i servizi formativi - Consorzio per la Formazione Professionale e per

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i servizi formativi - Consorzio per la Formazione Professionale e per
CONSORZIO PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE
E PER L'EDUCAZIONE PERMANENTE
www.cfpcons.lodi.it
[email protected]
SEDE LEGALE
:
P.zza Leonardo da Vinci,2 - 26841 – Casalpusterlengo
Tel. 0377. 832656 – 84367
Fax 0377. 919934
E – mail : [email protected]
[email protected]
SEDE OPERATIVA :
Piazzale G. Forni,3 – 26900 – Lodi
Tel. 0371. 30649
Fax 0371 .31596
E – mail : [email protected]
ACCREDITAMENTO REGIONE LOMBARDIA :


Servizi alla Formazione : Id. 213042/2008
Servizi al lavoro
: Id. 4821/2008
ISO 9001:2008 – Cert. n. 2047/3
1
INDICE
Il Consorzio
pag. 3
La Mission
“
4
La certificazione di Qualità
“
5
I servizi formativi
“
7
I corsi in D.D.I.F. – Caratteristiche generali
“
7
I corsi in D.D.I.F
“
8
L’ampliamento dell’offerta formativa
“
13
I servizi per il lavoro
“
24
L’organizzazione interna
“
27
L’organigramma nominativo
“
28
I referenti del Consorzio
“
32
Le sedi formative e gli orari
“
33
Attrezzature e strumenti didattici
“
34
Strumenti operativi a supporto delle attività formative
“
35
Monitoraggio attività e Valutazione risultati
“
36
Altri servizi di supporto all’utenza
“
38
2
IL
CONSORZIO
Il Consorzio per la Formazione Artigiana e Professionale e per l’Educazione
Permanente viene costituito con deliberazione della Giunta Regionale della Lombardia il 28
febbraio 1980 , con lo scopo di realizzare e gestire un Centro di Formazione Professionale. Il 5
maggio 1981, il Consiglio Regionale approva l’istituzione dei C.F.P. dipendenti dagli Enti Locali
e, segnatamente , del Centro di Formazione Professionale Consortile del Lodigiano. I Comuni
inizialmente aderenti al Consorzio sono : Lodi, Casalpusterlengo, Codogno e Tavazzano con
Villavesco; a questi si aggiungono successivamente quelli di Sant’Angelo Lodigiano, San
Martino in Strada e Lodivecchio.
Il Consorzio viene ricostituito il 25.10.1995 in ottemperanza all’art. 25 della L. 142/90,
conservando la personalità giuridica pubblica .
In data 22.05.2007 il Consorzio viene rinnovato, adeguandolo al D.Lgs. n. 267/2000. Conserva
la personalità giuridica pubblica e viene ridenominato “ Consorzio per la Formazione
Professionale e per l’Educazione Permanente”.
Ai sensi dell’art. 3 dello Statuto vigente il Consorzio :
- Ha come scopo l’elevazione culturale e professionale dei cittadini occupati e inoccupati e la
promozione dell’esercizio del diritto al lavoro attraverso l’erogazione di servizi e di attività
destinate alla formazione, al perfezionamento, alla riqualificazione, all'orientamento
professionale ed alla ricerca, per qualsiasi attività professionale, comprendendo tra queste sia
interventi di formazione di supporto all’inserimento lavorativo di persone collocate nell’area
del disagio sociale,
sia interventi di formazione continua, permanente, ricorrente
e
conseguente alla riconversione di attività produttive;
- Si situa nel sistema pubblico della Formazione Professionale , e le sue finalità sono correlate
alla programmazione Regionale alla cui definizione il Consorzio concorre, per quanto di
competenza, in accordo con l’Amministrazione Provinciale;
- Attua , in via prioritaria , i servizi formativi, di ricerca e orientamento previsti e finanziati
dalla programmazione regionale e provinciale.
- Agisce per scopi di pubblico interesse.
Il Consorzio inoltre :

è Ente Accreditato dalla Regione Lombardia per attività di Formazione Professionale in
DDIF ed extra DDIF, per attività di Orientamento, e per i Servizi al Lavoro.

Nel 2011 si è formalmente adeguato al D.Lgs. n. 231, adottando tutta la documentazione
prevista, ed in particolare il “ Codice Etico e di Condotta”.
3
LA
MISSION
DEL CONSORZIO
L’OFFERTA FORMATIVA
del Consorzio è finalizzata a garantire a tutti le stesse
opportunità formative, recuperando le carenze e valorizzando le eccellenze , affinchè la
personalità di ogni individuo possa maturare pienamente ed ogni utente sia messo nelle
condizioni di compiere scelte consapevoli.
L’OFFERTA FORMATIVA del Consorzio si rivolge a tutto il territorio lodigiano, nella convinzione
che sia indispensabile fornire alla collettività concrete occasioni di educazione ricorrente e
permanente.
Essa si sviluppa in tutte le 6 macro-aree previste dalla programmazione regionale.
La “MISSION STRATEGICA” si realizza attraverso il raggiungimento dei seguenti obiettivi :
Garanzia delle stesse opportunità formative
Recupero delle carenze individuali
-Fornire a ciascuno adeguate conoscenze e competenze
-Promuovere la crescita dell’autostima
-Fornire un metodo di studio e di lavoro efficace
-Sviluppare ed accrescere le motivazioni
-Favorire l’attuazione di scelte consapevoli
-Far emergere le attitudini
-Favorire la conoscenza dei percorsi formativi successivi
-Accrescere il senso di responsabilità
-Educare ai più importanti valori individuali e sociali
Valorizzazione delle eccellenze
-Favorire lo sviluppo degli interessi individuali
-Valorizzare e sviluppare le attitudini individuali
-Potenziare le capacità critiche ed organizzative
-Valorizzare l’impegno individuale
-Offrire opportunità culturali extracurricolari
Attenzione al territorio
-Arricchire la proposta formativa con attività ed iniziative di
interesse territoriale, anche in collaborazione con altri Enti
Pubblici e Privati, in una logica di sviluppo delle reti e di
utilizzo integrato delle risorse umane e logistiche già
disponibili;
-Pianificare e progettare attività formative, di orientamento e
di servizio, funzionali alle esigenze di ricollocazione ,
riconversione,aggiornamento e sviluppo del sistema socio
economico territoriale.
4
LA CERTIFICAZIONE UNI EN ISO 9001
Lo scenario nel quale il sistema pubblico della Formazione Professionale si trova oggi ad
operare, richiede di fornire prestazioni sempre più adeguate alle esigenze in evoluzione dei
cittadini.
In questo contesto, le azioni formative devono assicurare il raggiungimento di standard di
qualità capaci di :
- garantire risposte efficaci ai bisogni professionali espressi dal mercato del lavoro ;
- soddisfare contestualmente le aspirazioni dei lavoratori.
Il conseguimento di standard qualitativamente elevati della formazione professionale
fondarsi su una valutazione sia dell’offerta che dei risultati.
deve
Il Consorzio, fatte proprie queste riflessioni, a fine 1999 assume la decisione di avviare l’ iter
per la certificazione di qualità , la cui conclusione è avvenuta in data 06.07.2001 con
l’acquisizione della Certificazione del Sistema Qualita’ del Consorzio a norma UNI EN ISO
9001:94.
L’obiettivo finale non è stato soltanto l’ottenimento della “ Certificazione di qualità del
servizio”, ma anche, e soprattutto, la crescita culturale di tutto il personale coinvolto nelle
azioni formative, nell’ottica di soddisfare in modo organico e sistematico le esigenze implicite
ed esplicite del cliente, secondo quanto previsto dalla “POLITICA DELLA
QUALITA’ “ del
Consorzio.
In data 12.06.2003 il Consorzio ha ottenuto la Certificazione UNI EN ISO 9001:2000.
In data 03.04.2009 il Consorzio ha ottenuto la Certificazione UNI EN ISO 9001:2008.
LA POLITICA PER LA QUALITA’
Visto il contesto Europeo e Regionale di riferimento, ed evidenziando i principi di imparzialità,
trasparenza, efficienza, efficacia ed economicità, sui quali il Consorzio basa la sua etica di
azione, la Direzione dell’Ente ha individuato una politica per la qualità orientata all’utente e al
miglioramento dell'efficienza interna.
In particolare si pone l'obiettivo generale e primario di assicurare che le Azioni Formative e
quelle attinenti i Servizi per il Lavoro, erogate dal Consorzio, siano tese a soddisfare tutte le
esigenze esplicite ed implicite del "sistema cliente", inteso come l'insieme di tutti i destinatari
diretti ed indiretti dei servizi, comprendendo in questa accezione anche il mercato.
La Direzione dell’Ente ha individuato una Politica per la Qualità orientata all’utente e al
miglioramento dell'efficienza interna, impegnandosi nello specifico a :
1. migliorare ed ampliare le attività statutarie previste dal Consorzio:
- sia organizzando l’offerta formativa in un’ottica di “filiera” a sviluppo verticale, che dalla
prima formazione di base conduca sino ai percorsi di formazione continua e permanente,
secondo l’ottica europea del “ vocational education and traning”;
- sia ampliando i servizi offerti, aggiungendo ai servizi formativi anche quelli per il lavoro ( nel
luglio 2008 abbiamo ottenuto l’Accreditamento per i Servizi per il lavoro);
- sia operando per un continuo aumento della qualificazione dei servizi erogati
2. adeguare l’organizzazione al mutato contesto di riferimento, attivando gli strumenti
previsti dall’Accreditamento Regionale per la gestione del sistema di I.F.P., e cioè:
5




Il Piano dell’Offerta Formativa ( P.O.F.);
I Piani di Studio Personalizzati (P.S.P.);
Il Portfolio delle competenze individuali;
Il sistema di gestione del riconoscimento dei Crediti e della Certificazione di
competenze;
In particolare, la certificazione che si ottiene al termine dei percorsi di Istruzione e Formazione
Professionale si attesta sui diversi livelli europei corrispondenti alle qualifiche di formazione
professionale tra gli stati membri delle comunità europee (Consiglio del 16 luglio 1985
n.85/368/CEE e successive modifiche ed integrazioni). Il sistema di certificazione delle
competenze permette di rendere trasparente quello che l'allievo sa e sa fare, facilita l'incontro
domanda e offerta, la mobilità dei lavoratori e l'aggiornamento professionale.
3. rafforzare le relazioni con il mercato del lavoro e con i servizi per l’impiego,incrementando
l’uso dello strumento del tirocinio formativo, sostenendo il sistema dell’apprendistato e
sviluppando le attività di orientamento, bilancio di competenze ed accompagnamento al
lavoro;
4. implementare le reti territoriali esistenti che interfacciano Istruzione, Formazione, Lavoro
ed altri Servizi alla persona, definendo e praticando Accordi e Convenzioni che istituzionalizzino
le collaborazioni tra i Soggetti territoriali.
5. applicare, mantenere ed aggiornare un Sistema di Gestione per la Qualità conforme ai
principi e requisiti contenuti nella norma UNI EN ISO 9001, misurando le proprie performance
mediante l’utilizzo di indicatori di efficacia ed efficienza dei processi aziendali ;
6. rispettare i requisiti di Accreditamento formulati dalla Regione Lombardia, in termini di
indicatori e valori limite per gli indici di efficienza e di efficacia del servizio erogato, le relazioni
con il territorio, la dotazione logistica e la situazione economico finanziaria, implementando
inoltre il sistema di gestione e controllo con le prescrizioni derivanti dall’applicazione del D.Lgs
n. 231/2001, rese obbligatorie per tutte le Istituzioni formative ai fini del mantenimento
dell’accreditamento regionale per i Servizi di Formazione e Lavoro.
7. adeguare, in quanto Ente pubblico, la propria organizzazione interna e le proprie modalità
operative alle più recenti normative statali e regionali riguardanti la P.A., relativamente sia al
personale che all’attività istituzionale.
In particolare provvedendo a revisionare i Regolamenti esistenti, allineandoli alle disposizioni
più recenti.
ll Consorzio concretizza la sua Politica della Qualità individuando, per l'anno 2011 , i seguenti
Obiettivi Direzionali:
1) Adeguare ed implementare il Regolamento esistente sulla sicurezza dei dati con le
prescrizioni relative al D.Lgs. n. 196/2003 ;
2) Verificare, revisionare ed implementare i principali Documenti e Regolamenti del Consorzio,
attualmente in vigore ;
3) Adeguare l’Ente alle prescrizioni introdotte dall’Accreditamento Regionale in relazione al
D.Lgs. n. 231/2001, in materia di “ Disciplina della responsabilità amministrativa delle
persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”;
4) Revisionare il Sistema di Gestione Qualità del Consorzio e provvedere alla sua
implementazione con le procedure previste dal Modello Organizzativo ex D.Lgs. n.
231/2001, adottato dall’Ente.
6
Al fine di tenere sotto controllo il processo di sviluppo degli obiettivi direzionali annuali e gli
indici di efficacia ed efficienza dei servizi erogati, la Direzione effettua, con cadenza periodica,
la verifica dello stato di avanzamento degli stessi.
Le sintesi di tali verifiche costituiscono materiale di discussione, in occasione dei Riesami della
Direzione e della Verifica Annuale degli Obiettivi.
Gli obiettivi per la qualità sono riportati e verificati sull’Allegato 84.01 “Indicatori di efficienza
ed efficacia dei processi, Obiettivi misurabili per la qualità. Registrazione delle misurazioni
effettuate e verbale di riesame direzionale” (Allegato alla PGQ 8.4: “Misurazione, elaborazione,
analisi, Riesame direzionale e Processo di miglioramento”)
I SERVIZI FORMATIVI
GLI INTERVENTI FORMATIVI IN DDIF
CARATTERISTICHE GENERALI
Le iniziative di formazione in DDIF promosse dal Consorzio , ai sensi di quanto previsto dal
D.M. n. 139 del 22/08/2007 nonché dal Documento Tecnico allegato, promuovono
l’acquisizione dei saperi e delle competenze riferiti ai quattro assi culturali ( dei linguaggi /
matematico / scientifico-tecnologico / storico-sociale) , i quali costituiscono gli elementi di base
per la costruzione di percorsi di apprendimento volti all’acquisizione delle competenze chiave di
cittadinanza europea : le quali possono essere conseguite attraverso la reciproca integrazione
ed interdipendenza tra i saperi e le competenze previsti negli assi culturali.
Esse si sviluppano, in genere, a partire dalla domanda dei giovani e delle loro famiglie, nonché
dalle sollecitazioni provenienti dal tessuto socio-economico territoriale.
All’interno dei percorsi di formazione viene assicurato ai giovani il diritto di compiere anche
scelte reversibili : tale diritto è favorito da opportuni servizi di orientamento, riorientamento e
rimotivazione, che aiutano i soggetti a prendere coscienza delle proprie potenzialità e delle
proprie aspettative. Un ulteriore ausilio è dato dai processi di apprendimento personalizzati, i
quali permettono al giovane di riconoscere e capitalizzare competenze e conoscenze.
I principi pedagogici che sottendono ai percorsi di formazione organizzati mirano a promuovere
nell’allievo la consapevolezza di sé come soggetto portatore di valori etici, dotato di
potenzialità cognitive ed affettive. Gli interventi di gruppo ed individuali introdotti, hanno
l’obiettivo di preparare gli allievi all’ingresso nel mondo del lavoro con un atteggiamento attivo
e positivamente critico.
L’obiettivo generale è quello di formare professionalmente l’allievo, sviluppando altresì la sua
coscienza di cittadino:
 in grado di partecipare alla vita sociale con responsabilità e capacità di giudizio
 motivato a consolidare ed accrescere saperi e competenze personali, in un’ottica di
apprendimento permanente.
7
La metodologia didattica attivata si basa :
 sull’orientamento alle competenze : si favorisce l’acquisizione di un insieme integrato di
conoscenze, abilità,valori,atteggiamenti e comportamenti, funzionali all’acquisizione di
una qualifica professionale;
 sull’apprendimento attraverso le attività pratiche : si sperimentano e si applicano nei
laboratori le conoscenze e le abilità precedentemente acquisite, tentando di collegare il
“saper fare” al “sapere” e al “saper essere”;
 sulla pluralità dei contesti di apprendimento :



luoghi di formazione, oltre l’aula didattica, sono il laboratorio attrezzato,
l’azienda, il territorio ;
risorse didattiche : lavagne ( tradizionali e non), computer e video proiettore,
videocassette e DVD, televisore e registratore;
metodologie didattiche: esercitazioni pratiche, simulazioni d’impresa, laboratori
a tema.
I CORSI IN DDIF
– Sede di Casalpusterlengo P.zza Leonardo da Vinci, 2
“OPERATORE/TRICE GRAFICO - ADDETTO/A PRE-STAMPA”
L’Operatore Grafico/Addetto pre-stampa è in grado di impaginare ed assemblare un prodotto
da stampare progettato da un grafico. Presiede le operazioni di trattamento e di impaginazione
tipografica dei testi e delle immagini destinate alla stampa secondo le istruzioni fornite dal
progettista grafico, dal segretario di redazione o dal direttore editoriale. Realizza
l’impaginazione del documento e stampa una prima prova per la rilettura e le correzioni.
Effettua le modifiche necessarie all’impaginazione e all’impostazione delle pagine. Opera nel
reparto di preparazione di aziende tipografiche.
ITINERARIO FORMATIVO E ORE CORSUALI
MATERIA
AREA DEI LINGUAGGI/STORICO ECONOMICA/MATEMATICO
SCIENTIFICA/TECNOLOGICA
Italiano
Inglese
Elementi di diritto/economia
Scienze matematiche
Scienze fisiche/chimiche
Comunicazione visiva
Storia dell’arte contemporanea
Storia e geografia
1°
anno
2°
anno
3°
anno
80
50
35
75
40
35
70
50
30
70
45
30
80
45
30
70
35
50
40
35
30
8
Scienza della terra
Sicurezza e ambiente
Informatica
Pari opportunità
AREA TECNICO PROFESSIONALE/ALTERNANZA
Disegno e tecniche pittoriche
Disegno tecnico e basi di autocad
Tecnica professionale grafica
Tecnica fotografica e di fotoritocco
Marketing comunication
Alternanza scuola lavoro
Flessibilita’ Misure di personalizzazione
20
25
90
20
45
50
10
70
201
70
192
70
149
180
148
80
186
30
30
180
159
DURATA: 3 anni
TITOLO CONSEGUITO: Attestato di qualifica professionale di II° livello ECTS
PROSEGUIMENTO DEGLI STUDI: IV° anno
REQUISITI DI INGRESSO / DESTINATARI / A CHI SI RIVOLGE: Adolescenti in possesso
di licenza media
“TECNICO GRAFICO -
IV° ANNUALITA’”
Figura professionale: Tecnico grafico
Descrizione della figura professionale:
Il tecnico grafico opera ad un grado medio di polifunzionalità, curando la quantità nella
gestione dei vari processi.
Conosce l’intero ciclo di riproduzione, della fase di progettazione a quella di stampa –
spedizione ed è in grado di svolgere i seguenti compiti caratteristici:
1) collaborazione tecnica dalla fase progettuale a quella esecutiva;
2) coordinamento delle diverse fasi del processo produttivo, osservando ed applicando la
normativa sulla prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro ;
3) collaborazione, durante il ciclo produttivo, con le diverse aree funzionali aziendali: ufficio
tecnico, ufficio acquisti, commerciale responsabile della produzione.
Opera in aziende editoriali o in imprese e studi di grafica dove si realizzano prodotti editoriali
(libri, pubblicazioni, giornali) o commerciali, (manifesti, volantini, depliant) o in imprese che
operano nell’area del cross media publishing.
Certificazione rilasciata: Attestato di competenze di III° Livello ECTS
Presentazione sintetica:
Il progetto di IV° annualità di Tecnico grafico si colloca all’interno del percorso
di riforma del sistema di istruzione, così come delineato all’interno della L. 53/03 che
prevede,nell’ambito del sistema di istruzione e formazione professionale, la possibilità di
9
attivare, al termine di percorsi triennali di qualifica, un quarto anno finalizzato al
conseguimento di un titolo di studio equivalente al III livello ECTS.
In specifico, avendo come riferimento gli obiettivi educativi, culturali e professionali indicati
nel PECUP del 2° ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione e gli standard
minimi nazionali, il progetto di IV° annualità è finalizzato al conseguimento di un livello di
competenza tecnica polivalente, di consapevolezza e di padronanza dell’area professionale che
agevoli l’inserimento lavorativo o la prosecuzione degli studi nell’ambito dell’area
professionale Grafica e Fotografia.
Tale percorso è da considerarsi come uno sviluppo/approfondimento delle competenze
acquisite al termine dei percorsi di qualifica nella medesima area professionale, i cui contenuti
riguardano:
- l’arricchimento del livello culturale per quanto concerne le competenze di base;
- una maggior padronanza ed autonomia nell’utilizzo delle competenze tecniche e professionali
precedentemente acquisite ed un ulteriore sviluppo di competenze tecnico-professionali;
-l’acquisizione di competenze non solo operative, ma anche di programmazione,
coordinamento,controllo e verifica dei processi di lavoro su cui la figura professionale
interviene.
Il progetto di IV° Anno di Tecnico grafico, prevede la seguente articolazione di orario :
AREA DEI LINGUAGGI/STORICOSOCIO-ECONOMICA/MATEMATICO
SCIENTIFICA/TECNOLOGICA
STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA
INFORMATICA
INGLESE TECNICO
ITALIANO
SCIENZE MATEMATICHE
STORIA/GEOGRAFIA
DIRITTO/ECONOMIA
MARKETING COMUNICATION
SCIENZE FISICHE/CHIMICHE
AREA TECNICO
PROFESSIONALE/ALTERNANZA
ALTERNANZA
GRAFICA MULTIMEDIALE
GRAFICA
25
70
50
95
90
40
30
30
45
215
100
200
REQUISITI DI INGRESSO / DESTINATARI / A CHI SI RIVOLGE
Allievi/e che sono in possesso di attestato di qualifica triennale coerente con l’area
professionale del percorso in oggetto.
10
I CORSI IN DDIF
– Sede di Lodi Piazzale Forni , 3
“OPERATORE/TRICE DEI SISTEMI E DEI SERVIZI LOGISTICI
La figura professionale è in grado di organizzare l’immagazzinamento, il trasporto e la
spedizione di merci sul territorio nazionale ed internazionale, permettendo al prodotto di
essere distribuito e gestendone i relativi flussi documentali ; è' in grado di poter offrire le
proprie capacità lavorando nei magazzini di aziende di diversa tipologia e dimensione, negli
ipermercati e nei centri di logistica e stoccaggio.
ITINERARIO FORMATIVO E ORE CORSUALI
MATERIA
AREA LINGUISTICO ESPRESSIVA E DELLE SCIENZE
UMANE
Italiano
Inglese
Scienze matematiche
Scienze
Storia
Sicurezza
Informatica
AREA TECNICO PROFESSIONALE/STAGE
Geografia
Organizzazione e gestione aziendale
Tecnica commerciale e delle vendite
Economia e diritto
Flessibilità (Religione-Ed.Fisica-Lab.Giornalino-Sost.Apprend.)
Gestione aziendale ed amministrativa del magazzino
Logistica e distribuzione
Sicurezza applicata e pronto soccorso
Pari Opportunità
Alternanza scuola lavoro
Misure di personalizzazione
1°
anno
100
80
80
30
40
50
80
31
150
140
60
149
2°
anno
3°
anno
100
60
45
40
35
80
50
60
30
30
90
70
110
60
80
80
70
90
73
60
10
300
137
200
140
DURATA: 3 anni
TITOLO CONSEGUITO: Attestato di qualifica di II° livello ECTS
PROSEGUIMENTO DEGLI STUDI: IV° anno
REQUISITI DI INGRESSO / DESTINATARI / A CHI SI RIVOLGE: Adolescenti in possesso
di licenza media
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TECNICO COMMERCIALE E DELLE VENDITE
- PERCORSO DI IV° ANNUALITÀ
FIGURA PROFESSIONALE: Tecnico commerciale e delle vendite
DESCRIZIONE DELLA FIGURA PROFESSIONALE:
Il tecnico commerciale e delle vendite opera ad un livello intermedio nell’ambito dei processi di
vendita, tenuta della contabilità del punto vendita e del magazzino, gestione delle merci e dei
prodotti in imprese commerciali e della distribuzione.
E’ perciò in grado di svolgere i seguenti compiti caratteristici:






assistere e relazionarsi con il cliente;
ricevere ed organizzare l’immagazzinamento, il trasporto e la spedizione delle merci
sul territorio nazionale ed internazionale, curandone anche il flusso documentale;
operare con le merci ed i prodotti;
controllare le scorte, verificare le giacenze e curare l’approvvigionamento;
collaborare con le diverse funzioni aziendali (direzione acquisti, personale
commerciale, ausiliario di magazzino, produzione, operatori specializzati nel
trasporto), anche organizzative e di gestione delle risorse umane;
conoscere e dialogare con i sistemi informativi .
CERTIFICAZIONE RILASCIATA: Attestato Attestato di competenze di III° Livello ECTS
PRESENTAZIONE SINTETICA:
Il progetto di annualità di tecnico commerciale e delle vendite si colloca all’interno del percorso
di riforma del sistema di istruzione, cosi come delineato all’interno della L. 53/03 che prevede,
nell’ambito del sistema di istruzione e formazione professionale, la possibilità di attivare, al
termine di percorsi triennali di qualifica, un quarto anno finalizzato al conseguimento di un
titolo di studio equivalente al III° livello ECTS.
In specifico, avendo come riferimento gli obiettivi educativi, culturali e professionali indicati
nel PECUP del 2° ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione ed agli standard
minimi nazionali, il progetto di IV° annualità è finalizzato al conseguimento di un livello di
competenza tecnica polivalente, di consapevolezza e di padronanza dell’area professionale che
agevoli l’inserimento lavorativo o la prosecuzione degli studi nell’ambito dell’area
professionale Commerciale.
Tale percorso è da considerarsi come uno sviluppo/approfondimento delle competenze
acquisite al termine dei percorsi di qualifica nella medesima area professionale, i cui contenuti
riguardano:
- l’arricchimento del livello culturale per quanto concerne le competenze di base;
- una maggior padronanza ed autonomia nell’utilizzo delle competenze tecniche e
professionali precedentemente acquisite ed un ulteriore sviluppo di competenze tecnicoprofessionali;
- l’acquisizione di competenze non solo operative, ma anche di programmazione,
coordinamento ,controllo e verifica dei processi di lavoro su cui la figura professionale
interviene.
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Il progetto di IV° anno di Tecnico Commerciale e delle vendite prevede la seguente articolazione:
AREA DEI LINGUAGGI/STORICO-SOCIO-ECONOMICA/MATEMATICO
SCIENTIFICA/TECNOLOGICA
INFORMATICA
INGLESE
ITALIANO
SCIENZE MATEMATICHE
STORIA/GEOGRAFIA
DIRITTO/ECONOMIA
SCIENZE
AREA TECNICO PROFESSIONALE/ALTERNANZA
ALTERNANZA
LOGISTICA E DISTRIBUZIONE
GESTIONE AZIENDALE ED AMMINISTRATIVA DEL MAGAZZINO
TECNICA COMMERCIALE E DELLE VENDITE
SICUREZZA PROFESSIONALE E PRONTO SOCCORSO
80
80
85
80
60
30
30
215
31
140
140
19
REQUISITI DI INGRESSO / DESTINATARI / A CHI SI RIVOLGE
Allievi/e che sono in possesso di attestato di qualifica triennale coerente con l’area
professionale del percorso in oggetto.
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
In aggiunta ed a completamento delle attività corsuali in DDIF, il Consorzio attiva, nelle sue
due sedi, le seguenti iniziative :
INTERVENTI DI LOTTA ALLA DISPERSIONE
E MIGLIORAMENTO QUALITATIVO DELL’OFFERTA SCOLASTICA E
FORMATIVA
Si tratta di proposte formative ed azioni educative da effettuarsi nei bienni conclusivi
dell’obbligo di istruzione, aventi come obiettivo la valorizzazione dell’innovazione metodologica
e didattica e il miglioramento della qualità dell’offerta del sistema educativo di istruzione e
formazione, intesi come strumenti di contrasto alle difficoltà nell’ integrazione scolastica e alla
dispersione nel sistema di istruzione e di istruzione e formazione professionale.
Le proposte e le azioni costituiscono un’ offerta aggiuntiva ed integrata rispetto alle attività
didattiche curricolari del primo biennio e sono volte a promuovere esperienze che coinvolgano
gli studenti dei percorsi in obbligo di istruzione del secondo ciclo, ivi compresi i percorsi in
Diritto Dovere di Istruzione e Formazione di cui all’art. 14 della L.R. n. 19/2007.
13
Gli interventi formativi prevedono :
 un approccio attivo alla didattica, realizzato attraverso l’innovazione metodologica
nell’insegnamento disciplinare, con particolare riguardo ad un approccio innovativo nelle
discipline scientifiche e matematiche che superi gli ostacoli rilevati in quest’ambito;
 un sostegno ai processi di orientamento individuale e di passaggio tra sistemi;
 il miglioramento del clima relazionale tra gli studenti e tra questi e l’istituzione
scolastica e/o formativa di riferimento;
 l’educazione alla convivenza civile ed al sostegno della cittadinanza attiva.

I progetti, indirizzati a gruppi di allievi , possono prevedere attività propedeutiche di
aggiornamento e progettazione rivolte ai docenti coinvolti nella realizzazione dei percorsi.
Le azioni formative sono esclusivamente destinate ai frequentanti il biennio di obbligo di
istruzione presso Istituti scolastici e Centri di Formazione Professionale ubicati nel territorio
della provincia di Lodi.
SOVVENZIONE GLOBALE LEARNING WEEK
Percorsi Learning Week “Approfondimento”
Programma Operativo Regionale OB.2 FSE 2007/2013
Asse IV - Capitale Umano - Obiettivo Specifico i categoria di spesa 73
Finalità ed Obiettivi
Le Learning Week “Approfondimento” hanno lo scopo di supportare l’attività educativo/
formativa dei giovani, affiancandosi ed integrandosi con quella delle famiglie, degli Istituti
Scolastici Secondari Superiori, delle Istituzioni Formative, delle Associazioni e delle Imprese del
Territorio Regionale.
Le Learning Week sono settimane di studio, di apprendimento, di acquisizione di esperienze, di
relazioni, in modalità full immersion -anche residenziali - organizzate durante l’anno scolastico,
ovvero nei periodi di vacanze natalizie, pasquali ed estive.
I percorsi di Learning Week “Approfondimento” devono avere, di norma, una durata di 6
giorni per un totale di 40 ore e prevedere un numero massimo di partecipanti non superiore ai
25 studenti.
La Regione Lombardia, mediante la Sovvenzione Globale Learning Week, ha inteso favorire la
realizzazione di percorsi formativi a carattere innovativo e integrativo finalizzati al
rafforzamento delle conoscenze e delle competenze dei giovani, anche al fine di un loro più
efficace inserimento nel mondo del lavoro.
Istituzioni Formative ammissibili a Catalogo
Sono ammessi a presentare percorsi a catalogo le Istituzioni Formative, iscritte alla sezione “A”
dell’Albo Regionale per la Formazione, ai sensi del D.G.R. 2298/2008 e successive modifiche e
integrazioni, in rete con uno o più Istituti Scolastici Secondari Superiori, statali o paritari, della
Regione Lombardia.
14
Destinatari
Sono Destinatari dei Percorsi di Learning Week “Approfondimento” gli studenti:
• che frequentano il 3°, 4°, 5° anno in un istituto scolastico – statale o paritario - di secondo
ciclo della Regione Lombardia;
• che frequentano il 3° o 4° anno dei percorsi sperimentali di Diritto Dovere di Istruzione e
Formazione Professionale (D.D.I.F.) della Regione Lombardia.
• Gli Studenti devono aver compiuto il 16° anno di età alla data di avvio del Percorso Learning
Week “Approfondimento”.
Gli studenti possono presentare domanda di DOTE solo per la frequenza di un percorso
previsto all’interno del Catalogo Regionale Learning Week “Approfondimento”, recandosi presso
l’Istituzione Formativa che lo eroga in rete con gli Istituti Scolastici.
I cinque fondamenti metodologici delle Learning Week
Per l'ammissione al catalogo, le proposte formative devono dimostrare coerenza con i seguenti
“cinque fondamenti metodologici” che vanno intesi come la traccia essenziale di riferimento, da
considerare nella loro integralità all'interno di ogni specifico campo di applicazione.
1 - Elementarietà
I percorsi di Learning Week devono collocarsi a quel livello universalmente condivisibile in ogni
settore educativo, formativo, professionale: l'obiettivo principale dei percorsi, infatti, è quello
di far emergere la logica primordiale per cui l’essere umano è portato, per sua natura, a
cercare e a comprendere i nessi ‘logici’ tra i costrutti teorici ed esperienza pratica: è innegabile
che dal punto di vista esperienziale ‘fare’ ciò che ‘si capisce’ e di cui si comprendono fino in
fondo le ragioni sia ‘più semplice’ del fare ciò di cui NON si comprende né il significato ultimo
né tanto meno l’utilità pratica.
L’esempio più significativo da questo punto di vista è dato dalla difficoltà con cui attualmente
gli studenti affrontano alcune discipline curricolari come è il caso della matematica.
Domanda: “A cosa serve studiare la matematica? Se si comprendesse che tale materia oltre a
‘servire’ praticamente nella vita (è il caso delle operazioni aritmetiche, alla base di molti
processi amministrativi e/o commerciali delle moderne aziende, o dei problemi intesi come
capacità di sviluppare la competenza del problem solving) costituisce il ‘fondamento base’ di
ogni ragionamento del pensiero umano (la matematica ‘supporta’ i processi della ragione
ovvero di quel tratto distintivo che caratterizza l’uomo da tutte le altre forme di creato),
scatterebbe una dinamica di motivazione e di volontà diversa nell’approccio allo studio di tale
disciplina”.
Si ritiene, appunto, che tale prospettiva, laddove opportunamente realizzata, sia capace di
richiamare le energie volitive e cognitive del giovane, favorendo in questo modo il
superamento di difficoltà scolastiche di carattere intellettivo e soprattutto motivazionale.
Qualunque sistema simbolico di comunicazione, come anche qualsiasi attività umana, per
quanto possa aver raggiunto livelli di complessità notevole, si fonda su urgenze e competenze
di base, universalmente condivisibili. Da questo punto di vista, una lingua, una procedura, una
azione logica derivano (nella loro diversità) da una unica radice antropologica: sono il frutto di
urgenze umane che tentano di risolvere utilmente le provocazioni della realtà. È urgente che
tale elementarietà venga riportata al cuore delle strategie educative, perché, laddove la si
trascuri, le “materie” diventano “insensate” e, di conseguenza, “in-utili”.
Perché l'uomo scrive, perché canta, perché usa le lingue, la matematica, la scienza, la
storia...? O, più concretamente, a cosa serve conoscere la radice quadrata, la Divina
Commedia, la Costituzione, le leggi di mercato...? Perché le abbiamo realizzate?
15
Ripartire (e non a livello teorico) da questi fondamenti permette di comprendere “le ragioni”
di sistemi anche fortemente complessi (la musica, la fisica, ecc.). Elementare, dunque, non
significa “banale”: si tratta di progettare strategie educative che permettano a tutti i
partecipanti di entrare in merito all'argomento trattato con immediatezza (quell'immediatezza
che nasce di fronte a qualcosa che ci riguarda), per poi condurre il giovane alla conquista di
mete più impegnative, ma a lui possibili.
2 – Interdisciplinarietà
La trasversalità non consiste in un sovrapporsi di punti di vista non comunicanti tra loro (con
l’esito di confondere ulteriormente la mente del giovane), ma piuttosto in una proficua e attiva
“correzione” reciproca tra i docenti.
Assestarsi sul livello “elementare” può significare, da questo punto di vista, far emergere con
maggior chiarezza quelle dinamiche originarie rintracciabili in ogni attività umana: laddove
l'interdisciplinarietà sia proposta a questo livello, essa si dimostra capace di favorire la
comprensione di operatività completamente diversificate.
Può accadere così che si capisca cosa è il “ritmo” musicale partendo da quello, poetico,
coreografico, fisiologico, naturale, astrofisico... che si comprenda cosa è la “morale” partendo
dalla prospettiva filosofica, esperienziale, psicologica, sociale, storica, affettiva...
Elemento efficace, da questo punto di vista, risulta essere, in ogni settore della conoscenza,
l’individuazione di snodi tematici che permettano e favoriscano un approccio integrato al
“fenomeno” preso in considerazione, in modo tale da evidenziare che ogni gesto (a prescindere
dal codice comunicativo utilizzato) è l'esito di una sintesi variegata, ma nello stesso tempo
unitaria, che caratterizza l'esperienza umana.
In questa prospettiva, deve essere valutata positivamente l'adozione di metodologie “flessibili”,
compresa la compresenza di docenti di discipline diverse.
3 – Creatività
I percorsi Learning Week devono offrire un contributo per una revisione radicale del rapporto
teoria/pratica che rischia di dar vita a una divisione talmente rigida da impoverire qualsiasi
percorso educativo. Se, da una parte, l’assolutizzazione dell’aspetto intellettuale rischia di
sganciare la conoscenza da una sua applicazione in funzione dello sviluppo integrale della
persona, dall’altra, l’assolutizzazione dell’aspetto pratico rischia di ridurre la persona a puro
esecutore meccanico.
Elementarietà e interdisciplinarietà rimarrebbero lettera morta se contemporaneamente non si
tenesse in costante considerazione la loro applicabilità nell'affronto delle sfide dell'esistenza;
essere creativi significa prima di tutto prendere atto:
a) degli strumenti a nostra disposizione (da quelli sensoriali a quelli intellettuali, morali,
psicologici,
tecnologici, ecc.);
b) dei problemi che la vita pone;
c) delle innumerevoli possibilità di utilizzazione degli strumenti al fine di risolvere i problemi.
L'obiettivo, in questo caso, è quello di favorire l'applicazione di conoscenze e competenze
acquisite in un determinato settore in altri ambiti di esperienza: è possibile utilizzare le
competenze linguistiche, logiche, figurative per risolvere problemi in ambito economico,
burocratico, artistico e viceversa?
Si tratta di sviluppare quell'intelligenza delle cose che diventa immediatamente progettualità
nella concretezza.
Una teoria che si sporca le mani con le cose: fare per capire.
16
4 - Innovazione
Non tutto ciò che è nuovo è innovativo. Qualunque metodologia sia in grado di favorire e
promuovere i tre fondamenti metodologici illustrati sopra deve essere considerata, nell’attuale
quadro formativo, innovativa.
Ci si riferisce, cioè, a pratiche, percorsi teorici o pratici di carattere sperimentale (anche
attraverso l’uso di nuove tecnologie) capaci di riportare docente e discente a quel livello
elementare, multidisciplinare e creativo ritenuti essenziali per la proposta educativa.
Da questo punto di vista può rivelarsi innovativo:
a) l'uso di metodologie tradizionali in settori di conoscenze o di formazione diversi da quelli
originari (usare la logica musicale per comprendere la matematica; usare le leggi fisiche per
comprendere il movimento o lo sport; usare le conoscenze storiche per comprendere
l'attualità);
b) l'uso di nuove strumentazioni digitali all'interno di discipline tradizionali (sondando in
particolare la grande flessibilità trasversale dell'ipertesto, in cui linguaggio audio, video,
verbale, simbolico si compenetrano in misura straordinaria, rendendo possibili collegamenti e
sovrapposizioni prima impensabili).
5 - Alta Formazione
Le metodologie innovative applicate nel corso delle Learning Week devono portare con sé un
risultato corollario di grande importanza: la formazione dei formatori. Uno dei problemi del
nostro sistema scolastico è da tempo quello di una necessaria forma di “aggiornamento” dei
docenti, rispetto al quale le strategie utilizzate hanno mostrato i loro limiti. La delicatezza del
problema e la sua complessità non può nascondere il fatto di una urgenza di nuove iniziative in
merito: tanta dispersione scolastica è in parte determinata da approcci inadeguati di docenti
non più sufficientemente “attrezzati” ad affrontare le nuove sfide che le conoscenze scientifiche
e pedagogiche (ma soprattutto la specificità delle nuove generazioni di studenti) pone loro.
I docenti che aderiscono ai progetti possono partecipare attivamente alle lezioni tenute da
esperti e professionisti dei vari settori formativi, ritenuti in linea con le premesse e i
fondamenti metodologici di cui sopra: avranno così la possibilità di vedere in atto l'applicazione
di strategie diverse da quelle conosciute, modalità di approccio più efficaci rispetto a quelle
normalmente utilizzate (anche attraverso l'utilizzazione di strategie interdisciplinari). Tutto ciò
può favorire la creazione di un corpo docente creativamente impegnato nella riformulazione
delle proposte formative.
6 - Modalità organizzative
Un percorso Learning Week deve essere caratterizzato dalla presenza di personale altamente
qualificato, che sia in grado di accompagnare gli studenti durante il periodo di svolgimento
delle attività.
Particolare rilievo riveste, tra le altre, il Tutor di progetto che non è da intendersi come colui
che adempie alle incombenze organizzative e/o burocratiche, ma la persona che si pone da
facilitatore della relazione umana sia tra gruppi di studenti sia tra allievi e docenti. Il Tutor è
colui che si pone al centro del gruppo, al fine di motivare gli studenti, facilitando in questo
modo l’apprendimento dei contenuti e sostenendo lo sviluppo delle competenze trasversali.
Altrettanto funzionale, allo stimolo della motivazione degli studenti e all’apprendimento delle
competenze trasversali, appare la componente residenzialità nei percorsi Learning Week. La
residenzialità ha il vantaggio di consentire la massimizzazione del tempo disponibile per “stare
insieme”. La convivenza rafforza i rapporti, li rende maggiormente immediati e fa sì che gli
studenti si relazionino tra loro in maniera disinvolta.
L’essere spigliati consente di passare dalla “teoria” al “fare” in modo spontaneo senza che
intervengano inutili inibizioni o remore.
17
QUALIFICAZIONE E/O SPECIALIZZAZIONE POST-DIPLOMA
DI S.M.S
Le attività formative hanno l’obiettivo di arricchire di nuovi contenuti specialistici e mirati il
bagaglio di competenze di figure professionali che operano in settori a forte innovazione
tecnologica.
I corsi sono finalizzati all’acquisizione di conoscenze tecnologicamente e scientificamente
avanzate , in settori nei quali l’innovazione tecnologica impone un costante aggiornamento
della professionalità .
I docenti sono in larga parte esperti del settore oggetto della formazione e le metodologie
impiegate sono conformi alle più moderne indicazioni didattiche.
Una consistente percentuale del monte ore complessivo della formazione è destinata allo
stage in azienda, al fine di consentire agli utenti un apprendimento “ in situazione reale”.
I destinatari dei corsi sono :
- giovani in possesso di Diploma di Scuola Media Superiore, in attesa di occupazione
- adulti già occupati in azienda, in possesso di Diploma di S.M.S., necessitanti di arricchire la
propria professionalità.
FORMAZIONE DI GARANZIA SOCIALE
Obiettivo fondamentale dei corsi
è l’integrazione sociale e lavorativa delle persone in
condizione di debolezza e svantaggio per ragioni fisiche, sociali o etniche.
Le attività formative sono destinate a :
A) SVANTAGGIATI SOCIALI, ivi comprendendo sia giovani a rischio, in carico ai Servizi
Sociali del territorio, sia immigrati extracomunitari.
B) PORTATORI DI HANDICAP
fisico o intellettivo
Per questa categoria sono in particolare attive le seguenti azioni :
1) FILD (Formazione Inserimento Lavorativo Disabili)
Descrizione figura Professionale : Il corso FILD forma un operatore avente competenze
tecniche-lavorative di tipo generico, spendibili in vari settori produttivi sia pubblici che privati.
Durata Corso 600 ore di cui :
a) 200 ore di teoria
b) 100 ore di pratica
c) 300 ore di stage
Numero di ciclo unico , eventualmente ripetibili
18
2) TUTORAGGIO ALL'INSERIMENTO LAVORATIVO
L'azione prevede la realizzazione delle seguenti attività :
 Relazioni con l'Azienda individuata
 Analisi ed informazione al soggetto
 Accompagnamento in Azienda
 Sostegno diretto ed indiretto al soggetto
 Tutoraggio individuale
3) REINSERIMENTO SOCIALE E LAVORATIVO PER LE PERSONE IN CONDIZIONE DI
SVANTAGGIO SOCIALE E DISABILITÀ
Obiettivi del Progetto
1. Promuovere nel territorio una strategia locale finalizzata a favorire l’inclusione sociale e
lavorativa di utenti svantaggiati;
2. Consolidare e valorizzare le esperienze realizzate nel territorio nell’ambito degli interventi
di inserimento e re-inserimento sociale e lavorativa di utenti svantaggiati;
3. Rafforzare la collaborazione tra il sistema dei servizi sociali e il sistema formativo e del
lavoro, il sistema produttivo locale e gli organismi del Terzo Settore;
4. Favorire l’introduzione di tale priorità nelle linee di programmazione dei diversi Enti
territoriali , così da pervenire ad un sistema condiviso.
6. Individuare delle proposte operative che siano sostenibili e di interesse per le aziende e per
le cooperative.
Azioni previste nel processo di accompagnamento al lavoro :




Accoglienza/colloquio di informazione orientativa
Bilancio di competenze
Scouting aziendale – durata media per utente
Tutoraggio individuale all’inserimento lavorativo, attraverso
lo strumento del tirocinio
ore 2
ore 8
ore 10
mesi
3
FORMAZIONE ESTERNA PER APPRENDISTI
L’apprendistato è un particolare rapporto di lavoro, che si connota come strumento
formazione professionale “ on the job”.
di
Costituisce una delle modalità di assolvimento dell’obbligo formativo( ai sensi dell’art. 68
della Legge n° 144/99) ed è finalizzato all’acquisizione di una qualifica professionale :
l’imprenditore si impegna ad impartire al giovane apprendista – con l’ausilio di un tutor - la
formazione necessaria affinchè diventi un lavoratore qualificato.
Evidenziandosi la necessità di integrare le politiche del lavoro con quelle della formazione, è
stata introdotta la trilateralità del rapporto , che vede impegnati contemporaneamente :
19
-
il giovane apprendista
una struttura formativa esterna
l’azienda
La formazione professionale nell'apprendistato si svolge all'interno dell'azienda mediante
affiancamento e all'esterno attraverso la partecipazione ad appositi corsi.
Il monte ore di formazione, esterna ed interna all'azienda, deve essere in via di principio
congruo al conseguimento della qualifica professionale; solo nel caso della tipologia di
apprendistato professionalizzante è definito un minimo di 120 ore per anno, per l'acquisizione
di competenze di base e tecnico-professionali. Il D.Lgs. 276/2003 rinvia poi ai contratti
collettivi di lavoro stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale da associazioni dei datori
e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative per la determinazione, anche
all'interno degli enti bilaterali, delle modalità di erogazione della formazione aziendale nel
rispetto degli standard generali fissati dalle Regioni competenti.
In attuazione di quanto previsto dall'art. 16 della Legge 196/1997, il Ministro del Lavoro
ha emanato specifiche disposizioni relative a contenuti e obiettivi delle attività di formazione
degli apprendisti, stabilendo che le stesse devono essere strutturate in forma modulare e che i
contenuti della formazione esterna all'azienda, tra loro connessi e complementari e finalizzati
alla comprensione dei processi lavorativi, devono essere articolati in maniera modulare come
segue:
1. contenuti a carattere trasversale: eventuale recupero di conoscenze linguisticomatematiche, comportamenti relazionali, conoscenze organizzative e gestionali e conoscenze
economiche (di sistema, di settore e aziendali). In questo contesto una parte dell'attività
formativa dovrà essere riservata anche alla disciplina del rapporto di lavoro, all'organizzazione
del lavoro, alle misure collettive di prevenzione e ai modelli operativi per la tutela della salute e
della sicurezza sul luogo di lavoro. A tale tipologia di attività va riservato almeno il 35% del
monte ore complessivo.
2. contenuti a carattere professionalizzante di tipo tecnico-scientifico ed operativo,
differenziati in funzione delle singole figure professionali; in questo ambito dovranno essere
sviluppati anche i temi della sicurezza sul lavoro e dei mezzi di protezione individuali, propri
della specifica figura professionale. La formazione sui contenuti di carattere economico e
trasversale deve essere svolta nelle strutture accreditate ai sensi dell'art. 17 della Legge del
24/06/1997, n. 196.
Il TUTOR è la figura aziendale più importante all'interno del processo formativo
dell'apprendistato. Il suo ruolo è di dialogo fra le istituzioni, gli Enti di formazione, le imprese e
gli apprendisti. Egli si occupa di analizzare le competenze di ingresso dell'apprendista,
collabora alla stesura dei percorsi individuali di formazione, accompagna l'apprendista durante
il suo inserimento in azienda e si occupa del suo apprendimento, al fine di collaborare alla
valutazione e certificazione delle competenze finali relative alla "qualificazione"
dell'apprendista.
In sintesi :
Le iniziative di formazione attive in questo settore sono disciplinate da due diverse normative
ed in particolare :
 l’art. 16 della legge n. 196/’97
 l’art. 49 del D.lgs n. 276/’03
20
e riguardano :



l’apprendistato in Obbligo Formativo
l’apprendistato extra Obbligo Formativo
l’apprendistato Professionalizzante
FORMAZIONE PER OCCUPATI A SUPPORTO DELLE IMPRESE
PUBBLICHE E PRIVATE
Si
tratta
di interventi finalizzati al mantenimento ed allo sviluppo delle competenze
professionali dei lavoratori dipendenti ed autonomi, in presenza di una domanda espressa dalle
imprese
pubbliche e private che abbiano esigenze di innovazione e di sviluppo della
competitività.
I principali obiettivi dell’intervento formativo sono:
- consolidare le professionalità dei lavoratori coinvolti nei processi di innovazione, adeguando
le stesse alle
trasformazioni tecnologiche e produttive;
- prevenire situazioni di disoccupazione ;
- accompagnare eventuali processi di mobilità, con percorsi formativi utili ad una
ricollocazione lavorativa.
FORMAZIONE ED EDUCAZIONE PERMANENTE DEGLI ADULTI
Le iniziative di educazione permanente riguardano la formazione, l’aggiornamento e la
riqualificazione di persone, occupate e non, che necessitano di una ridefinizione delle loro
competenze per prevenire e contrastare la disoccupazione.
Le azioni di formazione, che possono venire erogate lungo tutto l’arco della vita, mirano:
- all’adeguamento delle professionalità ai continui mutamenti tecnologici, organizzativi e
gestionali ;
- al continuo rinforzo delle competenze dei soggetti, per garantire loro maggiori scelte
professionali e maggiore autonomia nel prefigurare percorsi di carriera e di mobilità.
Scopo primario degli interventi di educazione permanente è quello di costituire un supporto
certo allo sviluppo continuo delle competenze necessarie alla crescita economica, sociale e
culturale delle imprese, delle istituzioni e delle persone.
Il fulcro delle azioni è costituito dai saperi e dai bisogni di competenza espressi dal
contesto economico e sociale.
In questo ambito rientrano :
1) I percorsi di qualificazione/riqualificazione per ASA – OSS (autofinanziati);
2) I percorsi di aggiornamento rivolti alle forze di Polizia, in vista di Expo 2015.
21
In particolare le iniziative formative si rivolgono a :





Polizia di Stato
Corpo Forestale dello Stato
Corpo di Polizia Penitenziaria
Arma dei Carabinieri
Corpo della guardia di Finanza
FORMAZIONE CONNESSA AD OBBLIGHI DI LEGGE
Si tratta di iniziative di formazione rivolte ad un’utenza adulta .
In questa categoria rientrano i corsi per "Agenti e Rappresentanti di Commercio", quelli per
"Agenti di Affari in Mediazione Immobiliare”, i corsi finalizzati al rilascio delle patenti di
mestiere, i corsi relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro previsti dal D.L.gs. 626/94 e sue
revisioni, o dalla Direttiva Cantieri n. 494/96.
FORMAZIONE PER PERSONE IN DIFFICOLTA’ OCCUPAZIONALE
E’ una formazione finalizzata a fornire risposte formative , specificamente progettate, a
persone che, per diversi motivi, si trovano privi di una collocazione lavorativa e desiderano
ricollocarsi sul mercato del lavoro.
La progettazione didattica dei corsi prende spunto sia dalle esperienze lavorative pregresse,
sia dal bagaglio culturale e professionale delle persone rientranti in questa categoria, con
l’obiettivo di
costruire un percorso formativo “ottimale” , finalizzato
alla loro
collocazione/ricollocazione lavorativa.
ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO INDIVIDUALE O DI GRUPPO
Si tratta di attività ,rivolte a singoli utenti o a gruppi di utenti, organizzate al fine di aiutare i
soggetti ad affrontare in modo positivo i cambiamenti di tipo sociale e professionale.
Ci si propone di fornire conoscenze, competenze
e strumenti utili ad affrontare il
cambiamento, valorizzando le conoscenze e le capacità già proprie dei singoli utenti.
La proposta formativa consiste pertanto in percorsi di orientamento che, a partire dalla
conoscenza di sé , dalla riscoperta delle proprie motivazioni e dalla conoscenza del contesto
socio-economico di riferimento, fornisca ai soggetti adeguati strumenti per compiere delle
scelte inserite in un organico ed ampio progetto personale.
FORMAZIONE/AGGIORNAMENTO PER IL PERSONALE DIPENDENTE
DEGLI ENTI PUBBLICI LOCALI
A) NUOVO C.A.D.
22
La struttura formativa del Consorzio può offrire occasioni di formazione ed aggiornamento al
personale degli Enti Pubblici Locali per l’apprendimento e la conseguente attuazione delle
norme e direttive previste dal nuovo C.A.D. (Codice Digitale della Pubblica Amministrazione)
entrato in vigore il 25/01/2011 (Dl n. 235/2010).
Il C.A.D. apporta con chiarezza una serie di innovazioni volte a garantire un cambiamento
radicale nel rapporto tra cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione.
La Pubblica Amministrazione con l’introduzione del nuovo C.A.D. si trasforma in quanto esso
rappresenta una “risposta organizzativa” per affrontare:
 l’uso della P.E.C. (Posta Elettronica Certificata)
 l’utilizzo del documento amministrativo informatico
 la gestione del protocollo e il fascicolo informatico
 l’archiviazione e la conservazione dei documenti digitali
 la gestione dei dati pubblici
 la sicurezza, la continuità operativa e il “disaster recovery” del Sistema Informativo
Con il C.AD. si identificano i processi di “dematerializzazione” delle comunicazioni (con la
pubblica amministrazione, ma anche tra privati) attraverso il “documento digitale”; esso
traccia oò percorso per la piena equiparazione del documento cartaceo a quello informatico,
delineando in modo chiaro rispetto al passato i requisiti e le regole essenziali per la validità del
documento digitale.
Con il C.A.D. si individuano le modalità di comunicazione e di interazione della Pubblica
Amministrazione digitale attraverso:
 il sistema pubblico di connettività
 la comunicazione tra le pubbliche amministrazioni
 i Siti Web pubblici
 i pagamenti elettronici con carte di credito
Con queste importanti novità che prevedono nuove forme di comunicazione, di fatto, i
dipendenti pubblici sono chiamati necessariamente ad essere utilizzatori di questi strumenti e
canali nella gestione dei servizi.
Per rispondere a queste esigenze, il Consorzio intende impiegare le sue risorse
umane e logistiche per garantire una formazione adeguata, pratica e consona ai
dettati della vigente legislazione in materia.
Il Consorzio vorrebbe essere a fianco anche della cittadinanza, formandola su questa
materia, attraverso dei corsi specifici, per facilitarne il rapporto con la Pubblica
Amministrazione.
B) ALTRI POSSIBILI AMBITI DI INTERVENTO :

Moduli di introduzione al sistema qualità :



strumenti di rilevazione della customer satisfaction dei cittadini ;
elaborazione di indicatori – misurazioni – utili a definire i livelli di
performance degli Enti
Corsi di lingua :
Rivolti ai dipendenti che operano negli uffici di relazione con il pubblico, uffici
anagrafe, servizi sociali, con l’obiettivo di facilitare le relazioni con l’utenza
straniera che attualmente insiste sul nostro territorio.
( inglese – francese – arabo – cinese).
23
I SERVIZI PER IL LAVORO
Il Consorzio opera nell’ambito dei Servizi per il Lavoro, avvalendosi delle risorse pubbliche rese
disponibili sia dalla Regione Lombardia, sia dalla Provincia di Lodi.
DOTE LAVORO – AMMORTIZZATORI SOCIALI ( Regione Lombardia)
La Dote Lavoro/Ammortizzatori Sociali punta a favorire l'occupazione e accompagnare la
persona nell'inserimento e nel reinserimento lavorativo o nella riqualificazione professionale.
Permette, infatti, alla persona di accedere a servizi di formazione e inserimento lavorativo
finalizzati all'ingresso o al rientro nel mercato del lavoro. Fornisce, inoltre, un sostegno
economico a chi ha perso il lavoro per favorire la partecipazione ai percorsi di reinserimento.
La Dote Lavoro si rivolge ai cittadini residenti o domiciliati in Lombardia di età inferiore ai 64
anni compiuti, che abbiano assolto l’obbligo di Istruzione e Formazione Professionale alla data
di invio della domanda di Dote, in possesso delle seguenti caratteristiche:
- inoccupati o disoccupati: persone alla ricerca di occupazione, compresi i lavoratori espulsi dal
mercato del lavoro a causa di crisi aziendali o persone mai entrate nel mercato del lavoro, che
percepiscano o meno una indennità di disoccupazione;
- lavoratori iscritti nelle liste di mobilità, che percepiscano o meno una indennità di
disoccupazione o di mobilità;
- lavoratori sospesi dal lavoro in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) ai sensi
della legge 223/91.
La Dote Lavoro permette di fruire di servizi di politica attiva e di percorsi formativi selezionati
all’interno dell’Offerta dei Servizi formativi e dei servizi al Lavoro.
I destinatari possono definire un percorso individuale scegliendo fra i seguenti servizi di politica
attiva:
 Colloquio di accoglienza di I livello



verifica dei requisiti del destinatario;
colloquio di orientamento e la fornitura di informazioni sui servizi disponibili;
presa in carico del destinatario da parte dell’operatore.
 Colloquio individuale di II livello (specialistico)


colloquio volto ad un esame approfondito delle problematiche e delle caratteristiche del
destinatario, comprensivo dell’analisi delle sue esperienze, che confluisce in una scheda
individuale degli ambiti di sviluppo;
redazione del curriculum vitae del destinatario.
 Definizione del percorso
Il servizio ha come prodotto il PIP ( Piano di Intervento Personalizzato) e prevede il
supporto nell'individuazione di percorsi formativi e/o lavorativi e dei settori target ,
attraverso la declinazione dei fabbisogni individuali di formazione in competenze/abilità/
conoscenze.
 Bilancio delle competenze
24
Consiste nella redazione della scheda individuale delle competenze, come prodotto di un
percorso di analisi delle esperienze formative, professionali e sociali che consente di
individuare le competenze e gli elementi valorizzabili del destinatario, con l’obiettivo di
progettare un piano di sviluppo professionale per il raggiungimento di specifici obiettivi.
 Tutoring e counselling orientativo




orientamento ai meccanismi del mercato del lavoro e introduzione agli strumenti di
ricerca di occupazione (pre-inserimento);
aggiornamento del curriculum vitae e predisposizione delle lettere di
accompagnamento;
preparazione e affiancamento al colloquio anche in azienda/impresa;
assistenza ai destinatari e alle imprese nella fase di inserimento lavorativo.
 Scouting aziendale e ricerca attiva del lavoro
Affiancamento e supporto al destinatario nella definizione del piano di ricerca del lavoro
e, in particolare:




l’individuazione delle opportunità professionali;
la valutazione delle proposte di lavoro;
l’invio delle candidature;
il contatto e/o la visita in azienda.
 Monitoraggio, coordinamento, gestione PIP
Il destinatario, con questo servizio, può essere supportato nel monitoraggio delle
attività e nella valutazione della loro conformità al PIP da parte dell’operatore.
 Consulenza e supporto all’ autoimprenditorialità




analisi delle propensioni e delle attitudini verso l'imprenditorialità;
ricerca delle opportunità;
informazione e consulenza per affrontare i problemi relativi allo sviluppo organizzativo
dell'impresa;
definizione dell’idea imprenditoriale.
A completamento dei servizi di politica attiva possono essere inseriti nel percorso individuale
uno o più corsi formativi.
I servizi formativi possono essere integrati con il servizio di tutoring ed accompagnamento allo
stage nel caso in cui, a completamento del percorso di aula teorico, sia previsto lo svolgimento
di uno stage.
I disoccupati che non percepiscono alcuna forma di indennità di disoccupazione o di mobilità,
possono fare richiesta anche di un'indennità di partecipazione ai servizi.
La scelta dei servizi di cui la persona intende usufruire con la Dote Lavoro viene declinata
all’interno di un Piano di Intervento Personalizzato (PIP), definito in raccordo con l’operatore
accreditato, scelto dalla persona medesima.
I suddetti servizi vengono di norma erogati presso le due sedi accreditate del
Consorzio. E’ tuttavia possibile , se se ne evidenzia l’esigenza, gestire
periodicamente degli “Sportelli” presso i Comuni consorziati, per facilitare “in loco”
l’accesso ai servizi da parte dei cittadini.
25
Interventi di formazione volti alla ricollocazione – Legge 236/93
Gli interventi di formazione individuale di cui alla suddetta Legge sono volti alla ricollocazione
dei lavoratori con l’obiettivo di promuovere e favorire l’occupazione di particolari categorie di
soggetti in condizione di svantaggio, attraverso percorsi finalizzati:
all’accompagnamento e alla riqualificazione;
al miglioramento della professionalità;
all’adeguamento e all’aggiornamento del personale in funzione delle esigenze del
Mercato del Lavoro locale;
 al rafforzamento dei percorsi di re-impiego.



Le persone che decidano di avvalersi di questo strumento, se residenti o domiciliate in
Provincia di Lodi e se appartenenti a una delle categorie successivamente elencate, possono
usufruire di un voucher che permetterà loro di partecipare alla formazione in modo gratuito o,
per alcuni corsi, contribuendo solo in parte.
Le caratteristiche da possedere sono le seguenti :
-
lavoratore/trice di un impresa privata con meno di 15 dipendenti
lavoratore/trice di un impresa privata collocato in CIGO o in CIGS
persona iscritta alle liste di mobilità (Legge 223/91 o Legge 236/93)
lavoratore/trice di qualsiasi impresa privata in possesso del solo titolo di licenza elementare o
d’istruzione obbligatoria
- lavoratore/trice di qualsiasi impresa privata inserito/a nelle tipologie contrattuali previste dal
D.lgs n. 276/03
- lavoratore/trice di qualsiasi impresa privata over 45.
26
ORGANIZZAZIONE INTERNA
27
28
COMPETENZE DISPONIBILI PER I SERVIZI FORMATIVI
DIRETTORE :
Oltre alle funzioni proprie, previste dall’art. 15 – Attribuzioni del Direttore – dello Statuto del Consorzio e
dalla Normativa vigente sulla Dirigenza :












Ha la rappresentanza legale del Consorzio
Ha la direzione del personale e la responsabilità del funzionamento dei servizi in relazione alla loro
efficienza, alla correttezza amministrativa ed agli obiettivi dell’ente;
Presiede il Collegio docenti ed i Consigli di Classe;
Pianifica ed organizza la formazione del personale;
Pianifica l’orario di lavoro dei dipendenti e l’orario di apertura delle Sedi del Consorzio;
Prende provvedimenti disciplinari;
Mantiene strette relazioni con : Coordinatori di Area, Responsabile Amministrativo, Segreteria
Didattica, Famiglie degli allievi;
Fornisce ai Coordinatori gli strumenti necessari per la pianificazione della progettazione dei corsi;
Nomina i Responsabili della progettazione ;
Partecipa al riesame della progettazione;
Effettua la validazione della progettazione;
E’ garante del rispetto e del controllo degli indici fissati dalla regione nell’Allegato 3 della D.G.R.
Lombardia n.° 13083 del 25.05.2003 “Linee guida per la gestione dei processi”, nonché
dell’applicazione delle procedure previste dall’Accreditamento Regionale.
Il Direttore ha la responsabilità di individuare gli obiettivi di efficacia/efficienza dei servizi formativi che il
Consorzio attua , ed in particolare :

Stabilisce e fa rispettare adeguate procedure operative e di controllo , necessarie all’erogazione del
servizio formativo e di orientamento;

Pianifica ed organizza i programmi di formazione del personale , in modo che ogni funzione abbia le
competenze necessarie per assumersi le proprie responsabilità;

Provvede al completo rispetto di leggi e regolamenti vigenti in materia di formazione professionale ;

Organizza e fornisce i mezzi e le risorse adeguati ad un sistema di controllo e revisione interna, per
assicurare il rispetto della Politica della Qualità del Consorzio.
RESPONSABILE DEL SERVIZIO AMMINISTRATIVO:
Il Responsabile del Servizio Amministrativo ha conoscenze plurispecialistiche ed è in grado di gestire con
responsabilità i diversi processi amministrativi. Affronta relazioni organizzative interne di natura
complessa ed elabora i dati in funzione della programmazione economico-finanziaria e della
predisposizione degli atti utili all’elaborazione dei diversi documenti contabili e finanziari .
In particolare :









Coordina le attività della Segreteria Amministrativa e del Servizio Ragioneria;
Predispone e gestisce il Bilancio di Previsione ed il Piano Esecutivo di Gestione;
Gestisce i rapporti con la Tesoreria , il Collegio dei Revisori del Conto, la Regione Lombardia, la
Provincia di Lodi, ed altri Enti per quanto concerne l’attività finanziaria del Consorzio;
Predispone tutti gli atti necessari per l’acquisto di beni e servizi necessari al funzionamento
dell’attività;
Controlla le forniture di beni e servizi per l’erogazione;
Pianifica la gestione per la parte finanziaria dei corsi;
Controlla la gestione del personale dal punto di vista retributivo, contributivo e normativo;
Collabora alla stesura dell’ordine del giorno del Consiglio di Amministrazione, predispone le bozze di
deliberazione e le procedure collegate;
Gestisce tutte le ulteriori attività contabili previste dalle P.G.Q. relative al manuale della Qualità.
29
SEGRETERIA DIDATTICA :







Esercita funzioni di front-office con l’utenza e in generale con l’esterno;
Gestisce certificati , schede d’iscrizione, verifica i versamenti;
Aggiorna le assenze degli allievi;
Comunica al Coordinatore del Corso le assenze dei docenti per un’immediata sostituzione;
Contatta e comunica agli allievi le informazioni relative alle iscrizioni ed alla frequenza ai corsi;
Raccoglie i dati relativi agli esiti occupazionali dei singoli corsi.
Redige e si occupa di qualsiasi tipo di documentazione connessa alle attività didattiche;
COORDINATORE DI AREA :
Il Coordinatore di Area ha conoscenze pluri-specialistiche, con contenuti di tipo tecnico .
Gestisce i problemi da affrontare in modo complesso, basandosi su modelli teorici non immediatamente
utilizzabili e fornendo soluzioni possibili. Ha relazioni organizzative interne di natura negoziale e
complessa.
In particolare :













Pianifica la progettazione dei corsi, analizza i dati d’ingresso della progettazione, verifica la
progettazione ed effettua il riesame della progettazione : ciò nel proprio ambito territoriale di
riferimento;
Elabora proposte per
i Piani di attività del Consorzio, valutandole la relativa fattibilità, in
collaborazione con la Direzione ed il Responsabile del Servizio Amministrativo;
Controlla le forniture del servizi alla formazione ;
Coordina i progetti proposti, se attuati;
Sovraintende alle attività corsuali in atto nell’area territoriale di propria competenza;
Programma la pubblicizzazione dei corsi;
Intrattiene rapporti con l’esterno: Provincia, Comuni, Provveditorato agli Studi, Scuole del territorio;
Predispone la documentazione didattica utile alle ispezioni regionali;
Segue le pratiche per l’espletamento degli adempimenti burocratici nei confronti della Provincia e
della Regione;
Organizza e gestisce le attività di orientamento esterno;
Collabora con la Direzione, i Coordinatori dei Corsi, la Segreteria Didattica, il Responsabile del
Servizio Amministrativo;
Pianifica ed impegna le risorse destinate ai corsi;
Effettua i controlli relativi alla valutazione finale dei corsi.
COORDINATORE DEL CORSO :



Organizza, gestisce e controlla l’erogazione del Servizio formativo, in tutti i suoi aspetti ;
Ricerca le aziende per il tirocinio formativo e/o di orientamento e mantiene i rapporti con i partners
aziendali .
Collabora strettamente con il Coordinatore di Area e con i tutors.
DOCENTI:








Impartiscono l’insegnamento teorico-pratico della propria disciplina;
Organizzano e strutturano gli itinerari formativi articolandoli in obiettivi, contenuti, metodi, mezzi e
verifiche;
Sollecitano e stimolano il perfezionamento civile, culturale e tecnico degli allievi;
Vigilano sul corretto utilizzo degli arredi e delle attrezzature loro affidate;
Curano la regolare tenuta dei diari, dei registri e degli altri documenti scolastici loro affidati;
Tengono i necessari contatti con le famiglie degli allievi;
Partecipano alle attività di aggiornamento/formazione ed alle altre attività complementari istituite dal
Consorzio, dalla Regione e/o Enti territoriali ;
Collaborano in senso stretto con il Coordinatore di Area, il Coordinatore di Corso ed il Tutor.
30
TUTOR :








Verifica il clima d’aula e le motivazioni e i bisogni dei corsisti;
Vigila e collabora alla corretta compilazione, per ogni allievo, del Portfolio, del Libretto Formativo e
del Piano di Studi Personalizzato
Indirizza ed orienta gli studenti all’esperienza di stage;
Collabora con il Tutor aziendale alla programmazione del percorso di stage;
Predispone la modulistica per le aziende, i corsisti ed il tutor aziendali;
Monitora lo stage;
Ha stretti contatti con gli insegnanti, il Coordinatore del Corso e la Segreteria Didattica;
Ha rapporti esterni con il tutor aziendale.
RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE :








È responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione;
Si occupa della Sicurezza in relazione alle sedi del Consorzio, con particolare riferimento ai laboratori,
agli impianti ed alla loro revisione periodica;
Predispone ed aggiorna il “Documento di Valutazione dei Rischi”;
Predisponde il “Piano di Emergenza” ed il “Piano di Evacuazione”;
Programma ed esegue tutte le prove di evacuazione previste dalla norma;
Coordina la formazione del personale e degli addetti nel settore “Sicurezza”;
Fornisce consulenza alla Direzione in materia;
Adempie a tutti gli obblighi previsti a suo carico dalla vigente legislazione.
RESPONSABILE DELLA CERTIFICAZIONE DI COMPETENZE



Individua gli standard professionali e formativi di riferimento,nonché i processi di valutazione;
Individua gli esperti necessari;
Controlla le procedure e gli atti relativi alla registrazione e documentazione delle certificazioni.
RESPONSABILE DEL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI FORMATIVI


Individua gli esperti esterni necessari;
Coordina le procedure, anche formali, di accertamento ed attribuzione del valore del credito.
ESPERTO DEI PROCESSI FORMATIVI E VALUTATIVI


Presidia le procedure di accertamento ed attribuzione del valore dei crediti formativi;
Individua e supporta opportune azioni ex-ante ed ex-post, relative al riconoscimento.
REFERENTE DELL’ORIENTAMENTO FORMATIVO







Collabora alla pianificazione ed attuazione di azioni di orientamento formativo;
Esercita attività di accoglienza ed informazione orientativa
Gestisce interventi di preparazione alle transizioni lavorative;
Progetta interventi e percorsi personalizzati
Attua interventi orientativi specialistici;
Gestisce colloqui orientativi di primo livello
Collabora alle azioni di monitoraggio sugli esiti di successo formativo e lavorativo.
31
REFERENTI DEL CONSORZIO
Presidente dell’Assemblea dei Sindaci
PARMESANI
Presidente del Consiglio di Amministrazione
LAVESI ROBERTO
Componenti del Consiglio di Amministrazione
SANTI
FLAVIO
ARON
BOCCASILE
GAETANO
MASTICO’ ROBERTO
MEAZZI
GIUSEPPE
Direttore
FRANCA CIGOLINI
Responsabile Servizi Gestione Qualità
ETTORE MILESI
Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione
ROBERTO SPOLDI
32
STRUTTURA DELLE SEDI ED ORARI DI FUNZIONAMENTO
SEDE LEGALE E DIDATTICA
P.zza Leonardo da Vinci,2 - 26841 – Casalpusterlengo
Tel. 0377. 832656 – 84367
Fax 0377. 919934
E – mail : [email protected]
PEC : [email protected]
Sito : www.cfpcons.lodi.it
OSPITA:
1) Presidenza
2) Segreteria Didattica
3) Uffici Amministrativi
ATTIVITA’ NELLA SEDE :
-
Operatore Grafico/ Addetto Pre-Stampa
Tecnico grafico
Corsi di Informatica
Corsi per allievi disabili
Corsi di Educazione Permanente
Attività di orientamento
Sportello dei Servizi per il Lavoro
ORARI DELLA SEGRETERIA DIDATTICA :
Mattino :
dal Lunedì al Venerdì
Pomeriggio : Martedì
Giovedì
dalle 8,00 alle 13,30
dalle 14,00 alle 16,00
dalle 14,00 alle 15,30
ORARI DELLA PRESIDENZA :
Il Presidente del Consorzio riceve previo appuntamento.
SEDE DIDATTICA OPERATIVA
Piazzale G. Forni,3 – 26900 – Lodi
Tel. 0371. 30649
Fax 0371 .31596
E – mail : [email protected]
PEC : [email protected]
Sito : www.cfpcons.lodi.it
33
OSPITA:
1) Direzione
2) Segreteria Didattica
ATTIVITA’ NELLA SEDE :
-
Corsi
Corsi
Corsi
Corsi
Corsi
Corsi
Corsi
Corsi
DDIF per “ Operatore dei Sistemi e dei Servizi Logistici”
in "Tecnologia Lattiero-Casearia"
di Informatica
per "Operatore Socio-Sanitario" e "Ausiliario Socio-Assistenziale"
per "Agenti e Rappresentanti di Commercio"
per "Agenti di Affari in Mediazione"
per "Apprendisti" - (Settori vari)
di Educazione Permanente
Sportello dei Servizi per il Lavoro
ORARI DELLA SEGRETERIA DIDATTICA :
Mattino :
dal Lunedì al Venerdì
Pomeriggio :
Martedì e Giovedì
dalle 8,00 alle 13,30
dalle 14,00 alle 16,00
ORARI DELLA DIREZIONE :
Il Direttore del Consorzio, salvo casi di straordinaria urgenza, riceve genitori, docenti ed allievi
sempre previo appuntamento.
ATTREZZATURE E STRUMENTI DIDATTICI
SEDE di CASALPUSTERLENGO :
Dispone di :
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
5
3
1
1
1
1
1
aule didattiche attrezzate
locali adibiti ad attività individuali e di èquipe
laboratorio attrezzato per l’informatica di base, con 12 postazioni
laboratorio fotografico attrezzato
sala di posa
laboratorio multimediale grafico
laboratorio dedicato alle attività espressive
34
SEDE di LODI :
Dispone di :
n.
n.
n.
n.
n.
10
2
2
1
1
aule didattiche attrezzate
locali adibiti ad attività individuali e di èquipe
laboratori attrezzati per l’informatica di base, con 23 postazioni
laboratorio attrezzato per corsi O.S.S.
laboratorio di cucina
STRUMENTI OPERATIVI A SUPPORTO DELLE ATTIVITA’
FORMATIVE
L’ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO
Nell'ambito della formazione professionale, la modalità di apprendimento in alternanza, quale
opzione formativa rispondente ai bisogni individuali di istruzione e formazione dei giovani,
persegue le seguenti finalità:
 attuare modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti sotto il profilo
culturale ed educativo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula
con l'esperienza pratica;
 arricchire la formazione acquisita nei percorso formativo, attraverso
l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;
 favorire l'orientamento degli allievi per valorizzarne le vocazioni personali,
gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;
 realizzare un organico collegamento tra l’istituzione formativa ed il mondo
del lavoro;
 correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del
territorio
L’alternanza ha una struttura flessibile e si articola in periodi di formazione in aula e in periodi
di apprendimento mediante esperienze di lavoro in azienda,attuate sulla base di apposite
convenzioni.
I periodi di apprendimento mediante esperienza di lavoro, fanno parte integrante dei percorsi
formativi personalizzati volti alla realizzazione del profilo educativo, culturale e professionale
del corso di studi e degli obiettivi generali e specifici di apprendimento stabiliti a livello
nazionale e regionale; essi sono articolati secondo criteri di gradualità e progressività che
rispettino lo sviluppo personale, culturale e professionale degli studenti in relazione alla loro
età, e sono dimensionati tenendo conto degli obiettivi formativi dei diversi percorsi.
I periodi di apprendimento mediante esperienza di lavoro sono dimensionati, per i soggetti
disabili, in modo da promuoverne l'autonomia e l'inserimento nel mondo del lavoro.
Nei percorsi in alternanza l’azione di tutoraggio mira alla promozione delle competenze degli
allievi e al raccordo tra l'istituzione formativa ed il mondo del lavoro.
35
L'assistenza agli studenti in alternanza è svolta da un tutor formativo interno e dal tutor
aziendale, i quali cooperano nella stesura del progetto formativo individualizzato relativo
all’alternanza, stabilendo gli obiettivi formativi da raggiungere e valutando, in itinere ed al
termine dell’esperienza, il livello di raggiungimento degli stessi.
IL PORTFOLIO DELLE COMPETENZE PERSONALI
È lo strumento che riunifica gli strumenti di valutazione e certificazione oggi vigenti e
comprende una sezione dedicata alla valutazione ed una dedicata all'orientamento.
In particolare costituisce la raccolta dei lavori significativi dell'allievo, che ne documentano la
storia personale attraverso l'impegno ed il progresso in termini di acquisizioni reali
(competenze) ed il livello di possesso delle conoscenze e delle abilità che ha raggiunto.
La sezione dedicata all’orientamento vuole documentare le capacità dell’allievo in rapporto alla
maturazione ed all’apprendimento effettivamente raggiunto, aiutandolo a meglio focalizzare il
proprio progetto personale e professionale.
La compilazione e l’utilizzo del Portfolio è parte integrante dell’attività formativa.
La parte finale del Portfolio attesta le acquisizioni dell’allievo, in termini di competenze,
conoscenze ed abilità e segue il soggetto negli eventuali passaggi tra i percorsi del sistema
educativo di istruzione e di formazione.
A richiesta, è consegnato allo studente e alla sua famiglia alla conclusione del percorso
formativo.
IL LIBRETTO FORMATIVO
Il Libretto formativo del cittadino rappresenta un dispositivo chiave per il cittadino-lavoratore
finalizzato alla trasparenza delle competenze nella prospettiva del lifelong learning, utile e
fruibile sia dal mercato del lavoro, sia dal sistema formativo.
Il Libretto rappresenta uno strumento di documentazione trasparente e formalizzata di dati,
informazioni, certificazioni, utilizzabile dall'individuo nel suo percorso di apprendimento,
crescita e mobilità professionale.
In esso vengono documentate le certificazioni e le acquisizioni, in termini di competenza, più
significative che connotano il progressivo arricchimento formativo e professionale della
persona.
MONITORAGGIO DELLE ATTIVITA’ E VALUTAZIONE DEI
RISULTATI
Il Consorzio ha pianificato ed ha individuato i metodi per attuare sistematicamente processi di
monitoraggio, di misurazione, di analisi e di miglioramento al fine di:
1. dimostrare la conformità dei servizi erogati ai requisiti stabiliti
2. assicurare la conformità del Sistema di Gestione per la Qualità alla norma di riferimento
UNI EN ISO 9001:2008 e alle prescrizioni del Manuale, incluse le procedure richiamate
36
3. assicurare il rispetto dei requisiti stabiliti per l’accreditamento regionale
4. migliorare in modo continuo l'efficacia e l’efficienza del Sistema di Gestione per la
Qualità.
I risultati dei processi di monitoraggio, misurazione, analisi e miglioramento sono valutati
usando semplici tecniche statistiche quali la stratificazione dei dati e la frequenza percentuale,
al fine di rendere semplice la lettura e l’interpretazione dei risultati stessi.
I Monitoraggi e le misurazioni riguardano in particolare la soddisfazione del Cliente .
Il Consorzio ha predisposto le procedure per descrivere modalità e responsabilità per
monitorare la soddisfazione dei Clienti, attraverso la percezione degli utenti e dei committenti
circa il grado di soddisfacimento delle esigenze formative.
In particolare sono state definite le modalità per:
 registrare, analizzare e risolvere reclami da parte dei Clienti ed avviare azioni correttive e/o
preventive tese ad accrescere la soddisfazione dei Committenti/utenti del Consorzio a fronte
dei dati rilevati;
 monitorare la soddisfazione dei committenti attraverso le risposte ad un Questionario di
Gradimento;
 valutare gli indicatori dei processi relativi ai clienti.
Monitoraggio e misurazione dei processi
Il Consorzio, per ogni processo del Sistema di Gestione per la Qualità ha individuato gli
indicatori di qualità del processo nonchè, i limiti ed i metodi di tenuta sotto controllo degli
indicatori stessi.
Ulteriori indicatori richiesti dall’accreditamento regionale sono monitorati e tenuti sotto
controllo .
Il monitoraggio effettuato valuta la capacità dei vari processi di ottenere i risultati pianificati.
Nel caso tali risultati non siano raggiunti sono avviate azioni correttive al fine di assicurare che
il processo rientri nei limiti di accettabilità stabiliti e generi servizi conformi ai requisiti.
Annualmente vengono definiti gli Obiettivi Misurabili, generati dalla Politica per la Qualità del
Consorzio.
Monitoraggio e misurazione dei prodotti.
Il Consorzio ha predisposto le procedure per definire modalità e responsabilità di controllo
relativamente a:
1. servizi erogati dal Consorzio
2. prodotti e servizi approvvigionati
e per verificare che i requisiti stabiliti con il cliente, o dal Consorzio, circa i servizi erogati siano
soddisfatti.
I suddetti controlli sono effettuati nelle seguenti fasi del processo di erogazione del servizio:
a) in itinere sui servizi in corso di erogazione, ovvero in fasi intermedie al processo di
erogazione che permettano l’introduzione di correttivi o modifiche a quanto pianificato,
37
per rispondere ai requisiti del servizio stabiliti ed evitare insoddisfazione da parte degli
utenti;
b) alla fine del processo di erogazione del servizio, allo scopo di verificare l’effettiva
rispondenza delle caratteristiche del servizio erogato con i requisiti stabiliti ed avere una
misura della qualità del servizio erogato al termine dell’erogazione.
I risultati dei controlli sono sistematicamente registrati e danno evidenza della conformità del
servizio o del prodotto a fronte dei criteri a monte stabiliti.
Analisi dei dati
Il Consorzio raccoglie ed analizza i dati di ritorno del Sistema di Gestione per la Qualità al fine
di valutarne l'adeguatezza, l'efficacia, l’efficienza e le opportunità di miglioramento.
In particolare il RGQ è responsabile della raccolta, analisi ed elaborazione dei dati risultanti
dalle attività di monitoraggio e misurazione ,relativamente a:
 soddisfazione del Cliente, inclusi eventuali reclami ;
 conformità ai requisiti dei servizi erogati ;
 performance dei processi aziendali e dei servizi, incluse le opportunità di azioni preventive;
 analisi in merito ai prodotti/servizi acquistati e ai fornitori utilizzati.
Al termine di ogni anno, all’interno del rapporto statistico vengono riportate le registrazioni
relative al monitoraggio degli Obiettivi Annuali della Politica della Qualità dell’Ente.
Si ritiene utile riportare di seguito la Misurazione degli Obiettivi Annuali per il 2010
(consuntivo 2010)- ALL. A
ALTRI SERVIZI DI SUPPORTO ALL'UTENZA
ORIENTAMENTO :
attività svolta sia all'esterno che all'interno della struttura,
volta a rafforzare la motivazione al percorso formativo
attraverso una dettagliata illustrazione delle attività ed un
confronto sulle aspettative dell'utenza.
ACCOGLIENZA :
prevede la presentazione del singolo corso, della sua
organizzazione, del patto formativo, nonché dei formatori,
al fine di far corrispondere le aspettative delle famiglie e
degli allievi con le offerte del corso stesso.
SCUOLA-FAMIGLIA :
prevede l'opportunità di incontrare formatori, coordinatori di
area e direzione in date prestabilite o su appuntamento , al
fine di evidenziare con tempestività eventuali problemi e
disagi.
38
TUTORING :
attività presente in tutti i corsi, volta a facilitare
l'organizzazione didattica interna e la gestione di esperienze
di alternanza scuola – lavoro.
TIROCINIO:
Il Tirocinio formativo si configura come un'esperienza
destinata a fornire all'allievo una maggiore preparazione
professionale, finalizzata all'acquisizione di conoscenze e
informazioni relative ad uno specifico ambito lavorativo ,
con lo scopo di verificare, integrare e rielaborare quanto già
appreso in aula.
****************
39
All. A
Politica della qualità – Misurazione degli Obiettivi 2010
Obiettivo
Indicatore
Migliorare l’efficienza dell’offerta
formativa
EP 1.1: N° offerte approvate /N° emesse percentuale 100
≥85%
EP 1.2: N° iniziative attivate/N° offerte approvate e 100
finanziate≥95%
EP 6.1: N° PIP approvati /N° utenti presi in carico>=90% 100%
Migliorare
l’efficacia
formativo erogato
del
sistema
Migliorare l’efficienza economico
gestionale
Dato %
+5
+10
94.5% +14.5
95.2
+0.2
EP 2.1: Tempo di emissione dell’ordine/lettera di incarico
dall’atto formale di autorizzazione ≤5 gg
EP 3.1: Costi personale amministrativo/costi complessivi corsi
<=30%
A 2.1: Progetti rendicontati/progetti approvati>=90 %
A 2.3: Costo rendicontato/costo approvato >=98 %
5gg
0
AP 2.1 Numero fornitori qualificati dopo il controllo della
prima fornitura/numero fornitori alla prima fornitura>=90%
89.00
+4
100
+5
0
-1
0%
99,6%
-2
+4.6
97.6%
28
96.5%
+2.6
+ 24
+1.5
95.7%
+5.7
95.8% +10.8
34.4%
91.2%
100
+4.4
+1.2
+2
96.15
+1.15
100
AP 2.2 N ° ordini/lettere d’incarico conformi /N ordini
– lettere di incarico emesse in percentuale % >=90% 90.3
Migliorare le interrelazioni AP 1.2: N° progetti effettuati in ATI o ATS >=4
0
maturate con il sistema AP 3.3: N° convenzioni di stage stipulate/N° allievi in stage
84%
>=80%
sociale e produttivo
Migliorare l’adeguatezza delle
competenze professionali
+15
AP 1.1: N° corsi con validazione positiva/N° totale
corsi erogati ≥80%
AP 3.1:N° iscritti a fine corso/N°iscritti a inizio corso
≥85%
AP 3.2:N° corsi che hanno ottenuto esito positivo
risultante dai questionari di soddisfazione/N° totale
corsi erogati ≥95%
AP 3.4: N° non conformità di servizio/N° totali
corsi<=1%
AP 3.5: N° reclami utenti/numero utenti <=2%
AP 6.1: Destinatari di PIP soddisfatti rilevati
attraverso la compilazione dei questionari di
soddisfazione/destinatari ammessi ≥95%
AP 6.2: N° PIP validati/N° PIP emessi ≥95%
AP 6.3: N° aziende beneficiarie del servizio>=4
A 2.2: Destinatari rendicontati del servizio/destinatari
previsti>=95%
A 3.1: Destinatari (formati o orientati)/destinatari
avviati al servizio >=90%
A 3.2: Destinatari soddisfatti/destinatari ammessi
>=85%%
A 3.3: Punteggio ottenuto dalla sede attraverso i
questionari di soddisfazione>=valore ottenuto AF%
A2.4:
Costo
totale
rendicontato/destinatari
rendicontati – Costo totale approvato/ destinatari
previsti >=95%
Migliorare l’efficacia economico
gestionale
+/-
EP
4.1:Piano
aggiornamento/effettiva
annuale
realizzazione
formazione 150
del piano
+10
+0.3
-4
+4
+ 40
40
>=90% = 110
EP 4.2: N° figure di sistema (amministrazione, 7
direzione, coordinamento) >=6
5
EP 4.3: N° figure di tutor >=5
Migliorare l’adeguatezza
organizzativa e soddisfazione dei
dipendenti
AP 4.1: N° questionari somministrati ai dipendenti 100
con esito positivo/N° totale questionari somministrati
ai dipendenti ≥80%
Migliorare l’adeguatezza della
struttura
Età media delle attrezzature distinte per tipologie di laboratori
N° computer per laboratori
4.5
+1
0
+20
+0.5
9
+2
41