Untitled - Biochemtex

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BETARENEWABLES
Proesa
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La “green revolution” è realtà
Senza il petrolio la nostra civiltà non esisterebbe. Oltre a for-
Una volta trovato il sistema, sarà possibile ottenere una gamma di
nire energia, il petrolio è la materia prima dalla quale si ricavano infiniti
composti chimici, necessari alla realizzazione di moltissimi prodotti fi-
prodotti: dall’abbigliamento ai medicinali, dalle plastiche all’elettroni-
niti, dai carburanti ai detergenti e così via. Negli ultimi anni, alcune
ca, l’elenco è pressoché infinto.
aziende sono riuscite a elaborare processi a livello sperimentale, che si
In modo più o meno marcato, tutti gli esseri umani dipendono dal
sono però rivelati inadatti all’applicazione industriale a causa di costi
petrolio. Petrolio, però, non significa solo progresso ma anche proble-
eccessivi e di problematiche tecnologiche di diversa natura.
matiche ambientali, geopolitiche, sociali ed economiche.
La sfida è stata vinta da un gruppo di ricercatori di Biochemtex, società
Da tempo, in tutto il mondo si ricercano attivamente soluzioni che pos-
del Gruppo Mossi Ghisolfi che, partendo da ricerche condotte in labo-
sano divenire reali alternative al petrolio, conservandone le caratteristi-
ratorio, hanno sviluppato Proesa®.
che positive e superandone i limiti. L’obiettivo è individuare “qualcosa”
Proesa® è una tecnologia all’avanguardia in grado di trasformare, me-
duttile come il petrolio e applicabile in innumerevoli processi produttivi.
diante processi industriali, le componenti lignocellulosiche delle piante
La risposta – i ricercatori ne sono convinti – è da ricercarsi nelle bio-
in zuccheri fermentabili.
masse, una materia prima rinnovabile e, dunque, illimitata a patto di
La prima applicazione industriale di Proesa® è la produzione di bioe-
rispettare due condizioni base: non gravare sui delicati meccanismi che
tanolo, un alcool da addizionare alla benzina, ma sono già in corso
regolano i mercati delle derrate alimentari e rispettare gli equilibri am-
studi e progetti per la produzione di molti altri composti, che potranno
bientali. Non solo, la soluzione tecnologica deve essere competitiva
essere utilizzati in più settori.
a livello industriale e funzionare anche al di fuori degli esperimenti di
Se il secolo scorso è stato contraddistinto dalla black revolution del
laboratorio. Un’idea ambiziosa: mettere a punto una tecnologia ca-
petrolio, oggi stiamo per inaugurare l’era della green revolution basata
pace di trasformare gli scarti vegetali o le piante non commestibili in
sulle biomasse. Siamo solo agli inizi, ma i risultati concreti già ottenuti
zuccheri fermentabili.
sono più che lusinghieri e Proesa® ne è la protagonista.
UTILIZZI DI PETROLIO PER SETTORE
trasporti 77,2 %
chimica 4%
altro 18,8 %
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Che cosa è Proesa ®
Come funziona Proesa ®
Proesa® (PROduzione di Etanolo da biomassA) è una tec-
L’alcool, come l’etanolo, è ottenuto dalla fermentazione di
nologia di “seconda generazione”, che utilizza gli zuccheri presenti
zuccheri e amidi con l’utilizzo di lieviti. Questo è il normale processo
nelle biomasse lignocellulosiche per ottenere alcool, carburanti e altri
di prima generazione, basato su biomasse quali il mais, la canna da
prodotti chimici con ridotte emissioni di gas climalteranti e a costi com-
zucchero e similari. Queste materie prime agricole hanno molecole
petitivi rispetto alle fonti fossili (petrolio e gas naturale). Le tecnologie
relativamente corte e tali da essere “digerite” dai lieviti.
di prima generazione, invece, sono in grado di ottenere etanolo e altre
Ma gli zuccheri contenuti negli scarti agricoli o nelle varietà non ali-
sostanze solo dalla parte commestibile delle piante (mais, canna da
mentari sono composti da molecole lunghe, che i lieviti non riescono
zucchero, grano, soia, etc.).
facilmente a digerire. Non solo, la cellulosa e l’emicellulosa sono in-
Proesa è stata progettata per utilizzare biomasse non a uso alimen-
trappolate in una matrice di lignina che impedisce l’accesso ai lieviti.
tare come, per esempio, la paglia di riso e di frumento, la comune
Quindi, i problemi da risolvere sono due: separare la lignina dalla cellu-
canna dei fossi (Arundo Donax), il tutolo e lo stocco del mais, la ba-
losa ed emicellulosa, e tagliare le lunghe molecole degli zuccheri.
gassa della canna da zucchero e l’eucalipto. Grazie all’efficienza del
Nella prima fase, la biomassa è sottoposta a una cottura a pressione
processo, Proesa consente di ottenere zuccheri a costi competitivi e
di vapore e a una successiva rapida decompressione. Questo processo
senza forme di incentivazione, permettendo così una rapida diffusione
consente di separare la cellulosa dalla lignina. In seguito, la cellulosa è
e utilizzo di bio-prodotti da fonti rinnovabili.
trattata con enzimi che la riducono in zuccheri semplici che, in presen-
La tecnologia Proesa può utilizzare una grande varietà di biomasse e
za di lieviti per fermentazione, vengono trasformati in etanolo.
per questo motivo è adattabile in contesti geografici diversi.
La lignina viene recuperata insieme al biogas derivato dai processi per
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®
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essere utilizzata nella caldaia che genera energia e calore.
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Biomassa
Enzimi
Pre-trattamento
e riduzione viscosità
VA P O R E
ACQUA
CO2
Idrolisi enzimatica
e fermentazione
Distillazione
E TA N O L O
Separazione
LIGNINA
Cogenerazione
VA P O R E
P O T E NZ A
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Dove è nata Proesa ®
Proesa® è stata sviluppata da un gruppo di ricercatori di Bio-
chemtex a Rivalta Scrivia (AL), con un investimento complessivo di 150
milioni di euro.
Crescentino,
dove nasce il bioetanolo
di seconda generazione
presso l’impianto pilota, è stato possibile portare la tecnologia in scala
A Crescentino, all’inizio del 2013 è iniziata la produzione in-
industriale nell’impianto ora operativo nel comune di Crescentino (VC)
dustriale di bioetanolo di seconda generazione. In una prima fase, lo
entrato in funzione all’inizio del 2013.
stabilimento produrrà 40.000 tonnellate all’anno, per poi raggiungere
Le attività sono iniziate nel 2007 e sono proseguite negli anni successivi
con la costruzione di un impianto pilota a Rivalta Scrivia (operativo dal
2009) nel quale sono stati testati i risultati di laboratorio per verificarne la fattibilità su scala industriale. Solo dopo la validazione ottenuta
le 60.000 tonnellate/anno a pieno regime.
L’impianto è totalmente basato sulla tecnologia Proesa® messa a punto da Biochemtex, che ha anche realizzato lo stabilimento.
Oggi, Crescentino è una realtà unica al mondo e costituisce la prova
concreta che è possibile produrre biocarburanti da materie agricole
non alimentari, trasformando la cellulosa in zuccheri.
Il bioetanolo prodotto a Crescentino è ricavato dalla paglia di riso, di
frumento e dalla Arundo Donax, la comune canna dei fossi. La scelta
di utilizzare queste due materie prime deriva dalle particolari caratteristiche del Vercellese, dove la coltura del riso e del frumento sono
molto diffuse e l’Arundo Donax può essere coltivata in quantità soddisfacenti. L’impianto opera su ciclo continuo (24 ore su 7 giorni) e si
estende su un’area di 150.000 metri quadri.
Il progetto è stato sostenuto dalla Commissione Europea nell’ambito
del Settimo Programma Quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico.
Il bioetanolo prodotto da Crescentino è acquistato da una delle maggiori compagnie petrolifere globali e distribuito sui mercati europei.
Dettagli dell’impianto di Crescentino (VC)
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Gli altri impianti nel mondo
La domanda di biocarburanti di seconda generazione è in
terreni marginali. La bioraffineria, il cui avviamento è previsto nel
rapida espansione nel mondo. I primi contratti per l’utilizzo di Proe-
2015, fa parte del “Progetto Alpha” che ha ricevuto un finanziamen-
sa sono già stati siglati e si attende un forte incremento di ordini nei
to a tasso agevolato di 99 milioni di dollari dal Dipartimento dell’Agri-
prossimi anni.
coltura degli Stati Uniti, nonché un contributo di 3,9 milioni di dollari
da parte della stessa Agenzia federale nell’ambito del “Biomass Crop
®
Brasile
A Maceiò, nello Stato di Alagoas, è in costruzione il primo dei cinque
Assistance Program” (BCAP). Il programma BCAP aiuterà gli agricol-
impianti per la produzione di bioetanolo di seconda generazione pre-
tori a sostenere i costi di avvio di colture non alimentari finalizzate alla
visti dall’accordo tra Beta Renewables e GranBio. I lavori sono iniziati
produzione di calore, energia elettrica e biocarburanti di seconda ge-
nel 2012 e l’avviamento è previsto a inizio del 2014.
nerazione. L’obiettivo di BCAP è ridurre la dipendenza degli Stati Uniti
L’impianto avrà una capacità produttiva di 65.000 tonnellate l’anno
dalle importazioni di petrolio, contrastare l’inquinamento e stimolare lo
di bioetanolo e utilizzerà gli scarti della lavorazione della canna da
sviluppo dell’economia rurale e la creazione di posti di lavoro.
zucchero, reperiti localmente. La realizzazione è il frutto della stretta
Nella fascia interna dello Stato della California è in fase di sviluppo una
collaborazione tra GranBio, Beta Renewables e Biochemtex.
filiera agronomica con annessa bioraffineria per la produzione di bioe-
L’investimento totale previsto da GranBio in bioraffinerie supera il
tanolo a partire dalla canna energetica coltivata su terreni marginali. Il
mezzo miliardo di euro.
progetto è di proprietà della società Canergy e utilizzerà la tecnologia
Proesa®. Il prodotto è destinato al mercato californiano, dove l’obbligo
Stati Uniti
In North Carolina, Biochemtex ha avviato la realizzazione di una bio-
di riduzione nell’emissione dei gas a effetto serra generati in autotra-
raffineria da 60.000 tonnellate l’anno di bioetanolo e di una filiera
zione (“Low Carbon Fuel Standard”) crea una forte domanda locale di
agricola sostenibile, basata su biomasse non alimentari, coltivate su
etanolo di seconda generazione.
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I Partner
Partner strategici
Novozymes
Biochemtex Agro
Società danese che opera nel settore delle biotechnologie è leader
Parte del Gruppo Mossi Ghisolfi, Biochemtex Agro ha lo scopo di ga-
mondiale nella produzione di enzimi. Nel 2012, ha acquisito il 10% del
rantire le forniture di biomasse allo stabilimento di Crescentino. L’espe-
pacchetto azionario di Beta Renewables, rafforzando ulteriormente la
rienza maturata in questo ambito è fondamentale per la costruzione di
collaborazione attiva già da alcuni anni.
modelli economici simili per altri stabilimenti nel mondo.
La collaborazione prevede lo sviluppo e la commercializzazione della
tecnologia e la fornitura di enzimi da parte di Novozymes. La partner-
TPG, società di investimenti statunitense, è presente nel capitale azio-
ship con Novozymes rafforza ulteriormente la posizione di Beta Re-
nario di Beta Renewables sin dalla sua costituzione. Gli investimenti
newables e la competitività della soluzione Proesa .
complessivi di TPG, nei diversi settori in cui opera, ammontano a 54,5
miliardi di dollari.
®
TPG (Texas Pacific Group)
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Partner commerciali
Partner tecnologici
GranBio
Con i suoi partner tecnologici, Beta Renewables e Bio-
GranBio ha siglato un importante accordo con Beta Renewables per
chemtex hanno intrapreso collaborazioni per lo sviluppo di tecnologie
la realizzazione di cinque impianti per la produzione di bioetanolo di
atte alla conversione di biomassa in green chemicals, che vanno a so-
seconda generazione in Brasile, che utilizzeranno gli scarti della canna
stituire i prodotti della petrolchimica tradizionale:
da zucchero.
Gevo è un’azienda specializzata nella produzione di bio-butanolo, una
My Biomass
Gevo (USA)
È un’azienda malese dedicata allo sviluppo di bioraffinerie a partire
molecola ad alto contenuto energetico e con buone performance am-
dagli scarti della coltivazione e lavorazione dell’olio di palma. Sono in
bientali. Il bio-butanolo può essere utilizzato come biocarburante o
corso di definizione accordi commerciali per l’utilizzo di Proesa .
green chemical in diverse applicazioni, dai solventi alle plastiche. Gevo
®
e Beta Renewables stanno lavorando per abbassare il costo industriale
del bio-butanolo tramite l’uso di biomasse non alimentari.
Codexis (USA)
Codexis sta sviluppando l’uso di risorse rinnovabili per prodotti usati
in detergenti a uso domestico (shampoo, detersivi per bucato etc.).
È un mercato mondiale che vale circa 6 miliardi di dollari. Codexis e
Biochemtex hanno recentemente annunciato il raggiungimento di un
obiettivo importante nello sviluppo della tecnologia grazie agli obiettivi di performance in scala pilota
Genomatica (USA)
È leader nella produzione di bio-butandiolo, un composto intermedio
con molteplici applicazioni e sinora ottenuto solo da fonti fossili, scarsamente disponibile rispetto alla domanda. Il butandiolo è un componente fondamentale di moltissimi altri prodotti: dall’abbigliamento,
all’elettronica, le plastiche, il settore automotive, etc.
Amyris (USA)
Amyris ha in corso una serie di progetti per la produzione di farnesene,
una sostanza che può essere utilizzata nella filiera del combustibile
diesel, nonché come componente detergenti, cosmetici, profumi, lubrificanti, etc.
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Beta Renewables
Beta Renewables è leader nel settore delle biomasse non ali-
mentari per la produzione di biocarburanti avanzati e composti biochimici a costi competitivi. Nata alla fine del 2011 dalla joint venture tra
Biochemtex, società del Gruppo Mossi Ghisolfi, e il fondo statunitense
TPG (Texas Pacific Group) ha richiesto un investimento complessivo di
250 milioni di euro (350 milioni di dollari).
Alla fine del 2012, Novozymes – leader mondiale nel settore degli enzimi – è entrata a far parte della compagine azionaria di Beta Renewables con l’acquisizione del 10% delle quote, pari a 90 milioni di euro.
Beta Renewables è proprietaria della tecnologia Proesa® applicata al
settore dei biocarburanti e degli intermedi chimici, e dello stabilimento
di Crescentino, il primo impianto commerciale nel mondo per la produzione di etanolo di seconda generazione.
Lo scopo di Beta Renewables è costruire alleanze e partnership a livello
globale con le aziende che intendono utilizzare la tecnologia Proesa®.
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Biochemtex
Biochemtex è leader a livello globale nello sviluppo e inge-
chimici, ed è stata dimostrata su scala industriale nello stabilimento
gnerizzazione di tecnologie e processi bio-chimici basati unicamente
di Crescentino.
sull’utilizzo di biomasse non alimentari, in alternativa alle risorse fossili,
Biochemtex sta sviluppando la nuova tecnologia Moghi per la conver-
come il petrolio. In collaborazione con Beta Renewables – società di
sione della lignina in bio-nafta e in composti aromatici, largamente
cui è azionista di controllo e alla quale partecipano il fondo di private
utilizzati in numerosi settori industriali.
equity statunitense TPG e Novozymes – ha realizzato tecnologie e im-
La società ha sede a Tortona (AL) e dispone di due centri di ricerca a
pianti per la produzione di bio-etanolo e altri prodotti chimici.
Rivalta Scrivia (AL) e Modugno (BA), dove verrà realizzato entro il 2014
Con un investimento di 150 milioni di euro e sette anni di studi, Bio-
l’impianto dimostrativo della tecnologia Moghi.
chemtex ha messo a punto Proesa , un’esclusiva piattaforma tecnolo-
Nel 2012, il fatturato di Biochemtex è stato di 200 milioni di euro con
gica ora commercializzata da Beta Renewables.
250 dipendenti. La società prevede di investire circa 180 milioni di euro
Proesa consente di ottenere bio-carburanti e numerosi intermedi
in R&D nel periodo 2013-2018.
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Beta Renewables S.p.A.
Strada Ribrocca, 11
15057 Tortona (AL), Italy
T +39.0131.810.1
[email protected]
www.betarenewables.com
Fotografie
Fabrizio Giraldi
Progetto grafico
Andrea Lancellotti
Francesca Melli
Stampato da Graficalmente
nel mese di settembre 2013
BETARENEWABLES

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