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D icembre
A cura di Frate Salute
(un mese per volta... toglie il medico di torno)
Ricordo che, quando ero piccolo, in una fredda sera di inverno, la mia mamma mi raccontò che le era sembrato
di vedere, nel cielo stellato ma a tratti coperto da nuvole invadenti, qualcosa in movimento. Forse questa immagine
fa pensare ad un aereo, a dei pipistrelli, a dei gufi o, in caso di fantasie più estreme, a qualche alieno in giro per la
galassia. La mia mente di bambino, invece, in quella gelida serata di Dicembre, mi rimandava direttamente al mondo
incantato. Con grande soddisfazione di mia madre per le sue nascoste doti teatrali (prima di allora certamente sconosciute
anche a lei), ci avevo creduto! L’oggetto volante per me non poteva che essere Babbo Natale con le sue renne.
Crescendo, ho poi capito che quell’uomo così
simpatico e dolce non poteva esistere e che, tanto meno,
delle comuni renne non potevano volare e, per di più,
non potevano compiere il giro del mondo in una sola
notte. Per non parlare del favoloso sacco ricco di regali
per tutti e del mondo con i folletti che costruiscono giochi
per bambini: come poteva essere possibile? Tuttavia le
certezze da grandi importano relativamente. Quanto mi
abbia fatto sognare quella invenzione di mia madre non
lo so più. È incalcolabile quante volte mi abbia fatto
alzare la testa al cielo per scrutare la slitta volante e quante
volte mi abbia fatto desiderare di vedere, anche solo in
lontananza, la barba bianca. E tutto questo perché,
nonostante i piedi per terra vadano tenuti, sognare è bello.
E la mia identità (reale ma giocherellona e bizzarra) di
Frate Salute ne è la prova. Ed io, che spero di essere il
vostro Almanaccone di fiducia, Dicembre lo vedo proprio
come il mese dei sogni. Persino per chi ha poco da sognare
o per chi non è molto allenato a farlo, questo dodicesimo
mese, infatti, offre una chance. Anzi, concede una doppia
possibilità: un anno finisce e si può riflettere, un altro
anno comincia e si può sognare. Dopo dodici mesi di
lavoro (speriamo!), di soddisfazioni (speriamo sempre!),
di successo e appagamento (dalla speranza abbiamo
sforato nella megalomania!), in questo periodo, infatti,
si può chiudere il cerchio osservando cosa ha funzionato
e cosa, ahimé, non ci ha resi felici durante l’anno appena
trascorso.
E ad un cerchio che si chiude ne corrisponde un altro
che si apre. Durante questi trentuno giorni di magia, di
incanto e di ricorrenze tenere quanto festaiole, ciascuno
può impugnare in mano il suo compasso e può cominciare
a pensare dove puntarlo, intorno a quale punto centrare
l’anno che si apre. E qui il sogno può essere incontrollato.
Carriera al lavoro? Serenità e rispetto in famiglia?
Tranquillità e divertimento con gli amici? Realizzazione
personale? …Beh! Nei sogni tutto è ammesso! Se poi si
considera che la lunazione che va dal 5 al 20 Dicembre
pugliasalute
è denominata dell’alchimia, allora si può contare addirittura
sull’appoggio magico degli astri! Ma, a questo punto,
certamente sono già state sollevate diverse obiezioni! Ad
esempio, qualcuno si sarà detto che i sogni spariscono al
risveglio, che il risveglio è brusco e che, quindi, è meglio
fare gli incubi, che bisogna ancorarsi alla cruda realtà,
che una persona se vuol essere veramente adulta non può
fantasticare, che che che... Ok! Basta con i “che”!
Obiezioni accolte! L’unica riserva? Che Frate Salute non
è di quelli che sognano solo nel mondo dei sogni (scusate
la spiacevole ripetizione, ma altrimenti non avrei reso il
senso!). L’autore di questa petulante e fedele rubrica fa
parte del popolo di quelli a cui piace sognare nel mondo
della realtà. E perciò rettifico. Dicembre è il mese in cui
si può ripensare al passato e si può anche progettare il
futuro. In cui si possono passare al vaglio le risorse (di
tutti i tipi!) che si hanno, in cui si guardano le mete che
si vogliono raggiungere (forse è meglio parlare di meta
più che di mete!) e in cui, finalmente, si può buttar giù
il progettino per il proprio futuro. Obiettivi, tempi, modi
di realizzazione e il gioco è fatto.
Dalla mia infanzia forse un po’ traviata da quel famoso
carretto volante, ma certamente colmata di significato
dal gusto del sogno, per me, quindi, il Natale ha il senso
della nascita (che originalità!). Anzi, della ri – nascita
(già va meglio!). È il tempo in cui mi volto indietro e,
insieme, mi rivolgo verso il futuro per cominciare a
costruirlo. Per quest’anno, l’augurio di Frate Salute,
perciò, è quello che ciascun lettore (e non solo) possa
vivere le prossime festività natalizie nell’allegria, immerso
fra i soliti e incontrollabili gozzovigli e nella serenità, ma
anche che possa osservare criticamente e con spirito
positivo la propria vita. E perciò, visto che mi sento in
vena di grandezze, per questo Dicembre del 2006, oltre
ad augurare un buon compleanno a tutti i sagittari e a
tutti i capricorni, oltre ad auspicarvi una buona salute,
addirittura mi permetto di augurarvi una buona vita!
Alla prossima, Frate Salute.
- tre -
dicembre 2006