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LE PAROLE
DELL' AMMINISTRATORE DELEGATO
UBERTO
VENTURA
soluzioni innovative potremo tutelare i nostri clienti.
lemi più attuali è quello del credito: Il fenomeno del credit crunch pone forti limiti all’espansione delle nostre
imprese. E’ quindi fondamentale trovare nuove forme di capitalizzazione delle imprese, ricercando strumenti di
costituire una valida soluzione.
Un altro tema di grande attualità è quello dei mercati emergenti. I Paesi più lontani sono spesso i più dinamici e i
più interessanti per le nostre imprese, nonostante un livello di rischio a volte elevato (ad. es. Cina e India). Interes
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nazionale.
integrative - il peso dello stato è molto più basso, in Italia è presente una discreta riluttanza nell’adottare
strumenti privati che possano integrare il sistema pensionistico. Ci dirigiamo quindi verso una forma di welfare
sempre meno sostenibile.
A queste tematiche, e in particolare ai nuovi bisogni assicurativi e all’innovazione nella loro gestione, abbiamo
voluto dedicare questo numero di Aon Magazine, il primo del 2014. L’argomento è stato anche al centro di una
tavola rotonda - organizzata il 28 marzo scorso presso la nostra sede milanese - cui hanno partecipato i risk
manager di alcune delle principali aziende italiane (dell’evento trovate un approfondimento all’interno di questo
numero).
La nostra realtà è da anni un punto di riferimento importante per le aziende, non solo in quanto permette di
garantire le migliori coperture assicurative presenti sul mercato, ma soprattutto perché, grazie ai servizi di
esposte. E’ in questo contesto che si inserisce la tavola rotonda recentemente organizzata, che ha permesso di
confrontarci con importanti player dell’economia italiani relativamente alle nuove tipologie di rischio da fronteg
giare. Punto di partenza della discussione è stata la nostra Global Risk Management Survey, indagine che Aon
svolge a livello mondiale ogni due anni, intervistando i manager di oltre 1.400 imprese cui viene chiesto di
individuare i principali rischi percepiti. Dall’analisi è importante notare come tra i primi 50 rischi, ad oggi solo la
metà sono approcciati assicurativamente. Insomma, la strada da percorrere è ancora lunga.
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