Il Fatto Speciale Speciale

Transcript

Il Fatto Speciale Speciale
6
| IL FATTO QUOTIDIANO | Giovedì 21 Aprile 2016
Il Fatto Speciale
Sotto
indagine
ENTI LOCALI Sindaci, governatori, consiglieri ed esponenti
del partito sul territorio: ecco perché Renzi ora attacca i pm
Nuova carica dei 101:
gli indagati del Pd,
regione per regione
» a cura di MADDALENA BRUNETTI, FRANCESCO CASULA, MICHELA GARGIULO, ANDREA GIAMBARTOLOMEI, VINCENZO IURILLO,
GIUSEPPE LO BIANCO, DAVID MARCEDDU, ERSILIO MATTIONI, LUCIO MUSOLINO, TOMMASO RODANO, FERRUCCIO SANSA E ANDREA TORNAGO
Q
I SINDACI
VIRGINIO
MEROLA
Sindaco
di Bologna
dal 2011
e ricandidato
alle Comunali
di giugno
ESTERINO
MONTINO
Sindaco
di Fiumicino
dal 2013,
già vicegovernatore
del Lazio
GIORGIO
ORSONI
Sindaco
di Venezia
dal 2010
al 2014,
ormai fuori
dalla politica
uestione morale”. Sui blog degli elettori Pd quelle due parole pronunciate da Enrico
Berlinguer nel 1981 tornano
frequenti. Insieme con le polemiche sulle inchieste che
toccano esponenti dem.
PIEMONTE. Gli ultimi a finire a processo sono stati il
sindaco di Vercelli Mau ra
Forte e il consigliere regionale Giovanni Corgnati. Sono
accusati di aver falsificato firme per le candidature alle
Provinciali del 2011. Oggi finirà davanti al tribunale vercellese Davide Sandalo, ex presidente del Consiglio comunale di Casale Monferrato (Alessandria), sottoposto ai domiciliari il 3 dicembre scorso
con l’accusa di concussione
per induzione. Molti politici
sono incappati in indagini su
irregolarità alle elezioni. Per
uscirne, non pochi patteggiano. Lo hanno fatto i politici di
Verbania per accuse di irregolarità alle amministrative
2014 contestate anche all’ex
vicesindaco Giuseppe Grieco e l’ex presidente del Consiglio comunale Diego Brignoli. Patteggiamenti anche
nella vicenda delle firme false
a sostegno della candidatura
di Sergio Chiamparino alle regionali del 2014: il 2 marzo a
Torino 9 tra funzionari ed eletti hanno ottenuto pene tra i
cinque mesi e un anno. Tra di
loro il consigliere regionale
Daniele Valle, che ha patteggiato sei mesi. Andrà a dibattimento Rocco Fiorio, presidente della V circoscrizione di
Torino, coinvolto anche
n e l l’inchiesta sulle “g iu n t e
fantasma” insieme ad altri 9 eletti, tra cui la deputata Pd
Paola Bragantini, indagata
per truffa aggravata. Sul suo
compagno Andrea Stara pesa una richiesta di condanna a
tre anni per peculato nell’ambito dei rimborsi regionali. I
pm lo indagheranno anche
per aver calunniato la sua ex
segretaria, su cui aveva scaricato la colpa dei rimborsi.
LO M BAR D I A . Tre i casi
chiusi: nel luglio 2013 finisce
la vicenda dell’ex sindaco di
Trezzano sul Naviglio, Tiziano Butturini. Arrestato nel
2010 per corruzione in un’inchiesta che coinvolge esponenti della ’ndrangheta, patteggia 2 anni e 5 mesi. Gennaio
2015, Filippo Penati assolto a
Monza dall’accusa di finanziamento illecito, mentre per
corruzione e concussione (un
giro di tangenti) si avvale della
prescrizione. Aprile 2015,
IGOVERNATORI
VINCENZO
DE LUCA
Governatore
della
Campania
dal 2015
MARCELLO
PITTELLA
Governatore
della
Basilicata
dal 2013
VASCO
ERRANI
Governatore
dell’Emilia
Romagna dal
2009 al 2014
MATTEO RENZI,
PREMIER E SEGRETARIO DEL PD
Questo Paese ha conosciuto
anche negli ultimi venti, venticinque
anni, pagine di autentica barbarie
legate al giustizialismo:
un avviso di garanzia diventa
una sentenza mediatica definitiva
19 aprile 2016
l
23
Parlamentari
Dem sotto
inchiesta
secondo
la rilevazione
del “Fatto”,
ad agosto.
Domani
il quadro
completo
e aggiornato:
tutti i nomi
spese pazze in Regione: rinviato a giudizio il capogruppo
Luca Gaffuri e condannati
con rito abbreviato C ar lo
Spreafico (2 anni) e Angelo
Costanzo (1 anno e 6 mesi).
Cinque i fronti ancora aperti.
A Rho l’ex consigliere Luigi
Addisi viene arrestato nell’aprile 2014 per riciclaggio e abuso d’ufficio con l’aggravante di aver favorito la ’ndrangheta. L’inchiesta è in corso,
Addisi è ai domiciliari. Nel
gennaio 2015 viene indagato il
consigliere regionale Massimo D’Avolio (abuso d’ufficio). Da sindaco di Rozzano
gestisce la partita milionaria
del teleriscaldamento e autorizza il pagamento della partecipata Ama ad alcune società di cui sua moglie risulterebbe fra i soci. Gennaio 2016, arrestato il sindaco di Brenta
Gianpietro Ballardin: è indagato a piede libero per favoreggiamento e falso. A gennaio il sindaco di Como, Ma-
rio Lucini, viene indagato
(violazione alle norme edilizie e turbativa d’asta) per l’appalto sulle paratie del lungolago. A marzo tocca al sindaco
di Pero Maria Rosa Belotti:
abuso d’ufficio.
L I GU R I A. Già l’i nc h i es t a
Mensopoli del 2007 aveva
toccato i collaboratori più
stretti dell’allora sindaco
Marta Vincenzi (non indagata) e due ex consiglieri Ds. Per
le spese pazze, quasi mezzo
consiglio regionale del mandato di Claudio Burlando è
stato indagato: molti rappresentanti del centrosinistra, uno del Pd. È Antonino Miceli
– ex capogruppo – rinviato a
giudizio per peculato e falso.
Quindi le alluvioni. Per quella
del 2011 l’allora sindaco Marta Vincenzi è imputata di omicidio colposo, disastro colposo, falso e calunnia. Il processo è in corso. Per quella del
2014 Raffaella Paita – allora
assessore alla Protezione civile – ha ottenuto il rito abbreviato. C’è poi l’inchiesta savonese sulla centrale a carbone
di Vado che secondo i pm avrebbe causato 440 morti: indagata tutta la giunta Burlando. Inchieste clamorose, come Parcopoli, sulle Cinque
Terre. L’ex presidente del
Parco, Franco Bonanini (Pd,
poi passato al centrodestra) è
stato condannato in primo
grado a 7 anni e dieci mesi.
VE NETO. L’ex sindaco di
Venezia del Pd, Giorgio Orsoni, è imputato di finanziamento illecito ai partiti. Secondo l’accusa, avrebbe ricevuto, tramite i fondi neri del
Consorzio Venezia Nuova,
560 mila euro per la campagna
elettorale delle comunali nel
2010. Arrestato il 4 giugno
2014 nell’inchiesta sul Mose,
Orsoni era stato scarcerato una settimana dopo; la sua richiesta di patteggiamento era
stata respinta. Nella stessa inchiesta era indagato il tesoriere del Pd, Giampietro Marchese, con l’accusa di finanziamento illecito ai partiti per
aver ricevuto circa mezzo milione dal consorzio del Mose
per “plurime campagne elettorali” dal 2006 al 2012. Marchese ha patteggiato 11 mesi e
20mila euro di multa.
EMILIA ROMAGNA. Spese
pazze: sono 13 gli ex consiglieri regionali Pd a processo a Bologna, accusati di peculato. Secondo i pm, i politici avrebbero
utilizzato, tra il 2010 e il 2011, i
fondi dei gruppi per spese
“non inerenti”: tra gli scontrini, anche quelli per un bagno
pubblico, pranzi e cene di lusso, viaggi da centinaia di euro
con autista e persino per sexy
shop. Imputati tra gli altri l’ex
capogruppo Marco Monari e
l’eurodeputato Damiano Zoffoli. A Rimini i pm hanno chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco Andrea Gnassi, l’accusa
per lui, che si ricandida a giugno, è associazione a delinquere e truffa nell’inchiesta sul
fallimento di Aeradria, società
che gestiva l’aeroporto. Anche
a Bologna il sindaco ricandidato Virginio Merola è sotto inchiesta per omissione d’atti
d’ufficio, in un fascicolo sul
mancato sgombero di un’occupazione in via di Mura di
Porta Galliera. Si deciderà a
giugno, con un processo bis in
appello, la sorte di Vasco Errani, ex governatore per il
quale la Cassazione aveva annullato (con rinvio) una condanna per falso ideologico,
nella vicenda Terremerse, assolto in primo grado.
TOSCANA. A Firenze, nel
processo sull’urbanizzazione
dell’area di Castello, nell’ottobre del 2015, la Corte di appello ha condannato l’ex assessore comunale all’Urbanistica
Gianni Biagia due anni e mez-
Dal Piemonte alla Sicilia Spese pazze, scontrini,
Rimborsopoli, appalti truccati, corruzione, mafie,
abuso d’ufficio e altri reati: tutti i guai dei renziani
zo per corruzione insieme a
Salvatore Ligresti. A un anno e
un mese è stato condannato
Graziano Cioni, ex assessore
alla sicurezza. Sempre l’urbanistica protagonista nel processo Quadra che ha portato,
nel novembre 2013, a 19 condanne fra le quali quella per
Alberto Formigli, ex capogruppo Pd in Consiglio comunale: in primo grado, tre anni e
9 mesi con accusa di corruzione e peculato. A dicembre
2016 arriva, in Cassazione, la
condanna definitiva a un anno
e mezzo per omicidio colposo
per l’ex sindaco Le o na rd o
Domenici. I fatti si riferiscono alla morte di una giovane
ricercatrice precipitata, la
notte fra il 14 e 15 luglio 2008,
da un bastione del Forte Belvedere. Dal dicembre 2015 è iscritto nel registro degli indagati il sindaco di Siena Bruno
Valentini. Le ipotesi di reato
sono falso in atto pubblico, abuso di ufficio e truffa. Le indagini, che coinvolgono altre
8 persone, riguardano la costruzione di un campo da baseball a Monteriggioni dove
l’esponente dem è stato primo
cittadino tra il 2011 e il 2014. A
Livorno indagati per la gestione dell’azienda dei rifiuti l’ex
sindaco Alessandro Cosimie
gli assessori Bruno Picchi e
Walter Nebbiai.
LAZIO. Il Pd di Roma e del
Lazio è stato straziato da Mafia Capitale. Il primo giudizio
è arrivato nei confronti di Daniele Ozzimo, ex assessore
dem: lo scorso 7 gennaio è stato condannato in primo grado
a 2 anni e 2 mesi per corruzione. Ha annunciato l’appello.
Nell’inchiesta sono finiti altri
democratici. Tra i 46 imputati
c’è anche Mirko Coratti, accusato di corruzione: prima
I I Giovedì 21 Aprile 2016 | IL FATTO QUOTIDIANO |
L’offensiva e la risposta dell’Anm
Due giorni fa, il premier e segretario del Partito democratico,
Matteo Renzi, si è prodotto in accuse ai magistrati degne del
peggior Berlusconi. Così Renzi: “I giudici devono parlare con
le sentenze e fare presto. L’Italia ha conosciuto figure di
giudici eroi ma questo Paese ha conosciuto negli ultimi 25
anni pagine di autentica barbarie legate al giustizialismo”. E
ancora: “Io sono per la giustizia e non per i giustizialisti.
L’avviso di garanzia in passato è stata una sentenza
mediatica definitiva, vite di persone perbene sono state
distrutte. L’avviso garanzia non è mai condanna”. Sul Fatto
Quotidiano di ieri anche l’intervista di Marco Travaglio al neo
»7
presidente dell’Anm, il sindacato delle toghe, Piercamillo
Davigo, ex pm di Mani Pulite: “È una vecchia storia questa del
giustizialismo e del conflitto. Non c’è nessuna guerra. Noi
facciamo indagini e processi. Se poi le persone coinvolte
vengono lasciate o ricandidate o rinominate, è inevitabile
che i processi abbiano effetti politici”.
La grande abbuffata democratica
Illustrazione di Emanuele Fucecchi
SILVIO BERLUSCONI,
PREMIER E CAPO PDL
In Italia si è formato
nella sinistra
un partito dei giudici,
il Parlamento fa le leggi
ma la sovranità
è passata ai giudici
10 dicembre 2009
giudizio con l’accusa di aver
percepito indebitamente rimborsi dal fondo per le attività
istituzionali ci sono anche il
sottosegretario alla Sanità Vito De Filippo e l’assessore regionale all’Agricoltura Luca
Braia.
CAMPANIA. Il governatore
Vincenzo De Luca è, nell’ordine: imputato di associazione a delinquere e tentata concussione per il progetto Seapark di Salerno (il pm ha chiesto l’assoluzione) e di abuso
d’ufficio per la realizzazione
del Crescent; indagato di concussione per induzione per la
trattativa intorno alla sentenza del giudice civile che lo ha
mantenuto in carica nonostante la legge Severino ne imponesse la sospensione dopo
una condanna in primo
grado nella
vicenda del
mai realizzato termovalorizzatore di
Salerno (condanna annullata in appello). Tre suoi stretti collaboratori sono indagati: l’ex segretario Nello Mastursi, ritenuto uno dei registi della trattativa sulla sentenza; il consigliere per la Sanità, Enrico
Coscioni, accusato di tentata
concussione; il consigliere per
l’Agricoltura, Franco Alfieri,
raggiunto da un avviso di garanzia per omissione di atti
d’ufficio per non aver acquisito beni confiscati a un clan criminale al patrimonio di Agropoli, di cui è primo cittadino. A
Napoli Antonio Bassolino è
uscito indenne da quasi tutti i
processi sui rifiuti. Ne pende
ancora uno che lo vede imputato di peculato. Più grave la
posizione processuale dell’ex
sindaco di Villa Literno ed ex
consigliere regionale Enrico
Fabozzi, condannato in primo grado a 10 anni per concorso esterno in associazione camorristica. Due sindaci devono difendersi in inchieste su
appalti pilotati: Giosy Ferrandino (Ischia), sotto processo per le presunte tangenti
di Cpl Concordia sulla metanizzazione dell’isola, e Giorgio Zinno (San Giorgio a Cremano), raggiunto da un avviso
di conclusa indagine.
CALABRIA. Concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione elettorale e voto di scambio. Sono tra i reati
contestati a politici dem investiti nel 2014 dall’i nc hi es ta
Rimborsopoli e da alcune indagini antimafia. L’ex sottosegretario Sandro Principeè fi-
La “questione morale” A 35 anni dalla celebre
intervista di Enrico Berlinguer a Eugenio Scalfari,
a sinistra si moltiplicano scandali e inchieste giudiziarie
dello scandalo era presidente
dell’Assemblea capitolina. Indagati anche Maurizio Venafro, ex capo di gabinetto di Nicola Zingaretti, presidente
della Regione Lazio, e Andrea
Tassone, ex presidente del X
municipio, quello ad alta densità mafiosa di Ostia. Pierpaolo Pedetti, ex consigliere Pd, è
anche lui accusato di corruzione e turbativa d’asta. L’indagine sulle spese pazze della
Regione tra il 2010 e il 2013 è
stata chiusa lo scorso dicembre. Riguarda 14 ex consiglieri
dem: tra loro l’attuale sindaco
di Fiumicino, Esterino Montino, i parlamentari Giancarlo Lucherini, Bruno Astorre, Claudio Moscardelli,
Francesco Scalia e Daniela
V al e nt i ni , Enzo Foschi e
Marco Di Stefano. Lo stesso
Di Stefano è stato rinviato a
giudizio per abuso d’ufficio,
truffa e falso per presunti illeciti legati a un mega affare immobiliare. Luigi Lusi, ex senatore romano del Pd, è stato
condannato in primo grado a 8
anni per appropriazione indebita, per aver messo le mani sui
rimborsi elettorali della Margherita, di cui è stato tesoriere
(2002-2012). Ignazio Marino rischia due processi: scontrini e onlus.
MA RC HE . La Procura di
Ancona ha chiesto 66 rinvii a
giudizio per l’inchiesta delle
spese pazze in Regione. Praticamente tutto l’ex Consiglio.
Le spese contestate a esponenti di destra e sinistra am-
montano a 1,2 milioni di euro.
Indagati l’ex governatore
Gianmario Spacca (e let to
con il Pd, poi avvicinatosi al
centrodestra), l’ex presidente
del Consiglio Vittoriano Solazzi (ex Pd), nonché assessori dell’attuale giunta come
Angelo Sciapichetti.
UMBRIA. L’inchiesta della
Procura di Terni sullo smaltimento del percolato dalla
discarica di Vocabolo Valle
vede fra gli indagati il sindaco
della città Leopoldo Di Girolamo. Fabio Paparelli, vicegovernatore, è a processo per
stabilizzazioni sospette di
personale della Provincia.
ABRUZZO. Tangenti per i
lavori all’oratorio Don Bosco
de L’Aquila dopo il terremoto
del 2009. Con questa accusa
nel novembre 2015 è finito ai
domiciliari l’ex vicesindaco
della città Roberto Riga.
L’inchiesta riguarda appalti
per 28 mila euro.
PUGLIA. Il nome più noto è
l’ex assessore regionale della
giunta Vendola, poi diventato
senatore, Alberto Tedesco:
deve ancora affrontare un
processo, negli altri – sempre
del filone sanità – è stato prosciolto. L’ex sindaco di Brindisi Mimmo Consales è stato
messo ai domiciliari il 6 febbraio scorso con l’accusa di aver intascato tangenti. L’ex
presidente della provincia di
Taranto, Gianni Florido, e il
suo assessore all’am bi en te
Michele Conserva, sono accusati di pressioni sui dirigen-
ti della Provincia per la concessione all’Ilva dei Riva
dell’autorizzazione a smaltire
i rifiuti nelle discariche interne alla fabbrica. Nella stessa
inchiesta, con l’accusa di favoreggiamento, è finito un altro
assessore della giunta Vendola, il tarantino Donato Pentassuglia. Altre inchieste: il
consigliere regionale Michele Mazzarano è sotto processo per finanziamento illecito
ai partiti per aver ricevuto 70
mila euro da Gianpaolo Tarantini, l’imprenditore che avrebbe organizzato le serate
per Silvio Berlusconi. Ancora:
il consigliere regionaleFabiano Amati, condannato in appello a 6 mesi per tentato abuso d’ufficio; Gerardo De Gennaro, ex consigliere regionale, coinvolto in un’inchiesta su
sei grandi opere edilizie a Bari,
e, ultimo in ordine di tempo, il
consigliere regionale Ernesto Abaterussocondannato a
un anno e 6 mesi (primo grado,
il pm aveva chiesto l’assoluzione) per truffa all’Inps.
BASILICATA. Il governatore Marcello Pittella è imputato in Rimborsopoli – è stato
già condannato dalla Corte dei
conti insieme, tra gli altri, al
deputato Vincenzo Folino –
ed è indagato per corruzione
elettorale nell’inchiesta sul
dissesto di Potenza, il buco da
quasi 24 milioni. Trentacinque gli indagati sul crac del
municipio, tra cui gli ex assessori Giuseppe Ginefra e Federico Pace. Tra i rinviati a
Non c’è
nessuna
guerra:
è la politica
che non fa
pulizia.
Una certa
allergia
al controllo
di legalità
accomuna
i governi
PIERCAMILLO
DAVIGO
AL “FATTO”
nito ai domiciliari nell’inchiesta “Sistema Rende”: voti in
cambio di appalti e posti di lavoro ai clan. Per corruzione elettorale e voto di scambio politico-mafioso è indagato il
consigliere regionale Orlandino Greco. Ha trascorso 9
mesi ai domiciliari l’ex assessore regionale Nino De Gaetano, nell’inchiesta Rimborsopoli per la quale sono indagati anche Nicola Adamo, ex
consigliere regionale, l’ex
presidente del Consiglio Antonio Scalzo, l’ex assessore
Carlo Guccione e l’ex vicegovernatore Vincenzo Ciconte.
Il consigliere regionaleM ichelangelo Mirabello è rinviato a giudizio per concorso
in bancarotta.
SICILIA. È indagato a Enna
Mirello Crisafulli, per abuso
di ufficio e occupazione abusiva di suolo pubblico per l’apertura della facoltà di medicina dell’Università romena
Dunarea di Jos Galati. Ha ricevuto il 10 dicembre scorso
un avviso di garanzia per una
distrazione di fondi destinati
all’università Kore. A Roma
Crisafulli deve rispondere
con il ministro Alfano di abuso
di ufficio per il trasferimento
del prefetto di Enna Fernando
Guida. Insieme a Elio Galvagno, ex deputato regionale,
Crisafulli infine è stato condannato a due mesi per un
blocco dell’autostrada Pa-Ct
nel 2010: per entrambi il tribunale ha pronunciato la prescrizione per una truffa da 9
milioni di euro all’Ato rifiuti.
A Marsala sta per essere processato per voto di scambio il
consigliere comunale Vi to
Daniele Cimiotta, a Trapani
è a giudizio il deputato Nino
Papania per associazione a
delinquere finalizzata al voto
di scambio alle amministrative del 2012 di Alcamo: cibo e
promesse di lavoro in cambio
del voto. Per le spese pazze del
gruppo parlamentare Pd
all’Ars le indagini sono state
chiuse per peculato nei confronti di 5 deputati regionali.
Sorpreso a intascare una mazzetta di 10 mila euro il loro ex
collega Gaspare Vitrano è
stato condannato a sette anni
per concussione.
SARDEGNA. Il segretario
regionale, nonché europarlamentare ed ex governatore,
Renato Soru, è accusato di evasione fiscale: avrebbe sottratto al fisco più di due milioni. Per lui anche una contestazione di false comunicazioni sociali in un procedimento (è indagato) nato da
accertamenti sulla sua Tiscali. Francesca Barracciu, dopo il rinvio a giudizio per peculato, ha dovuto lasciare la
poltrona di sottosegretario
alla Cultura del governo Renzi: avrebbe speso in modo improprio i fondi ai gruppi del
Consiglio regionale, così come una trentina di esponenti
Pd. Tra loro il senatore Silvio
Lai e i deputati Siro Marrocu e Marco Meloni. C’è un
primo condannato: l’ex sindaco di Porto Torres Beniamino Scarpa, in primo grado,
si è beccato 4 anni e mezzo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
GLI ALTRI
RAFFAELLA
PAITA
Assessore
alla
Protezione
civile
in Liguria dal
2014 al 2015
MIRELLO
CRISAFULLI
Già senatore
e deputato,
attualmente
è il
coordinatore
del Pd a Enna
MAFIA CAPITALE
MIRKO
CORATTI
Presidente
dell’Assemblea
capitolina
dal 2013
a fine
2014
DANIELE
OZZIMO
Assessore
alle Politiche
abitative
di Roma
dal 2013
a fine 2014