piazza finanziaria - Associazione bancaria ticinese
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piazza finanziaria - Associazione bancaria ticinese
26.10.2006 Giornale del Popolo Franco Citterio* PIAZZA FINANZIARIA LA RITROVATA VITALITA’ E’ LO STIMOLO PER MIGLIORARE OFFERTA E PRODUZIONE È giusto ogni tanto interrogarsi sul futuro della nostra piazza finanziaria, se non altro perché essa ha prodotto nel corso degli ultimi 30 anni notevolissimi risultati sia in termini economici sia in termini occupazionali. Attualmente il settore bancario e parabancario ticinese genera all’incirca un quarto del PIL e oltre la metà del gettito fiscale delle persone giuridiche. Dati macroeconomici quindi molto significativi che non possono lasciare indifferenti né gli operatori del settore né i nostri politici. Dopo le oggettive difficoltà incontrate nei primi anni di questo decennio (crisi dei mercati finanziari, amnistie fiscali e negoziato con l’UE sulla tassazione del risparmio) e brillantemente superate, direi che la piazza finanziaria ticinese è pronta a rilanciare la sfida con nuovi slanci e nuove potenzialità. La specializzazione nel private banking e la concentrazione su un solo mercato di riferimento (l’Italia) sono sempre state viste come punti deboli, o comunque come un fattore di rischio qualora i riferimenti politico-fiscali fossero cambiati. Di fatto la gestione patrimoniale e il mercato italiano sono e rimarranno (per fortuna!) ancora i cavalli su cui puntare anche in futuro. Le 78 banche presenti in Ticino sono la più evidente dimostrazione che numerosi istituti svizzeri ed esteri contano su ulteriori sviluppi della piazza e che la “torta” patrimoniale sta crescendo, accontentando gli appetiti di tutti gli operatori. Anche da un punto di vista occupazione ritengo che ci sia da attendere un aumento, per altro già avvenuto nel 2005 se teniamo conto del fatto che alcune attività finanziarie (servizi in outsourcing) sono sparite dalle statistiche del settore bancario ma hanno mantenuto numerosi posti di lavoro in Ticino. D’altra parte, la ritrovata vitalità della piazza finanziaria deve essere anche un’occasione per cercare e percorrere nuove vie nell’offerta ma anche nella produzione di servizi finanziari. La presenza sul territorio di numerosi fiduciari (finanziari, commerciali ed immobiliari) è indice di un’offerta che già attualmente spazia dall’intermediazione aziendale alla consulenza fiscale, dalle strutture societarie fino al cosiddetto “family office”. Altre attività stanno prendendo piede ora nel nostro settore. Alludo per esempio all’importante presenza sul territorio cantonale di società specializzate nella gestione di hedge funds e altri prodotti alternativi. Questa attività di produzione di servizi finanziari rappresenta un arricchimento per la piazza finanziaria, in quanto non ci si limita a dare consulenza e a “vendere” prodotti a loro volta concepiti e gestiti altrove ma ad inventarne di nuovi, possibilmente più performanti rispetto a quelli della concorrenza che arriva da Zurigo, da Ginevra, da Lussemburgo o da Londra. Ritengo quindi che la professionalità di nuovi operatori arrivati o ritornati recentemente in Ticino, unitamente alla nuova normativa relativa al settore del risparmio gestito e ad una pressione fiscale sopportante, lascino intravedere nuove opportunità di diversificazione per la nostra piazza finanziaria. * Direttore Associazione Bancaria Ticinese