La nuova sede del Museo di Storia Naturale della

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La nuova sede del Museo di Storia Naturale della
IL NUOVO MUSEO DI STORIA NATURALE DELLA MAREMMA
Introduzione
La denominazione Museo di Storia Naturale della Maremma (già Museo Civico di
Storia Naturale di Grosseto) delinea una precisa identificazione geografica, che connota
fortemente la struttura come museo territoriale. Il termine Maremma deve essere qui
inteso nella sua accezione più ampia, non limitata alle sole zone umide costiere (che pure
ne costituiscono una parte essenziale, nonché la base etimologica), ma estesa anche alle
aree geograficamente attigue che ne rappresentano lo sviluppo naturale (colline
dell’interno, Amiata). Per praticità l’area geografica di riferimento del Museo può essere
identificata nella Provincia di Grosseto.
La nuova sede del Museo di Storia Naturale della Maremma si sviluppa su tre piani; il
piano terra è dedicato alle attività museali (studio e ricerca, consultazione dei testi,
convegnistica, mostre temporanee, ecc.), mentre i due piani superiori ospitano le collezioni
espositive e la Direzione.
Criteri espositivi generali
La filosofia espositiva è improntata ad un’ottica di semplificazione didattica dei concetti
scientifici e di maggiore scenicità degli oggetti esposti, con un conseguente accresciuto
potere attrattivo delle singole collezioni e del Museo nel suo insieme. Le didascalie
svolgono un ruolo estremamente importante nella visita. Esse tengono conto dei diversi
livelli di conoscenza ed interesse delle principali classi di età, acquisendo quindi una
struttura differenziata sulla base dei livelli di lettura e di approfondimento.
Lungo il percorso espositivo è stata posta particolare attenzione ad alternare informazioni
di dettaglio sui campioni esposti ad approfondimenti su argomenti di interesse generale.
Ciò consente di realizzare contestualmente una trattazione esaustiva della realtà propria
del contesto ambientale specifico, senza rinunciare alla descrizione di argomenti di
carattere generale, spesso propedeutici alla corretta comprensione di altri concetti.
Le soluzioni allestitive adottate seguono un modello comunicativo articolato, differenziato
per argomenti e per tipologia di utente. La filosofia di fondo prevede infatti il
contemporaneo utilizzo di diversi sistemi espositivi (pannelli, vetrine, diorami, postazioni
multimediali) e di altrettanti modelli comunicativi, spesso usati in sinergia.
L’articolazione del percorso espositivo nasce dall’esigenza di coniugare due diversi principi
concettuali: una trattazione più “classica”, ispirata a criteri di tipo sistematico o cronologico
(in linea con la logica espositiva più diffusa nelle collezioni di campioni abiotici) e un
approccio descrittivo delle biocenosi e delle relazioni ecologiche che le caratterizzano. In
entrambi i casi gli oggetti esposti vengono svincolati da un contesto rigido e statico e
inseriti in una dimensione concettuale più moderna e comunicativa.
Questa scelta ha imposto una profonda rivisitazione delle collezioni della precedente sede
museale, oltre alla necessità di realizzare preparazioni "ad hoc", assicurando per contro
una efficace trattazione degli argomenti ed una eccellente resa visiva. Ogni elemento
naturale viene così inserito nel suo contesto ambientale e corredato di una serie di
informazioni di carattere morfologico, ecologico, comportamentale.
Un ulteriore elemento fondante della filosofia adottata è costituito dalle isole didattiche.
Queste ultime, frutto di una moderna concezione della didattica museale, costituiscono
importanti elementi di supporto e di approfondimento alla semplice visita guidata. Esse
formano degli ambiti fisicamente distinti dalle strutture espositive, all’interno dei quali gli
alunni possono seguire lezioni su temi specifici e sviluppare esperienze dirette attraverso la
manipolazione di campioni. Le lezioni di approfondimento possono così affiancarsi ad una
visita guidata delle sale espositive o costituire uno strumento didattico indipendente,
inserito nel contesto di un percorso tematico di approfondimento.
Struttura e collocazione delle isole didattiche sono pensate in modo da non ostacolare la
normale fruizione del percorso di visita, consentendo il contemporaneo svolgimento di
attività didattiche e di visite (con o senza guida).
Una rete di postazioni multimediali consentirà infine di approfondire la trattazione di alcuni
argomenti, fornendo elementi aggiuntivi, a completamento dei servizi offerti dalla
biblioteca scientifica.
Articolazione dei contenuti
Il percorso espositivo è articolato in due sezioni principali: SCIENZE DELLA TERRA e
SCIENZE DELLA VITA. La prima espone reperti abiotici (minerali, rocce e fossili); la
seconda descrive con un approccio ecosistemico gli aspetti naturalistici più salienti del
territorio di riferimento.
Il percorso inizia con una introduzione alla storia naturale della Maremma e al museo. La
seconda e la terza sala trattano i temi delle scienze della terra, dai minerali, alle rocce, ai
processi geomorfologici, ai fossili. Il corridoio che collega la sala 3 alla successiva riporta
una rappresentazione grafica dei principali gruppi di viventi e media il passaggio alle
scienze della vita, che caratterizzano la restante parte della esposizione. La transizione tra
le due sezioni del museo, che coincide anche con una transizione tra due diversi concetti
espositivi, prosegue nella quarta sala, dedicata alla biodiversità. La grande sala a due
volumi sarà dedicata all’acqua e agli ambienti costieri ad essa collegati: mare, costa, aree
umide. La trattazione per argomenti prosegue al piano superiore con la descrizione dei
principali habitat terrestri, dalle aree costiere attraverso quelle collinari fino a quelle
montane. Il passaggio alla grande sala a due volumi sarà dedicato alle grotte e alla
biospeleologia. L’ultimo spazio del percorso espositivo completerà la trattazione degli
ambienti legati all’acqua, attraverso la collezione malacologica e l’ausilio di diverse
soluzioni scenografiche, tra le quali l’utilizzo di modelli di cetacei e altri vertebrati marini
appesi al soffitto, visibili dai quattro lati grazie al ballatoio che corre lungo tutto il
perimetro della sala. Una serie di modelli di uccelli in volo consentirà una trattazione
scenografica del tema delle migrazioni, sottolineata da un grande pannello fotografico
dedicato a questo importante fenomeno, che accomuna molte specie animali.