Regolamento Societario
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Regolamento Societario
Regolamento Societario 2015/2016 REGOLAMENTO A.S.D. VOLLEY CARSOLI Premessa La nostra Associazione si basa sull’impegno di numerose persone, sinceramente animate dalla passione sportiva, che ambiscono a fornire ad atleti, tecnici e sostenitori un ambiente sano e disponibile al gioco della pallavolo e alla socializzazione. Per un’efficace azione formativa, sportiva e educativa e per una migliore organizzazione della Società, tutti gli atleti, i loro familiari, i tecnici e i dirigenti sono tenuti ad osservare le disposizioni contenute nel presente regolamento, che detta le linee di comportamento etico sportivo del progetto della nostra Associazione. Regolamento Il presente regolamento deve essere osservato indistintamente da tutti gli appartenenti all’A.S.D. VOLLEY CARSOLI. Art. 1 - Disposizioni generali 1.1 La sede sociale dell’Associazione è in Via Fonticelle 3 – Carsoli (AQ). La sede operativa è ubicata nella Palestra S.M.S. e Liceo Scientifico – Piazza della Libertà 1 – Carsoli (AQ). 1.2 I colori sociali sono il Giallo - Blu 1.3 Il controllo della corretta applicazione e del rispetto del presente Regolamento è affidato al Consiglio Direttivo che è competente per l’assunzione delle delibere conseguenti. Regolamento Atleti Art. 2 Promessa 2.1 L’Atleta iscritto in forza all’ A.S.D. VOLLEY CARSOLI, si assume l’impegno morale di onorare l’Associazione osservando lealmente le disposizioni impartite e di adempiere a tutti i doveri inerenti la propria attività sportiva nell’interesse dell’Associazione stessa. Per questo, durante gli allenamenti, promette, soprattutto, di impegnarsi al meglio perché la squadra di appartenenza possa raggiungere gli obiettivi programmati all’inizio della stagione agonistica. 2.2 Il comportamento degli atleti negli spogliatoi, sui campi di gioco, e in ogni altro luogo e situazione, deve essere improntato al rispetto dei compagni di squadra, dei dirigenti, degli allenatori e degli avversari. 2.3 Gli atleti sono responsabili dei danni materiali e morali causati intenzionalmente a cose o persone durante l’attività o in preparazione ad essa. 2.4 Gli atleti devono svolgere la propria attività sportiva con l’Associazione. Eventuali partecipazioni ad altre attività devono essere concordate con il proprio allenatore e comunque autorizzate dal Presidente dell’Associazione. pag. 1 2.5 Gli atleti praticanti attività agonistica sono soggetti, inoltre, alle regole stabilite dalla Federazione Italiana Pallavolo. 2.6 L’atleta ha l’obbligo di segnalare all’Associazione, personalmente o tramite il proprio allenatore/dirigente, ogni variazione di residenza, domicilio o recapito telefonico, in modo da essere sempre reperibile. 2.7 L’Atleta s’impegna ad usare con senso civico le strutture (spogliatoi, palestre) ove si svolgono gli allenamenti. 2.8 L’impegno assunto all’inizio della stagione nei confronti dei compagni, degli allenatori e dei dirigenti dell’Associazione dovrà essere mantenuto fino al termine del campionato: la pallavolo è uno sport di squadra e non un’attività singola che si può interrompere quando si vuole. 2.9 L’impegno scolastico di ogni atleta è alla base del progetto del Volley Carsoli. Un cattivo rendimento scolastico può portare fino alla sospensione dall’attività sportiva. Per valutare l’andamento scolastico degli atleti, durante la stagione, verranno organizzati incontri tra la società e i genitori. 2.10 E’ assolutamente vietato fumare (per qualsiasi atleta anche se maggiorenne) in prossimità sia degli allenamenti che delle partite, all’interno dello spogliatoio, a tavola nei pranzi o cene ufficiali e comunque ogni volta che si indossa l’abbigliamento della società. Art. 3 Allenamenti e gare 3.1 Il periodo d’attività, deciso dal Consiglio Direttivo, tenendo conto degli impegni previsti dall‘ente Organizzatore FIPAV, è compreso dal 1 Settembre al 30 maggio. Il Direttore Tecnico o il Presidente dell’Associazione possono stabilire estensioni di questo periodo. 3.2 L’appartenenza a gruppi omogenei di atleti per le varie categorie agonistiche, con la relativa frequenza delle sessioni di allenamento, viene decisa per ogni atleta esclusivamente dallo staff tecnico della Società. Tale designazione potrà avvenire, o essere variata, in qualsiasi momento della stagione agonistica. La prima designazione di appartenenza ai gruppi omogenei e i relativi giorni e orari d’allenamento saranno comunicati agli Atleti entro il primo mese d’attività. 3.3 Durante tutta la stagione agonistica, gli atleti di tutte le squadre devono verificare con il proprio allenatore, in funzione degli impegni agonistici, l'eventuale partecipazione a gite scolastiche o a viaggi durante le festività e i ponti. 3.4 Gli orari concordati devono essere rigorosamente rispettati; non sono ammesse assenze se non per problemi fisici che non permettano la presenza in palestra (comunque autorizzati dal Tecnico) o per motivi eccezionali. Eventuali ritardi o assenze debbono essere sempre tempestivamente segnalati al tecnico. 3.5 Tutte le trasferte verranno effettuate o con i mezzi messi a disposizione dall’Associazione oppure con l’utilizzo di vetture messe a disposizione dalle famiglie degli atleti (cfr. art. 8.2). 3.6 Quando si svolgono le gare o gli allenamenti, gli atleti sono tenuti rigorosamente a spegnere i telefonini dal momento del loro ingresso in palestra, fino al termine dell’impegno. Nei casi delle trasferte dovranno spegnere i telefonini nel momento in cui si arriva sul luogo della gara. Durante il viaggio è gradito l’uso del silenzioso o suoneria molto bassa. E’ vietato inoltre l’utilizzo di telefoni, tablet o cose simili durante cene o pranzi ufficiali. I genitori in caso di bisogno possono contattare il dirigente accompagnatore responsabile. 3.7 Agli allenamenti gli atleti devono presentarsi in palestra, in tenuta idonea, almeno cinque minuti prima dell’orario d’inizio. pag. 2 3.8 L’appuntamento per le gare interne è fissato in un’ora prima dell’inizio della gara. 3.9 Eventuali gravi problemi occorsi durante l’anno sportivo che possano impedire di partecipare parzialmente o totalmente all’attività programmata devono essere discussi con i Dirigenti dell’Associazione anche insieme ai genitori in caso di atleti minorenni. 3.10 Per qualsiasi problema che dovesse sorgere nell’ambito dell’attività sportiva (partite, allenamenti ecc.), si invitano gli atleti a chiedere personalmente i chiarimenti del caso all’allenatore della propria squadra o al dirigente responsabile. Art. 4 Materiale sportivo 4.1 La Società decide la composizione dei kit di abbigliamento per gli atleti, sia per le gare ufficiali sia per le sessioni di allenamento ed eventualmente, più in generale, per gli eventi ufficiali. I kit saranno acquistati dagli atleti esclusivamente per il tramite della Società. 4.2 Ogni atleta è responsabile del materiale affidatogli con l’invito a usare il completo da gara solamente nelle gare ufficiali. Durante gli allenamenti dovrà essere usato esclusivamente l’abbigliamento previsto in tali casi, fornito dalla Società. L'eventuale perdita o mal utilizzo del materiale o di una parte, comporta il reintegro da parte della Società stessa previo pagamento. 4.3 In tutti gli appuntamenti ufficiali (amichevoli, trasferte, presentazioni, serate, ecc) tutta la squadra deve vestire uniformemente con l’abbigliamento fornito dall’Associazione. Inoltre è obbligatorio dopo la trasferta uscire dal palazzetto con l’abbigliamento fornito dall’Associazione, anche per chi non rientra con la squadra. Art. 5 Pagamento quote 5.1 E’ richiesta la massima puntualità nel pagamento delle quote. Nei casi di non regolare versamento delle quote previste, il Direttore Tecnico o il Presidente dell’Associazione potranno decretare l’esclusione dagli allenamenti, e di conseguenza dalle convocazioni per gare ufficiali o amichevoli, degli atleti che risultano non in regola. Regolamento allenatori Art. 6 - Gli allenatori 6.1 Gli allenatori hanno la responsabilità degli Atleti, dei locali per le attività assegnate e di verificare che il materiale utilizzato sia riposto in ordine nei magazzini al termine delle attività stesse. 6.2 Hanno l’incarico di curare lo stato atletico e tecnico di gioco, nonché gli aspetti disciplinari e caratteriali dei giocatori. 6.3 Hanno la piena responsabilità della conduzione tecnica e agonistica degli allenamenti e delle convocazioni alle gare, mettendo la propria esperienza e capacità a disposizione degli atleti e dell’Associazione, adeguandosi alle linee guida indicate dalla stessa. 6.4 Gli allenatore hanno il dovere di arrivare 10 minuti prima dell’allenamento e hanno il compito di avvisare per qualsiasi ritardo l’Associazione tramite il Dirigente responsabile. 6.5 Hanno il compito di educare imprescindibilmente la propria squadra ai valori dello sport. pag. 3 6.6 Gli allenatori hanno diritto a lavorare sereni, senza interruzioni e senza l’interferenza di persone estranee all’Associazione o dei genitori. 6.8 Gli allenatori devono assicurarsi che gli atleti minorenni, alla fine di ogni allenamento, siano stati presi in consegna da un parente o persona di fiducia. Non è permesso lasciare soli gli atleti minorenni al di fuori della palestra al termine dell'allenamento. 6.9 E’ assolutamente vietato fumare per qualsiasi allenatore, anche se maggiorenne, in prossimità sia degli allenamenti che delle partite, all’interno dello spogliatoio, a tavola nei pranzi o cene ufficiali e comunque ogni volta che si indossa l’abbigliamento della società. Regolamento dirigenti accompagnatori Art.7 - Dirigenti accompagnatori 7.1 Sono responsabili delle squadre a loro affidate, ne curano l’organizzazione logistica, organizzano le trasferte (posti in auto degli atleti, ecc). 7.2 In collaborazione con l’Allenatore curano la disciplina degli atleti. 7.3 Hanno il dovere prima di intraprendere ogni iniziativa (partecipazione a tornei, spostamenti gare etc.) di riferire al Direttore Tecnico, che a sua volta deciderà di volta in volta in base agli impegni dell’Associazione. 7.4 Faranno da tramite fra allenatore e i genitori, fissando eventuali colloqui al di fuori dell’orario di allenamento, sempre se si ritiene valido il motivo di tale incontro. Regolamento genitori Art. 8 – Genitori 8.1 I genitori dovranno provvedere affinché l’abbigliamento sportivo fornito in dotazione ai propri figli sia sempre in ordine e abbia un’etichetta con il cognome e nome dell’atleta, affinché sia più facile risalire al proprietario in caso di smarrimento o dimenticanza. 8.2 Ogni genitore, possibilmente a turno, dovrà rendersi disponibile con i propri mezzi per accompagnare gli atleti nelle trasferte di campionato durante l’anno agonistico. E’ auspicabile che i genitori partecipino a tutte le manifestazioni della Società, in quanto le stesse vengono organizzate ad esclusivo vantaggio dei propri figli. La presenza dei genitori gratifica i propri figli e la loro autostima e permetterà loro di sentirsi sostenuti, anche quando non giocano, a chiaro vantaggio della loro formazione e crescita, oltre che dei risultati sportivi. 8.3 Tutti i genitori sono invitati a sostenere sempre la squadra, sia che vinca o che perda, ed evitare critiche e discussioni tecniche che sono compito esclusivo dello staff tecnico della Società. 8.4 Da buoni tifosi, nella piena condivisione dello spirito sportivo, durante le partite sarà opportuno evitare atteggiamenti irriguardosi verso il direttore di gara, i giocatori in campo e i tifosi avversari. 8.5 Per una crescita armonica e globale dell’individuo è opportuno che ad un buon allenamento sportivo sia collegato un buon rendimento scolastico. Saranno indette riunioni, opportunamente pubblicizzate per permettere la più ampia partecipazione, tra la dirigenza della Società e i genitori con lo scopo di valutare la perfetta corrispondenza del binomio studio/sport. 8.6 Per qualsiasi problema di natura tecnica che dovesse insorgere nell’ambito dell’attività sportiva (partite, allenamenti, convocazioni, ecc.), si invitano i genitori a non interferire nel rapporto tra i propri figli e la pag. 4 Società, rispettando le indicazione degli allenatori e dei dirigenti, senza sovrapporsi o sostituirsi impropriamente al loro ruolo. Questo comportamento è importantissimo per la crescita dell’atleta, che impara ad interagire con l’allenatore diventando più sicuro di sé e accrescendo in questo modo il suo valore come persona e la propria autostima. La Società ritiene ciò fondamentale per il bene dell’atleta. 8.7 I genitori hanno facoltà di chiedere in qualsiasi momento un colloquio con il Direttore Sportivo della Società per esporre eventuali problematiche o qualsiasi proposta e/o suggerimento che possa essere utile per migliorare l'organizzazione. 8.8 Al fine di poter garantire a tutti gli atleti una buona concentrazione durante l’allenamento, amici e familiari degli stessi potranno assistere agli allenamenti rimanendo in silenzio. 8.9 E’ bene tenere sempre a mente i seguenti consigli: • • • • • • • • • • Non riversare nel proprio figlio/a responsabilità per la realizzazione di vostri progetti, che spesso sono compensativi di un desiderio personale che è stato impossibile raggiungere. Lasciateli liberi di esprimere quello che hanno dentro e adeguate le aspettative alla realtà. Non siate troppo protettivi: favorite invece l’autonomia, la capacità di affrontare le difficoltà e l’assunzione di responsabilità. Abbiate pazienza: la formazione di uno sportivo è un processo a lungo termine, ogni ragazzo/a ha un suo percorso con i suoi ritmi personali. Abbiate fiducia: un clima di sospetti crea alibi (un grosso ostacolo alla formazione sportiva dei ragazzi) e favorisce la loro non responsabilizzazione. Se ci sono problemi relativi al proprio figlio/a, è bene affrontarli subito prima che diventino gravi, eventualmente parlandone con il dirigente accompagnatore, con l’allenatore o con il Direttore Sportivo. La pallavolo è uno sport collettivo: gli interessi di squadra e sociali vengono prima di quelli individuali (dei dirigenti, degli allenatori, degli atleti). Il comportamento dei genitori non deve turbare la vita del gruppo squadra. Abbiate un comportamento corretto e leale con l’allenatore: è uno degli artefici dei progressi dell’atleta e non è saggio mettere in dubbio la sua figura agli occhi dei propri figli. E’ colui che concorre allo sviluppo di una corretta educazione sportiva (rispetto delle regole, puntualità, ordine, riposo, tutela della salute…). Non tenere comportamenti che arrechino danno all’immagine sociale (in gara con l’arbitro e avversari, ma non solo). Avere autocontrollo, equilibrio e discrezione. Se vivete la partita in modo caldo, cercate di esercitare solo un tifo positivo. Accettare la realtà e affrontarla con razionalità: le vittorie come le sconfitte, le belle e le brutte prestazioni, sia individuali che di squadra. Non cercate di affrontare i problemi quando si è alterati. Con la calma è più facile risolverli sia con il proprio figlio/a, ma anche con gli altri adulti (genitori, allenatori e dirigenti). Regolamento sicurezza personale Art. 9 – Sicurezza personale 9.1 E’ severamente vietato allontanarsi durante l'orario di allenamento dalla palestra, se non autorizzati. 9.2 Nel caso di infortunio o dolore nello svolgimento di esercizi è opportuno fermarsi ed avvisare immediatamente gli allenatori. 9.3 Nel caso di infortunio l’atleta o il genitore potrà attivare le opportune coperture assicurative. pag. 5 9.4 Per l’attività agonistica è obbligatoria la visita medica sportiva da effettuarsi presso la ASL o un centro medico sportivo abilitato. 9.5 Non ci si potrà allenare e partecipare a gare se il certificato medico è scaduto. Sanzioni disciplinari Art. 10 - Sanzioni disciplinari 10.1 Le sanzioni previste sono: il richiamo verbale, il richiamo scritto, sanzione disciplinare, la sospensione e la radiazione. L’erogazione delle sanzioni è prerogativa del Consiglio Direttivo. pag. 6