Arriva il 31 ottobre, Halloween quanti di noi conoscono

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Arriva il 31 ottobre, Halloween quanti di noi conoscono
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Autorizzazione del Tribunale di Siracusa n. 2\2004 del 09.02.2004
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Lentini li, 31.10.2016
Arriva il 31 ottobre, Halloween ... quanti di noi conoscono esattamente le origini
della festa? Per colmare questa lacuna, o meglio, capire di cosa si tratta, abbiamo
incaricato la nostra Desirèe Proietti a compiere degli studi e scrivere per noi e i nostri
lettori, un "reportage". Ecco cosa ne è venuto fuori. Per noi è stata una scoperta nuova
e molto, molto interessante. Buona lettura. Il D.R. Giuseppe Parisi.
INIZIA:
HALLOWEEN: DUEMILA ANNI DI ZUCCHE E FANTASMI
Alla scoperta del valore cristiano di una festa da tempo ritenuta esclusivamente
pagana. di Desirèe Proietti
“Trick or treat”: dolcetto o scherzetto?
Chi di noi non è ormai avvezzo a sentire ripetere questo simpatico quesito la sera del
31 ottobre?
Nell’immaginario collettivo è ormai ben radicato lo scenario di bimbi e ragazzi,
coperti dei più bizzarri costumi , arrangiati spesso in maniera macabra e
orripilante, che chiedono dolciumi e caramelle o qualche spicciolo. Questo
interrogativo pronunciato spesso a mo’ di minaccia in realtà significa anche
"sacrificio o maledizione". La pratica di mascherarsi risale al Medioevo e si rifà
all’usanza irlandese e bretone (diffusasi poi persino al Sud Italia) dell'elemosina, (un
preciso elemento cristiano, dunque) quando la gente povera andava porta a porta e
riceveva cibo in cambio di preghiere per i propri morti il giorno della
Commemorazione dei defunti. Negli ultimi anni del secolo la festività di Halloween
ha assunto carattere consumistico e materialistico, con un oscuramento progressivo
dei significati religiosi originari.
Ma quanti di noi conoscono esattamente le origini di questa festa?
La storia di Halloween risale a tempi remoti.
Alcuni studiosi hanno rintracciato le sue radici nella festa romana dedicata a Pomona
(dea dei frutti e dei semi ) o nella festa dei morti ( Parentalia). Tuttavia viene più
tipicamente collegata alla festa celtica di Samhain (tesi di Rhys e Frazer): “giorno
di fine estate”, ovvero inizio del nuovo anno. Secondo il calendario celtico in uso
2000 anni fa tra i popoli nordici l’anno nuovo iniziava, appunto il 31 ottobre. Questo
era il periodo più magico dell’anno: il giorno che non esisteva. Durante la notte , nel
momento in cui il tempo non era scandibile , il “grande scudo” veniva abbassato,
eliminando le barriere fra le dimensioni e permettendo al mondo dei morti di entrare
in contatto con quello dei vivi.
I morti avrebbero potuto ritornare nei luoghi frequentati da vivi. Questo aspetto della
festa non fu mai eliminato pienamente, nemmeno con l'avvento del Cristianesimo,
che, difatti, celebra ufficialmente una festa dedicata alla commemorazione dei
defunti. Dopo la cristianizzazione, nell'840, sotto papa Gregorio IV, la Chiesa
cattolica istituì ufficialmente la festa di Ognissanti (o All Hallows' Eve analogia col
nome della festa ) per il 1º novembre e quella dei defunti al giorno successivo:
probabilmente questa scelta era intesa a creare una continuità col passato,
sovrapponendo la nuova festività cristiana a quella più antica ( teoria ancora
contestata da alcuni studiosi).
Quale che sia esattamente il nesso tra l’arcano Samhain e la commemorazione
odierna, resta il fatto che la Chiesa Cristiana, in genere, non abbia mai accettato
questi festeggiamenti.
Per i cristiani più radicali le origini di Halloween sono strettamente connesse alla
magia, alla stregoneria e al satanismo, e quindi la festa è considerata come una via
abominevole di influsso dell'occulto nella vita delle persone. L'enfasi di Halloween
sulla paura, sulla morte, sugli spiriti, sulla stregoneria, sull’oltretomba, sulla violenza,
sui demoni e sul male, apportata successivamente dal mondo anglosassone e dal
protestantesimo, influenzerebbe negativamente i bambini.
La celebrazione cristiana della Commemorazione dei defunti , infatti, si basa sulla
dottrina che “le anime dei fedeli che alla morte non si sono purificate dai peccati
veniali, o non hanno espiato le colpe passate, non possano raggiungere la Visione
Beatifica, e che possano essere aiutate a conseguirla mediante la preghiera e il
sacrificio della messa...”.
Siamo tuttavia certi che tutto questo sia assolutamente riconducibile al paganesimo e
che non vi sia sfumatura cristiana sulla pratica del vagabondare di porta in porta
attuata tutt’oggi con grande partecipazione collettiva?
Il folklore ci racconta che i contadini di molti paesi cattolici credono che quella notte
“i morti tornino nelle loro case precedenti e si cibino degli alimenti dei vivi”. Anche
in tempi recenti questa tradizione, seppur quasi ribaltata, è stata mantenuta: chi di noi
non ricorda di aver ricevuto da piccolo il cosiddetto “ piatto dei morti”, ovvero un
vassoietto colmo di dolci e frutta secca debitamente rinvenuto all’alba del 2
novembre? Nel celebrare la commemorazione dei defunti, una tradizione vuole che i
primi Cristiani, vagabondassero per i villaggi chiedendo un dolce chiamato “pane
d'anima”, più dolci ricevevano e maggiori erano le preghiere rivolte ai defunti del
donatore: una tradizione decisamente analoga a quella degli antichi druidi e sacerdoti
pagani dell'Europa pre-cristiana.
E che dire di zucche intagliate e fantasmini ciondolanti appesi ovunque?
Lo sviluppo di oggetti e simboli associati a Halloween si è andato formando col
passare del tempo. Ad esempio l'uso di scolpire zucche con espressioni spaventose o
grottesche risale alla tradizione di intagliare rape ( poi sostituite dai più comuni ed
economici ortaggi arancioni) per farne lanterne con cui ricordare le anime bloccate
nel Purgatorio. I simboli di questa festa derivano (oltre che da elementi autunnali) da
varie fonti, inclusi costumi nazionali, opere letterarie gotiche e horror.
A questo punto, siamo certi che le pratiche definite occulte e i fenomeni culturali
connessi ad Halloween siano incompatibili con la fede cristiana?
Alcuni cristiani, in modo particolare discendenti dei popoli celti, non ascrivono ad
essa un significato negativo, vedendola come una festa puramente secolare dedicata a
celebrare "fantasmi immaginari" e a ricevere dolci. Per questi cristiani, Halloween
non costituisce una minaccia per la vita spirituale dei bambini: gli insegnamenti sulla
morte e la mortalità, e le credenze degli antenati celti possono essere una lezione di
vita valida e una parte dell'eredità culturale e tradizionale. Per la Chiesa Cattolica
degli Stati Uniti, infine, questa festa ha delle fondate connessioni col Cristianesimo :
l’Arcidiocesi di Boston ha organizzato, infatti, la Saint Fest (Festa Santa) per
ricondurre Halloween alle sue radici cristiane come celebrazione della notte prima di
Ognissanti o All Hallows Eve.
Sulla base dell’ammodernamento della nostra Chiesa Romana, che negli ultimi
tempi ha apportato notevoli “adattamenti” alle attuali esigenze socio-culturali della
comunità, potremmo forse pensare ad una possibile precettazione della festa, così
come in molti Stati europei è già data in atto? Stiamo a vedere.
Nel frattempo gente….occhio all’uscio e pronti con scodelle di cioccolatini e
caramelle per i più piccoli mascherati a tema….
Desirèe Proietti