Grottaglie, partner pronti aspettando nuove norme

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LE SFIDE DELLO SVILUPPO
Grottaglie, partner pronti
aspettando nuove norme I
Per r aeroporto destinato a voli senza pilota
la partita ora è tutta sulle regole europee
di Francesco G.
GIOFFREDI__________ È il
criterio dell'osmosi: prima (dal
2009) il Distretto tecnologico
aerospaziale, poi Aeroporti di
Puglia insieme col ministero dei
Trasporti e delle Infrastrutture e
con la Regione ha rafforzato e
mattone dopo mattone qualificato
l'aeroporto di Grottaglie,
disegnandogli addosso un nuovo
abito di prospettiva e innovazione,
e tutto ruota attorno al polo
specializzato su droni e velivoli a
controllo remoto; dall'altra parte, i
partner industriali hanno scelto
l'infrastnittura, scommettendoci, e
ora promettono investimenti,
know-how, futuro, posti di lavoro.
Una piattaforma unica su base
nazionale e tra le poche su scala
europea. Ma se le istituzioni hanno
cucito la trama e le imprese hanno
sposato l'idea, adesso per dare
compiuta sostanza al progetto c'è
da giocare una partita che è anche
politica: l'armonizzazione e
l'adeguamento delle norme
continentali sul volo a pilotaggio
remoto. Deve saltare quel tappo
per potersi definitivamente liberare
lo sviluppo del progetto
grottagliese, costruito negli anni in
prima battuta da Giuseppe Acierno
(presidente del Distretto e poi
amministratore unico di Aeroporti
di Puglia). Al nodo normativo ha
accennato anche il ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti
Graziano Delrio, l'altroieri
all'Arlotta
Si parla di Noi
Gli investimenti Già tanti accordi con imprese del settore
disposte a scommettere La lettera La lettera I comitati si
dissociano dal sindaco e scrivono a Delrio: «Ecco le proposte»
L'amministratore di Aeroporti di Puglia Giuseppe Acierno col
ministro Graziano Delrio La lettera I comitati si dissociano dal
sindaco e scrivono a Delrio: «Ecco le proposte»
L'amministratore di Aeroporti di Puglia Giuseppe Acierno col
ministro Grazi
per l'ideale taglio del nastro:
«Stiamo lavorando con l'Europa a
un cielo unico europeo». In
effetti, si tratta di un orizzonte
strategico all'attenzione anche
della Commissione europea: in
una comunicazione al Parlamento
europeo e al Consiglio ha
spiegato un anno fa che «la
mancanza di norme armonizzate
a livello europeo e di tecnologie
convalidate costituisce il
principale ostacolo all'apertura
del mercato dei sistemi Rpas (a
pilotaggio remoto, ndr) e alla loro
integrazione nello spazio aereo
europeo non segregato. Il settore
sollecita rapidi passi in avanti
verso la creazione di un quadro
normativo di sostegno ai sistemi
Rpas». Al momento, in
fatti, droni e simili si muovono in
uno spazio aereo "segregato"
Diplomazie politico-istituzionali
al lavoro, allora. Per soluzioni
rapide. Anche perché a Grottaglie
gli investimenti aspettano solo di
spiccare il volo, letteralmente.
L'aeroporto test bed (dove
saranno sperimentate le
tecnologie
sui velivoli senza pilota) è già
materia di accordi con un buon
cartello di partner: Finmeccanica
(con le sue ex Agusta e Selex
oggi confluite nella one
company) Vitrociset, Ids, Sipal,
Altran, Blacksape, Sitael,
Enginsoft, più numerose ulteriori
manifestazioni di interesse in
corso. I partner utilizzeranno
l'infrastnittura per le loro attività,
cedendo know how per lo sviluppo
dell'aeroporto. Non solo: avere in
tasca un'intesa con Enac permetterà
a Grottaglie di ricoprire un ruolo
chiave nella sperimentazione sulle
regole dei voli Uav (senza pilota),
ed è un'altra credenziale di peso nel
contesto
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che nel polo di Grottaglie
guadagna pezzi di leadership
nel settore a controllo remoto,
e ad aprile avvierà
all'aeroporto tarantino una
nuova fase di
sperimentazione. Resta sullo
sfondo la contestazione di
alcune frange del territorio. Su
cosa? C'è chi spinge per
valorizzare esclusivamente
come scalo civile l'Arlotta. Ma
10 hanno ripetuto un po' tutti
l'altroieri, a cominciare da Delrio e
Acierno: nessuna vocazione e
prospettiva è preclusa, fermo
restando che la priorità è 11 test
bed Ma spetta al mercato decidere:
se le dinamiche porteranno
manifestazioni d'interesse per i voli
civili, «non ci saranno
incompatibilità». Intanto, i
movimenti locali "Diritto di volare"
e "Aeroporto Magna Grecia" hanno
scritto al ministro per avanzare la
loro proposta: «L'inserimento
dell'Arlotta, in sede emendativa
ministeriale del nuovo Piano
nazionale appena varato, fra quelli
"strategici" in cogestione con Bari
per i voli di linea passeggeri e
cargo» e «l'istituzione di una base
per la com
pagnia Alitalia-Etihad al fine di
partecipare alla condivisione dei
voli con Bari e Brindisi». In trincea
c'è il sindaco di Grottaglie Ciro
Alabrese, l'altroieri protagonista
anche di qualche momento di
tensione con Delrio. Proprio i due
comitati civici però prendono le
distanze: «Non si può
strumentalizzare una questione così
seria del ripristino voli di linea
passeggeri con partiti/candidati/
movimenti politici. L'apertura al
dialogo c'è stata per i voli di linea
passeggeri, sia da AdP, sia dal
ministro e sia da Enac e questo è
avvenuto all'esito di un nostro
confronto. Delrio ha accettato
volentieri le nostre istanze scritte e
pertanto il nostro obiettivo è stato
per il momento utilmente
raggiunto».
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L'ANALISI
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Lo scenario: il progetto nato nel 2009, ma anche l'opposizione di una parte del territorio
D ruolo delle aziende • È la Commissione europea a spiegarlo: «II mercato dei
sistemi a controllo remoto rappresenta una reale opportunità per promuovere la
creazione di posti di lavoro nonché una fonte di innovazione e crescita economica
per gli anni a venire». Si stima che si passerà dagli attuali 5,2 miliardi di dollari su
scala mondiale agli 11,6 nel 2023. E sono tante le imprese disposte a puntare su
Grottaglie, a cominciare da Finmeccanica: da aprile parte la nuova sperimentazione
all'Arietta. Ma tante altre manifestazioni d'interesse sono già pronte, e droni e aerei a
controllo remoto hanno sempre più applicazioni nel campo civile. Le grandi
potenzialità • È la Commissione europea a spiegarlo: «II mercato dei sistemi a
controllo remoto rappresenta una reale opportunità per promuovere la creazione di
posti di lavoro nonché una fonte di innovazione e crescita economica per gli anni a
venire». Si stima che si passerà dagli attuali 5,2 miliardi di dollari su scala mondiale
agli 11,6 nel 2023. E sono tante le imprese disposte a puntare su Grottaglie, a
cominciare da Finmeccanica: da aprile parte la nuova sperimentazione all'Arietta.
Ma tante altre manifestazioni d'interesse sono già pronte, e droni e aerei a controllo
remoto hanno sempre più applicazioni nel campo civile. D ruolo delle aziende •
Finmeccanica (con le sue ex Agusta e Selex oggi confluite nella one company)
Vitrociset, Ids, Sipal, Altran, Blacksape, Sitael, Enginsoft, più le numerose ulteriori
manifestazioni di interesse in corso. I partner utilizzeranno l'infrastnittura per le loro
attività, cedendo know how per lo sviluppo dell'aeroporto. Non solo: decisivo è
anche il ruolo di Enac, che proprio a Grottaglie sperimenterà nuove tecnologie e
nuove norme per la condivisione dello spazio aereo da parte di velivoli a controllo
remoto. Insomma: anche sotto questo punto di vista Grottaglie si candida a essere
un'avanguardia europea. • È la Commissione europea a spiegarlo: «II mercato dei
sistemi a controllo remoto rappresenta una reale opportunità per promuovere la
creazione di posti di lavoro nonché una fonte di innovazione e crescita economica
per gli anni a venire». Si stima che si passerà dagli attuali 5,2 miliardi di dollari su
scala mondiale agli 11,6 nel 2023. E sono tante le imprese disposte a puntare su
Grottaglie, a cominciare da Finmeccanica: da aprile parte la nuova sperimentazione
all'Arietta. Ma tante altre manifestazioni d'interesse sono già pronte, e droni e aerei a
controllo remoto hanno sempre più applicazioni Lo spazio aereo nel campo civil •
Garantire la sicurezza dei voli senza pilota, e riuscire a far condividere lo spazio
aereo con i voli "convenzionali": la vera scommessa ora, in tutto il contesto europeo,
è proprio questa. Ecco perché è fondamentale riuscire a sciogliere il nodo delle
norme, valide per tutti. Un concetto sottolineato da tutti, l'altroieri a Grottaglie, a
cominciare dal ministro Graziano Delrio. Al momento infatti i voli senza pilota si
muovono in uno spazio aereo "segregato". La Commissione europea «esaminerà i
presupposti normativi per integrare i sistemi senza pilota nello spazio aereo europeo,
affrontando le questioni normative fondamentali». . D ruolo delle aziende •
Finmeccanica (con le sue ex Agusta e Selex oggi confluite nella one company)
Vitrociset, Ids, Sipal, Altran, Blacksape, Sitael, Enginsoft, più le numerose ulteriori
manifestazioni di interesse in corso. I partner utilizzeranno l'infrastnittura per le loro
attività, cedendo know how per lo sviluppo dell'aeroporto. Non solo: decisivo è
anche il ruolo di Enac, che proprio a Grottaglie sperimenterà nuove tecnologie e
nuove norme per la condivisione dello spazio aereo da parte di velivoli a controllo
remoto. Insomma: anche sotto questo punto di vista Grottaglie si candida a essere
un'avanguardia europea. • È
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Comitati in pressing • Al progetto test bed si oppone il sindaco Ciro Alabrese (Pd): «La
movimentazione delle merci avrebbe certamente favorito le migliori condizioni per uno
sviluppo dei voli civili. Nonostante nel corso dell'illustrazione del progetto si sia fatto
riferimento all'uso utile degli stessi droni, come controllo del territorio, finalizzato ad
interventi di salvaguardia dello stesso, viene confermata, di fatto, la primaria voca-zione
militare di tale attività». E Alabrese parla di contrarierà « alla voce dei cittadini e alle
esigenze della nostra terra, in un momento in cui la Puglia gode di un forte trend positivo
di traffici e turismo, con un notevole ritorno in termini economici, proprio laddove ha
rafforzato, sapientemente, collegamenti e infrastrutture». D no del sindaco • Al progetto
test bed si oppone il sindaco Ciro Alabrese (Pd): «La movimentazione delle merci
avrebbe certamente favorito le migliori condizioni per uno sviluppo dei voli civili.
Nonostante nel corso dell'illustrazione del progetto si sia fatto riferimento all'uso utile
degli stessi droni, come controllo del territorio, finalizzato ad interventi di salvaguardia
dello stesso, viene confermata, di fatto, la primaria voca-zione militare di tale attività». E
Alabrese parla di contrarierà « alla voce dei cittadini e alle esigenze della nostra terra, in
un momento in cui la Puglia gode di un forte trend positivo di traffici e turismo, con un
notevole ritorno in termini economici, proprio laddove ha rafforzato, sapientemente,
collegamenti e infrastrutture». Comitati in pressing • "Diritto di volare" e "Aeroporto
Magna Grecia" sono i due comitati in prima linea: hanno scritto al ministro Delrio per
formulare le loro proposte. Eccole: «L'inserimento dell'Arlotta, in sede emendativa
ministeriale del nuovo Piano nazionale appena varato, fra quelli "strategici" in cogestione
con Bari per i voli di linea passeggeri e cargo» e «l'istituzione di una base per la
compagnia Alitalia-Etihad al fine di partecipare alla condivisione dei voli con Bari e
Brindisi». Il territorio tarantino vorrebbe intercettare i flussi turistici, oltre che sfruttare lo
scalo civile anche per la mobilità commerciale. • Al progetto test bed si oppone il sindaco
Ciro Alabrese (Pd): «La movimentazione delle merci avrebbe certamente favorito le
migliori condizioni per uno sviluppo dei voli civili. Nonostante nel corso
dell'illustrazione del progetto si sia fatto riferimento all'uso utile degli stessi droni, come
controllo del territorio, finalizzato ad interventi di salvaguardia dello stesso, viene
confermata, di fatto, la primaria voca-zione militare di tale attività». E Alabrese parla di
contrarierà « alla voce dei cittadini e alle esigenze della nostra terra, in un momento in
cui la Puglia gode di un forte trend positivo d • I due aeroporti di riferimento per il
traffico passeggeri in Puglia sono Bari e Brindisi: i numeri sono cresciuti
esponenzialmente negli ultimi anni, anche grazie all'apporto delle compagnie low cost
(Ryanair su tutte). I comitati tarantini e una parte della cittadinanza vorrebbero però i voli
civili a Grottaglie perché la distanza della provincia jonica, o di una parte di essa, dai due
aeroporti non aiuta. La città di Taranto, per esempio, dista circa 100 chilometri
dall'aeroporto di Bari e circa 78 da quello di Brindisi, riferimento di tutto il Grande
Salente. traffici e turismo, con un notevole ritorno in termini economici, proprio laddove
ha rafforzato, sapientemente, collegamenti e infrastrutture». Comitati in pressing •
"Diritto di volare" e "Aeroporto Magna Grecia" sono i due comitati in prima linea: hanno
scritto al ministro Delrio per formulare le loro proposte. Eccole: «L'inserimento
dell'Arlotta, in sede emendativa ministeriale del nuovo Piano nazionale appena varato,
fra quelli "strategici" in cogestione con Bari per i voli di linea passeggeri e cargo» e
«l'istituzione di una base per la compagnia Alitalia-E
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