione di eventi sonori
invenzione di semplici linee melodiche
riproduzione di canti per imitazione
esecuzione di brani in forma di canone
esecuzione di brani a più voci.
laboratorio di ”costruzione ed uso di strumenti musicali”
esplorazione delle possibilità sonore degli oggetti
giochi di riconoscimento timbrico di oggetti e materiali di vario tipo
progettazione di oggetti
costruzione di strumenti musicali con materiali di recupero
sperimentazione e verifica della sonorità degli strumenti costruiti
utilizzo degli strumenti per accompagnare canti, giochi cantati
invenzione e produzione di sequenze ritmiche
invenzione e produzione di brani per sonorizzazioni.
laboratorio di “musica d’insieme”
• Esplorazioni delle sonorità degli strumenti ritmici , melodici,armonici dello strumentario
Orff.
• Uso corretto dei vari strumenti (impugnatura,modalità di produzione dei suoni..).
• Classificazione degli strumenti;improvvisazione,invenzione di testi con
diverse
combinazioni di strumenti e gruppi strumentali.
• Utilizzo del flauto dolce: giochi ed esercizi sull’emissione del suono e sulla respirazione
(durata, intensità)
• Conoscenza graduale delle posizioni delle note sul flauto dolce e della loro corrispondenza
grafica (inizio della notazione musicale su pentagramma).
• Esecuzione di melodie con due suoni, tre suoni e così via fino alla conoscenza di una più
ampia gamma sonora.
• Coinvolgimento di alunni di classe che studiano altri strumenti (al di fuori della Scuola
Primaria),per allargare la formazione del gruppo di musica d’insieme.
• Esecuzione di brani (anche per lettura) con lo strumentario ORFF, il flauto dolce e gli
strumenti disponibili.
• Scelta del repertorio e affidamento delle parti ai vari strumenti.
• Prove di musica di insieme a piccoli e/o grande gruppo.
laboratorio di” scrittura musicale : produzione di arrangiamenti e partiture”
• Utilizzo della voce in modo ritmico con l’ausilio di materiali verbali.
• Invenzione di ostinati ritmici da riprodurre con la voce utilizzandone le varie possibilità
sonore.
• Invenzione/esecuzione di ostinati ritmici , ritmico/melodici e/o a blocchi armonici
• Scrittura/lettura/ di brani ritmici, utilizzando segni non convenzionali, con strumenti
costruiti dagli alunni , con strumenti strutturati.
• Lettura /esecuzione di brani ritmici , scritti in notazione tradizionale, utilizzando strumenti
costruiti dagli alunni, strumenti dello strumentario Orff,i suoni del corpo.
• Introduzione del concetto di altezza del suono e riconoscimento di tale qualità.
• Scrittura o disegno delle altezze del suono.
• Invenzione, individuale e a piccoli gruppi, di sequenze ritmiche e di semplici linee
melodiche utilizzando sia segni convenzionali che non.
Verifiche
La rilevazione dell’incidenza formativa delle abilità acquisite verrà rilevata attraverso la
somministrazione di prove strutturate, per quanto riguarda le dimensioni di apprendimento
all’interno del percorso disciplinare.
Per quanto riguarda la ricaduta sul piano formativo verrà rilevata attraverso la rilettura critica
delle elaborazioni dell’alunno .
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Risultati attesi
Poiché il Progetto è una ricerca-azione,come previsto dalle Indicazioni per il Curricolo,i risultati
attesi vengono declinati tenuto conto che...”l'apprendimento della musica esplica
specifiche funzioni formative fra loro indipendenti: funzione cognitivo-culturale,linguisticocomunicativa,emotivo-affettiva,identitaria e interculturale,relazionale,critico-estetica...” e
concorre allo sviluppo cognitivo,emotivo e relazionale dell’alunno.
Documentazione
Il percorso sarà rendicontato e validato attraverso la produzione/diffusione di rielaborazioni e
prodotti individuali e collettivi,che saranno socializzati nei momenti di incontro con alunni di
altre classi, con le famiglie ed il territorio.
Trasferibilità
Dalle definizioni delle Indicazioni per il curricolo emergono chiaramente i criteri di trasferibilità
che sono sottesi al presente progetto e che sono riconducibili ad una dimensione formativa di
tipo reticolare:
-
conoscenza di sé
-
autonomia personale
-
linguaggi trasversali
Piano economico
Laboratori musicali svolti dalla Scuola Pubblica di Musica per coprire le sezioni/classi del 2°
Circolo nelle quali non operano i docenti esperti.
Curricolo musicale dalla scuola dell'infanzia verso la secondaria di 1° grado
A completamento del progetto Crescendo in Musica,
-
sulla base delle Indicazioni del Curricolo,delle Indicazioni Nazionali per i Piani di studio
Personalizzati,degli emendamenti espressi dalla SIEM (su richiesta del Miur)
avvalendosi di curricoli sperimentati pregressi (vedere Progetto Zero Dieci realizzato dagli
operatori della Scuola Pubblica di Musica)
alla luce di un confronto con curricoli musicali di altri paesi Europei
il 2°Circolo Didattico sta elaborando un Curricolo Agito di Musica, quale punto di riferimento
sia per le insegnanti del Circolo che per gli operatori esperti esterni .
MATEMATICA
MATEMATICAMENTE
Destinatari del progetto: sezioni Scuola dell'Infanzia e classi Scuola Primaria
Partners coinvolti: per la continuità verticale, la Scuola Secondaria di I grado di Poggibonsi
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Descrizione del progetto e sua finalità
La matematica costituisce la base del ragionamento logico applicato alla capacità di osservare,
analizzare, interpretare, argomentare la realtà quotidiana e quindi il problem solving è il filo
conduttore nello svolgimento delle varie attività.
Esplorare e risolvere problemi costituisce per i bambini un’attività fondamentale per costruire
nuovi concetti e abilità per arricchire di significati concetti già appresi.
Le attività ricche e motivanti permettono esperienze cognitive significative che portano
l’alunno, all’uso del linguaggio e del ragionamento matematico.
Il progetto favorisce la costruzione di competenze trasversali, quali osservare, interpretare i
simboli, chiedere spiegazioni, riflettere, ipotizzare e formulare soluzioni. Elemento
fondamentale è il laboratorio, inteso come momento in cui l'alunno è attivo, formula le proprie
ipotesi e ne verifica le conseguenze, progetta e sperimenta, discute ed argomenta le proprie
scelte.
Il progetto si propone di:
● promuovere la competenza attraverso il consolidamento dell'identità e dell'autonomia,
come capacità di affrontare e gestire situazioni problematiche;
● offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi di base;
● far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere e
selezionare le informazioni, la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in
grado di fare da bussola negli apprendimenti personali;
● favorire l'autostima di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla
costruzione dei saperi a partire da concreti bisogni formativi
Obiettivi specifici
Scuola dell'Infanzia
Individuare gli elementi di una struttura e riconoscerne ed esplicitarne le relazioni
usare simboli e mezzi di registrazione
confrontare quantità e grandezze
usare procedure di conteggio, operando con oggetti, disegni e persone
Scuola Primaria
Sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti della matematica grazie ad
esperienze in contesti significativi
Eseguire mentalmente e per iscritto calcoli con i numeri naturali
Conoscere e saper utilizzare in modo appropriato vari linguaggi (verbale, algebrico,
simbolico, grafico, informatico)
Rappresentare forme, relazioni e strutture con strumenti per il disegno geometrico
Affrontare i problemi con strategie diverse rendendosi conto che possono ammettere
più soluzioni
Risolvere problemi e spiegare a parole il procedimento seguito
Modellizzare situazioni problematiche non completamente formalizzate
Effettuare valutazioni probabilistiche, interpretare dati statistici, stimare ordini di
grandezza
Formulare ipotesi, verificarle
Discipline scolastiche interessate: tutte
Attività
● giochi
● rappresentazioni/riproduzioni iconiche
● riflessioni/discussioni di gruppo e collettive
● stesura di testi individuali e collettivi
● realizzazione di cartelloni
● Rally di matemnatica (Classi terze, quarte e quinte)∗
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Risultati attesi
Sviluppare un atteggiamento corretto verso la matematica inteso come capacità di affrontare e
porsi problemi per esplorare, percepire e operare nella realtà e non come una memorizzazione
di regole da applicare
Strumenti e metodologie
Gli alunni sono i protagonisti del proprio apprendimento; l’insegnante, il regista nella
costruzione delle loro conoscenze.
Le attività educativo-didattiche sono proposte attraverso una didattica laboratoriale che si
articola nelle seguenti fasi di lavoro:
• Sperimentazione/manipolazione di materiale strutturato e non.
• Osservazione dell’esperienza.
• Discussione.
• Rappresentazione grafica.
• Descrizione scritta
• Rappresentazione simbolica.
• Condivisione di significati
Numero di ore dedicate all'attività didattica
Le ore verranno stabilite in base all'età degli alunni e alla tipologia delle attività proposte
Verifica
La verifica dell'incidenza formativa delle attività sui singoli alunni e sul gruppo verrà rilevata
attraverso:
● il monitoraggio continuo sull'interesse e sul coinvolgimento degli alunni nelle attività
proposte;
● la somministrazione di prove strutturate e non
Pubblicizzazione e socializzazione
La socializzazione con le famiglie degli prodotti/elaborati potrà avvenire:
● all'interno della classe
● mostra organizzata in uno spazio da definire
● mercatino e/o spettacolo finali
Le attività prevedono momenti di collaborazione sia all’interno della classe che nei gruppi.
I tempi di attuazione tengono conto delle esigenze dei bambini.
∗ IL RALLY MATEMATICO TRANSALPINO (RMT) è una gara internazionale fra classi,
dal terzo anno di scuola primaria (categoria 3) al secondo anno di scuola secondaria di secondo
grado (categoria 10) (allievi da 8 a 16 anni), basata sulla risoluzione di problemi di
matematica.
E’ organizzato dall’«Associazione Rally Matematico Transalpino» (ARMT) il cui statuto precisa:
L'ARMT è un'associazione culturale avente lo scopo di promuovere la risoluzione dei problemi
per migliorare l'apprendimento e l'insegnamento della matematica attraverso una gara fra
classi. L'associazione non persegue finalità di lucro. Le attività dell'associazione si possono
svolgere in tutto il mondo.
Gli obiettivi
•
•
•
1) Il RMT propone agli allievi:
di fare matematica risolvendo problemi;
di imparare le regole elementari del dibattito scientifico, discutendo e difendendo le diverse
soluzioni proposte;
di sviluppare le capacità, oggi fondamentali, di lavorare in gruppo, caricandosi dell'intera
responsabilità di ogni prova;
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•
di confrontarsi con altri compagni di altre classi.
•
•
•
•
•
2) Per gli insegnanti il RMT permette:
di osservare gli allievi (i propri in occasione delle prove di allenamento o quelli di altre
classi in occasione della gara ufficiale) in attività di risoluzione di problemi;
di valutare le produzioni dei propri studenti e la loro capacità d'organizzazione;
di discutere in classe le soluzioni e di sfruttarle ulteriormente nell’attività didattica;
di introdurre elementi di innovazione nell’insegnamento grazie agli scambi con altri colleghi
e all'apporto di problemi stimolanti;
di partecipare, secondo la propria disponibilità, alla preparazione, discussione e scelta dei
problemi, alla correzione collettiva degli elaborati, all'analisi delle soluzioni.
1) Per l’insegnamento della matematica in generale e per la ricerca in didattica,
il RMT costituisce una sorgente molto ricca di risultati, osservazioni e di analisi.
La gara
Il RMT prevede quattro fasi:
1. una o più prove di allenamento nel periodo novembre-dicembre (questa fase è
interamente affidata alla responsabilità dell’insegnante di classe che provvede alla scelta
dei problemi da edizioni precedenti del RMT);
2. una prima prova valida per la classifica, in gennaio o febbraio;
3. una seconda prova valida per la classifica, in marzo o aprile;
4. una prova finale, in maggio, alla quale sono ammesse le classi, di una stessa regione, che
hanno ottenuto i punteggi più alti sommando quelli delle due prove precedenti (solitamente si
tratta di tre classi per ogni categoria.
SCIENZE
DAL CIELO ALLA TERRA
INSEGNARE SCIENZE SPERIMENTALI
"L'apprendimento delle scienze naturali e sperimentali deve procedere
attraverso percorsi progressivi e ricorrenti,
fatti ed esperienze, riflessioni e formalizzazioni"
Indicazioni per il curricolo, 2007
Destinatari del progetto:sezioni Scuola Infanzia e classi scuola primaria
Partners coinvolti: Ente locale; A.S.T.R.A.; Arcipesca; Università di Siena, facoltà di
fisica; docenti esperti di altri ordini di scuola, Tutor del Piano Nazionale I.S.S.,
formatori presso il presidio della provincia di Siena.
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Descrizione del progetto e sua finalità
Il percorso proposto è un percorso multidisciplinare di conoscenza, consapevolezza e
partecipazione, che possa coinvolgere gli alunni in una ricerca-osservazione sull’ambiente
naturale, con materiali e strumenti adeguati al loro livello di scolarità. Il lavoro sarà integrato
da alcune uscite sul campo e da attività di sperimentazione, in itinere, che serviranno a
mettere in atto quanto portato avanti in sezione e in classe o nel laboratorio scientifico della
scuola.
La finalità è quella di promuovere l’acquisizione, da parte degli alunni di “conoscenze agite”,
competenze capaci di misurarsi con la realtà in modo concreto;
di avviare gli alunni a padroneggiare alcuni grandi organizzatori concettuali che si possono
riconoscere in ogni contesto scientificamente significativo;
di favorire l’acquisizione di linguaggi e strumenti appropriati, funzionali a dare forma al
pensiero scientifico attraverso esperienze concrete, diversificate e significative per stimolare e
sostenere la riflessione metacognitiva.
Il progetto si propone di sollecitare gli alunni:
o Ad un’interazione diretta con gli oggetti e le idee coinvolti nell’osservazione e nello
studio, per sollecitare il desiderio di continuare ad apprendere e il lavoro mentale e
operativo
o Alla discussione e al confronto, per rafforzare la comprensione e la motivazione
o Alla riflessione sul percorso compiuto, sulle competenze acquisite, sulle strategie poste
in atto, sulle scelte effettuate e su quelle da compiere
Obiettivi specifici
● esplorare le proprietà che caratterizzano un organismo animale o vegetale, un sistema
biologico, o un determinato fenomeno del mondo naturale
● sapere osservare e rilevare, con il solo utilizzo dei sensi, le caratteristiche degli ambienti
e degli organismi che ci circondano.
● saper descrivere le sensazioni, porsi domande e formulare ipotesi.
● organizzare le proprie esperienze nel tempo e nello spazio
● progettare e perseguire progetti nel tempo, documentandone gli sviluppi
● acquisire abilità operative, registrare, ordinare e correlare dati.
● riflettere sui principi fisici che sottendono al funzionamento di semplici strumenti.
● costruire semplici strumenti con materiali di facile reperibilità.
● saper utilizzare strumenti di laboratorio.
● saper descrivere un fenomeno, formulare delle ipotesi e verificarle per trovare la
spiegazione ad un determinato fenomeno.
● saper collaborare con i coetanei e con gli insegnanti.
● confrontare le proprie idee con quelle degli altri
● sviluppare il senso di responsabilità verso l’ambiente
● affinamento del linguaggio che, nella sua dimensione sociale, consentirà ai bambini,
attraverso il confronto, la discussione, la negoziazione, di definire i significati favorendo
l’astrazione e quindi la simbolizzazione dei concetti.
Discipline scolastiche interessate
Gli ambiti coinvolti sono l’ambito logico matematico-scientifico, linguistico - espressivo, storico
- geografico e tecnologico.
Principali tematiche/argomenti che saranno approfonditi
Le tematiche su cui si focalizzeranno le attività riguarderanno
le esperienze pregresse degli alunni e quelle che si potranno realizzare nell'ambiente scolastico
(aula, laboratorio, giardino), utilizzando le piante e piccoli invertebrati come esempio per
sviluppare concetti e caratteristiche che riguardano tutti i viventi ma soprattutto , come
occasione per conoscere i fondamentali processi che regolano la vita stessa (analogie ,
differenze, trasformazioni....)
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Fasi di realizzazione
Nel dettaglio, si possono individuare tre fasi, una preliminare, una di osservazione e una di
sintesi.
I - INTRODUZIONE IN CLASSE
In questa fase il docente con la classe introduce l'argomento da trattare . Si propone quindi la
possibilità di esplorare le proprietà che caratterizzano un organismo animale o vegetale, un
sistema biologico, o un determinato fenomeno del mondo naturale .
Si può approfondire questo momento analizzando diversi approcci:
organizzativi:
- diretto (descrizione verbale, discussione collettiva....)
indiretto( descrizione delle attività con appositi materiali
- approccio problematico:
- vissuto (partendo dall'esperienza diretta del ragazzo
- disciplinare (studio e approfondimento di aspetti peculiari relativi all'argomento di indagine
- approccio esplorativo diretto.
Collegamenti interdisciplinari: ambito linguistico espressivo, (redazione della scheda di sintesi
con rappresentazione grafica e schemi riassuntivi).
Al termine si propone agli studenti una verifica con una scheda di sintesi dell’argomento
affrontato, corredata da immagini e schemi riassuntivi.
II - LEGGERE L’AMBIENTE
La seconda fase dell’attività prevede la scelta di un particolare ambiente naturale,
possibilmente di facile accessibilità, in cui si possono effettuare operazioni di lettura delle sue
caratteristiche, con modalità diverse, che vanno dalla percezione sensoriale all’osservazione
più attenta, alla misurazione mediante l’uso di strumenti. Si raccolgono campioni di terreno da
analizzare in seguito in classe, per la ricerca di acqua, di aria e microorganismi.
Osservazione e rilevamento con i cinque sensi delle caratteristiche di un ecosistema. Utilizzo di
tavolozze dei colori. Raccolta di campioni vegetali (mini erbario) e animali (bacheca)
Estrazione di organismi macroscopici (Berlese) .osservazione e studio al microscopio di forme
unicellulari presenti in natura o prelevati da colture appositamente effettuate in laboratorio .
III - LAVORO FINALE IN CLASSE
L’ultima fase del lavoro prevede l’elaborazione dei dati raccolti, la catalogazione dei campioni,
e la compilazione delle schede delle esperienze. Al termine gli studenti preparano un lavoro di
sintesi in cui mostrare i risultati delle osservazioni e le loro conclusioni. Il lavoro di sintesi può
essere un testo espositivo possibilmente accompagnato da immagini (disegni, foto, schemi,
grafici), eventualmente con lo stile del diario di bordo o con la preparazione e la messa a
punto di cartelloni illustrativi o di riprese video.
Risultati attesi
•
•
•
•
•
•
•
imparare ad esplorare e osservare la realtà circostante usando i cinque sensi
utilizzare strumenti specifici per l'osservazione
cogliere somiglianze e differenze
riconoscere gli aspetti qualitativi di un fenomeno
descrivere i fenomeni osservati usando un linguaggio appropriato e sempre più specifico
mettere in ordine e in corrispondenza e registrare i dati secondo procedure date
mettere in relazione le informazioni per elaborare e verificare previsioni ed ipotesi
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Strumenti e metodologie
L’approccio metodologico prenderà l'avvio dall’individuazione puntuale degli indicatori per
l’insegnamento delle scienze sperimentali del Piano Nazionale I.S.S.:
-didattica laboratoriale
-contesti di senso
-modellizzazione
-metacognizione
-verticalità
-centralità delle competenze
La metodologia del progetto è prevalentemente sperimentale: le proposte infatti sono
strutturate in modo che l’alunno partendo dalla osservazione diretta dell’ambiente risulti il
protagonista della sperimentazione: le attività prevedono che i ragazzi lavorino in gruppi, di
volta in volta intercambiabili, così da acquisire la capacità di collaborare e la consapevolezza
che in ogni ricerca scientifica è di grande importanza la fase di confronto e di discussione dei
risultati. I gruppi previsti non sono troppo numerosi (tre o quattro sembra essere il numero
migliore) per evitare disordine e inattività da parte di alcuni. Grande importanza viene data fin
dall’inizio al lavoro di registrazione dei dati osservati che deve diventare sempre più specifico
mano a mano che l’alunno si impadronisce del metodo e si esprime con il linguaggio specifico
della disciplina. I dati e le osservazioni si raccolgono in una bozza di diario di bordo che alla
fine mostrerà tutto il percorso seguito.
Formale-informale
Le esperienze
sul campo previste dal progetto costituiranno esperienze informali che
forniranno agli alunni un insieme di notizie che via via saranno trasformate in conoscenze,
infatti per comprendere e memorizzare è sempre meglio operare concretamente, manipolare,
simulare, attivare tutto il corpo. Tuttavia essendo la dimensione di tale tipo di apprendimento
non immediatamente quantificabile gli insegnanti annoteranno di volta in volta la sua ricaduta
sull’insieme delle conoscenze.
Gli strumenti utilizzati saranno le risorse tecniche, strumentali e materiali presenti nel
laboratorio di scienze,il computer uso di internet come strumento di approfondimento e di
ricerca.
Numero di ore dedicate all’attività didattica
Le attività verranno realizzate sia in ore di didattica disciplinare che in ore destinate alle
attività laboratoriali.
Verifica
La rilevazione dell’incidenza formativa delle attività sui singoli alunni e sul gruppo verrà
rilevata:
a)per quanto riguarda la dimensione dell’apprendimento attraverso la somministrazione di
prove strutturate (all’interno del percorso disciplinare);
b)per quanto concerne la ricaduta sul piano formativo attraverso osservazioni sistematiche
sulla motivazione, il coinvolgimento e l’interesse degli alunni, la valutazione degli aspetti
relazionali, delle conoscenze possedute all’inizio del percorso, durante il percorso e alla fine di
esso e attraverso la lettura critica delle rielaborazioni delle esperienze.
Pubblicazione e socializzazione
Mostra di materiali prodotti dagli alunni (cartelloni illustrativi e riprese video, elaborati
multimediali). Condivisione con le famiglie del percorso esperienziale che ha portato ai prodotti
21
finali. Discussione/tavola rotonda tra docenti, esperti e famiglie sul curricolo, le attività svolte e
le competenze raggiunte.
Trasferibilità
Il progetto si caratterizza come un’opportunità che il territorio e la scuola offrono agli alunni
per rendere i loro apprendimenti significativi attraverso il fare ed il saper fare. Così come
definito potrà essere specializzato negli anni successivi per quanto concerne i contenuti,
mentre rimarrà l’approccio metodologico della ricerca-azione.
Il progetto si circoscrive in:
•
•
•
ISS – classi 3A, 3B, 3E, 3F, 4A, 4E. 5A, 5E.
“Scopro il mondo intorno a me”, che coinvolge tutti gli alunni delle classi quarte e
quinte e delle classi 3A, 3B, 3E, 3F della scuola primaria Pieraccini
“La natura intorno a noi”, progetto di educazione ambientale (in collaborazione con
A.S.T.R.A. e Arcipesca), classi 2B,2C,2D,2E, Scuola primaria “Pieraccini”
L’UNIVERSO…MITO, ARTE, SCIENZA
- Laboratorio operativo interdisciplinare“ Stare con i piedi per terra ”, come si suol dire, è sicuramente una buona prassi!
Ma… se pur con i piedi sulla Terra, alziamo lo sguardo verso il Cielo,
ci sentiamo parte di un macrocosmo nel quale l’infinitesimale vale quanto
l’infinito:
l’Universo, un luogo reale e fantastico, dove avventurarsi con la mente, il corpo e il
cuore.
Per questo un laboratorio di astronomia nella scuola primaria è operativo interdisciplinare
e finalizzato a ...costruire un ambiente di
apprendimento flessibile, ad osservare,
sperimentare ed apprendere in modo ludico concetti scientifici astronomici
(ma
non solo).. e le loro implicazioni nella vita di tutti i giorni.
Destinatari
Il progetto è rivolto agli alunni delle classi 3° E e 3° F che già nei due precedenti anni in modo
ludico e globale, hanno vissuto significative
“ esperienze di astronomia “ ed hanno maturato interesse per la materia.
Descrizione del percorso
I nuclei tematici che si andranno ad esplorare sono suddivisi in 3 moduli:
I°
* La Terra ,la Luna…nascita del Sistema Solare.
II°
* Stelle, Costellazioni......Galassie.
III° * Avventure nell’Universo:l ’Uomo e lo Spazio.
Il percorso didattico prevede per ognuno dei 3 moduli fasi diversificate nell'approccio alle
tematiche :
introduttiva -esplorativa e di indagine -conclusiva e di socializzazione dei lavori svolti.
22
1) Fase introduttiva
L'approccio ai temi dell'astronomia sarà prevalentemente emotivo/affettivo e sensoriale (ciò
che vedo..; ciò che ho visto; ..come è il cielo adesso; dalla mia casa osservo; esperienze di
Orienting..; formulazione di mappe..; sperimentazione di percorsi...;ascolto di miti sulle
Costellazioni ...miti che riguardano la Luna, la Nascita del Sistema solare..; rappresentazione
di immagini dell' Universo con colori e segni;letture di opere d'arte riguardanti i corpi
celesti..;poesie lette o inventate)
2)Fase esplorativa e di indagine
Gli alunni saranno stimolati ad una conoscenza più oggettiva delle tematiche (filmati, prodotti
multimediali, programmi informatici specifici, foto satellitari, uso di Internet, letture mirate ad
acquisire informazioni scientifiche, visite guidate a planetari e osservatori astronomici)
3)Fase conclusiva e di socializzazione dei lavori svolti
Le esperienze, e conoscenze, i modelli tridimensionali costruiti, le mappe elaborate ,le pitture,
le poesie,le storie incontrate... saranno condivise con le famiglie degli alunni sia attraverso
l'allestimento di mostre in una serata “con il naso all'insù a guardare le stelle” presso
l'Osservatorio Provinciale Astronomico di Montarrenti (Si)
Tempi
Le attività saranno svolte durante il corso dell'anno, per un'ora settimanale, nello specifico di
un laboratorio opzionale che avrà una durata triennale.
Il progetto, nello sviluppo delle tematiche scientifiche si avvarrà del contributo di tutte le
discipline, ponendo in primo piano l'interazione emotiva- cognitiva- relazionale presente in
ogni processo di scoperta/ apprendimento
Partners coinvolti
Il progetto supervisionato dal Prof. Millucci Vincenzo (docente presso l'Università di Siena
Facoltà di Fisica) prevede la collaborazione con strutture specifiche presenti sul territorio
nonché la consulenza ed il sostegno di esperti, ad integrazione/ approfondimento delle attività
laboratoriali:
- Prof.ssa Serena Partini, astrofisica, coordinatrice del Progetto stesso.
-”Osservatorio Astronomico Provinciale di Montarrenti (Si),”gestito dall'Unione Astrofili Senesi
- Associazione di astrofisici del Planisfero Didattico di Bologna (Museo del cielo e della Terra).
Finalità
• Prestare attenzione all'interlocutore nelle conversazioni e nei dibattiti.
• Acquisire ed interpretare criticamente l'informazione.
• Individuare collegamenti e relazionali tra fenomeni ed eventi.
• Affrontare situazioni problematiche: costruire e verificare ipotesi,individuare le fonti,
raccogliere e valutare i dati,proporre soluzioni utilizzando contenuti e metodi delle varie
discipline.
• Interagire e cooperare in un gruppo.
• Rappresentare eventi utilizzando linguaggi diversi.
• Individuare, scegliere, utilizzare varie fonti e modalità d'informazione.
Obiettivi specifici
• Consultare,estrapolare dati,da testi legati all'argomento di studio e ricerca.
• Raccogliere, classificare, rappresentare dati.
• Riconoscere la differenza tra mito e racconto storico.
• Collocare nello spazio gli eventi.
• Leggere rappresentazioni iconiche e cartografiche,utilizzando i punti cardinali.
• Orientarsi e muoversi nello spazio utilizzando piante.
• Riconoscere,interpretare ed inventare simboli convenzionali.
• Effettuare misure dirette ed indirette di grandezze .
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•
•
•
•
•
•
•
•
•
Ipotizzare unità di misure diverse per misurare realtà diverse.
Caratterizzare suoni e luci di un contesto ambientale.
Riconoscere situazioni certe e qualificare situazioni incerte.
Realizzare modelli ricorrendo a schematizzazioni essenziali.
Accedere ad Internet per cercare informazioni.
Usare la videoscrittura.
Utilizzare la gestualità fino-motoria nelle attività manipolative, grafico pittoriche.
Osservare e descrivere testi visivi.
Utilizzare le risorse espressive della voce nella lettura, recitazione, drammatizzazione di
testi.
Strumenti e metodologie
Didattica di tipo laboratoriale,
lavoro
di gruppo,
conversazioni, elaborazioni,
rappresentazioni, giochi di ruolo, esperienze sul territorio, ricerca di informazioni, uso di diversi
media, uso del computer, ideazione e rappresentazione di modelli tridimensionali.
Risultati attesi
• Acquisizione di strategie e metodi di studio personalizzati.
• Sviluppo delle capacità critico-creative nella lettura della realtà.
• Motivazione alla ricerca e all'apprendimento.
Verifiche
La rilevazione dell’incidenza formativa delle abilità acquisite verrà rilevata attraverso la
somministrazione di prove strutturate, per quanto riguarda le dimensioni di apprendimento
all’interno di percorsi specificatamente disciplinari. Per quanto concerne la ricaduta sul piano
formativo attraverso osservazioni sistematiche sulla motivazione, il coinvolgimento e
l’interesse degli alunni, la valutazione degli aspetti relazionali, delle conoscenze possedute
all’inizio del percorso, durante il percorso e alla fine di esso e attraverso la lettura critica delle
rielaborazioni delle esperienze.
Trasferibilità
I criteri di trasferibilità sono riconducibili ad una dimensione formativa di tipo reticolare:
• linguaggi trasversali
• conoscenza di sé , dell'altro e della realtà circostante.
• autonomia personale.
Documentazione
Il percorso sarà rendicontato e validato attraverso la produzione/diffusione di rielaborazioni e
prodotti individuali e collettivi, che saranno socializzati nei momenti di incontro con alunni di
altre classi, con le famiglie ed il territorio.
CORPO MOVIMENTO SPORT
PER STAR BENE
Destinatari del progetto:
tutti gli alunni delle scuole dell’Infanzia e delle scuole Primarie del Circolo
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Partners coinvolti: istruttori C.O.N.I. , operatori U.P.P. , operatori F.G.I.C
Partner
1) Istruttori C.O.N.I.
2) Operatori U.P.P.
3) Operatori F.G.I.C.
Tipologia di
contributo
1) - Partecipativa
2) - Partecipativa
3) - Organizzativa
Descrizione del progetto e sua finalità generale:
Il Progetto vuole ricercare il benessere psico-fisico dei bambini, che devono poter star bene
con loro stessi e con gli altri. Le attività ad esso legate permettono a ogni bambino di vivere
esperienze corporee, sperimentare momenti di giocosport, effettuare e comunicare emozioni,
porsi in relazione con oggetti e persone.
Tale percorso vuole identificare l’attività ludico motoria e di Giocosport come occasione per
sviluppare corrette posture, una buona motricità generale ed acquisire stili di vita ed abitudini
alimentari corrette.
•
•
•
•
Obiettivi specifici:
Conoscere se stesso: il proprio corpo e le proprie capacità motorie;
Acquisire la motricità generale mediante il gioco;
Padroneggiare schemi motori di base;
Partecipare ad attività legate a vari tipi di gioco-sport rispettando le regole.
Discipline scolastiche interessate dal progetto:
Il corpo in movimento;
Linguaggi , creatività, espressione;
Corpo movimento sport;
Musica;
Scienze.
Principali tematiche/argomenti che saranno approfonditi:
• “L’ottica del ciascuno” : definisce a priori il valore incondizionato di ciascun bambino;
• “Il corpo e il vissuto” : quando si svolge un’esperienza non si può sfuggire né al proprio
corpo né al proprio vissuto.
• “Vissuto e formazione di sé” : Un’idea di sé positiva, il sentirsi capaci, favorisce
l’autostima e l’impegno nella realizzazione delle propri potenzialità;
• “Nessuno escluso” : Il gioco attivo e coinvolgente costituisce l’elemento fondamentale
che attira l’attenzione e motiva la partecipazione attiva del bambino, portandolo ad
acquisire abilità e stili di vita attivi.
Attività:
• Correre, saltare,lanciare e loro combinazioni.
• Rotolare, stare in equilibrio, seguire ed eseguire un ritmo, manipolare, piccoli attrezzi,
ecc.
• Palleggiare, passare, tirare, lanciare, afferrare, parare, battere, respingere, calciare una
palla.
• Danzare.
Risultati attesi:
Le esperienze motorie proposte devono promuovere un proprio vissuto (motorio) positivo, tale
da favorire un’idea di sé positiva, fattore di equilibrio personale e sociale.
Tutti i bambini, accomunati nel gioco dall’entusiasmo, dall’emozione, dalla scoperta,
dall’impegno e dalla passione, sperimentino “lo star bene con se stessi” dimostrando di aver
sviluppato un buon senso di educazione alla salute, all’inclusione sociale, all’accoglienza e alla
relazione.
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Strumenti e metodologie:
Le attività saranno svolte nell’ottica del “ciascuno” rispettando i tempi e le capacità di ogni
alunno, dando spazio alla relazione, alla costruzione, alla creatività, per favorire una
progressività dell’impegno che porti ai “saper fare” ipotizzati.
Numero di ore dedicate all’attività didattica:
Il percorso sarà svolto in ogni sezione/classe, da ottobre a maggio, un’ora a settimana.
Numero degli allievi coinvolti nel progetto (sul totale degli allievi) e numero di classi
coinvolte (sul totale delle classi della scuola):
Tutti gli allievi delle sezioni di tutte le scuole dell’Infanzia del Circolo.
Tutti gli allievi di tutte le classi delle scuole Primarie del Circolo.
Prodotto finale da realizzare:
La crescita funzionale, comportamentale, mentale, può essere documentata, attraverso la
raccolta e la conservazione di registrazioni idonee ad essere comprese dai bambini per favorire
la consapevolezza del proprio cambiamento in positivo nel tempo.
Trasferibilità del progetto, comunicazione dei risultati:
Partecipazione a manifestazioni sportive.
Il progetto si circoscrive in:
•
“IL BAMBINO SCEGLIE LO SPORT”, sottoprogetto del progetto “Per star bene”, è rivolto
agli alunni delle scuole primarie ed è portato avanti dagli istruttori del CONI, in
collaborazione con gli insegnanti.
Il progetto tende a far conoscere le attività ludico motorie e di gioco sport come
occasione per sviluppare posture corrette, una buona motricità generale ed acquisire
stili di vita ed abitudini alimentari corrette.
A conclusione del progetto gli alunni partecipano alla manifestazione sportiva “Giochi
d’incontro e Triathlon scolastico 2011” organizzata dal CONI e dall’UPP.
26
DOMINIO PROGETTUALE “CITTADINANZA”
ORIENTAMENTO
“Ora per il futuro”
PROGETTO IN RETE CON L’ENTE LOCALE, IL 1° ED IL 2° CIRCOLO DI POGGIBONSI
SULLA BASE DELLA GOVERNANCE ALLARGATA IN UN SISTEMA DI SCUOLA CONDIVISA
IL TERRITORIO
Poggibonsi è un comune della provincia di Siena che conta circa 29000 abitanti. Si espande su
una superficie di 60,72 km quadrati e si trova ad un'altitudine di 116 metri slm. Sorge nel
territorio dell'Alta Val d'Elsa alle propaggini occidentali delle Colline del Chianti, dove sono
molto diffuse la coltivazione della vite e dell'olivo. Importante il polo industriale che è sorto alla
periferia della città in modo massiccio. Molto fiorente anche l'edilizia.
Fondata solamente nel 1156, sulla sponda destra del fiume Elsa, nel mezzo della Val d'Elsa,
ebbe fin da subito una posizione strategica poiché situata all'incrocio con la Via Francigena; per
questo fu contesa nel corso della storia tra Firenze e Siena.
Il secolo scorso ha apportato un significativo cambiamento alla città di Poggibonsi, dapprima
con la nascita di un'intensa attività commerciale e con il consolidamento di svariate industrie;
successivamente con una completa ricostruzione urbanistica e strutturale che ha restituito un
volto nuovo alla città dopo i bombardamenti della II Guerra Mondiale che seminarono
distruzione e morte tanto da far conferire alla città la Medaglia di Bronzo al Valor Civile dal
Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi il 26 luglio 1961.
Poggibonsi fin dal Medioevo, quando già la città svolgeva la funzione di emporio sulla Via
Francigena, ha sempre avuto una particolare vocazione commerciale che l'ha posta al centro
degli scambi economici transitanti per la Valdelsa. Attualmente la città è il capoluogo del
Distretto Industriale dell'Alta Valdelsa ed è un punto di riferimento occupazionale di un vasto
bacino che interessa le province di Firenze, Siena e Pisa.
Oltre alla produzione industriale, un'altra voce importante per l'economia locale è
rappresentata dalle società di servizi. Molte società sono nate a supporto delle imprese locali
ma sono poi diventate con gli anni punti di riferimento per un vasto territorio che interessa
gran parte della Toscana centrale.
Altro settore che negli ultimi anni si è andato affermando e che attualmente è in forte
espansione è il turismo. Questo grazie alla riscoperta di molte attrazioni storico culturali
recentemente valorizzate, una invidiabile realtà di chiese romaniche, castelli medioevali e ville
rinascimentali disseminati sul territorio, ma soprattutto grazie a una posizione geografica
fortunata. Poggibonsi infatti, data la sua centralità rispetto ad importanti città d'arte, ha visto
crescere la propria capacità ricettiva, con la nascita di moltissime strutture alberghiere e
aziende agrituristiche che, oltre a soddisfare la domanda ricettiva, svolgono un importante
ruolo di commercializzazione dei prodotti locali dell'agricoltura.
Come tutto il Territorio italiano anche in questo Comune i processi migratori sono diventati
negli ultimi anni uno dei fenomeni sociali e culturali più significativi, di cui si discute e si dibatte
spesso in modo ideologico o stereotipato a partire dalle valenze simboliche, dalle paure e dai
timori che è in grado di suscitare nell'arena della ricerca dei consensi in ambito politico. Ciò
risulta tanto più facile mettendo in risalto gli aspetti legati alla criminalità e ai casi di devianza
piuttosto che le opportunità e le risorse che ne risultano. I flussi migratori hanno visto
protagonisti molteplici gruppi etnici provenienti dall'est Europa (Albania, Bulgaria, Croazia,
Kosovo, Macedonia, Polonia, Romania, Russia), dall'Africa (Marocco, Tunisia, Senegal), dal
Sud-est asiatico (Cina), ma anche da altre regioni italiane, soprattutto del sud.
27
A livello locale, molte amministrazioni pubbliche prendono le distanze da un modo strumentale
di affrontare l'immigrazione e si concentrano sui problemi concreti, sulle difficoltà e sulle
politiche da intraprendere per "pensare" in modo coerente una nuova forma interculturale di
integrazione sociale. In linea con gli altri Comuni della Valdelsa senese (Casole d'Elsa, Colle di
Val d'Elsa, Radicondoli e San Gimignano) Poggibonsi si è da sempre mostrato molto attento ed
interessato a conoscere in modo approfondito la situazione migratoria locale muovendo da tre
settori strategici per la riuscita dell'integrazione: la scuola, la salute, il lavoro.
IL CONTESTO SOCIALE
In un contesto sociale così eterogeneo e culturalmente dinamico, la scuola può costituire non
solo una fondamentale esperienza educativa, culturale e sociale, ma anche un prezioso ed
importante punto di riferimento per l’integrazione, l’interculturalità ed il consolidamento
dell’identità personale e civile.
Negli ultimi decenni il contesto sociale, non solo locale, ma anche nazionale, ha subito profondi
cambiamenti che ne hanno progressivamente modificato la struttura e la natura.
La famiglia sembra costituire un punto di riferimento sempre più instabile e incerto. Essa
appare tuttora in divenire, alla ricerca di una nuova identità che superi il concetto di “famiglia”
tradizionalmente inteso, ormai obsoleto, ma non ancora in grado di fornire un senso di sé
stabile che possa fungere da modello alternativo.
I bambini di oggi, infatti, crescono e vivono la propria infanzia e la propria fanciullezza
inciampando quotidianamente i prodotti di una crisi sociale e culturale che ha avuto inizio da
ormai più di trent'anni e che attualmente risulta in costante e turbolento divenire.
Nella vita dei nostri figli vengono a mancare quei punti di riferimento che molti genitori hanno
dovuto e potuto mettere in discussione. I ruoli sono confusi e confusivi , discussi e ridiscussi,
ma ancora in via di definizione e si trovano ad assumere una valenza patogena che nutre ed
alimenta il disagio sociale. La nostra società vive un'interminabile adolescenza in cui la
contraddizione e l'ambiguità fondano l'esperienza quotidiana.
Tutto è possibile, tutto è a portata di un clic, tutti possono accedere a tutto con il minimo
investimento. Una cultura dell'immediato, del “take it easy”, che ha tempi e spazi virtuali, dove
il nostro avatar può costruirsi la propria second life.
I ragazzi di oggi sono spesso fragili, caratterizzati da una forte mancanza di principi. Mancano
del senso del limite, credono sia possibile far tutto e sempre. Mancano del senso della storia,
ma anche della propria storia personale, per loro i principi morali, etici, poetici o esistenziali
sono discutibili. Sicuramente per loro esiste l'etica della circostanza: si può fare...dipende da
come e quando. Tutto questo non spunta dal nulla, non arriva inatteso da una galassia
lontana, ma nasce da un humus creato dalle generazioni precedenti. Lo stravolgimento dei
ruoli, la sensazione di potere assoluto rivoluzionario, l'interesse al successo, alla corsa
affannosa alle conquiste dei genitori ha creato degli anatroccoli desiderosi di trasformarsi in
qualcosa che non si conosce, non si capisce e non si trova.
Resta quindi da chiedersi cosa possano fare le Istituzioni per intervenire su queste tendenze, e
come possa in particolare la Scuola rispondere alle esigenze della popolazione per proteggere i
giovani dal disagio, ma anche stimolare e sostenere lo sviluppo di strategie e soluzioni
alternative che arricchiscano e valorizzino l'individuo e la collettività.
LE SCUOLE COINVOLTE
Per poter stabilire una qualunque forma o modalità di intervento è indispensabile osservare e
comprendere il contesto specifico in cui si trovano inserite le scuole proponenti il Progetto.
I due Circoli Didattici di Poggibonsi, infatti rispondono all'esigenza formativa di un bacino di
utenza piuttosto eterogeneo. Ci sono infatti scuole, come le Primarie “Bernabei” di Staggia
Senese e “Vittorio Veneto” di Poggibonsi che accolgono abitualmente alunni provenienti da
contesti familiari e sociali svantaggiati, con famiglie multi-problematiche e con situazioni non
solo socio-relazionali e culturali, ma anche economiche, critiche. Le zone urbanistiche cui fanno
riferimento queste scuole, infatti, sono state protagoniste negli ultimi decenni di ondate
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immigratorie caratterizzate dalla massiccia affluenza di gruppi sociali connotati da un
significativo tasso di devianza sociale, livello socio-culturale basso/medio-basso e condizioni
economiche critiche.
Questo fenomeno migratorio, sebbene abbia riguardato tutta la Valdelsa, all'interno del
territorio del Comune di Poggibonsi, ha connotato in modo specifico e significativo le aree
urbane in cui sono presenti queste due scuole, richiedendo alle Autorità ed Istituzioni locali un
interesse ed un'attenzione particolari.
Nel 1° Circolo di Poggibonsi sono iscritti n.17 alunni diversamente abili, di cui n.5 nelle Scuole
dell’Infanzia e n. 12 nelle Scuole Primarie. Tra questi n.5 sono in situazione di gravità (n.2
nella Scuola dell’Infanzia e n.3 nella Scuola Primaria).
Nel 2° Circolo di Poggibonsi sono iscritti n.18 alunni diversamente abili, di cui n.4 nelle Scuole
dell’Infanzia di Staggia e del Borgaccio e n. 12 nelle Scuole Primarie (n.9 c/o “G. Pieraccini” e
n.5 c/o “C. Bernabei”). Tra di essi n.8 sono in situazione di gravità (n.2 nella Scuola
dell’Infanzia di Staggia e n. 6 nella Scuola Primaria).
ESPERIENZA PRECEDENTE
Durante lo scorso anno scolastico ha avuto inizio una nuova forma di collaborazione tra L'U.F.
S.M.I.A. dell'Az. U.S.L. 7 di Zona (neuropsichiatra infantile: dr.ssa Lucia Tafi, psicologa
tirocinante: dr.ssa Claudia Brighenti) ed i Circoli Didattici della Valdelsa. Con tale
collaborazione la U.S.L. 7 ha fornito un servizio di consulenza psicologico-educativa così
articolato:
●
●
●
osservazioni dei gruppi classe condotte dall'esperto
collaborazione e supporto psicologico-educativo rivolto ai docenti
percorso formativo di aggiornamento del personale docente
Tale esperienza ha permesso di cogliere tempestivamente sia nelle Scuole per l'Infanzia che
nelle Scuole Primarie le situazioni critiche, ma anche di intervenire con prontezza ed efficacia
nelle condizioni di disagio già in essere. Ha permesso inoltre di creare una rete di
comunicazione tra l'Istituzione e la Struttura Sanitaria Locale che si è caratterizzata e distinta
per l'intento preventivo oltre che di risposta alle situazioni di emergenza.
Alla luce dell'esperienza pregressa, che ha riguardato l'anno scolastico appena conclusosi
(2009/2010) e che ha visti coinvolti tre dei Circoli Didattici della Valdelsa, le scuole di
Poggibonsi nelle persone delle loro rispettive Dirigenti Scolastiche (Prof.ssa Maria Grazia di
Iasio e Prof.ssa Manuela Becattelli) hanno sentito l'impellente necessità di continuare il
percorso di intervento intrapreso.
PARTNERS COINVOLTI
Comune di Poggibonsi
per materiali specifici, contributi per esperti ed
aspetto relativo a “Genitori e genitorialità”
FTSA
per laboratori ed aspetto relativo a “Genitori e
genitorialità”
AUSL 7 – U.F. Salute mentale Infanzia ed per educatori
adolescenza
Esperti esterni: 1) dott.ssa Claudia Brighenti
per osservazione, consulenza, operatività
2) ins. Rita Bevacqua
Esperti interni/esterni
Per aspetto relativo a “Genitori e genitorialità”
29
DESTINATARI
Il Progetto è rivolto a tutti gli alunni, alle famiglie ed ai docenti delle classi delle Scuole
dell'Infanzia e delle Scuole Primarie delle Direzioni Didattiche del 1° e del 2° Circolo di
Poggibonsi.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO E SCOPI/OBIETTIVI GENERALI
Il Progetto nasce da un'esigenza concreta, emersa nell'esperienza quotidiana, di unire ed
integrare le risorse e le competenze presenti nel Territorio con lo scopo di arricchire ed
incrementare la qualità dell'offerta formativa. Esso ha l'obiettivo di “educare oggi per il
domani” ed è finalizzato ad integrare l'offerta formativa sia nell'ambito del disagio che
dell'handicap. Nello specifico è volto a
1) prevenire le situazioni di potenziale criticità
2) intervenire in situazioni di disagio di natura emotiva, relazionale, sociale e cognitivocomportamentale
3) distinguere ed evidenziare le situazioni di deficit cognitivo, motorio e sensoriale
4) supportare i docenti curricolari nella progettazione e nella gestione delle problematiche
5) sviluppare azioni diverse di ricerca, confronto, informazione, formazione, promozione
culturale e documentazione finalizzate a sperimentare, individuare e proporre direzioni di
lavoro progettuale.
6)
attivare prassi significative ed efficaci partendo dalla condivisione di alcune letture della
realtà che sappiano poi declinarsi in coordinate capaci di orientare i molti progetti e le
molte iniziative che si possono realizzare, con l’obiettivo che i progetti e le iniziative
riescano ad assumere sguardi nuovi, apertura al cambiamento, flessibilità nel ridefinirsi e
rimodularsi continuamente assumendo come orizzonte di attenzione la quotidianità della
vita dellefamiglie e delle comunità (aspetto relativo a “Genitori e genitorialità”
OBIETTIVI SPECIFICI
Dall’analisi della popolazione e delle caratteristiche del Territorio possono essere individuati i
seguenti bisogni:
•
•
•
Valorizzare le risorse e le potenzialità individuali al fine di limitare il rischio di dispersione e
insuccesso scolastico e di sostenere uno sviluppo quanto più possibile armonico dell'identità
personale, civile e sociale.
Garantire pari opportunità formative
Sollecitare e rafforzare il reale senso di appartenenza al Territorio
Come intervenire quindi sul contesto scolastico per rispondere ai bisogni emergenti nel
Territorio? Un primo obiettivo che si viene a definire è rappresentato dalla necessità di
stimolare, promuovere e sostenere lo sviluppo del senso di sé di ogni individuo e del senso di
appartenenza alla collettività.
Un ulteriore obiettivo consiste nell'indirizzare tale sviluppo in più direzioni, andando a
coinvolgere ed attivare i vari ambiti di sviluppo della persona:
○
ambito cognitivo-comportamentale
○
ambito emotivo
○
ambito sociale-relazionale
1. Ambito cognitivo-comportamentale
Molto spesso in ambito scolastico prima e lavorativo poi ci imbattiamo in situazioni di difficile
inquadramento e comprensione. Capita che talvolta la Scuola non riesca a cogliere la natura di
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alcune caratteristiche o difficoltà degli alunni e che per questo motivo tali individui si trovino a
subire percorsi didattici inappropriati rispetto alle loro caratteristiche, che li portano col tempo
a esperire situazioni di disagio progressivamente invalidanti. Emerge sempre più frequente e
significativa la necessità di riuscire a cogliere le potenzialità e ad orientare in modo più efficace
la didattica. L'intervento formativo in quest'area mira, pertanto, a promuovere e sostenere lo
sviluppo di abilità, prima, e competenze, poi, di tipo cognitivo e metacognitivo, che possano
stimolare nella persona le capacità di controllo del comportamento, attraverso l'acquisizione di
stili attributivi interni alternativi e maggiormente funzionali.
Attualmente nel contesto scolastico e sociale in cui siamo inseriti ci imbattiamo sempre più
nella necessità di conoscere, comprendere e affrontare una molteplicità di condizioni che mal
sono rappresentate dal termine “difficoltà di apprendimento”. Sempre più frequentemente ed
in modo sempre più forte ci troviamo di fronte ad esigenze didattiche e formative specifiche,
che richiedono alla Scuola di possedere conoscenze e competenze quasi specialistiche. La
letteratura nazionale ed internazionale più recenti hanno ben mostrato come già alla Scuola
per l'Infanzia un osservatore attento e competente potrebbe evidenziare i primi segnali o le
caratteristiche prodromiche di future difficoltà di apprendimento, ma anche semplicemente la
presenza di scarse abilità e competenze fonologiche e psicomotorie, prerequisiti molto
importanti perché si verifichi l'atteso apprendimento negli anni scolastici successivi. Il
cambiamento delle modalità di comunicazione, la diffusione e l'intrusività dei mass media nella
vita delle persone, ma anche i tempi ed i ritmi di vita che caratterizzano l'esistenza di ciascuno
di noi si traducono col tempo a livello cognitivo in abilità e caratteristiche cognitive che
divengono via via qualitativamente differenti. I bambini che incontriamo a scuola hanno infatti
modalità attentive, visive, percettive, motorie molto differenti da quelle che rintracciamo nella
nostra memoria, all'interno delle nostre rappresentazioni mentali. Sempre più spesso, infatti,
emerge impellente il bisogno nei contesti educativi di fornire un supporto che consenta di
sostenere ed indirizzare lo sviluppo delle abilità attentive e meta-attentive della persona,
l'acquisizione di strategie e tecniche di memorizzazione facilitanti l'apprendimento, nonché la
promozione di specifiche abilità di problem solving.
Sempre in quest'ambito l'intervento formativo è finalizzato, infine, a stimolare la conoscenza e
l'acquisizione di forme e modalità comunicative, come il linguaggio scritto e parlato, con
particolare attenzione all'uso della lingua e dei linguaggi come strumenti per creare cultura. La
comunicazione, infatti, rappresenta il contesto entro il quale prende vita e forma la realtà
socialmente negoziata e condivisa; infatti, le persone nel loro incontro e confronto quotidiano
danno vita a significati ed esperienze sempre nuove attraverso l'uso di molteplici ed
eterogenee modalità di espressione di sé. Come supportato dalle correnti di pensiero
costruttiviste l'ambito comunicativo assume attualmente un ruolo di fondamentale importanza
nell'esistenza umana: la narrativa e l'espressione di sé e del mondo diviene la via maestra per
dar vita a ciò che percepiamo, a ciò che significhiamo, ovvero per costruire socialmente e in
modo condiviso la nostra realtà dominante.
2. Ambito emotivo
Il concetto di contesto sociale, scolastico, o semplicemente di “Ambiente” fa riferimento ad un
duplice livello: da un lato l’ambiente fisico, naturale, dall'altro anche quello sociale che accoglie
e accompagna l’individuo nel suo percorso di crescita e formazione. Ma c'è un terzo livello che
è altrettanto importante. L'ambiente interiore, l'individuo in ogni sua emozione e vissuto. Ciò
che dovrebbe avvenire nel corso dello sviluppo ontogenetico e che la formazione dovrebbe
stimolare è proprio la maturazione della consapevolezza della necessità di una profonda e
rispettosa interazione tra il mondo interiore della persona e quello esteriore. Promuovere la
coscienza di sé per raggiungere la conoscenza di sé e, attraverso la relazione, stimolare la
conoscenza del mondo.
Vivere emotivamente oggi non è semplice. Sempre più spesso le persone sono spinte a
considerare i propri vissuti come fastidiosi, o comunque come ostacolanti la completa
espressione di sé in termini di performance.
Stando a contatto con le persone emerge con forza tutta la loro difficoltà ad avere a che fare
con certe parti di sé e la necessità di intervenire stimolando il riconoscimento, l'espressione, la
modulazione e la regolazione delle emozioni proprie ed altrui.
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In particolare, in un contesto sociale multietnico appare ancora più importante la necessità di
offrire esperienze formative che stimolino la conoscenza e la comprensione da un lato della
transculturalità delle emozioni e, dall'altro, della specificità dell'espressione e del significato
dell'esperienza emotiva all'interno di gruppi etnici diversi.
3. Ambito sociale-relazionale
Date le caratteristiche della società attuale, in perenne fermento e divenire anche da un punto
di vista demografico oltre che culturale, un obiettivo centrale in un piano di offerta formativa è
rappresentato dalla promozione della capacità di stare insieme agli altri, attraverso lo sviluppo
di specifiche abilità e competenze sociali (rispetto delle regole, rispetto di sé e degli altri,
competenze di problem solving sociale) e pro-sociali.
Vivere insieme nel rispetto di sé, dell'altro e del noi comporta responsabilità e richiede
specifiche consapevolezze che non possono prescindere dalla capacità di analisi del contesto e
dalla possibilità di scelta dei comportamenti pertinenti/non pertinenti. Pertanto, un obiettivo
necessario è costituito dalla promozione di un atteggiamento riflessivo ed analitico dei
comportamenti propri e altrui, che consenta la contestualizzazione e la comprensione dei
significati espressi attraverso il comportamento nelle diverse culture.
Per quanto concerne gli alunni diversamente abili è di fondamentale importanza che essi
acquisiscano le regole del vivere insieme, in quanto già nell’immaginario collettivo inspirano
una certa “titubanza” sia perché “diversi” e spesso “più brutti”, sia in quanto meno capaci di
adattamento a situazioni diverse e diversificate.
MODALITÀ, METODOLOGIE
APPROFONDITI)
E
STRUMENTI
(ATTIVITÀ,
TEMATICHE,
ARGOMENTI
Gli obiettivi descritti saranno perseguiti attraverso tre modalità e livelli di intervento:
● Osservazione
Questo strumento prevede la partecipazione di personale esperto e qualificato (psicologo) e
consiste nell'inserimento per periodi di tempo definiti di tale figura nel gruppo classe.
L'intervento è minimamente invasivo e richiede l'attivo coinvolgimento del corpo docente (fatta
eccezione per specifiche e contingenti necessità)
● Collaborazione con i docenti
Tale metodologia prevede il coinvolgimento di figure professionali specialistiche (psicologo ed
insegnante di sostegno) che con la qualifica di esperto possano creare una equipe
interdisciplinare ed integrare le risorse dei docenti nella definizione degli interventi sia
nell'ambito dell'handicap, che nell'ambito del disagio.
Programmazione di una didattica laboratoriale in collaborazione con le risorse
presenti sul territorio (Fondazione Territori Sociali Alta Valdelsa)
Questo strumento consentirà di completare l'offerta formativa andando ad integrare gli
interventi precedenti con competenze educative specifiche e affiancando alla didattica
curricolare una didattica esperienziale, pragmatica e più mirata, che tenga conto delle esigenze
specifiche del contesto.
●
4.
Progetto “Genitori e genitorialità”
In riferimento al continuo cambiamento che attraversa le storie delle persone, delle famiglie e
delle comunità, la scuola ha posto al centro la necessità di elaborare e diffondere riferimenti
culturali e prassi di intervento a sostegno della genitorialità, non solo biologica e intrafamiliare,
ma diffusa e sociale. Si tratta di favorire uno sguardo degli adulti, genitori e non, sui “figli degli
altri”, come mutua assunzione di responsabilità e cura dei bambini e dei ragazzi (genitorialità
diffusa).
Una comunità che sperimenta una genitorialità diffusa permette di intrecciare dialoghi di
reciprocità e alleanze tra le famiglie, costruisce una rete di relazioni e di sostegno e così
32
facendo si prende cura anche delle biografie familiari che attraversano momenti di fragilità,
partendo dall’idea che non esistano “famiglie-problema”, ma problemi da affrontare.
Questo approccio chiama in causa anche quanti ricoprono ruoli all’interno delle istituzioni e
delle organizzazioni delle comunità (amministratori, insegnanti, operatori, educatori, sacerdoti,
medici, allenatori, volontari, vigili…) affinché costruiscano reti, tutelino processi, stimolino alla
partecipazione e alla responsabilità sul bene comune, promuovano legami e attivino azioni
concrete di ricomposizione sociale (genitorialità sociale).
MONITORAGGIO
1) Le riunioni di progettazione serviranno come monitoraggi in itinere;
2) nel mese di gennaio (a metà percorso) verrà stilato un questionario di verifica degli
interventi attuati e dei risultati conseguiti (alunni e docenti);
3) al termine del progetto un ulteriore questionario metterà in luce
a) i risultati conseguiti dagli alunni
b) la validità dei percorsi laboratoriali
c) gli esiti degli interventi degli esperti esterni
RISORSE
Per tale progetto risultano necessari
1) laboratori FTSA per disagio/handicap;
2) contributi finanziari da parte dell’Ente Locale per le attività inerenti gli alunni:
a) 1° Circolo Poggibonsi
Materiali
Collaborazione dott. Claudia Brighenti
n.100 ore
b) 2° Circolo Poggibonsi
Materiali
Collaborazione dott. Claudia Brighenti
Collaborazione ins. Rita Bevacqua
n.100 ore ∗
n.100 ore ∗∗
∗
€
€
800,00
4.680,00
€
€
€
800,00
4.680,00
3.800,00
TOTALE € 14.760,00
3) n.15 ore
per 6 incontri (aspetto relativo a “Genitori e genitorialità”) di 2h30’
Esperti per Progetto “Genitori e genitorialità”
€ 1.500,00
Materiali e/o pubblicazione Atti
€ 1.200,00
(esperti dott.ssa Bianca D’Amato, dott.ssa Lucia Tafi. Dott. Pierangelo Pedani, dott.ssa Claudia
Brighenti)
TOTALE COMPLESSIVO € 17.460,00
∗L'importo prevede un costo orario di € 45,00 (euro quarantacinque/00), è soggetto a Ritenuta
d'Acconto (20%), a contributo previdenziale aggiuntivo (4%) ed è esente I.V.A. ai sensi
dell'art.1 comma 100, Legge 244/2007. Al termine della prestazione sarà rilasciata ricevuta
fiscale. Segue dettaglio.
33
Importo orario
Contributo Previdenziale (4%)
Totale orario
Ritenuta d'Acconto (20%)
bollo
€ 45,00
€ 1,80
€ 46,80
-€ 9,00
€ 1,81
∗∗ Costo orario
Importo orario
IRAP a carico della scuola
8,5%
Totale orario
Ritenuta d'Acconto (20%)
€ 35,00
€ 2,975,80
€ 37,975
-€ 7,60
Il progetto si circoscrive in:
• Progetto “STO BENE A SCUOLA” i cui destinatari sono tutti gli alunni che per la prima
volta frequentano la scuola dell’infanzia.
• Progetto Accoglienza “BENVENUTO IN CLASSE” rivolto a tutti gli alunni iscritti nelle
classi prime e seconde del circolo.
• Progetto “BEN…ESSERE”, rivolto agli studenti e le loro famiglie, mira alla prevenzione
del disagio alla promozione dello “star bene”
• “SCUOLA E CIBO”, progetto di educazione alimentare e alla salute
CITTADINANZA DI GENERE
Abbattiamo gli stereotipi di genere partendo dalle scuole
Laboratori dal Centro Pari Opportunità Valdelsa
1) “Un mito d’argilla” a cura della Cooperativa La Valle del Sole per la Scuola dell’Infanzia:
sez. B della Scuola dell’Infanzia di Cedda e sezz. A, B, C della Scuola dell’Infanzia di
Staggia;
2) “Le scatole delle emozioni” a cura dell’Associazione LaLut per la Scuola Primaria:
2A e 2B della scuola primaria “Pieraccini”.
INTERCULTURA
“IO + TU = NOI”
Destinatari del progetto: sezioni Scuola dell'Infanzia e classi scuola Primaria
Partners coinvolti e tipologie di contributo:
Partners coinvolti:
ASL 7; Comune di Poggibonsi (Fondazione Alta Valdelsa); Provincia di Siena (Centro Pari
Opportunità Valdelsa); Università per Stranieri di Siena; Centro Interculturale Empolese
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Valdelsa. Facoltà di Scienze della Formazione-Università degli Studi di Firenze, UNICEF,
Associazione LaLut, Associazione Stacciaburatta, Associazione Teatro Dei Vari Colle Di Val
D’elsa, Associazione Shalom, Emergency, Medici Senza Frontiere
Tipologie di contributo: testi bilingui, mediatori culturali, laboratori, formazione docenti,
educatori.
Descrizione del progetto e sua finalità
Il progetto favorisce l'incontro, il confronto e la valorizzazione delle multiculture attraverso il
dialogo, la comprensione e la collaborazione per l'arricchimento reciproco di se stessi e del
gruppo.
Il progetto ha come finalità la promozione dei legami cooperativi fra i componenti del gruppo
classe e la gestione di inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. Pertanto la scuola si deve
costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono,
infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la
partecipazione più ampia dei bambini a un progetto educativo condiviso.
Obiettivi specifici
● Scoprire le proprie abitudini
● Scoprire elementi di uguaglianza e diversità
● Costruire la propria identità
● Acquisire la lingua per comunicare, per esprimere sentimenti, per organizzare i saperi
Discipline scolastiche interessate
Tutte le discipline sono coinvolte per esprimere la complessità dell'individuo.
Principali tematiche/argomenti che saranno approfonditi
Le tematiche si cui si focalizzeranno le attività riguarderanno i vissuti personali e l'originalità
delle esperienze, utilizzando canali diversi di comunicazione (arte, musica, linguaggi).
Attività
● Esperienze ludiche e comunicative per piccoli gruppi
● Interventi di personalizzazione per singoli
● Laboratori
Risultati attesi
Realizzazione di forme di integrazione e di rispetto reciproco
Strumenti e metodologie
● Analisi degli elementi comuni e caratterizzanti
● Conoscenza delle variabili
● Uso delle variabili
Numero di ore dedicate all'attività didattica
Le ore verranno realizzate utilizzando sia ore di didattica disciplinare che ore destinate alle
attività laboratoriali
Verifica
La rilevazione dell’incidenza formativa delle abilità sui singoli alunni e sul gruppo verrà rilevata:
a) per quanto riguarda la dimensione dell’apprendimento attraverso la somministrazione di
prove strutturate (all’interno del percorso disciplinare);
b) per quanto concerne la ricaduta sul piano formativo attraverso osservazioni sistematiche
sulla motivazione, il coinvolgimento e l’interesse degli alunni, la valutazione degli aspetti
relazionali, delle conoscenze possedute all’inizio del percorso, durante il percorso e alla fine di
esso.
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Pubblicizzazione e socializzazione
La socializzazione con le famiglie degli elaborati, risultanti dal coinvolgimento degli alunni
all'interno dei vari percorsi didattici, potrà avvenire:
● all'interno della classe
● mostra organizzata in uno spazio da definire
● mercatino e/o spettacolo finale
Trasferibilità
I vari percorsi didattici strutturati servono
a sviluppare un'intelligenza, che è quella
dell'accoglienza, nel rispetto di un modo diverso di vivere le cose, le persone, gli ambienti.
Il progetto si circoscrive in:
•
“UNA VOCE A…”, progetto di educazione interculturale svolto in continuità orizzontale
tra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria di Staggia Senese, in collaborazione con
l’Associazione “VARII ARMONICI”( prof. Zingoni)
•
“MONDOFESTA” , progetto di educazione interculturale rivolto a tutti gli alunni della
scuola primaria “Pieraccini”, in collaborazione con le suore missionarie delle Filippine e
le associazioni SHALOM, EMERGENCY, UNICEF, MEDICI SENZA FRONTIERE
•
“WELCOME”, progetto di laboratorio per Italiano L2
MEMORIA COLLETTIVA
“C’ERA UNA VOLTA IL NOVECENTO”
Destinatari del progetto: Tutte le classi della Scuola Primaria
Partners : Famiglie e SPI-CGIL
Descrizione del progetto e sua finalità
Il progetto è finalizzato allo sviluppo graduale e consapevole dell’identità individuale, sociale e
alla maturazione del senso di appartenenza ad un determinato contesto territoriale e culturale.
In un territorio come il nostro caratterizzato da un continuo flusso migratorio e quindi da una
costante presenza di extracomunitari, diventa indispensabile promuovere la scoperta delle
proprie “radici” non solo per imparare ad apprezzarle e a valorizzarle, ma soprattutto per
promuovere la capacità di accettare e di rispettare la diversità culturale attraverso confronti,
somiglianze e differenze.
Gli argomenti trattati riguarderanno vari aspetti della vita quotidiana: la casa, l’abbigliamento,
il cibo, i mezzi di trasporto, il tempo libero degli adulti e dei bambini, i mestieri, la scuola, le
veglie, le paure, gli avvenimenti storici del novecento (II Guerra Mondiale) ricostruiti
principalmente attraverso i racconti dei nonni.
Obiettivi specifici
- Rivalutare il ruolo dei nonni all’interno della famiglia e della società;
- rafforzare la sinergia scuola-famiglia;
- mantenere viva la memoria della nostra cultura, degli usi e dei costumi locali;
- educare ai valori attraverso le tradizioni e la conoscenza della cultura autoctona;
36
- comprendere meglio il presente alla luce del passato;
- acquisire la capacità di vivere con gli altri nel tempo storico, in un atteggiamento di
integrazione e reciprocità
- conoscere le modifiche avute dal nostro territorio nel tempo e saperle valorizzare
- promuovere modelli culturali e comportamentali rispettosi delle diverse identità.
Discipline scolastiche interessate
Il progetto ha raccordi interdisciplinari con tutte le materie.
ITALIANO:
- comprendere le informazioni essenziali di un'esposizione;
- ricercare informazioni in testi di diversa natura per scopi conoscitivi;
- raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto;
- scrivere racconti sulla base di tracce;
CITTADINANZA E COSTITUZIOME
- prendere gradualmente consapevolezza del mondo circostante, partendo da ciò che si
conosce del proprio ambiente e allargando il proprio punto di vista per giungere alla scoperta
dei diritti-doveri dei cittadini;
- svolgere incarichi e compiti per lavorare insieme con un obiettivo comune.
STORIA:
- individuare le tracce e usarle come fonti;
- ricavare da fonti diverse, conoscenze semplici su momenti del passato;
- avvalersi delle conoscenze acquisite attraverso le esperienze personali per affrontare
lo studio del passato;
- individuare i cambiamenti del territorio circostante attraverso i racconti degli
abitanti.
GEOGRAFIA:
- esplorare il territorio circostante attraverso l'approccio senso-percettivo e
l'osservazione diretta;
- individuare elementi fisici e antropici del paesaggio fissi e mobili, spazi aperti e
spazi chiusi.
MATEMATICA:
- realizzazione di diagrammi che riassumono i risultati delle interviste.
TECNOLOGIA
- analizzare la possibile pericolosità di materiali e oggetti;
- videoscrittura
Principali tematiche/argomenti che saranno approfonditi
storia recente del paese, abitudini alimentari, mezzi di trasporto, uso del tempo libero di
bambini ed adulti (spazi, strutture, giocattoli), mestieri scomparsi, scuola, proverbi e leggende,
2^ guerra mondiale
Fasi di realizzazione
Il lavoro si articolerà in più fasi:
la PRIMA FASE sarà dedicata alla conoscenza del vissuto dei nonni, attraverso la trasmissione
“orale” di racconti e la descrizione di fatti del passato;
nella SECONDA FASE saranno avviate attività concrete e pratiche con la collaborazione dei
nonni (es. la costruzione
di vari oggetti del passato, preparazione di cibi, ecc…), si
effettueranno ricerche sul territorio, verranno analizzati documenti, ecc;
nella TERZA FASE sarà organizzata una manifestazione per la socializzazione dei risultati.
Attività
ricostruzione della storia recente del paese;
- ricerca foto/disegni delle abitazioni di ieri e confronto con quelle di oggi;
- ricerca delle abitudini alimentari del novecento e preparazione di alcune vivande in classe;
ricerca sui mezzi di trasporto di ieri e confronto con quelli di oggi;
- stesura questionari sull’uso del tempo libero di bambini ed adulti (spazi, strutture,
giocattoli),
- costruzione di giocattoli sotto la guida dei “nonni”;
37
-
-
indagine per l’individuazione di mestieri scomparsi e confronto fra strumenti;
analisi delle modalità e delle tecniche di lavorazione di ieri ed oggi;
questionari per alunni di ieri e di oggi sulla scuola: analisi e sintesi;
ricerca, analisi e produzione di testi, di racconti, di canzoni, di filastrocche, di proverbi e di
leggende;
ricerche sulla 2^ guerra mondiale.
Strumenti e metodologia
Verranno utilizzati come strumenti di lavoro conversazioni, interviste, raccolta ed analisi di
documenti, elaborati scritti, griglie, grafici, osservazioni dirette, uscite, computer, cartelloni,
materiale multimediale.La metodologia utilizzata sarà quella della ricerca e del problem
solving, con un lavoro a piccolo e a grande gruppo.
Risultati attesi
- Maggiore conoscenza del proprio territorio;
- Sviluppo della consapevolezza della propria identità;
- Sviluppo di comportamenti rispettosi nei confronti degli altri.
Verifica
• Osservazione dei comportamenti e degli atteggiamenti assunti nei confronti degli altri
durante i vari momenti della giornata scolastica
• Verifica dell’interesse e della partecipazione degli alunni
• Verifica delle competenze conseguite attraverso l’utilizzazione di questionari, risposte
vero/falso, risposte a scelta multipla, domande aperte.
Pubblicizzazione e socializzazione
Mostra finale dei lavori realizzati dagli alunni:
- illustrazione del percorso esperienziale
- cartelloni di sintesi sugli argomenti trattati e sulle varie fasi del percorso documentati
attraverso foto e video
Trasferibilità
I criteri di trasferibilità che si individuano nel progetto portano ad un graduale e consapevole
sviluppo dell’identità individuale e sociale attraverso un confronto fra generazioni ed a un
maggiore senso di appartenenza al proprio territorio.
ETWINNING
eTwinning
Destinatari del progetto
Gli alunni della classe 1B, 3C, 3D, 3E, 3F della scuola primaria “Pieraccini”, 5A e 5B scuola
primaria “Bernabei”
Descrizione del progetto e sua finalità generale
Avvicinare gli alunni a culture diverse permettendo loro, attraverso l’uso della L2 e delle TIC, di
comunicare con un partner europeo e condividere con esso un progetto comune.
Finalità: sensibilizzare gli alunni alla cittadinanza europea; usare le TIC per accorciare le
distanze e consentire agli insegnanti e agli allievi di raggiungere realtà diverse; motivare gli
alunni con attività innovative; migliorare la conoscenza delle lingue straniere e delle TIC;
condividere e scambiare opinioni in ambito pedagogico con altri insegnanti arricchendo la
propria esperienza.
38
Obiettivi specifici
In base agli ambiti disciplinari coinvolti si prevedono i seguenti obiettivi specifici: acquisizione e
uso di un programma di grafica e videoscrittura; uso di semplici strutture linguistiche in L2,
conoscenza di aree geografiche e tradizioni locali; sviluppo dell’interesse verso culture diverse.
Discipline scolastiche interessate dal progetto
Materie del curriculum scolastico o discipline di tipo trasversale.
Principali tematiche/argomenti che saranno approfonditi
Gli argomenti dovranno essere concordati con la/e scuola/e partner.
Attività
• Attività organizzativa: ricerca scuola/e partner e progettazione del lavoro
• Attività didattica: descrizione del blog agli alunni;
• Attività di ricerca e documentazione attraverso foto e video.
• Produzione di semplici testi in L2.
• Uso del computer per creare semplici presentazioni.
Risultati attesi
• Acquisire la consapevolezza della L2 e del computer come mezzi di comunicazione.
• Acquisire nuove strutture linguistiche in L2 e nuove abilità nell’uso delle TIC. Interesse per
le attività di scambio; conoscenza delle aree geografiche attinenti al progetto.
Strumenti e metodologie
Strumenti: laboratorio di informatica con connessione ad Internet, posta elettronica,
programmi per la creazione di video, macchina fotografica digitale e videocamera.
Metodologia: scambio sul twinblog di materiale illustrativo e descrittivo tra le scuole gemellate
(su argomenti concordati con il partner e trattati in classe con gli allievi).
Numero di ore dedicate all’attività didattica
Per la produzione del materiale saranno utililzzate le ore di attività didattica. Per l’utilizzo della
piattaforma si ipotizza un’ora settimanale quando necessaria.
Prodotto finale da realizzare
Realizzazione di elaborati multimediali, documentati sul twinspace.
Trasferibilità del progetto, comunicazione dei risultati
Integrazione delle fasi del progetto in percorsi didattici che riguardano contesti interdisciplinari.
Monitoraggio e verifica finale
1) un monitoraggio intermedio riguardante gli esiti formativi del progetto (conoscenze
acquisite e motivazione della classe) attraverso momenti di circle time e osservazioni
sistematiche;
2) una verifica finale sui risultati del progetto in termini di efficacia (realizzazione di elaborati
multimediali finali) e di efficienza attraverso il confronto delle esperienze con altri docenti.
39
SICUREZZA
La Cultura nella sicurezza … e la sicurezza nella cultura
Il Progetto, in rete, tende a sviluppare una cultura della sicurezza in tutte le
componenti che gravitano intorno alla scuola: alunni, famiglie, personale docente
ed A.T.A., EE.LL.
Esso in particolare, volge all'acquisizione di atteggiamenti adeguati in merito alla
salute e alla prevenzione dei rischi e mira, nello stesso tempo, allo sviluppo di
una sensibilità riguardo la tutela e la salvaguardia dell'ambiente in generale.
Le attività proposte infatti, saranno finalizzate alla sensibilizzazione verso la cura
e la conoscenza degli spazi scolastici e dell'ambiente circostante, verso il rispetto
delle regole di convivenza civile e la gestione della sicurezza propria e altrui.
Affrontare il tema della sicurezza nella scuola, significa infatti offrire un ambiente
favorevole e quanto più possibile sicuro e, soprattutto, investire sul futuro della
comunità , educando e formando le nuove generazioni verso “ il rispetto della
personalità collettiva ed individuale ed il miglioramento della qualità della vita”
Finalità generali
•
Promuovere atteggiamenti volti alla prevenzione dei rischi e alla tutela della salute
•
Educare alla cittadinanza e alla legalità
•
Favorire la formazione di una corretta coscienza civica
•
Stimolare comportamenti che salvaguardino l'ambiente
•
Assumere comportamenti adeguati alle emergenze
•
Favorire l'interdisciplinarietà
ABILITA’ COINVOLTE
•
Osservare e descrivere
•
Esprimere emozioni
•
Decodificare
•
Collaborare e partecipare
•
Agire in modo autonomo e responsabile
Struttura del progetto
Il progetto si articolerà in due parti:
1. una a carattere formativo-didattica , destinata agli alunni e a cura dei docenti
2. una con funzioni tecnico-organizzative e informative, riguardante il personale scolastico, a
cura di docenti formati edelle Figure preposte
40
Per la realizzazione del progetto potrebbero essere previste collaborazioni con Enti Esterni
quali: Polizia Municipale, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, ASL, Polizia e Carabinieri.
Obiettivi educativo- didattici
Le tematiche della sicurezza e della salute verranno collegate alle singole materie in maniera
trasversale e coinvolgeranno i diversi ambiti disciplinari.
L' Educazione Stradale∗
∗, insieme ad altre forme di educazione come quella Alimentare o
Ambientale indurranno verso il rispetto delle regole e il bene comune e costituiranno processi
formativi essenziali per la convivenza civile e la cultura della salute e della prevenzione.
Gli alunni, nei modi e nei tempi adeguati all'età, saranno portati ad assumersi responsabilità e
a partecipare in modo costruttivo alla vita della comunità scolastica.
Saranno previste due simulazioni di evacuazione degli edifici scolastici nel corso dell'anno : gli
alunni di tutte le classi e sezioni verranno opportunamente addestrati dai propri insegnanti,
all'assunzione di comportamenti adeguati allo scopo.
Obiettivi specifici del progetto
•
Promuovere atteggiamenti volti alla prevenzione dei rischi e alla sicurezza in generale
•
Far acquisire le abilità necessarie per superare le situazioni di emergenza
•
Indurre verso comportamenti corretti e consapevoli dei pericoli
•
Promuovere la cultura della sicurezza attraverso l'acquisizione di stili di vita salubri
•
Affinare la sensibilità ecologica
•
Comprendere il significato delle regole nella convivenza civile
Modalità e tempi di attuazione
Ogni ordine di scuola sceglierà le modalità e
gruppo-classe e all'età degli alunni.
i percorsi da attuare in relazione al proprio
I tempi di realizzazione verranno specificati a seconda delle attività proposte e affronteranno
tematiche varie in relazione agli obiettivi specifici prima esposti ( dalla salvaguardia
dell'ambiente, al rispetto delle regole stradali e scolastiche; dalla segnaletica di sicurezza,
all'acquisizione di comportamenti adeguati per la prevenzione dei rischi in tutti gli ambienti,
compreso quello domestico )
Documentazione e verifica
Il monitoraggio e la verifica del percorso effettuato verterà essenzialmente su alcune delle
seguenti modalità:
•
Rappresentazioni grafiche, fotografiche o filmate sui percorsi effettuati
•
Creazione di file multimediali
•
Partecipazione alle prove di evacuazione ( generale)
•
Redazione di relazioni finali da parte dei docenti sulle attività realizzate
∗Educazione stradale
“ La scuola si adopera affinché i linguaggi corporei, sonori e visuali più accessibili
ai bambini vengano accolti ed usati il più consapevolmente e correttamente
41
possibile, al fine di avviarli tempestivamente ad una fruizione critica dei messaggi
diretti ed indiretti dai quali sono continuamente investiti.”
A queste
considerazioni degli Orientamenti possiamo collegare l’educazione
stradale poiché il Decreto legge n. 285 del 30 Aprile 1992 “ Il nuovo codice della
strada” prevede all’art. 230 che siano svolti programmi di educazione stradale
come attività obbligatoria nelle scuole di ogni ordine e grado. In questa prospettiva
l’educazione stradale acquista una funzione importante nella scuola dell’infanzia:
sviluppa la sicurezza nei bambini nei riguardi della strada, aiutandoli a conoscerne
le regole, e sollecita la conoscenza dei linguaggi non verbali, tipici dei segnali
stradali, che hanno una “rilevanza educativa” considerevole, inoltre, promuove tutti
quei comportamenti che favoriscono la convivenza civile. La strada, infatti, è un
ambiente caratterizzato dalla complessità e dalla pluralità dei fenomeni,
organizzato secondo regole di comportamento che vanno rispettate per la
salvaguardia e la sicurezza di tutti.
Le sue “regole” sono indicate da messaggi in codice ( i segnali stradali, i colori del
semaforo, i movimenti del vigile, le strisce sulla strada….) che devono essere
compresi e padroneggiati per un uso corretto degli spazi comuni.
Ecco che l’attuazione del progetto di Ed. Stradale nella Scuola nasce dalla
consapevolezza che già nella primissima età si consolidano comportamenti corretti
per cui non il rispetto delle regole per paura della punizione, ma la consapevolezza
che rispettare le regole è utile per sé e per gli altri.
OBIETTIVI GENERALI
•
•
Sensibilizzare il bambino ad un comportamento corretto per strada.
Conoscere le regole fondamentali del codice stradale.
TEMPI
Il progetto verrà attuato nell’arco dell’anno scolastico.
METODOLOGIA
La modalità di attuazione del progetto consiste nel distribuire le varie attività lungo tutto
l’anno scolastico in collegamento con altre unità di apprendimento.
Si fa presente che alcune proposte operative ed obiettivi saranno comuni.
SPAZI
Interni: classe/ giardino
MEZZI E STRUMENTI
Macchina fotografica
Lavagna luminosa
Tv
Videoregistratore
Libri
Cartelli stradali
Giochi
Materiali vari
OBIETTIVI FORMATIVI
• Riconoscere attraverso la motricità, alcuni concetti topologici fondamentali (prima/dopo,
avanti/indietro,in alto/in basso, dentro/fuori, primo/ultimo,
destra/sinistra).
• Compiere discriminazioni a livello senso-percettivo.
• Esplorare lo spazio a disposizione in modo guidato da soli e in gruppo, in
base a suoni, rumori, musica, indicazioni.
• Fare un percorso simulato nel rispetto delle regole.
42
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Riconoscere e rispettare le regole della sicurezza stradale.
Conoscere e discriminare la segnaletica orizzontale e verticale.
Scoprire la relazione colore/significato nel semaforo.
Riconoscere e discriminare i rumori della strada.
Osservare e rilevare comportamenti scorretti.
Percepire il senso del pericolo.
Formulare e sperimentare ipotesi e imparare a verificarle.
Conoscere la figura del vigile e suscitare curiosità ed interesse per gli argomenti
proposti.
Riconoscere e classificare i diversi mezzi di trasporto
Classificare i segnali stradali.
PROPOSTE DIDATTICHE
• Collaborazione della Polizia Municipale del comune di Poggibonsi per l’osservazione della
strada e dei segnali.
•
Rappresentazione grafica delle esperienze vissute
•
Esercizi di simulazione e interpretazione dei vari ruoli assunti sulla strada dal pedone,
dal ciclista, dal vigile.
•
Realizzazione con materiale vario di cartelli stradali.
•
Racconti e drammatizzazioni.
•
Utilizzo di materiale audiovisivo o multimediale.
•
Incontro con il vigile urbano a scuola ( iniziativa prevista solo per i bambini delle classi
quinte).
•
Attività e giochi con il vigile e le insegnanti.
•
Conoscenza degli oggetti del vigile.
•
Utilizzo di immagini libri e foto per la conoscenza dei più comuni mezzi di trasporto.
.
.
43
LABORATORI FACOLTATIVO- OPZIONALI
ANNO SCOLASTICO 2010/2011
Per l’a.s. 2010/2011 nello specifico vengono realizzate le seguenti attività:
SCUOLA PRIMARIA “G. PIERACCINI”
CLASSI PRIME
La 1A in due ore di laboratorio svolgerà il progetto “Un libro per amico”; la 1B svilupperà il
progetto “E-twinning” e il progetto “C’era una volta il Novecento”; le prime C,D,E in due ore
svolgeranno il progetto “Un libro per amico”, nella terza ora il progetto di educazione
ambientale “Bio+Eco=Logico”.
CLASSI SECONDE
La 2A in due ore di laboratorio svolgerà il progetto “Un libro per amico”; la 2B svolgerà i
progetti “Un libro per amico” e “La natura intorno a noi” per un’ora settimanale ciascuno; le
seconde C,D,E svolgeranno il progetto “Un libro per amico” per due ore ed il progetto di
educazione scientifica “La natura intorno a noi” per un’ora settimanale.
CLASSI TERZE
Le classi terze A e B in un’ora di laboratorio svolgeranno il progetto di carattere scientifico:
“Insegnare scienze sperimentali”, nella seconda ora verrà sviluppato il progetto sulla lettura
“Un libro per amico”; la classe 3C svilupperà i progetti “Un libro per amico” ed “E-twinning” per
un’ora settimanale alternativamente, la seconda ora sarà dedicata al progetto di educazione
ambientale “Bio+Eco=Logico”; la 3D dedicherà un’ora al progetto “E-twinning”, un’ora al
progetto “Un libro per amico” e un’ora al progetto di educazione ambientale “Bio+Eco=Logico”;
le classi terza E e F svilupperanno i progetti “Un libro per amico”, “E-twinning” ed il progetto di
Astonomia “Universo…mito, arte, scienza” per un’ora settimanale ciascuno.
CLASSI QUARTE
Le classi 4A e 4B svolgeranno per un’ora settimanale il progetto “Un libro per amico” e per
un’ora il progetto di carattere scientifico “Insegnare scienze sperimentali”;
le classi 4C, 4D, 4E svolgeranno in un’ora il progetto “Un libro per amico” , per due ore il
progetto “Insegnare scienze sperimentali”.
CLASSI QUINTE
Le classi 5A, 5B svolgeranno attività di carattere scientifico legate al progetto “Insegnare
scienze sperimentali” per due ore settimanali; le classi 5C,5D svolgeranno in un’ora il progetto
“Un libro per amico”, per due ore il progetto “Insegnare scienze sperimentali”, la classe 5E
svolgerà in un’ora il progetto “C’era una volta il 900”, per due ore il progetto “Insegnare
scienze sperimentali”.
SCUOLA PRIMARIA “C. BERNABEI”
Le classi a tempo pieno svilupperanno i progetti con la seguente organizzazione:
1 ora : progetto “Un libro per amico”
2 ore: progetto di educazione interculturale “Una voce a…”, le attività legate al progetto
saranno svolte a classi aperte, con didattica laboratoriale ed in continuità con la scuola
dell’infanzia.
Le classi a tempo breve hanno due ore di laboratorio facoltativo/opzionale in cui svolgono il
progetto di educazione interculturale “Una voce a…”, le attività legate al progetto saranno
svolte a classi aperte, con didattica laboratoriale ed in continuità con la scuola dell’infanzia.
44
FUNZIONIGRAMMA
Anno scolastico 2010/2011
Attraverso l’organigramma predisposto, le figure di riferimento, componenti lo Staff di
direzione, curano la comunicazione, i rapporti, le relazioni tra tutto il personale della scuola, gli
alunni e le loro famiglie, nonché la predisposizione dei momenti di incontro e raccordo.
Vi sono inoltre i Responsabili dei laboratori dei vari Plessi:
- Laboratorio informatica: Scuola Primaria “G. Pieraccini” ins. Dani; Scuola Primaria “C.
Bernabei” ins. Ferrante.
- Laboratorio di Scienze Scuola Primaria “G. Pieraccini” : ins. Senesi
- Laboratorio di musica Scuola Primaria “G. Pieraccini” : ins. Baldascino responsabili
materiali musicali negli altri plessi il docente coordinatore di plesso
- Palestra: Scuola Primaria “G. Pieraccini” ins. Serafini ; Scuola Primaria “C. Bernabei”
ins. Comito responsabili materiali negli altri plessi il docente coordinatore di plesso.
DIRIGENTE SCOLASTICO
MARIA GRAZIA DI IASIO
RESPONSABILI
TERRITORIO
Responsabile:
Ins. Paola Cini
SAPERI
Responsabile:
Ins. Loretta Borghi
CITTADINANZA
Responsabile:
Ins. Antonella Benini
REFERENTI
- REFERENTE DSA
Ins. Roberta Lorenzetti
-AMBIENTE E SALUTE
Ins. Elisabetta Brogini
-INTERCULTURA
Ins. Silvia Galigani
-VALUTAZIONE E
AUTOVALUTAZIONE
Ins. Ravenni Laura
FUNZIONI
STRUMENTALI
-GESTIONE P.O.F.
Ins. Claudia La
Verde
-SOSTEGNO AL
LAVORO DEI
DOCENTI/MULTIME
DIALITA’
Ins. Lucia Dani
-CONTINUITA’
EDUCATIVA E
DIDATTICA
Ins. Antonella
Benini
- ALUNNI
DIVERSAMENTE
ABILI
Ins. Sandra
Sancasciani
- REFERENTE DISAGIO
Ins. Andreina Sottile
- RALLY MATEMATICA
Ins. Luciana Giannozzi
-INNOVAZIONE
Ins. Giovanna
Bucciarelli
COLLABORATORI
DEL DIRIGENTE
SCOLASTICO
Ins. Concetta Maria
Farruggio
Ins. Paola Cini
COORDINATORE
DI PLESSO
DIRETTORE DEI
SERVIZI GENERALI
AMMINISTRATIVI
Dott. Giovanni Sangalli
G. PIERACCINI
Ins. Laura Conti
C.BERNABEI
Ins. Bruna
Casassa
INFANZIA CEDDA
Ins. Daniela
Mecacci
INFANZIA
BORGACCIO
Ins. Anna
Capobianco
SEGRETERIA
Bacci Claudia
Cresti Cinzia
Lapini Sabrina
Pucci Stefania
Coppi Tiziana
INFANZIA
STAGGIA
Ins. Tiziana Aiazzi
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Il Collegio dei docenti, presieduto dal Dirigente Scolastico e formato da tutti i docenti della
scuola dell’infanzia e dalla scuola primaria identifica in coerenza con il P.O.F. le seguenyi
Funzioni Strumentali con particolari compiti:
AREA 1
GESTIONE P.O.F.
Docente La Verde Claudia
- Revisione ed aggiornamento del P.O.F
- Monitoraggio del P.O.F
- Progettazione e realizzazione della
comunicazione P.O.F. alle famiglie
-Partecipazione al gruppo di coordinamento
(staff di presidenza e gruppo di lavoro)
AREA 2
SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI
(MULTIMEDIALITA’)
Docente Dani Lucia
- Aggiornamento del sito Internet
- Consulenza ai docenti
- Progetti europei
- Partecipazione al gruppo di coordinamento
(staff di presidenza e gruppo di lavoro)
AREA 3
CONTINUITA’ DIDATTICA ED EDUCATIVA
Docente Benini Antonella
- Orientamento in ingresso e in uscita,
- Rapporti tra i vari ordini di scuola,
- Sviluppo progetti in continuità orizzontale e
verticale,
- Curricoli verticali,
- Partecipazione al gruppo di coordinamento
(staff di presidenza e gruppo di lavoro)
AREA 3
ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Docente Sancasciani Sandra
- Rilevazione dei bisogni e loro tabulazione
- Stesura e coordinamento di un progetto di
integrazione in accordo anche con gli enti
esterni
- Stesura e coordinamento di piani didattici ed
operativi in accordo con i docenti
- Verifica delle attività svolte
- Gestione GLIC e GLIS
- Partecipazione al gruppo di coordinamento
(staff di presidenza e gruppo di lavoro)
- Coordinamento attività di ricerca-azione
classi terze
- Coordinamento verifica ricerca-azione classi
prime e seconde
- Collaborazione con Università, Ente Locale,
altre scuole per la stesura del curricolo agito
- Partecipazione al gruppo di coordinamento
(staff di presidenza e gruppo di lavoro)
AREA 4
INNOVAZIONE
Docente Bucciarelli Giovanna
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Il Collegio dei docenti al suo interno si è articolato in:
- GRUPPI DI LAVORO
- DIPARTIMENTI
- COMMISSIONE ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI, che si riunisce secondo le necessità
GRUPPI DI LAVORO COMPITI
INSEGNANTI
1-revisione ed integrazione del P.O.F, Carta dei servizi,
Regolamento d’Istituto
• Benini
2-predisposizione di appositi strumenti per l’analisi del
• Borghi
contesto e la rilevazione dei bisogni
• Cini
3-supporto alla realizzazione delle attività del piano
• Farruggio
4-predisposizione di apposite procedure e strumenti per il
P.O.F.
controllo dei livelli di coerenza della progettazione
curricolare con l’impianto complessivo del P.O.F.
5-predisposizione e somministrazione di strumenti per
l’autoanalisi d’Istituto
6-raccolta e tabulazione dei dati raccolti
7- diffusione dei risultati
8-predisposizione di un format di progetto
GRUPPO INTERNO:
• Calugi
1-predisposizione di appositi strumenti per la rilevazione dei
CONTINUITA’
bisogni
• Capobianco
2-collaborazione
all’organizzazione
di
attività
• Cerri
espressive,comunicative e sportive
• Coccetti
3-promozione e pianificazione di attività di continuità e
• Rossi
orientamento
• Vecchierelli
• Tanganelli
• Tanzini
• Iasevoli
• Pasqualetti
• Comito
• Ravenni P.
• Farneti
• Gallipoli
• Sancasciani
GRUPPO H
RICERCA
AZIONE
PER IL CURRICOLO
in
collaborazione
con
l’Università
degli
studi
di
Firenze, facoltà di
Scienze
della
Formazione
GRUPPO
ISTITUZIONALE:
• Benini
• La Verde
• Pasqualetti
• Rilevazione alunni problematici;
• Docenti di
• gestione della comunicazione Scuola- Famiglia- ASL.
sostegno
• Cura della documentazione (P.E.I……)
• Docenti
di
• Monitoraggio
classe
• Bucciarelli
Sperimentazione di un curricolo per le classi terze
• Carlino
• La
Commare
• Sottile
• Bellucci
• Pirrone
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RICERCA
AZIONE Predisposizione di un curricolo verticale
PIANO NAZIONALE di scienze naturali a partire alle scuole dell’infanzia
I.S.S.
in
collaborazione con
l’URS
per
la
Toscana ed in Rete
di scuole
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
RICERCA AZIONE
PROGETTO
NAZIONALE
“MUSICA 2020”
•
•
•
•
•
•
•
•
Bucciarelli
Sottile
Bruni
Giannini
Carlino
Comito
La Verde
Renzi
Senesi
Tinti
Lorenzetti
La
Commare
Baldascino
Bucciarelli
Carlino
Casassa
Galigani
Lenzerini
Malzone
Piritore
•
Mecacci
•
•
•
•
•
Di Martino
Serafini
Brogini
Pasqualetti
Ravenni
Laura
Predisposizione di un curricolo verticale di educazione
musicale a partire dalla scuola dell’infanzia
RICERCA AZIONE
PER
IL
COORDINAMENTO
DEL
CURRICOLO
VERTICALE
A
PARTIRE
DALLA
SCUOLA
DELL’INFANZIA
COMPITI
COMMISSIONE ACCOGLIENZA
ALUNNI STRANIERI
Le competenze del gruppo di
lavoro
hanno
carattere
consultivo,
gestionale
e
progettuale. La commissione:
pianifica gli interventi di
prima accoglienza
tiene
rapporti con
le
amministrazioni
e
le
associazioni presenti sul
territorio
monitora
e
valuta
il
protocollo.
COMPONENTI
•
•
Dirigente Scolastico,
personale ATA (un
assistente amministrativo
e un collaboratore
scolastico alla porta),
• referente per l'intercultura
• docenti:
Benini
Bonavita
Campanili
Ferrante
Ferruzzi
Garofalo
Giannozzi
La Verde
Sottile
Tanzini
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DIPARTIMENTI
AREA
LINGUISTICO/
ESPRESSIVA
matematica
AREA
STORICO/
GEOGRAFICA
INSEGNANTI Responsabili
Italiano/
inglese
arte
immagine/
musica
AREA
MATEMATICO/
SCIENTIFICA
COMPITI
scienze
Storia,
geografia e
cittadinanza
1. individuazione
dei
contenuti dei curricoli
verticali
ad
integrazione del P.O.F.
delle
2. ricerca
potenzialità trasversali
dei progetti legati al
territorio
3. programmazione
di
interventi migliorativi
sulla base delle criticità
emerse
4. analisi dei regolamenti
attuativi
Iasevoli Filomena
Lorenzetti Roberta
Barucci Paola
I Gruppi di ricerca-azione si riuniscono collegialmente o partecipano alle riunioni con i tutor
d’aula e/o docenti che svolgono lezioni. Ogni riunione è verbalizzata e sottoscritta con firma dai
presenti.
I gruppi di lavoro si riuniscono collegialmente o per sottogruppi, suddividendosi i compiti da
svolgere, ogni riunione è verbalizzata e sottoscritta con firma dei presenti.
La Commissione ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI si riunisce nei casi di inserimento di alunni
neoarrivati per progettare azioni comuni, per monitorare i progetti esistenti, per operare un
raccordo tra la scuola e il territorio, per reperire risorse e materiali
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SICUREZZA NELLA SCUOLA
La scuola promuove lo sviluppo della cultura della sicurezza in tutte le componenti che
gravitano intorno ad essa: alunni, famiglie, personale docente ed A.T.A.
Per ogni plesso scolastico sono stati predisposti il Documento di Valutazione dei Rischi ed il
Piano di Gestione delle Emergenze. Tutto il personale ne è informato.
Il Dirigente Scolastico nella sua qualità di datore di lavoro è affiancato da un RSPP, nella figura
dell’Ing. Marco Costantini, e dagli ASPP: Paola Barucci, Emanuela Dini, Stefania Pucci, Daniela
Rubechini per il plesso “Pieraccini”, Stefania Cerri per la scuola dell’infanzia del Borgaccio,
Daniela Mecacci per la scuola dell’infanzia di Cedda, Bruna Casassa per la scuola primaria
“Bernabei”, Maristella Carnemolla per la scuola dell’infanzia di Staggia Senese.
Vi sono inoltre i preposti, sulla base del T.U.81/2009 vengono definiti come
“ …persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e
funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e
garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte
dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa”.
In ogni Plesso è istituita una squadra di emergenza sia con addetti antincendio che con addetti
al Primo soccorso. Vi è quindi un Responsabile della Sicurezza per ogni Plesso, il quale si
incarica di effettuare i controlli previsti dal Registro antincendio,coadiuvato da un Collaboratore
scolastico (nella Scuola Primaria “G. Pieraccini”, tenuto conto delle dimensioni del plesso è
incaricato anche un secondo docente), in modo da controllare se nella scuola esistono fattori di
rischio e da darne immediata informazione agli ASPP, ai preposti ed al datore di lavoro (DS).
Gli ASPP sono stati appositamente formati.
Gli insegnanti, sensibilizzati alla responsabilità sulla sicurezza sul luogo di lavoro, svolgono
opera di informazione/formazione sulla sicurezza con gli alunni e con le famiglie.
Periodicamente vengono svolte prove di evacuazione degli edifici (almeno due ogni anno
scolastico).
RESPONSABILI
SICUREZZA
PLESSI
Emanuela Dini
PIERACCINI
Bruna Casassa
BERNABEI
Marcella Giuntini
INFANZIA STAGGIA
Daniela Mecacci
INFANZIA CEDDA
Stefania Cerri
INFANZIA BORGACCIO
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PERSONALE A.T.A.
UFFICIO AMMINISTRATIVO
L’ufficio di segreteria si trova nella sede principale. Si occupa della gestione dei fondi del P.O.F.
e d’Istituto e dello stato giuridico ed economico del personale docente e ATA (Amministrativo
Tecnico Ausiliario)
E’ a disposizione dell’utenza per fornire informazioni sul funzionamento delle scuole e per
rilasciare certificati ed attestati.
L’orario di apertura al pubblico è il seguente:
LUNEDI’……………....……..…11,00/13,00
MARTEDI’……………………….. 8.00/10.00
MERCOLEDI’………....…….… 11.00/13.00
GIOVEDI’………………..…....… 8.00/10.00
VENERDI’…………………..……11.00/13.00
e
16,00/17,30
e
16,00/17,30
Nell’ufficio amministrativo presta servizio il seguente personale:
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
SANGALLI Giovanni
Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi amministrativo-contabili, ne cura
l’organizzazione e organizza il personale amministrativo e ausiliario
Assistenti Amministrative
BACCI Claudia
AMMINISTRAZIONE
PUCCI Stefania
COPPI Tiziana
DIDATTICA
CRESTI Cinzia
LAPINI Sabrina
PERSONALE
Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi riceve solo su appuntamento.
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COLLABORATORI SCOLASTICI
Del personale ATA fanno parte anche i collaboratori scolastici, che svolgono la loro attività
nell’ambito dei compiti stabiliti dal Contratto Nazionale del comparto scuola. In particolare:
- compiti di accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni nei periodi
immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche, durante la
ricreazione, per brevi assenze dei docenti, durante le uscite didattiche;
- vigilanza sugli alunni e assistenza durante il pasto nelle mense scolastiche;
- collaborazione con i docenti;
- ausilio materiale agli alunni portatori dei handicap.
Nel nostro Circolo prestano servizio 18 collaboratori scolastici così suddivisi nei vari plessi:
Scuola
dell’Infanzia
Via Borgaccio
Scuola
dell’Infanzia
Cedda
2
2
Scuola
dell’Infanzia
Staggia
Senese
2
Scuola Primaria
“G. Pieraccini”
Scuola
Primaria
“C. Bernabei”
10/9
2/3
Tenuto conto delle esigenze di servizio e del budget per le supplenze, ai collaboratori scolastici
potrà essere richiesto di effettuare il loro servizio in altra sede ed in altra turnazione
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PIANO ANNUALE FORMAZIONE E
AGGIORNAMENTO
Il Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione, sulla base dell’art. 66 del CCNL
29 novembre 2007, deve essere coerente con gli obiettivi e con i tempi del POF.
Il Piano si articola in iniziative:
promosse prioritariamente dall’Amministrazione
progettate dalla scuola autonomamente o consorziata in rete, anche in collaborazione con
l’Università, le Associazioni professionali qualificate, gli Istituti di Ricerca e gli Enti culturali
e scientifici accreditati.
DOCENTI
A) INIZIATIVE PROMOSSE DALL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
1) Supporto ai processi di riforma - Indicazioni per il curricolo ( dott.ssa Margherita
Bellandi)
2) Formazione/autoformazione disciplinare (Italiano-Matematica)
3) Formazione utilizzo TIC nel laboratorio di scienze
4) Sicurezza D.Lgs 81/2008
B) INIZIATIVE DELLA RETE SCUOLE DELLA VALDELSA
1) Formazione Piano Nazionale ISS.
2) Formazione Rete per le istituzioni scolastiche e gli Enti per la sicurezza per la provincia
di Siena
3) Formazione Rete “Insieme per costruire il Piano di Gestione delle Diversità” Italiano L2
e discipline.
4) Formazione Italiano L2 (Centro Interculturale Empolese Valdelsa)
5) Formazione Progetto “Genitori e genitorialità”
C) INIZIATIVE PROMOSSE DA AMMINISTRAZIONE, EE.LL., UNIVERSITÀ, ENTI
CULTURALI E SCIENTIFICI, SINDACATI, ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI
1)
2)
3)
4)
5)
6)
Formazione iniziale per docenti e personale ATA neoassunto.
Formazione per l’utilizzo delle LIM.
Formazione Lingua Inglese.
Formazione sull’Educazione Ambientale (ASTRA).
Formazione Scuola Pubblica di Musica – Progetto ZERODIECI.
Formazione storico-artistica (Museo del Bambino di Siena, Associazione Archeoval
Poggibonsi).
7) Formazione Musica 2020.
8) Formazione Rete per le istituzioni scolastiche e gli Enti per la sicurezza per la provincia di
Siena.
D) CORSI DI FORMAZIONE DISCIPLINARI LIBERAMENTE SCELTI DAI SINGOLI
DOCENTI, SENZA ONERI PER L’ISTITUZIONE SCOLASTICA.
L’avvenuta partecipazione alle iniziative di aggiornamento espressamente autorizzate verrà
documentata nelle modalità sottoelencate:
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a) per le iniziative promosse direttamente dal Collegio mediante firma sul foglio di presenza;
b) per la partecipazione ad iniziative esterne con attestato di partecipazione rilasciato
dall’Istituzione o dall’Ente organizzatore.
In ogni caso chiunque partecipi ad attività formative esterne all’Istituto dovrà presentare
relazione scritta al D.S. e mettere a disposizione dei colleghi il materiale prodotto o distribuito
in sede di corso e/o relazionare al Collegio dei Docenti.
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