avvio di windows - Attenzione pagina non disponibile

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avvio di windows - Attenzione pagina non disponibile
Centro Formazione e Studi
AVVIO DI WINDOWS
Il sistema operativo Windows viene caricato automaticamente all’accensione del
computer e dopo alcuni secondi compare sullo schermo una videata simile a quella
rappresentata in figura 1.
Come si mota, l’interfaccia tra il sistema operativo e l’utente è di tipo grafico,
questo consente di impartire comandi senza digitare nessun codice da tastiera, ma
semplicemente agendo con il mouse. Tuttavia a molti comandi corrisponde spesso
una combinazione di tasti da digitare contemporaneamente da tastiera: non è
indispensabile conoscere tali combinazioni per lavorare in questo sistema operativo,
ma senza dubbio ciò consente di operare più velocemente.
Programma per la
gestione dei files
Sfondo della
scrivania o desktop
Raccoglitore dei file rimossi
dal disco fisso (hard disk)
Orologio
Pulsante di Avvio
dei programmi
Barra delle
Applicazioni
Figura 1
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LA BARRA DELLE APPLICAZIONI
Analizziamo ora la schermata che ci appare al caricamento del sistema (Desktop o
scrivania). Nella parte inferiore dello schermo abbiamo la BARRA DELLE
APPLICAZIONI. È qui che vengono visualizzati i nomi e le icone delle applicazioni
caricate in memoria.
Figura 2
Ad esempio, nel caso della figura 2, vediamo che sulla barra delle applicazioni sono
presenti, oltre al pulsante Start, altri quattro pulsanti che individuano altrettanti
programmi caricati in memoria.
Windows è un sistema multitasking, ovvero un sistema che consente di eseguire
più applicazioni contemporaneamente. Tuttavia l’utente può accedere ad una sola
applicazione per volta: la barra delle applicazioni permette appunto di passare da un
programma all’altro semplicemente facendo clic con il mouse sui relativi pulsanti.1
Infine, nella parte destra della barra delle applicazioni è visualizzata l’ora corrente.
Posizionando il mouse su di essa appare, dopo alcuni istanti, una casella contenente
la data corrente.
Inoltre, facendo doppio clic sull’ora è possibile impostare la data, l’ora ed il fuso
orario, mediante la visualizzazione di una nuova finestra.
Figura 3
1
Esiste un modo rapido da tastiera per spostarsi da un’applicazione all’altra che consiste nel premere
contemporaneamente i tasti “Alt” e “Tab”.
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Resta infine da analizzare il pulsante Start, mediante il quale è possibile caricare in
memoria le applicazioni.
Figura 4
Facendo clic su questo pulsante compare un elenco di voci detto Menu: quando il
puntatore del mouse passa su ciascuna voce essa appare evidenziata ed è possibile
attivarla cliccandovi sopra con il mouse. Per eseguire le applicazioni presenti in
questo elenco è sufficiente fare clic con il mouse sulla voce corrispondente.
Osserviamo che alcune voci sono seguite alla loro destra o da una freccetta nera
oppure da una serie di puntini sospensivi.
Le voci seguite da una freccetta nera consentono, al passaggio del mouse, di
visualizzare un ulteriore elenco detto SOTTOMENU, mentre quelle seguite da puntini
non eseguono immediatamente un comando ma visualizzano, al clic del mouse, una
finestra (detta di DIALOGO) con cui il sistema chiede ulteriori informazioni
all’utente. Ad esempio la voce “Esegui...”, che consente di avviare programmi non
presenti nel menu del pulsante Start, attiva la seguente finestra di dialogo:
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Figura 5
In genere, quando un nuovo programma viene istallato sul computer il menu Start
viene aggiornato automaticamente, è tuttavia possibile personalizzarlo
aggiungendo, rimuovendo o spostando le voci, ma ci occuperemo di questo in un
momento successivo.
LE FINESTRE DEI PROGRAMMI
Un programma in esecuzione dialoga con gli utenti mediante una schermata sul
monitor. Tali schermate, vengono dette finestre: analizziamo le loro componenti.
LA BARRA DEL TITOLO
Tutte le finestre hanno una barra del titolo in cui è visualizzato il nome
dell’applicazione che stiamo utilizzando.
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Barra del Titolo
Figura 6
Ad esempio nella figura 6 vediamo che ciascuna delle tre applicazioni (Esplora
Risorse del computer, Power Point, Word) è caratterizzata da una barra, nella parte
più alta della finestra, in cui è visualizzato il suo nome, ed eventualmente il nome
del file su cui essa sta lavorando.
INGRANDIMENTO E CHIUSURA DELLE FINESTRE
Nella parte sinistra della barra del titolo, la maggior parte delle finestre hanno tre
pulsantini. Su di essi si agisce con un unico clic del mouse.
oppure
Il pulsane più a sinistra, in ciascuno dei due gruppi di tre pulsanti, è il pulsante di
riduzione ad icona: esso consente di non visualizzare la finestra di un’applicazione
senza che questa debba essere scaricata dalla memoria. Rimane infatti visualizzato,
sulla barra delle applicazioni, il pulsante relativo all’applicazione ridotta ad icona ed
è possibile ripristinare quest’ultima con un semplice clic su di esso.
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I pulsanti centrali di entrambi i gruppi consentono di ingrandire una finestra a tutto
schermo, ossia di occupare l’intera area del desktop, oppure di ridimensionarla e
visualizzare le finestre sottostanti. Osserviamo le due figure che seguono:
Figura 7
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Figura 8
Nel caso della figura 7 la finestra dell’applicazione è visualizzata “a tutto schermo”
e quindi sarà solo possibile rimpicciolirne le dimensioni ( in questo caso avremo il
pulsante
). Viceversa la finestra della figura 8 occupa soltanto una parte del
desktop, in questo caso sarà visualizzato il pulsante
l’ingrandimento.
che consente
: esso è il pulsante di chiusura delle
Infine descriviamo il pulsante
applicazioni, ossia il pulsante che consente di scaricare un programma dalla
memoria e di chiudere la corrispondente finestra sul desktop.
VISUALIZZAZIONE CONTEMPORANEA DI PIÙ FINESTRE
Per occuparci della visualizzazione contemporanea delle finestre delle applicazioni
che abbiamo caricato in memoria, utilizzeremo uno strumento detto Menu di scelta
rapida. Tale menu varia da oggetto ad oggetto e visualizza l’elenco dei comandi
disponibili per ciascuno di essi. Per attivare il menu di scelta rapida relativo ad un
oggetto bisogna fare su di esso clic con il pulsante destro del mouse: comparirà un
elenco di comandi da cui scegliere quello che ci interessa.
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Torniamo ora al nostro problema, ovvero alla gestione sullo schermo delle finestre
quando in memoria abbiamo caricato più applicazioni. Facciamo clic con il
pulsante destro del mouse in un qualsiasi punto della barra delle applicazioni in cui
non vi siano dei pulsanti. Comparirà il seguente menu di scelta rapida :
Figura 9
Analizziamo le voci più interessanti ed utili ai fini pratici di questo menu.
Sovrapponi le finestre. Con questa voce le applicazioni attive verranno individuate
da finestre aperte, posizionate l’una sull’altra in modo che siano leggibili tutte le
barre dei titoli.
Figura 10
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Affianca orizzontalmente - verticalmente. Questo comando consente di
visualizzare tutte le applicazioni in memoria disposte in modo tale che le finestre,
affiancate in orizzontale e/o in verticale coprano l’intera area del desktop.
Osserviamo che la differenza tra le opzioni “verticalmente” e “orizzontalmente”
valgono soltanto nel caso di due o tre applicazioni, e non sono visibili da quattro
applicazioni in poi.
Figura 11
Riduci a icona tutte le finestre. Con questo comando tutte le finestre delle
applicazioni caricate in memoria vengo nascoste senza scaricare i corrispondenti
programmi dalla memoria.
Annulla .... Questo comando consente di annullare l’ultima impostazione data alla
visualizzazione delle finestre e di ripristinare la situazione precedente. Esso è
disponibile soltanto se in precedenza è stato impartito un comando.
Proprietà. Questa voce consente di visualizzare una finestra relativa alle
impostazioni della barra delle applicazioni. In tale finestra è possibile scegliere le
dimensioni delle icone nel pulsante di Start, scegliere di visualizzare l’orologio,
ecc.(vedi fig. 12)
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Figura 12
LA BARRA DEI MENU
Per impartire dei comandi ad un’applicazione si procede scegliendo una voce tra
quelle visualizzate nella barra dei menu. È detta così la barra, immediatamente
sottostante a quella del titolo, in cui i gruppi di comandi sono elencati
specificandone il nome per esteso. Tutti i possibili comandi che si possono dare da
un’applicazione sono raggruppati per categorie e proprio i nomi di tali categorie
sono visualizzati sulla barra dei menu. Facendo clic con il mouse su uno di questi
nomi compare un menu di ulteriori comandi, che possiamo selezionare, riferiti a
quella singola voce.
Non tutti i comandi presenti in un menù possono essere eseguiti in un determinato
istante, ad esempio non è possibile modificare il formato di un grafico se, nel
documento su cui stiamo lavorando, non ne abbiamo mai inserito uno. In questo
caso la voce del menu non è attiva, ovvero compare scritta in grigio chiaro e,
facendo clic su di essa con il mouse, non viene eseguita alcuna istruzione.
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Barra dei
Menu
Figura 13
Osserviamo che, come avveniva per le voci del menu Avvio, anche le voci dei
menu di un’applicazione possono essere seguiti da una freccetta nera che consente
la visualizzazione di un sottomenu di opzioni( nel caso della figura, la voce “Barra
degli strumenti” ).
Si ricorda che le opzioni seguite da puntini non eseguono immediatamente un
comando ma visualizzano, al clic del mouse, una finestra di DIALOGO con cui il
sistema chiede ulteriori informazioni all’utente.
Infine, alcune voci dei menu possono essere precedute da un “segno di spunta”. In
questo caso, facendo clic con il mouse su tali voci non viene eseguito nessun
comando specifico, ma semplicemente viene selezionata o deselezionata una
opzione.
Spesso alla destra di alcuni comandi viene riportata la combinazione di tasti che
digitati contemporaneamente da tastiera hanno lo stesso effetto del clic sulla voce
del menu corrispondente. Imparare a memoria le combinazioni relative ai comandi
impartiti più frequentemente consente di velocizzare di molto le operazioni.
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LE BARRE DEGLI STRUMENTI
Alcune applicazioni visualizzano, oltre alla barra dei menu, un’ulteriore barra (a
volte anche più di una) in cui compaiono non dei nomi, ma dei pulsanti con icone
che riassumono un’azione. Infatti a ciascuno di questi pulsanti è associato un
comando, spesso ripetuto anche nella barra dei menu. La comodità di un tale
strumento consiste nel fatto che non si è più obbligati a ricordare la categoria alla
quale appartiene un determinato comando.
Molte delle applicazioni di Windows consentono di visualizzare, puntando con il
mouse uno di questi pulsanti, una piccola etichetta che ne descrive l’azione.
Barra degli
strumenti
Figura 14
LE FINESTRE A PIÙ SCHEDE
Alcune finestre, come quelle di impostazione delle proprietà di un oggetto o di un
programma, consentono di effettuare più azioni agendo dalla stessa finestra. Le
azioni, per evitare confusione, sono diversificate in più Schede che hanno l’aspetto
delle pagine di una rubrica. Ciascuna scheda è rappresentata da un nome su una
linguetta: facendo clic su di essa si accede alla scheda corrispondente.
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Figura 15
Ad esempio nella figura 15, relativa alle impostazioni del mouse, è selezionata la
scheda “Pulsanti”. Se volessimo impostare le opzioni relative alla scheda
“Puntatori” dovremmo fare clic sulla linguetta della scheda corrispondente.
LE BARRE DI SCORRIMENTO
Spesso il contenuto di una finestra non viene visualizzato completamente, ma
soltanto in parte. Tuttavia è possibile visualizzare le parti nascoste facendo scorrere
la videata della finestra orizzontalmente o verticalmente. Le parti di una finestra che
assolvono a questo compito sono dette barre di scorrimento.
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Figura 16
Ad esempio il foglio di videoscrittura su riportato non viene visualizzata
completamente nella finestra del programma. Esso può però essere visto utilizzando
le due barre di scorrimento ( orizzontale e verticale ).
RIDIMENSIONAMENTO E SPOSTAMENTO DI UNA FINESTRA
, è possibile ingrandire l’area di
Abbiamo già visto come, mediante il pulsante
una finestra coprendo l’intero desktop. Supponiamo ora di voler ridimensionare
manualmente le dimensioni di una finestra non visualizzata a “schermo intero”. In
questo caso l’operazione da fare è quella di “Trascinamento dei bordi” procedendo
nel seguente modo:
Posizioniamo il mouse su un bordo della finestra, ad esempio quello superiore (risp.
destro), quando il puntatore avrà assunto la forma di una doppia freccia verticale
(risp. orizzontale
) premere il pulsante sinistro del mouse e, senza
lasciare tale pulsante, spostare il bordo della finestra verso l’alto o verso il basso
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(risp. verso destra o sinistra).
In questo modo abbiamo effettuato un
(risp. ORIZZONTALE) della nostra finestra.
È possibile anche agire sulle due dimensioni contemporaneamente puntando il
mouse su uno dei quattro vertici della finestra da ridimensionare. A seconda del
vertice scelto il puntatore assumerà la forma di una freccia inclinata verso destra
RIDIMENSIONAMENTO VERTICALE
o verso sinistra
, e a questo punto bisognerà ripetere l’operazione di
trascinamento del bordo.
Vediamo come si procede per spostare una finestra non ingrandita a tutto schermo
da una parte all’altra del desktop. L’operazione è molto semplice, bisogna
posizionare il mouse sulla barra del titolo della finestra in questione, premere il
pulsante sinistro su di essa e, tenendo il pulsante premuto, spostare la finestra nella
posizione desiderata, quindi lasciare il pulsante del mouse. Durante tale operazione
la posizione finale che occuperà la finestra che stiamo spostando sarà mostrata da
una cornice, come mostra la figura seguente.
Figura 17
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IL FILE SYSTEM
Un file è un insieme di dati registrati su un supporto (disco rigido, disco floppy, Cd
- Rom, ecc.) a cui è stato assegnato un nome. Esempi di files sono una lettera scritta
con un programma di videoscrittura, un filmato, un’immagine, un foglio di calcolo,
e gli stessi programmi utilizzati per scrivere la lettera, disegnare l’immagine, ecc.
Tutto ciò che concerne la registrazione dei files sui dischi e la loro organizzazione
logica è gestito da una parte del sistema operativo detta file system. A noi non
interessa come fisicamente vengano registrati i dati sui vari supporti, ma il modo in
cui accediamo ad essi.
LE CARTELLE DI WINDOWS
Proviamo a paragonare i files a delle lettere scritte con una normale macchina da
scrivere oppure scritte a penna. In genere, noi non lasciamo tutti i nostri documenti
sparsi sulla scrivania, ma li ordiniamo e raggruppiamo secondo un criterio logico,
quindi li disponiamo in una o più cartelline (che individuiamo in genere utilizzando
delle etichette). Spesso però nell’ambito di uno stessa suddivisione si rende
necessaria un’ulteriore classificazione: nessuno ci vieta in questo caso di riporre più
cartelle all’interno di una stessa cartellina.
Questo è lo stesso “sistema logico” utilizzato dal file system per archiviare i nostri
files: i dischi vengono suddivisi, a nostra richiesta, in cartelle e sottocartelle. Vi è
però una cartella, detta radice, che individua l’intero disco e che viene creata dal
sistema operativo al momento della formattazione del disco. Tale cartella radice
rappresenta, secondo il nostro esempio, il contenitore in cui andremo a riporre tutte
le altre. Il simbolo che rappresenta la cartella radice è “\” : questo vuol dire che
quando faremo riferimento alla cartella radice del floppy disk dovremo riferirci ad
“a : \” , ovvero dovremo specificare l’unità (in questo caso “a :”) seguita dal
simbolo della cartella radice ; allo stesso modo la cartella radice del disco rigido
sarà “c : \”.
All’interno della cartella radice andremo a posizionare altre sottocartelle. Alcune
cartelle vengono create automaticamente nella fase di installazione dei programmi
(che spesso ci chiedono conferma), altre vengono create da noi secondo le nostre
esigenze. Prima di passare alla fase pratica di creazione di una directory
analizziamo la struttura che viene a determinarsi sul nostro disco sfruttando un
esempio pratico. Supponiamo che vi siano due persone, Gabriella e Alessandra, che
lavorano su uno stesso computer. Per evitare di confondere i files sarà opportuno
creare all’interno della cartella radice due sottocartelle ottenendo così la seguente
organizzazione :
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C:\
Gabriella
Gabriella
Figura 18
Inoltre, ciascuna delle due persone utilizzerà sia dei programmi comuni, come i
programmi del pacchetto applicativo Office, sia dei documenti personali che
registrerà in sottocartelle della propria cartella. Sviluppando il disegno si otterrà
quindi una struttura del tipo:
C:\
Windows
Alessandra
Office
Gabriella
Pubblicazioni
Lavoro
Spese
Scuola
Casa
Viaggi
Figura 19
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I NOMI DEI FILES
Ogni file deve essere individuato in maniera univoca da un nome. Sul disco
possono essere presenti files aventi nomi uguali, purché vengano posizionati in
cartelle diverse. Il nome dei files è composto di due parti separate da un punto. A
sinistra di tale punto troviamo il nome vero e proprio che viene scelto dall’utente,
ad esempio il file contenente questa dispensa è stato da me chiamato “Avvio di
Windows”, ma si poteva scegliere un qualsiasi altro nome purché in esso non
fossero comparsi segni di punteggiatura, e la sua lunghezza fosse stata inferiore a
255 caratteri, compresi gli spazi.
In generale il nome è seguito da un punto, e il punto da tre lettere che costituiscono
l’estensione. Mentre il nome di un file serve a noi per ricordarne immediatamente il
contenuto, l’estensione serve al computer per stabilire con quale programma è stato
realizzato il file. Non sempre è necessario che l’utente specifichi l’estensione, in
generale basta digitare il nome del file e sarà poi l’applicazione con cui stiamo
lavorando ad assegnare l’estensione corretta.
IL GESTORE DI RISORSE
Il programma che in Windows si occupa della gestione di files e cartelle si chiama
“Esplora risorse” e si trova alla voce programmi del menu Start.
Figura 20
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Verrà così attivato il programma ESPLORA RISORSE.
Figura 21
Nella parte sinistra della finestra dell’applicazione vengono visualizzate le cartelle,
nella parte destra, per ciascuna cartella selezionata, vengono visualizzati oltre alle
sottocartelle anche i files in essa contenuti.
Nel caso della figura su riportata possiamo dire che sul desktop si trovano tra le
altre le cartelle “Risorse del computer” e “Cestino”. Il segno “ + ” a sinistra di una
cartella sta ad indicare che all’interno si trovano ulteriori sottocartelle: facendo clic
su di esso verrà visualizzata, nell’area sinistra della finestra, la struttura in
sottocartelle della cartella di partenza. Quando la struttura di una cartella viene
mostrata per esteso il segno “ + “ viene sostituito dal segno “ - “.
Figura 22
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Per visualizzare il contenuto di cartelle e files di una cartella è sufficiente fare clic,
nella parte sinistra della finestra, sull’immagine
che affianca il nome : la
e nella parte
cartella in questione prenderà l’aspetto di una cartellina aperta
destra della finestra di Esplora Risorse verrà visualizzato il suo contenuto.
Figura 23
La precedente immagine visualizza il contenuto della cartella “Internet Explorer”, il
programma necessario per navigare in Internet
Per spostarci da una cartella all’altra utilizzeremo il pulsante
per visualizzare il
contenuto della cartella immediatamente superiore a quella in cui ci troviamo
oppure il clic sull’icona
della cartella di cui vogliamo visualizzare il contenuto.
Analizziamo ora le principali operazioni che è possibile effettuare con il programma
“Esplora Risorse”
1. Creazione di una cartella.
Supponiamo di voler creare una sottocartella nella cartella “Documenti”.
Selezioneremo la cartella “Documenti” in modo che la sua icona diventi una
cartellina aperta
NUOVO/CARTELLA.
e
quindi
dal
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menu FILE
sceglieremo
la
voce
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Figura 24
Nell’area destra della finestra comparirà una nuova cartella come mostrato nella
figura sottostante.
Figura 25
Siccome il nome “Nuova cartella” appare evidenziato basterà digitare il nome che
vogliamo dare alla cartella da tastiera e la cartella verrà automaticamente
rinominata. In caso di errori è possibile rinominare una cartella scegliendo, dopo
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averla selezionata, la voce RINOMINA dal menu FILE e ripetere l’operazione sopra
descritta.
2. Copia e spostamento dei files.
Supponiamo ora di voler creare un duplicato di un file. Per prima cosa
selezioneremo il file da copiare e sceglieremo la voce COPIA dal menu
MODIFICA2. Ci posizioneremo poi nella cartella di destinazione, accertandoci che la
. Infine dal menu
relativa icona abbia la forma di una cartellina aperta
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MODIFICA sceglieremo la voce INCOLLA .
Analogamente è possibile spostare un file da una cartella ad un altra ripetendo la
stessa serie di operazioni, con l’unica differenza che il comando COPIA sarà
sostituito da TAGLIA4.
3. Rimozione di un file.
Per cancellare un file sarà sufficiente selezionarlo e quindi premere il tasto “Canc”
per spostarlo nel cestino, oppure digitare la combinazione di tasti “Shift” e “Canc”
per rimuoverlo definitivamente. Comparirà una finestra di conferma dell’operazione
richiesta alla quale risponderemo “Si”, e quindi il nostro file sarà rimosso. Se
spostiamo i nostri files nel cestino possiamo annullare l’operazione di cancellazione
recuperandoli da esso (il cestino si trova sul desktop e si apre con un doppio clic),
altrimenti periodicamente possiamo procedere al suo svuotamento: selezionare
l’icona del cestino sul desktop e scegliere la voce Svuota cestino dal menu di
scelta rapida che compare facendo clic con il pulsante destro del mouse su di esso.
Figura 26
Formattare un dischetto.
L’operazione di formattazione predispone un dischetto all’uso. Inseriamo un
dischetto nell’apposito drive, visualizziamo il contenuto della cartella “Risorse del
computer”, quindi sull’icona del drive A: , che si trova nella parte destra della
finestra, facciamo clic con il pulsante destro del mouse. Scegliamo la voce
FORMATTA dal menu di scelta rapida che compare.
2
È possibile impartire lo stesso comando da tastiera digitando i tasto “Ctrl” e “c”.
Tasti di scelta rapida da tastiera : “Ctrl” e “v”
4
In questo caso la combinazione di tasti sarà “Ctrl” e “x”.
3
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Figura 27
Comparirà quindi una finestra come quella illustrata di sotto, in cui si dovrà cliccare
sul pulsante Avvio, per effettuare la formattazione.
Figura 28
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IMPOSTAZIONI DEL DESKTOP ED ALTRE PROPRIETÀ
Vogliamo ora procedere alla personalizzazione della scrivania (desktop) e di altri
aspetti estetici dell’ambiente di lavoro di Windows.
Fare clic con il pulsante destro del mouse in un qualsiasi punto del desktop dove
non vi siano icone, e scegliere dal menu di scelta rapida la voce Proprietà.
Figura 29
Da ciascuna delle schede della finestra che verrà visualizzata è possibile impostare
delle proprietà come il disegno dello sfondo del desktop, personalizzare il salvaschermo5 con tempi di attesa e password, selezionare i colori e le dimensioni delle
varie parti di una finestra.
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Il salvaschermo è un’animazione che compare sullo schermo dopo alcuni minuti di non utilizzo del mouse e
della tastiera. Evita che lo schermo del video si scolorisca a causa di sollecitazioni luminose invariate per
lunghi periodi. Consente anche, impostandone una password, di bloccare il computer quando ci si allontana
dalla macchina lasciandola accesa.
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IMPOSTAZIONI DEL MENU START
È possibile inserire e rimuovere voci dal menu del pulsante Start. Supponiamo di
voler aggiungere il nome di un’applicazione, all’interno del sottomenu Accessori
del menu Programmi.
Dal menu del pulsante Start scegliamo la voce Impostazioni e dal relativo
sottomenu la voce Barra delle applicazioni e menu di avvio (Fig. 30)
Figura 30
Si attiva così la prima finestra di impostazione dalla quale sceglieremo la scheda
Avanzate (Fig. 31).
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Figura 31
Sceglieremo il pulsante AGGIUNGI perché ci siamo proposti di aggiungere una voce
nel menu (fig.32), ma se avessimo voluto cancellare una voce relativa magari ad un
programma rimosso dal disco rigido, avremmo utilizzato il pulsante RIMUOVI.
Figura 32
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Digiteremo quindi il nome del programma con l’esatto percorso DOS, oppure,
mediante il pulsante Sfoglia, andremo a selezionare il nome del programma (Fig.
33). Una volta scelta l’applicazione da aggiungere, diamo l’OK e ritorniamo nella
finestra di dialogo illustrata nella fig. 32, quindi cliccheremo sul pulsante Avanti.
Figura 33
Dalla finestra che verrà visualizzata selezioneremo il menu o sottomenu in cui
inserire il collegamento all’applicazione; nel nostro caso opteremo per il sottomenu
Accessori del menu Programmi
Figura 34
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Questa ulteriore finestra consente di specificare una voce da visualizzare nel menu
scelto. Cliccando sul pulsante AVANTI compare una finestra in cui scegliere
un’icona per il nostro collegamento. Effettuata quest’ultima operazione cliccare su
FINE. Dopo aver detto OK nella finestra di impostazione del menu di avvio (la
prima che abbiamo aperto in ordine di tempo – fig. 31) la nuova voce verrà inserita
nel menu Start.
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INSTALLAZIONE DI UNA STAMPANTE
Per installare una stampante occorre avere i files di installazione. Essi si trovano per
la maggior parte delle stampanti in commercio sul disco di installazione del
Windows, nel caso in cui la stampante sia molto recente è necessario avere un
dischetto contenente tali files.
Supponiamo di voler installare una nuova stampante, ad esempio una HP COLOR
LASERJET, sceglieremo dal menu di Avvio la voce Impostazioni, e dal relativo
sottomenu la cartella Stampanti.
Figura 35
Verrà quindi visualizzata una finestra in cui compariranno le icone relative ad altre
stampanti eventualmente già installate. In questa stessa finestra compare un’icona
che consente l’aggiunta di una nuova stampante (Aggiungi stampante).
Figura 36
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Facendo doppio clic su questa icona si avvierà il programma di installazione delle
stampanti. Apparirà una prima finestra ( fig. 37) con la quale il programma ci
informa che stiamo installando una nuova stampante e che per continuare in questa
operazione bisogna cliccare sul pulsante AVANTI.
Figura 37
La successiva finestra (fig. 38) consente di scegliere se stiamo installando una
stampante locale (utilizzabile soltanto dal computer in cui l’abbiamo installata)
oppure una stampante di rete (un’unica stampante utilizzabile da più computer
connessi ad una rete). Supponiamo di installare una stampante locale: dopo aver
scelto l’opzione corrispondente nella finestra di dialogo, clicchiamo sul pulsante
AVANTI.
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Figura 38
Compare quindi una finestra (fig. 39) in cui si deve scegliere una porta di
comunicazione tra computer e stampante. Nel caso di una stampante locale
l’impostazione più frequente è la porta parallela LPT1. Terminate le impostazioni
relative alla porta di comunicazione cliccare sul pulsante Avanti.
Figura 39
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Comparirà quindi una videata (fig. 40) con la lista delle stampanti che è possibile
installare dal disco di installazione del Windows. Nel caso dell’esempio che stiamo
riportando sceglieremo dalla lista dei Produttori la voce HP e dall’elenco delle
Stampanti la voce HP COLOR LASERJET. Dopo aver selezionato la stampante
desiderata, cliccare sul pulsante Avanti.
Figura 40
Viene ora visualizzata una finestra (fig. 41) per scegliere un nome con cui fare
riferimento alla stampante (il programma suggerisce automaticamente il nome della
stampante installata). Terminate le impostazioni in questa finestra di dialogo,
passeremo alla successiva mediante il pulsante Avanti.
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Figura 41
Verrà quindi visualizzata l’ultima finestra relativa all’installazione della stampante
in cui ci viene chiesto di stampare una pagina di prova. È sempre bene verificare
che l’installazione sia andata a buon fine stampando questa pagina di prova,
ovviamente però la stampante dovrà essere collegata fisicamente al computer e
dovrà essere accesa.
Se la pagina di prova è stata stampata correttamente possiamo cliccare sul pulsante
Fine e terminare l’installazione, altrimenti possiamo, mediante il pulsante Indietro,
modificare le impostazioni che abbiamo dato nelle precedenti finestre.
Terminata questa procedura l’icona della stampante comparirà nella finestra delle
stampanti.
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CHIUSURA DI WINDOWS
Alla fine di una sessione di lavoro è bene chiudere ordinatamente tutte le
applicazioni caricate in memoria, e quindi scaricare dalla memoria il sistema
operativo. Per effettuare quest’ultima operazione occorre cliccare sul pulsante start
e scegliere l’opzione Chiudi sessione ...
Figura 42
Verrà dapprima visualizzata una finestra con varie opzioni di scelta tra le quali noi
sceglieremo Arresta il sistema, quindi un messaggio ATTENDERE: Arresto del
sistema in corso, e infine la scritta È ORA POSSIBILE SPEGNERE IL
COMPUTER.
Solo a questo punto sarà possibile spegnere la macchina, il monitor ed eventuali
altre periferiche.
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SOMMARIO
AVVIO DI WINDOWS...........................................................................................1
LA BARRA DELLE APPLICAZIONI .................................................................2
LE FINESTRE DEI PROGRAMMI .....................................................................4
LA BARRA DEL TITOLO ...........................................................................................4
INGRANDIMENTO E CHIUSURA DELLE FINESTRE ....................................................5
VISUALIZZAZIONE CONTEMPORANEA DI PIÙ FINESTRE ..........................................7
LA BARRA DEI MENU ............................................................................................10
LE BARRE DEGLI STRUMENTI ...............................................................................12
LE FINESTRE A PIÙ SCHEDE ..................................................................................12
LE BARRE DI SCORRIMENTO .................................................................................13
RIDIMENSIONAMENTO E SPOSTAMENTO DI UNA FINESTRA...................................14
IL FILE SYSTEM .................................................................................................16
LE CARTELLE DI WINDOWS ..................................................................................16
I NOMI DEI FILES...................................................................................................18
IL GESTORE DI RISORSE ........................................................................................18
IMPOSTAZIONI DEL DESKTOP ED ALTRE PROPRIETÀ .......................24
IMPOSTAZIONI DEL MENU START..............................................................25
INSTALLAZIONE DI UNA STAMPANTE ......................................................29
CHIUSURA DI WINDOWS.................................................................................34
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