40° CONGRESSO NAZIONALE SItI
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40° CONGRESSO NAZIONALE SItI - Comunicato stampa n°1 Dopo Johannesburg, a Cernobbio il summit della sanità pubblica italiana «L’Italia» afferma il Presidente della SItI Vittorio Carreri «può rappresentare un punto di riferimento non solo in Europa ma anche per il mondo nello sforzo comune per la promozione della salute e per il raggiungimento per tutti i cittadini del mondo di un livello di salute in grado di consentire loro di condurre una vita socialmente ed economicamente produttiva» A Cernobbio, nella suggestiva cornice del Centro Congressi di Villa Erba, per quattro giorni, i massimi esperti italiani di sanità pubblica si incontreranno in occasione del 40° Congresso della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (SItI), società scientifica che raccoglie oltre 4.000 operatori della prevenzione: professori universitari di igiene, epidemiologia e sanità pubblica, medici delle direzioni sanitarie ospedaliere, altri professionisti che operano nei dipartimenti di prevenzione delle Aziende USL, nei distretti, negli assessorati regionali e in molti enti di ricerca pubblici e privati. Il tema del Congresso “Sanità pubblica nell’era della globalizzazione”, presieduto da Antonio Pagano dell’Istituto di Igiene dell’Università di Milano, è attuale e stimolante e testimonia come tutte le iniziative di prevenzione debbano, al giorno d’oggi, essere affrontate su scala sopranazionale. Ne è testimonianza il problema dello sviluppo sostenibile discusso nel recente vertice di Johannesburg durante il quale il problema sanitario è stato posto come prioritario. Per quattro giorni oltre 1500 operatori di sanità pubblica dibatteranno temi rilevanti come l’inquinamento atmosferico, la sicurezza alimentare e nutrizionale, l’acqua potabile, l’igiene e la sicurezza nei luoghi di lavoro, la prevenzione dei tumori, le nuove strategie vaccinali. Tutti temi di grande attualità, invocati da molti (incluse le autorità politiche) come prioritari, ma che troppo spesso, agli slogan, non vedono seguire interventi di provata efficacia. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 40° CONGRESSO NAZIONALE SItI - Comunicato stampa n°2 La sanità pubblica italiana si incontra a Cernobbio Tra i quasi 200 relatori appartenenti alla SitI, che animeranno i quattro giorni di dibattito del meeting di Cernobbio, ci sono diversi nomi noti come i Presidi delle Facoltà di Medicina e chirurgia di Pavia, Bari e l’Aquila Cesare Meloni, Salvatore Barbuti e Ferdinando di Orio, il Presidente dell’Istituto Nazionale della Nutrizione (INRAN) e cattedratico a Chieti Ferdinando Romano, due Direttori di Agenzie regionali per i Servizi sanitari (Di Stanislao delle Marche e Splendori del Lazio), il direttore del Laboratorio di epidemiologia e biostatistica dell’Istituto Superiore di Sanità Donato Greco, il consulente della Commissione igiene e sanità del Senato Carlo Signorelli, i membri del Consiglio Superiore di Sanità Giovanni Renga e Alessandro Maida, quest’ultimo anche presidente della III Sezione dell’organo di consulenza del Ministero della salute nonché Rettore dell’Università di Sassari. A Cernobbio non mancheranno, inoltre, illustri ospiti noti a livello internazionale: Elio Borgonovi, Direttore della SDA-Bocconi e di moltissimi corsi di formazione manageriale, Mauro Moroni, uno dei massimi esperti italiani di AIDS, Cesare Stevan, Preside della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, che terrà una relazione sull’evoluzione nei secoli delle strutture tipologiche ospedaliere. Molti anche i Direttori generali, direttori sanitari e amministrativi di ASL e Aziende ospedaliere che parteciperanno attivamente al programma scientifico e daranno il loro autorevole contributo per delineare le più efficaci strategie preventive e le migliori forme di organizzazione dei nostri servizi sanitari. Tre rappresentanti dell’Organizzazione Mondiale della sanità (Bertollini, Tsouros e Oblapenko) testimoniano la valenza extra-nazionale della manifestazione. I contributi scientifici (comunicazioni orali e poster) da parte delle università e dei servizi sanitari del territorio sono quasi 1000 e spaziano su tutti gli aspetti della medicina preventiva, con particolare riguardo alla globalizzazione: dal bioterrorismo alla profilassi del viaggiatore internazionale, dal recupero delle aree dismesse agli inquinamenti ambientali di aria, acqua e suolo, dalla prevenzione di incidenti e infortuni (argomento, quest’ultimo, che sarà introdotto dalla lettura magistrale del noto cattedratico Gaetano Maria Fara, Ordinario di Igiene alla Sapienza di Roma e Medico Competente) alla identificazione degli stili di vita più favorevoli per ridurre il rischio di malattie, senza escludere due temi più che mai attuali: gli organismi geneticamente modificati e l’inquinamento da onde elettromagnetiche. Interessante sarà anche l’area espositiva di Villa Erba dove saranno allestiti 50 stand tra i quali quelli di aziende produttrici di vaccini, editori, enti pubblici e privati che organizzano corsi di formazione, aziende informatiche e aziende sanitarie che potranno discutere e confrontare le loro iniziative in ambito preventivo. Non mancheranno i simposi dedicati alle vaccinazioni ed in particolare ai nuovi vaccini, al calendario vaccinale recentemente modificato e alle analisi economiche delle nuove politiche vaccinali. Sul tema dell’approccio molecolare alle malattie trasmissibili il noto igienista Piero Crovari, Ordinario di igiene all’Università di Genova, terrà una lettura magistrale che ripercorrerà la storia delle più note epidemie: dal vaiolo alla mucca pazza. Gli atti del congresso (relazioni ed abstract) saranno disponibili, per i colleghi giornalisti, all’apertura dei lavori, fino ad esaurimento il programma completo del congresso è consultabile su: --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 40° CONGRESSO NAZIONALE SItI - Comunicato stampa n°3 Governo, parlamento e ragioni alla cerimonia inaugurale del summit della sanità pubblica italiana Hanno confermato la loro partecipazione alla Cerimonia inaugurale del 40° Congresso Nazionale SitI, che inizierà domenica 8 settembre alle ore 17.45, nella splendida cornice di Villa Erba a Cernobbio, l’Assessore regionale alla Sanità della Lombardia Carlo Borsani, il Presidente della Commissione Igiene e sanità del Senato Antonio Tomassini e il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Università e della ricerca Sen. Siliquini. Alla cerimonia è atteso anche il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, appena rientrato dal vertice di Johannesburg sullo sviluppo sostenibile in cui, come è noto, i temi di sanità pubblica, sono stati più volte al centro del dibattito. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ° CONGRESSO NAZIONALE SItI - Comunicato stampa n°4 Igiene: specialità senza disoccupati Mentre stanno per concludersi quasi in tutta Italia le prove di selezione per le ammissioni ai corsi di laurea in Medicina e, come ogni anno, gli analisti procedono alla “conta” di quanti saranno i medici disoccupati di domani, al 40° Congresso nazionale della SitI, che si apre domenica 8 settembre a Cernobbio (CO), riflettori puntati su una disciplina che, anche guardando al futuro, non sembra risentire del problema. Non cura i pazienti ma è impegnato in attività di organizzazione dei servizi e di prevenzione a livello della popolazione, del territorio e delle strutture sanitarie. Questo è l’identikit del medico-chirurgo specialista in igiene e medicina preventiva che ha assunto, dopo la riforma sanitaria del 1992, connotati diversi per garantire prestazioni sanitarie efficaci con un occhio alla razionalizzazione delle spese. Ecco perché oggi gli specialisti in igiene (molti dei quali aspiranti direttori sanitari) sono più che mai richiesti dalle direzioni sanitarie ospedaliere e delle Aziende USL, al punto che alcuni di loro vengono reclutati prima ancora della conclusione del quadriennio di formazione. Le materie di studio più importanti della specialità in igiene sono l’epidemiologia, la statistica sanitaria, la prevenzione delle malattie infettive e non infettive, l’igiene ambientale, l’igiene degli alimenti e della nutrizione, l’igiene del lavoro, l’educazione sanitaria, l’organizzazione e la programmazione sanitaria e l’economia sanitaria. Le Scuole di specializzazione in igiene e medicina preventiva sono attualmente 35, presenti in tutte le facoltà di medicina e chirurgia italiane. I requisiti di ammissione sono la laurea in medicina e chirurgia e l’esame di abilitazione professionale. Negli ultimi anni le borse di studio per il primo anno sono state complessivamente 210. Sul sito internet della SitI (www.sitinazionale.it) sono disponibili gli indirizzi e i programmi di ammissione di tutte queste Scuole. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 40° CONGRESSO NAZIONALE SItI - Comunicato stampa n°5 Nuovi vaccini per una prevenzione più efficace Europa “Polio-Free”. Sicilia prima nei piani di applicazione dei nuovi vaccini. Novità per meningiti e varicella Nel giugno scorso l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato eradicata la poliomielite dalla Regione Europea. Un traguardo auspicato da anni e ottenuto grazie ad una puntuale politica vaccinale. Ma la ricerca sui vaccini continua e proprio negli ultimi 10 anni sono stati registrati dal Ministero e poi inseriti nel calendario vaccinale italiano nuovi ed efficaci vaccini che hanno affiancato gli ormai noti vaccini contro il tetano, la difterite, l’epatite B e il morbillo. «La Sicilia» osserva in proposito Gaetano Maria Fara, ordinario di Igiene alla Sapienza di Roma, in un’intervista che uscirà domani su “Il Giornale” alla vigilia del Congresso di Cernobbio «un tempo la “cenerentola vaccinale” d’Italia, è reduce dal notevole successo di essere riuscita, con un apprezzabile sforzo, a vaccinare in modo adeguato anche contro il morbillo, tanto che la recente epidemia, che ha toccato duramente Campania, Puglia e Calabria, non l’ha praticamente coinvolta. Prova che l’impegno di igienisti e pediatri può ottenere successi esaltanti. Altre regioni (Friuli, Veneto, Lombardia) hanno una tradizione consolidata di successi vaccinali, e sono anche quelle dove le strutture di prevenzione sul territorio sono capillari ed efficienti, e colloquiano con i pediatri di libera scelta ed i medici di medicina generale. Altre, concentrate soprattutto al sud, faticano a raggiungere i traguardi posti dal Piano sanitario nazionale (il 95% di copertura per le vaccinazioni del calendario dell’infanzia). La maggior responsabilizzazione regionale portata dalla riforma del Titolo V della Costituzione» sottolinea Fara «mi auguro possa presto innescare quel meccanismo di competizione che ha già coinvolto positivamente la Sicilia. L’obiettivo ambizioso che ci poniamo» conclude «è che i cittadini, invece di accettare i vaccini perché sono obbligatori o raccomandati, li esiga come un diritto per tutelare la salute dei propri figli». Quattro le maggiori novità in campo vaccinale indicate da Fara che saranno discusse a Cernobbio: il vaccino antivaricella, i vaccini polivalenti, quello coniugato eptavalente antipneumococcico ed il coniugato contro il meningococco C. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 40° CONGRESSO NAZIONALE SItI - Comunicato stampa n°6 Nel ricco Occidente, allarme obesità Se dal recente vertice sullo sviluppo sostenibile di Johannesburg sono giunti chiarissimi i segnali di quanto molti dei problemi che affliggono il pianeta siano riconducibili a criticità di sanità pubblica, il 40°Congresso SItI che si aprirà domenica 8 settembre a Cernobbio, certamente indicherà, alla classe politica in particolare, alcune strade maestre di straordinaria valenza. Per quattro giorni infatti, circa 1600 operatori di sanità pubblica, dibatteranno temi rilevanti come l’inquinamento atmosferico, la sicurezza alimentare e nutrizionale, l’acqua potabile, l’igiene e la sicurezza nei luoghi di lavoro, la prevenzione dei tumori, le nuove strategie vaccinali. Tutti temi di grande attualità, invocati da molti come prioritari, ma che troppo spesso, agli slogan, non vedono seguire interventi concreti di provata efficacia. «La prevenzione contro fattori di rischio individuali come un’alimentazione non corretta, l’alcol, le droghe, una vita troppo sedentaria» osserva il Presidente della SitI, Vittorio Carreri, in un’intervista che, alla vigilia del Congresso, sarà pubblicata domattina su “Il Giornale” «non può che essere comportamentale, affidata cioè a ciascun individuo. In teoria tutto questo è semplice, in pratica è la forma di prevenzione più difficile. In generale poi, in Italia, si parla molto di prevenzione ma se ne fa meno del necessario. Si pensi che, nonostante l’impegno dei nostri operatori, i dati della Corte dei Conti mostrano che poco più della metà del 5% del Fondo sanitario nazionale destinato alla prevenzione viene speso per questo settore. Il resto viene convogliato per sanare i “buchi” di bilancio dell’assistenza ospedaliera e della spesa farmaceutica». Ma il problema di questa “mancata prevenzione” è anche, purtroppo, mediatico oltre che economico. «La prevenzione» spiega ancora Carreri «è un investimento a lungo termine, non fa spettacolo come un grande trapianto, non mostra i risultati a breve. E questo la fa passare spesso in secondo piano. Per fortuna negli ultimi vent’anni la mentalità della popolazione è abbastanza cambiata e la prevenzione è entrata nelle buone azioni da compiere. Serve tuttavia ancora uno sforzo, da parte degli operatori ma anche della popolazione stessa». A cominciare, chiarisce Carreri, «dalla causa di morte più frequente in Italia - le malattie cardiovascolari per le quali una vera emergenza è data dalla crescente prevalenza di obesità nella popolazione adulta ma soprattutto infantile. Questo porterà fatalmente ad un aumento di malattie cardiovascolari e anche di alcuni tipi di tumore come quelli del colon e della mammella, per i quali si è dimostrata recentemente un’associazione con diete troppo ricche di grassi». ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------